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Corte dei Conti Ue: Paesi europei troppo lenti ad attingere ai fondi del Pnrr

Corte dei Conti Ue: Paesi europei troppo lenti ad attingere ai fondi del PnrrRoma, 2 set. (askanews) – I fondi europei per la ripresa post-COVID filtrano più lentamente del previsto nell’economia reale. A fine 2023 i paesi dell’UE avevano attinto a meno di un terzo delle risorse UE previste a tale scopo. Solo la metà circa del denaro trasferito da Bruxelles alle capitali nazionali avrebbe raggiunto i destinatari finali. Lo rende noto la Corte dei conti europea “segnalando il rischio che l’assorbimento dei fondi rallenti ulteriormente e che i progetti non siano completati secondo i programmi”.


Nei primi tre anni del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), istituito dall’UE con una dotazione di 724 miliardi di euro si sono osservati ritardi nell’erogazione dei fondi e nell’attuazione dei progetti. È così messo a rischio il conseguimento degli obiettivi tesi ad aiutare la ripresa dei paesi UE dalla pandemia di COVID-19 e ad accrescere la resilienza di questi ultimi, stando a una relazione della Corte dei conti europea. Nonostante il progredire del tasso dei pagamenti eseguiti dalla Commissione europea, gli Stati membri potrebbero non essere in grado di attingere ai fondi o assorbirli per tempo, completare le misure previste prima dello scadere dell’RRF nell’agosto 2026 e, quindi, godere dei benefici economici e sociali attesi. Istituito nel febbraio 2021, l’RRF finanzia riforme e investimenti negli Stati membri dell’UE, a partire dall’insorgere della pandemia nel febbraio 2020 fino a fine agosto 2026. È incentrato su sei settori prioritari, tra cui la transizione verde e la trasformazione digitale. I paesi possono ricevere i fondi in funzione dei progressi compiuti.


“Un assorbimento tempestivo dell’RRF è indispensabile: aiuta a evitare strozzature nell’esecuzione delle misure verso la fine del ciclo di vita del dispositivo e riduce il rischio di spese inefficienti e irregolari”, ha dichiarato Ivana Maletic, il Membro della Corte responsabile dell’audit. “Lanciamo un segnale d’allarme, perché a metà percorso i paesi UE avevano attinto a meno di un terzo dei finanziamenti previsti ed erano avanzati per meno del 30 % verso i traguardi e gli obiettivi prefissati”. Per contro, un aspetto positivo è che, grazie a un prefinanziamento massimo del 13 % dell’importo erogabile agli Stati membri, è stato possibile versare rapidamente più fondi all’inizio, in linea con le finalità della risposta alla crisi. La Corte critica però il ritmo con cui da allora si è fatto ricorso al grosso dei fondi. A fine 2023, erano stati trasferiti solo 213 miliardi di euro dalla Commissione alle casseforti nazionali. Non è detto poi che questi soldi siano arrivati ai destinatari finali, fra cui imprese private, società pubbliche di servizi energetici e scuole. Di fatto, quasi la metà dei fondi RRF erogati ai 15 Stati membri che hanno fornito le necessarie informazioni al riguardo non aveva ancora raggiunto i destinatari finali.


Quasi tutti i paesi hanno presentato in ritardo le richieste di pagamento alla Commissione, spesso a causa dell’inflazione o di carenze di approvvigionamento, di incertezze circa la normativa ambientale e di una capacità amministrativa insufficiente. A fine 2023 era stato presentato il 70 % delle richieste previste e per un ammontare inferiore del 16 % circa alle attese; per svariati motivi, sette paesi non avevano ricevuto alcun finanziamento per il soddisfacente conseguimento di traguardi e obiettivi. La Commissione e gli Stati membri hanno intrapreso azioni per agevolare l’assorbimento, specie nel 2023, ma è prematuro verificarne l’eventuale impatto. Vi è il rischio che non tutte le misure previste siano completate per tempo. A fine 2023 le richieste di pagamento avevano riguardato meno del 30 % degli oltre 6 000 traguardi e obiettivi (cioè gli indicatori dello stato di avanzamento) totali; ne consegue che sono tanti (forse i più difficili) quelli ancora da raggiungere. Molti paesi hanno realizzato innanzitutto le riforme prima di procedere con gli investimenti. È probabile, tuttavia, che la concentrazione di questi ultimi verso la fine del periodo utile aggravi ulteriormente i ritardi e rallenti l’assorbimento.


