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Francesco Renga e Nek danno appuntamento a “Il solito lido”

Francesco Renga e Nek danno appuntamento a “Il solito lido”Milano, 5 giu. (askanews) – Ironia, irriverenza, un pizzico di sound anni 80 e la leggerezza tipica dell’estate italiana: sono questi gli ingredienti de “Il solito lido” (Epic / Sony Music) il nuovo brano di Francesco Renga e Nek Filippo Neviani, fuori venerdì 9 giugno e da ora in pre-save e pre-add.

Scritto e composto da Francesco Renga, Davide Sartore e Diego Ceccon e prodotto da Nek, Enrico Brun e Marco Paganelli, “Il solito lido” racconta la disillusione e il disincanto di una generazione, la nostra – dichiarano gli artisti. E lo fa con l’ironia di chi sa che la vita va sempre vissuta alla ricerca della felicità, affrontata col sorriso e con il cinismo garbato di chi ha gli strumenti per poterlo fare, perché molte cose sono già successe e molti colpi li abbiamo già parati. “E cammino a passo lento verso la fine del mondo… con la camicia e l’infradito” sono la rappresentazione plastica del momento che ognuno di noi sta vivendo. Renga e Nek presenteranno il brano sul palco durante il tour che li vedrà protagonisti insieme in tutta Italia dal 2 luglio e che culminerà in due eventi speciali, il 5 settembre all’Arena di Verona (che ha già superato i 9000 biglietti venduti) e sabato 7 ottobre al Mediolanum Forum di Assago – Milano.

Irama e Rkomi a sorpresa nel joint album “No Stress”

Irama e Rkomi a sorpresa nel joint album “No Stress”Milano, 5 giu. (askanews) – Sono tra i protagonisti più amati della musica italiana di oggi, simbolo di una rivoluzione che ha trasformato in maniera profonda e indelebile il pop di casa nostra: a meno di trent’anni di età, Irama (44 certificazioni platino e 3 ori e oltre due miliardi di streaming all’attivo nella sua carriera) e Rkomi (che con il solo album Taxi Driver ha totalizzato oltre un miliardo di streaming e 24 certificazioni platino, da sommare agli innumerevoli altri traguardi raggiunti), mesi fa sono entrati in studio insieme, per scrivere e registrare nuova musica. Un progetto fortemente voluto dai due artisti, che sono legati da una lunga e proficua collaborazione (li abbiamo visti nelle tracce 5 gocce e Luna piena, entrambe certificate quadruplo platino), ma anche da una solida amicizia, cementata anche durante la partecipazione al game show Celebrity Hunted 3, in onda nel 2022, in a cui Irama e Rkomi partecipavano in coppia. Il risultato è il joint album No Stress, in uscita il 7 luglio per Warner Music Italy / Island Records e disponibile da oggi in presave e in preorder. Con una tracklist di sorprendente varietà, in cui Irama e Rkomi si mettono alla prova alla ricerca di nuovi stimoli e ispirazioni, No Stress è molto più della somma dei talenti dei suoi due artefici: è un viaggio in un universo sonoro ricco e senza confini, che si estende al di là della stagione musicale attuale e delle barriere geografiche, mentali o temporali, esplorando i sound di tutto il mondo e di ogni epoca.

Airbus: Ita Airways e Luftansa sono grandi partner per noi

Airbus: Ita Airways e Luftansa sono grandi partner per noiIstanbul, 5 giu. (askanews) – Airbus considera molto positivamente l’accordo tra Ita Airways e Luftansa. Lo ha detto Wouter Van Wersch, Executive vice president & Presidente Region Sales Europe di Airbus interpellato a margine del 79esimo Iata Agm in corso ad Istanbul.

“La nostra è una grande partnership con Ita. Ita e Lufthansa sono dei partner molto importanti per noi. Penso che il loro sarà un buon matrimonio anche se, ovviamente non conosco i dettagli dell’accordo – ha detto Van Wersch in un incontro con la stampa italiana – sono due grandi compagnie, sono complementari tra loro e credo che sia un momento molto importante per entrambe”. Attualmente Ita Airways dispone di una flotta di 71 velivoli Airbus ed entro fine anno è prevista l’entrata in linea di altri 31 aerei Airbus. Entro fine 2027 la flotta sarà composta da 94 nuovi aeromobili. Quanto alla presenza di Airbus in Italia, Van Wersch ha sottolineato che il colosso franco-tedesco la considera “molto importante”. Perciò, ha sottolineato, “vogliamo rafforzare le partnership e le attività che abbiamo in corso per quanto riguarda il controllo delle emissioni, in particolare con gli scali di Milano e Venezia per quanto riguarda l’utilizzo dell’idrogeno e con Ita per la fornitura di aeromobili”.

