Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Auto, costruttori chiedono a Ue di rinviare con urgenza al 2027 norme CO2

Auto, costruttori chiedono a Ue di rinviare con urgenza al 2027 norme CO2Milano, 14 set. (askanews) – Le case automobilistiche chiedono all’Unione Europea di attivare una rara procedura d’emergenza per rinviare di due anni l’applicazione, prevista per il 2025, delle sue norme più severe sulle emissioni di CO2. E’ quanto contenuto, scrive l’Afp, in un documento informale citato da Bloomberg e Le Monde.


Secondo Le Monde di sabato, il documento non firmato proviene da Renault e dal Ceo de gruppo, Luca de Meo, che è anche presidente dell’Associazione europea dei costruttori di automobili (Acea) a Bruxelles. Secondo il quotidiano, “l’obiettivo di questo documento è di rinviare dal 2025 al 2027 l’inasprimento del cosiddetto standard CAFE (Corporate Average Fuel Economy)”, che fissa una soglia media di emissioni di CO2 per tutti i veicoli venduti, pena l’applicazione di multe. “Le sanzioni potrebbero raggiungere i 13 miliardi di euro per le autovetture e i 3 miliardi per i veicoli commerciali”, avverte il documento. Per ottenere questo rinvio, il testo “sostiene l’uso di una disposizione poco conosciuta, l’articolo 122.1 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, una sorta di “49.3 europeo”, che consentirebbe di rinviare l’applicazione di un regolamento in caso di emergenza, aggirando il Parlamento di Strasburgo”, scrive Le Monde.


Contattata dall’AFP, l’Acea non ha confermato la notizia e ha fatto riferimento a una dichiarazione rilasciata giovedì in cui esprimeva “crescente preoccupazione” per la capacità dell’industria di rispettare i nuovi standard sulle emissioni.

Formula1, Leclerc: “Fantastico essere in pole”

Formula1, Leclerc: “Fantastico essere in pole”Roma, 14 set. (askanews) – Il GP d’Azerbaijan sorride alla Ferrari, con Charles Leclerc che conquista la pole position davanti alla McLaren di Oscar Piastri e al compagno di box Carlos Sainz. “Fantastico essere in pole. In Ferrari è il miglior risultato che potevamo prendere, primo e terzo sono le migliori posizioni per partire. Ma sarà lunga, in passato abbiamo fatto bene e poi faticato in gara. Domani possiamo farcela, la gestione delle gomme sarà importantissimo” ha detto il poleman che poi ha aggiunto: “Una delle mie piste preferite, anche il weekend non è stato semplice dopo l’incidente. Sapevo di avere ritmo, nelle FP2 ho avuto dei problemi con un pezzo ed ero un po’ preoccupato. Il passo c’era, in Q3 dovevo solo stare lontano dai muri. Ho attaccato e il tempo è arrivato in maniera naturale”.

Formula1, Leclerc ancora in pole in Azerbaijan

Formula1, Leclerc ancora in pole in AzerbaijanRoma, 14 set. (askanews) – Charles Leclerc si conferma imbattibile nelle qualifiche del GP dell’Azerbaijan: il monegasco centra la quarta pole consecutiva sul circuito cittadino di Baku. Dietro di lui Piastri, l’altra Ferrari di Sainz e Perez. Solo 6° Max Verstappen. Clamorosa eliminazione di Norris, che scatterà 17°. Per Leclerc è la quarta pole di fila a Baku, la numero 26 della carriera. Impressionante la superiorità mostrata dal monegasco, che rifila oltre tre decimi a un ottimo Oscar Piastri, che nonostante una sbavatura si inserisce tra le due Ferrari, poiché Carlos Sainz è terzo. Quarta la Red Bull di Sergio Perez, il quale a sorpresa batte Max Verstappen, sesto e superato anche dalla Mercedes di George Russell. Completano la top-ten la Mercedes di Lewis Hamilton, l’Aston Martin di Fernando Alonso e le due Williams di Franco Colapinto e Alexander Albon. Clamoroso errore della Williams che fa uscire Albon con il convogliatore per raffreddare il motore ancora installato. Il pilota è fermato subito all’uscita della pit lane. Il pilota sarà penalizzato per unsafe release.


 

Toti: il mio nemico non è la magistratura ma la politica ipocrita

Toti: il mio nemico non è la magistratura ma la politica ipocritaRoma, 14 set. (askanews) – “Chi oggi sussurra che si poteva tenere duro e andare fino in fondo con venti anni di processi, fa spesso parte di coloro che non ho sentito esprimere mezzo giudizio su quanto accaduto questa estate. Senza ricordare che grazie a quella politica che ha conquistato la fiducia delle imprese e contributi economici indispensabili per la vita pubblica, magari occupa la poltrona da cui ritiene di poter dare buoni consigli. Il vero nemico della politica non è la magistratura, ma la politica stessa che ha costruito la gabbia in cui si è rinchiusa”. Lo scrive su facebook l’ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti all’indomani della decisione di patteggiare due anni nell’ambito del procedimento in cui è accusato di corruzione impropria e di violazione della legge sul finanziamento dei partiti.


