Milano, 5 giu. (askanews) – La contrarietà di una parte consistente degli italiani agli aiuti militari all’Ucraina “è comprensibile, ma certo che sono disposta a perdere un pezzo della mia popolarità perché se dicessi il contrario per assecondare il senso comune, non assumendomi le responsabilità che ho da capo di governo e domani mi ritrovassi una guerra più vicina a casa mia non avrei fatto gli interessi della mia nazione”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un’intervista a Quarta Repubblica in onda stasera su Retequattro.
“So che è difficile spiegarlo, la geopolitica è una materia molto complessa, però io devo fare le cose che la mia coscienza mi dice di fare e mi dice che il modo migliore per difendere la mia nazione prima di tutte le altre è fare esattamente quello che sto facendo per varie ragioni, compreso il fatto che l’unico modo che abbiamo per difendere il nostro interesse nazionale è quello di farci ascoltare ed essere seri, non essere la politica che in base all’ultimo sondaggio cambia posizione su una dinamica così delicata quando in ballo c’è la vita e la morte della gente. Io non sono così, sono convinta, e non lo sto facendo per interesse mio, perché sono filo qua o filo là, non sono mai stata filo nessuno, difendo gli interessi dell’Italia” ha ribadito Meloni.
Milano, 5 giu. (askanews) – “Sono a capo di una maggioranza solida, mi do 5 anni di orizzonte, questo vuol dire che non sto governando guardando al consenso immediato. E posso permettermelo. E quando si ha questa fortuna si possono fare scelte che magari nell’immediato comprimono il consenso ma che, se ne sei convinto, sai anche che nella lunga distanza verranno lette per quelle che erano”. Lo ha detto lapresidente del Consiglio Giorgia Meloni ospite di QUarta Repubblica in onda stasera su Retequattro. Un ragionamento che per Meloni conferma la necessità di riforme istituzionali: “Questo è il motivo per cui io spero di poter lasciare in eredità a questa nazione altri governi come questi, che hanno un orizzonte di legislatura: perchè è l’unico modo serio per prendere le decisioni giuste. Cioè la gran parte dei problemi che questo Paese ha sono figli di governi che avevano un orizzonte di un anno e mezzo e quindi ovviamente dovevano fare quello che immediatamente tornava in termini di consenso anche se non era la cosa migliore da fare per la nazione. Questo è un vantaggio e dobbiamo sfruttarlo: ci sono cose che nell’immediato magari possono oggi impattare sul consenso. Non me ne preoccupo. Perchè sono certa che sulla media, lunga distanza, sulla legislatura, i risultati del lavoro paziente e lungo che stiamo facendo si vedranno”.
Milano, 5 giu. (askanews) – “Se per privilegiare me stessa devo svendere me stessa o la nazione, non sono disposta a farlo. Poi devi cercare le soluzioni praticabili: ci sono cose che tu pensavi potessero andare in un determinato modo e poi studiando i dossier ti rendi conto che il quadro era diverso. Ma ancora oggi come ieri preferisco andare a casa che diventare diversa dalla persona che considero di essere”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ospite di Quarta Repubblica in onda stasera su Retequattro.
Intervista che inizia con una clip di un’altra partecipazione di Meloni alla stessa trasmissione, quando era all’opposizione: “C’è la consapevolezza di quanto il governo sia una cosa seria, che vale la pena arrivarci se per arrivarci non devi tradire te stesso, rimangiarti quello che hai detto, rimangiarti quello in cui credi, venderti o svenderti, ed è una cosa che in Italia può essere considerata minoritaria o reducistica, ma non per me. Fare le cose nei giusti modi e con i giusti tempi. Una cosa che non sono disposta a fare è svendermi o fare patti col diavolo”, diceva Meloni il 31 maggio 2021. Oggi, osserva che “sul piano dello stress 227 giorni al governo sono più di 10 anni all’opposizione… Sono sempre stata consapevole dei rischi e dei problemi che governare comporta, anche se non nella misura in cui lo capisco oggi. Una cosa che non avevo considerato è che praticamente tutto quello che accade nel mondo ti riguarda, impatterà su di te in qualche modo. L’imprevisto è la previsione più accurata che puoi fare. Rincorri l’emergenza soprattutto, e devi tenere la barra dritta verso quello che puoi fare. Sui patti col diavolo, non ho cambiato idea”.
Roma, 5 giu. (askanews) – La Regione Lazio “ha provveduto a revocare il patrocinio alla manifestazione denominata ‘Roma Pride 2023’. La decisione si è resa necessaria e inevitabile a seguito delle affermazioni, dei toni e dei propositi contenuti nel manifesto dell’evento intitolato ‘Queeresistenza’, consultabile pubblicamente sul sito della kermesse”. Lo ha comunicato il Governo regionale del Lazio presieduto da Francesco Rocca.
