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Chiusura sprint per Piazza Affari (+1,16%), massimi da gennaio 2022

Chiusura sprint per Piazza Affari (+1,16%), massimi da gennaio 2022Milano, 16 feb. (askanews) – Chiusura in rialzo per le Borse europee nonostante l’andamento negativo di Wall Street su cui pesano i dati dei prezzi alla produzione, più forti del previsto, che alimentano i timori di una Fed a lungo aggressiva. Maglia rosa a Milano, con l’indice principale Ftse Mib che ha guadagnato l’1,16% portandosi a 27.853,74 punti, sui livelli di inizio gennaio 2022. Bene anche Parigi (+0,89%), più indietro Francoforte (+0,18%).
Tra i titoli principali di Piazza Affari, seduta sugli scudi per Tenaris (+8%) che ha registrato nel 2022 un utile netto record a 2,55 miliardi. Forti acquisti anche su Unicredit (+4,2%) e Pirelli (+3,3%), su cui non è venuto a meno l’appeal del mercato anche dopo che l’azionista di riferimento Sinochem ha dichiarato di non aver alcun piano di vendere la sua partecipazione nel gruppo.
Sul fronte dei nostri titoli di Stato, lo spread ha chiuso stabile a 185 punti, con il rendimento del Btp decennale che sul mercato secondario è salito al 4,33%.

Grappa, oggi un terzo degli estimatori sono donne e under 40

Grappa, oggi un terzo degli estimatori sono donne e under 40Milano, 16 feb. (askanews) – Maschio, over 40, attento alla qualità e con una capacità di spesa medio-alta. E’ questo l’identikit del consumatore di grappa che emerge da alcune ricerche, tra cui quella condotta da Nomisma per AssoDistil. Dai dati spiccano però delle novità, le principali delle quali sono che un terzo degli estimatori è costituito da donne, e un altro terzo rientra nella fascia tra i 18 e i 40 anni. E se il Nord (dove si registra un consumo storico e tradizionale) vale la somma del Centro e Sud, i dati delle vendite (IRI 2022) indicano che, in proporzione, il Sud e il Centro stanno “performando” meglio del Nord.
“Il modo di bere la grappa è cambiato, oggi il consumatore è più evoluto, più attento alle novità, è una persona che ha cultura del vino e dei distillati, è anche donna e spesso abita al Sud” ha commentato Roberto Castagner, fondatore e Ceo della nota Distilleria Castagner di Visnà di Vazzola, nel Trevigiano, aggiungendo che “se fino a 15 anni fa la grappa bianca rappresentava il 70% delle vendite, oggi stiamo progressivamente andando verso un 50% per le barricate e un 50% per le bianche con un’attenzione maggiore, dunque, per il prodotto invecchiato di qualità”.

