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Mattarella: diplomatici sempre impegnati nella ricerca della pace

Mattarella: diplomatici sempre impegnati nella ricerca della paceRoma, 13 gen. (askanews) – “Contro questa deriva internazionale di violenza, di rifiuto di dialogo e di rifiuto alla reciproca comprensione, la nostra diplomazia è sempre stata impegnata nella ricerca della pace, della collaborazione, della comprensione reciproca, dell’intendimento di trovare soluzioni condivise nelle difficoltà che si inevitabilmente si incontrano nei rapporti internazionali”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando al Quirinale i vincitori del concorso per Segretari di Legazione – Corso “Tosca Barucco”, il gradino iniziale della carriera diplomatica, alla presenza del ministro degli Esteri, Antonio Tajani.


“E’ questo compito viene svolto dai nostri diplomatici con grande sagacia e merita riconoscenza”, ha sottolineato il capo dello Stato.

Condannato a 30 anni e non all’ergastolo autore doppio femminicidio, critiche bipartisan alla sentenza

Condannato a 30 anni e non all’ergastolo autore doppio femminicidio, critiche bipartisan alla sentenzaRoma, 13 gen. (askanews) – La Corte di assise di Modena ha condannato a 30 anni e non all’ergastolo Salvatore Montefusco, reo del doppio femminicidio, della moglie Gabriela Trandafir e della figlia di lei, Renata, uccise a fucilate il 13 giugno 2022 a Castelfranco Emilia, motivando la decisione con la ‘comprensibilità umana dei motivi’ all’origine della duplice uccisione. Una sentenza che ha suscitato aspre critiche bipartisan e indignazione unanime, dalla ministra di Fdi Roccella, al Pd, dai Cinquestelle ad Avs, dalla Lega a Italia Viva.


‘Leggeremo ovviamente il testo integrale della sentenza, ma se ciò che emerge dagli stralci pubblicati oggi venisse confermato, il pronunciamento della Corte d’Assise di Modena nei confronti dell’uomo responsabile dell’uccisione della moglie e della di lei figlia conterrebbe elementi assai discutibili e certamente preoccupanti che, ove consolidati, rischierebbero non solo di produrre un arretramento nell’annosa lotta per fermare i femminicidi e la violenza maschile contro le donne, ma anche di aprire un vulnus nelle fondamenta che reggono il nostro ordinamento’. Lo dichiara Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità. ‘Il problema – prosegue la ministra – non è la comminazione della pena, non è la sua entità, non sono le valutazioni processuali proprie dell’esercizio della giurisdizione. Ciò che colpisce è il ragionamento a monte che sembrerebbe aver orientato la Corte, per la quale, a quanto si legge, ‘la situazione che si era creata nell’ambiente familiare’ avrebbe ‘indotto’ l’imputato ‘a compiere il tragico gesto’, con la conseguenza di una ‘comprensibilità umana dei motivi che hanno spinto l’autore a commettere il fatto reato”. ‘Non credo sfugga a nessuno la pericolosità di ragionamenti di questo tipo, fondati su un nesso causale in grado di ‘indurre’ per motivi ‘umanamente comprensibili’ una duplice uccisione. Se si affermasse un principio di questo tipo – conclude Roccella -, lo sforzo di promozione di quel cambiamento culturale che tutti vogliamo non compirebbe certo un passo avanti ma ne farebbe molti indietro’.