“Tali affermazioni – denuncia la Regione Lazio – violano le condizioni esplicitamente richieste per la concessione del patrocinio precedentemente accordato in buona fede da parte di Regione Lazio. In particolare, il testo viola le condizioni di rispetto esplicitamente richieste nei confronti delle sensibilità dei cittadini del Lazio e rivendica l’imposizione della legalizzazione di azioni illegali e vietate dall’ordinamento italiano”. “La firma istituzionale della Regione Lazio non può né potrà mai essere utilizzata – sottolinea la Giunta Rocca- a sostegno di manifestazioni volte a promuovere comportamenti illegali, con specifico riferimento alla pratica del cosiddetto utero in affitto. E ciò anche alla luce di quanto dichiarato da Mario Colamarino, presidente del Circolo Mario Mieli e portavoce del Roma Pride. Si esprime altresì rammarico per il fatto che il patrocinio, concesso in buona fede da Regione Lazio, sia stato strumentalizzato”.
“Quanto avvenuto – prosegue la nota- rappresenta un’occasione persa per costruire un dialogo maturo e scevro da ogni ideologia – fortemente voluto e sentito da questa Amministrazione – per promuovere una reale inclusione e combattere ogni forma di stigma e discriminazione. La Giunta del Lazio ribadisce il proprio impegno sui diritti civili, come dimostra, del resto, l’operato pluriennale del Presidente Francesco Rocca su temi fondamentali che però nulla hanno a che vedere con la maternità surrogata”.
Bologna, 5 giu. (askanews) – Per dare un messaggio di speranza alle centinaia di imprese che hanno subito danni per l’alluvione che ha colpito la Romagna tre settimane fa “servono segnali concreti di ripartenza”. A chiederlo sono le istituzioni locali e le associazioni imprenditoriali ai quali si aggiunge la voce del ministro delle Imprese, Adolfo Urso, che oggi ha fatto un sopralluogo a Forlì. A seguire il ministro ha firmato con il governatore Stefano Bonaccini, una nuova intesa che integra il piano per la banda ultra-larga in Emilia-Romagna – prima Regione a sottoscrivere l’Addendum – per un investimento complessivo che sale a oltre 103 milioni di euro, con 45 milioni di risorse aggiuntive. “Il decreto del Governo approvato subito nei giorni successivi l’alluvione è un buon punto di partenza – ha spiegato Bonaccini in conferenza stampa -, con i primi 2 miliardi stanziati e, in particolare, le risorse destinate alla salvaguardia del lavoro. Ma con l’esecutivo condividiamo la consapevolezza che per la ripartenza e la ricostruzione serviranno molti più fondi, fino a quattro, cinque volte di più. C’è la voglia di fare presto e bene, come dimostra anche questa nuova intesa sulla banda ultra-larga, infrastruttura fondamentale per il nostro sistema sociale e produttivo”. Il ministro, assieme all’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, in mattinata ha visitato le zone alluvionate della Romagna facendo tappa a Forlì, dove ha incontrato i rappresentanti delle forze economiche del territorio. “Stiamo parlando di un’area che da sola vale 10 miliardi di export con circa 130mila imprese, oltre 443mila occupati, un valore aggiunto che supera i 38 miliardi di euro – ha ricordato Bonaccini -. Questo grazie alle sue eccellenze nell’agroalimentare, nel settore vinicolo, in quello avicolo, nella moda e calzaturiero, nel fitness, ma anche nella meccatronica, oltre ovviamente all’industria del turismo”. L’incontro è servito a fare il punto sulla situazione e le misure necessarie a favore delle attività produttive colpite dall’alluvione, anche in relazione alle misure già adottate dal governo per le aziende. Previsto il rafforzamento degli interventi del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese che hanno subito danneggiamenti o che hanno dovuto fermarsi, anche solo parzialmente, e contributi a fondo perduto a sostegno delle imprese esportatrici. Nonché la sospensione dei termini di versamenti – dal primo maggio 2023 e fino al 30 giugno 2023 – di versamenti riferiti al diritto annuale, degli adempimenti contabili e societari, di rate di mutui e di finanziamenti di qualsiasi genere, dei pagamenti di canoni per contratti di locazione finanziaria aventi oggetto edifici divenuti inagibili. “Ora serve un confronto di sistema, per individuare subito, insieme alle rappresentanze del territorio, le priorità degli interventi, compreso un piano di messa in sicurezza del territorio, dagli interventi di prima emergenza a quelli strutturali. La coesione e la collaborazione istituzionale – ha concluso il presidente della Regione – per noi qui sono una prassi consolidata e il lavoro fra Stato, Regione e Comuni deve proseguire affinché ognuno faccia la sua parte per dare risposte rapide, efficaci e durature. Qui famiglie e imprese non vogliono assistenzialismo, ma la possibilità di riprendere subito la propria attività e di ottenere il pieno risarcimento dei danni subiti”.