Infine, gli esborsi non riflettono necessariamente la quantità e l’importanza dei traguardi e degli obiettivi, per cui potrebbero essere versati fondi ingenti senza che le misure corrispondenti siano portate a termine dagli Stati membri. La Corte sottolinea che la normativa non prevede il recupero dei fondi se i traguardi e gli obiettivi sono raggiunti, ma le misure da ultimo non vengono completate.

Pnrr,Corte Conti Ue: Paesi europei troppo lenti ad attingere a fondi

Pnrr,Corte Conti Ue: Paesi europei troppo lenti ad attingere a fondiRoma, 2 set. (askanews) – I fondi europei per la ripresa post-COVID filtrano più lentamente del previsto nell’economia reale. A fine 2023 i paesi dell’UE avevano attinto a meno di un terzo delle risorse UE previste a tale scopo. Solo la metà circa del denaro trasferito da Bruxelles alle capitali nazionali avrebbe raggiunto i destinatari finali. Lo rende noto la Corte dei conti europea “segnalando il rischio che l’assorbimento dei fondi rallenti ulteriormente e che i progetti non siano completati secondo i programmi”.


Nei primi tre anni del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), istituito dall’UE con una dotazione di 724 miliardi di euro si sono osservati ritardi nell’erogazione dei fondi e nell’attuazione dei progetti. È così messo a rischio il conseguimento degli obiettivi tesi ad aiutare la ripresa dei paesi UE dalla pandemia di COVID-19 e ad accrescere la resilienza di questi ultimi, stando a una relazione della Corte dei conti europea. Nonostante il progredire del tasso dei pagamenti eseguiti dalla Commissione europea, gli Stati membri potrebbero non essere in grado di attingere ai fondi o assorbirli per tempo, completare le misure previste prima dello scadere dell’RRF nell’agosto 2026 e, quindi, godere dei benefici economici e sociali attesi. Istituito nel febbraio 2021, l’RRF finanzia riforme e investimenti negli Stati membri dell’UE, a partire dall’insorgere della pandemia nel febbraio 2020 fino a fine agosto 2026. È incentrato su sei settori prioritari, tra cui la transizione verde e la trasformazione digitale. I paesi possono ricevere i fondi in funzione dei progressi compiuti.


“Un assorbimento tempestivo dell’RRF è indispensabile: aiuta a evitare strozzature nell’esecuzione delle misure verso la fine del ciclo di vita del dispositivo e riduce il rischio di spese inefficienti e irregolari”, ha dichiarato Ivana Maletic, il Membro della Corte responsabile dell’audit. “Lanciamo un segnale d’allarme, perché a metà percorso i paesi UE avevano attinto a meno di un terzo dei finanziamenti previsti ed erano avanzati per meno del 30 % verso i traguardi e gli obiettivi prefissati”. Per contro, un aspetto positivo è che, grazie a un prefinanziamento massimo del 13 % dell’importo erogabile agli Stati membri, è stato possibile versare rapidamente più fondi all’inizio, in linea con le finalità della risposta alla crisi. La Corte critica però il ritmo con cui da allora si è fatto ricorso al grosso dei fondi. A fine 2023, erano stati trasferiti solo 213 miliardi di euro dalla Commissione alle casseforti nazionali. Non è detto poi che questi soldi siano arrivati ai destinatari finali, fra cui imprese private, società pubbliche di servizi energetici e scuole. Di fatto, quasi la metà dei fondi RRF erogati ai 15 Stati membri che hanno fornito le necessarie informazioni al riguardo non aveva ancora raggiunto i destinatari finali.


