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Manovra,Schlein: Governo agevola privatizzazione Sanità, Meloni bugiarda

Manovra,Schlein: Governo agevola privatizzazione Sanità, Meloni bugiardaBruxelles, 17 ott. (askanews) – “Problemi e tensioni” nella maggioranza “ne abbiamo visti spesso ma ci preoccupiamo della propaganda che abbiamo sentito anche ieri sulla manovra. Continuano a dare i numeri sulla sanità, ma il numero più interessante che danno loro è quello che li inchioda alle loro bugie: perchè la spesa sanitaria che in tutto il mondo si calcola sul Pil è al 6,3-6,4 e 6,2 per i prossimi tre anni”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, parlando con i giornalisti a Bruxelle a margine del summit pre-Consiglio dei Socialisti.


“Quindi – ha aggiunto – è inutile che Meloni continui a raccontarci che ha fatto il più grande investimento della storia: la spesa sanitaria sul Pil in Italia è ferma e loro stanno agevolando una privatizzazione strisciante che fa sì che le persone in Italia non riescono più a curarsi perchè se devi aspettare un anno e mezzo per una gastroscopia o hai i soldi per andare dal privato o non te la fai. Vorrei che avessero più serietà”.

Centri Albania, Schlein a Bruxelles: accordo spreca risorse e viola diritto

Centri Albania, Schlein a Bruxelles: accordo spreca risorse e viola dirittoBruxelles, 17 ott. (askanews) – “Ho parlato della propaganda del governo sull’immigrazione e in particolare sull’accordo in Albania, chiarendo ai colleghi che è un accordo che spreca 800 milioni per violare il diritto fondamentale a chiedere asilo”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, parlando con i giornalisti a Bruxelle a margine del summit pre-Consiglio dei Socialisti.


“Non è possibile scegliere su una nave – ha aggiunto – chi è fragile, chi non lo è, chi è minore e chi no. Chiediamo al governo di chiarire quanto è costato il primo viaggio. Di 16 persone ne sono doute tornare intietro 4, di cui due minori e due adulti fragili. E’ la dimostrazione che è un accordo che viola i diritti fondamentali, che si accanisce con chi è stato salvato in mare. E peraltro c’è una sentenza della Corte di giustizia europea che chiarisce che non puoi rimpatriare considerando un Paese sicuro se anche in una parte del suo territorio non è sicuro per anche solo una categoria di persone. Siccome c’erano 16 egiziani con quella nave c’è legittimamente da chiedere se il governo ritiene che l’Egitto sia un Paese sicuro in ogni parte del suo territorio per ogni categoria di persone, visto che ci è stato torturato e ucciso un ricercatore italiano, Giulio Regeni, e migliaia e migliaia di egiziani sono illegittimamente detenuti. E’ un accordo che scricchiola dal punto di vista giuridico, spreca soldi dei cittadini con 800 milioni che avremmo potuto mettere sulla sanità e che non fa che rinfocolare una propaganda del governo”, ha concluso.

Istat: cresce nel 2023 la povertà assoluta tra le famiglie di operai

Istat: cresce nel 2023 la povertà assoluta tra le famiglie di operaiRoma, 17 ott. (askanews) – L’incidenza di povertà assoluta diminuisce al crescere del titolo di studio della persona di riferimento della famiglia; se quest’ultima ha conseguito almeno il diploma di scuola secondaria superiore, l’incidenza è pari al 4,6%, in peggioramento rispetto al 2022 (quando era pari al 4,0%), e raggiunge il 12,3% se ha al massimo la licenza di scuola media. Nelle famiglie con persona di riferimento occupata, valori elevati dell’incidenza di povertà si confermano per le famiglie con persona di riferimento operaio e assimilato (16,5%, in crescita rispetto al 14,7% del 2022), raggiungendo il valore più elevato della serie dal 2014; stessa dinamica per le incidenze degli occupati e dei dipendenti. Lo ha reso noto l’Istat.


