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Fmi stima aumento debito-Pil Italia: 2024 136,9%, 2025 a 138,7%

Fmi stima aumento debito-Pil Italia: 2024 136,9%, 2025 a 138,7%Roma, 22 ott. (askanews) – Quest’anno l’Italia dovrebbe riuscire quasi a dimezzare il rapporto deficit-Pil, al 4,4% secondo le ultime previsioni del Fondo monetario internazionale, a fronte dell’8% registrato lo scorso anno. Ma nel 2025 l’incidenza del disavanzo dovrebbe marginalmente risalire al 4,5%, mentre successivamente dovrebbe mostrare una dinamica di riduzione fino a calare al 3,3% nel 2029, comunque al di sopra della soglia stabilita dal Patto di stabilità e di crescita (3%) anche nella ultima revisione. Sono le stime contenute nel World Economic Outlook, pubblicato dal Fmi in occasione delle assemblee primaverili.


Guardando al debito pubblico, il Fmi pronostica una risalita al 136,9% del Pil quest’anno, dal 134,6% cui era calato nel 2023, e poi al 138,7% nel 2025. La dinamica di aumento dell’incidenza del debito proseguirebbe fino al 142,3% del Pil nel 2029. Il Fmi puntualizza che nel formulare le sue previsioni era a conoscenza del Def 2024 e degli aggiornamenti ai dati ufficiali dall’Italia disponibili allo scorso 4 ottobre.


Da segnalare che per la Francia il Fmi prevede un aumento del deficit-Pil al 5,5% quest’anno, dal 4,9% del 2023, e una stabilizzazione allo stesso livello anche nel prossimo anno, mentre nell’orizzonte 2029 si attende un ulteriore aumento al 5,8%. Guardando al debito-Pil dell’Esagono, il Fmi stima che dal 109,9% dello scorso anno salga al 112,3% nel 2024, al 115,3% nel 2025 e poi al 124,1% nell’orizzonte 2029. All’opposto per la Germania il Fmi stima un deficit-Pil in riduzione all’1,4% quest’anno, dal 2,4% del 2023, all’1,1% nel prossimo e un calo allo 0,5% all’orizzonte 2029. Il debito pubblico della Germania è stimato stabile al 62,7% del Pil quest’anno e poi in riduzione al 62,1% nel 2025 e al 57,8% nel nell’orizzonte 2029.

Jovanotti annuncia 4 nuovi show per il PalaJova

Jovanotti annuncia 4 nuovi show per il PalaJovaRoma, 22 ott. (askanews) – Annunciati quattro nuovi appuntamenti con Palajova, il nuovo show di Lorenzo Jovanotti che debutterà a Pesaro il prossimo 4 marzo: lo spettacolo sarà all’Arena di Verona il 15, 16, 18 e 19 maggio prossimi. I biglietti saranno disponibili in prevendita, sui circuiti Ticketone e Ticketmaster, a partire dalle ore 14:00 di domani, mercoledì 23 ottobre.


L’opening act di tutti i Palajova è affidato ad Axell, artista senegalese – dal 2021 nel roster dell’etichetta discografica Sto Records – tra i nomi di spicco del panorama urban di nuova generazione. Il tour è prodotto da Trident Concerts.

Alla Festa del Cinema il “Roma Film Corto”, Festival di cortometraggi

Alla Festa del Cinema il “Roma Film Corto”, Festival di cortometraggiRoma, 22 ott. (askanews) – In occasione della Festa del Cinema di Roma, presso lo spazio “Lazio Terra di Cinema” allestito dalla Regione Lazio, è stata presentata la XVI edizione del “Roma Film Corto”, in occasione di un evento moderato dall’autrice e giornalista Lorella Di Biase.


Si tratta di uno dei festival del cortometraggio tra i più apprezzati in Italia, che ha avuto tra i suoi protagonisti del passato personalità come Ettore Scola, Giuliano Montaldo, Leo Gullotta e Margherita Buy. Quest’anno si terrà a Roma presso la Casa del Cinema dal 5 al 7 dicembre 2024, con un programma ricco di proiezioni, masterclass, tavole rotonde ed incontri con ospiti internazionali. Un festival che ospita non solo registi affermati ma che anzi, nel corso degli anni, ha saputo dato voce a talenti emergenti e innovativi, promuovendo un ambiente dinamico e internazionale che valorizza nuove forme di espressione cinematografica, nella consapevolezza che il cinema breve è strumento potente di narrazione e sperimentazione creativa.