Tare lascia la Lazio dopo 18 anni: “Avventura lunga e intensa”

Tare lascia la Lazio dopo 18 anni: “Avventura lunga e intensa”Roma, 5 giu. (askanews) – Igli Tare lascia la Lazio dopo 18 anni. L’ufficialità arriva dalle parole dello stesso Ds, che chiude il proprio rapporto con Lotito e il presidente biancoceleste parlandone al Tg1: “Dopo 18 anni la mia bellissima esperienza da direttore sportivo della Lazio terminerà”, ha spiegato Tare “È da tempo che ho maturato questa scelta, ma ho aspettato per il bene della Lazio di raggiungere il traguardo della Champions League, consapevole di aver costruito una squadra forte, con calciatori straordinari predisposti per ottenere questo obiettivo”. “Un’avventura fatta di gioie, sconfitte e di trofei – prosegue Tare -. Non smetterò mai di ringraziare il presidente Lotito per l’opportunità che mi ha dato, i tifosi biancocelesti che mi sono entrati nel cuore, il club con tutti i suoi componenti, i calciatori, lo staff e tutti coloro i quali mi sono stati vicino in questo percorso. Un ringraziamento speciale soprattutto alla mia famiglia che mi è rimasta sempre accanto”, ha aggiunto il direttore sportivo albanese. “Una prestigiosa opportunità avuta sia da calciatore che da dirigente e che non dimenticherò mai, portando con me ogni singolo istante di questo cammino. Con la speranza che ognuno di voi continui, con la stessa passione che ho avuto io, a custodire gelosamente questa bellissima realtà. Sempre Forza Lazio”, ha concluso Tare”.

Francesca Michielin lancia il suo singolo estivo Fulmini Addosso

Francesca Michielin lancia il suo singolo estivo Fulmini AddossoMilano, 5 giu. (askanews) – Pronta a riportare tutta la sua energia e poliedricità sul palco della nuova edizione di X Factor, Francesca Michielin dà il benvenuto all’estate con Fulmini Addosso, il nuovo singolo da venerdì 9 giugno su tutte le piattaforme digitali e in radio per Columbia Records/Sony Music Italy, già disponibile in presave e preadd.

Sonorità elettroniche si fondono a un beat dalle sfumature dance-pop che, in crescendo, esplodono nel trascinante ritornello, testimone di un amore che dalle difficoltà trae tutta la sua bellezza, invitandoci ad essere liberi e spensierati, proprio come l’estate. “Fulmini Addosso nasce con l’idea di creare un contrasto importante tra la parte strumentale, che vanta la produzione di Merk & Kremont, e il suo testo estremamente poetico, quasi ermetico. Attraverso questo brano vorrei lanciare un messaggio importante: oggi la gentilezza e la dolcezza, nella loro forma più pura e autentica, sono modi, atteggiamenti rari che, quando ci avvolgono inaspettatamente, sembra ci colpiscano come fulmini, spiazzandoci. Per questo dovremmo cercare di abituarci il più possibile a questi fulmini, provando a renderli parte della nostra quotidianità.” – racconta Francesca Michielin.

Con un sound allo stesso tempo chill e ballabile, Fulmini Addosso è la colonna sonora perfetta di un’estate all’insegna dell’amore, quello ad un tempo esplosivo, incendiario e dolce, che attraverso i suoi fulmini addosso ci accarezza e ci avvolge. Fulmini Addosso è il brano principale de L’Estate più Calda, il nuovo film Original Italiano disponibile dal 6 luglio su Prime Video. La cantautrice e polistrumentista si presta così ancora una volta al mondo delle colonne sonore, con il suo inconfondibile stile compositivo che accompagna in questa pellicola un’intensa storia d’amore giovanile.

Dopo aver collezionato sold-out con il suo primo tour nei teatri, Francesca Michielin è pronta a tornare sui palchi di tutta Italia con il summer tour, prodotto da Vivo Concerti, l’estate dei cani sciolti. Tra litorali e alta quota riabbraccerà il suo pubblico sulle note della nuova musica e dei grandi successi che l’hanno resa una delle artiste più apprezzate della scena contemporanea italiana. I biglietti de l’estate dei cani sciolti sono disponibili sul sito www.vivoconcerti.com e nei punti vendita autorizzati, il calendario è in continuo aggiornamento.

Il 9 giugno Johnny Depp compie 60 anni, un documentario su arte.tv

Il 9 giugno Johnny Depp compie 60 anni, un documentario su arte.tvRoma, 5 giu. (askanews) – Nella sua lunga carriera, Johnny Depp ha collezionato importanti riconoscimenti, comprese tre nomination agli Oscar e dieci candidature ai Golden Globe, di cui una gli ha valso il titolo di Migliore attore per il musical “Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street”. Ora, per l’attore arriva il momento di festeggiare un altro grande traguardo: il prossimo 9 giugno compirà infatti 60 anni.

