Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Schlein: no a piani B, Pd testardamente unitario per battere destre

Schlein: no a piani B, Pd testardamente unitario per battere destreRoma, 9 feb. (askanews) – “Siamo tutti d’accordo che non potremo andare al voto come alle ultime politiche. Essere ‘testardamente unitari’ è quello che chiede la nostra gente ed è quello che ci ha portato risultati importanti. Abbiamo la responsabilità di unire le forze contro il governo più a destra della storia repubblicana. Non è il tempo di piani B, ma di costruire una prospettiva comune”. Lo sottolinea la segretaria del Pd Elly Schlein in risposta all’invito di Dario Franceschini al centrosinistra, invece, a marciare divisi prima delle elezioni per accordarsi sul governo dopo.


Schlein, al contrario, sollecita le opposizioni a mettersi da subito al tavolo per una piattaforma di alternativa economico sociale alternativa a quella delle destre al governo, uscendo dalle priorità giustizia sicurezza migranti dell’agenda Meloni, a suo giudizio comfort zone delle destre. “Non li batteremo – argomenta la segretaria Pd al Corriere della Sera- inseguendoli sul terren oche scelgonoper stare comodi: giustizia, immigrazione, sicurezza. Ma occupandoci di temi economici e sociali. Non ne parlano mai. E gli italiani pagano questa inerzia”.

Giustizia, Pinelli: no a degenerazione Csm in luogo di scontro, lo presiede Mattarella

Giustizia, Pinelli: no a degenerazione Csm in luogo di scontro, lo presiede MattarellaRoma, 9 feb. (askanews) – “Il Csm è un organo di garanzia che trova la propria forza e il proprio punto di equilibrio istituzionale nella guida del presidente della Repubblica. Non entro nel merito, né sulla vicenda Lo Voi né su quella nata dalle dichiarazioni del ministro in Parlamento. Ritengo solo opportuno sottolineare la necessità di un atteggiamento rispettoso e di grande responsabilità istituzionale da parte di tutti per evitare che un organo di centrale importanza nel nostro assetto, come il Csm, degeneri in luogo d nel nostro assetto, come il Csm, degeneri in luogo di scontro”. Lo sottolinea il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli, all’indomani dell’iniziativa dei membri laici dell’organo di autogoverno della magistratura indicati dal centrodestra per l’apertura di un fascicolo a carico del Procuratore Capo di Roma Lo Voi per l’atttività di spiongaggio sul capo di gabinetto della Presidente del Consiglio.


“Vivo nella sincera preoccupazione – sottolinea Pinelli al Corriere della Sera- che queste tensioni facciano del male alle nostre istituzioni. Politica e magistratura devono dialogare”. E se quella del vicepresidente del Csm non è una richiesta esplicita all’Anm di revocare lo sciopero delle toghe del 27 febbraio poco ci manca. “Il sottosegretario Alfredo Mantovano ha non solo puntualizzato che è in discussione una riforma della giustizia per i cittadini e non contro la magistratura ma ha aperto al dialogo e ha invitato la magistratura a non perdere l’opportunità di un confronto, ancorché critico, sui contenuti. La magistratura, mi permetto – esorta Pinelli- dovrebbe accogliere questo invito. Del resto, l’essenza del magistrato è essere risolutore di conflitti. Il fondamento del magistrato sta dunque nella sua terzietà: se si è risolutore di conflitti, non si può esserne parte”. “La magistratura – incalza le toghe il vice di Mattarella al Csm- possiede al proprio interno le risorse per essere, con il proprio contributo di competenza, attore fondamentale nella discussio- ne sul proprio ordinamento e rispetto alle linee strategiche da adottare per una giustizia più efficiente, nell’interesse dei cittadini. Anche l’avvocatura può dare un grande contri-buto. È a partire dall’esperienza concreta, infatti, che ogni intervento riformatore deve svilupparsi per essere efficace. La magistratura italiana è sana, piena di magistrati seri, onesti e impegnati. Proprio per questo nasce la mia sincera preoccupazione sul fatto che questa tensione faccia male alle istituzioni e alla magistratura”.

Anm,auguri Meloni a Parodi: incontriamoci e riprenda confronto sano

Anm,auguri Meloni a Parodi: incontriamoci e riprenda confronto sanoRoma, 8 feb. (askanews) – “Desidero inviare a nome mio e di tutto il Governo i migliori auguri di buon lavoro al nuovo Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Cesare Parodi, e ai membri della Giunta eletta oggi. Accolgo con favore la richiesta di un incontro col Governo che il Presidente Parodi ha già avanzato e auspico che, da subito, si possa riprendere un sano confronto sui principali temi che riguardano l’amministrazione della Giustizia nella nostra Nazione, nel rispetto dell’autonomia della politica e della magistratura”. Lo dichiara la Premier Giorgia Meloni.