Quasi tutti i paesi hanno presentato in ritardo le richieste di pagamento alla Commissione, spesso a causa dell’inflazione o di carenze di approvvigionamento, di incertezze circa la normativa ambientale e di una capacità amministrativa insufficiente. A fine 2023 era stato presentato il 70 % delle richieste previste e per un ammontare inferiore del 16 % circa alle attese; per svariati motivi, sette paesi non avevano ricevuto alcun finanziamento per il soddisfacente conseguimento di traguardi e obiettivi. La Commissione e gli Stati membri hanno intrapreso azioni per agevolare l’assorbimento, specie nel 2023, ma è prematuro verificarne l’eventuale impatto. Vi è il rischio che non tutte le misure previste siano completate per tempo. A fine 2023 le richieste di pagamento avevano riguardato meno del 30 % degli oltre 6 000 traguardi e obiettivi (cioè gli indicatori dello stato di avanzamento) totali; ne consegue che sono tanti (forse i più difficili) quelli ancora da raggiungere. Molti paesi hanno realizzato innanzitutto le riforme prima di procedere con gli investimenti. È probabile, tuttavia, che la concentrazione di questi ultimi verso la fine del periodo utile aggravi ulteriormente i ritardi e rallenti l’assorbimento.


Infine, gli esborsi non riflettono necessariamente la quantità e l’importanza dei traguardi e degli obiettivi, per cui potrebbero essere versati fondi ingenti senza che le misure corrispondenti siano portate a termine dagli Stati membri. La Corte sottolinea che la normativa non prevede il recupero dei fondi se i traguardi e gli obiettivi sono raggiunti, ma le misure da ultimo non vengono completate.

”Ragni” è il nuovo singolo di Tananai

”Ragni” è il nuovo singolo di TananaiRoma, 2 set. (askanews) – Dopo un’estate da protagonista con uno dei brani più amati della stagione, Tananai torna a pubblicare nuova musica: “Ragni”, il suo nuovo singolo, sarà disponibile in digitale e in radio a partire da venerdì 6 settembre per Eclectic Records/Capitol Records Italy (Universal Music Italia).


Prodotto da Tananai e Davide Simonetta, “Ragni” si apre con l’arpeggio del pianoforte che accompagna l’intero brano, una ballad dal tono dolceamaro, una richiesta e dichiarazione d’amore ma anche la promessa di migliorare e imparare dai propri errori. “Ragni” rappresenta il secondo tassello del nuovo percorso artistico di Tananai, iniziato con il successo di “Veleno” (disco di platino) e della hit dell’estate “Storie Brevi” insieme ad Annalisa (disco di platino) che proseguirà con altre grandi novità musicali che vedranno poi la propria realizzazione live con il “Tananai Live 2024” nei palasport italiani. Tananai tornerà infatti a esibirsi sui palchi delle principali città italiane per tutto il mese di novembre con la data zero al Palazzo del Turismo di Jesolo (VE) sabato 2 e proseguendo poi per un doppio appuntamento al Forum di Milano lunedì 4 e martedì 5, al Nelson Mandela Forum di Firenze venerdì 8, al Kioene Arena di Padova sabato 9 e al Palaflorio di Bari martedì 12. La nuova tournée del cantautore continuerà poi venerdì 15 al Palasele di Eboli (SA), al Palazzo dello Sport di Roma mercoledì 20, al Modigliani Forum di Livorno sabato 23, all’Unipol Arena di Bologna mercoledì 27, alla Vitrifrigo Arena di Pesaro venerdì 29, concludendosi a Torino, martedì 3 dicembre presso l’Inalpi Arena.

Bocelli e Karol G dominano le classifiche Youtube del mondo

Bocelli e Karol G dominano le classifiche Youtube del mondoRoma, 2 set. (askanews) – Oltre 6.5 milioni di visualizzazioni in 48 ore per Andrea Bocelli e Karol G che dominano i trend YouTube del Mondo con il video di “Vivo per Ella”, nuova versione in spagnolo del grande successo del tenore.


