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”IL GIRO. Una storia d’Italia”, mostra al Museo di Roma in Trastevere

”IL GIRO. Una storia d’Italia”, mostra al Museo di Roma in TrastevereRoma, 23 mag. (askanews) – Attraverso i raggi di una bicicletta si può anche leggere il Paese. È quello che si propone la mostra IL GIRO. Una storia d’Italia ospitata al Museo di Roma in Trastevere dal 24 maggio al 18 giugno. Un inedito corpo fotografico riguardante la storia del Giro d’Italia – più di cento immagini – tratte in grandissima parte dall’Archivio Storico Riccardi, che racconta, dal 1909 a oggi, uno spaccato dell’Italia molto significativo. Con una minuziosa attenzione non solo alle cronache, ma anche alle innovazioni tecniche e al contorno pubblicitario che alimentano la passione e la mitologia popolare, l’esposizione offre al visitatore una narrazione di sorprendente spessore storico che illumina molti aspetti della società contemporanea. Un complesso di informazioni visive d’impatto, dirette ad appassionati di ciclismo, di fotografia, di costume, di antropologia e di sociologia.

La mostra è promossa da Roma Capitale, con il contributo dell’Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ed è organizzata da AGR srl in collaborazione con Archivio Storico Riccardi, con il sostegno di Enel, partner della Maglia Rosa, e di RCS Sports & Events. Coordinamento del progetto di Stefano Di Traglia. A cura di Maurizio Riccardi e Giovanni Currado. Supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura. La mostra rientra nelle iniziative di comunicazione e diffusione territoriale relative all’intervento PNRR – Missione 1: Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo – C3 Turismo e cultura – 4.3 CAPUT MUNDI – linea di finanziamento: #Amanotesa – scheda n. 332 CUP J89I22001630006

Il racconto si snoda non solo attraverso i grandi protagonisti del Giro d’Italia – da Fausto Coppi e Gino Bartali, passando per Gimondi, Moser e Saronni fino ad arrivare a Marco Pantani e Vincenzo Nibali – ma gli scatti descrivono anche l’evoluzione di questo splendido sport e fanno scoprire la passione fatta di inseguimenti e cadute, vittorie in volata e salite estenuanti fissate nella memoria collettiva di più generazioni. Un intero paese unito intorno ai suoi eroi, inseguiti con lo sguardo dai bordi delle strade, seguiti attraverso le radioline o i televisori. Istantanee di un’epoca trascorsa, ma quanto mai attuale, in cui, spesso, Roma appare come meravigliosa scenografia. L’allestimento parte dalla prima edizione del Giro del 1909 e termina con un pannello vuoto in attesa di poter inserire, dal giorno successivo alla premiazione, la foto del vincitore dell’edizione 2023, che sarà realizzata il 28 maggio a Roma proprio nel corso dell’ultima tappa. Si comincia dagli storici scatti effettuati ai campioni delle primissime edizioni fino ad arrivare ai nostri giorni: un excursus temporale che va dai trionfi sgranati dei primi anni del secolo scorso, alle pose naturali dei grandi protagonisti del ciclismo del dopoguerra, da Fausto Coppi “a tu per tu” con Pio XII, al presidente della Repubblica Giovanni Gronchi che dà il via alla partenza del Giro d’Italia.

Esposta anche la bicicletta utilizzata nel 1945 da Fausto Coppi, il quale con la casacca della Lazio ciclismo e grazie alla iniziativa dell’imprenditore romano Edmondo Nulli poté tornare alle corse, alla fine della seconda guerra mondiale. L’esposizione si completa con la proiezione di filmati realizzati con materiali provenienti dalle Teche Rai riguardanti momenti e protagonisti di storiche edizioni del Giro d’Italia. È prevista inoltre, con la collaborazione di Roma Capitale, una mostra fotografica off in forma ridotta rispetto a quella del Museo di Roma in Trastevere ma non meno suggestiva, allestita in Piazza Anco Marzio a Ostia nei giorni di venerdì 26 e sabato 27 maggio 2023. Un video con tutte le foto esposte sarà proiettato nello schermo gigante posizionato sul palco dove nelle due serate saranno organizzati alcuni spettacoli musicali e teatrali a tema.