Anm, Parodi: chiederò incontro a governo, non lascio nulla di intentato

Anm, Parodi: chiederò incontro a governo, non lascio nulla di intentatoMilano, 8 feb. (askanews) – “Ritengo indispensabile chiedere una in tempi strettissimi un incontro con il governo: Voi mi direte che è inutile…può darsi. Mi direte che è un atto di servilismo… no, non credo. Noi siamo un potere dello Stato, siamo cittadini che stanno portando avanti una battaglia per difendere la Costituzione su cui abbiamo giurato. Io credo che sia legittima almeno la nostra richiesta. In tempi brevi perché invade in base a quella che sarà la risposta, che potrà essere un diniego, a cui magari non rispondono nemmeno o magari ci rispondono col fatto formale o magari ci ricevono ma non dicono nulla di interessane. Bene acquisiamo elementi di valutazione: noi non possiamo rinunciare a nessuna delle strade per portare avanti una difesa della magistratura per come noi la conosciamo e per come vorremmo che continuasse ad essere. E quindi dobbiamo provare. Lo so, lo so che non riusciremo ma voglio poter dire che non abbiamo lasciato nulla di intentato”. Lo ha affermato Cesare Parodi, il 62enne sostituto procuratore aggiunto del pool fasce deboli a Torino, nel suo discorso subito dopo la sua nomina a presidente dell’Associazione nazionale magistrati (Anm). La nuova giunta è composta da tutti i gruppi tranne che dalle toghe indipendenti di Articolo 101.


“Io non sono un magistrato famoso, non ho mai voluto esserlo, non ci tengo ad esserlo e credo che questo forse potrà aiutarmi, spero, a fare in modo che altri colleghi giovani si possano riconoscere in qualcuno che proprio non è mai sulle pagine dei giornali, pur avendo lavorato in Procura da 35 anni, e quindi in qualche modo che sia più facile riconoscersi nella mia, non voglio dire mediocrità, ma nella mia oscurità laboriosa, più che magari in altre figure”.

Salvini al battesimo dei trumpiani d’Europa, Patrioti carichi per la ‘Reconquista’

Salvini al battesimo dei trumpiani d’Europa, Patrioti carichi per la ‘Reconquista’Madrid, 8 feb. (askanews) – “Cambiamento globale”, “momento storico”, “protagonisti della rinascita dell’Europa”, “rivoluzione del buon senso che sta risvegliando l’intero Occidente”. “Il 2025 nel continente sarà l’anno della Reconquista cristiana” contro la “gabbia di Bruxelles”. Il vento che soffia dagli Usa ha galvanizzato, non poco, l’ultradestra del gruppo dei Patrioti europei, a Madrid per il summit ‘Mega’, Make Europe great again, mutuato dal ‘Maga’ di Donald Trump definito un “tornado” da Viktor Orban, il premier ungherese nonché fondatore del partito dei Patriots che riunisce 15 partiti da 13 paesi (per un totale di 19 milioni di voti raccolti alle ultime Europee).Non mancano i riconoscimenti a Elon Musk che il Mega lo ha rilanciato, ancora ieri, sul ‘suo’ social X.


Trump è nei discorsi di tutti i leader, mentre Kevin Roberts, presidente della Heritage Foundation, il think tank ultra conservatore Usa, è seduto in platea con aria sorniona. Il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini ha invitato a “fare a casa nostra quello che Trump in pochi giorni sta facendo in Usa” sottolineando che “l’Europa è libertà, il burqa non è Europa, il gender non è Europa, il terrore e la violenza islamica non sono Europa, l’Europa non è il suicidio green né l’immigrazione selvaggia”. Marine Le Pen, del Rassemblement national, è netta: “l’elezione di Donald Trump non può essere analizzata solo come una semplice alternanza politica in un paese democratico e neppure solo come il sussulto patriottico di una nazione che giustamente respingere le forze del declino. Noi siamo di fronte a un vero e proprio cambiamento globale. Tutti capiscono che qualcosa è cambiato”. Per Orban “l’amico Trump” segna la “fine di un’era”, quella dei “burocrati e del super stato” di Bruxelles. Obiettivo dell’evento di Madrid, dal sapore di una voluta autocelebrazione, è ostentare unità. Solo l’unione può fare la forza e ironia della sorte si appropriano delle idee di Karl Marx che nel Manifesto scritto a metà ottocento con Friedrich Engels si rivolgeva ai “proletari di tutti i paesi” e li esortava: “unitevi” guardando all’internazionale comunista. Qui il sogno è l’internazionale della destra.