Fra le famiglie con p.r. indipendente, i valori più alti si registrano per coloro che svolgono un lavoro autonomo diverso da imprenditore o libero professionista (6,8% altro indipendente, in miglioramento rispetto all’8,5% del 2022). Le famiglie con persona ritirata dal lavoro mostrano valori stabili (5,7%) dopo la crescita del 2022, mentre si confermano invece i valori più elevati per le famiglie con p.r. in cerca di occupazione (20,7%).

Cinema, Ron Howard apre il 42esimo Torino Film Festival con “Eden”

Cinema, Ron Howard apre il 42esimo Torino Film Festival con “Eden”Roma, 17 ott. (askanews) – È Ron Howard ad inaugurare il 42esimo Torino Film Festival con il suo film Eden, che sarà proiettato in anteprima internazionale in occasione della cerimonia di apertura del 22 novembre al Teatro Regio di Torino. Il regista ha vinto due Premio Oscar ed è autore di pellicole indimenticabili come Apollo 13, A Beautiful Mind e Il codice da Vinci.


Eden è un drama thriller che vanta un cast del calibro di Jude Law, Ana De Armas, Vanessa Kirby, Daniel Bruhl e Syndey Sweeney. Il film è un’esclusiva per l’Italia Italian International Film (Gruppo Lucisano) in collaborazione con Rai Cinema e sarà distribuito prossimamente da 01 Distribution. Il dottor Friedrich Ritter e sua moglie Dora Strauch sono due europei idealisti che fuggono dalla Germania nel 1929, rinnegando i valori borghesi che ritengono stiano distruggendo la vera natura dell’umanità, per trasferirsi sull’isola disabitata di Floreana, nell’arcipelago delle Galàpagos. Tuttavia la loro cercata solitudine dura ben poco. A loro si uniscono dapprima Margaret e Heinz Wittmer, coloni seri e capaci, e successivamente la baronessa Eloise Bosquet de Wagner Wehrhorn seguita dai suoi due amanti, un servitore ecuadoriano e un piano per aprire un hotel di lusso sull’isola. Il maltempo, la fauna selvatica e la totale mancanza di comfort e civilizzazione rendono la loro convivenza molto problematica, ma la più grande sfida sarà quella di coesistere con vicini disperati e pronti a tutto pur di affermare se stessi.


Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del Ministero della Cultura Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT.

Istat: nel 2023 in povertà assoluta 1,29 mln di minori, massimi dal 2014

Istat: nel 2023 in povertà assoluta 1,29 mln di minori, massimi dal 2014Roma, 17 ott. (askanews) – Nel 2023, la povertà assoluta in Italia interessa oltre 1 milione 295mila minori (13,8% rispetto al 9,7% a livello nazionale); l’incidenza varia dal 12,9% del Nord, al 15,5% del Mezzogiorno. Rispetto al 2022 la condizione dei minori è stabile a livello nazionale, con il valore più elevato dal 2014, ma si colgono segnali di peggioramento per i bambini da 7 a 13 anni del Centro (l’incidenza arriva al 13,9% dal 10,7%). Lo ha reso noto l’Istat.


Le famiglie in povertà assoluta in cui sono presenti minori sono quasi 748mila, con un’incidenza pari al 12,4%. Le famiglie di altra tipologia con minori, ossia quelle famiglie dove frequentemente convivono più nuclei familiari e/o membri aggregati, presentano i valori più elevati dell’incidenza (25,6%), seguite dalle famiglie numerose costituite dalle coppie con tre e più figli minori, per le quali l’incidenza arriva al 18,8%. In generale, la diffusione del fenomeno aumenta al crescere del numero di figli minori presenti in famiglia (6,6% per le coppie con un figlio minore, 11,6% per quelle con due figli minori) e rimane comunque elevata tra le famiglie monogenitore con minori (14,8%). Rispetto al 2022 si registra una sostanziale stabilità; tuttavia, l’intensità della povertà delle famiglie con minori, pari al 20,1%, è più elevata di quella del complesso delle famiglie povere (18,2%), a ulteriore testimonianza di una condizione di più marcato disagio.


