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Mattarella: i morti sul lavoro sono una intollerabile offesa alla coscienza collettiva

Mattarella: i morti sul lavoro sono una intollerabile offesa alla coscienza collettivaRoma, 12 set. (askanews) – “Le morti e gli incidenti sul lavoro sono una intollerabile offesa per la coscienza collettiva”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato, in occasione della presentazione della Relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, alla Presidente, Chiara Gribaudo.


“Svolgere un’attività che concorra al progresso materiale o spirituale della società – prosegue Mattarella – non può e non deve implicare rischi per l’integrità degli individui. La sicurezza nel lavoro è condizione necessaria per rendere effettivo il diritto fondamentale e inalienabile alla salute, tutelato dalla Costituzione, che non può trovare limiti nella mancanza o nella inadeguatezza di misure idonee a rendere il lavoro e i luoghi ove esso si svolge sani e privi di pericoli. Non sarà mai sufficiente l’impegno a questo scopo delle Istituzioni e delle parti sociali”. “La Relazione della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia – conclude Mattarella – potrà offrire un significativo contributo di conoscenza e analisi. Nel rinnovare vicinanza ai familiari dei caduti nella tragedia ferroviaria di Brandizzo, alcuni presenti all’odierna iniziativa, rivolgo sentimenti di solidarietà alle vittime e ai familiari di tutti gli incidenti sul lavoro”.

Mattarella: morti sul lavoro intollerabile offesa coscienza collettiva

Mattarella: morti sul lavoro intollerabile offesa coscienza collettivaRoma, 12 set. (askanews) – “Le morti e gli incidenti sul lavoro sono una intollerabile offesa per la coscienza collettiva”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato, in occasione della presentazione della Relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, alla Presidente, Chiara Gribaudo.


“Svolgere un’attività che concorra al progresso materiale o spirituale della società – prosegue Mattarella – non può e non deve implicare rischi per l’integrità degli individui. La sicurezza nel lavoro è condizione necessaria per rendere effettivo il diritto fondamentale e inalienabile alla salute, tutelato dalla Costituzione, che non può trovare limiti nella mancanza o nella inadeguatezza di misure idonee a rendere il lavoro e i luoghi ove esso si svolge sani e privi di pericoli. Non sarà mai sufficiente l’impegno a questo scopo delle Istituzioni e delle parti sociali”. “La Relazione della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia – conclude Mattarella – potrà offrire un significativo contributo di conoscenza e analisi. Nel rinnovare vicinanza ai familiari dei caduti nella tragedia ferroviaria di Brandizzo, alcuni presenti all’odierna iniziativa, rivolgo sentimenti di solidarietà alle vittime e ai familiari di tutti gli incidenti sul lavoro”.

Papa: quella di Singapore è una storia di crescita e resilienza, non dimenticare i poveri

Papa: quella di Singapore è una storia di crescita e resilienza, non dimenticare i poveriCittà del Vaticano, 12 set. (askanews) – “Quella di Singapore è una storia di crescita e resilienza” ma occorre sempre non dimenticare i poveri e adottare politiche inclusive. A sottolinearlo, davanti alle autorità politiche e alle realtà sociali del paese, è stato Papa Francesco nell’incontro all’University of Singapore.


Francesco ha ricordato che “da umili origini, questa Nazione ha raggiunto un alto livello di sviluppo, dimostrando che esso è frutto di decisioni razionali e non del caso: è il risultato di un costante impegno nel portare a termine progetti e iniziative ben ponderate e in sintonia con le caratteristiche specifiche del luogo”. “È importante inoltre che Singapore non solo abbia prosperato economicamente, ma che si sia sforzata di costruire una società nella quale la giustizia sociale e il bene comune sono tenuti in grande considerazione. – ha poi proseguito Francesco – Penso in particolare alla vostra dedizione nel migliorare le condizioni di vita dei cittadini attraverso politiche abitative pubbliche, un’istruzione di alta qualità e un sistema sanitario efficiente”. “Auspico che questi sforzi – è stato il suo richiamo – continuino fino a coinvolgere pienamente tutti gli abitanti di Singapore”.


In questo senso ha voluto richiamare l’attenzione sul “rischio che un certo pragmatismo e una certa esaltazione del merito comportano, vale a dire la conseguenza non intenzionale di legittimare l’esclusione di coloro che si trovano ai margini dei benefici del progresso”. “Su questo fronte, riconosco e lodo le varie politiche e iniziative messe in atto per sostenere i più deboli, e auspico – ha concluso il Papa nel suo discorso – che venga prestata particolare attenzione ai poveri, agli anziani – le cui fatiche hanno gettato le fondamenta per la Singapore che conosciamo oggi – e per tutelare la dignità dei lavoratori migranti, che molto contribuiscono alla costruzione della società, e ai quali occorre garantire un salario equo”.