Pnrr, transizione energetica: mondo edilizia in campo per nuove idee

Pnrr, transizione energetica: mondo edilizia in campo per nuove ideeRoma, 16 feb. (askanews) – Un fondo da 250 miliardi dell’Unione Europea per la transizione energetica industriale, il cosiddetto Repower, con una potenziale ricaduta solo sull’Italia da 10 miliardi; 19 miliardi di investimenti immobiliari già attuati nell’area metropolitana di Milano e richieste PNRR per ulteriori riqualificazioni in Lombardia che hanno toccato quota 3.5 miliardi allo scorso gennaio 2023. Di fronte a numeri di questa portata, che tenderanno a crescere nel corso dei prossimi mesi, il settore italiano dell’edilizia risponde mettendo in campo un’azione su tutte: fare sistema.
Un’azione essenziale in un mondo che proprio nel corso degli ultimi mesi ha evidenziato tutte le sue criticità: filiera corta, mancanza di personale per soddisfare l’aumento esponenziale della domanda e, soprattutto, assenza di una reale coesione e collaborazione tra i molti attori, sia piccoli che medi e grandi.
Risolvere queste problematiche è diventato il mantra di EnergySave, società di consulenza tecnica e ingegneristica dell’area di Monza e Brianza, che ha promosso un evento con la partecipazione, tra gli altri, di A2A, Panasonic, Edilclima, Rete Irene, Edilclima, Racco Group, Start-UP Condominio 360, Alpac.
L’obiettivo è stato gettare le basi per quello che da tutti è stato giudicato come il primo vero esempio di sistema integrato che possa soddisfare sia le attuali esigenze, che le nuove che si verranno a creare nel momento in cui l’Italia riceverà i nuovi fondi del PNRR e quelli del Repower EU previsti per l’estate. In pratica, si lavora per creare una filiera lunga strutturando ancora meglio il mondo dell’edilizia affinché tutti i soggetti interessati non si considerino tra loro competitors bensì partner.
“È sotto gli occhi di tutti che il nostro settore ha evidenziato delle considerevoli criticità nel momento in cui si è ritrovato ad affrontare un aumento della domanda come mai accaduto in passato – spiega Stefano De Bonis, CEO e direttore tecnico di EnergySave – È essenziale, per non dire vitale, che ognuno debba fare la sua parte e, allo stesso tempo, farlo con tutti gli altri, per non rischiare di veder sfumare una grande opportunità per il benessere della nostra società. Benessere che si tramuta in quella ormai celebre transizione energetica di cui tanto si parla che, ad oggi, sotto alcuni aspetti e per alcuni settori, parteciparvi è ancora facoltativo, ma che nel breve tempo diventerà obbligatoria per tutti”.
“Ci occupiamo di efficienza energetica ormai da tempo e per tale motivo siamo molto sensibili a questo tipo di argomenti – ha spiegato Stefano Barbera, responsabile di A2A Energy Solutions – Lavoriamo con lo studio Energy Save di progettazione su tutto ciò che è riqualificazione energetica, e proprio con loro stiamo ragionando sul futuro del nostro settore che deve andare oltre l’anno in corso, dato che a mio avviso già dal 2024 il tema della riqualificazione energetica sarà sempre centrale, ma con strumenti nuovi, sia finanziari che contrattuali. Iniziare a pensarci già da oggi significa non farsi trovare impreparati nel momento clou. Per tale motivo la collaborazione con A2A ed Energy Save è essenziale per dare vita a dei progetti pilota che potrebbero anche diventare modelli standard per tutti gli altri”.
“Instaurare nuove partnership è ormai essenziale per affrontare il 2023 e arrivare pronte ad affrontare i nuovi trend che si svilupperanno nel corso del 2024 – ha aggiunto Giuseppe Racco, CEO di Racco Costruzioni Group – Prendere parte a eventi di networking di questo livello, e per tale motivo ringrazio Energy Save per l’invito, ci fa capire come la nostra esigenza sia condivisa anche da tanti altri miei colleghi. Sulla scia di quello che ci è stato nel corso questi ultimi due anni, tra manutenzioni, costruzioni e grandi progetti, il triennio a seguire ci porterà ad affrontare nuove sfide che interesseranno una riqualificazione su scala globale. Sfide che sarà impensabile affrontare da soli. Per questo, mi ripeto, le partnership sono la risposta ai nostri dubbi”.
“È fuori dubbio che dobbiamo guardare al futuro della distribuzione edile con uno sguardo altamente positivo – ha detto Alessandro Dozzi, legale rappresentante di 4BILD, distributore di materiali edili per Milano, Monza, Como e provincia – I numerosi incentivi, il PNRR, i progetti su Milano stanno creando nuove opportunità e fanno sì che i distributori di materiali edili, in particolar modo, possano sicuramente prosperare sotto diversi aspetti. Ma per ottenere ancora di più, offrendo al mercato soluzioni e prodotti di altissimo livello, serve stringere delle collaborazioni strategiche. Come accaduto con Energy Save, con la quale abbiamo instaurato una collaborazione legata allo sviluppo di progetti in condivisione quali la formazione della nostra clientela, e rapporti con progetti e imprese del territorio”.

