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Grillo: M5S da francescano a gesuita

Grillo: M5S da francescano a gesuitaRoma, 24 nov. (askanews) – “Da francescani a gesuiti”: così Beppe Grillo, fondatore e finora garante nazionale del Movimento 5 stelle, ha commentato, con l’ormai consueto metodo del messaggio criptico veicolato con il cambiamento del suo “stato” su whatsapp, gli esiti del “processo costituente” avviato dal leader M5S, Giuseppe Conte. Grillo ha postato la foto di una reliquia legata alla storia di San Francesco, per ricordare il legame fra il poverello di Assisi e le scelte di rigore adottate dal M5S alle sue origini. La data di nascita convenzionale del M5S fu fatta coincidere con la ricorrenza del patrono d’Italia il 4 ottobre del 2009.


Il “processo costituente” del M5S si sta concludendo con l’assemblea Nova in corso a Roma e con le votazioni on line degli iscritti sulle proposte politiche, programmatiche e statutarie le cui operazioni si sono ufficialmente chiuse alle 15. I risultati sono attesi a breve. Nova si concluderà con un intervento di Conte.

Davide Tizzano nuovo presidente della Federcanottaggio

Davide Tizzano nuovo presidente della FedercanottaggioRoma, 24 nov. (askanews) – Finisce dopo dodici anni l’era di Giuseppe Abbagnale alla guida della Federazione italiana canottaggio. L’assemblea della Fic riunita a Pisa ha eletto presidente Davide Tizzano, con 140 voti (52,04%), mentre Abbagnale, due volte oro olimpico e in carica come presidente dal 2012, ne ha ottenuti 128 (47,58%).


Un passato da canottiere di vertice, con gli ori olimpici vinti a Seul 1988 nel 4 di coppia e ad Atlanta 1996 nel doppio, nella vela con la vittoria della Louis Vuitton cup con Luna Rossa e un presente da dirigente e manager nazionale e mondiale: il cinquantaseienne napoletano è attualmente presidente del Comitato Internazionale (26 Comitati Olimpici di 3 Continenti) dei Giochi del Mediterraneo e, dal 2014, già direttore del Centro Coni di Preparazione Olimpica di Formia.

Risultati e classifica di serie A, Genoa e Cagliari avanti piano

Risultati e classifica di serie A, Genoa e Cagliari avanti pianoRoma, 24 nov. (askanews) – Questi i risultati e la classifica del campionato di serie A dopo Genoa-Cagliari 2-2.


Tredicesima giornata. Verona-Inter 0-5, Milan-Juventus 0-0, Parma-Atalanta 1-3, Genoa-Cagliari 2-2, ore 15:00 Como-Fiorentina, Torino-Monza, ore 18:00 Napoli-Roma, ore 20:45 Lazio-Bologna, Lunedì 25 novembre ore 18:30 Empoli-Udinese, ore 20:45 Venezia-Lecce. Classifica: Inter, Atalanta 28, Napoli 26, Fiorentina, Lazio, Juventus 25, Milan 19, Bologna 18, Udinese 16, Empoli 15, Torino 14, Roma 13, Verona, Parma 12, Genoa, Cagliari 11, Como 10, Lecce 9, Monza, Venezia 8.


Quattordicesima giornata. Venerdì 29 novembre ore 20.45 Cagliari-Verona, sabato 30 novembre ore 15 Como-Monza, ore 18 Milan-Empoli, ore 20.45 Bologna-Venezia, domenica 1° dicembre ore 12.30 Udinese-Genoa, ore 15 Parma-Lazio, Torino-Napoli, ore 18 Fiorentina-Inter, ore 20.45 Lecce-Juventus, lunedì 2 dicembre ore 20.45 Roma-Atalanta.

Cinema, Stone al TFF: Usa come un adolescente arrogante e ignorante

Cinema, Stone al TFF: Usa come un adolescente arrogante e ignoranteTorino, 24 nov. (askanews) – Domenica ricca di star al Torino Film Festival, tra cui Sharon Stone che dopo aver ricevuto il premio Stella della Mole nella serata d’apertura, presenta al pubblico “The Quick and the Dead” (Pronti a morire) di Sam Raimi, nella sezione Zibaldone del festival, film che ha anche prodotto.