Sulla stessa linea della ministra di FdI, la senatrice del Pd Valeria Valente della Bicamerale Femminicidio: ‘Premesso che come sempre sarà necessario leggere l’atto, ma se quanto riportano gli organi di stampa fosse confermato, quello che emergerebbe come messaggio dalla sentenza con cui la Corte di assise di Modena ha condannato a 30 anni e non all’ergastolo Salvatore Montefusco, reo del duplice femminicidio della moglie e della figlia di lei, è che saremmo di fronte a un provvedimento da ‘manuale del patriarcato’. Dalla narrazione dei media sembrerebbe infatti che i giudici non abbiano riconosciuto la specificità della violenza contro le due donne e dunque il duplice femminicidio. Il problema non è tanto la pena applicata, ma la motivazione con cui si arriva a quella pena, motivazione che appare grave. Speriamo davvero di essere smentiti dalla lettura della sentenza che attendiamo con apprensione’. ‘Due le gravi questioni di merito – prosegue Valente – La prima riguarda l’attitudine di confondere la violenza contro le due donne e di derubricarla a conflitto familiare: come Commissione di inchiesta del Senato sul femminicidio abbiamo rilevato che è una prassi diffusa. In questo caso è come dire che Gabriela Trandafir, la moglie vittima di femminicidio, chiedendo al marito di andarsene di casa abbia in qualche modo provocato la reazione violenta di lui. Tanto è vero che si parla di ‘black out emotivo’ di lui, mentre non sono stati considerati i precedenti maltrattamenti. E’ questa la ‘lente del patriarcato’, il pregiudizio con cui alla fine si giustifica la violenza maschile’, afferma Valente. ‘E’ per questo, e arriviamo alla seconda questione, che in caso di femminicidio chiediamo da sempre, al netto delle ultime sentenze della Corte costituzionale, di introdurre il divieto di bilanciamento tra attenuanti e aggravanti, divieto che peraltro la destra sta inserendo nel ddl sicurezza per la resistenza a pubblico ufficiale. Non ci stancheremo mai di ripetere che per riconoscere la violenza contro le donne e leggerla in modo giusto, andando oltre stereotipi e pregiudizi, occorre formazione specifica per tutti gli operatori della giustizia’, conclude.


‘Apprendiamo che la Corte di assise di Modena non ha accolto la richiesta dell’ergastolo della Procura nel caso del doppio femminicidio commesso da Salvatore Montefusco sulla base ‘della comprensibilità umana dei motivi che hanno spinto l’autore a commettere il fatto reato’. Non capiamo cosa ci sia da comprendere nell’inarrestabile strage di donne commessa dalla violenza maschile, se non che c’è molto lavoro da fare per abbattere i sedimenti di una cultura patriarcale che emerge anche là dove non ti aspetti e da parte di chi ha strumenti e poteri per contrare questo orribile fenomeno’, afferma la capogruppo di Avs alla Camera Luana Zanella. ‘Sentenze come questa non fanno altro che vanificare leggi come il Codice Rosso e il lavoro di prevenzione, mandando messaggi culturali devastanti. Presenterò un’interrogazione al ministro della Giustizia perché la vicenda non si può chiudere con un triste titolo di giornale’ annuncia la deputata della Lega Laura Ravetto, responsabile del dipartimento Pari opportunità del Carroccio. Preoccupate e d’accordo anche le parlamentari del Movimento 5 Stelle nella commissione bicamerale di inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere Stefania Ascari, Anna Bilotti, Alessandra Maiorino e Daniela Morfino: ‘Trent’anni o l’ergastolo, considerata l’età del condannato, cambia poco nella pratica. Quel che sconcerta sono le motivazioni addotte e trapelate a mezzo stampa sulla sentenza di Modena. Non c’è nulla di comprensibile in un femminicidio che, in questo caso, è addirittura duplice. Gabriela Trandafir e la figlia Renata uccise a fucilate da un uomo per il quale i giudici non chiedono l’ergastolo perché, sostengono, arrivato incensurato a 70 anni, non avrebbe mai commesso un simile delitto se non fosse stato spinto da nefaste dinamiche familiari. È pur vero che le sentenze non si commentano, ma è impossibile non farlo in un caso come questo dove la vittimizzazione secondaria della donna raggiunge un apice inverosimile. Grave il messaggio che passa e pericolosissimo ciò a cui può dar adito. Purtroppo non è la prima volta che accade, e questo fa capire quanto sia urgente formare tutti gli attori che si occupano di violenza di genere, magistrati inclusi’.