Bocelli e la superstar colombiana da 199 certificazioni, 2 Grammy e 7miliardi di stream combinati, conquistano la top ten nei trend di ben 19 Paesi. Il video è #1 in Messico, Cile, Perù, Colombia, Costa Rica, República Dominicana, Ecuador, Guatemala, Honduras, Bolivia, Nicaragua, Panama, Puerto Rico, Paraguay, Uruguay, #2 in USA, Spagna e Argentina, #8 in Canada, #20 in Germania e Regno Unito, #27 in Australia e Francia. Il brano è il nuovo singolo estratto dal prossimo disco di Bocelli “Duets”, in uscita il prossimo 25 ottobre in tutto il Mondo, per celebrare i suoi 30 anni di carriera. Un altro risultato incredibile per un artista italiano che continua ad inanellare successi ad un mese dall’evento che lo ha visto a luglio scorso festeggiare live l’importante anniversario in un concerto a Lajatico con star in arrivo da tutto il Mondo, tra cui Ed Sheeran, Will Smith, Johnny Depp, Russell Crowe, Plácido Domingo, José Carreras, Lang Lang, Jon Batiste, Zucchero, Elisa, Giorgia, e tanti altri.

Power Hits Estate Rtl 102.5, all’Arena di Verona il 3 settembre

Power Hits Estate Rtl 102.5, all’Arena di Verona il 3 settembreRoma, 2 set. (askanews) – La bella stagione si conclude con l’evento più atteso di sempre, il Power Hits Estate 2024 di RTL 102.5. Dall’Arena di Verona, uno spettacolo dal vivo con un cast stellare e super ospiti, le cui novità verranno svelate domani in conferenza stampa a Verona. A condurre il Power Hits Estate di RTL 102.5 saranno Paola Di Benedetto e Matteo Campese.


Gli artisti che si esibiranno sono: Alessandra Amoroso, Alfa, Angelina Mango, Anna, Annalisa, Articolo 31, BigMama, BNKR44 Boomdabash, Capo Plaza, Coma_Cose, Elodie, Emis Killa, Emma, Fedez, Francesco Gabbani, Gaia, Geolier, Ghali, Gigi D’Alessio, Guè, Irama, Mahmood, Negramaro, Noemi, Paola & Chiara, Rose Villain, Sophie and the Giants, Tananai, The Kolors, Tony Effe. “Quest’anno, all’ottava edizione, lo sforzo è stato maggiore. Ormai assistiamo a spettacoli musicali di ogni genere, l’uno simile all’altro e totalmente registrati. Grazie alla professionalità dei nostri collaboratori, alla discografia tutta e ai manager degli artisti, siamo riusciti a prevedere un cast forte, con i più grandi e i migliori nomi del panorama musicale italiano, sia per Power Hits Estate sia per Future Hits Live, due eventi sold out e soprattutto in diretta. La sfida quest’anno è stata più difficile, ma eleggere il vero tormentone dell’estate resta una nostra tradizione radiofonica ormai ben consolidata. E abbiamo già nuove idee per il prossimo anno”, dichiara Lorenzo Suraci.


Le classifiche RTL 102.5 Power Hits Estate 2024, realizzate in collaborazione con EarOne, si basano sui voti degli ascoltatori, ponderati con i dati sull’airplay radiofonico rilevati da EarOne, che considera un campione rappresentativo di oltre 150 emittenti radiofoniche, tra cui radio nazionali, regionali e locali. Gli ascoltatori di RTL 102.5 hanno potuto esprimere la loro preferenza tramite la piattaforma RTL 102.5 Play, registrandosi alla Community MyPlay. Ogni utente ha potuto esprimere un voto al giorno, valido per entrambe le classifiche. Il 3 settembre 2024 verrà proclamato il tormentone dell’estate 2024, ovvero la canzone vincitrice del premio RTL 102.5 Power Hits Estate 2024, durante il grande show live della prima radiovisione d’Italia, in diretta dall’Arena di Verona.