Rispondendo a una domanda in conferenza stampa in vista della giornata mondiale contro la violenza sulle donne (il 25 novembre), ha dichiarato che è “importante iniziare a chiedersi chi scegliamo come governanti” con un chiaro riferimento all’attualità e alla politica Usa. “L’Italia ha conosciuto il fascismo, ha vissuto e ha provato cosa vuol dire – ha detto -l’America in questo senso è come un adolescente, un adolescente arrogante e ignorante, non sa cosa vuol dire; gli americani non viaggiano, molti non hanno il passaporto…, vivono nella loro ingenuità. Io voglio dire che il solo modo per affrontare questo problema è aiutarsi a vicenda: le donne devono aiutare le donne, gli uomini per bene devono aiutare e essere consapevoli che molti di loro non sono bravi uomini”, aggiungendo che bisogna smettere di far finta di niente e ricordando che ancora oggi “se per gli uomini il killer numero uno è un attacco di cuore, per le donne purtroppo il killer numero uno è ancora un uomo”. Stone, bellissima ed elegante, arrivata con abito nero e cappotto panna abbinato agli stivali, in attesa di introdurre il film al pubblico ha raccontato quanto si è divertita nelle vesti di produttrice di “Pronti a morire”, oltre che interprete nei panni di una pistolera pronta a tutto, anche perché fu lei a volere fortemente il giovanissimo Leonardo DiCaprio nel cast, accanto a Gene Hackman e Russell Crowe, tra gli altri.


Inoltre, ha parlato del suo grande amore per l’Italia: “Ho iniziato la mia carriera da modella in Italia, a Milano, ho avuto un fidanzato italiano e amo l’Italia, ma chi non la ama ha detto – io torno qui quando posso, ho portato qui i miei figli da piccoli, ho sempre voluto che conoscessero la cultura italiana”. Dalla pandemia l’attrice ha iniziato a coltivare la sua passione per la pittura e ha anticipato che tornerà a Torino anche per esporre le sue opere. Attrice, produttrice, modella, scrittrice e ora anche pittrice, Sharon Stone ha affermato che “al giorno d’oggi in cui abbiamo così tante idee diverse su noi stessi e ci sono così tanti conflitti, credo che la chiave sia comunicare in modo onesto e l’arte è il modo più bello per esprimersi, far arrivare i propri sentimenti ed emozioni. Pensiamo molto a come possiamo cambiare le società capitaliste ma ci dimentichiamo che un tempo c’erano i re, ogni cosa può cambiare se le persone esprimono cosa provano con qualsiasi forma d’arte”.


Infine, Stone ha detto che a fine anni ’90 e primi anni duemila aveva pensato alla regia ma “vedendo tante resistenze per le donne che dirigono film ho sentito che la mia intelligenza era sprecata a cercare di convincere gli studios a farmelo fare”. “C’era resistenza a dare potere alle donne così come al fatto che io potessi avere potere”, ha aggiunto.

Cinema, al TFF primo film di Gianluca Minucci: un monito all’Europa

Cinema, al TFF primo film di Gianluca Minucci: un monito all’EuropaTorino, 24 nov. (askanews) – Presentato in Concorso al 42esimo Torino Film Festival, “Europa Centrale”, opera prima di Gianluca Minucci. Un dramma ambientato nel 1940 che racconta il viaggio in treno di una coppia di comunisti che devono portare a termine una missione segreta affidatagli dal Comintern, nascondendosi dai fascisti. Un film claustrofobico, pervaso da un senso di angoscia, tra tradimenti e atmosfere cupissime, dove la violenza è fisica e psicologica e non c’è umanità.