‘Gabriela Trandafir e sua figlia Renata sono morte fucilate il 13 giugno 2022 a Castelfranco Emilia. Ora la Corte d’assise di Modena – come riportano oggi alcuni organi di stampa – avrebbe deciso di non concedere l’ergastolo e di ridurre a 30 anni di carcere la pena al loro assassino per ‘comprensibilità umana dei motivi che hanno spinto l’autore a commettere il fatto reato’. Una sentenza che preoccupa e indigna, creando un pericoloso precedente. Non c’è alcuna giustificazione per chi uccide una donna. Mai’. Così Mariastella Gelmini, senatrice di Noi Moderati-Centro Popolare. ‘Le motivazioni della sentenza della Corte di Assise di Modena sul doppio femminicidio che ha tolto la vita a Gabriella e Renata ci portano indietro di decenni, cancellando i progressi ottenuti con le battaglie delle donne nelle istituzioni e nella società’. Lo dichiara la deputata di Italia viva Maria Elena Boschi che sottolinea: ‘Espressioni come ‘comprensibilità umana dei motivi che hanno spinto l’autore’ o ‘black-out emozionale ed esistenziale’ inducono a credere che possa esistere una giustificazione per chi compie un femminicidio’. ‘Pensavamo di aver finalmente archiviato parole che anno il potere di rafforzare i pregiudizi, anziché combatterli, purtroppo non le abbiamo definitivamente cancellate, si annidano nelle attenuanti generiche di alcune pronunce giudiziarie. È arrivato il momento di eliminare quei pregiudizi lessicali e giudiziari, che contribuiscono ad alimentare una cultura della violenza ancora difficile da sradicare’, conclude.

Esce il 17 gennaio 2025 “Teatro”, il nuovo album di Marianne Mirage

Esce il 17 gennaio 2025 “Teatro”, il nuovo album di Marianne MirageRoma, 13 gen. (askanews) – “Teatro” è un disco di poesia e verità: vivo, intimo e immediato, in cui la musica diventa una via d’accesso privilegiata al mondo interiore, grazie alla voce di Marianne, al tempo stesso sensuale e pervasiva, e agli arrangiamenti essenziali che mettono in risalto la forza evocativa delle parole.


Marianne Mirage si addentra con profonda sensibilità nelle trame complesse dell’animo umano, esplorandone la forza e la vulnerabilità, l’energia e il potere emotivo, e invitando gli ascoltatori a una riconnessione autentica con se stessi e con le forze invisibili che ci sostengono. Attraverso elementi simbolici – come il vento di Tramontana, portatore di cambiamento, o l’iride, ponte tra corpo e cosmo – porta in scena temi al contempo personali e universali: il coraggio delle donne, il diritto di raccontare la propria storia, la ricerca di stabilità in una fede più grande, la guarigione dopo il dolore di una separazione, la riscoperta della speranza e dell’empatia, e la connessione profonda tra l’essere umano e la natura. Tra queste dimensioni, trovano spazio anche temi concreti, come la sessualità vissuta come estasi mistica, e momenti di intima dolcezza, come la dedica al padre. Ogni brano si trasforma in un’esperienza intensa e tangibile, fondendo realtà e immaginazione in un gioco raffinato di tempo, spazio e identità, capace di stimolare riflessione e cambiamento: con “Teatro”, Marianne Mirage crea una dimensione rituale, una comunità temporanea dove le tensioni emotive si dissolvono in un sollievo condiviso. Un’esperienza unica, capace di rimanere impressa come legame silenzioso tra l’artista e il suo pubblico.


