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Nel 2023 italiani meno sedentari ma oltre 46% in eccesso di peso. Il 18,7% fuma e il 15% beve troppo

Nel 2023 italiani meno sedentari ma oltre 46% in eccesso di peso. Il 18,7% fuma e il 15% beve troppoMilano, 17 dic. (askanews) – Nel 2023 si riduce la sedentarietà degli italiani (-2,2 punti percentuali rispetto al 2022), problema che tuttavia riguarda più di un terzo della popolazione di 3 anni e più (35,0%). Lo stima l’Istat nel suo rapporto dedicato a fumo, alcol, eccesso di peso e sedentarietà. Con valori stabili rispetto al 2022, la quota di persone adulte in eccesso di peso è pari al 46,3%, mentre il 15% della popolazione di 11 anni e più ha almeno un comportamento di consumo di alcol a rischio e il 18,7% è un fumatore. È pari al 26,7% la percentuale di bambini e ragazzi di 3-17 anni in eccesso di peso, soprattutto tra i bambini fino a 10 anni, dove si arriva quasi al 33%. Consumo di tabacco, sedentarietà, uso non moderato di alcol ed eccesso di peso, sottolinea l’istituto di statistica, rappresentano stili di vita dannosi che aumentano il rischio di insorgenza di patologie croniche. Tali comportamenti, per la maggior parte modificabili, sono fattori di rischio per i quali il rilevamento, lo screening e il contrasto costituiscono fondamentali azioni di prevenzione.


In relazione ai diversi fattori di rischio l’Italia, nel contesto europeo (Ue27), si distingue per i livelli molto bassi di obesità e una quota minore di fumatori abituali; tuttavia, si caratterizza anche per una percentuale molto bassa di adulti che svolgono attività fisica, almeno secondo i livelli raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) al fine di migliorare le condizioni di salute. Secondo il Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 tali fattori di rischio insieme alle caratteristiche dell’ambiente e del contesto sociale, economico e culturale rappresentano cause alle quali si può ricondurre il 60% del carico (burden) dovuto alle malattie croniche non trasmissibili (malattie cardiovascolari, tumori, malattie respiratorie croniche, diabete, problemi di salute mentale, disturbi muscolo scheletrici) in Europa e in Italia che restano le principali cause di morte a livello mondiale. Nel 2023 è pari al 18,7% la proporzione di fumatori tra la popolazione di 11 anni e più, quota che risulta in lieve calo rispetto a quanto registrato nel 2022 (19,0%). Negli ultimi 10 anni si evidenzia una tendenza alla diminuzione della quota di fumatori tra il 2013 (20,3%) e il 2019 (17,8%), mentre dal 2020 (18,2%) si è registrata un’inversione di tendenza con un nuovo e progressivo tendenziale aumento, protrattosi fino al 2022 (19%). L’abitudine al fumo è più diffusa tra gli uomini che tra le donne (22,3% contro 15,2%); nel tempo la distanza di genere si è significativamente ridotta (da 10,2 punti percentuali nel 2013 a 7,1 p.p. nel 2023), per la contrazione dell’attitudine al fumo tra gli uomini, rimasta invece pressoché stabile tra le donne.