L’Istat: il tasso di disoccupazione nel II trimestre cala al 6,8%

L’Istat: il tasso di disoccupazione nel II trimestre cala al 6,8%Roma, 12 set. (askanews) – Il tasso di disoccupazione nel secondo trimestre del 2024 è sceso al 6,8%, facendo registrare un calo dello 0,3% rispetto al trimestre precedente. Lo comunica l’Istat. Gli occupati aumentano in termini congiunturali di 124 mila unità (+0,5% rispetto al primo trimestre 2024), a seguito della crescita dei dipendenti a tempo indeterminato (+141 mila, +0,9%) e degli indipendenti (+38 mila, +0,7%) che ha più che compensato la diminuzione dei dipendenti a termine (-55 mila, -1,9%); cala il numero di disoccupati (-84 mila, -4,6% in tre mesi) e aumenta quello degli inattivi di 15-64 anni (+32 mila, +0,3%). Simile la dinamica per i tassi: quello di occupazione raggiunge il 62,2% (+0,2 punti), quello di disoccupazione scende al 6,8% (-0,3 punti) e il tasso di inattività 15-64 anni è stabile al 33,1%. Nei dati provvisori del mese di luglio 2024, rispetto al mese precedente, si osserva un aumento degli occupati (+56 mila, +0,2%) e del relativo tasso (+0,1 punti) che si associa alla diminuzione del tasso di disoccupazione (-0,4 punti) e alla crescita di quello di inattività 15-64 anni (+0,2 punti). L’occupazione, nel secondo trimestre 2024, cresce anche in termini tendenziali (+329 mila, +1,4% in un anno), coinvolgendo, pure in questo caso, i dipendenti a tempo indeterminato (+3,3%) e gli indipendenti (+0,6%) a fronte della diminuzione dei dipendenti a termine (-6,7%); prosegue il calo dei disoccupati (-194 mila in un anno, -10,2%) e, a ritmi meno sostenuti rispetto al trimestre precedente, quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-32 mila, -0,3%). Tale dinamica si riflette nella crescita del tasso di occupazione (+0,7 punti rispetto al secondo trimestre 2023) e nella diminuzione dei tassi di disoccupazione (-0,8 punti) e di inattività (-0,2 punti).

Lavoro, Istat: tasso disoccupazione II trim. cala al 6,8%

Lavoro, Istat: tasso disoccupazione II trim. cala al 6,8%Roma, 12 set. (askanews) – Il tasso di disoccupazione nel secondo trimestre del 2024 è sceso al 6,8%, facendo registrare un calo dello 0,3% rispetto al trimestre precedente. Lo comunica l’Itsta. Gli occupati aumentano in termini congiunturali di 124 mila unità (+0,5% rispetto al primo trimestre 2024), a seguito della crescita dei dipendenti a tempo indeterminato (+141 mila, +0,9%) e degli indipendenti (+38 mila, +0,7%) che ha più che compensato la diminuzione dei dipendenti a termine (-55 mila, -1,9%); cala il numero di disoccupati (-84 mila, -4,6% in tre mesi) e aumenta quello degli inattivi di 15-64 anni (+32 mila, +0,3%). Simile la dinamica per i tassi: quello di occupazione raggiunge il 62,2% (+0,2 punti), quello di disoccupazione scende al 6,8% (-0,3 punti) e il tasso di inattività 15-64 anni è stabile al 33,1%. Nei dati provvisori del mese di luglio 2024, rispetto al mese precedente, si osserva un aumento degli occupati (+56 mila, +0,2%) e del relativo tasso (+0,1 punti) che si associa alla diminuzione del tasso di disoccupazione (-0,4 punti) e alla crescita di quello di inattività 15-64 anni (+0,2 punti).

E’ morto Luca Giurato, il giornalista e conduttore aveva 84 anni

E’ morto Luca Giurato, il giornalista e conduttore aveva 84 anniRoma, 11 set. (askanews) – E’ morto oggi il giornalista e conduttore televisivo Luca Giurato. Nato a Roma il 23 dicembre 1939, aveva 84 anni.