Cantautrice e musicista capace di fondere con grazia pop, indie e alternative, Marianne Mirage inizia la sua carriera nel 2016 con l’album “Quelli come me” (Sugar Music), ma è nel 2017 che si fa notare dal grande pubblico partecipando al Festival di Sanremo con il brano “Le Canzoni Fanno Male” scritto da Kaballà e Francesco Bianconi. Negli anni, condivide il palco con artisti di fama internazionale, da Benjamin Clementine a Brunori Sas, da Tamino a Patti Smith, che la chiama in apertura al tour italiano del 2017. Importanti le collaborazioni nel mondo del cinema: nel 2018 la sua canzone “Corri” viene stata scelta da Pupi Avati per il film “Il fulgore di Dony”, mentre il regista Paolo Genovese le commissiona il brano “The Place” per il film omonimo, che le vale una candidatura ai David di Donatello come “Migliore Canzone Originale” e la vittoria di un Nastro d’Argento nella stessa categoria. Nel 2023, collabora con Marquis per la colonna sonora della serie “I Leoni di Sicilia” (Disney+ e Rai1) e scrive il brano “Amore mio” per il nuovo disco di Patty Pravo, atteso per il 2025 e prodotto da Taketo Gohara. “Teatro” è il suo quarto album; è stato anticipato il 17 ottobre 2024 dal singolo e video “Chiudi Gli Occhi”, inserito nelle principali playlist di Spotify (New Music Friday Italia, Indie Italia, Novità Pop), Apple Music (New Music Daily) e Amazon Music (NEW MUSIC, Novità del momento, (DI)Versi, Novità indie italiano), il 14 novembre dal brano “Venere”, anch’esso scelto da playlist come New Music Friday Italia, Indie Italia, Rock italia e Novità Pop di Spotify, e il 19 dicembre “Due anime”. Focus track dell’album è “Cielo”.

Parte da Roma l’ultimo tour nei teatri di Claudio Baglioni

Parte da Roma l’ultimo tour nei teatri di Claudio BaglioniMilano, 13 gen. (askanews) – Decolla mercoledì 15 gennaio nel cuore neorinascimentale di uno dei più bei teatri classici del mondo – il Teatro dell’Opera di Roma – “Piano di Volo Solotris”, l’ultimo tour nei grandi teatri lirici italiani di Claudio Baglioni, che, dopo il successo dei tour “Solo” e “Solobis”, riprende e termina il suo percorso concertistico assolo con il terzo, nuovo e perfezionato capitolo dell’esperienza musicale dal vivo nei teatri classici.


Questo debutto coincide con il terzo compleanno del progetto live Solo, nato nel gennaio del 2022 proprio sul palco del primo e più prestigioso teatro di Roma. “Solotris”, con 110 concerti che attraverseranno dal nord al sud il Belpaese fino a dicembre, toccando gli scenari più prestigiosi e suggestivi di 42 città italiane, chiude la trilogia di SOLO. Con un totale di 300 esibizioni il progetto live diventerà la tournée più lunga della carriera di Claudio Baglioni, completando i precedenti e storici giri di recital solisti: Assolo (1986), Incanto (2001), Diecidita (2011-2012-2013).


Il recital atterrerà in altri due momenti cruciali del tour al Teatro dell’Opera: il 12 maggio 2025, quando sarà completata la mappa del nord e centro Italia, prima parte di PIANO DI VOLO e il 27 ottobre 2025, infine, chiuderà, con un passaggio di testimone, questa staffetta ideale, facendo decollare l’ultima fase del sorvolo che porterà Claudio Baglioni sui palchi dei teatri lirici del sud Italia, fino all’atterraggio definitivo al Teatro Bellini di Catania il 9 dicembre. Piano di volo è un concerto-racconto del cantautore, unico protagonista sulla scena. Un’impresa innovativa e sempre in rinnovamento, una trasvolata solitaria in cui l’interprete, il compositore, il musicista e l’intrattenitore s’incontrano tra musica e invenzione, parola e narrazione, storia e sperimentazione, rigore e improvvisazione.