Quote più elevate di fumatori si osservano a partire dalla fascia di età dei giovani di 20-24 anni, fino a raggiungere il livello più elevato tra le persone di 25-34 anni (26,9%). Le prevalenze diminuiscono leggermente nelle fasce di età successive, mantenendosi tuttavia abbastanza stabili fino a 60-64 anni e si riducono, invece, in maniera più marcata tra la popolazione ultra sessantaquattrenne. La prevalenza di forti fumatori (20 sigarette o più al giorno) è pari al 3,5% (pari al 19% dei fumatori di sigarette), quota che si è significativamente ridotta negli ultimi 10 anni (4,8% nel 2013), soprattutto tra gli uomini (da 7,4% al 5,1%). Quanto all’alcol nel 2023 il 15% della popolazione di 11 anni e più (pari a 8 milioni e 29 mila persone) ha almeno un comportamento di consumo di bevande alcoliche a rischio (consumo abituale eccedentario o ubriacature, il cosiddetto binge drinking). Tra gli uomini la quota è pari al 21,2% (5 milioni 507 mila persone) mentre tra le donne è pari al 9,2% (2 milioni 521 mila). Si riscontra una sostanziale stabilità nella proporzione dei consumatori a rischio rispetto al 2022 (14,9%). Il consumo abituale eccedentario riguarda l’8,8% della popolazione (12,2% gli uomini, 5,5% le donne), il binge drinking il 7,8% (10,8% gli uomini, 3,1% le donne). Nell’arco degli ultimi 10 anni si è osservata una forte contrazione del consumo abituale eccedentario (-2,3 punti percentuali), viceversa, la quota di chi ha abitudine alle ubriacature è significativamente aumentata (+1,5 p.p.). Comportamenti non moderati nel consumo di bevande alcoliche si osservano più frequentemente tra gli ultra sessantaquattrenni (il 18,1%, 30,2% per gli uomini e 8,5% per le donne), tra gli adolescenti di 11-17 anni (il 15,7%, il 22,4% degli uomini e il 13,3% delle donne) e tra i giovani e adulti fino a 44 anni (rispettivamente 15,5%, 20,4% e 10,6%). Nelle classi di età anziane il superamento delle quantità raccomandate avviene con il consumo abituale di vino soprattutto durante il pasto (tra coloro che dichiarano un consumo abituale eccedentario ciò si verifica per il 54,6% degli uomini e il 64,6% delle donne). L’abitudine a un consumo non moderato di alcol tra gli anziani potrebbe essere in parte legato a una scarsa conoscenza della quantità di alcol da consumare senza incorrere in rischi per la salute (per la popolazione di 65 anni e più già una quantità di due o più unità è considerata a rischio) ma anche a fattori culturali legati alla tradizione che vedono in tale consumo una consuetudine comportamentale.


Oltre agli anziani, anche i ragazzi rappresentano una sotto popolazione con un’elevata diffusione di comportamenti a rischio. Mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda la totale astensione dal consumo di alcol fino ai 15 anni, in Italia con la Legge 8.11.2012 n.189 vige il divieto di somministrazione e vendita di bevande alcoliche ai minori di 18 anni. Da ciò si deduce che i giovani di età inferiore ai 18 anni che consumano anche una sola bevanda alcolica durante l’anno presentano un comportamento a rischio nel consumo di alcol. È rilevante, quindi, che nella fascia di età 11-17 anni il 15,7% abbia consumato almeno una bevanda alcolica nell’anno, valore che teoricamente dovrebbe essere uguale allo zero. In questa fascia d’età, il 2,8% ha le abitudini più rischiose perché si caratterizza per un consumo giornaliero di bevande alcoliche e/o per l’abitudine al binge drinking e/o per il consumo fuori pasto almeno settimanale, mentre il 12,9% ha un consumo più occasionale (beve almeno una bevanda alcolica nell’anno o ha un consumo fuori pasto occasionale).

Germania, clima fiducia operatori finanza (Zew) sale a dicembre

Germania, clima fiducia operatori finanza (Zew) sale a dicembreRoma, 17 dic. (askanews) – Clima di fiducia in miglioramento tra gli operatori del settore della finanza in Germania, secondo l’indagine condotta dalla società di ricerche Zew il cui indicatore è salito a quota 15,7 punti a dicembre, 8,3 punti al di sopra del valore registrato il mese procedente. Le valutazioni sulla situazione attuale dell’economia sono rimaste invariate.


“Con le elezioni anticipate e l’attesa di politiche economiche che favoriranno gli investimenti privati, così come con la prospettiva di altri tagli ai tassi di interesse, le attese per l’economia stanno migliorando”, commenta il presidente dello Zew, Achim Wambach. Il quadro descritto dallo Zew contrasta però con un’altra indagine pubblicata sempre oggi in Germania, l’indice di fiducia generale delle imprese dell’Ifo che, sempre a dicembre, è calato più del previsto, finendo ai minimi da oltre quattro anni a questa parte. (fonte immagine: ZEW).