Cinema, a Venezia presentato documentario su Gian Maria Volonté

Cinema, a Venezia presentato documentario su Gian Maria VolontéRoma, 2 set. (askanews) – Il 2024 segna il trentennale della morte di Gian Maria Volonté, uno dei più importanti e amati attori della storia del cinema italiano. “Volonté – L’uomo dai mille volti” , documentario di Francesco Zippel, presentato oggi in concorso alla 81. Mostra internazionale Cinematografica di Venezia, nella sezione Venezia Classici Documentari sul Cinema, ne ricorda il percorso personale e artistico sottolineando quanto Volonté sia stato – e sia ancora oggi – un riferimento assoluto per i più importanti attori contemporanei.


Sono loro, insieme alla famiglia e agli amici, a raccontarne l’unicità e l’attualità, accompagnando il pubblico a scoprire le tematiche che lo hanno definito, nel suo cammino artistico e militante. Accanto all’intervista alla figlia, Giovanna Gravina Volonté , il documentario si avvale dei contributi di Fabrizio Gifuni; Valeria Golino; Valerio Mastandrea; Marco Bellocchio; Margarethe Von Trotta; Felice Laudadio; Daniele Vicari; Giuliano Montaldo; Angelica Ippolito; Mirko Capozzoli; Gianna Giachetti; Pierfrancesco Favino; Jean A. Gili; Toni Servillo; Fabio Ferzetti; Gianna Gissi. Nella sua carriera Volontè ha saputo raccontare una galleria magnifica di personaggi, dai tempi dei primissimi sceneggiati televisivi fino alle vette del cinema d’autore. In “Volonté – L’uomo dai mille volti” Il racconto della sua vita intensa è arricchito da immagini, clip e filmati inediti.


“Volonté – L’uomo dai mille volti” è un film scritto e diretto da Francesco Zippel. Una coproduzione Quoiat Films, Rai Documentari e Luce Cinecittà. Con il contributo di Rai Teche

Bruxelles inaugura stagione festival: fumetto, food, birra e art nouveau

Bruxelles inaugura stagione festival: fumetto, food, birra e art nouveauRoma, 2 set. (askanews) – Un selfie con il Grande Puffo, le tentazioni del palato, l’immancabile birra belga e le suggestioni dell’arte performativa: settembre anima la città di Bruxelles con diversi festival, per tutti i gusti e le età. Ursula Jone Gandini, Direttore Italia Ufficio del Turismo di Bruxelles, dichiara: “Settembre è uno dei periodi migliori per visitare Bruxelles: il clima mite, il sole e i colori della fine dell’estate regalano un’atmosfera piacevole, perfetta per un intervallo di relax, prima di rituffarsi nella routine. Quest’anno, inoltre, sono previste numerose iniziative pronte ad arricchire il soggiorno con esperienze uniche e particolari: l’elenco completo è disponibile nella sezione “Agenda” del nostro sito, visit.brussels”.


Ad aprire il mese, come da tradizione, è il Festival del Fumetto, BD Comic Strip Festival, dal 6 all’8 settembre: l’edizione di quest’anno è dedicata a Jean Van Hamme, fumettista belga di fama internazionale, autore di grandi successi degli anni ’80 e ’90 come Thorgal, XIII, Largo Winch, da cui sono stati tratti anche videogiochi e serie tv. In programma mostre, presentazioni, conferenze e un’intera area dedicata ai Manga; da segnalare anche il tributo a Dino Attanasio, fumettista italiano tra i più famosi in Belgio, protagonista di un’esposizione che ne ripercorre la prolifica carriera, dai primi lavori in Italia ai successi dell’età matura, come Bob Morane, Modeste et Pompon e Signor Spaghetti. Spazio naturalmente anche ai bambini, con i giganteschi palloni che rappresentano i personaggi più famosi e la possibilità di incontrare “dal vivo” i Puffi, Spirou, Tintin e le altre mascotte, pronte a scattare divertentissimi selfie per un ricordo speciale. Per un weekend “delizioso”, nel vero senso del termine, l’appuntamento è con Eat Festival, in programma nei padiglioni della Gare Maritime dal 26 al 29 settembre. Un’opportunità privilegiata per scoprire quella che il New York Times ha recentemente descritto come una “destinazione culinaria giovane, dinamica e diversificata”. Eat Festival riunisce una schiera di Chef, produttori artigianali, mastri casari e pasticceri, che collaboreranno per creare ogni giorno esclusivi menù di 3 e 5 portate, serviti a pranzo e a cena. Una gustosa occasione per un pasto indimenticabile, arricchita, per chi lo desidera, da eventi e degustazioni collaterali, compresa l’elezione del miglior mastro casaro del Belgio.