Al Gemelli nasce CePID: un Centro per combattere tutte le dipendenze

Al Gemelli nasce CePID: un Centro per combattere tutte le dipendenzeRoma, 16 feb. (askanews) – Un centro per trattare tutte le dipendenze, da quelle comportamentali a quelle da uso di sostanze. Si chiama CePID (Centro Psichiatrico Integrato di ricerca, prevenzione e cura delle Dipendenze) ed è stato inaugurato oggi al Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, con la benedizione impartita dall’Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica SE Monsignor Claudio Giuliodori, alla presenza del Rettore dell’Università Cattolica, professor Franco Anelli, del Direttore Generale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, professor Marco Elefanti, e del Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Cattolica, professor Antonio Gasbarrini.
La squadra del CePID, coordinata dal dottor Marco Di Nicola, sarà composta da medici psichiatri e psicologi con un’esperienza specifica nell’ambito dell’addiction. L’acquisizione a breve della strumentazione per la stimolazione magnetica transcranica (TMS) permetterà di integrare la psicoeducazione, gli interventi riabilitativi individuali e di gruppo e la farmacoterapia specifica con tecniche di neuromodulazione. Le attività assistenziali si affiancheranno a quelle di ricerca, per migliorare la comprensione dei meccanismi neurobiologici e psicopatologici implicati nella patogenesi delle dipendenze e, soprattutto, per impostare terapie maggiormente personalizzate. L’apertura del centro mira a facilitare l’accesso alle cure per problematiche di dipendenza, riservando degli spazi dedicati a tale tipologia di pazienti e garantendo prestazioni nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale nei regimi assistenziali ambulatoriale e di Day-Hospital (dal lunedì al venerdì, contattando lo 06/30154122). Il CePID si farà, inoltre, promotore di attività di informazione sul campo (presso le scuole, ma anche nelle sale da gioco) per parlare di dipendenze al pubblico. Il nuovo centro è stato realizzato anche grazie al contributo non condizionante di Fondazione Lottomatica. “Per Fondazione Lottomatica e per tutti noi questa è una giornata molto importante – commenta il Presidente Riccardo Capecchi -. Oggi non solo inauguriamo un centro d’avanguardia di diagnosi e cura contro tutte le dipendenze, ma lo facciamo insieme a un’assoluta eccellenza della sanità nazionale e internazionale come il Policlinico Agostino Gemelli, che ringraziamo e con cui siamo entusiasti di aver siglato questa partnership. La salute rappresenta uno dei temi fondamentali su cui si concentrano le attività della Fondazione. Una sfida che richiede massimo impegno, passione e senso di responsabilità verso la comunità”. “Il CePID – ricorda Gabriele Sani, Direttore della UOC di Psichiatria Clinica e d’Urgenza della Fondazione Policlinico Gemelli e Ordinario di Psichiatria presso l’Università Cattolica – si inserisce nella lunga tradizione assistenziale che la UOC di Psichiatria ha portato avanti nel campo delle dipendenze fin dagli anni ’90. Problematiche che al Gemelli sono state sempre affrontate con un approccio fondato sulla consapevolezza che, al di là delle differenti manifestazioni cliniche, vi fosse un sottostante meccanismo psicopatologico e neurofisiologico, se non unico, quanto meno con molti punti di convergenza. Ciò significa che è necessario non tanto focalizzarsi su una specifica dipendenza quanto, piuttosto, sul processo alla base delle dipendenze. Trattandosi di disturbi multifasici, progressivi e tendenti alla cronicità, le dipendenze richiedono infatti un modello di cura, più che di guarigione”.
Oltre a tassi di incidenza e prevalenza elevati, e pressoché costanti negli anni, di tabagismo e disturbi da uso di alcol, cocaina e tetraidrocannabinolo (THC) – attualmente la sostanza illecita più assunta in Italia e in Europa – a oggi bisogna confrontarsi anche con le ‘nuove’ dipendenze comportamentali. “Siamo stati i primi in Italia – ricorda il professor Sani – circa 10 anni fa, ad aprire un ambulatorio dedicato all’uso problematico di Internet, diretto dal professor Federico Tonioni”. Si può parlare di ‘dipendenza’ – spiega il dottor Marco Di Nicola, coordinatore del CePID – quando una condotta, che sia l’uso di una sostanza o un comportamento problematico, induce fenomeni di neuro-adattamento quali tolleranza e astinenza, con reiterazione e incremento progressivi che conducono alla perdita di controllo e alla compromissione funzionale. Non vanno trascurati, inoltre, quei ‘comportamenti a rischio’ – prosegue – talora preliminari all’instaurarsi di una dipendenza conclamata e che, spesso, possono associarsi a condotte pericolose (quali guida in stato di ebbrezza, agiti impulsivi o episodi di aggressività in seguito all’assunzione di alcol e sostanze)”. “Le dipendenze – ricorda il professor Sani – sono di per sé dei disturbi psichici e, frequentemente, si presentano in associazione ad altre problematiche psichiatriche (disturbi dell’umore, di personalità, d’ansia). Ed il nostro è appunto un centro integrato che riconosce il ruolo primario dello psichiatra, il quale può rilevare, attraverso una diagnosi accurata, come l’addiction possa rappresentare la punta dell’iceberg di un problema più articolato e profondo”.

