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Pensioni, Conte: Giorgetti propone il “fine lavoro mai”

Pensioni, Conte: Giorgetti propone il “fine lavoro mai”Roma, 12 ott. (askanews) – “Sulle pensioni il governo Meloni parte per la luna di miele con Monti e Fornero, mentre manda i giovani sul Titanic”. Lo ha scritto sui suoi canali social il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.


“L’ultima proposta del ministro dell’Economia Giorgetti – ha spiegato l’ex premier – sono ‘incentivi ai lavoratori per non andare in pensione’, con l’ipotesi che lo Stato rinunci a una parte dei contributi. Ma non dovevano cancellare la ‘Fornero’ e mandare le persone in pensione anticipata? Macché! Ora propongono loro il ‘fine lavoro mai’. E a chi è in pensione tagliano le rivalutazioni in un momento di gravi rincari e carovita mentre ai nostri ragazzi sbattono in faccia la porta d’ingresso al mercato del lavoro. Che disastro”, ha concluso Conte.

Tennis, Sinner: “Essere numero uno a fine anno era un mio obiettivo”

Tennis, Sinner: “Essere numero uno a fine anno era un mio obiettivo”Roma, 12 ott. (askanews) – “Credo che come partita oggi era molto difficile, lui ha giocato molto bene e io ho cercato di stare lì con i miei game di servizio per poi nei game di risposta cercare di trovare una soluzione come fatto nell’ultimo game. Essere numero uno di fine anno è sempre stato un mio obiettivo, arrivarci è un conto, ma finirlo è un altro”. Così Jannik Sinner a commentato a caldo la vittoria in semifinale ottenuta contro Tomas Machac. “Sono molto contento, e siamo molto contenti di giocare un’altra finale qui a Shanghai, è un torneo molto molto speciale e speriamo di fare un’ottima partita” ha aggiunto.

Sinner in finale a Shangai, chiuderà il 2024 da numero 1

Sinner in finale a Shangai, chiuderà il 2024 da numero 1Roma, 12 ott. (askanews) – Ottava finale dell’anno – la 22esima in carriera – per Jannik Sinner, arrivato in fondo anche al “Rolex Shanghai Masters”, penultimo “1000” della stagione dotato di un montepremi di 8.995.555 dollari, che si sta avviando alla conclusione sui campi in cemento del Qi Zhong Stadium della metropoli sulla costa centrale della Cina.


In semifinale il 23enne di Sesto Pusteria, numero uno del mondo, ha battuto per 64 75, in un’ora e 43 minuti, il ceco Tomas Machac, n.33 del ranking e 30 del seeding. Per Jannik è la 64esima vittoria in stagione, a fronte di sole 6 sconfitte. Grazie ai punti già conquistati a Shanghai l’azzurro è certo di chiudere l’anno da N.1 del mondo, il 19° dell’Era Open ma il primo italiano. Roma, 12 ott. (askanews) – Domenica in finale Sinner troverà dall’altra parte della rete o il serbo Novak Djokovic, n.4 del ranking e del seeding, o lo statunitense Taylor Fritz, n.7 ATP e settima testa di serie (il 37enne di Belgrado è avanti 9-0 nel bilancio dei precedenti con il 26enne californiano di Rancho Santa Fé). In questa stagione Sinner ha fin qui un bilancio di 63 partite vinte (che si sono tradotte in 6 titoli: Australian Open, Rotterdam, Miami, Halle, Cincinnati e Us Open) a fronte di sole 6 sconfitte. In questo 2024 da incorniciare sono riusciti a batterlo solo Alcaraz in semifinale ad Indian Wells e al Roland Garros e l’altra domenica in finale a Pechino, Tsitsipas in “semi” a Monte-Carlo, Medvedev nei quarti a Wimbledon e Rublev nei quarti a Montreal.“Credo che come partita oggi era molto difficile, lui ha giocato molto bene e io ho cercato di stare lì con i miei game di servizio per poi nei game di risposta cercare di trovare una soluzione come fatto nell’ultimo game. Essere numero uno di fine anno è sempre stato un mio obiettivo, arrivarci è un conto, ma finirlo è un altro”. Così Jannik Sinner a commentato a caldo la vittoria in semifinale ottenuta contro Tomas Machac. “Sono molto contento, e siamo molto contenti di giocare un’altra finale qui a Shanghai, è un torneo molto molto speciale e speriamo di fare un’ottima partita” ha aggiunto.