“Il Giro – ha sottolineato Alessandro Onorato, assessore a Sport, Grandi Eventi, Turismo e Moda – si conferma una grande festa di sport, ma anche un formidabile mezzo attraverso il quale raccontare e portare Roma nel mondo, con i suoi luoghi iconici e le sue bellezze. Un evento unico in grado di unire sano agonismo, storia e tradizione, come raccontano questi scatti unici dell’Archivio Riccardi in mostra al Museo In Trastevere e in piazza Anco Marzio ad Ostia. Il Grande Arrivo in via dei Fori Imperiali è solo l’ultimo degli appuntamenti che abbiamo programmato per far vivere la Corsa Rosa in tutta la città, dai quartieri al centro. Un grande evento internazionale, che genera ricadute positive sull’economia turistica, sull’indotto e sull’occupazione”. “La città si arricchisce di eventi per il Giro d’Italia, una delle competizioni sportive più antiche del nostro Paese. Sono passati 114 anni dalla prima edizione. Allora il ciclismo era lo sport nazionale per eccellenza e i suoi campioni erano popolarissimi, festeggiati come eroi. Eppure, l’emozione di veder sfrecciare le due ruote tra le strade delle nostre città continua ad essere la stessa di allora. Questa mostra è l’occasione per rivivere le tappe che hanno segnato la storia d’Italia, per ricordare i vincitori e tutti gli sportivi legati a questa competizione. Perché il Giro d’Italia è un po’ lo specchio in cui il nostro Paese riconosce la propria identità”, ha concluso l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor.

Bankitalia: stabili prezzi case ma affitti in forte rialzo

Bankitalia: stabili prezzi case ma affitti in forte rialzoRoma, 23 mag. (askanews) – Nel primo trimestre di quest’anno i prezzi generalmente delle case sono rimasti stabili mentre per gli affitti hanno fatto registrare un forte rialzo. Lo sottolinea la Banca d’Italia nel “Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia”. Secondo l’indagine condotta presso 1.458 agenti immobiliari dal 3 aprile al 4 maggio 2023, nel I trimestre oltre il 60 per cento degli operatori continua a indicare prezzi delle abitazioni stabili, mentre il saldo tra i giudizi di aumento e di diminuzione è tornato marginalmente positivo. La quota di agenti che hanno concluso almeno una transazione è in calo, sebbene si mantenga su livelli elevati. Lo sconto medio sui prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali è tornato a diminuire, attestandosi su valori molto bassi. Anche i tempi di vendita sono scesi, toccando il nuovo minimo dall’inizio della rilevazione. Per contro, i canoni di affitto correnti e attesi sono segnalati in forte rialzo. Le attese sulle variazioni dei prezzi di vendita per il II trimestre restano prevalentemente improntate al pessimismo. Le condizioni della domanda appaiono nel complesso in peggioramento, guidate da un deterioramento dei giudizi relativi al numero dei potenziali acquirenti. Le prospettive sulla situazione del mercato immobiliare rimangono sfavorevoli, sebbene in lieve attenuazione, anche con riferimento a un orizzonte biennale. Quasi un operatore su tre segnala difficoltà nel reperimento del mutuo da parte degli acquirenti, il valore massimo dal 2015. Secondo la larga maggioranza degli agenti, nei prossimi dodici mesi l’andamento atteso dell’inflazione al consumo, sebbene in calo rispetto alla precedente rilevazione, continuerà a incidere negativamente sulla domanda di abitazioni.

Strage di Capaci, Meloni: impegno instancabile contro la mafia

Strage di Capaci, Meloni: impegno instancabile contro la mafiaPalermo, 23 mag. (askanews) – “Trentuno anni fa ero una quindicenne, sconvolta dall’efferatezza di quella stagione di stragi mafiose. Scelsi di impegnarmi in politica perché lo vidi come lo strumento più utile per fare qualcosa, per non rimanere con le mani in mano. L’ultimo arresto quello di Matteo Messina Denaro è la testimonianza dell’impegno instancabile di tanti uomini e donne delle istituzioni”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel suo messaggio letto durante la cerimonia, in corso a Palermo, per l’anniversario della strage di Capaci.