Figlio di Giovanni Giurato, un diplomatico siciliano che fu agente consolare in Uruguay, nipote del drammaturgo e regista Giovacchino Forzano, esordì a vent’anni come cronista a Paese Sera. Nel 1986 passò alla direzione del GR1, poi fu vicedirettore del TG1 fino al 1990. La sua prima apparizione televisiva fu nel 1992 in A tutta stampa, rassegna stampa all’interno del TgUno notte. Nell’autunno del 1993 giunse a Domenica in, con Mara Venier che oggi su Instagram lo ricorda con una foto insieme: “Ciao Luca – scrive – ti ho voluto tanto bene. Per me un giorno molto triste”. Volto storico di UnoMattina, in molti hanno ricordato con affetto la sua ironia. “Luca Giurato – ha scritto la premier Giorgia Meloni sui social – ha accompagnato per anni le giornate di milioni di italiani, entrando virtualmente nelle loro case come giornalista e conduttore televisivo, con competenza, simpatia, genuinità e anche con la rara e preziosa virtù dell’autoironia. Sono certa che oltre che per la tua professione, il tuo pubblico ti ricorderà anche come un amico. Che la terra ti sia lieve”.


Commosso il cordoglio dell’Ad e presidente Rai Roberto Sergio e del direttore generale Giampaolo Rossi: “La scomparsa di Luca Giurato addolora profondamente tutta l’azienda che si stringe affettuosamente alla moglie Daniela e a tutti i suoi cari, con un sentimento di profonda riconoscenza. Perché Luca Giurato è stato un giornalista che ha incarnato al meglio – basti ricordare Unomattina, ma non solo – l’essere volto e voce del servizio pubblico, entrando nelle case degli italiani quasi come uno ‘di famiglia’, con uno stile inconfondibile, sorridente e ‘accogliente’, accompagnato da altrettanto inconfondibili simpatia, leggerezza e ironia. Doti umane e professionali che restano patrimonio prezioso del servizio pubblico”.

Camere convocate il 26 per il nuovo cda. Meloni: ora basta rinvii

Camere convocate il 26 per il nuovo cda. Meloni: ora basta rinviiRoma, 11 set. (askanews) – La nuova data è quella concordata nell’ultimo vertice dei leader di maggioranza di lunedì. Le capigruppo di Camere e Senato l’hanno ufficializzata, rendendo effettivo quel rinvio di due settimane che ormai appariva scontato. Dunque, giovedì 26 settembre i due rami del Parlamento sono convocati per l’elezione dei quattro componenti – due ciascuno – del consiglio di amministrazione della Rai. Una accelerazione voluta in primo luogo dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni che, a chi nel suo partito si sta occupando della pratica, ha affidato un messaggio chiaro: basta rinvii. D’altra parte, fosse stato per lei, la questione si sarebbe chiusa ancora prima che deputati e senatori partissero per le ferie.


Ma i problemi che hanno bloccato finora l’avvio dell’iter di rinnovo del Consiglio di amministrazione della tv di Stato, in realtà, restano intatti e hanno a che fare tanto con gli equilibri interni alla maggioranza quanto con il rapporto con l’opposizione. La stessa deadline del 26 settembre viene vissuta diversamente dalle forze della coalizione di governo. Perentoria per Fratelli d’Italia, ancora passibile di slittamenti per Forza Italia che deve gestire il problema più intricato: ovvero il voto sulla sua candidata presidente, Simona Agnes, in commissione di Vigilanza dove sono necessari i due terzi dei consensi e dove quindi si impone la necessità di uscire fuori dai confini della maggioranza. Non a caso, infatti, tra gli alleati alcuni leggono il diktat della presidente del Consiglio più come un modo per mettere pressione che non come una chiamata alle armi. Nel vertice di lunedì, infatti, una delle ipotesi prese in considerazione era proprio quella che gli azzurri rinunciassero alla loro candidata a favore di un nome di garanzia, che potesse ‘ammiccare’ all’opposizione. Formalmente Forza Italia continua a dire che su Agnes non si fanno passi indietro, ma chi si occupa della trattativa per conto di Meloni è convinto che il vero obiettivo sia ottenere una compensazione soddisfacente tra le varie direzioni che dovranno essere segnate successivamente. A sua volta, sul piatto resta la richiesta della Lega di avere in quota il direttore generale (figura facoltativa).


Se questo è lo stallo di partenza, dentro Fratelli d’Italia chi insiste sulla indisponibilità a ulteriori rinvii spiega che ci sono a questo punto due scenari. Il primo è, appunto, che Forza Italia rinunci al suo candidato per aprire una trattativa su una personalità di garanzia come presidente (tra i vari nomi circolati anche De Bortoli o Gabanelli). Da qui le due settimane supplementari. Le opposizioni, tuttavia, solo ieri hanno ribadito in una nota unitaria di essere “indisponibili” al rinnovo del cda “in assenza della riforma della governance”. “Loro continuano a parlare di posti mentre noi parliamo di politica e ci aspettiamo un segnale sul recepimento del media Freedom act nel nostro Paese”, sintetizza Stefano Graziano del Pd. “Chi dovesse smarcarsi da questa posizione ribadita con ben due comunicati – spiega poi un parlamentare di opposizione – assumerebbe su di sé un carico politico difficile da portare. Quindi è inutile che dalla maggioranza continuino a chiamare i vari membri della commissione per convincerli”.


