Cultura, Pascucci (Ass. Patrimonio UNESCO): bene governo su promozione siti
Cultura, Pascucci (Ass. Patrimonio UNESCO): bene governo su promozione sitiRoma, 7 feb. (askanews) – “Questa mattina, insieme a Carlo Francini, coordinatore scientifico dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, siamo stati ricevuti a Palazzo Chigi per rappresentare le istanze della nostra associazione che dal 1997 si occupa di promuovere e tutelare il Patrimonio mondiale culturale e naturale italiano”. Lo afferma in una nota Alessio Pascucci, presidente dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO.
“Dal 1997 ad oggi non era mai successo che un governo ci ricevesse a palazzo Chigi e non possiamo che apprezzare la disponibilità e l’interesse mostrato che ci auguriamo si traduca presto in una fattiva collaborazione con l’obiettivo di valorizzare sempre di più l’immenso patrimonio dei 58 siti italiani iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco”.
“Fra i temi dell’incontro – spiegano Pascucci e Francini – c’è stata innanzitutto la legge 77/2006 dedicata ai siti Unesco italiani ma anche la legge sul finanziamento straordinario del ministero del Turismo per i siti Patrimonio Mondiale e per le Città Creative. Si tratta di risorse fondamentali per i territori e tutte quelle amministrazioni locali che ad oggi hanno difficoltà nella gestione dei siti patrimonio mondiale”.
Chi siamo. L’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale dalla sua fondazione, nel 1997, sostiene le istituzioni e gli enti responsabili della gestione dei beni del Patrimonio Mondiale attraverso attività eterogenee, ideate e realizzate con lo scopo di contribuire alla preservazione e valorizzazione del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale italiano. L’obiettivo è quello di incentivare lo sviluppo di una rete integrata di cooperazione per l’elaborazione di progetti condivisi a livello nazionale e internazionale.
I dati. L’Italia può vantare 58 siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dall’UNESCO: monumenti, centri storici, parchi archeologici e naturali, luoghi ai quali viene riconosciuto di essere uniche, eccezionali testimonianze del percorso dell’essere umano sulla Terra. Essere insigniti del titolo di “Patrimonio Mondiale” è quindi un grande onore ma, al tempo stesso, costituisce un onere, una responsabilità che ricade sullo Stato, sulle amministrazioni locali e che vede coinvolte sempre di più le comunità locali.