Strage Capaci, Meloni: impegno instancabile contro la mafia

Strage Capaci, Meloni: impegno instancabile contro la mafiaPalermo, 23 mag. (askanews) – “Trentuno anni fa ero una quindicenne, sconvolta dall’efferatezza di quella stagione di stragi mafiose. Scelsi di impegnarmi in politica perché lo vidi come lo strumento più utile per fare qualcosa, per non rimanere con le mani in mano. L’ultimo arresto quello di Matteo Messina Denaro è la testimonianza dell’impegno instancabile di tanti uomini e donne delle istituzioni”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel suo messaggio letto durante la cerimonia, in corso a Palermo, per l’anniversario della strage di Capaci.

Torna Cinema in Festa, dall’11 al 15 giugno biglietti a 3,50 euro

Torna Cinema in Festa, dall’11 al 15 giugno biglietti a 3,50 euroRoma, 23 mag. (askanews) – Al via a giugno la seconda edizione estiva di Cinema in Festa, l’occasione per vedere i film al cinema a un prezzo speciale. L’iniziativa è promossa da Anica e Anec con il supporto del MiC e la collaborazione del David di Donatello – Accademia del Cinema Italiano.

Cinema in Festa è il progetto lanciato nel 2022 e che andrà avanti fino al 2026: ogni anno, a giugno e a settembre, per 5 giorni dalla domenica al giovedì, il biglietto costerà soltanto 3,50 euro per tutti i film. La seconda edizione partirà domenica 11 giugno e si concluderà giovedì 15 giugno con le nuove uscite della settimana. Ispirato alla “Fête Du Cinéma” francese, il progetto è nato dalla collaborazione tra distributori e cinema per garantire agli spettatori italiani una stagione cinematografica lunga dodici mesi. La prima edizione di settembre 2022 ha totalizzato 1,15 milioni di spettatori e quest’anno l’iniziativa si inserisce nell’ambito di “Cinema Revolution – Che Spettacolo L’Estate”, la campagna sostenuta dal MiC che trasforma l’estate 2023 in una stagione straordinaria di film e promozioni.

Piantedosi: l’insegnamento di Falcone è fondamentale per lotta alla mafia

Piantedosi: l’insegnamento di Falcone è fondamentale per lotta alla mafiaPalermo, 23 mag. (askanews) – “L’Italia per combattere la mafia ha consolidato un’esperienza molto importante. Partendo proprio dall’insegnamento di Falcone, i nostri investigatori hanno imparato a inseguire i soldi e preservare i circuiti legali. Credo che è un fenomeno che deve ancora preoccupare ma bisogna anche tranquillizzare i cittadini anche sul fatto che il nostro Paese da tempo manifesta la capacità di contrastare anche questo modo più insidioso di agire da parte di Cosa nostra”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, a margine delle celebrazioni a Palermo del trentunesimo anniversario della strage di Capaci.

“L’arresto di Messina Denaro significa la chiusura di una pagina, quella della mafia stragista che uccideva i servitori dello Stato. E’ una pagina che si gira ma inizia un’altra storia. La battaglia prosegue perché la mafia si è evoluta e ha cambiato il suo modo di agire: quindi l`importanza del ruolo dello Stato e delle istituzioni è quella di adattarsi a questo mutare della mafia e non retrocedere” ha detto.“Come disse Falcone – aggiunge Piantedosi – la mafia è un fenomeno umano e come tale è destinato a finire, ma fino a quando ci sarà l’ultimo granello di presenza lo Stato ci metterà l’ultima goccia di sudore per combatterla” ha concluso il ministro.