Mantova, 5 giu. (askanews) – Si è concluso con un bagno di folla e passione il festival Trame Sonore di Mantova, che si conferma, con le sue 50.000 presenze di pubblico annuali, il luogo di incontro per eccellenza intergenerazionale dei più grandi cameristi internazionali – quest’anno ben 350 – ma anche degli amanti d’arte e musica da tutt’Europa, per una vera festa di 5 giorni, 4000 ore di musica e vita insieme.
L’edizione ha visto la straordinaria Martha Argerich in tre concerti cameristici che la grande pianista ha voluto regalare alla kermesse mantovana per celebrare il ritorno alla musica e perciò alla vita dell’amica di sempre Dora Schwarzberg, ferma dal suo ultimo concerto proprio a Trame Sonore nel 2016 a causa di un brutto incidente alla spalla. Sul palco del Teatro Bibiena e a Palazzo Ducale Martha Argerich, Dora Schwarzberg, ultima erede della scuola d’archi di Odessa, la figlia Nora Romanoff-Schwarzberg e l’allieva prediletta Lucy Hall, con il grande violoncello di Giovanni Gnocchi nell’ultimo appuntamento, hanno dato vita ad un excursus musicale di tre giorni nel cuore di Schumann, che si è rivelato sin da subito per il pubblico un’intensissima esperienza musicale, ma anche umana, un momento di condivisione collettivo di affetti e gioia di un vero cenacolo d’arte e vita al femminile. Finalmente tornata a pieno regime dopo gli anni della pandemia, quest’anno Trame Sonore ha decretato ancora una volta Mantova quale capitale mondiale della musica e dell’arte – pur senza corona ufficiale, ma per autentica e spontanea vox populi – con un flusso continuo di grandi star da tutto il mondo – Barnabás Kelemen, Nicolas Altstaedt, Sergey Malov, Alexandra Soumm, Danusha Waskiewicz, Suyeon Kang, Nurit Stark, Javier Comesana Barrera, Julio Garcia Vico, Michele Gamba, Ljuba Bergamelli, Laura Catrani, Gemma Bertagnolli, Marco Rizzi, Herbert Schuch, Maurizio Baglini, Jennifer Stumm, Andrea Lucchesini, Pablo Barragan, Alessandra Ammara, Roberto Prosseda, Silvia Chiesa, eccellenti ensemble di musica da camera e corale, i quartetti Hermes, Prometeo, Indaco, Pacific Vienna, Roland Greutter, i Solisti della NDR Elb Philharmonie, MDI Ensemble, Ensemble Zefiro, i giovani talenti del Mozarteum con il loro leader Giovanni Gnocchi – tra sale museali d’incanto e residenze private di pregio artistico per rivivere la vera matrice intima della musica da camera, il salotto.
E con grande soddisfazione il direttore artistico Carlo Fabiano ha annunciato le date per il 2024 (29 maggio-2 giugno): “La qualità dei concerti ha trovato conferma e, se possibile, si è rivelata anche superiore a quella delle passate edizioni. Ma l’elemento più forte e distintivo di quest’edizione, che ci ha riportato finalmente ai numeri e al clima festoso pre-Covid, è fuori di dubbio l’amicizia, che la musica da camera sa esprimere al massimo grado. Trame Sonore è un momento unico e inclusivo di incontro tra musicisti: l’amicizia vi trova il suo luogo naturale. Su tutti svetta l’esempio straordinario offerto dalla grande Martha Argerich che ha voluto donarci la sua arte proprio in un gesto d’affetto incondizionato nei confronti dell’amica di sempre Dora Schwarzberg. Ma amicizia ha saputo esprimere anche il nostro Alexander Lonquich, che dalla prima edizione ci omaggia della sua presenza sua e dei musicisti a lui più affini. Amicizia è quella di un’icona della musica di sempre come Alfred Brendel che alla veneranda età di 93 anni attende l’happening mantovano come appuntamento annuale da non mancare. Un gesto d’amicizia straordinario è quello che ci hanno rinnovato i musicisti dell’Orchestra da Camera di Mantova che si sono divisi tra 5 serate d’impegno corale sul palcoscenico principale e decine di concerti cameristici con cui hanno arricchito l’edizione. In sostanza da tutti un trionfo di vicinanza e di affetto, teso a dimostrare quanto l’energia che sa trasmettere la musica voglia e debba avere una funzione sociale: unire le persone e nutrire di bellezza le anime, migliorando le nostre vite”.
