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Storia della lana e rapporto uomo-animali: Formafantasma a Oslo

Storia della lana e rapporto uomo-animali: Formafantasma a OsloOslo, 29 mag. (askanews) – Dopo l’indagine sul legno i Formafantasma, duo di artisti italiani che lavorano da anni sulle manifestazioni del design, raccontano una possibile storia della lana. È la mostra “Oltre Terra”, ospitata e commissionata dal National Museum di Oslo, con la curatela di Hanne Eide. Un viaggio nella storia della lana affrontato da molti punti di vista diversi e con il classico approccio interdisciplinare – e anche spettacolare – di Formafantasma, che Simone Farresin ci ha introdotto così: “Quello di cui la mostra si occupa realmente non è solo la lana, ma della relazione tra uomo e animale, cercando un riposizionamento non più antropocentrico, ma guardano alla relazione con l’altro, con gli animali e in particolare con le pecore. Anche per capire la geopolitica che governa l’industria della lana in relazione agli animali”.

Relazioni è evidentemente la parola chiave, e quelle che vengono sottolineate dalla mostra sono molteplici: c’è la storia, ci sono gli oggetti legati alla tosatura, ci sono i rituali, i registri, le indagini sui mercati della lana, sulle tecnologie di sorveglianza e sull’utilizzazione del territorio. Ci sono anche le didascalie filosofiche di Emanuele Coccia e, soprattutto, la volontà di condensare in uno spazio espositivo e di design una serie di processi concettuali che riguardano la nostra società. “La mostra – ha aggiunto Andrea Trimarchi- è una grande piattaforma, sia fisica sia concettuale, che unisce molte discipline diverse. Ci sono voci dal campo scientifico, voci da quello dell’economia, eventi e manufatti storici e riproduzioni di pecore. È anche una mostra che va in qualche modo a scardinare il modo in cui si era fatto exhibition design intorno a queste tematiche”. Il punto più emozionante della mostra di Oslo è però probabilmente rappresentato da un film dell’artista polacca Joanna Piotrowska, prodotto con la Fondazione In Between Art Film. “C’è in primo luogo la relazione con l’animale, la pecora – ha aggiunto Farresin – ma attraverso il tocco, che è il primo modo di interagire con ciò che è altro rispetto all’umano”.

Molto interessante, ma ormai questa è una costante del lavoro dei Formafantasma, è anche l’atteggiamento che i due artisti hanno rispetto a cosa è una mostra oggi, cosa fa, come ragiona. E da qui deriva anche un modo di pensare il contemporaneo e le sue manifestazioni artistiche in maniera diversa, profondamente intrecciata con le grandi dinamiche socio-economiche e politiche del nostro tempo. (Leonardo Merlini)

Vincenzo Salemme e Max Tortora nella commedia “La guerra dei nonni”

Vincenzo Salemme e Max Tortora nella commedia “La guerra dei nonni”Roma, 29 mag. (askanews) – Sono iniziate le riprese de “La guerra dei nonni”, la nuova commedia di Gianluca Ansanelli, regista e sceneggiatore alla sua quarta regia per il cinema, con protagonisti Vincenzo Salemme e Max Tortora nelle vesti di due spassosi e molto competitivi nonni. Sul set per cinque settimane tra Roma e dintorni, il film è interpretato da Luca Angeletti, Ana Caterina Morariu, Bianca Guaccero e Herbert Ballerina.

Diretto da Gianluca Ansanelli e sceneggiato da Ansanelli con Tito Buffulini, La guerra dei nonni è prodotto da Marco Belardi per Greenboo Production, in associazione con Medusa Film e in collaborazione con Netflix, e arriverà prossimamente al cinema distribuito da Medusa Film. Gerri (Vincenzo Salemme) è un nonno attento e premuroso, vive con la famiglia della figlia, aiuta in casa e si prende cura dei suoi amati nipoti. In questo perfetto equilibrio familiare irrompe nonno Tom (Max Tortora), che dopo anni vissuti all’estero torna in Italia per trascorrere un po’ di tempo con i nipotini. Esuberante e chiassoso, nonno Tom è pronto a infrangere ogni regola stabilita da nonno Gerri pur di realizzare i desideri dei bambini e conquistare il loro amore. Dall’incontro tra Gerri e Tom nascerà un’accesa competizione che darà vita a una serie di esilaranti sfide tra nonni, senza esclusione di colpi… e colpi di scena.