“E’ una bella sensazione (sapere di chiudere l’anno da n.1 del mondo) e sono molto contento di esserci riuscito. E’ stata una stagione fantastica per me ma non è ancora finita. Domani mi attende una grande finale, la prima qui a Shanghai, e non vedo l’ora di giocarla. Speriamo davvero sia un bel match. Diventare n.1 del mondo era un sogno per me, ma esserlo anche a fine stagione è una sensazione diversa e anche durante i tornei è un po’ diverso e per questo cerco di restare concentrato su domani”, ha aggiunto in conferenza stampa. A tener banco ovviamente c’è il traguardo raggiunto del numero uno di fine stagione: “Non immaginavo certo (di vivere una stagione così), non si può mai prevedere il futuro. Io cerco sempre di migliorare come giocatore ma poi dipende anche da come si comincia la stagione. Se la si comincia bene come è accaduto a me in Australia se ne ricava molta più fiducia per il resto dell’anno”. 


 

Consulta, Barbera: amareggiato, eleggere giudice entro fine anno

Consulta, Barbera: amareggiato, eleggere giudice entro fine annoRoma, 12 ott. (askanews) – “Mi ha amareggiato il fatto che quando il presidente della Repubblica ha invitato le forze politiche a porsi il problema” dell’elezione di un giudice della Corte costituzionale “ci sia stato il silenzio più assoluto di maggioranza e anche di opposizione, auspico che si riesca ad eleggere un giudice senza aspettare fino a fine anno”. Lo ha detto il presidente della Corte Costituzionale Augusto Barbera intervistato alla festa del Foglio in corso a Firenze.


Nella scelta dei quindici giudici che compongono la Corte Costituzionale “il costituente volle – ha aggiunto Barbera – che cinque fossero eletti dal Parlamento” ma “non è che questi sono eletti dallo spirito santo ma dai gruppi parlamentari”. “Nella prima Repubblica si trovava un’intesa e venivano scelte persone che avevano svolto attività politica” senza che questo fosse un problema. “Uno dei migliori giudici e presidenti è stato Mauro Ferri (che era stato segretario del Partito socialista democratico, ndr) oppure Oronzo Reale e Ugo Spagnoli, tutte persone che hanno svolto attività politica, è giusto” ha concluso.


Barbera ha quindi affermato: “Non vedo derive autoritarie in Italia, no, decisamente no. La forma di governo in Italia è in via di superamento”, “se si vuole aggiornare le condizioni ci sono, non so le condizioni politiche”. Quanto alla raccolta della firme on line per il referendum, il presidente della Consulta ha confessato: “Non sono entusiasta, ma ne prendo atto e la rispetto”.


“Sulla forma scelta non credo ci siano dubbi di legittimità costituzionale. Ho svolto parte della mia attività politica sui banchetti e sono stato protagonista di vari referendum. E ricordo, forse con nostalgia conservatrice, la mobilitazione politica che si verificava. Era un momento di mobilitazione politica e di colloquio delle persone. Questo non c’è più, dobbiamo tenere conto della realtà che avanza”, ha concluso.

Educazione finanziaria, Finanza.tech lancia Academy FT

Educazione finanziaria, Finanza.tech lancia Academy FTRoma, 12 ott. (askanews) – Promuovere l’educazione finanziaria nel Paese, colmando il gap tra la ricerca di nuove competenze da parte delle imprese e quanto offre il mercato del lavoro su questo fronte. Con questo obiettivo, informa una nota, Finanza.tech, Società Benefit e fintech company quotata su Euronext Growth Milan, lancia Academy FT, un ambiente di apprendimento accessibile a tutti coloro che desiderano migliorare il proprio know-how finanziario: aziende, professionisti ma anche singoli cittadini. Con docenti esperti del settore, Academy FT offrirà in modo gratuito corsi, seminari e risorse educative di alta qualità, sia online che offline, ponendo un particolare focus sulle esigenze delle PMI e sul ruolo del CFO. Il tutto, con una missione: formare il Financial Technology Advisor, una nuova figura professionale capace di garantire conoscenze ibride, finanziarie ma al tempo stesso tecnologiche, di data science, intelligenza artificiale e sostenibilità aziendale.