Internazionalizzazione, export, Made in Italy: fare gioco di squadra

Internazionalizzazione, export, Made in Italy: fare gioco di squadraRoma, 16 feb. (askanews) – Deglobalizzazione, pandemia, guerra in Ucraina, le sfide portate dall’Asia, le transizioni, ecologica e digitale. Di fronte a questi ostacoli il sistema produttivo italiano, le eccellenze del Belpaese, il Made in Italy possono raggiungere risultati di successo dimostrando la loro resilienza e flssibilità di fronte a un mondo in continuo cambiamento, come già dimostrato nel periodo pandemico. Ma per farlo serve una strategia coordinata e pluriennale, di cui oggi alla Farnesina, gli attori del governo, delle imprese e delle associazioni datoriali e di categoria hanno discusso in occasione dell’XI riunione della Cabina di Regia per l’Internazionalizzazione, sotto la co-presidenza del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
“Il sostegno delle Istituzioni alla crescita delle nostre imprese sui mercati esteri è un obiettivo centrale della politica estera dell’Italia, che intendiamo perseguire attraverso un lavoro di squadra, mettendo a sistema le competenze del pubblico e del privato. Gli obiettivi che ci siamo dati sono certamente ambiziosi ma sappiamo di poter contare sullo straordinario dinamismo delle nostre imprese, sulla loro capacità di innovare e di adattarsi con rapidità alle sfide”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani aprendo i lavori.
“Stiamo lavorando per far crescere sempre di più” l’export italiano “i dati anche di oggi sono incoragianti, ma possiamo e dobbiamo fare di più, c’è un grande mercato, che è quello dell’Italian sounding che deve essere occupato dal Made in Italy vero, se piace il finto italiano figuriamoci quanto può piacere l’Italia. Se soltanto il richiamo piace così tanto sui mercati internazionali, figuriamoci l’originale”, ha aggiunto.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso in apertura della Cabina di Regia si è detto “fiducioso sulla potenzialità del Sistema Italia di affrontare il mare in tempesta della deglobalizzazione e le nuove sfide globali. I dati su export e produzione dimostrano le grandi capacità di resilienza del nostro sistema produttivo, più di altri in condizione di reagire alle mutate condizioni”.
Le aziende italiane “hanno dimostrato di avere resilienza, capacità reattiva, flessibilità e determinazione che hanno stupito i nostri partner europei nella pandemia – ha aggiunto Urso -. L’economia italiana reale e il settore produttivo hanno reagito meglio, anche orientando l’export nei mercati in crescita, di quanto abbiano fatto altre economie significative ed importanti dell’Ue”.
Alla riunione, aperta dagli interventi del vice presidente del Consiglio Tajani e dal ministro Urso, hanno preso parte il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, il ministro della Salute Orazio Schillaci, il vice ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Vannio Gava, il sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Tullio Ferrante, il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome Massimiliano Fedriga, oltre ai rappresentanti del ministero dell’Università e della Ricerca, del ministero del Turismo e del dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Hanno inoltre preso parte all’incontro i presidenti amministratori delegati degli enti pubblici del sostegno all’internazionalizzazione e i rappresentanti delle realtà maggiormente rappresentative dei settori produttivi.
“Dobbiamo essere in grado di far crescere accanto all’eccellenza manifatturiera che è all’origine della nostra eccellente performance sull’export, anche maggiori capacità in termini finanziari”, ha sottolineato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti nel suo intervento sottolineando che settori come “l’aerospazio, e la cantieristica”, “per far fronte ai nuovi rischi non di mercato che devono fronteggiare”, “giocano un ruolo determinante le politiche di sostegno alle esportazioni”.