”Rapito” è terzo incasso del weekend, continua il tour nei cinema

”Rapito” è terzo incasso del weekend, continua il tour nei cinemaRoma, 29 mag. (askanews) – “Rapito” di Marco Bellocchio è il terzo incasso al primo weekend di programmazione al cinema, terzo al box office e primo incasso italiano con 458.835 euro dopo i blockbuster “La Sirenetta” e “Fast X”. Accolto a Roma e Bologna con sale sold out ed ovazione del pubblico, continua il tour di Marco Bellocchio e il cast. Oggi saranno a Milano al Cinema Anteo con l’Incontro di cinema moderato da Paolo Mereghetti, Palestrina e Colosseo; domani a Torino al Cinema Ambrosio e Massimo, il 31 a Parma al Cinema Astra e a Modena al Cinema Raffaello per proseguire il 2 a Napoli al Filangieri e il 3 a Bari al Galleria.

Il film, che arriva nelle sale dopo 13 minuti di applausi a Cannes dove è stato presentato in Concorso, è incentrato sulla storia di Edgardo Mortara il bambino ebreo che nel 1858 fu strappato alla sua famiglia per essere allevato da cattolico sotto la custodia di Papa Pio IX, suscitando un caso internazionale. È interpretato da Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Enea Sala (Edgardo Mortara da bambino), Leonardo Maltese (Edgardo ragazzo) e con Filippo Timi e Fabrizio Gifuni. Completano il cast Andrea Gherpelli, Samuele Teneggi, Corrado Invernizzi, Aurora Camatti, Paolo Calabresi, Bruno Cariello, Renato Sarti, Fabrizio Contri, Federica Fracassi. Nel 1858, nel quartiere ebraico di Bologna, i soldati del Papa irrompono nella casa della famiglia Mortara. Per ordine del cardinale, sono andati a prendere Edgardo, il loro figlio di sette anni. Secondo le dichiarazioni di una domestica, ritenuto in punto di morte, a sei mesi, il bambino era stato segretamente battezzato. La legge papale è inappellabile: deve ricevere un’educazione cattolica. I genitori di Edgardo, sconvolti, faranno di tutto per riavere il figlio. Sostenuta dall’opinione pubblica e dalla comunità ebraica internazionale, la battaglia dei Mortara assume presto una dimensione politica. Ma il Papa non accetta di restituire il bambino. Mentre Edgardo cresce nella fede cattolica, il potere temporale della Chiesa volge al tramonto e le truppe sabaude conquistano Roma.

Il film si ispira liberamente a “Il caso Mortara” di Daniele Scalise, edizioni Mondadori.

Studente accoltella professoressa, Valditara: riflettere sull’introduzione dello psicologo a scuola

Studente accoltella professoressa, Valditara: riflettere sull’introduzione dello psicologo a scuolaMilano, 29 mag. (askanews) – Ancora un episodio di violenza in una scuola, l’Istituto tecnico Emilio Alessandrini di Abbiategrasso, in provincia di Milano: uno studente 16enne ha minacciato i compagni con una pistola finta e poi ha aggredito una professoressa 51enne che, come confermato dal 118, è stata colpita con un coltello e ferita a un braccio e, lievemente, anche alla testa. Lo steso aggressore ha riportato lievi ferite.