Soddisfazione è stata espressa da Roberto Petrocchi, Presidente del Roma Film Corto, testimone dei 16 anni di storia del festival, che ha voluto quest’anno affidare la direzione artistica della kermesse ad Adriano Squillante, eclettico notaio, attore e showman. “Gli obiettivi che abbiamo voluto perseguire in quest’edizione sono stati in particolare due”, ha dichiarato Squillante. “Assicurare un riverbero internazionale al festival e coniugare l’ambito cinematografico con il linguaggio visivo contemporaneo, che i social network veicolano meglio di qualsiasi altro mezzo. Sotto il primo profilo abbiamo ricevuto 3800 cortometraggi provenienti da 110 nazioni differenti; quanto al secondo aspetto, abbiamo puntato su nuove pagine social, raccogliendo un importante numero di follower. Il prossimo passo sarà senz’altro quello di creare nuove partnership, oltre a quelle già in essere con il Festival del Cinema di Alicante e quello di Tropea. In particolare ci entusiasma molto la collaborazione con il Fuori Festival di Sanremo, che rappresenterà per noi l’opportunità di unire le due arti più nazional-popolari: il cinema e la musica”. L’iniziativa “Fuori Festival” sarà infatti il corredo dell’offerta di entertainment del nuovo “Roma Film Corto”. Di fatto, come anticipato da Squillante, si tratterà di un’anteprima romana dell’omonimo “Fuori Festival” che verrà organizzato in occasione del prossimo Festival di Sanremo, dall’11 al 15 febbraio 2025 nella città ligure.


“Attraverso la partnership tra il Roma Film Corto e la nostra struttura di produzione, vogliamo unire idealmente Sanremo e Roma, costruendo tra le due città un ponte fatto di musica leggera e cinema breve”, ha spiegato l’avvocato Massimiliano Albanese, CFO e Legal & Public Affairs Officer della Mainstream Srl, produttrice del Fuori Festival. “Crediamo molto nelle sinergie e siamo certi che questa iniziativa, che lega due arti sorelle, genererà valore e grande interesse dei nostri stakeholders: porteremo gli operatori del settore musicale a Roma e quelli del cinema a Sanremo, dove stiamo preparando un serrato programma di eventi paralleli alla 75° edizione del Festival della Canzone Italiana”. Le diverse sezioni del Roma Film Corto sono state presentate dal nuovo Vicedirettore artistico del festival, Enzo Bossio, che ha fortemente voluto l’adozione di un meccanismo di selezione chiaro e trasparente, in cui ogni giurato comunicherà il voto dato a ciascuno dei cento finalisti.


Tra i membri della giuria, oltre al Presidente Petrocchi, al Direttore artistico Squillante ed al suo Vice Bossio, figure di grande professionalità nel mondo del cinema, come la regista Isabella Leoni, il direttore della fotografia Nino Celeste, l’attrice Valentina Gemelli, lo sceneggiatore Carlo Fabrizi, il direttore di montaggio Michele Soffientini, il doppiatore Fabrizio Mazzotta, il musicista Giovanni Romano ed il critico Roberto Incanti.

Calcio, Bonucci nello staff della Nazionale Under 20

Calcio, Bonucci nello staff della Nazionale Under 20Roma, 22 ott. (askanews) – Leonardo Bonucci torna in Azzurro: l’ex difensore entra nello staff della Nazionale U20 come assistente allenatore della squadra guidata da Bernardo Corradi, impegnata il prossimo settembre nel Mondiale di categoria in Cile. “Sono orgoglioso di accettare la proposta del presidente Gravina e pronto per questa esperienza”, le prime parole del Campione d’Europa 2021, “Tornare a vestire l’azzurro sarà davvero emozionante. È il momento per me di osservare, studiare e imparare. La possibilità di farlo accanto ad una grande persona e ad un mister che ha già tanto lavoro alle spalle con i ragazzi come Bernardo Corradi, ed al suo staff, mi permetterà di unire conoscenze personali ed esperienze alla visione di nuovi giovani azzurri, nella speranza di vederli realizzare il loro sogno”. Conclude, “In questo percorso, non mancheranno quei valori che mi hanno permesso di fare una grande carriera: umiltà, lavoro, spirito di gruppo e di sacrificio. Grazie ancora al presidente e al mister per questa grande opportunità”.