Reduce dal Festival di Cannes, quest’anno Depp torna sul grande schermo con “Jeanne du Barry”, diretto dalla regista francese Maïwenn, film in cui si cala nei panni di Re Luigi XV. Questo è solo il più recente tra i tanti ruoli che l’attore ha interpretato nel corso della sua vita. In occasione del compleanno dell’icona hollywoodiana, la piattaforma streaming europea arte.tv propone una retrospettiva sulle fasi più importanti della sua carriera e presenta “Nello sguardo di Johnny Depp”: un documentario nel quale il regista Régis Brochier ripercorre l’ascesa di una figura tanto ribelle quanto affascinante.

Negli anni Ottanta, Johnny Depp era un giovane chitarrista in difficoltà che suonava in una band punk tra le strade e i locali di Los Angeles. Per sbarcare il lunario scelse di dedicarsi alla recitazione, decisione che lo portò a esordire nel cult horror “Nightmare” di Wes Craven e gli cambiò per sempre la vita. La sua dedizione, infatti, lo catapultò presto nell’industria hollywoodiana, di cui divenne in pochissimo tempo un vero e proprio fiore all’occhiello. Negli anni Novanta, il suo animo ribelle incontrò l’anticonformismo di registi come John Waters, Emir Kusturica, Terry Gilliam e Tim Burton, che lo ha reso il suo alter ego in otto dei suoi film e con il quale ha dato vita a uno dei sodalizi artistici più celebri di Hollywood. Da non dimenticare anche la collaborazione con Jim Jarmusch che, con “Dead Man”, gli offrì uno dei suoi ruoli più belli. Jarmusch aveva visto in lui un attore dall’interiorità unica, capace di trasmettere emozioni intense attraverso la profondità dello sguardo, proprio come Buster Keaton, che Depp ammira da sempre.

L’apice della sua carriera arrivò però nel 2003, quando per la prima volta interpretò uno dei suoi personaggi più iconici: il capitano Jack Sparrow in “Pirati dei Caraibi”, un successo che lo rese l’attore più pagato nella storia del cinema. Alla fama, però, iniziarono ad affiancarsi le controversie legate in particolare alla sua vita privata, finita a sua volta sotto i riflettori di tutto il mondo anche in seguito alla chiacchierata battaglia legale con la ex moglie Amber Heard.

Nel corso degli anni Johnny Depp, che ora si appresta a dirigere il suo secondo lungometraggio, su Modigliani, ha conosciuto fama e infamia in egual misura. Régis Brochier racconta tutto questo nella sua retrospettiva: la storia di un ex musicista underground squattrinato diventato l’icona dark di Tim Burton.

Il Btp “Valore”, supera “Italia” nel primo giorno

Il Btp “Valore”, supera “Italia” nel primo giornoRoma, 5 giu. (askanews) – Le prenotazioni del Btp Valore superano quelle dell’ultimo Btp Italia del marzo scorso nel primo giorno di collocamento.bGli ordini del titolo a cedole crescenti sono arrivati ad un controvalore di 3,64 miliardi, già superiore al risultato ottenuto dall’ultimo Btp Italia che aveva chiuso la prima giornata con ordini per 3,63 miliardi. Il ‘Valore’ si candida quindi a superare i 9,91 miliardi raccolti dalla 19esima emissione Btp Italia. Resta comunque lontanissimo il record della sedicesima emissione del Btp Italia che aveva raccolto 22,3 miliardi di euro nel maggio 2020.

 

Esce “I rebbi molli, ricettario musicale per l’apocalisse” di Paolo Romano

Esce “I rebbi molli, ricettario musicale per l’apocalisse” di Paolo RomanoRoma, 5 giu. (askanews) – Quarant’anni di storia viste con gli occhi delle persone comuni ne “I rebbi molli – ricettario musicale per l’apocalisse” (ed. Scatole Parlanti) di Paolo Romano. Dalle scintillanti promesse degli anni Ottanta alle surreali riunioni di lavoro a distanza da pandemia, i protagonisti di questi racconti rivivono con gli occhi dell’adolescenza prima e della maturità poi le occasioni perdute, gli amori da guastare e quelli da ricucire, mentre fuori tutto cambia. Dentro i racconti scorre, insomma, una archeologia del tempo presente.

