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Meloni: economia reale core business governo, Stato alleato imprese

Meloni: economia reale core business governo, Stato alleato imprese


Meloni: economia reale core business governo, Stato alleato imprese – askanews.it



Meloni: economia reale core business governo, Stato alleato imprese – askanews.it



















Roma, 29 mar. (askanews) – “L’economia reale è il vostro ‘core business’. Ma è anche il core business del governo, perché l’economia reale è per noi sinonimo di posti di lavoro, investimenti, sviluppo e significa creare ricchezza e benessere sul territorio. Il nostro lavoro, il lavoro che il governo sta cercando di fare, come ben sapete, è ispirato da un principio semplice: sono le aziende e non è lo Stato a creare ricchezza e occupazione, mentre è compito dello Stato mettere le aziende e i lavoratori nelle condizioni migliori per poter creare ricchezza e occupazione, garantendo le precondizioni necessarie per fare impresa”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un videomessaggio per il 75esimo anniversario di Confapi.

“Noi – aggiunge – crediamo che lo Stato debba essere un alleato delle imprese, non un avversario come spesso è stato, crediamo che debba risolvere problemi e non crearne, crediamo che debba creare le condizioni affinché chi vuole fare impresa possa farlo senza trovare nelle Istituzioni un ostacolo e premiare chi si rimbocca di più le maniche. Uno Stato amico di chi fa impresa è uno Stato che riduce il carico fiscale, che combatte l’evasione, che taglia gli adempimenti e la burocrazia, è uno Stato che scrive regole chiare”.

Caselli: con i 10 Br la grandeur della Francia si è trasformata in arroganza

Caselli: con i 10 Br la grandeur della Francia si è trasformata in arroganza


Caselli: con i 10 Br la grandeur della Francia si è trasformata in arroganza – askanews.it



Caselli: con i 10 Br la grandeur della Francia si è trasformata in arroganza – askanews.it




















Roma, 29 mar. (askanews) – Sulla decisione della Cassazione francese che ieri ha negato l’estradizione dei 10 ex terroristi delle Br “ho fatto una riflessione molto amara. I francesi sono famosi per la grandeur che però qualche volta può giocare dei grandissimi scherzi, questa è la volta del bruttissimo scherzo, perché la grandeur si è trasformata in supponenza, arroganza, in decisioni che hanno poco a che fare con la logica e il buonsenso. E’ la tentazione molto forte di provare a insegnare agli altri come si sta al mondo e tra tutti gli altri ci siamo noi piccoli italiani”. Così l’ex magistrato Gian Carlo Caselli su Radio Cusano Campus.

“Quasi che la caratteristica che si pensava esclusivamente italiana di pensare di operare come il Marchese del grillo fosse diventata anche francese. La Cassazione e prima la Corte d’Appello di Francia hanno ritenuto di dover respingere la richiesta italiana di estradizione di questi 10 terroristi perché si arrecherebbe un danno spropositato ad un loro diritto: il diritto alla vita familiare che ormai hanno acquisito dopo anni di permanenza in Francia”, ha concluso.

Il governo lavora su concorrenza e siccità, domani possibile un nuovo Consiglio dei Ministri

Il governo lavora su concorrenza e siccità, domani possibile un nuovo Consiglio dei Ministri


Il governo lavora su concorrenza e siccità, domani possibile un nuovo Consiglio dei Ministri – askanews.it



Il governo lavora su concorrenza e siccità, domani possibile un nuovo Consiglio dei Ministri – askanews.it



















Roma, 29 mar. (askanews) – Il Consiglio dei ministri, dopo la seduta di ieri sera, dovrebbe tornare a riunirsi domani, anche se la convocazione non è stata ancora diramata ufficialmente. Anche l’ordine del giorno, di conseguenza, ancora non c’è ma l’esecutivo potrebbe esaminare nuovamente il ddl annuale concorrenza che ieri sera non è stato varato. Nel corso dell’esame, infatti, secondo quanto filtrato, è emersa la necessità di compiere degli “approfondimenti sulla copertura economica” della parte relativa alle misure in materia di energia. Da qui la decisione di un rinvio.