La soddisfazione del presidente della Figc Gabriele Gravina: “Leonardo torna a casa”, afferma il presidente della FIGC Gabriele Gravina, “Lo fa in un ruolo diverso, ma con lo stesso entusiasmo e lo stesso amore di sempre per la maglia azzurra”. Nazionale italiana che non è nuova a ritorni di campioni come allenatori: “Come abbiamo già fatto con Daniele De Rossi, siamo felici di poter offrire un’opportunità di maturazione ai campioni azzurri che intraprendono la carriera di allenatore. Sono convinto che Leo possa crescere molto in azzurro e, allo stesso tempo, possa offrire un importante contributo alla costruzione della cantera di allenatori federali. Conclude, “Il progetto di rafforzamento del Club Italia continua attraverso il coinvolgimento di professionalità e personalità di grande spessore, convinti, come siamo, del prezioso contributo che ex atleti di così alto livello possono offrire”.

Calcio, Atalanta-Celtic, Gasperini: siamo in emergenza in difesa

Calcio, Atalanta-Celtic, Gasperini: siamo in emergenza in difesaRoma, 22 ott. (askanews) – E’ il momento della Champions League per l’Atalanta di Gian Piero Gasperini che si rituffa nella competizione internazionale dopo il successo 2-0 all’Atalanta, terza giornata di Champions League. Di fronte il Celtic che i nerazzurri affronteranno alle 18.45 al Gewiss Stadium con l’Atalanta a 4 punti in classifica. “Le ultime due vittorie in campionato – le parole di Gian Piero Gasperini in conferenza stampa – hanno migliorato la nostra classifica. Ora dobbiamo concentrarci sulla Champions, una competizione in cui, arrivati alla terza giornata, i punti cominciano a pesare di più. Domani abbiamo l’opportunità di consolidare la nostra posizione”. La sfida contro il Celtic: “Mi aspetto una partita aperta e combattuta. Il Celtic è abituato a dominare il proprio campionato e ha giocatori rapidi e veloci. Entrambe le squadre giocano per segnare, quindi dovremo essere molto attenti e fare una gara eccellente per provare a vincere”. Lezioni dalle sfide in Champions League: “In Champions bisogna essere sempre concentrati al massimo, perché contro le squadre top, se sbagli, rischi di prendere molti gol. Abbiamo imparato questo dalle prime esperienze contro squadre come Liverpool e Manchester City, dove abbiamo subito sconfitte pesanti, ma con il tempo siamo cresciuti senza cambiare il nostro modo di giocare. Non possiamo farsi ingannare da singole sconfitte, e domani affronteremo un avversario abituato a vincere”. Emergenza difensiva e infortuni: “Siamo in emergenza difensiva con diverse assenze importanti, dobbiamo capire le condizioni di Hien e Kolasinac. Kossounou, Toloi e Scalvini non saranno disponibili. Cercheremo comunque di mettere in campo una squadra competitiva”. Sui giocatori offensivi del Celtic dice : “Il Celtic ha un reparto offensivo molto rapido e gioca con tre attaccanti, oltre a centrocampisti che si inseriscono spesso. Dovremo essere bravi a leggere la loro capacità di creare occasioni e contenerli nel miglior modo possibile”. Su Retegui: “Ho già detto molto su di lui, ha ancora margini di crescita e può migliorare non solo nel segnare gol, ma anche in altri aspetti del gioco”. Strategia offensiva delle squadre di successo: “Le squadre che ambiscono a vincere hanno spesso un approccio offensivo. In Italia si dice che vince chi ha la miglior difesa, ma di solito sono le squadre che segnano di più a vincere. Anche il Celtic, con Rodgers, ha un gioco offensivo. In Champions, però, ognuno ha il suo stile e carattere nel modo di affrontarle”.

Festa Roma,per l’horror “Longlegs” red carpet da brividi con ospiti

Festa Roma,per l’horror “Longlegs” red carpet da brividi con ospitiRoma, 22 ott. (askanews) – Arriva in Italia, con anteprima stasera alla Festa del Cinema di Roma, nella sezione Grand Public, “Longlegs”, il nuovo film di Osgood Perkins con Maika Monroe e Nicholas Cage. Si tratta di uno degli horror più attesi della stagione e per gli amanti del genere ci sarà anche un red carpet a tema all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, con Asia Argento, Brando e Christian De Sica, Francesco Gheghi, Lillo, Eros Puglielli, Roberto Recchioni, Paolo Strippoli e Federico Zampaglione che sfileranno insieme a cosplayer e a fan da tutta Italia.


“Longlegs” è l’horror indipendente che ha registrato il maggiore incasso negli ultimi 10 anni, raggiungendo il primo posto al box office Usa e superando la soglia dei 110 milioni di dollari. Negli Stati Uniti i fan hanno chiesto e ottenuto una re-release per poterlo vedere di nuovo in sala in occasione della festa di Halloween. In Italia arriva al cinema a partire dal 31 ottobre (distribuito da Be Water Film in collaborazione con Medusa Film). Nel film una neo-agente dell’Fbi, nel tentativo di catturare un serial killer, scopre una serie di indizi occulti che deve risolvere per porre fine alla terrificante scia di omicidi.