Salvini lo dice chiaramente: i Patrioti hanno “il dovere di unirsi, senza divisioni inutili” per dimostrare di “essere pronti a governare in tutto il continente”. E non solo all’interno del gruppo dei Patrioti: in vista delle elezioni tedesche invita a votare le “forze patriottiche”. Il padrone di casa, il leader spagnolo di Vox Santiago Abascal, fa nomi e cognomi augurando ad “Alice Weidel” di Afd di vincere. D’altronde è stato proprio Musk a sponsorizzarla come “l’unica speranza per la Germania”. Anche se a domanda diretta, mente si avvia all’uscita, su un eventuale endorsement alla formazione con simpatie neo-naziste, Alternative fur Deutschland, Marine Le Pen preferisce non rispondere. Ma è un muro che sembra sgretolarsi, come quel ‘cordone sanitario’ che, protestano, ha tenuto fuori dai giochi delle alleanze di governo l’ultradestra. I Patrioti suonano inoltre la ‘sveglia’ al Ppe. “Smettete di collaborare con i socialisti e la sinistra a Bruxelles e in troppi paesi europei. Dovete scegliere tra il passato di Soros e il futuro di Elon Musk. Noi abbiamo scelto”, ha esortato Salvini che è al governo con Forza Italia e provocando una replica piccata che mette il dito nella piaga: “siamo centristi, europeisti e moderati, distanti da certe posizioni sovraniste che vediamo emergere in Europa e che spesso risultano contraddittorie e divisive”.


La personificazione del nemico dei ‘Mega’ è rappresentata dai premier spagnolo Sanchez e da quello tedesco Scholz, presi di mira e irrisi. Nemica è sempre Bruxelles, in primis Ursula Von Der Leyen che nel suo ‘bis’ come presidente della commissione ha ottenuto il sostegno dei Fratelli d’Italia della premier Giorgia Meloni (con il ruolo assegnato a Raffaele Fitto) ma non della Lega e dei Patrioti e, non appena viene nominata da Salvini per darle addosso, è inondata di “buuuu” dal pubblico del summit. “E’ ora di smettere di finanziare gli organismi sovranazionali, come l’Oms, che difendono gli interessi delle multinazionali e non dei cittadini, o realtà come la Cpi che mette sullo stesso piano i terroristi di Hamas e un premier liberamente eletto come Bibi Netanyahu”, ha sottolineato Salvini confermando la totale adesione alla ricetta di Trump. La sala della kermesse da 2mila posti, in un grande albergo vicino all’aeroporto (il Marriot auditorium hotel), è piena di simpatizzanti con le bandierine dei propri paesi, illuminazione da discoteca, tra fasci di luce fredda su sfondo blu, 248 giornalisti accreditati e 93 cineoperatori, magliette bianche con la cattedrale dell’Almudena di Madrid e la scritta ‘Hacer Europa grande otra vez’, cappellini, braccialetti con la scritta patriots.eu ma i colori della Spagna (rosso-giallo-rosso), a tradire, nell’unità esibita, l’orgoglio nazionalista.


Il protocollo è rigorosissimo, i giornalisti sono tenuti lontani dai leader che, finita la giornata, si infilano dietro il palco. Resta senza una risposta, al di là degli slogan, la contraddizione, forte, di euro-scettici che si propongono come il “futuro” di un’Europa “delle Nazioni, dei popoli e delle identità”. A mettere alla prova il servizio d’ordine l’irruzione di un piccolo gruppo del movimento Femen con un’attivista che sul petto nudo si è scritta “Make europe antifascism again” e grida “Il fascismo non avanzerà”, prima di essere fermata e portata fuori. Pure il vicepremier Salvini decide di non fare un punto stampa. Le domande sarebbero tante, soprattutto quelle di politica interna, dalla competizione con la premier Meloni che si è messa le vesti di pontiera tra gli Usa e l’Europa, unica premier europea ad essere invitata nel giorno dell’investitura di Donald Trump alla partita sul terzo mandato per le Regionali di Lombardia e Veneto, dai distinguo del ministro leghista dell’Economia Giancarlo Giorgetti che tiene stretti i cordoni della borsa alla ‘mina vagante’ di Roberto Vannacci, fino alle spine in Regione Lazio dove la Lega ventila la minaccia di ritirare i suoi assessori dalla Giunta del Fratello d’Italia Francesco Rocca.