Le canzoni, nelle versioni solistiche, ritornano nella dimensione essenziale e nuda nella quale sono state create e costruite dall’autore – quando erano ancora soltanto “sue” – e, subito dopo, cercano atmosfere inedite, itinerari sconosciuti e luoghi stupefacenti verso cui andare. Ogni brano è un tragitto, una rotta tracciata, un’andatura sorprendente. Claudio Baglioni è il pilota che annuncia e dirama il suo piano di volo, scelto, di volta in volta, per viaggiare nel tempo e nello spazio, nello stesso momento, reali e fantastici di un palco teatrale, insieme ai passeggeri spettatori. Il piano, declinato in due modalità – un pianoforte classico gran coda e un pianoforte avveniristico – sarà il mezzo e lo strumento di volo e di suono. Il piano tridimensionale dell’emozione, dell’irrealtà, dell’immaginazione. La performance di Piano di volo è un’evoluzione speciale, dinamica, una traiettoria artistica sbalorditiva, “singolare”. Un esempio singolo. Come un numero uno. Come l’artista sul palcoscenico. Come in un sorvolo isolato e insolito, ma non da solo. Dentro gli occhi di tanti altri. Con i sogni fatti da tanti altri.


In questo “concerto ravvicinato del terzo tipo”, classico e futuribile, nel medesimo istante, Claudio Baglioni condividerà, a strettissimo contatto, con gli spettatori, le opere e le composizioni più preziose del suo repertorio e le vicende della sua vita artistica e personale, come a trovarsi e giocare in un popolato cortile a cielo coperto, nell’ineguagliabile scenario, segreto e magnificente, dei grandi, prestigiosi e bellissimi teatri italiani di tradizione. I biglietti per i concerti di “Piano di volo solotris” sono disponibili TicketOne.it e nei punti vendita e nelle prevendite abituali (per info www.friendsandpartners.it). Il tour è prodotto e organizzato da Friends & Partners e Come s.r.l.

In radio il nuovo singolo di Anna “Una tipa come me”

In radio il nuovo singolo di Anna “Una tipa come me”Milano, 13 gen. (askanews) – Anna sarà in tutte le radio in Italia con il nuovo singolo “Una tipa come me”, nuovo estratto dall’album 3 volte certificato Platino, “Vera baddie”.


Si tratta di uno dei brani più amati dai fan, andato virale su TikTok, già certificato Oro (FIMI/GFK) e che parla delle imperfezioni del nostro carattere. “Io non cambierò comunque, farò sempre su e giù. Resta qua pure quando il mio umore va down, down, down”. Scritta a Los Angeles, ANNA chiede di accettare tutti gli “up” e i “down” che si vivono emotivamente nel nostro quotidiano. Ognuno ha dei difetti caratteriali, degli “alti” e dei “bassi”, che però non devono essere uno scoglio.


“Sono molto affezionata a questo pezzo, perché ha delle sonorità che non ho mai esplorato” – racconta Anna. La traccia è stata realizzata con la collaborazione dei produttori americani Westen Weiss (Post Malone, A$AP Rocky, Camila Cabello, Future, Lil Nas X, Katy Perry), Mac Sutphin (Lil Yachty, Wiz Khalifa) e il producer multiplatino vincitore di 2 Grammy Awards, Matt Cohn (The Weeknd, SZA, Charli XCX).


Quest’autunno autunno Anna s’imbarcherà nel suo primo tour nei Palasport, prodotto e realizzato da NEXT SHOW e Vivo Concerti, che partirà il 16 novembre da Mantova (PalaUnical), data già sold-out, farà tappa a Milano (Unipol Forum) con due concerti sold-out il 22-23 e una terza data il 24 novembre, a Bologna (Unipol Arena) il 26, a Firenze (Mandela Forum) il 28, a Napoli (Palapartenope) il 30, il 2 dicembre a Roma (Palazzo dello Sport), il 4 dicembre a Padova (Kioene Arena) con uno show già sold-out, per poi concludersi il 6 dicembre a Torino (Inalpi Arena). Nella classifica FIMI/GFK, Anna è risultata l’artista femminile con più copie vendute del 2024. Inoltre, “VERA BADDIE” è stato il disco rimasto più a lungo alla prima posizione dell’anno, il terzo più venduto in generale e il primo di un’artista donna.