Non è escluso che domani sia affrontato anche il decreto siccità. L’approdo in Cdm era previsto per la prossima settimana ma, secondo quanto si apprende da fonti di governo, i Ministeri competenti sono al lavoro per tentare una “accelerazione” con l’approvazione già domani. In entrambi i casi, però, secondo le fonti, non è escluso uno slittamento alla prossima settimana.

I “dubbi” dell’Anac sulla concorrenza e trasparenza nel nuovo Codice degli appalti

I “dubbi” dell’Anac sulla concorrenza e trasparenza nel nuovo Codice degli appalti


I “dubbi” dell’Anac sulla concorrenza e trasparenza nel nuovo Codice degli appalti – askanews.it



I “dubbi” dell’Anac sulla concorrenza e trasparenza nel nuovo Codice degli appalti – askanews.it



















Roma, 29 mar. (askanews) – “Bene l’impulso alla digitalizzazione degli appalti del nuovo Codice. Attenzione, però, a spostare l’attenzione solo sul ‘fare in fretta’, che non può mai perdere di vista il ‘fare bene’. Semplificazione e rapidità sono valori importanti, ma non possono andare a discapito di principi altrettanto importanti come trasparenza, controllabilità e libera concorrenza, che nel nuovo Codice non hanno trovato tutta l’attenzione necessaria, specie in una fase del Paese in cui stanno affluendo ingenti risorse europee”. E’ quanto dichiara Giuseppe Busia, presidente di Anac, dopo l’approvazione del nuovo Codice degli Appalti da parte del Consiglio dei Ministri.

Busia sottolinea anche gli aspetti positivi del nuovo Codice: “Con la gestione interamente digitale degli appalti, prevista dal Codice e impegno di Anac da tempo, sarà garantita l’estensione del digitale a tutto il ciclo di vita del contratto, a partire dalla programmazione, alla richiesta del codice identificativo di gara, fino all’esecuzione e conclusione del contratto, e all’ultima fattura. Questo porta a piena maturazione quanto Anac ha già fatto con la Banca dati nazionale dei contratti pubblici: tutte le informazioni e le attività riguardanti l’appalto dovranno passare attraverso piattaforme telematiche interoperabili e confluiscono sul portale dell’Autorità, con l’acquisizione diretta dei dati”. Restano però i dubbi per Busia “per la riduzione della trasparenza e della pubblicità delle procedure, principi posti a garanzia di una migliore partecipazione delle imprese, e a tutela dei diritti di tutti i soggetti coinvolti”. “Soglie troppo elevate – afferma Busia – per gli affidamenti diretti e le procedure negoziate rendono meno contendibili e meno controllabili gli appalti di minori dimensioni, che sono – va notato – quelli numericamente più significativi. Tutto questo col rischio di ridurre concorrenza e trasparenza nei contratti pubblici”.

Tra gli aspetti positivi del Codice, Busia sottolinea invece il rafforzamento della “vigilanza collaborativa, uno dei più efficaci strumenti di prevenzione che consente ad Anac di intervenire con tempestività e garanzia della legalità nelle procedure di aggiudicazione, senza nessuna perdita di tempo. Le Pubbliche amministrazioni che vi aderiscono sottopongono in via preventiva gli atti di gara all’Autorità, che in tempi brevissimi – dai 5 agli 8 giorni – fornisce osservazioni e consigli, favorendo la deflazione del contenzioso”. “Un altro elemento positivo è il ruolo accresciuto di Anac di ausilio e sostegno alle stazioni appaltanti con la creazione di bandi tipo, documenti tipo, atti già pronti, che le amministrazioni possano usare. Si tratta di una forma di collaborazione e di promozione di ‘buone pratiche’, nello spirito di risoluzione dei problemi. Così l’azione dell’Autorità viene rafforzata per favorire la ripresa, affiancando le amministrazioni sul versante dei contratti, per renderli strumenti efficaci di realizzazione dei tanti progetti messi in campo, garantendo apertura, concorrenza e capacità di selezionare le imprese più idonee, dinamiche e innovative, al servizio dell’interesse pubblico. Attraverso i contratti-tipo, per esempio, e le nostre piattaforme informatiche, verrà monitorato il rispetto dei contratti collettivi di lavoro, evitando l’adozione dei cosiddetti ‘contratti pirata’, a garanzia dei lavoratori”, conclude il presidente dell’Anac.