Mattarella difende valori Europa: integrazione e accoglienza contro oscurantismo

Mattarella difende valori Europa: integrazione e accoglienza contro oscurantismoGorizia, 8 feb. (askanews) – Integrazione, accoglienza e convivenza. Sono i valori che hanno caratterizzato la storia dell’Unione europea e che oggi si oppongono all’oscurantismo dei nazionalismi, “della guerra e del conflitto che si è riproposto con l’aggressione russa all’Ucraina”. Sergio Mattarella lo ribadisce a Gorizia e Nova Gorica dove si inaugura la città europea della cultura transfrontaliera, Go2025!, una versione inedita del progetto europeo. “In un mondo caratterizzato da crescenti tensioni e da conflitti, dall’abbandono della cooperazione come elemento fondante della vita internazionale, Slovenia e Italia hanno saputo dimostrare che è possibile scegliere la via della cooperazione”. Il progetto di condivisione della capitale della cultura in queste due città che prima erano divise da un muro e che ora invece collaborano nel nome della cultura ne è la rappresentazione plastica, ed è anche la prima volta che avviene.


Al suo arrivo a Nova Goriza Mattarella è accolto dalla presidente della Repubblica Slovena Natasa Pirc Musar alla quale conferisce l’onorificenza dell’OMRI di Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone. La più grande onorificenza che si possa concedere.”Oggi è una giornata dedicata a una visione secolare di pace, libertà buon vicinato e rispetto reciproco, sull’amicizia e sull’amore tra noi” ha detto la presidente slovena parlando nella piazza Transalpina (che è anche piazza Europa nel lato sloveno) quindi ha ringraziato il capo dello Stato “per la sua straordinaria abilità di statista e per il suo costante impegno a favore della pace”. Poco prima della cerimonia in Friuli Venezia Giulia è giunta la notizia che dei vandali hanno lasciato scritte offensive in vernice rossa alla foiba di Basovizza, proprio alla vigilia del Giorno del ricordo. Mattarella non vi fa riferimento esplicito ma il suo monito risuona forte e chiaro da Nova Gorica: “Nulla può far tornare indietro la storia che Slovenia e Italia hanno costruito, e costruiscono, insieme” dice citando un sopravvissuto ad Auschwitz, Roman Kent, che disse “‘non vogliamo che il nostro passato sia il futuro dei nostri figli’”. Ed è questo, assicura “lo spirito con cui abbiamo affrontato le pagine del dopoguerra, per scriverne una nuova”.


Il Presidente ricorda infatti che “con l’ingresso della Slovenia nell’Unione Europea, venti anni or sono, i nostri Paesi si sono ricongiunti in un percorso condiviso” e l’Italia ha fortemente voluto questo ingresso, sostenendolo e accompagnandolo “affinché i due popoli si ritrovassero a contribuire a un destino comune” e poi “lavorando fianco a fianco nelle Istituzioni Europee si è consolidata la fiducia reciproca e vi è maturato senso di appartenenza e di una ulteriore identità: la comune identità europea. Le differenze, le incomprensioni, hanno lasciato il posto a fattori che uniscono”, ha spiegato ricordando come sia questo il grande valore dell’integrazione europea, unire e non dividere. “Sconfitti gli orrori dell’estremismo nazionalista, che tanto male ha prodotto in Europa, riemergono i valori della convivenza e dell’accoglienza – dice Mattarella -. Sono i valori che possono opporsi all’oscurantismo della guerra e del conflitto”. E dunque Go2025 può rappresentare anche un modello e un esempio in questa fase storica così complessa e percorsa da tensioni: “Essere Capitale europea della cultura transfrontaliera, la prima con questa esperienza, – conclude il capo dello Stato – significa avere il coraggio di essere portatori di luce e di fiducia nel futuro del mondo, dove si diffondono ombre, incertezze e paure. Significa che Nova Gorica e Gorizia indicano una strada di autentico progresso”.