Anna, inoltre, è l’artista femminile con più certificazioni FIMI del 2024: oltre 2 milioni e 500 mila copie certificate. L’artista è stata premiata dalla testata Billboard Italia come “Donna dell’Anno” e il 29 marzo sarà ai “Billboard Women In Music Awards” a Los Angeles accanto alle più grandi star internazionali per ricevere il premio “Global Force”.

Manovra, Conte: cuneo fiscale beffa per molti, buste paga tagliate

Manovra, Conte: cuneo fiscale beffa per molti, buste paga tagliateRoma, 13 gen. (askanews) – “Nel 2025 migliorano le paghe per alcuni ministri ma non la busta paga di molti lavoratori fra 10 e 35 mila euro di reddito: non solo non avranno 1 euro in più sullo stipendio rispetto al 2024, ma perderanno da 5 a quasi 100 euro in totale quest’anno. Degli annunci sui miracoli del taglio del cuneo – misura che esisteva già negli anni passati – resta questa beffa per molte delle persone coinvolte”. Lo ha scritto sui suoi canali social il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.


“Le famiglie – ha proseguito l’ex presidente del Consiglio – vengono gettate in molti casi senza paracadute in questo 2025 di rincari: secondo autorevoli studi, dalle bollette alle autostrade gli aumenti a loro carico sfioreranno i 1000 euro in vari settori nei prossimi 12 mesi. Hanno bocciato tutte le nostre proposte contro il carovita, dai 100 euro al mese in più in più alle pensioni minime agli aumenti per i tantissimi italiani che stanno finendo in cassa integrazione. È un Governo completamente fuori dalla realtà”, ha concluso Conte.

Teatro, Van Gogh Cafè Opera Musical alla Sala Umberto di Roma

Teatro, Van Gogh Cafè Opera Musical alla Sala Umberto di RomaRoma, 13 gen. (askanews) – Scritto e diretto da Andrea Ortis, “Van Gogh Café Opera Musical” – in scena alla Sala Umberto a Roma dal 23 al 26 gennaio – è uno spettacolo musicale che si ispira alle opere e alla straordinaria vita di Vincent Van Gogh.


La MIC – International Company produce un musical ambientato in un Café Chantant Parigino, nel quale una scena suggestiva, la musica di un’orchestra dal vivo, il canto di un cast d’eccezione e coinvolgenti coreografie prendono vita e colore grazie, anche, ad emozionanti proiezioni animate 3D che rendono le opere di Vincent vive e meravigliosamente immersive. In una vivace Parigi, l’atmosfera Bohemienne pervade la città. Artisti, letterati e studiosi si incontrano all’interno dei Café che, da semplici locali di ristoro diventano veri e propri centri di fermento culturale in cui si mescolano pensieri, arte e socialità. Teatri di vita dove musicisti, danzatrici e cantanti si esibiscono creando spettacoli coinvolgenti e di successo.


Sono i celebri Café Chantant e “Van Gogh Café Opera Musical” è ambientato, appunto, all’interno di un Café Chantant, dove gli avventori assistono alla messa in scena originalissima della vita e delle opere di Vincent Van Gogh. “Van Gogh Café Opera Musical” intreccia diversi linguaggi per svelare l’anima di Vincent Van Gogh, esplorando i suoi tormenti, la sua fiducia e la sua straordinaria capacità di amare e sognare. L’orchestra dal vivo, con chitarre, violino, pianoforte, musette, percussioni e contrabbasso, riempie lo spazio con una sinfonia di colori musicali, attingendo alle melodie iconiche della cultura francese, con la raffinatezza e la personalità dei più grandi parolieri e cantanti di Francia, Edith Piaf, Charles Aznavour, Mireille Mathieu, Yves Montand. Le coreografie si muovono tra la sensualità del flamenco e l’espressività della danza contemporanea, attraversando i luoghi nei quali Vincent ha vissuto ed amplificando le emozioni, riflettendo così la complessità interiore di Van Gogh.


