Radio Cusano: Incorvaia, Tavassi, Gerini e Warren ospiti a “Turchesando”Roma, 25 mag. (askanews) – Sabato 27 e domenica 28 maggio 2023, alle ore 13, su Radio Cusano Campus, nuovo appuntamento con “Turchesando”, programma condotto da Turchese Baracchi. In diretta dagli studi di “Turchesando” due beniamini del piccolo schermo: Micol Incorvaia e Edoardo Tavassi. Concorrenti del Grande Fratello Vip di quest’anno, sebbene la scintilla non sia scoccata immediatamente, giorno dopo giorno si sono avvicinati sempre di più fino a diventare a tutti gli effetti una coppia. Una storia d’amore, la loro, che ha catturato il cuore di molti telespettatori.
Domenica, negli studi di “Turchesando” sbarca Claudia Gerini che parlerà del suo libro “Se chiudo gli occhi”, del suo legame speciale con Carlo Verdone, regalando anche qualche anticipazione sulla serie “Vita da Carlo 2”. Attesissima, inoltre, l’intervista con il grande regista David Warren, che tra l’altro ha diretto serie del calibro di “Gossip girl”, “Desperate Housewives” e “Ugly Betty”.
Alluvione, Meloni: grazie a Von der Leyen per essere in Emilia RomagnaRoma, 25 mag. (askanews) – “Voglio ringraziare la presidente von der Leyen che ha voluto venire a rendersi personalmenre conto della situazione che sta affrontando la regione e la nazione intera”. Così Giorgia Meloni nella conferenza stampa dopo la visita insieme alla presidente della commissione europea sulle zone alluvionate dell’Emilia Romagna.
La premier ha ricordato che “già al G7 in Giappone ha subito dimostrata la sua solidarietà” e ha anche ringraziato tutti i capi di Stato e governo che hanno “offerto disponibilità e solidarietà”.
Al Mef concluso l’accordo fra Ita e LufthansaRoma, 25 mag. (askanews) – Lufthansa e Ita hanno concluso l’accordo per la cessiona alla compagnia tedesca di una quota di minoranza della compagna italiana. Lo annuncia un comunicato.
L’accordo è stato firmato dal Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, e dal Ceo di Lufthansa, Carsten Spohr che si sono ncontrati oggi nelle sede del Mef. La conclusione dell’accordo tra le parti, spiega il comunicato, avviene dopo aver già condiviso un piano industriale della compagnia che prevede una crescita di ricavi di 2,5 miliardi di euro attesi per quest’anno e 4,1 miliardi di euro previsti nel 2027.
Presente all’incontro anche il presidente di Ita, Antonino Turicchi. Dopo la firma, l’accordo sarà sottoposto al vaglio della Corte dei Conti e notificato alla direzione generale concorrenza della Commissione europea.
La strategia di sviluppo di Ita Airways continuerà a essere condivisa tra i due azionisti, Mef e Lufthansa. Lo sviluppo di Ita Airways, previsto nel piano industriale condiviso da Mef e Lufthansa e che ha portato alla firma dell’accordo, prevede la crescita e il rinnovo della flotta, che a fine 2027 conterà su 94 aeromobili rispetto ai 71 attuali, con un’età media di cinque anni, e garantirà l’ottimizzazione dei consumi e dell’impatto ambientale.
L’organico, per il quale è prevista quest’anno una crescita fino a 4.300 dipendenti per effetto delle 1.200 assunzioni in corso di finalizzazione, salirà a oltre 5.500 unità al termine del Piano. La strategia di ITA Airways, spiega il comunicato sull’accordo, è di affermarsi come protagonista tra i full service carrier nei tre settori intercontinentale, internazionale e domestico, con un’attenzione particolare al traffico di lungo raggio. “Ci abbiamo lavorato tanto, siamo convinti e quindi siamo soddisfatti. Poi se sono rose fioriranno”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, commentando l’intesa con Lufthansa su Ita a margine di un convegno della Corte dei Conti.
“Inizialmente la quota è del 41%” ha precisato riferendosi alla partecipazione del vettore tedesco.