Il giovane è stato fermato dai carabinieri e poi portato all’ospedale San Paolo di Milano. La professoressa è stata invece trasferita all’ospedale di Legnano, in codice giallo. Le prime informazioni avevano parlato di una sparatoria, in realtà si è trattato di un’aggressione all’arma bianca. “Dopo l’aggressione di Abbiategrasso mi sto recando all’ospedale per portare la mia vicinanza alla professoressa. Un fatto inquietante quello della docente ferita da un proprio alunno. Dopo l’esperienza del Covid gli episodi di bullismo si stanno moltiplicando, proprio perché si è interrotta quella relazione interpersonale che è fondamentale nello sviluppo educativo”, annuncia su twitter il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

“Con questa testimonianza voglio esprimere la nostra vicinanza a tutti gli insegnanti italiani e anche cogliere l’occasione perchè si rifletta attentamente sull’introduzione dello psicologo a scuola, soprattutto in un momento particolarmente difficile: anche a seguito dell’emergenza Covid, il disagio psicologico dei ragazzi nelle scuole è aumentato in modo significativo”, ha detto poi il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, in una video dichiarazione su Facebook dopo la visita in ospedale alla professoressa ferita oggi in una scuola di Abbiategrasso (Milano). “Ho voluto esprimere la solidarietà e la vicinanza, mia personale e di tutto il governo, alla professoressa aggredita, che ha fatto in modo esemplare il suo dovere, seguendo un ragazzo che aveva già dimostrato in passato alcune problematicità”, ha detto ancora Valditara.

Mattarella ha ricevuto dal Papa il premio Paolo VI: sono commosso e grato

Mattarella ha ricevuto dal Papa il premio Paolo VI: sono commosso e gratoRoma, 29 mag. (askanews) – “Desidero innanzitutto ringraziare vostra Santità per questa accoglienza, ringrazio don Maffeis per le sue parole e l’istituto Paolo VI per il conferimento del premio e per la motivazione così generosa che lo accompagna”. Così, dopo aver ricevuto il Premio Paolo VI dalle mani di Papa Francesco, il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, il quale ha chiesto all’Istituto Paolo VI di destinare la somma collegata al Premio “alla comunità Giovanni XXIII, nata in Romagna” poiché “alcune delle sue case di accoglienza sono state gravemente colpite dall’alluvione dei giorni scorsi”.

“Quando mi è stata comunicata la decisione di conferirmi il premio il mio primo pensiero è stato di sorpresa, e un sentimento di profonda gratitudine per questo riconoscimento di così grande prestigio, ancor di più ho avvertito un sentimento di riconoscenza al massimo grado nell’apprendere la disponibilità del Santo Padre a consegnarmelo personalmente”, ha affermato il Presidente della Repubblica. “Non posso nascondere la commozione” per aver ricevuto il Premio “dalle mani del Santo Padre. Grazie Santità”, ha concluso Mattarella accolto da un lungo applauso.

“Signor Presidente, con le sue parole e il suo esempio, avvalorati da quanto ha vissuto, Lei rappresenta un coerente maestro di responsabilità. San Paolo VI sentì l’importanza della responsabilità di ciascuno per il mondo di tutti, per un mondo diventato globale. Lo fece parlando di pace – quanto è urgente oggi! -, lo fece esortando a lottare senza rassegnarsi di fronte agli squilibri delle ingiustizie planetarie, perché la questione sociale è questione morale e perché un’azione solidale dopo le guerre mondiali è veramente tale solo se è globale”, ha detto Papa Francesco nel suo discorso pronunciato nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, per il conferimento del “Premio Paolo VI” al Presidente della Repubblica. Proprio Papa Montini, oltre cinquant’anni fa, ha sottolineato Francesco “avvertì l’urgenza di fronteggiare le sfide climatiche, davanti alla minaccia di un ambiente che – scrisse – sarebbe diventato intollerabile all’uomo in conseguenza della distruttiva attività dell’uomo stesso che, spadroneggiando sul creato, si sarebbe trovato a non padroneggiarlo più. E precisò: ‘A queste nuove prospettive il cristiano deve dedicare la sua attenzione, per assumere, insieme con gli altri uomini, la responsabilità di un destino diventato ormai comune’”.