Banche, Buch (Bce): noi neutrali su aggregazioni transfrontaliere

Banche, Buch (Bce): noi neutrali su aggregazioni transfrontaliereRoma, 17 dic. (askanews) – Alla Vigilanza bancaria della Bce “sui consolidamenti devo ribadire che non parlo di banche individuali. Il nostro ruolo è molto chiaro, nel processo di approvazione abbiamo criteri chiari su cosa valutiamo. Abbiamo generalmente un approccio molto neutrale quando si tratta di fusioni transfrontaliere piuttosto che domestiche, è una decisione che spetta alle parti e noi non abbiamo una preferenza specifica”. Lo ha affermato la presidente del ramo di vigilanza bancaria della Bce, Claudia Buch, durante la conferenza stampa di presentazione del rapporto sul ciclo di vigilanza (Srep) 2024.


Buch rispondeva ad una domanda che partiva dai casi di UniCredit-Commerzbank e UniCredit-Bpm, casi specifici su cui ha ribadito che non si esprimeva. Né ha voluto dare indicazioni sulle tempistiche con cui la Bce risoponderà alla rischiesta di UniCredit di poter salire ulteriormente nel capitale di Commerzbank. Questo sottolineare un approccio “neutrale” rispetto alle operazioni transfrontaliere sempre offrire una sfumatura diversa, nella linea della vigilanza Bce, rispetto a quando in precedenza affermava di auspicare questo tipo di aggregazioni, ritenendole positive. (fonte immagine: ECB 2024).

Governo, banchi della Lega vuoti mentre Meloni parla alla Camera

Governo, banchi della Lega vuoti mentre Meloni parla alla CameraRoma, 17 dic. (askanews) – Matteo Salvini assente, e banchi dei deputati leghisti praticamente vuoti, mentre la presidente del Consiglio Giorgia Meloni svolge le sue comunicazioni in aula alla Camera in vista del Consiglio Europeo di giovedì a Bruxelles.


Tra i banchi del governo ci sono per la Lega Giancarlo Giorgetti, alla sinistra della premier, e Giuseppe Valditara, con la sottosegretaria ai Rapporti col Parlamento Giuseppina Castiello e il vice ministro ai Trasporti Edoardo Rixi. I deputati del Carroccio si contano invece sulle dita di una mano: ci sono Stefano Candiani, Laura Ravetto, Mirko Carloni.

Al Gaslini finanziamento da 103 milioni da Bper, Cdp e Unicredit

Al Gaslini finanziamento da 103 milioni da Bper, Cdp e UnicreditMilano, 17 dic. (askanews) – Sostenere i lavori per l’ammodernamento delle strutture esistenti e la costruzione di un nuovo padiglione dell’IRCCS Istituto Giannina Gaslini di Genova, tra i migliori ospedali pediatrici specializzati al mondo. Sono questi gli obiettivi del finanziamento in project finance da 103,6 milioni messo a disposizione da Bper, CDP e UniCredit con garanzia Archimede di Sace in favore di Zena Project, consorzio affidatario della concessione del valore complessivo di 546,2 milioni di euro per gestire la ristrutturazione ed i servizi immobiliari e tecnici necessari all’intera infrastruttura nei prossimi 22 anni.


L’operazione, si legge in una nota, ha una forte valenza strategica perché sostiene un intervento che prevede la parziale ricostruzione di un gruppo di edifici, con la demolizione dei padiglioni 7 e 8, e la realizzazione ex novo di un Padiglione in grado di offrire nuovi servizi alle famiglie dei pazienti. I lavori di cantiere sono programmati in aree specifiche così da limitare i disagi per i pazienti e ridurre i tempi di costruzione. Il finanziamento verrà messo a disposizione con quote paritarie da parte dei tre istituti. Nello specifico, CDP e UniCredit hanno operato in qualità di Lenders, Global Coordinators & Bookrunners, Mandated Lead Arrangers; Bper Banca in qualità di Lender, Mandated Lead Arranger, Banca Depositaria, Agente e Agente per la garanzia di SACE.