“Academy FT mira a diffondere l’istruzione finanziaria in Italia come strumento per promuovere la crescita delle PMI, l’inclusione sociale e il benessere economico del Paese – ha spiegato Raffaele D’Arienzo, Presidente di Academy FT. – In uno scenario finanziario in continua evoluzione, sia a livello normativo che tecnologico, è fondamentale favorire un’educazione solida in questo ambito, in grado di coinvolgere tutti, dal singolo cittadino al CFO, chiamato a dotarsi di quelle conoscenze utili per sfruttare in modo strategico le opportunità oggi offerte dal digitale. Academy FT vuole essere un faro su questo fronte e collaborare con le aziende al fine di creare programmi in linea con i bisogni del tessuto imprenditoriale italiano, indirizzando al tempo stesso opportunità di formazione aperte a tutti coloro che desiderano aggiornare le proprie competenze per presentarsi al meglio sul mercato del lavoro”. Secondo il report “State of the Digital Decade 2024” della Commissione Europea, la quota di laureati ICT in Italia è ferma all’1,5%, che è al di sotto della media UE del 4,5% e insufficiente per supportare in modo adeguato quel processo di trasformazione digitale che sempre più coinvolge anche la gestione finanziaria d’impresa. In questo scenario, nuove skill vengono richieste al CFO. Lo sottolinea PwC nello studio “What’s important to CFOs in 2024” , evidenziando come tra i macro-temi che guideranno l’agenda dei direttori finanziari nel prossimo futuro vi sia proprio la necessità di dotarsi di quelle competenze funzionali per utilizzare al meglio strumenti di predictive analytics e financial intelligence, insieme alla capacità di integrare la sostenibilità quale elemento chiave della strategia aziendale.


L’offerta formativa: al via il primo corso online gratuito Partendo da queste esigenze, il primo corso online gratuito, “La Finanza Operativa per il CFO delle PMI”, rappresenta lo step iniziale dell’impegno di Academy FT volto a formare il Financial Technology Advisor, fornendo a cittadini, professionisti e aziende risorse educative di alto livello. Disponibile nei prossimi mesi, il corso affronterà con un approccio pratico materie sempre più centrali nella gestione finanziaria d’impresa, approfondendo – tra le altre – tematiche quali il risk management, la data analysis, l’intelligenza artificiale, i parametri ESG e la redazione del bilancio di sostenibilità. Academy FT intende collaborare con le Università, gli enti formativi e le associazioni di settore sul territorio. In linea con questo impegno, l’istituto sarà protagonista con i propri esperti al JEIOM24 , l’evento dedicato al network delle Junior Enterprise che coinvolge 36 associazioni studentesche universitarie presenti nei principali Atenei italiani. In programma a Parma dal 18 al 20 ottobre, l’appuntamento riunirà nella città emiliana 250 studentesse e studenti provenienti da tutta Italia per svolgere attività di formazione e networking. Arsenio Siani, CTO di Finanza.tech e docente di Academy FT, terrà uno speech sul rapporto tra tecnologia e finanza durante il TEDxUNIPR, mentre il presidente Raffaele D’Arienzo illustrerà il progetto e le sue opportunità per i giovani in un workshop dedicato. JEIOM24 fa parte del Dossier di candidatura di Parma a Capitale Europea dei Giovani 2027 e vede il supporto del Comune di Parma, dell’Università di Parma e di “Parma, io ci sto!”, associazione delle aziende parmigiane che mira a portare valore al territorio.