Verso nuovo Cdm domani, governo al lavoro su concorrenza e siccità

Verso nuovo Cdm domani, governo al lavoro su concorrenza e siccità


Verso nuovo Cdm domani, governo al lavoro su concorrenza e siccità – askanews.it



Verso nuovo Cdm domani, governo al lavoro su concorrenza e siccità – askanews.it



















Roma, 29 mar. (askanews) – Il Consiglio dei ministri, dopo la seduta di ieri sera, dovrebbe tornare a riunirsi domani, anche se la convocazione non è stata ancora diramata ufficialmente.

Anche l’ordine del giorno, di conseguenza, ancora non c’è ma l’esecutivo potrebbe esaminare nuovamente il ddl annuale concorrenza che ieri sera non è stato varato. Nel corso dell’esame, infatti, secondo quanto filtrato, è emersa la necessità di compiere degli “approfondimenti sulla copertura economica” della parte relativa alle misure in materia di energia. Da qui la decisione di un rinvio. Non è escluso che domani sia affrontato anche il decreto siccità. L’approdo in Cdm era previsto per la prossima settimana ma, secondo quanto si apprende da fonti di governo, i Ministeri competenti sono al lavoro per tentare una “accelerazione” con l’approvazione già domani.

In entrambi i casi, però, secondo le fonti, non è escluso uno slittamento alla prossima settimana.

Oggi in Campidoglio la camera ardente per il giornalista Gianni Minà

Oggi in Campidoglio la camera ardente per il giornalista Gianni Minà


Oggi in Campidoglio la camera ardente per il giornalista Gianni Minà – askanews.it



Oggi in Campidoglio la camera ardente per il giornalista Gianni Minà – askanews.it



















Roma, 29 mar. (askanews) – La camera ardente del giornalista, scrittore e conduttore televisivo Gianni Minà sarà aperta oggi in Campidoglio nella Sala della Protomoteca dalle ore 10 alle ore 19. Lo fa sapere Roma Capitale, specificando che “è raccomandato l’utilizzo della mascherina FFP2”. Minà, che aveva 84 anni, nel corso della sua carriera professionale ha realizzato decine di reportage, ideato programmi televisivi, girato documentari e intervistato grandi personaggi, da Fidel Castro a Maradona, da Muhammad Ali a Garcia Màrquez.

Il Consiglio dei ministri ha varato il Dl bollette e il codice appalti (slitta il ddl concorrenza)

Il Consiglio dei ministri ha varato il Dl bollette e il codice appalti (slitta il ddl concorrenza)


Il Consiglio dei ministri ha varato il Dl bollette e il codice appalti (slitta il ddl concorrenza) – askanews.it



Il Consiglio dei ministri ha varato il Dl bollette e il codice appalti (slitta il ddl concorrenza) – askanews.it


















Roma, 28 mar. (askanews) – Una giornata cominciata con un bagno di folla per celebrare i cento anni dell’Aeronautica e finita con un saluto al presidio della Coldiretti per “festeggiare” l’approvazione del disegno di legge contro il cibo sintetico. Di mezzo, un Consiglio dei ministri che ha un ordine del giorno decisamente ricco: un decreto bollette da 4,9 miliardi che proroga e vara nuovi sostegni a famiglie e imprese contro il caro energia e il via libera al Codice appalti. Ci sarebbe all’ordine del giorno anche l’approvazione del ddl sulla concorrenza di cui alla fine si comincia soltanto l’esame senza disco verde. Un Consiglio dei ministri che è cominciato in ritardo di circa un’ora proprio perché prima sarebbero stati fatti approfondimenti su alcune garanzie richieste da Bruxelles sul ddl di Lollobrigida ma anche per un problema di quadrature di cifre del disegno di legge sulla Concorrenza che infatti viene rinviato ad altra data.