“L’intervento finanziario a favore di Zena Project segna un altro passo importante verso la realizzazione del ‘Nuovo Gaslini’. Anche in questo caso, come nelle precedenti fasi di ideazione, messa a gara e assegnazione del progetto, tutto si è svolto nel rispetto di tempi molto stretti”, ha sottolineato Renato Botti, Direttore Generale dell’Istituto Giannina Gaslini. “Dalla sottoscrizione del contratto di aggiudicazione nell’ottobre 2023 siamo passati, in poco più di un anno, all’apertura del cantiere del Padiglione ‘Zero’, all’avvio delle demolizioni, all’approvazione del progetto esecutivo, per arrivare oggi al contratto di finanziamento bancario. Siamo molto orgogliosi che importanti protagonisti del settore finanziario abbiano riconosciuto la valenza strategica e il valore strutturale e assistenziale del ‘Nuovo Gaslini’. Il nuovo polo di ricerca, cura e formazione vuole essere un ospedale pediatrico esemplare per la salute di tutti i bambini in Italia e nel mondo, in grado di confrontarsi e dialogare con le strutture leader a livello internazionale”, ha concluso.

Migranti, Meloni: la Corte Ue non sposi le sentenze ideologiche dei giudici italiani

Migranti, Meloni: la Corte Ue non sposi le sentenze ideologiche dei giudici italianiRoma, 17 dic. (askanews) – “L’Italia ha avuto un ruolo decisivo nell’Unione europea per cercare nuove soluzioni al problema migratorio: consideriamo improcrastinabile una revisione della direttiva sui rimpatri e una accelerazione della revisione del concetto di paese terzo sicuro”, “anche al fine di fare definitiva chiarezza su un argomento recente oggetto di sentenze italiane dal sapore ideologico che, se fossero sposati dalla Corte di giustizia Ue, rischierebbero di compromettere i rimpatri da tutti gli Stati membri: una prospettiva preoccupante e inaccettabile che occorre prevenire”, Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in aula alla Camera, durante le comunicazioni in vista del Consiglio europeo di giovedì.

Il Viminale: nel 2024 delitti -1,8% e omicidi volontari -13,1%

Il Viminale: nel 2024 delitti -1,8% e omicidi volontari -13,1%Milano, 17 dic. (askanews) – Dal 1° gennaio al 30 novembre 2024 i delitti risultano in diminuzione dell’1,8% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente con un calo, in particolare, degli omicidi volontari (-13,1%). È emerso nel corso della riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta al Viminale dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, durante la quale è stata analizzata la situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica in Italia.


Sul fronte del contrasto alla criminalità sono stati poi esaminati i risultati delle operazioni interforze “ad alto impatto” presso le stazioni ferroviarie e le aree a più alto rischio delle maggiori città italiane, interventi che si aggiungono alle quotidiane azioni di presidio del territorio. 1.304 quelle realizzate dal 1° gennaio al 30 novembre 2024 con l’impiego complessivo di 45.113 unità delle Forze di polizia: 321.564 le persone identificate, 566 i soggetti tratti in arresto e 3.817 quelli denunciati, e 457 gli stranieri espulsi. Sul fronte dell’ordine pubblico sono state 11.556 le manifestazioni di rilievo che si sono svolte negli 11 mesi del 2024, +12,1% rispetto all’anno precedente. In 299 casi si sono registrate criticità, in diminuzione del 14,8%. Sono 260 gli operatori delle Forze dell’ordine rimasti feriti, dato in aumento del 195,5% rispetto all’analogo periodo del 2023. Al riguardo il ministro Piantedosi, si legge in una nota, ha voluto ancora una volta ringraziare tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza per il grande impegno nella gestione degli eventi di piazza, evidenziando la professionalità e l’equilibrio che sempre li contraddistingue in scenari delicati e complessi.

Ue, Meloni: c’è rischio di irrilevanza, serve concretezza

Ue, Meloni: c’è rischio di irrilevanza, serve concretezzaRoma, 17 dic. (askanews) – “E’ il primo Consiglio europeo della nuova legislatura, il primo presieduto da Costa che ha manifestato la volontà di rendere i lavori più snelli e concreti”, focalizzandosi su temi “di carattere strategico senza addentrarsi in questioni di dettaglio. Un’impostazione che condivido molto perchè di fronte a sfide nuove e al concreto rischio di marginalizazione se non di irrilevanza” dell’Ue c’è “bisogno di focalizzare l’attenzione sulla missione dell’Ue partendo dalle ragioni profonde che ci tengono insieme”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo di giovedì a Bruxelles.