L’altro scenario, invece, è quello dello scontro frontale. Ossia, procedere il 26 settembre alla nomina dei consiglieri di amministrazione di espressione del Parlamento, nel frattempo a cose fatte tentare un’ultima quadratura del cerchio in Vigilanza e in alternativa andare avanti lo stesso. “Forse l’opposizione – osserva un esponente di spicco della maggioranza – dimentica che la Rai è una Spa”. Ergo, una soluzione ci sarebbe anche in caso di bocciatura perché il ruolo di presidente andrebbe al consigliere più anziano. Lo show down è però una prospettiva che Forza Italia vorrebbe evitare, ed ecco perché la questione continua ad essere anche interna alla coalizione di governo. C’è poi un’altra provocazione che arriva alla minoranza che minaccia l’aventino in Vigilanza: “Voglio proprio vedere se lo fanno anche quando dovranno votare i loro consiglieri o se a quel voto parteciperanno, Non è una differenza da poco”.

Maggioranza ‘smina’ cammino ddl Sicurezza, ok Fi a detenute madri

Maggioranza ‘smina’ cammino ddl Sicurezza, ok Fi a detenute madriRoma, 11 set. (askanews) – Dalle spine della maggioranza esce il tema delle detenute madri. Non senza difficoltà e all’ultimo miglio, il centrodestra è riuscito a sminare il cammino del ddl sicurezza, alla prova del voto alla Camera, togliendo dal campo uno dei temi che avevano visto Fi (in comissione, nei dibattiti estivi e ora in aula) smarcarsi da Fdi e Lega (che però hanno eretto un muro invalicabile).


L’impasse doveva essere superata e dopo lunghe trattative, che avevano ‘inchiodato’ parte dei pareri del governo sugli emendamenti, i relatori hanno presentato un testo che di fatto non cambia la sostanza (resta facoltativo e non sarà più obbligatorio il rinvio della pena per le condannate incinte o madri di figli di età inferiore ad un anno) ma viene aggiunto un monitoraggio annuale sull’attuazione della norma. Forza Italia si è dichiarata “soddisfatta” e ha ritirato l’emendamento che voleva ripristinare il differimento obbligatorio, seppur con una stretta in alcuni casi, in modo che nessun bambino dovesse passare i primi mesi dietro le sbarre. All’attacco le opposizioni che mettono il dito nella piaga. L’emednamento dei relatori è un testo “fuffa. Cercano di lavarsi la coscienza, resta il carcere per bambini”, afferma la dem Simona Bonafè. Si tratta del “solito voltafaccia”, sostiene Avs. “Dopo quello sullo Ius scholae, arriva il secondo bluff di giornata da parte di Forza Italia. Anche oggi la rivoluzione garantista e liberale Forza Italia la fa domani. Per adesso restano le manette e l’umiliazione dello Stato di diritto”, afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.


“Forza Italia continua a lanciare iniziative che poi vengono costantemente respinte o ritirate. L’emendamento al ddl sicurezza sulle mamme detenute può finire in niente”, sottolinea Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva.

Economia circolare, nuovi modelli attraverso la simbiosi industriale

Economia circolare, nuovi modelli attraverso la simbiosi industrialeRoma, 11 set. (askanews) – Da residuo industriale a risorsa preziosa: all’interno del sito produttivo di Ontex Manufacturing Italy, in collaborazione con Omnisyst, la polvere di cellulosa, un residuo generato dalla produzione di pannolini precedentemente gestito tramite il recupero energetico con costi associati, viene ora valorizzata come sottoprodotto. Il primo carico di cellulosa è già stato destinato alla lombricoltura nelle scorse settimane, dove verrà convertito in fertilizzante naturale per colture biologiche. Questo processo ha eliminato i costi di gestione come rifiuto e massimizzato il riutilizzo delle risorse.