In concomitanza con Eat Festival, sabato 28 e domenica 29 settembre il BXLBeerFest apre una parentesi sulla tradizione della birra belga, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. All’interno del Tour et Taxis, a due passi dagli stand dell’Eat Festival, si potranno degustare più di 240 etichette, prodotte da una sessantina di birrifici artigianali belgi, affiancati da una selezione di produttori internazionali indipendenti. Nel caleidoscopio di Bruxelles c’è spazio per tutti i 5 sensi … e anche per le emozioni: dopo le lusinghe del gusto, largo alle suggestioni, alle provocazioni e all’energia delle arti performative, protagoniste della decima edizione dell’Artonov Festival. Ispirato ai canoni estetici e filosofici del movimento art nouveau e, in parte, all’arte sensoriale giapponese, il Festival promuove il concetto di “arte totale”, così come lo intendeva Henry van de Velde: unificare musica, arti visive, architettura, danza, design, teatro e video per offrire al pubblico, specialmente ai più giovani, un’occasione che favorisca creatività, curiosità ed emancipazione professionale. Il Festival si svolgerà dal 26 settembre al 13 ottobre come sempre sotto la guida del direttore artistico Vincenzo Casale, clarinettista e direttore d’orchestra italiano: in programma una quindicina di performance, una mostra dedicata all’arte tribale oceanica e ai suoi legami con il Surrealismo e una serie di conferenze e presentazioni dedicate ad architettura, arte e interdisciplinarità. “DRAFTS: DA RUBENS A KHNOPFF” – ROYAL MUSEUMS OF FINE ARTS dall’11/10 al 16/2 Uno sguardo dietro le quinte delle opere d’arte più famose, alla ricerca della scintilla, dell’illuminazione, del gesto creativo primordiale da cui nasce un capolavoro: è la proposta di “Drafts: from Rubens to Khnopff” mostra evento in programma al Museo delle Belle Arti – Royal Museums of Fine Arts of Belgium – dall’11 ottobre al 16 febbraio. Il percorso di visita si snoda nel tempo, dal XV al XIX secolo, con un’incursione nel XX secolo e propone un viaggio affascinante tra idee, schizzi e bozzetti elaborati su fogli bianchi, pannelli di legno e pezzi di cartone: un’opportunità straordinaria per elaborare sotto una nuova prospettiva un centinaio di opere di artisti iconici, come Rembrandt, Rubens e Magritte.

Volkswagen non esclude la chiusura di alcune fabbriche in Germania

Volkswagen non esclude la chiusura di alcune fabbriche in GermaniaMilano, 2 set. (askanews) – La casa automobilistica tedesca Volkswagen ha avvertito che non sarà più in grado di escludere la chiusura di impianti nel Paese, evocando lo spettro di importanti misure di riduzione dei costi per “proteggere il futuro” dell’azienda. “L’industria automobilistica europea si trova in una situazione molto difficile e seria”, ha dichiarato il Ceo del Gruppo Volkswagen Oliver Blume in un comunicato, come riferisce Cnbc.


“Il contesto economico è diventato ancora più difficile e nuovi concorrenti stanno entrando nel mercato europeo”, ha sottolineato Blume. “Inoltre, la Germania, in particolare come luogo di produzione, sta perdendo terreno in termini di competitività”. Di conseguenza, l’azienda “deve ora agire con decisione”. La casa automobilistica si trova così costretta a porre fine al suo accordo di protezione dell’occupazione – un programma di sicurezza del lavoro in vigore dal 1994 – al fine di garantire “gli adeguamenti strutturali urgentemente necessari per una maggiore competitività nel breve termine”. I marchi all’interno dell’azienda dovranno essere sottoposti a una “ristrutturazione completa”, ha detto Volkswagen. Vista la situazione attuale non è quindi più possibile escludere la chiusura di stabilimenti per la produzione di veicoli e componenti. “La situazione è estremamente tesa e non può essere risolta con semplici misure di riduzione dei costi”, ha dichiarato Thomas Schafer, Ceo del marchio VW. “Per questo motivo vogliamo avviare quanto prima un confronto con i rappresentanti dei lavoratori per esplorare le possibilità di una ristrutturazione sostenibile del marchio”. (immagine da sito Volkswagen)