Alla fine però il governo mette la faccia soltanto sul provvedimento sui cibi sintetici: lo fa in conferenza stampa il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, insieme al collega della Sanità, Orazio Schillaci. E lo fa, appunto, la presidente del Consiglio che conclusa la riunione dell’esecutivo si concede un passaggio dai “nostri agricoltori” per spiegare che l’Italia ha fatto una scelta di “avanguardia” sul tema “della difesa dell’eccellenza” e della certezza di ciò che si consuma”. Per il decreto bollette, nonostante l’importanza dell’intervento che prevede anche misure sul fisco e lo stanziamento di fondi per limitare l’impatto sulle imprese del payback sanitario, Meloni si limita invece a un post su Facebook in cui rivendica che “sostenere concretamente cittadini e imprese rimane la priorità di questo Governo”. Sceglie i social anche il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che – pur annunciato come probabile protagonista di una conferenza stampa – celebra il varo del Codice appalti attraverso un video.

In serata, dopo il Consiglio dei ministri, si è riunita anche la cabina di regia convocata per fare il punto sulla verifica degli obiettivi rendicontati al 31 dicembre 2022, sul raggiungimento degli obiettivi in scadenza nel primo semestre 2023 e sul Capitolo REPowerEU. Proprio ieri governo e Commissione Ue hanno concordato una proroga di un mese per lo svolgimento dell’assesment sui target al 31 dicembre 2022, con la richiesta, da parte di Bruxelles, di approfondimenti su alcuni punti: le concessioni portuali; le reti di teleriscaldamento; i Piani Urbani Integrati, approvati il 22 aprile 2022, per i quali la Commissione ha contestato l’ammissibilità degli interventi relativi al “Bosco dello Sport” di Venezia e allo “Stadio Artemio Franchi” di Firenze. Secondo il ministro per gli Affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, interpellato a margine della presentazione della Relazione semestrale 2023 sul Pnrr della Corte dei conti, “sarebbe singolare che gli obiettivi al 31 dicembre 2022 fossero in carico a chi si è insediato a ottobre”. Però Fitto ha ammesso che ci sono alcune difficoltà nell’attuazione del Piano e che “alcuni interventi da qui a giugno 2026 non possono essere realizzati”. Per questo, il ministro, nel corso della cabina di regia, ha chiesto ai colleghi di effettuare “in tempi rapidi un’analisi netta e chiara di tutte le criticità relative ai progetti di competenza di ciascun ministero elaborando delle proposte d’azione concrete”.

Scossa di terremoto in Molise di magnitudo 4.6, paura tra la gente

Scossa di terremoto in Molise di magnitudo 4.6, paura tra la gente



Scossa di terremoto in Molise di magnitudo 4.6, paura tra la gente – askanews.it



Scossa di terremoto in Molise di magnitudo 4.6, paura tra la gente – askanews.it


















Roma, 29 mar. (askanews) – Un terremoto di magnitudo 4.6 è stato registrato alle ore 23.52 di martedì con epicentro a Montagano in provincia di Campobasso a una profondità stimata dall’Ingv di 23 chilometri. I Vigili del fuoco non hanno ricevuto richieste di soccorso e segnalazione danni. Una situazione confermata dalle verifiche effettuate dalla Protezione civile. La scossa è stata distintamente avvertita in Molise, Abruzzo e Campania. A Campobasso centinaia di persone sono scese in strada munite di coperte e decise a passare la notte in auto.

Ok Cdm a bollette e codice appalti, ma slitta ddl concorrenza

Ok Cdm a bollette e codice appalti, ma slitta ddl concorrenza


Ok Cdm a bollette e codice appalti, ma slitta ddl concorrenza – askanews.it



Ok Cdm a bollette e codice appalti, ma slitta ddl concorrenza – askanews.it


















Roma, 28 mar. (askanews) – Una giornata cominciata con un bagno di folla per celebrare i cento anni dell’Aeronautica e finita con un saluto al presidio della Coldiretti per “festeggiare” l’approvazione del disegno di legge contro il cibo sintetico. Di mezzo, un Consiglio dei ministri che ha un ordine del giorno decisamente ricco: un decreto bollette da 4,9 miliardi che proroga e vara nuovi sostegni a famiglie e imprese contro il caro energia e il via libera al Codice appalti. Ci sarebbe all’ordine del giorno anche l’approvazione del ddl sulla concorrenza di cui alla fine si comincia soltanto l’esame senza disco verde. Un Consiglio dei ministri che è cominciato in ritardo di circa un’ora proprio perché prima sarebbero stati fatti approfondimenti su alcune garanzie richieste da Bruxelles sul ddl di Lollobrigida ma anche per un problema di quadrature di cifre del disegno di legge sulla Concorrenza che infatti viene rinviato ad altra data.