L’imponente allestimento visivo, grazie a spettacolari animazioni 3D, fa vivere le opere pittoriche, immergendo il pubblico nella “notte stellata” o nel “campo di grano con volo di corvi”, tra i “girasoli” o negli “autoritratti” di Vincent che si animano, immergendo il pubblico e gli interpreti in un mondo vibrante e surreale dove arte e realtà si fondono in un’esperienza sensoriale profonda e coinvolgente. Ogni pennellata di Van Gogh diventa un tassello di un universo visivo straordinario, che avvolge lo spettatore tra musica, danza e canto in un abbraccio sensoriale di potente impatto emotivo e di originalissima e commovente vitalità.

La festa di Max Pezzali continua con nuovi live nel 2026

La festa di Max Pezzali continua con nuovi live nel 2026Milano, 13 gen. (askanews) – La festa di Max Pezzali è una linea continua senza inizio né fine: dal palco dell’Unipol Forum di Milano, durante l’ultima delle 11 memorabili date milanesi di Max Forever – Questo Forum non è un albergo, annuncia Max Forever Gli anni d’Oro – Stadi 2026, due nuove date in vendita da oggi, che lo vedranno a San Siro l’11 e il 12 luglio 2026 per un’altra grande stagione live da protagonista negli stadi.


Dopo le 10 date da tutto esaurito nei principali stadi italiani, compresa una tripletta milanese, nell’estate 2024, e la straordinaria catena di palazzetti di Milano e Roma, la titanica avventura live di Max prosegue quest’estate con il maxi evento Max Forever – Grand Prix il 12 luglio 2025 all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, volando con la mente già ai nuovi stadi dell’estate del 2026. Un fenomeno quello di Max Pezzali, un successo inarrestabile per un’icona pop che colleziona numeri da record: oltre 180 mila biglietti per le 18 date sold out invernali, più di 400 mila venduti nella prima tournée negli stadi 2024 a cui si somma il grande successo della stagione live 2022/Max Forever (Hits Only), 23, che ha visto 520mila presenze registrate tra la doppia data a San Siro, un tour sold out in 30 palazzetti, la storica serata al Circo Massimo.


In attesa dei nuovi appuntamenti estivi 2025 e 2026, lo show Max Forever riprende dal 24 gennaio al 2 febbraio al Palazzo dello Sport di Roma con Questo Pala non è un albergo, altre 7 date tutte sold out, un viaggio a più tappe nel mondo di Max, un live imperdibile e immersivo, pensato per coinvolgere il pubblico e renderlo protagonista sulle note di una setlist stravolta rispetto agli ultimi concerti, con un allestimento che cambia del tutto veste al classico palazzetto, trasformato di volta in volta in uno scenario nuovo. I biglietti per Max Forever Gli anni d’Oro Stadi 2026, organizzato e prodotto da Vivo Concerti, sono disponibili a partire da oggi, lunedì 13 gennaio in esclusiva solo su TicketOne e dalle 11 di sabato 18 gennaio nei punti vendita autorizzati, su www.vivoconcerti.com e altre prevendite online.

Sanremo, Marcella Bella al Festival con Pelle Diamante

Sanremo, Marcella Bella al Festival con Pelle DiamanteRoma, 13 gen. (askanews) – Marcella Bella torna in gara, dopo diciotto anni, per la nona volta, alla 75esima edizione del Festival della Canzone Italiana con Pelle Diamante, scritto da Marcella Bella, Marco Rettani, Senatore Cirenga, Andrea Simoncini. Produzione FFN Records, Starpoint Corporation, BMG.