In tv “Rospo e i suoi amici”, serie tratta da Il vento tra i salici

In tv “Rospo e i suoi amici”, serie tratta da Il vento tra i saliciRoma, 29 mag. (askanews) – Dal 5 giugno arriva in esclusiva prima tv su Boomerang (canale 609 di Sky) la serie “Rospo e i suoi amici” (titolo originale Toad & friends), dal lunedì al venerdì alle 21. La nuova serie animata in computer grafica è tratta dal romanzo britannico di Kenneth Grahame “The Wind in the Willows” (Il vento tra i salici – 1908), un classico della letteratura dell’infanzia tradotto in 29 lingue e con oltre 85 milioni di copie vendute.

Prodotta dallo studio londinese Hoho Entertainment per Warner Bros. Discovery Emea, la serie è diretta da Tim Searle (Danger Mouse, Dennis & Gnasher Unleashed!) e mira ad onorare l’eredità del romanzo originale e i suoi delicati valori sulla comunità e la cittadinanza, rendendo i personaggi e le trame adatti al pubblico dei bambini di oggi. I protagonisti sono un gruppo di animali – un rospo (Toad), un topo (Ratty), una talpa (Mole), che nutrono una gran voglia di vivere molte avventure nel Mondo (“the Wide World”) ma covano allo stesso tempo il desiderio di ritornare nel luogo d’origine, il Bosco (“the Wild Wood”). Attraverso le divertenti avventure dei suoi protagonisti, lo show celebra la campagna e la gioia dei bambini di stare all’aria aperta e l’importanza di valori quali il coraggio, il rispetto e l’amicizia.

Mattarella riceve premio Paolo VI: commosso e grato a Francesco

Mattarella riceve premio Paolo VI: commosso e grato a FrancescoRoma, 29 mag. (askanews) – “Desidero innanzitutto ringraziare vostra Santità per questa accoglienza, ringrazio don Maffeis per le sue parole e l’istituto Paolo VI per il conferimento del premio e per la motivazione così generosa che lo accompagna”. Così, dopo aver ricevuto il Premio Paolo VI dalle mani di Papa Francesco, il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, il quale ha chiesto all’Istituto Paolo VI di destinare la somma collegata al Premio “alla comunità Giovanni XXIII, nata in Romagna” poiché “alcune delle sue case di accoglienza sono state gravemente colpite dall’alluvione dei giorni scorsi”.

“Quando mi è stata comunicata la decisione di conferirmi il premio il mio primo pensiero è stato di sorpresa, e un sentimento di profonda gratitudine per questo riconoscimento di così grande prestigio, ancor di più ho avvertito un sentimento di riconoscenza al massimo grado nell’apprendere la disponibilità del Santo Padre a consegnarmelo personalmente”, ha affermato il Presidente della Repubblica. “Quando mi è stata comunicata la decisione di conferirmi il premio il mio primo pensiero è stato di sorpresa, e un sentimento di profonda gratitudine per questo riconoscimento di così grande prestigio, ancor di più ho avvertito un sentimento di riconoscenza al massimo grado nell’apprendere la disponibilità del Santo Padre a consegnarmelo personalmente”, ha aggiunto.

“Non posso nascondere la commozione” per aver ricevuto il Premio “dalle mani del Santo Padre. Grazie Santità”, ha concluso Mattarella accolto da un lungo applauso.

L’Istat: cresce la preoccupazione per i cambiamenti climatici

L’Istat: cresce la preoccupazione per i cambiamenti climaticiRoma, 29 mag. (askanews) – Sale la preoccupazione per i cambiamenti climatici (56,7% rispetto al 52,2 nel 2021), stabile quella per l’inquinamento dell’aria. Sono i due temi ambientali che preoccupano oltre il 50% dei cittadini nel 2022. Seguono lo smaltimento dei rifiuti e l’inquinamento acqua (intorno al 40%). E’ quanto emerge da un report dell’Istat su ‘Preoccupazioni ambientali e comportamenti ecocompatibili’.