Manovra, Giorgetti: non ci saranno più tasse. I ministeri taglino o farò la parte del cattivo

Manovra, Giorgetti: non ci saranno più tasse. I ministeri taglino o farò la parte del cattivoRoma, 12 ott. (askanews) – “Sicuramente non ci saranno più tasse, dopodiché meno tasse lo stiamo facendo, non lo stiamo promettendo: basti vedere quello che abbiamo fatto nella precedente legge di Bilancio, il taglio del cuneo fiscale contributivo di 6-7 punti percentuale che tutti giudicavano impossibile, o comunque precario, diventerà strutturale. Quindi rispondiamo con i fatti rispetto a una narrativa che, diciamo, vuole sostenere il contrario”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti intervenendo alla Festa dell’Ottimismo del Foglio. “Io credo che in queste settimane, in questi giorni in particolare, ci sia stato uno stillicidio di interpretazioni, quindi si tratta solo di aspettare fino a martedì – ha detto – e poi tutto sarà più chiaro”.


“Confermo che – ha aggiunto il ministro – come peraltro già annunciato in Consiglio dei ministri, qualche settimana fa io ho preannunciato a tutti i miei colleghi che occorre fare sacrifici e rinunciare a qualche programma, magari totalmente inutile, magari che sopravvive dal passato ma che non dà nessuna concreta utilità. Quindi ho sollecitato tutti i colleghi a fare proposte rispetto alle spese che sono da considerarsi inutili. Dopodiché se i colleghi non presenteranno proposte, al ministro dell’Economia toccherà fare la parte del cattivo, farò la parte del cattivo, e provvederà lui”. Giorgetti, interpellato sulle polemiche attorno al termine “sacrifici” durante l’intervista in video collegamento con la festa del quotidiano il Foglio, ha usato anche un’analogia per chiarire l’obiettivo della sua manovra: i “sacrifici” in riferimento alla manovra di Bilancio vanno considerati alla stregua delle rinunce che una persona eccessivamente in sovrappeso deve fare a beneficio della sua salute. “Faccio un esempio concreto: se una persona pesa 115 kg e il medico gli dice ‘guarda che starai molto meglio se pesi 90’. penso che la dieta non sia una cosa eccezionale. Uno preferirebbe mangiare e bere quello che gli pare, ma quando dopo questa dieta magari peserà 90 kg starà molto meglio anche lui”, ha detto. E “questo tipo di sacrificio lo faranno tanti ministeri, anche tanti enti pubblici e anche tanti enti pubblici non economici. Tutta quella realtà che vive di contributo pubblico e che deve rendersi conto che ogni euro che spende – ha avvertito Giorgetti – è un euro che si toglie a un cittadino o un’impresa che pagano le tasse”.


Il ministro dell’economia ha anche affrontato il tema pensioni, rivelando: al governo “stiamo perfezionando quelli che sono gli incentivi di carattere fiscale a chi vuole rimanere sul luogo di lavoro. Questo risponde non semplicemente a un’esigenza di finanza pubblica, ma se vogliamo anche a quello che è anche il desiderio di realizzazione delle persone che ritengo di essere più utili a lavorare che ad andare in pensione”. “Lo dico anche con riferimento a determinate qualifiche che nel mondo pubblico cominciano a diventare assai difficili da rimpiazzare e da colmare, soprattutto quelle di carattere tecnico – ha proseguito -. Io credo che questo tipo di libertà sia qualcosa che va nell’interesse sia” dei singoli che del pubblico. “Questa è la linea storica della Lega su cui (il vicepremier e segretario Matteo) Salvini concorda e che fa riferimento alle vecchie misure adottate da Maroni all’epoca. Che ribadisco: vanno perfezionate e che, se diciamo accettate o condivise, porteranno anche a quello che è un’età media più elevata di pensionamento. Certo, su 10 persone magari 7 ambiscono a tutti costi andare in pensione e 3 magari vogliono continuare a lavorare. E prendono uno stipendio che sicuramente è più alto della pensione e magari su quello stipendio lo Stato può accettare di rinunciare a dei contributi per dare una soddisfazione economica supplementare. Quindi – ha concluso – è un meccanismo che secondo me rimette la libertà personale ma nel beneficio collettivo”.

Centri per i migranti in Albania, Piantedosi: pronti a partire in settimana

Centri per i migranti in Albania, Piantedosi: pronti a partire in settimanaMilano, 12 ott. (askanews) – Sui Centri per i migranti in Albania “contiamo di partire già dalla prossima settimana”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervenendo dal palco della Festa del Foglio a Firenze.