L’incidenza di povertà tra le famiglie con minori varia molto a seconda della condizione lavorativa e della posizione nella professione della p.r.: per gli occupati, i valori più elevati si riscontrano fra le famiglie con p.r. operaio e assimilato (19,4%, in crescita rispetto al 2022); seguita dalle famiglie con minori in cui la p.r. è altro indipendente (9,1%). Si arriva al 22,7% per le famiglie con minori in cui la p.r. non è un occupato, sfiorando il 23,9% per i casi in cui la p.r. è in cerca di occupazione. Anche la cittadinanza gioca un ruolo importante nel determinare la condizione socio-economica delle famiglie con minori. L’incidenza di povertà assoluta delle famiglie con minori composte solamente da italiani si attesta all’8,2%, mentre arriva al 41,4% per le famiglie con minori composte unicamente da stranieri (è il 34,1% nel caso più generale in cui nella famiglia con minori ci sia almeno uno straniero).


L’incidenza di povertà assoluta per le famiglie con minori è più elevata nei comuni centro delle aree metropolitane (14,7%), mentre si osservano valori inferiori e su livelli simili per i comuni periferia dell’area metropolitana e i comuni oltre i 50mila abitanti (11,9%) e per i comuni più piccoli, fino a 50mila abitanti, dove è pari all’12,1%.

Pensioni, Fava: in cinque anni la spesa è aumentata del 19%

Pensioni, Fava: in cinque anni la spesa è aumentata del 19%Roma, 17 ott. (askanews) – Nel 2023, secondo le rilevazioni della Ragioneria generale dello Stato, la spesa pensionistica cresce rispetto al 2022 del 7,4% attestandosi al 15,3% del pil, uno dei più elevati d’Europa. Così il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, durante un’audizione nella commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, sottolineando che “negli ultimi cinque anni è passata da 268 a 319 miliardi di euro con una crescita di quasi il 19%”.


Nel biennio 2023-2024 la spesa in rapporto al pil “aumenta significativamente portandosi sopra il 16%, anche a causa dell’elevato livello della perequazione imputabile al significativo incremento dell’inflazione”.

Salari, Fava: retribuzioni reali 2019-2023 hanno perso circa 10%

Salari, Fava: retribuzioni reali 2019-2023 hanno perso circa 10%Roma, 17 ott. (askanews) – “Al notevole recupero occupazionale, sia in termini di unità che di intensità di lavoro, non è corrisposto un incremento dei redditi e delle retribuzioni tale da compensare pienamente la perdita di potere d’acquisto conseguenza dell’aumento dei prezzi che ha interessato gli ultimi anni. La retribuzione media annua pro capite nel 2023 risulta pari a 25.789 euro: rispetto al 2019 si tratta di un incremento del 6,8%. La variazione media dei prezzi al consumo tra il 2019 e il 2023 è collocabile attorno al 15-17%”. Così il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, durante un’audizione nella commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale. In pratica, le retribuzione reali hanno perso circa il 10%.

Pensioni, Fava (Inps): in 5 anni la spesa è passata da 268 a 319 miliardi, un aumento del 19%

Pensioni, Fava (Inps): in 5 anni la spesa è passata da 268 a 319 miliardi, un aumento del 19%Roma, 17 ott. (askanews) – Nel 2023, secondo le rilevazioni della Ragioneria Generale dello Stato, la spesa pensionistica cresce rispetto al 2022 del 7,4% attestandosi al 15,3% del Pil, uno dei più elevati d’Europa. Così il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, durante un’audizione nella commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, sottolineando che “negli ultimi cinque anni è passata da 268 a 319 miliardi di euro con una crescita di quasi il 19%”.