Il regista, alla sua opera prima, ha detto ad askanews di aver voluto fare questo film quasi come un monito all’Europa di oggi, per mostrare “la pericolosità di aderire a certe ideologie e di perdere qualsiasi occhio critico nei confronti di certe fedi politiche”. Inoltre, ha spiegato Minucci, “volevamo fare un film profondamente diverso, nella forma e nel linguaggio, per la regia espressionista ma anche per la recitazione, l’intento era fare una seduta psicoanalitica personale del Novecento”, ha raccontato. In “Europa Centrale”, i protagonisti, interpretati da Paolo Pierobon, Tommaso Ragno, Catherine Bertoni de Laet, Matilde Vigna, Levente Molnar e Angelica Kazankova, si muovono sempre all’interno di un treno, tra scompartimenti e corridoi, aumentando la sensazione di claustrofobia. Il film è stato girato esclusivamente all’interno del Museo dei Treni di Budapest, in carrozze originali anni ’20 e ’30, dove gli attori vengono ripresi spesso in primo piano e tutto è molto teatrale.


“È un film profondamente mentale, psicotico e paranoide – ha spiegato ancora il regista – era fondamentale stare sui primi piani degli attori”. La colonna sonora originale è stata realizzata da Zbigniew Preisner, famoso per essere uno storico collaboratore del regista Krzysztof Kieslowski. “È un coro che non va solo a commento ma dialoga – ha affermato Minucci – quindi momenti del coro si inframmezzano con le battute degli gli attori, tutto l’impianto è squisitamente teatrale”. Un film che il regista ha raccontato di aver voluto fare per una sua esigenza personale, molto legata all’attualità: “Gli scontri ideologici, le fedi politiche sono purtroppo più forti che mai e credo che il bisogno di fare questo film sia nato dal vivere quotidianamente, anche sulla mia pelle, quello che sta accadendo”.

M5S, Patuanelli: iscritti con Conte ma tutelare chi si è opposto

M5S, Patuanelli: iscritti con Conte ma tutelare chi si è oppostoRoma, 24 nov. (askanews) – “È evidente che da questo percorso vi è una maggioranza della comunità del M5S, degli iscritti, della cosiddetta base, che ha dato na linea chiara. Un supporto a Conte, un rafforzamento del ruolo del presidente Conte nel Movimento e in qualche modo della sua classe dirigente”: lo ha detto il presidente dei senatori del Movimento 5 stelle, Stefano Patuanelli, parlando a margine dei lavori di Nova, la kermesse conclusiva del “processo costituente” interno, in corso al palzzo dei Congressi dell’Eur.


“Noi – ha aggiunto – dobbiamo riflettere su come tutelare i diritti di chi non è maggioranza, di chi ha fatto opposizione a questo percorso perché credo che perdere pezzi sia peggio per il Movimento nel suo complesso. È evidente che la riflessione politica che forse in questi due giorni non è stata fatta è come da questo percorso rafforzare l’azione del Movimento e non soltanto – ha concluso Patuanelli – isolare chi non la pensa come la maggioranza degli iscritti”.

L’Arte dell’Ascolto attraverso 120 interviste con grandi italiani

L’Arte dell’Ascolto attraverso 120 interviste con grandi italianiRoma, 24 nov. (askanews) – Sono 120 le interviste ai grandi italiani con 34 ore di musica su Spotify, nel “libro sonoro” di Filippo Poletti, edito da Guerini Next e in uscita il 26 novembre “L’Arte dell’ascolto: musica al lavoro”. Ad accompagnare la lettura delle 384 pagine è la playlist pubblicata su Spotify e composta da 34 ore di ascolti dei brani citati nelle 120 interviste, dalla tragedia greca fino a Vasco Rossi e Taylor Swift.