“In giornate come queste – scrive Toti – torni a casa, ti guardi allo specchio e ti chiedi se hai fatto la cosa giusta. Credo proprio di sì, per tutti: per me stesso, la mia famiglia, la mia parte politica, Marco Bucci che ora può correre e vincere la sua sfida, per chi ha lavorato al mio fianco ed è candidato e porterà avanti con orgoglio questi nove anni di buon governo. Ogni accordo che si fa suscita due sentimenti contrastanti: l’amarezza di non aver combattuto fino in fondo per le proprie ragioni e la soddisfazione di vederne riconosciute comunque una gran parte”. “Oggi – osserva – i magistrati hanno riconosciuto che non ho preso un euro da nessuno per me stesso e che tutte le pratiche di cui mi sono interessato erano legittime e legali. Dopo quasi quattro anni di intercettazioni, filmati, pedinamenti, controlli, dopo tre mesi di domiciliari che hanno portato a nuove elezioni, non esisteva quella sentina del male con cui la Regione Liguria è stata identificata da certa stampa per odio politico. Certo, ho accettato di fare 1500 ore di volontariato come condanna per quella che una legge dello Stato definisce ‘corruzione impropria’, ovvero atti legittimi, finanziamenti legittimi, ma rapporti considerati troppo amichevoli, diciamo così, con alcune imprese. Io continuo a considerare le imprese che investono una risorsa, infatti la Liguria in questi nove anni è cresciuta. E continuo a ritenere chi finanzia la politica un cittadino attento al proprio territorio, anche se chiede, giustamente, che le pratiche corrano veloci”. “E credo – insiste – anche che lo scontro non sia tra Toti e i magistrati di Genova, ma tra una politica ipocrita che ha approvato e applaudito leggi morali, anzi moraliste e i pochi che credono in una democrazia liberale dove le persone vengono giudicate sui fatti e non sui pregiudizi. Purtroppo neppure la lezione ligure ha indignato a sufficienza la politica per innescare un cambiamento. Chi oggi sussurra che si poteva tenere duro e andare fino in fondo con venti anni di processi, fa spesso parte di coloro che non ho sentito esprimere mezzo giudizio su quanto accaduto questa estate. Senza ricordare che grazie a quella politica che ha conquistato la fiducia delle imprese e contributi economici indispensabili per la vita pubblica, magari occupa la poltrona da cui ritiene di poter dare buoni consigli. Il vero nemico della politica non è la magistratura, ma la politica stessa che ha costruito la gabbia in cui si è rinchiusa”.


“Io per provare a cambiare questa politica ho fatto quanto potevo e ho pagato di persona. Se al mugugno sommesso, o peggio, al sorriso a mezza bocca di chi spera di prendere il posto dell’inquisito di turno non subentrerà il coraggio di cambiare allora…avanti il prossimo, come dice una nota canzone, gli lascio il posto mio”, conclude.

Louis Vuitton Cup, Luna Rossa-American Magic 1-0

Louis Vuitton Cup, Luna Rossa-American Magic 1-0Roma, 14 set. (askanews) – Cominciano bene per Luna Rossa le regate di semifinale della Louis Vuitton Cup. Battuta American Magic dopo una regata tutta in salita. Luna Rossa era partita male in questa prima regata, ma dal terzo lato ha dato il via a un’appassionante rimonta, resistendo poi alla fine al contro-assalto degli americani. La prima sfida di semifinale è già stata più equilibrata di (quasi) tutte le gare del precedente Round Robin. Ora Luna Rossa guida 1-0 la semifinale e inizia nel migliore dei modi.

Governo, Tajani: senza il centro destra non vince, Francia lo dimostra

Governo, Tajani: senza il centro destra non vince, Francia lo dimostraRoma, 14 set. (askanews) – “Fi punta a occupare lo spazio politico che c’è al centro, che è libero, per rafforzare e allargare i confini del centrodestra, che è centro- destra, la destra senza il centro non vince come in Francia la Le Pen. Barnier, (incaricato di guidare il governo francese, ndr) è un uomo del partito pooplare come noi, questo dimostra che se si vuole governare bisogna guardare al centro. In Italia stiamo facendo bene così e in Europa noi siamo garanti della stabilità italiana”. Lo ha detto il vicepremier e leader di Fi, Antonio Tajani a margine di una iniziativa del partito a Cagliari.