Nel biennio 2023-2024 la spesa in rapporto al Pil “aumenta significativamente portandosi sopra il 16%, anche a causa dell’elevato livello della perequazione imputabile al significativo incremento dell’inflazione”. Le ragioni di una spesa pensionistica elevata “sono storicamente riconducibili a un sistema pensionistico in passato generoso – ha poi affermato il presidente dell’Inps – sia dal punto di vista dei requisiti pensionistici che da quello del metodo di calcolo, che, seppur modificato dal 1995, produce ancora effetti sulla spesa pensionistica in ragione dello stock di pensioni ancora vigenti liquidate con il metodo precedente”.


Nel 2023, ha detto Fava, “l’età effettiva di pensionamento è in linea con quella degli altri Paesi europei e solo leggermente superiore alla media Ue, nonostante in Italia la speranza di vita sia tra le più alte d’Europa. Inoltre, il tasso di sostituzione della pensione rispetto all’ultima retribuzione percepita prima del pensionamento resta tra i più elevati in Ue, pari al 59%, quasi 14 punti percentuali sopra la media europea, anche in ragione dell’elevato peso dell’aliquota di contribuzione. Per completare il quadro occorre ricordare come in Italia il secondo pilastro del nostro sistema pensionistico, la previdenza complementare, necessita di un suo ulteriore sviluppo. Le potenzialità di questo secondo pilastro necessitano di interventi di promozione che il Psb introduce tra le iniziative mirate alla sostenibilità del sistema pensionistico”. Fava ha aggiunto che negli anni successivi al 2024 “la spesa in rapporto al Pil si manterrebbe sostanzialmente stabile fino al 2026 per poi riprendere ad aumentare moderatamente superando il 17% nel 2036. Questa dinamica è essenzialmente dovuta all’incremento del numero di pensioni come conseguenza dell’uscita dal mondo del lavoro dei nati negli anni ’60-’70 (baby boomers). Successivamente dopo un periodo di stabilità, la spesa diminuisce gradualmente tornando a livelli prossimi al 16% nel 2050 e al di sotto del 14% dal 2059. Tale dinamica decrescente è determinata dall’applicazione generalizzata e a pieno regime del calcolo contributivo contestualmente all’applicazione dei meccanismi di stabilizzazione previsti dal sistema pensionistico (adeguamento automatico dei requisiti minimi di pensionamento e dei coefficienti di trasformazione in funzione della speranza di vita), espressamente disegnati per garantire la sostenibilità finanziaria del sistema e l’adeguatezza delle prestazioni”.


Le riforme pensionistiche approvate negli ultimi 30 anni, dall’accesso al pensionamento ai sistemi di calcolo, “hanno posto le basi per adattare il nostro sistema pensionistico alla nuova realtà demografica ed economica. Queste riforme hanno allungato la vita lavorativa e si stima che porteranno la spesa pensionistica in rapporto al Pil su un sentiero di riduzione dopo l’aumento atteso dovuto all’accesso al pensionamento delle generazioni dei baby boomers che determineranno la gobba pensionistica. In particolare, meccanismi automatici di adeguamento alla speranza di vita, dei requisiti anagrafici e contributivi di accesso alla pensione, hanno determinato un incremento nell’ultimo decennio dell’età media al pensionamento da 62,1 a 64,6 anni”. Così il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, durante un’audizione nella commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.

Vertice Meloni-Salvini-Tajani-Fitto, a Bruxelles patto dell’Amigo?

Vertice Meloni-Salvini-Tajani-Fitto, a Bruxelles patto dell’Amigo?Bruxelles, 17 ott. (askanews) – Vertice notturno a Bruxelles tra la premier Giorgia Meloni, i suoi vice Antonio Tajani e Matteo Salvini e Raffaele Fitto, il ministro designato come commissario europeo che deve passare il vaglio (che si preannuncia severo) del Parlamento di Straburgo. I quattro si sono incontrati per circa un’ora al bar dell’hotel Amigo, dove alloggia Meloni, arrivata a Bruxelles per partecipare oggi al summit Ue-Paesi del Golfo e domani al Consiglio europeo.