Arera: bolletta gas a maggio -0,2% per famiglie in tutelaRoma, 5 giu. (askanews) – Sostanziale stabilità per la bolletta gas delle famiglia in tutela per i consumi di maggio che segna un -0,2% rispetto ad aprile. Lo segnala l’Arera spiegando che “il leggero calo, pur in presenza di un prezzo medio all’ingrosso nello scorso mese in riduzione, tiene conto del graduale azzeramento della componente di sconto UG2 utilizzata nell’ultimo anno a beneficio dei consumatori per compensare gli aumenti nei momenti dei prezzi gas più elevati”.
L’aggiornamento complessivo per l’utente tipo, per i consumi del mese di maggio rispetto al mese precedente, è quindi determinato da un calo della spesa per la materia gas naturale, -13,2%, controbilanciato dall’aumento degli oneri generali per la parte legata all’UG2, +13%. Invariata la tariffa legata alla spesa per il trasporto e la misura. Si determina così il -0,2% finale per la famiglia tipo. In termini di effetti finali, spiega Arera, la spesa gas per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (giugno 2022-maggio 2023) è di 1.514 euro circa, al lordo delle imposte, registrando un -6,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (giugno 2021- maggio 2022).
Pnrr, Conte: Corte Conti? Il governo è insofferente ai controlliRoma, 5 giu. (askanews) – Il governo Meloni è insofferente verso i controlli. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte a margine di una iniziativa. “Il governo è in ritardo sull’attuzione del Pnrr”, dice. ” Come pensano di risolvere il problema? Eliminando il controllo concomitante della Corte dei conti”.
Un controllo che “non è concepito per ritardare ma semplicemente per vigilare. Non soffrono i controlli. Questo controllo è un contemperamento necessario per quanto riguarda il regime di alleggerimento della responsabilità dei pubblici funzionari. Norma costruita per incentivare alla firma i pubblici funzionari. Però va contemperata col controllo concomitante, sennò il sistema diventa squilibrato. Questo governo consapevolmente non vuole controlli”.
Pnrr, magistrati della Corte dei Conti: in gioco la tutela dei cittadini e la legalitàRoma, 5 giu. (askanews) – L’Associazione dei Magistrati della Corte dei conti “ribadisce la netta contrarietà alle due norme che sottraggono al controllo concomitante della Corte dei conti i progetti del Piano Nazione di Ripresa e Resilienza e prorogano l’esclusione della responsabilità amministrativa per condotte commissive gravemente colpose, tenute da soggetti sia pubblici che privati, riducendo di fatto la tutela della finanza pubblica”.
E’ quanto si legge in una nota diffusa dai magistrati contabili al termine della assemblea straordinaria che si è tenuta oggi sugli emendamenti al decreto PA in corso di approvazione alla Camera dei deputati. Per l’Associazione “non sono in gioco le funzioni della magistratura contabile ma la tutela dei cittadini. La conferma dello scudo erariale, in assenza del contesto di emergenza pandemica nel quale è nato, impedisce di perseguire i responsabili e di recuperare le risorse distratte, facendo sì che il danno resti a carico della collettività. Al contempo, l’abolizione di controlli in itinere, su attività specificamente volte al rilancio dell’economia, significa indebolire i presidi di legalità, regolarità e correttezza dell’azione amministrativa”.
L’Associazione, prosegue la nota, “con gli strumenti che ha a disposizione, continuerà a svolgere le sue funzioni a difesa dell’indipendenza e dell’autonomia della Magistratura contabile” e “nel sostenere i vertici istituzionali su quanto espresso nella recente audizione parlamentare, promuoverà ogni iniziativa utile a coniugare celerità e legalità dell’azione amministrativa, nel rispetto delle norme nazionali e dei vincoli europei”.
Meloni: mettere in sicurezza il territorio ma no all’ecologismo ideologicoMilano, 5 giu. (askanews) – “Imperativo prioritario dell’agenda di Governo è la messa in sicurezza della nostra Nazione. È una sfida epocale e l’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna ce lo ha drammaticamente ricordato. Purtroppo, stiamo scontando decenni di scelte mancate e di ritardi e l’idea, errata, che la cura del territorio non fosse un investimento strategico. Bisogna cambiare paradigma. Nessuno ha la bacchetta magica ma è arrivato il momento di immaginare un modello completamente nuovo, che sappia responsabilizzare di più tutte le amministrazioni coinvolte e permetta di realizzare le opere necessarie, velocemente e bene. E capire che ci sono interventi che non possono essere più rimandati o bloccati dalla burocrazia o da un certo ecologismo ideologizzato. Non è facile, ma il Governo sta lavorando incessantemente per raggiungere questo obiettivo”. Lo ha detto lapresidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un messaggio inviato al think tank “Futuro Italia Remind”.