Nel 2022 oltre la metà dei cittadini esprime preoccupazione per la qualità dell’aria, quota pressoché stabile dal 1998 (primo anno di rilevazione). L’effetto serra preoccupa il 37,6% delle persone di 14 anni e più, contro il 34,9% del 2021. Oscilla tra il 10% e il 12% la percentuale di persone che considerano l’inquinamento acustico, quello elettromagnetico e il deterioramento del paesaggio tra le prime cinque preoccupazioni per l’ambiente. cittadini sono molto attenti alla conservazione delle risorse naturali. Nel 2022 cresce, assestandosi al 69,8%, la quota di quanti fanno abitualmente attenzione a non sprecare energia. In crescita anche quanti sono attenti a non sprecare acqua: il 67,6% contro il 65% del 2021.

Nel Mezzogiorno si è più propensi a non usare prodotti usa e getta (25,2% delle persone di 14 anni e più nel 2022) e ad acquistare prodotti a chilometro zero (26,9%). Al Nord si evita soprattutto la guida rumorosa per mitigare l’inquinamento acustico (52,3%) e si usano di più i mezzi di trasporto alternativi (19,8%).

Pnrr, ministro Fitto prosegue incontri con presidenti regioni

Pnrr, ministro Fitto prosegue incontri con presidenti regioniRoma, 29 mag. (askanews) – Proseguono gli incontri con i Presidenti delle singole Regioni per coordinare istituzionalmente con la Presidenza del Consiglio dei Ministri la programmazione e l’impiego dei fondi nazionali ed europei.

Dopo le riunioni dello scorso 25 maggio, il Ministro agli Affari Europei, Coesione, Sud e Pnrr Raffaele Fitto prosegue gli incontri con le regioni. Nella mattinata di oggi sono previste riunioni con il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, con il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, con il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, con Il Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e con il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. Gli incontri proseguiranno nel pomeriggio con i Presidenti delle regioni Abruzzo, Lombardia e Toscana, Marco Marsilio, Attilio Fontana ed Eugenio Giani. “L’intento è di ottimizzare le possibili sinergie tra le misure delle politiche di Coesione programmazione 2014-2020, 2021-2027 e il Pnrr”, ha dichiarato il Ministro,” facendo il punto sullo stato dell’arte dell’attuazione dei programmi, a partire da quelli della programmazione 2014-2020. Una ricognizione che consentirà l’impiego ottimale dei fondi fino a oggi non gestiti in maniera sinergica ed efficiente, con ovvie ricadute sulla disparità tra i territori”, ha spiegato il Ministro in un comunicato. “Un percorso collaborativo necessario per correggere gli errori del passato e puntare agli interventi strategici che consentano all’Italia di allinearsi al livello che merita e che l’Europa ci richiede”, ha concluso Raffaele Fitto.

Papa: politica resta forma più alta di carità

Papa: politica resta forma più alta di caritàCittà del Vaticano, 29 mag. (askanews) – La politica, come insegnò San Paolo VI, resta la ‘forma più alta di carità’, ma per viverla “all’interno delle dinamiche politiche” occorre svolgerla sempre nel “servizio”. Lo ha detto Papa Francesco nel suo discorso pronunciato nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, per il conferimento del “Premio Paolo VI” al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“San Paolo VI disse che quanti esercitano il potere pubblico devono considerarsi ‘come i servitori dei loro compatrioti, con il disinteresse e l’integrità che convengono alla loro alta funzione’. – ha citato papa Francesco – E sentenziò: ‘Il dovere del servizio è inerente all’autorità; e tanto maggiore è tale dovere quanto più alta è tale autorità’. Eppure, – ha aggiunto – sappiamo bene quanto ciò non sia facile e come la tentazione diffusa, in ogni tempo, anche nei migliori sistemi politici, sia di servirsi dell’autorità anziché di servire attraverso l’autorità”. “Com’è facile salire sul piedistallo e com’è difficile calarsi nel servizio degli altri! Cristo stesso parlò della difficoltà a servire e prodigarsi per gli altri, – ha quindi detto – ammettendo, con un realismo velato di tristezza, che ‘coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono’”.