Nell’ambito del Green Deal Europeo, che punta alla neutralità climatica entro il 2050, questo progetto innovativo applica i principi della simbiosi industriale, un modello di collaborazione tra aziende in cui il residuo di una produzione diventa una materia prima per un’altra. Sempre più industrie stanno adottando i modelli dell’economia circolare per gestire i propri residui di produzione, una scelta che genera valore economico, ambientale e reputazionale. Protagonista di questa iniziativa è la sede italiana di Ontex, a Ortona. L’azienda con casa madre in Belgio è leader nel settore dei prodotti per l’igiene personale, con impianti produttivi in tutto il mondo e produce una vasta gamma di articoli, inclusi pannolini per bambini, prodotti per l’igiene femminile e pannoloni per adulti.


A questo proposito, Elise Barbé, Group Sustainability Manager di Ontex, afferma: “In Ontex ci impegniamo a introdurre la sostenibilità in ogni prodotto che sviluppiamo. Essendo un’azienda produttrice, generiamo anche rifiuti, ma la nostra strategia si basa su tre fasi principali: evitare la creazione di scarti in fase di produzione, riutilizzare i residui e riciclare la parte residua. Questo progetto rappresenta un’iniziativa straordinaria per il riutilizzo degli scarti, che sosteniamo pienamente”.


Omnisyst, azienda con trent’anni di esperienza nella gestione circolare dei residui industriali, partecipata dal Green Transition Fund di Algebris, utilizza tecnologie avanzate per monitorare e ottimizzare i processi di gestione dei residui industriali. Chicco Testa, presidente del Consiglio di Amministrazione di Omnisyst, dichiara:


“Questo progetto esemplifica come le aziende possano integrare pratiche sostenibili nei loro processi produttivi, creando valore aggiunto dai loro residui e contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale”. Il progetto di lombricoltura, sviluppato dall’azienda agricola La Terra di Gaia per il primo carico, prevede l’utilizzo di lombrichi per trasformare la polvere di cellulosa in humus di alta qualità, un fertilizzante biologico. Il sottoprodotto viene prima posto all’interno della serra e poi miscelato con una deiezione di asino nella lettiera, dove i lombrichi si nutriranno del composto, trasformandolo in humus di lombrico. Antonio Cafagna, District Manager di Omnisyst, aggiunge: “I vantaggi per Ontex sono molteplici. In passato, gestivamo già gli scarti in maniera sostenibile attraverso il recupero energetico, ma affrontavamo comunque dei costi. Grazie a questo nuovo approccio basato sulla simbiosi industriale, siamo riusciti non solo ad annullare i costi di recupero, ma soprattutto a trasformare un residuo in un sottoprodotto prezioso per altre produzioni. Questo ci permette di portare ulteriori benefici all’ambiente, promuovendo un modello di economia circolare che valorizza ogni risorsa”. Negli ultimi sei anni, Ontex si è affidata a Omnisyst per la gestione dei residui di produzione, ottenendo risultati significativi in termini ambientali, operativi ed economici. Grazie a questa collaborazione, l’azienda ha raggiunto il 100% di recupero degli scarti, ha digitalizzato completamente la gestione dei rifiuti, ha ridotto il numero di viaggi per ogni codice EER, ha migliorato la differenziazione degli imballaggi misti e ha neutralizzato il totale delle emissioni di CO? derivanti dal trasporto rifiuti. Questi risultati testimoniano l’impegno di Ontex verso una produzione sempre più sostenibile.

Meloni: annettendo la Crimea la Russia ha calpestato la Carta Onu

Meloni: annettendo la Crimea la Russia ha calpestato la Carta OnuRoma, 11 set. (askanews) – “L’annessione illegale della Crimea da parte della Federazione Russa rimane una gravissima violazione di quel sistema di regole e principi universalmente riconosciuti nella Carta dell’Onu che garantiscono la pacifica convivenza tra le Nazioni. È una violazione dell’integrità territoriale di una Nazione sovrana, che calpesta i diritti delle popolazioni che non vogliono rinunciare alla loro identità e rimane tale anche a distanza di dieci anni”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un videomessaggio inviato al Summit of the International Crimea Platform.


“Considerare la Crimea parte integrante del territorio russo – prosegue la premier – è un tassello di quella propaganda russa che dobbiamo sapere contrastare, nonostante trovi sponda nelle mappe geografiche diffuse anche su alcuni mezzi di comunicazione occidentali”. “Dall’inizio dell’invasione russa – continua Meloni -, la Crimea è diventata anche una delle basi da cui partono i deliberati attacchi russi contro i civili e le infrastrutture critiche. La Russia non è riuscita a piegare l’eroica resistenza ucraina, e la nostra compattezza e unità di intenti hanno garantito all’Ucraina gli aiuti necessari per difendere la propria libertà. E questo è un valore, che dobbiamo sapere proteggere, se vogliamo far tornare la pace nel cuore dell’Europa”, sottolinea la presidente del Consiglio.