“Oggi si chiude un percorso che ha contraddistinto la storia della compagnia di bandiera nazionale, con la prospettiva di integrazione con un importante vettore europeo” ha affermato Giorgetti. “Con questo governo si scioglie oggi un nodo che da trent’anni condiziona il mercato del trasporto aereo in Italia. Siamo convinti – ha aggiunto – che questa decisione permetterà al mercato aereo di svilupparsi nell’interesse dell’Italia”.
Mario Orfeo confermato alla direzione del Tg3Roma, 25 mag. (askanews) – Mario Orfeo resta alla direzione Tg3. La conferma è stata deliberata stamattina dal Cda Rai. Orfeo, 58 anni, napoletano, è direttore del Tg3 dal 2021, ma già in precedenza aveva diretto il telegiornale del terzo canale. Entrato in Rai nel 2009 come direttore del Tg2, nella emittente di Stato ha ricoperto molteplici ruoli apicali: è stato infatti anche direttore del Tg1, direttore generale, e direttore del genere Approfondimenti. Nel corso della sua carriera, inoltre, ha diretto anche Il Mattino di Napoli e il Messaggero di Roma.
Digital Divide, ruolo infrastrutture digitali sempre più crucialeMilano, 25 mag. (askanews) – Si è svolto oggi il terzo Stakeholder Forum di Inwit, dal titolo “Le infrastrutture digitali per la crescita sostenibile del paese”. Durante l’incontro è stata presentata l’indagine sulle infrastrutture digitali per la crescita sostenibile del Paese, elaborata per Inwit dall’Istituto Piepoli. L’indagine rileva che il 91% degli italiani è consapevole del valore delle infrastrutture digitali per la crescita e lo sviluppo sostenibile del Paese. L’87% associa, inoltre, la digitalizzazione al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e l’89% percepisce la tecnologia 5G come una grande opportunità. Sempre secondo l’indagine, per il 50% degli italiani il potenziamento delle infrastrutture digitali contribuisce alla riduzione del digital divide mentre per il 46%, supporta la trasformazione digitale della PA. Oltre 6 italiani su 10 sarebbero inoltre disposti ad accettare alcuni disagi, pur di avere una connessione di ultima generazione.
L’evento ha visto la partecipazione del Sen. Alessio Butti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale, e di Laura Cavatorta, Presidente Comitato Sostenibilità Inwit e Comitato Esg Snam, Diego Galli, Direttore Generale Inwit, Livio Gigliuto, Presidente esecutivo Istituto Piepoli, Simonetta Giordani, Segretario Generale Associazione Civita, Enrico Giovannini, Direttore scientifico Asvis ed è stato moderato da Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni esterne, comunicazione e sostenibilità di Inwit. “Le infrastrutture digitali, al centro dell’incontro di oggi, sono un fattore abilitante essenziale per accelerare la digitalizzazione italiana e raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo posti come governo. L’eredità ricevuta dal passato, soprattutto sulla rete fissa, ci impone un cambio di passo, se davvero vogliamo vincere la sfida del futuro e aumentare la competitività del Paese. Per questo siamo al lavoro per avere un Paese cablato con connessioni veloci anche nelle zone più periferiche, e per rendere realtà una Pubblica Amministrazione alleata di cittadini e imprese. Sempre più snella, trasparente e inclusiva”, ha commentato il Sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica Alessio Butti.
“In qualità di neutral host, realizziamo e gestiamo infrastrutture wireless condivise, digitali e sicure, indispensabili nel processo di trasformazione digitale del Paese, per una società più sostenibile. L’infrastruttura digitale, nel nostro caso la “Tower as a service”, è alleata delle comunità e dei territori, è uno strumento integrato che genera valore, in quanto determina e contribuisce allo sviluppo di opportunità e all’inclusione sociale”, ha dichiarato Diego Galli, Direttore Generale di Inwit. “Gli effetti devastanti della crisi climatica e l’aumento delle disuguaglianze, impongono cambiamenti al nostro modello di sviluppo. Un modello che deve tornare ad un capitalismo degli stakeholder e cambiare in profondità la nostra concezione di benessere, includendo equità e rispetto dell’ambiente – ha ricordato Enrico Giovannini, direttore scientifico Asvis – Tutti gli investimenti devono coniugare, in maniera multidimensionale, un ritorno in termini ambientali, economici e sociali, in particolare quelli per le infrastrutture digitali, fondamentali per costruire uno sviluppo sostenibile e raggiungere i 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 Onu”.