Alla cerimonia hanno partecipato i ministri sloveni, della Cultura e degli sloveni all’estero, e i commissari europei dell’allargamento e dei Giovani, e per la parte italiana ci sono il ministro della Cultura Alessandro Giuli e il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

Anm svolta a destra: Cesare Parodi (MI) eletto presidente a maggioranza

Anm svolta a destra: Cesare Parodi (MI) eletto presidente a maggioranzaMilano, 8 feb. (askanews) – Il procuratore aggiunto di Torino, Cesare Parodi di Magistratura Indipendente (MI) è il nuovo presidente dell’Associazione nazionale magistrati (Anm). Succede a Giuseppe Santalucia esponente del gruppo progressista di Area che, dopo quattro anni a capo di una giunta unitaria, aveva scelto di non ricandidarsi. Affidando con 32 voti l’incarico, a voto segreto, ad un esponente della lista più filogovernativa che si era aggiudicata le elezioni nel gennaio scorso (con 2.065 preferenze su 6.857 voti), i 36 membri del Comitato direttivo centrale (Cdc) imprimono una virata a destra all’Associazione. Due le schede bianche.


Il Cdc ha interamente rinnovato i vertici dell’Anm, eleggendo all’unanimità a vicepresidente Marcello De Chiara (giudice del Tribunale di Napoli, Unicost, 34 voti), a segretario generale Rocco Maruotti (magistrato della procura di Rieti, Area, 33 voti), vicesegretario generale Stefano Celli (pm di Rimini, MD, 32 voti), direttore della rivista “La Magistratura” Monica Mastrandrea (giudice Tribunale di a Torino, Unicost, 33 voti), Giuseppe Tango (giudice al tribunale di Palermo, MI, 34 voti) a coordinatore dell’ufficio sindacale mentre come componenti della giunta sono stati nominati Chiara Salvatori, Paola Cervo, Sergio Rossetti e Dora Bonifacio. In uno dei momenti più difficili del rapporto tra magistratura e governo, con diversi, delicati, “dossier” aperti sul tavolo, una guida più filogovernativa potrebbe alleggerire il clima di tensione, quando non di aperto scontro, con la maggioranza in vista del discusso referendum sulla separazione delle carriere.


La riunione del Cdc, presieduta dal suo componente più anziano, il procuratore capo di Messina, Antonio D’Amato, aveva preso il via questa mattina alle 10 con il saluto e l’”in bocca al lupo” del presidente uscente Santalucia.

Ue, Schlein: possiamo e dobbiamo battere rigurgiti nazionalisti in Europa

Ue, Schlein: possiamo e dobbiamo battere rigurgiti nazionalisti in EuropaRoma, 8 feb. (askanews) – “Non sono imbattibili: li dobbiamo e possiamo battere. Anche in Italia abbiamo dimostrato che insieme li battiamo dove uniamo le nostre forze attorno a una agenda concreta Lo ha sottolineato fra l’altro nel suo intervento al congresso di Piu’Europa a Roma, la segretaria del Pd Elly Schlein, denunciando come “la fase che stiamo vivendo e’ di rigurgito nazionalista in tutto il mondo e anche in Europa”.


“Ogni giorno – ha ammonito- indicano un nemico su cui spostare l’attenzione dalle risposte che non sanno e non vogliono dare. Si stanno coordinando e usano le stesse parole d’ordine, gli stessi mezzi e hanno gli stessi diversi nemici: migranti, giornalisti liberi, magistrati, sindacati, attivisti, le opposizioni”

Ue,Italia-Slovenia, Mattarella: nulla può far tornare indietro la storia

Ue,Italia-Slovenia, Mattarella: nulla può far tornare indietro la storiaGorizia-Nova Gorica, 8 feb. (askanews) – “Nella tragedia della Seconda guerra mondiale, un sopravvissuto ad Auschwitz, Roman Kent, ha osservato ‘non vogliamo che il nostro passato sia il futuro dei nostri figli’. Con questo spirito abbiamo affrontato le pagine del dopoguerra, per scriverne una nuova. E nulla può far tornare indietro la storia che Slovenia e Italia hanno costruito e costruiscono insieme”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, alla cerimonia di inaugurazione della ‘Prima Capitale europea della cultura transfrontaliera GO 2025!

Tennis, Lucia Bronzetti in finale nel WTA 250 di Cluj

Tennis, Lucia Bronzetti in finale nel WTA 250 di ClujRoma, 8 feb. (askanews) – Bastano 17 minuti a Lucia Bronzetti per andare in finale nel WTA 250 di Cluj. L’italiana ha sfruttato il ritiro della ceca Siniakova sul 4-0 nel primo set. Siniakova era apparsa fin da subito limitata nei movimenti complice un problema alla coscia, evidenziato da una vistosa fasciatura. Per Bronzetti questa è la quarta finale WTA in carriera, la prima nel 2025 e la prima sul cemento indoor. Domani l’italiana affronterà la testa di serie numero 1, Anastasia Potapova, per vincere il secondo titolo WTA dopo quello di Rabat nel 2023.