Il lettore può immergersi nell’ascolto tout court, ossia quell’arte necessaria alla corretta dialettica in ambito privato e sociale, essenziale per il buon funzionamento democratico, e anche in azienda, in famiglia, in amore, in amicizia, in politica, in comunicazione, ma sempre più dimenticata dalla società contemporanea. Personalità di ogni ambito professionale come Francesco Alberoni, Piero Angela, Giorgio Armani, Enzo Biagi, Norberto Bobbio, Walter Bonatti, Mike Bongiorno, Gillo Dorfles, Renato Dulbecco, Eugenio Finardi, Dario Fo, Vittorio Gregotti, Umberto Guidoni, Margherita Hack, Enzo Jannacci, Rita Levi-Montalcini, Alda Merini, Franco Modigliani, Indro Montanelli, Nicola Piovani, Carlo Rambaldi, Gianfranco Ravasi, Antonio Ricci, Gavino Sanna, Tiziano Sclavi, i fratelli Taviani, Antonio Tabucchi, Beatrice Venezi, Carlo Verdone, Luigi Veronelli, Umberto Veronesi, Bruno Vespa, Paolo Villaggio, Stefano Zecchi e Antonino Zichichi.


Musicologo, top voice di Linkedln in Italia con studi di chitarra e composizione, ma anche tecnico del suono, scrittore e giornalista: forse solo una personalità che associa un’inesauribile curiosità alla tenacia e la concretezza come Filippo Poletti poteva dedicarsi per ben 25 anni a un lavoro così monumentale sul tema essenziale dell’ascolto e, nel farlo, riporre l’accento sulla sua indiscutibile utilità pratica, quotidiana, declinata in tutti gli ambiti dei rapporti sociali, a partire dal mondo del lavoro. Spiega Filippo Poletti: “Sono partito da una domanda semplice ma inusuale: come si ascolta la musica da Nobel? Qual è la playlist dei grandi italiani degli ultimi 100 anni? E, ancora, cosa significa ascoltare la musica da alpinista, archeologo, architetto, astrofisico, attore, biblista, chef, cineasta, critico musicale, deejay, dietologo, economista, enigmista, enogastronomo, etologo, giurista, filologo, filosofo, fisico, gioielliere, giornalista, imprenditore, matematico, medico, musicista, notaio, pittore, poeta, pubblicitario, regista, scrittore, sociologo e sportivo? A queste domande ho cercato di rispondere con questo ‘libro sonoro’, una vera e propria ‘storia della ricezione musicale’, suggerendo 4 tipi di ascolto abbinati a 4 colori, rispettivamente giallo, verde, rosso e blu”.


Dal 1999, ancora giovane musicologo e aspirante giornalista professionista, Filippo Poletti ha iniziato la sua personalissima indagine, andando alla caccia di grandi personalità, poi proseguita, come un fiume carsico, che ha percorso tutta la sua carriera, riproponendola ad ogni incontro importante o ad ogni nuova amicizia, convinto che “se gli ascolti sommati fanno tante vite, l’ascolto attivo è una competenza chiave nelle relazioni umane. Ieri, oggi e domani, infatti, affinare la capacità di ascoltare attivamente, non passivamente, servirà sempre”. Da qui la necessità di declinare gli esiti della lunghissima indagine in chiave concreta, proponendo di leggere le parole dei grandi italiani e di ascoltare i brani citati con una playlist creata ad hoc su Spotify. “L’Arte dell’ascolto: musica al lavoro” è, dunque, un libro infinitamente stratificato e che offre molteplici approcci di lettura, dall’aneddotica biografica al manuale divulgativo, e che oltre ad ascoltare consapevolmente, come gesto di maturità personale e sociale, ci insegna anche a superare, attraverso l’esperienza altrui, la contrapposizione tra i generi, uscendo da logiche gerarchiche che proprio nei 100 anni rappresentati dai protagonisti delle interviste hanno spesso demotivato tanto pubblico alla frequentazione della musica, definita “forte” o “debole” da Filippo Poletti seguendo Quirino Principe. E forse “L’arte dell’ascolto: musica al lavoro” è anche il libro tanto atteso da Ezio Bosso, ricordato nel volume, per “togliere la paura” e spalancare finalmente le orecchie senza pregiudizi.

M5S, oggi si chiude Nova, attesa per voto su alleanze e Grillo

M5S, oggi si chiude Nova, attesa per voto su alleanze e GrilloRoma, 24 nov. (askanews) – Seconda giornata di Nova, la kermesse del Movimento 5 stelle che conclude il “processo costituente” avviato dal leader Giuseppe Conte dopo la sconfitta elettorale delle europee.