 

Il cordoglio del mondo politico per la scomparsa di Maria Giovanna Maglie

Il cordoglio del mondo politico per la scomparsa di Maria Giovanna MaglieRoma, 23 mag. (askanews) – E’ morta la giornalista Maria Giovanna Maglie, 70 anni. Da tempo aveva problemi di salute. A dare la notizia del decesso è stata Francesca Chaouqui. “E’ tornata questa Mattina alla Casa del Padre. È stata portata al San Camillo Forlanini la scorsa notte per una complicazione venosa ed è spirata poco fa. Ero accanto a lei, ha lottato fino alla fine come sempre. Adesso è in pace”. “Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Maria Giovanna Maglie. Cronista e scrittrice talentuosa e appassionata, la sua prematura scomparsa rappresenta una grande perdita per il giornalismo italiano”. Lo dichiara il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. “Alla famiglia giungano le espressioni delle più sentite condoglianze”. “Buon viaggio Maria Giovanna, amica dalla voce forte e originale, oratrice appassionata, giornalista e intellettuale raffinata, soprattutto donna coraggiosa, indipendente e libera. L’Italia aveva ancora tanto bisogno di te, ci mancherai amica mia”. Così, il leader della Lega, Matteo Salvini, sui social. “Un grande dispiacere la scomparsa di Maria Giovanna Maglie, donna e giornalista forte, acuta e coraggiosa. Condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari” scrive su Twitter il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. “Sono addolorato per la scomparsa prematura di Maria Giovanna Maglie, una grande giornalista, autorevole e indipendente, che ha dato tanto alla nostra informazione, raccontando in prima linea gli orrori delle guerre e delle dittature, affrontando inchieste difficili, non girandosi mai dall’altra parte su temi scomodi e divisivi. E non a caso proprio lei aveva anche raccontato, da scrittrice, un’altra donna con la schiena dritta e la testa alta come lei e un’altra voce libera e controcorrente come Oriana Fallaci: in questo momento le immagino insieme, lassù”. Lo afferma Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e l’Autonomia. “Oggi purtroppo ci lascia una grande professionista, Maria Giovanna Maglie, giornalista attenta e capace, combattente nel lavoro e nella vita, voce libera e indipendente che mancherà al nostro Paese”, così scrive il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti su Twitter.

Il presidente della Cei: abbracciamo l’Emilia-Romagna, c’è stata poca cura della Casa comune

Il presidente della Cei: abbracciamo l’Emilia-Romagna, c’è stata poca cura della Casa comuneRoma, 23 mag. (askanews) – “In questo momento il nostro pensiero va all’Emilia Romagna, piegata dalla furia delle alluvioni, dalle esondazioni dei fiumi e dalle tante frane. L’acqua e il fango hanno mietuto vittime, devastato territori, distrutto abitazioni e aziende, cancellato ricordi e sacrifici. Anche questa volta piangiamo per esserci presi troppa poca cura della nostra Casa comune”. Così il card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, nella sua introduzione alla 77 Assemblea Generale, in corso in Vaticano.

“Nell’abbracciare la gente dell’Emilia Romagna, che ha rivelato tanta solidarietà e laboriosità, ringrazio quanti – istituzioni, Forze dell’Ordine, Protezione Civile, volontari – si stanno prodigando per portare aiuto concreto e consolazione, fino ai luoghi più isolati. Un grazie anche ai sacerdoti, alle parrocchie e agli Istituti religiosi, ai tanti volontari che generosamente e spontaneamente si sono organizzati per aiutare in questo vero e proprio ‘ospedale da campo’”. “Tra di loro vi sono molti ragazzi e giovani che hanno deciso di dare una mano in modo concreto, per alleviare le sofferenze con la loro forza e la loro speranza. L’impegno è mantenere lo stesso spirito di solidarietà e di comunità nei prossimi mesi e forse anni per riparare quanto la furia delle acque ha rovinato”.

“La guerra è una pandemia. Ci coinvolge tutti. Non rimanga solo la logica spietata del conflitto. C’è una cultura di pace tra la gente da generare e fortificare. Tante volte l’informazione così complessa spinge all’indifferenza, a essere spettatori della guerra ridotta a gioco. La solidarietà con i rifugiati – quelli ucraini, ma non solo – è un’azione di pace” ha poi detto il card. Matteo Zuppi. “Per noi la pace non è solo un auspicio, ma è la realtà stessa della Chiesa, che germina – come il segno di pace – dall’Eucaristia e dal Vangelo. La Chiesa e i cristiani credono nella pace, siamo chiamati a essere tutti operatori di pace, ancora di più nella tempesta terribile dei conflitti”.