La vita nelle periferie di Roma, soprattutto, diventa una polaroid per ripercorrere una stagione di inquietudini politiche, governi in bilico e tensioni sociali, tra micro criminalità, tossicodipendenze, e i primi incerti passi per il riconoscimento delle diversità. Se per Freud sognare di perdere i denti marca un problema con il desiderio, innescando un senso di frustrazione, i personaggi di questi diciotto racconti si muovono come rebbi di forchetta, incapaci di bloccare a proprio vantaggio la vita, che scorre troppo veloce per essere interpretata e vissuta. Inadatti al mutamento, si aggirano silenziosi dentro un’attualità indecifrabile. Gli anni Venti del secondo millennio non sono mai stati così complicati da vivere per i protagonisti di queste avventure grottesche e tragicomiche. Diciotto racconti brevi, sedici protagonisti, ognuno descritto da un brano musicale e da una ricetta, in un gioco postmoderno in cui si bisticciano gli stili narrativi e i piani di lettura. Il tema resta quello della fragilità degli uomini, della comprensione per gli ultimi, per chi non ce la fa, rendendo quasi sempre impossibile l’audacia della presa.

“C’è una generazione”, racconta Paolo Romano, “quella che attualmente è classe dirigente del Paese, ad esempio, che ha vissuto (e spesso subìto) trasformazioni senza precedenti negli stili di vita, nella riorganizzazione delle gerarchie emotive e sentimentali. È rimasta vittima di una specie di sgretolamento sotto i pesi della corruzione del sistema dei partiti, la transizione da un’organizzazione ancora analogica dei tempi della vita alla trasformazione digitale e l’impossibile composizione tra edonismo ed etica. Le risposte possibili non sempre sono efficaci e scontano l’obbligo di aver dovuto vivere il presente senza avere il tempo di capirne la logica. Il racconto, quindi, si accosta alle scienze sociali, sorelle maggiori e occhialute che studiano i fenomeni delle trasformazioni, senza pretese regolatorie, ma con la curiosità di entrare dentro storie semplici, in cui i personaggi vivono sempre nel bilico dell’inettitudine, nell’adattamento passivo senza una prospettiva di valori a lungo raggio”. Paolo Romano (Roma, 1974), giornalista, scrive di musica e cultura su Musica Jazz e altre riviste specializzate. Ha scritto due romanzi (La Formica Sghemba, 2018, e Quando cavalcavo i mammut, 2020), ma ne ha letti di più.

Berlusconi: adegueremo organizzazione Fi ma niente rivoluzioni

Berlusconi: adegueremo organizzazione Fi ma niente rivoluzioniMilano, 5 giu. (askanews) – “È certamente vero che Forza Italia voglia adeguare la sua organizzazione ai nuovi compiti e alle nuove sfide anche in vista delle prossime elezioni europee. Ma non è vero che lo farà ‘con la rivoluzione’ e mortificando le persone. Al contrario, com’è nella tradizione del partito, lo farà coinvolgendo tutti e valorizzando il talento di ciascuno, in funzione delle capacità e delle vocazioni personali”. È quanto dichiara il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, commentando i retroscena sulla riorganizzazione del partito.

“Dispiacciono perciò i continui ‘esercizi di fantasia’ nei quali sono impegnati tanti giornali per disegnare scenari e organigrammi che non hanno alcun riscontro nella realtà e tantomeno nelle mie intenzioni. Fortunatamente lo sanno tutti che a me stanno cuore i problemi dei cittadini, non i giochetti di partito”, conclude Berlusconi

Pichetto: il nostro obiettivo è abbandonare il carbone entro il 2024

Pichetto: il nostro obiettivo è abbandonare il carbone entro il 2024Roma, 5 giu. (askanews) – “Noi oggi siamo con il carbone Civitavecchia e Brindisi. Usiamo carbone, petrolio e gas. L’intenzione è di arrivare ad abbandonare il carbone entro il ’25 o anche prima. Spero di riuscire anche entro il ’24 se i prezzi del gas attuale tengono”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin intervistato al Festival di Green&Blue.

“Poi il petrolio per il termoelettrico e poi il gas che deve essere il vettore di accompagnamento che deve accompagnare la discesa e in concomitanza con la salita delle rinnovabili che sono l’idroelettrico, geotermico, sono il fotovoltaico e l’eolico dove dobbiamo puntare con eolico offshore e poi credo che avremo sempre un maggiore consumo di energia elettrica per la quale gli analisti dicono che non ci arriaviamo solo con rinnovabili senza nucleare”, ha spiegato Pichetto. “In questo momento – ha evidenziato il ministro – il governo che rappresento ha messo in chiaro la scelta di rimanerde nella ricerca sul nucleare su cui abbiamo tanti ricercatori. L’obiettivo che sarà inserito nel Piniec è di ribaltare il rappporto attuale con due terzi dal fossile e un terzo da rinnovabili. Si tratta nel 2030 di arrivare a due terzi di rinnovabili e un terzo dal fossile”.