“Dal 2021 data in cui è entrato a regime il sistema di co-assicurazione pubblica del credito all’esportazione da parte dello Stato e di Sace la disponibilità finanziaria a supporto delle nostre imprese è aumentata. Al 30 settembre 2022 il portafogglio complessivo in co-assicurazioni di operazioni export e per l’internazionalizzazione deliberati – ha ricordato Giorgetti – ammonta a circa 84 miliardi e in base al piano annuale predisposto da Sace in legge di bilancio la domanda di copertura potra crescere di ulteriori 44 mld”. E “anche gli strumenti di finanza agevolata per l’internazionalizzazione gestiti da Simest beneficiano di una dotazione significativa, pari a oltre 8 mld per finanziamenti agevolati o a fondo perduto, che si aggiungono all’ulteriore finanziamento previsto per il 2021 al Pnrr”, ha concluso.
Centrale è stato anche il tema della sovranità e delle sfide poste dall’Asia in particolare dalla Cina. “L’obiettivo di breve periodo è quello di presentarsi come sistema Italia e non più come monadi che agiscono sul piano internazionale a difesa quando va bene del comparto e quando va male della singola produzione. Il sistema Italia se si presenta insieme non ha rivali”, ha detto il ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. “Il supporto che la cabina di regia potrà dare va declinata su due piani” ha continuato Lollobrigida, parlando da un lato della difesa rispetto alla concorrenza sleale sui nostri prodotti di qualità, che “va affrontata sul piano diplomatico, spiegando ai governi degli altri Paesi che contrastare l”italian sounding’ significa tutelare da un raggiro i loro cittadini”. E dall’altro, serve poi ragionare su “un’azione difensiva rispetto alle nostre aziende di produzione in difficoltà in fasi di debolezza di mercato, cercando insieme, la politica ma soprattutto il mondo delle imprese, di arginare eventuali acquisizioni estere che fanno speculazione rispetto invece all’obiettivo di mantenere agganciata al territorio una determinata produzione”.
Il vice ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, concludendo la sessione ha sottolineato che “la crescita delle imprese italiane sui mercati esteri è un obiettivo centrale del governo ma è anche una forma avanzata della nostra politica estera e va affrontato con idee innovative e nuovi strumenti per vincere le sfide che derivano dalla attuale felice congiuntura internazionale”.
“In un Paese come il nostro, che vive di export, la crescita internazionale delle imprese, innanzitutto quelle generatrici di eccellenze, è una leva di sviluppo essenziale ed è diplomazia economica”, ha aggiunto il vice ministro. “Dunque, l’obiettivo strategico per l’Italia, per la sua crescita economica, per il benessere dei suoi cittadini, è certamente quello di promuovere e tutelare il Made in Italy in tutte le sedi, accompagnando le imprese italiane a cogliere le nuove opportunità che offrono i mercati esteri”, ha concluso Cirielli.
Al termine della riunione è stato adottato un documento conclusivo redatto di concerto con tutti gli attori della Cabina di Regia, che fornisce le linee strategiche per il 2023, incluse le modalità di promozione del Made in Italy e le priorità geografiche di azione.
“Nella nuova strategia per l’internazionalizzazione del tessuto produttivo italiano che adottiamo oggi – ha indicato il ministro Tajani – rivolgiamo lo sguardo innanzitutto al nostro vicinato, con un’attenzione particolare ai Balcani, al Mediterraneo e all’Africa, per poi allargare l’orizzonte a quei mercati ricchi di opportunità per le nostre imprese, come ad esempio l’America Latina, senza trascurare i mercati maturi dove realizziamo la più grande quota delle nostre esportazioni”.
(di Daniela Mogavero)