Mattarella: Resistenza preparò nuova Italia dopo anni bui fascismo

Mattarella: Resistenza preparò nuova Italia dopo anni bui fascismoRoma, 14 set. (askanews) – “Un’estate, un autunno, di ansiosa attesa e, insieme, di intensa preparazione di una nuova Italia, dopo gli anni bui del fascismo”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ad Ampezzo per la commemorazione degli 80 anni della Repubblica autonoma nella Zona Libera della Carnia, ha ricordato il ruolo che nel 1944 ebbe la Resistenza che nella lotta partigiana scelse di agire prima che arrivassero gli alleati.


“La Resistenza ricusava l’idea che il ruolo del movimento partigiano fosse, con azioni di guerriglia e di disturbo, esclusivamente di affiancamento all’offensiva delle truppe alleate”, ha sottolineato il capo dello Stato. “Un’ambizione necessaria, per ridare all’Italia il suo posto tra le nazioni civili”.

Mattarella: battaglia Resistenza per indipendenza oltre che libertà

Mattarella: battaglia Resistenza per indipendenza oltre che libertàRoma, 14 set. (askanews) – “La battaglia della Resistenza era una battaglia per l’indipendenza, oltre che per la libertà”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ad Ampezzo per la commemorazione degli 80 anni della Repubblica autonoma nella Zona Libera della Carnia, per iniziativa dei partigiani.


“Da Montefiorino all’Ossola, dall’Alto Monferrato alla Valsesia, alla Carnia, venne offerto l’esempio di genti che non si contentavano di attendere l’arrivo delle truppe alleate ma intendevano sfidare a viso aperto il nazifascismo, dimostrando che questo non controllava nè città nè territori, mettendo a nudo quello che era: truppa di occupazione”, ha ricordato il capo dello Stato.

Mattarella: il fascismo complice della ferocia nazista, la Resistenza battaglia per l’indipendenza

Mattarella: il fascismo complice della ferocia nazista, la Resistenza battaglia per l’indipendenzaRoma, 14 set. (askanews) – “Il fascismo, con il regime della Repubblica Sociale Italiana, era complice della ferocia nazista”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ad Ampezzo per la commemorazione degli 80 anni della Repubblica autonoma nella Zona Libera della Carnia, per iniziativa dei partigiani.


“La battaglia della Resistenza era una battaglia per l’indipendenza, oltre che per la libertà” ha sottolineato Mattarella, ricordando: “Da Montefiorino all’Ossola, dall’Alto Monferrato alla Valsesia, alla Carnia, venne offerto l’esempio di genti che non si contentavano di attendere l’arrivo delle truppe alleate ma intendevano sfidare a viso aperto il nazifascismo, dimostrando che questo non controllava né città né territori, mettendo a nudo quello che era: truppa di occupazione”, ha ricordato il capo dello Stato.“La Resistenza non era immobilismo – ha aggiunto Mattarella – Fu una sfida dura e i caduti di questa terra, onorata dalla Repubblica con la Medaglia d’argento al Valor Militare, ne sono il prezzo”. Mattarella ha ricordato che “nella opinione pubblica dopo l’8 settembre 1943, era presente anche ‘l’attendismo’, la convinzione che fosse meglio non esporsi alle rappresaglie nazifasciste e attendere che gli Alleati risalissero la penisola. Tutto questo non teneva in conto le sofferenze imposte alla popolazione dalle forze occupanti, i soprusi, le deportazioni. A levarsi furono i Resistenti, obbedendo all’ammonimento di Giuseppe Mazzini: ‘più che la servitù temo la libertà recata in dono’”.


“Un’estate, un autunno, di ansiosa attesa e, insieme, di intensa preparazione di una nuova Italia, dopo gli anni bui del fascismo”, così il Presidente della Repubblica ha ricordato il ruolo che nel 1944 ebbe la Resistenza che nella lotta partigiana scelse di agire prima che arrivassero gli alleati.“La Resistenza ricusava l’idea che il ruolo del movimento partigiano fosse, con azioni di guerriglia e di disturbo, esclusivamente di affiancamento all’offensiva delle truppe alleate”, ha sottolineato il capo dello Stato, concludendo: “Un’ambizione necessaria, per ridare all’Italia il suo posto tra le nazioni civili”.


 

Martedì il via alla Champions League con Milan e Juve

Martedì il via alla Champions League con Milan e JuveRoma, 14 set. (askanews) – Parte martedì l’avventura della Champions League in versione extralarge. Il primo turno è eccezionalmente spalmato su tre giornate. Il Milan aprirà martedì 17 alle ore 21 a San Siro contro il Liverpool. Juventus in casa contro il Psv Eindhoven martedì 17 alle ore 18.45.


Mercoledì 18 alle ore 18.45 il Bologna ospiterà lo Shkahtar Donetsk, mentre l’Atalanta giocherà giovedì 19 ore ore 21 in casa con l’Arsenal. L’Inter giocherà la prima partita all’Etihad contro il Manchester City, mercoledì 18 settembre ore ore 21: una rivincita della finale di Champions del 2023.