“Siamo pronti dalla prossima settimana, è abbastanza probabile che le prime persone verranno accompagnate in questo centro già la prossima settimana”, ha assicurato il ministro che ha aggiunto: “Nessuna cerimonia, nè tagli di nastro”. Infine un’ultima precisazione: “Non sono Cpr, sono centri di contenimento leggero. Non ci sarà nessun filo spinato”.

Ucraina, Gentiloni: cose non vanno bene, Ue aumenti aiuti militari

Ucraina, Gentiloni: cose non vanno bene, Ue aumenti aiuti militariFirenze, 12 ott. (askanews) – “Le cose per l’Ucraina non stanno andando purtroppo benissimo né sul piano economico, vanno verso un deficit del 25%, e non stanno andando benissimo neanche sul piano militare. E l’Europa, se non vuole essere l’unico erbivoro in un mondo di carnivori, deve aumentare il suo sostegno militare se vogliamo la pace. Non c’è niente da fare”. Lo ha detto intervenendo alla festa del Foglio in corso a Firenze, Paolo Gentiloni, commissario europeo all’economia. “Se ci sarà una brutta vittoria di Putin non avremo la pace” ha aggiunto Gentiloni spiegando che “l’esercito europeo sarebbe il nodo per contare” nel mondo.


Ma queste cose Gentiloni le dice anche al Pd che intende allearsi con il M5s notoriamente su posizioni diverse rispetto all’Ucraina? “Ho fino al 30 novembre un alibi e intendo usarlo”, ha risposto Gentiloni riferendosi con una battuta al termine del suo incarico in Ue.

Pnrr, Gentiloni: i paesi “Pigs” hanno messo le ali

Pnrr, Gentiloni: i paesi “Pigs” hanno messo le aliFirenze, 12 ott. (askanews) – “I Pigs, usando l’orrendo acronimo con cui si indicavano alcuni anni fa certi paesi del Sud dell’Europa, si potrebbe dire che hanno messo le ali, i paesi di cui una dozzina di anni fa si dicevano cose terribili, hanno livelli di crescita migliori non solo della Germania ma anche di altri paesi frugali”, certo l’operazione del Pnrr “ha cambiato la mappa della crescita in Europa”. Lo ha detto, intervistato alla festa del Foglio, in corso a Firenze, il commissario europeo all’economia Paolo Gentiloni.

Pensioni, Giorgetti: perfezioniamo incentivi per restare al lavoro

Pensioni, Giorgetti: perfezioniamo incentivi per restare al lavoroRoma, 12 ott. (askanews) – Al governo “stiamo perfezionando quelli che sono gli incentivi di carattere fiscale a chi vuole rimanere sul luogo di lavoro. Questo risponde non semplicemente a un’esigenza di finanza pubblica, ma se vogliamo anche a quello che è anche il desiderio di realizzazione delle persone che ritengo di essere più utili a lavorare che ad andare in pensione”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti intervenendo alla “Festa dell’ottimismo” del quotidiano Il Foglio.


“Lo dico anche con riferimento a determinate qualifiche che nel mondo pubblico cominciano a diventare assai difficili da rimpiazzare e da colmare, soprattutto quelle di carattere tecnico – ha proseguito -. Io credo che questo tipo di libertà sia qualcosa che va nell’interesse sia” dei singoli che del pubblico. “Questa è la linea storica della Lega su cui (il vicepremier e segretario Matteo) Salvini concorda e che fa riferimento alle vecchie misure adottate da Maroni all’epoca. Che ribadisco: vanno perfezionate e che, se diciamo accettate o condivise, porteranno anche a quello che è un’età media più elevata di pensionamento. Certo, su 10 persone magari 7 ambiscono a tutti costi andare in pensione e 3 magari vogliono continuare a lavorare. E prendono uno stipendio che sicuramente è più alto della pensione e magari su quello stipendio lo Stato può accettare di rinunciare a dei contributi per dare una soddisfazione economica supplementare. Quindi – ha concluso – è un meccanismo che secondo me rimette la libertà personale ma nel beneficio collettivo”.