Tennis, Andy Murray all’Atp 500 Dubai: “Sono pronto e rilassato”

Tennis, Andy Murray all’Atp 500 Dubai: “Sono pronto e rilassato”Roma, 16 feb. (askanews) – Wildcard ad Andy Murray all’Atp 500 di Dubai. Rilassato e pronto, l’ex numero uno del tennis mondiale, è già sbarcato a Dubai per allenarsi al Dubai Duty Free Tennis Stadium. Dl 19 febbraio, al via il WTA 1000 femminile seguito dal torneo ATP 500 maschile, al via dal 27 febbraio al 4 marzo.
L’entry list del torneo di Dubai vede otto dei primi 20 giocatori del mondo. Murray si unisce a una squadra stellare che comprende il numero uno del mondo Novak Djokovic, che insegue il sesto titolo a Dubai, il campione dello scorso anno Andrey Rublev, il vincitore degli US Open 2021 Daniil Medvedev, la medaglia d’oro olimpica Alexander Zverev e il numero 8 del mondo Felix Auger-Aliassime.
“Gli allenamenti sono stati brillanti”, ha dichiarato Murray, ex numero 1 del mondo e tre volte vincitore del Grande Slam. “Il campo era praticamente nuovo quando abbiamo iniziato, quindi ho fatto delle ottime sessioni. Il team è stato incredibilmente disponibile. È stata un’ottima preparazione per le prossime due settimane, mi è piaciuta molto”.
Colm McLoughlin, Vice Presidente Esecutivo e Amministratore Delegato di Dubai Duty Free, ha dichiarato che è fantastico ricevere un feedback così positivo da un protagonista del Tour ATP. Il Dubai Duty Free Tennis Championships è stato nominato Torneo dell’anno ATP 500 per 11 volte dal 2003, tra cui sette stagioni consecutive dal 2008 al 2014.
“Siamo lieti che Andy sia qui con noi, che arrivi in anticipo e che si prenda il tempo necessario per ambientarsi e sfruttare al meglio le nostre strutture”, ha dichiarato McLoughlin. Per quanto sappiamo che questo torneo è popolare tra i giocatori, come organizzatori rimaniamo molto ambiziosi, quindi è fantastico sentire Andy – che gioca nell’ATP Tour ormai da quasi 20 anni – parlare così positivamente dell’evoluzione del torneo e riconoscere il duro lavoro che stiamo facendo per migliorare costantemente”.

##Meloni al lavoro da remoto a casa “per motivi di salute”

##Meloni al lavoro da remoto a casa “per motivi di salute”

La premier in Cdm collegata. Ha annullato incontro con Metsola domani e trasfera Monaco sabato. Martedì niente Patti Lateranensi

Roma, 16 feb. (askanews) – La premier Giorgia Meloni annulla l’incontro di domani a Roma con la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e la partecipazione, sabato, alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.
La presidente del Consiglio lunedì scorso aveva avuto un attacco influenzale che l’aveva costretta a rinunciare prima alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico della scuola dei Carabinieri e martedì all’anniversario dei Patti lateranensi.
Ieri Meloni era rientrata a Palazzo Chigi, ma oggi, per motivi di salute, non ha lavorato in ufficio e sta presiedendo il Consiglio di ministri in video-collegamento.