“Inwit offre un significativo contributo alla sostenibilità attraverso il suo stesso core business, realizzando infrastrutture digitali che abilitano alla connessione reciproca tra persone, prodotti, dati e servizi, e quindi accelerando, tra le altre cose, l’inclusione sociale sia nei territori un tempo esclusi che nei grandi agglomerati urbani, in vista dell’evoluzione verso le smart cities” – ha detto Laura Cavatorta, Presidente Comitato Sostenibilità Inwit e Comitato ESG SNAM. “Oggi le istituzioni culturali, le industrie creative e i musei possono godere di un ventaglio di soluzioni innovative messe a punto da un ecosistema di imprese giovani e startup, che accorciando le distanze con i pubblici attuali e potenziali e declinando i nuovi linguaggi, abbracciano soprattutto le generazioni più giovani – ha affermato Simonetta Giordani, Segretario Generale Associazione Civita.
“Lo Stakeholder Forum è per noi un appuntamento centrale dell’attività di stakeholder engagement – ha affermato Michelangelo Suigo, Direttore relazioni esterne, comunicazione e sostenibilità di Inwit – Un momento di condivisione di strategie, obiettivi e risultati, in coerenza con il nostro posizionamento, parte integrante di una gestione responsabile e sostenibile del business, attraverso la quale Inwit intende supportare la transizione digitale ed ecologica del Paese”.
Gian Marco Chiocci, un “inchiestista” di lungo corso al Tg1Roma, 25 mag. (askanews) – Gian Marco Chiocci, 59 anni, romano, è il nuovo direttore del Tg1. La sua nomina è stata approvata stamattina dal Cda della Rai, su proposta dell’Ad Roberto Sergio. Prende il posto di Monica Maggioni, la quale è stata a sua volta trasferita alla Direzione editoriale per l’offerta informativa. Cronista e inchiestista di lungo corso, dal 2018 Chiocci era direttore dell’agenzia AdnKronos. In precedenza aveva diretto Il Tempo, quotidiano romano su cui si era formato sul finire degli anni Ottanta, e per molti anni è stato firma di punta del Giornale, quotidiano milanese fondato da Indro Montanelli.
”Coco Chanel” è il nuovo singolo di Boro Boro feat OrianaMilano, 25 mag. (askanews) – “Coco Chanel” è il nuovo singolo di Boro Boro in collaborazione con la star argentina della musica latin Oriana, disponibile da venerdì su tutte le piattaforme digitali per Virgin Records/Universal Music Italia.
Dopo aver collezionato 7 dischi di platino, 1 disco d’oro, oltre 240 milioni di stream e 122 milioni di views su YouTube grazie a hit inarrestabili come i singoli Lento e Nena che hanno dominato le classifiche per settimane, reduce dal successo di Suavemente (la riedizione italiana del brano dell’artista algerino Soolking) – brano che ha consacrato Boro Boro a livello internazionale con oltre 152 milioni di stream sulle piattaforme – e dal suo ultimo singolo “Delincuente” in collaborazione con Elettra Lamborghini, l’artista multiplatino ritorna con “Coco Chanel”. Nel brano la partecipazione di Oriana, star internazionale argentina nota anche per essere legata sentimentalmente al calciatore Paulo Dybala ed essere la nipote della campionessa di tennis mondiale Gabriela Sabatini, che conferma la connessione sempre più solida di Boro Boro con la scena latin d’oltreoceano. L’artista dimostra ancora una volta la capacità di saper declinare i canoni della musica latina all’interno dell’universo musicale italiano. “Coco Chanel” è la massima attestazione di come Boro Boro riesca ad approcciarsi a un genere con degli stilemi saldi in maniera originale e assolutamente credibile offrendo costantemente al pubblico singoli iconici e immancabili per i club di tutta la nazione.
Prodotto da ITACA, il singolo si preannuncia un tormentone dell’estate italiana e internazionale.