Il Consiglio d’Europa: in Italia la polizia fa profilazione razziale. Meloni: agenti meritano rispetto

Il Consiglio d’Europa: in Italia la polizia fa profilazione razziale. Meloni: agenti meritano rispettoBruxelles, 22 ott. (askanews) – La Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri), un organismo del Consiglio d’Europa, ha pubblicato oggi un rapporto sulla situazione in Italia, in cui chiede di istituire un organismo completamente indipendente ed efficace per l’uguaglianza e di rafforzare l’Ufficio nazionale contro la discriminazione razziale, come organismo di coordinamento ufficiale a pieno titolo.


Il rapporto rileva, tra l’altro, che ci sono “numerosi resoconti di profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine, che prendono di mira in particolar modo i Rom e le persone di origine africana”. E afferma che, per “combattere il razzismo e l’intolleranza all’interno delle forze dell’ordine, le autorità dovrebbero commissionare uno studio completo e indipendente con l’obiettivo di rilevare e affrontare eventuali pratiche di profilazione razziale da parte degli ufficiali”. Secondo il rapporto, l’Italia dovrebbe in particolare adottare un piano d’azione nazionale contro il razzismo, organizzare una campagna di sensibilizzazione volta a promuovere l’uguaglianza, la diversità e il dialogo interculturale e interreligioso e adottare ulteriori misure per combattere l’incitamento all’odio da parte di personaggi pubblici.


“La capacità delle forze dell’ordine di affrontare la violenza motivata dall’odio è ridotta dalla sottostima e dalla mancanza di fiducia da parte delle persone appartenenti a gruppi di interesse”, si legge nella relazione, che fa riferimento a resoconti secondo cui “i bambini migranti sarebbero più esposti al bullismo nelle scuole e abbandonerebbero il sistema educativo prima dei bambini italiani”. Inoltre, “molti Rom risiedono ancora nelle periferie delle città con accesso limitato ai trasporti pubblici e, a quanto viene riferito, sono continuati gli sfratti forzati dei Rom in violazione degli standard internazionali”. Su X la risposta della presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “L’ECRI, organo del Consiglio d’Europa, accusa le forze di polizia italiane di razzismo? Le nostre Forze dell’Ordine sono composte da uomini e donne che, ogni giorno, lavorano con dedizione e abnegazione per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, senza distinzioni. Meritano rispetto, non simili ingiurie”.

Ue, Salis: Ungheria chiede revoca della mia immunità

Ue, Salis: Ungheria chiede revoca della mia immunitàRoma, 22 ott. (askanews) – “A breve sarà annunciata al Parlamento Europeo di Strasburgo la richiesta di revoca della mia immunità da parte delle autorità ungheresi”. Lo annuncia Ilaria Salis, europarlamentare di The Left.


“Non è – aggiunge – una coincidenza che la trasmissione della richiesta al Parlamento sia avvenuta il 10 ottobre, il giorno successivo al mio intervento in Plenaria sulla presidenza ungherese, quando ho criticato duramente l’operato di Orbán. Evidentemente, i tiranni faticano a digerire le critiche. Come ho già detto più volte, auspico che il Parlamento scelga di difendere lo stato di diritto e i diritti umani, senza cedere alla prepotenza di una ‘democrazia illiberale’ in deriva autocratica che, per bocca anche dei suoi stessi governanti, in diverse occasioni mi ha già dichiarato colpevole prima della sentenza. In gioco non c’è solo il mio futuro personale, ma anche e soprattutto cosa vogliamo che sia l’Europa, sempre più minacciata da forze politiche autoritarie. Non sussistono le condizioni minime affinché in Ungheria possa svolgersi un processo giusto. Né per me, né per Maja, né per nessun oppositore politico, tantomeno se antifascista. Abbiamo già dimostrato cosa può la solidarietà. È tempo di mobilitarsi di nuovo, in nome dell’antifascismo, della democrazia e di una vera giustizia”, conclude Salis.