Prima delle conclusioni affidate a Conte, al palazzo dei Congressi dell’Eur il momento clou sarà la proclamazione dei risultati del voto on line degli iscritti sui quesiti elaborati nelle fasi precedenti ai tavoli tematici, attesa dopo le ore 15. Al voto temi programmatici, alleanze, nome e simbolo, limite dei due mandati elettivi nelle istituzioni e soprattutto ruolo del garante, attualmente ricoperto, con vasti poteri e vita natural durante, dal fondatore del Movimento, Beppe Grillo. Che ha contrastato duramente in questi mesi l’iniziativa di Conte e contestato la revisione della platea degli iscritti ammessi al voto e le procedure scelte per il “processo costituente”, ma contrariamente alle attese di alcuni dei suoi fedelissimi, non ha promosso azioni legali per bloccare tutto. E ieri, con l’annuncio del superamento del quorum della maggioranza degli aventi diritto, è stata superata anche la suspense rispetto alla possibilità che Grillo potesse usare i suoi poteri per invalidare o far ripetere la votazione. Il fondatore finora non si è materializzato nella platea della kermesse, e dopo la notizia del successo del voto on line potrebbe decidere di attendere l’esito dei singoli voti sui quesiti prima di prendere posizione pubblicamente. Tra le personalità di maggiore rilievo considerate a lui vicine, Virginia Raggi, ex sindaca di Roma, ha fatto sapere di essere impossibilitata a presenziare, dovendo stare vicina alla madre che è stata ricoverata in ospedale. Tra gli ospiti della giornata, la figura di maggiore rilievo è quella di Sahra Wagenknecht, leader del partito BSW, unica forza politica di sinistra in crescita in Germania, piuttosto lontana, tuttavia, dall’impostazione prevalentemente liberale-atlantista del centrosinistra italiano al quale guarda Conte in vista di una possibile alleanza alle prossime politiche.

Cinema, al Torino Film Festival è il giorno di Angelina Jolie

Cinema, al Torino Film Festival è il giorno di Angelina JolieRoma, 24 nov. (askanews) – Al Torino Film Festival oggi è il gran giorno di Angelina Jolie. La superstar statunitense, annunciata all’ultimo momento tra i big di questa 42esima edizione, è attesa per presentare il suo nuovo film da regista “Without Blood”, che ha anche scritto e prodotto.


Il film è tratto da “Senza sangue” di Alessandro Baricco e lo scrittore sarà presente con Jolie alla presentazione ufficiale alle ore 17 al Cinema Ideal di Torino. I biglietti sono andati a ruba in poche ore dalla loro messa in vendita. Jolie è solo una delle tante star arrivate al festival torinese, che ha già visto sfilare tra gli altri Ron Howard, Sharon Stone, Matthew Broderick accompagnato dalla moglie Sarah Jessica Parker e Rosario Dawson.

Violenza donne, lunedì Montecitorio si illumina di arancione

Violenza donne, lunedì Montecitorio si illumina di arancioneMilano, 24 nov. (askanews) – Per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne lunedì Montecitorio si illumina di arancione: secondo lo slogan “Orange the World” la Camera aderisce alla campagna dell’Onu per la Giornata internazionale del 25 novembre contro la violenza sulle donne. Pertanto, la facciata di Montecitorio sarà illuminata dal colore arancione, simbolo dell’iniziativa, dalle 18 del 25 novembre all’una del 26.


Il Segretario generale delle Nazioni Unite ha lanciato nel 2008 la campagna UNiTE by 2030 to End Violence against Women. Il colore distintivo della campagna è l’arancione. Come colore luminoso e ottimista, l’arancione rappresenta un futuro libero dalla violenza contro le donne e le ragazze. Ogni anno, la campagna UNiTE si concentra su un tema specifico a sostegno della campagna globale, guidata dalla società civile, “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere”, che inizia il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e dura fino al 10 dicembre, Giornata dei diritti umani.