Marcella Bella dopo l’esordio sul prestigioso palco nel 1972 con Montagne Verdi, con cui ebbe un grandissimo successo entrando nel cuore di tanti, torna nel 1981 con Pensa per te, 1986 con Senza un briciolo di testa, 1987 con Tanti Auguri, 1988 con Dopo la tempesta, 1990 Verso l’ignoto con il fratello Gianni, 2005 con Uomo bastardo e 2007 con Forever, per sempre, con il fratello Gianni. Un palco importante per Marcella, che esordisce come cantautrice a Sanremo senza il fratello e con un brano che porta anche la sua firma.


Pelle Diamante è un inno che celebra le donne ma sa andare al di là di ogni separazione di genere, sottolineando come il diamante sia, oltre che prezioso, il più resistente a qualunque urto. Avere Pelle Diamante è avere la “pelle dura”, resistente: “E’ un inno alla donna forte e determinata che sa quello che vuole e sa essere artefice della propria vita. È talmente forte, indipendente e resistente proprio come il diamante. Con un pizzico di ironia può essere anche un po’ stronza ma sorprendente. Un pezzo contemporaneo fatto per divertirsi ballando, per un messaggio importante. Se diventasse un inno anche per una sola donna – conclude Marcella – saprei di aver fatto il mio dovere di artista”. Parole dolci e forti per un’artista che non tradisce l’immagine femminile che abbiamo di lei, confermando, al tempo stesso, come sia indomabile e “tosta”.


Marcella è una donna libera, come i suoi inconfondibili ricci che sono da sempre la sua nota distintiva come il carminio del suo rossetto che ne sottolinea il sorriso affascinante. Ancora una volta Pasquale Mammaro, l’uomo che a Sanremo, con Il Volo, Diodato e Tananai (da editore), con Orietta Berti e Donatella Rettore (da produttore e editore) e i Cugini di Campagna in ordine di tempo, ha dimostrato di avere un intuito infallibile e che quest’anno, con Marcella Bella, conferma la sua attitudine a dare valore e risalto a grandi artisti secondo il suo motto, Old is Gold.


Pelle Diamante, il singolo in gara a Sanremo sarà contenuto in ETNEA DIAMANTE EDITION con gli inediti Fino alla fine del mondo, musica di Marcella e Rosario Bella, testo di Marcella e Tacchi a Spillo remix, di L. Vizzini e S. Cirenga. È attivo il pre-order.

Tennis, a Melbourne avanti Alcaraz e Djokovic, fuori Kyrgios

Tennis, a Melbourne avanti Alcaraz e Djokovic, fuori KyrgiosRoma, 13 gen. (askanews) – Nessun problema per Carlos Alcaraz e Novak Djokovic nel primo turno degli Australian Open a Melbourne. Lo spagnolo n°3 del mondo ha superato nettamente il kazako Alexander Shevchenko, 77 del ranking, con i parziali di 6-1, 7-5, 6-1 in quasi due ore di partita. Carlitos affronterà al 2° turno il giapponese Nishioka. Avanti anche il 24 volte campione Slam Novak Djokovic, che nel giardino di casa della Rod Laver Arena soffre maledettamente per un set le sfuriate del 19enne statunitense Nishesh Basavareddy, 107 del ranking e in gara con una wild-card: 4-6, 6-3, 6-4, 6-2 i parziali per Nole in tre ore di gioco. Fatale per l’americano un problema fisico accusato nel secondo set, che l’ha condizionato nella parte finale della partita. Djokovic sfiderà al 2° turno il portoghese Jaime Faria. Finisce subito la corsa di Nick Kyrgios. L’idolo di casa, che rientrava a Melbourne dopo il lungo stop, ha ceduto il passo al britannico Jacob Fearnley, numero 92 Atp, che si è imposto 7-6, 6-3, 7-6 dopo due ore e un quarto di partita. Kyrgios, che resta comunque in corsa nel tabellone di doppio dove tre anni fa trionfò insieme a Kokkinakis, ha anche accusato un problema fisico che lo ha condizionato da circa metà partita.