Una nuova idea di massoneria: la sfida di Claudio Bonvecchio

Una nuova idea di massoneria: la sfida di Claudio BonvecchioMilano, 16 feb. (askanews) – Una nuova idea di massoneria, più aperta e più trasparente, capace di uscire da quell’aura di opacità che molto spesso la circonda. A invocarla è il professor Claudio Bonvecchio, docente di Filosofia e Dottrine politiche in diverse università italiane, che ha ricoperto numerose cariche nel Grande Oriente d’Italia fino a essere nominato nel 2019 Gran Maestro aggiunto. Ma i dissidi con il Gran Maestro Stefano Bisi e la sua linea di governo lo hanno portato ora a lasciare ogni incarico e a dimettersi.
“La Libera Muratoria oggi, nel mondo contemporaneo come nel passato – ha detto ad askanews – è un ordine esoterico, e la parola esoterico significa che si guarda all’interiorità di se stessi, che ha uno scopo spirituale ossia il miglioramento di ogni persona che ad essa aderisce. Questo miglioramento, in teoria, ma così dovrebbe essere anche nella pratica, si riversa sulla società. Nel caso dell’Italia, per esempio, io ritengo, ed è il motivo per cui prima di essere espulso me ne sono andato da solo, che non vengono più portati avanti questi ideali”.
Tra i possibili motivi di decadenza Bonvecchio elenca il numero degli affiliati, 23mila in Italia, perché per controllare così tante persone serve avere “antenne particolarmente sviluppate” e serve una capacità forte da parte di chi governa. “Sicuramente – ha aggiunto il professore – a fronte anche degli ultimi avvenimenti si può dire che ci sarebbe voluto un maggiore controllo”.
Bonvecchio cita il caso della loggia di Licata, legato a una condanna per mafia di un esponente locale, episodio sul quale, secondo il professore, il Gran Maestro aveva promesso di indagare personalmente, senza che però poi ci fosse alcun provvedimento. Ma il problema si è ripresentato con la nota vicenda del possibile coinvolgimento di alcuni massoni nella copertura della latitanza del boss Messina Denaro. E qui la critica a Bisi entra nel merito e coinvolge la gestione delle regioni del Sud, ma anche della Lombardia.
“Vuol dire che c’è una certa superficialità – ha detto Bonvecchio – e questa stessa superficialità lo ha portato a trascurare degli aspetti importanti del caso della mafia in Sicilia e anche in Calabria ci sono logge che meriterebbero ispezioni più serie. Sicuramente questa superficialità lo ha portato a non tenere conto delle reazioni che ci sono state per esempio quando ha voluto commissariare la regione lombarda semplicemente per ‘far fuori’ un personaggio che per lui poteva essere scomodo come l’avvocato Sassone, che è una persona che ha sempre lavorato per un’immagine diversa della Libera Muratoria”.
Il tema sembra essere proprio questo: uno scontro tra massoni riformatori, soprattutto lombardi, e il potere centrale del Grande Oriente. “In Italia – ha proseguito l’ex Gran Maestro aggiunto – la Libera Muratoria ha sempre avuto quest’aura di sospetto, derivata dalla P2, da un laicismo molto pesante, retaggio dell’Ottocento. Se noi vogliamo che sia diversa, a mio parere bisognerebbe avere il coraggio di fare certe riforme, indipendentemente dalla riduzione del numero degli affiliati, se necessario. La prima è fornire i nominativi di tutti gli iscritti al Procuratore generale della Repubblica di Roma ogni anno”.
La seconda riforma proposta da Bonvecchio riguarda la divulgazione anche dei rituali della massoneria, che possono essere resi pubblici senza violare alcuna tradizione. Altro punto è il riconoscimento da parte dello Stato italiano, anche in chiave di evitare di essere confusi con massonerie deviate e non riconosciute. “Tutte queste forme, compresa un’apertura di dialogo seria con la Chiesa – ha detto – significa avere una Libera Muratoria diversa, come avviene in tanti altri Paesi: in Inghilterra, in Scozia, in America tutte queste cose sono alla luce del sole”.
Tra i molti temi che il professore ha affrontato nella propria carriera accademica c’è quello del potere. “La Libera Muratoria non dovrebbe avere alcun rapporto con il potere – ha concluso – perché l’unico potere che la Libera Muratoria dovrebbe perseguire è il potere che ciascuno deve avere nei confronti di se stesso, nel senso di equilibrare la sua vita, di renderla armonica. Questo dovrebbe essere l’unico potere. Quando c’è un esercizio che si ritiene non corretto del potere, due sono i motivi. Uno è la paranoia del potere. Oppure c’è un problema di interessi”.
E gli interessi, siano questi il banale desiderio di avanzamenti nella gerarchia o questioni più rilevanti, secondo Claudio Bonvecchio oggi in molti casi frenano e minano la reale missione della massoneria italiana.