“Siamo il popolo della pace, a partire da Gesù che è la nostra pace. Lo siamo per la storia del nostro Paese, per la sua collocazione nel Mediterraneo, cerniera tra Nord e Sud, ma anche tra Est e Ovest. Lo siamo per le radici più profonde e caratteristiche del nostro popolo. Come cristiani italiani, con il Papa, siamo chiamati a una fervente e insistente preghiera per la pace in Ucraina. Preghino tutte le nostre comunità intensamente per la pace! L’impegno di intercessione cambia la storia, come diceva Giorgio La Pira”. “I conflitti si moltiplicano. Penso al Sudan e al suo dramma umanitario. In un mondo come il nostro non possiamo prescindere da una visione globale. Seguire le vicende dolorose dei Paesi lontani, con la preghiera e l’informazione, è una forma di carità. Del resto la cultura della pace è un capitolo decisivo della cultura della vita, che trae ispirazione dalla fede”, ha concluso Zuppi.

Strage di Capaci, Mattarella: la Repubblica reagì con rigore e giustizia

Strage di Capaci, Mattarella: la Repubblica reagì con rigore e giustiziaRoma, 23 mag. (askanews) – “Il 23 maggio di trentuno anni fa lo stragismo mafioso sferrò contro lo Stato democratico un nuovo attacco feroce e sanguinario. Con Giovanni Falcone persero la vita sua moglie Francesca Morvillo, magistrata di valore, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, che lo tutelavano con impegno”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 31° anniversario della strage di Capaci.

“Una strage, quella di Capaci, che proseguì, poche settimane dopo, con un altro devastante attentato, in via D’Amelio a Palermo, nel quale morì Paolo Borsellino, con Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina. A questi testimoni della legalità della Repubblica, allo strazio delle loro famiglie, al dolore di chi allora perse un amico, un maestro, un punto di riferimento, sono rivolti i primi pensieri nel giorno della memoria”, prosegue Mattarella. “Quegli eventi sono iscritti per sempre nella storia della Repubblica. Si accompagna il senso di vicinanza e riconoscenza verso quanti hanno combattuto la mafia infliggendole sconfitte irrevocabili, dimostrando che liberarsi dal ricatto è possibile, promuovendo una reazione civile che ha consentito alla comunità di ritrovare fiducia. I criminali mafiosi pensavano di piegare le istituzioni, di rendere il popolo suddito di un infame potere. La Repubblica seppe reagire con rigore e giustizia”, sottolinea il Capo dello Stato.

“Magistrati come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino hanno demolito la presunzione mafiosa di un ordine parallelo, svelando ciò che la mafia è nella realtà: un cancro per la comunità civile, una organizzazione di criminali per nulla invincibile, priva di qualunque onore e dignità. La mafia li ha uccisi, ma è sorta una mobilitazione delle coscienze, che ha attivato un forte senso di cittadinanza. Nelle istituzioni, nelle scuole, nella società civile, la lotta alle mafie e alla criminalità è divenuta condizione di civiltà, parte irrinunciabile di un’etica condivisa. L’azione di contrasto alle mafie va continuata con impegno e sempre maggiore determinazione. Un insegnamento di Giovanni Falcone resta sempre con noi: la mafia può essere battuta ed è destinata a finire”, conclude Mattarella.

31 anni fa la strage di Capaci, oggi le celebrazioni a Palermo

31 anni fa la strage di Capaci, oggi le celebrazioni a PalermoPalermo, 23 mag. (askanews) – È il giorno delle celebrazioni a Palermo in ricordo della strage di Capaci, in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Oggi ricorre il trentunesimo anniversario da quella strage che cambiò la storia del paese. Alle manifestazioni del 23 maggio, la premier Giorgia Meloni interverrà, in collegamento da Roma, durante il Consiglio dei ministri dedicato all’alluvione dell’Emilia Romagna.

Parteciperà così all’iniziativa che si terrà nella mattinata all’interno e all’esterno dell’aula bunker dell’Ucciardone di Palermo. Sarà invece presente nel capoluogo siciliano il ministro degli Interni Matteo Piantedosi che inizierà la giornata nel giardino di Palazzo Jung, in via Lincoln, dove verrà ospitato il museo che sarà dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Nel palco davanti all’aula bunker, ci saranno anche 80 baby sindaci con la fascia tricolore provenienti da tutta Italia.