In corso il sorvolo di Meloni e von der Leyen sull’Emilia-RomagnaMilano, 25 mag. (askanews) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen sono state accolte all’aeroporto di Bologna dal presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, dal Prefetto di Bologna Attilio Visconti, e dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.
Le due leader sono poi salite insieme a bordo dell’elicottero dell’Aeronautica militare per un sorvolo delle zone colpite dall’alluvione e dalle frane (Bologna, Conselice, Lavezzola, Ravenna, Forlì, Faenza, Modigliana, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Bagnacavallo, Lugo). Insieme ai due presidenti, anche il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, e il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.
Nordio: la riforma delle intercettazioni sarà radicale (ma in due tempi)Roma, 25 mag. (askanews) – La riforma della disciplina delle intercettazioni “è smentita dalla realtà dei fatti” perchè “è una disciplina che è rimasta puramente platonica in quanto viene regolarmente violata”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo al question time al Senato, sul tema delle intercettazioni. Il Guardasigilli ha poi aggiunto: “Il governo, per quanto di sua competenza – ma la parola finale spetterà al Parlamento – intende procedere in due momenti: il primo, molto a breve termine, con un disegno di legge, una riforma, che riguardi essenzialemente la tutela dei terzi in piu ampio programma di revisione del codice di procedura penale che noi auspichiamo essere ispirato al sistema accusatorio”.
“Ricordo che noi abbiamo un codice di procedura penale voluto da una medaglia d’argento della Resistenza, il professor Vassalli, che gode di pessima salute perchè è stato demolito varie volte da interventi legislativi e della Corte Costituzionale, anche riguardo le intercettazioni. E abbiamo un codice penale – ha sottolineato Nordio – che è ancora firmato da Benito Mussolini e da Vittorio Emanuele III che gode di ottima salute ed è stato ritenuto sempre compatibile con la nostra Costituzione”. Questo “è uno dei paradossi del nostro sistema giudiziario che è completamente sfasciato. “Intendiamo intervenire in tempi molto rapidi e prossimi in un settore limitato che tuteli sostanzialmente la privacy e in un tempo successivo, e in una prospetttiva piu ampia di riforma del codice di procedura penale, una radicale revisione del sistema delle intercattazioni che tuteli non soltanto la privacy ma anche la corretteza delle indagini”, ha concluso Nordio.
Il Dl bollette è legge. Ecco le misure su energia, fisco e sanitàRoma, 25 mag. (askanews) – Interventi complessivi per oltre 4,8 miliardi, di cui circa 3,57 per il pacchetto per fronteggiare il caro energia nel secondo semestre dell’anno, 1,085 miliardi per il contributo statale sul payback per lo sforamento della spesa sanitaria per l’acquisto i dispositivi medici e 170 milioni per i maggiori costi previsti per il potenziamenti dei pronto soccorso e dei servizi di emergenza anche utilizzando i cosiddetti ‘gettonisti’. Le misure di carattere fiscale, volte ad agevolare l’accesso alle misure di tregua fiscale comportano costi valutati in circa 15 milioni.
Queste le cifre del decreto cosiddetto ‘bollette’ che tiene insieme misure a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas e anche interventi in materia di salute e adempimenti fiscali. Il provvedimento, che scadeva il prossimo 29 maggio, è diventato legge con il via libera in seconda lettura del Senato, che ha quindi confermato il testo modificato dalla Camera. Il voto di fiducia a Palazzo Madama si è concluso con 99 voti favorevoli, 54 voti contrari e due astensioni. Il testo è andato in aula al Senato senza mandato al relatore dopo che l’iter alla Camera aveva visto momenti concitati a seguito dello stralcio per mancanza di copertura della stabilizzazione dei ricercatori degli Ircss e degli Istituti zooprofilattici sperimentali. Il pacchetto energia prevede il bonus sociale per l’elettricità e il gas anche per il secondo semestre del 2023, riconosciuto ai nuclei economicamente svantaggiati e ai cittadini in gravi condizioni di salute. Le agevolazioni sono rideterminate dall’Arera tenendo conto dell’effettivo utilizzo della misura nell’anno 2022. Il settore del gas potrà continuare ad usufruire dell’Iva al 5% anzichè al 10%. Lo sconto si estende anche al teleriscaldamento.