”Il Jazz italiano”, oltre 30mila presenti all’Aquila

”Il Jazz italiano”, oltre 30mila presenti all’AquilaRoma, 2 set. (askanews) – Si è conclusa la decima edizione de “Il jazz italiano per le terre del sisma”, ideato dalla Federazione Nazionale “Il Jazz Italiano” e organizzato in collaborazione con l’associazione Jazz all’Aquila. La manifestazione che, dal 2015, ha portato e continua a portare nella città dell’Aquila e nelle regioni colpite dal sisma del 2016 la più importante e numerosa rappresentanza del jazz italiano e la testimonianza reale di come la cultura e lo spettacolo dal vivo contribuiscano, in maniera determinante, alla costruzione e al consolidamento delle comunità locali.


I tre direttori artistici per questa edizione 2024 Francesco Diodati, Gabriele Mitelli e Ugo Viola, hanno scelto come tema, Abitare il suono, e hanno presentato un programma eterogeneo con un ventaglio di proposte molto ampio dando visibilità a musicisti emergenti e a nuove produzioni, con particolare attenzione anche all’interdisciplinarietà. Questa edizione ha visto oltre 300 gli artisti coinvolti in 60 eventi e concerti in 15 piazze. Un grande successo di pubblico con oltre 30 mila spettatori presenti, numeri che rafforzano un appuntamento che, anno dopo anno, ha saputo rinnovarsi restando fedele alla propria natura solidaristica e di grande manifestazione del jazz italiano, capace però, allo stesso tempo, di cambiare sempre obiettivi, visioni, prospettive artistiche.


Annunciati i direttori artistici per l’edizione 2025: Silvia Bolognesi, Filippo D’Urso e Luca D’Agostino.

Volkswagen lancia allarme:non esclusa chiusura fabbriche in Germania

Volkswagen lancia allarme:non esclusa chiusura fabbriche in GermaniaMilano, 2 set. (askanews) – La casa automobilistica tedesca Volkswagen ha avvertito che non sarà più in grado di escludere la chiusura di impianti nel Paese, evocando lo spettro di importanti misure di riduzione dei costi per “proteggere il futuro” dell’azienda. “L’industria automobilistica europea si trova in una situazione molto difficile e seria”, ha dichiarato il Ceo del Gruppo Volkswagen Oliver Blume in un comunicato, come riferisce Cnbc.


“Il contesto economico è diventato ancora più difficile e nuovi concorrenti stanno entrando nel mercato europeo”, ha sottolineato Blume. “Inoltre, la Germania, in particolare come luogo di produzione, sta perdendo terreno in termini di competitività”. Di conseguenza, l’azienda “deve ora agire con decisione”. La casa automobilistica si trova così costretta a porre fine al suo accordo di protezione dell’occupazione – un programma di sicurezza del lavoro in vigore dal 1994 – al fine di garantire “gli adeguamenti strutturali urgentemente necessari per una maggiore competitività nel breve termine”. I marchi all’interno dell’azienda dovranno essere sottoposti a una “ristrutturazione completa”, ha detto Volkswagen. Vista la situazione attuale non è quindi più possibile escludere la chiusura di stabilimenti per la produzione di veicoli e componenti. “La situazione è estremamente tesa e non può essere risolta con semplici misure di riduzione dei costi”, ha dichiarato Thomas Schafer, Ceo del marchio VW. “Per questo motivo vogliamo avviare quanto prima un confronto con i rappresentanti dei lavoratori per esplorare le possibilità di una ristrutturazione sostenibile del marchio”. (immagine da sito Volkswagen)