Manovra, M5s: sugli stipendi dei ministri l’aumento rimane, vergogna

Manovra, M5s: sugli stipendi dei ministri l’aumento rimane, vergognaRoma, 17 dic. (askanews) – “Altro che retromarcia e ‘semplici’ rimborsi viaggio: in legge di Bilancio l’aumento di stipendio di ministri, vice e sottosegretari resta eccome. In un momento in cui chiedono sacrifici a tutti, Meloni e Giorgetti trovano mezzo milione di euro da qui ai prossimi anni da spartire fra i 17 esponenti di Governo non eletti in Parlamento”. Lo afferma in una nota la capogruppo del M5S in commissione Bilancio alla Camera Daniela Torto.


“Questa è la loro indelebile impronta digitale – attacca ancora – su un provvedimento che non destina un euro in più ai poveri, che dà miseri 1,8 euro ai pensionati minimi e che zavorra il Paese alla crescita da zero-virgola. Stanotte la commissione Bilancio è stata ferma ore per discutere di come trovare il modo di aumentare le prebende dei soliti noti. Un ridicolo gioco delle tre carte che non cambia la sostanza. Si devono vergognare”.

Bce: banche europee resilienti, indice solidità Cet1 sale a 15,8%

Bce: banche europee resilienti, indice solidità Cet1 sale a 15,8%Roma, 17 dic. (askanews) – Il settore bancario in Europa è rimasto resiliente sull’insieme di quest’anno e in media le banche hanno mantenuto posizioni patrimoniali e di liquidità “solide, ben al di sopra dei requisiti regolamentari”. Lo certifica la vigilanza bancaria della Bce, che oggi ha pubblicato i risultati aggregati della sua procedura di valutazione per l’intero anno (Srep o Supervisory Review and Evaluation Process), assieme alle priorità che intende perseguire sul periodo 2025-2027.


Il livello aggregato della misura chiave sulla solidità patrimoniale Cet1 (Common Equity Tier 1) sia è attestato al 15,8% a metà 2024, che secondo la Bce rappresenta un leggero miglioramento rispetto allo scorso anno. Il livello medio di leva è leggermente salito al 5,8%. Secondo la Bce, gli elevati tassi di interesse continuano a sostenere la redditività delle banche. Tuttavia, l’autorità di vigilanza – che svolge questa funzione in maniera separata rispetto alla conduzione della politica monetaria – avverte che guardando avanti l’indebolimento delle prospettive economiche e i cambiamenti strutturali in corso richiedono “una accresciuta vigilanza. Spesso i rischi geopolitici non sono prezzati dai mercati finanziari fino a quando non si materializzano, portando potenzialmente a bruschi riprezzamenti dei rischi – si legge – che possono aumentare la tensione sulle liquidità e condurre a perdite supplementari”.


Inoltre, un altro elemento di attenzione riguarda la governance, la gestione dei dei rischi, tra cui quelli “climatici” e correlati ai disastri naturali e la resilienza operativa: tutto questo richiede tempestivi interventi dato il contesto in cui si opera. La vigilanza Bce riporta che nel quadro generale l’attuale ciclo Srep non ha implicato grandi grandi cambiamenti sui punteggi raggiunti dalle banche: in media è rimasto stabile a 2,6 punti, tre banche su quattro (74%) che hanno raggiunto lo stesso punteggio del 2023, una su 10 (11%) ha ottenuto un punteggio più basso e poco meno di una su 6 (15%) un punteggio più alto.


Nei giorni scorsi, alcune banche avevano anticipato i risultati relativi alle loro singole situazioni sul ciclo Srep. Per i requisiti Cet1 la Bce riporta un leggero incremento dall’1,1% all’1,2% degli asset ponderati per il rischio e il livello Cet1 inclusa la guidance è salito dall’11,2 all’11,3%.


Infine, per le priorità di vigilanza sul periodo menzionato, la Bce indica la necessità di rendere le banche più resilienti alle minacce macro finanziarie incombenti e a eventuali shock geopolitici, assicurando che siano in grado di porre rimedio a eventuali problemi in maniera rapida. Le banche devono anche essere pronte alla trasformazione digitale e delle nuove tecnologie, garantendo al tempo stesso una gestione prudente dei rischi associati.