La presidente del Consiglio, al termine dei lavori, ha cenato in hotel con gli stessi Tajani e Fitto. Salvini è arrivato intorno alle 22.30, ha salutato Fitto nella hall, e si è accomodato con il collega degli Esteri a un tavolino, dove poco dopo li ha raggiunti la premier. Grandi sorrisi, da parte loro, con la premier che ha fatto con le dita il segno della vittoria in direzione dei giornalisti che, tenuti fuori dall’hotel, stavano assiepati per sbirciare dalla finestra. Poi ai tre si è unito anche Fitto. L’incontro è arrivato all’indomani del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera alla manovra. Quello di stasera è stato quindi sicuramente un segnale, voluto, di “compattezza” della maggioranza, rivendicata oggi dalla stessa Meloni. Ma potrebbe essere stata anche l’occasione per un primo confronto in vista del passaggio parlamentare. Proprio oggi, infatti, Tajani, ha auspicato la possibilità di “aggiungere altri interventi” tra Camera e Senato.


Sul tavolo potrebbe esserci stata anche la ‘candidatura’ dello stesso Fitto. Il ministro – atteso in audizione il 12 novembre – dovrà avere il via libera della commissione parlamentare che lo ‘interrogherà’ e visti alcuni mal di pancia sia nel gruppo dei socialisti che in quello di Renew, sarebbe sicuramente gradito un ‘aiuto’, magari non ufficiale, da parte dei Patrioti, di cui fa parte la Lega. A proposito dei Patrioti, Salvini è arrivato nella capitale belga per il primo summit pre-Consiglio organizzato dagli orbaniani, a cui parteciperà anche Marine Le Pen. Un gruppo che, a destra, rappresenta da un lato una spina nel fianco per l’Ecr di Meloni, dall’altro una spinta a un avvicinamento dei Conservatori al Ppe dell”amica’ Ursula von der Leyen, che ha già avviato un processo di spostamento a destra della sua Commissione. E infatti il Ppe domani voterà un documento sui migranti in cui si farà diretto riferimento al protocollo tra Italia e Albania.


Al termine dell’incontro, durato circa un’ora, Salvini non ha rilasciato dichiarazioni mentre Tajani si è fermato a parlare con i cronisti. “Abbiamo fatto quattro chiacchiere”, ha minimizzato. “La manovra? Non c’è stato nessun problema, era già tutto deciso, eravamo tutti soddisfatti”. Se poi dal concordato arriveranno altre risorse, ha ribadito, “si può fare di più”. Per quanto riguarda Fitto, ha assicurato “il Ppe è compatto” sul suo nome mentre la Lega “può votare per Fitto e non votare la Commissione. Su questo da parte di Salvini non ci sono mai stati dubbi”.

Governo, incontro tra Meloni, Salvini e Tajani a Bruxelles

Governo, incontro tra Meloni, Salvini e Tajani a BruxellesBruxelles, 16 ott. (askanews) – Il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini è arrivato all’hotel Amigo di Bruxelles, per incontrare la premier Giorgia Meloni e l’altro vice Antonio Tajani. Entrando nell’hotel Salvini ha salutato il collega Raffaele Fitto, designato come commissario europeo, che stava uscendo dopo la cena con Meloni.


L’incontro arriva all’indomani del Consiglio dei ministri che ha dato il via alla manovra. Salvini è a Bruxelles per partecipare, domani, al pre-vertice (il primo) del gruppo dei Partrioti mentre Tajani sarà al consueto incontro del Ppe. Meloni sarà impegnata invece nel Consiglio europeo ma ripartirà già domani sera per volare in Giordania e poi in Libano.