Bunker Zagaria, Meloni: abbattimento importante, Stato presente

Bunker Zagaria, Meloni: abbattimento importante, Stato presente

Giovedì 16 febbraio 2023 – 16:42

Bunker Zagaria, Meloni: abbattimento importante, Stato presente

“Lotta criminalità organizzata è uno dei capisaldi del governo”

Bunker Zagaria, Meloni: abbattimento importante, Stato presente
Roma, 16 feb. (askanews) – “L’abbattimento del covo-bunker a Casapesenna di Michele Zagaria conferma la presenza dello Stato in un territorio complesso e che merita la massima attenzione delle Istituzioni. L’operazione di oggi è estremamente importante e simbolica perché cancella il luogo attraverso il quale il capo dei Casalesi dominava quella terra. È una bella giornata per lo Stato e per chi ama e difende la legalità. La lotta alla criminalità organizzata è uno dei capisaldi dell’azione di questo Governo e continueremo a lavorare h24 in questa direzione”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

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Karima el Mahroug presenta il suo libro: non sono una prostituta

Karima el Mahroug presenta il suo libro: non sono una prostitutaMilano, 16 feb. (askanews) – “L’assoluzione, per me, è stato veramente mettere un punto che aspettavo da tantissimi anni, dopo tanti anni di sofferenza. E da oggi mi sento di poter ricominciare finalmente a vivere la mia vita da donna libera”.
A parlare è Karima el Mahroug, la giovane donna conosciuta con il soprannome di “Ruby Rubacuori” all’indomani della sentenza d’assoluzione nel processo Ruby-ter per lo scandalo delle “olgettine” e delle “cene eleganti” nella villa dell’allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
“Non ho avuto modo di sentirlo – ha detto – non era tra le mie priorità. La prima persona che ho chiamato è stata mia mamma, la seconda è stata il mio compagno e poi ho sentito mia figlia”.
Dopo 13 anni, Karima è una donna di trent’anni che vuole lasciarsi definitivamente alle spalle il “bunga bunga” e il suo passato difficile che ha raccontato nel libro “Karima”, scritto a 4 mani con la giornalista Raffaella Cosentino e disponibile su Amazon e online al sito www.karimaillibro.it; una storia che parte dal passato e dalle vicende giudiziarie per raccontare chi è la Karima di oggi.
“La Karima di oggi – ha spiegato – è una donna un po’ a pezzi, un po’ stropicciata che cerca di rimettersi in sesto e che cerca di trovare ancora della forza e che spera di chiudere completamente con tutto questo capitolo e di poter ricominciare, partendo da zero, con una nuova vita, senza più quel marchio della ‘prostituta’ e senza più strumentalizzazioni da parte di nessuno”.
Karima non rinnega le serate ad Arcore, le 6 cene eleganti e l’amicizia con Berlusconi a cui, ha spiegato, deve riconoscenza per averla aiutata, anche economicamente e, sempre, trattata con rispetto “ma quei 5 milioni di euro – ha ribadito – non li ho mai presi”.
“I fantomatici cinque milioni no, non li ho mai presi. Mai avuti quei soldi lì. Col senno di poi, non tornerei mai più ad Arcore, per il semplice motivo che sono grata alla persona (Silvio Berlusconi, ndr) e quando dico che non tornerò mai non mi riferisco alla persona ma mi riferisco a tutto quello che è arrivato dopo, a causa di quel nome potente. Quindi questi 13 anni di sofferenza me li sarei evitati volentieri; è l’unico motivo che mi porterebbe oggi a dire che non tornerei in quella casa”.