Sempre per il gas, nel periodo aprile-maggio-giugno è prorogato l’azzeramento degli oneri di sistema. Per i clienti domestici che non rientrano nel bonus sociale, a decorrere dal primo ottobre e fino al 31 dicembre 2023 è riconosciuto un contributo mensile, erogato in quota fissa e differenziato per zone climatiche, qualora il prezzo del gas superi specifiche soglie. Nel secondo trimestre del 2023 è prorogato il credito di imposta (utilizzabile solo in compensazione) a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas. L’agevolazione è riconosciuta se il prezzo della componente energetica, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre dell’anno al netto delle imposte, abbia registrato un aumento superiore al 30% rispetto al prezzo del primo trimestre del 2019.
Per le imprese energivore il credito di imposta è pari a 20% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata del secondo trimestre 2023. Per le altre imprese il credito di imposta è pari al 10%. Agevolazione analoga è prevista per l’acquisto di gas. Durante l’esame del provvedimento alla Camera è stata approvato un emedamento che assegna 2 milioni alle start-up innovative operanti nei settori dell’ambiente, delle energie rinnovabili e della sanità per le spese sostenute per le attività di ricerca e sviluppo di soluzioni innovative per la sostenibilitàambientale e per ridurre i consumi di energia. Erogati 10 milioni di euro in più (da 25 a 35 milioni) al settore sportivo per fronteggiare l’aumento dei costi dell’energia, con particolare riferimento alle piscine per attività sportiva di base.
Nel settore sanitario la norma più attesa dalle imprese riguarda il payback per il ripiano del superamento del tetto di spesa dei dispositivi medici, per il quale è previsto un contributo dello Stato pari 1,085 miliardi. E’ stato previsto che le aziende fornitrici di dispositivi possano regolarizzare la loro posizione versando la quota prevista ‘scontata’, pari al 48% del dovuto, ma a fronte della loro rinuncia a qualsiasi forma di contenzioso. Il pacchetto di misure nel settore sanitario comprende il potenziamento dei servizi di pronto soccorso e di emergenza. Viene confermata l’indennità per i medici e gli inferiori (100 milioni dal primo giugno al 31 dicembre 2023) e l’aumento della tariffa per le prestazioni aggiuntive (70 milioni). I medici ‘gettonisti’ potranno essere impiegati nei servizi di emergenza-urgenza e anche negli altri reparti. E’ stato comunque previsto che i servizi potranno essere affidati ai gettonisti per un periodo non superiore a 12 mesi. Secondo il Ministro della salute, Orazio Schillaci, si è trattato di un intervento per disciplinare il settore evitando abusi.
Tra le modifiche approvate alla Camera, anche la possibilità di istituire negli ospedali e nelle strutture sanitarie postazioni fisse di polizia per contrastare episodi di violenza. Per le vittime dell’amianto è previsto un fondo di 20 milioni di euro.
Nell’ampio capitolo fiscale, le misure approvate vanno dalla proroga dei termini per la definizione agevolata di atti non impugnati e ancora impugnabili al primo gennaio 2023 e divenuti definitivi alla regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate a seguito di acquiescenza, accertamento con adesione, mediazione e conciliazione giudiziale. Per accedere alla regolarizzazione la notifica della cartella di pagamento deve essere precedente all’entrata in vigore della legge di bilancio 2023 che ha introdotto l’istituto. Si prevede inoltre la non punibilità di alcuni reati tributari, come l’omesso versamento di ritenute per importo superiore a 150.000, l’omesso versamento dell’Iva per un importo superiore a 250.000 euro per annualità, l’indebita compensazione dei crediti superiore a 50.000 euro. La non punibilità riguarda i casi in cui le violazioni sono correttamente definite e le somme dovute sono versate.
Viene estesa agli enti territoriali che riscuotono direttamente i propri tributi la possibilità di avvalersi dello stralcio automatico per gli importi non pagati finom a 1.000 euro e della rottamazione. Finora la possibilità era prevista per gli enti che si avvalgono degli agenti della riscossione.