Alla fine però il governo mette la faccia soltanto sul provvedimento sui cibi sintetici: lo fa in conferenza stampa il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, insieme al collega della Sanità, Orazio Schillaci. E lo fa, appunto, la presidente del Consiglio che conclusa la riunione dell’esecutivo si concede un passaggio dai “nostri agricoltori” per spiegare che l’Italia ha fatto una scelta di “avanguardia” sul tema “della difesa dell’eccellenza” e della certezza di ciò che si consuma”. Per il decreto bollette, nonostante l’importanza dell’intervento che prevede anche misure sul fisco e lo stanziamento di fondi per limitare l’impatto sulle imprese del payback sanitario, Meloni si limita invece a un post su Facebook in cui rivendica che “sostenere concretamente cittadini e imprese rimane la priorità di questo Governo”. Sceglie i social anche il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che – pur annunciato come probabile protagonista di una conferenza stampa – celebra il varo del Codice appalti attraverso un video.

In serata, dopo il Consiglio dei ministri, si è riunita anche la cabina di regia convocata per fare il punto sulla verifica degli obiettivi rendicontati al 31 dicembre 2022, sul raggiungimento degli obiettivi in scadenza nel primo semestre 2023 e sul Capitolo REPowerEU. Proprio ieri governo e Commissione Ue hanno concordato una proroga di un mese per lo svolgimento dell’assesment sui target al 31 dicembre 2022, con la richiesta, da parte di Bruxelles, di approfondimenti su alcuni punti: le concessioni portuali; le reti di teleriscaldamento; i Piani Urbani Integrati, approvati il 22 aprile 2022, per i quali la Commissione ha contestato l’ammissibilità degli interventi relativi al “Bosco dello Sport” di Venezia e allo “Stadio Artemio Franchi” di Firenze. Secondo il ministro per gli Affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, interpellato a margine della presentazione della Relazione semestrale 2023 sul Pnrr della Corte dei conti, “sarebbe singolare che gli obiettivi al 31 dicembre 2022 fossero in carico a chi si è insediato a ottobre”. Però Fitto ha ammesso che ci sono alcune difficoltà nell’attuazione del Piano e che “alcuni interventi da qui a giugno 2026 non possono essere realizzati”. Per questo, il ministro, nel corso della cabina di regia, ha chiesto ai colleghi di effettuare “in tempi rapidi un’analisi netta e chiara di tutte le criticità relative ai progetti di competenza di ciascun ministero elaborando delle proposte d’azione concrete”.

Ita Airways: ricavi per 1.576 mln, perdita netta 486 mln

Ita Airways: ricavi per 1.576 mln, perdita netta 486 mln


Ita Airways: ricavi per 1.576 mln, perdita netta 486 mln – askanews.it



Ita Airways: ricavi per 1.576 mln, perdita netta 486 mln – askanews.it



















Roma, 28 mar. (askanews) – Nel 2022 Ita Airways ha registrato una perdita netta di 486 milioni di euro su cui l’effetto del deterioramento dello scenario macroeconomico ha inciso per oltre 280 milioni di euro. I ricavi sono ammontati a 1,576 miliardi di euro mentre l’ebitda è negativo per 338 milioni di euro. Le attese della Società per l’esercizio 2023 sono di un’ulteriore consistente crescita del volume dei ricavi trainati dall’espansione del network delle destinazioni servite garantita dall’incremento della flotta, da cui consegue un significativo miglioramento del risultato operativo atteso. E’ quanto si legge nel comunicato diffuso al termine del Cda che ha approvato il bilancio. I risultati dell’anno sono la conseguenza del notevole impegno profuso dalle risorse della Società che hanno contribuito in maniera decisiva nella fase di start up e di consolidamento delle attività operative della Società in un contesto di mercato ancora complesso.