Auto, Confindustria: crollo settore mette a rischio crescita

Auto, Confindustria: crollo settore mette a rischio crescitaRoma, 22 ott. (askanews) – Il crollo del settore dell’auto, tornato circa al livello di produzione di inizio 2013, data la sua rilevanza, mette a rischio la crescita italiana sia di breve che di medio-lungo periodo: -26,1% la produzione a luglio 2024 rispetto a lu – glio 2023 contro il -3,8% della produzione industriale totale; nel comparto auto – veicoli propriamente detti il calo è ancora più profondo (-34,7%). A lanciare l’allarme è il Centro Studi di Confindustria nel rapporto con le previsioni d’autunno sottolineando che “la crisi dell’auto italiana costituisce un importante rischio al ribasso nello scenario di previsione del Pil italiano per il 2025”.


Il fenomeno, seppur legato alla debolezza della domanda, non è solo congiunturale. Secondo gli economisti di viale dell’Astronomia, “c’è anche qualche cambiamento nelle abitudini che riduce la domanda: tra i giovani sarebbe più basso il desiderio di utilizzare un’automobile rispetto alle precedenti generazioni; è in forte crescita il vehicle-sharing”. Ma incide sicuramente anche il costo: in Europa nel 2023 l’automobile elettrica più economica sul mercato era del 92% più costosa del corrispettivo più economico a combustione interna, a causa delle batterie, che incidono circa per il 40% sul totale dei costi; le differenze di prezzo aumentano man mano che si riduce la dimensione del veicolo. Prendendo a riferimento due motorizzazioni alternative di una stessa automobile di piccola taglia, su un arco di tempo di 10 anni, includendo tutti i costi, passare all’auto elettrica comporta un aggravio di spesa per un automobilista italiano pari a circa 5.700 euro, il 15% in più. Inoltre, i tempi di ricarica sono più elevati, l’autonomia di percorrenza notevolmente ridotta, la disponibilità delle infrastrutture per la ricarica ancora limitata e la performance della batteria si riduce progressivamente. L’associazione tra le trasformazioni in corso e il crollo della produzione nel settore dell’auto non sembra essere casuale. Ma il settore è troppo rilevante per l’economia italiana ed europea: solo il settore “core” rappresenta il 13% del fatturato manifatturiero europeo, il 6,3% della produzione manifatturiera italiana, un valore aggiunto di 15 miliardi e 170mila occupati in Italia. E senza contare tutto l’indotto domestico generato (con il quale il settore pesa il 5,6% del valore aggiunto complessivo secondo Anfia), che coinvolge soprattutto l’industria dei prodotti in metallo ma anche la gomma-plastica, le attività metallurgiche, la fabbricazione di macchinari e le apparecchiature elettriche.

Confindustria abbassa le stime del Pil: +0,8% nel 2024, +0,9% nel 2025

Confindustria abbassa le stime del Pil: +0,8% nel 2024, +0,9% nel 2025Roma, 22 ott. (askanews) – Crescita più bassa del previsto per l’Italia. Le previsioni del Centro Studi di Confindustria per l’economia italiana sono riviste al ribasso, rispettivamente di 1 e 2 decimi di punto all’anno, rispetto a quelle incluse nel rapporto dello scorso aprile: il Pil è previsto crescere del +0,8% nel 2024 e del +0,9% nel 2025. Stime più pessimiste, dunque, di quelle del governo che, nel Documento programmatico di bilancio, vede una crescita dell’1% per quest’anno e dell’1,2% per il prossimo.


Non sono da escludersi poi, secondo Confindustria, rischi al ribasso legati ad un eventuale slittamento nei tempi di realizzazione del Pnrr, all’eventuale allargamento del conflitto in Medio Oriente all’Iran o al crollo del settore auto che “mette a rischio la crescita italiana sia di breve che di medio-lungo periodo”. Il ritmo di crescita comunque, – fanno notare gli economisti di viale dell’Astronomia nel rapporto sulle previsioni d’autunno – è più alto di quello registrato dall’Italia, in media, nei decenni pre-pandemia. Le recenti revisioni dell’Istat implicano un’eredità statistica del 2023 sul Pil 2024 più bassa di 0,2 punti, interamente dovuta alla peggiore dinamica nel 2023, mentre quella nella prima metà del 2024 è rimasta invariata.


La dinamica del Pil nella media del 2024 sarà sostenuta prevalentemente dalle esportazioni nette, con un contributo di +1,2% risultante da un +0,2% delle maggiori esportazioni e un +1,0% dovuto al calo delle importazioni, e in misura minore dagli investimenti fissi lordi (+0,1%). Contribuiranno negativamente, invece, i consumi delle famiglie (-0,1%) e la variazione delle scorte (-0,4%), mentre sarà nullo l’apporto dei consumi collettivi. Nel 2025, invece, l’elemento trainante sarà costituito dai consumi delle famiglie (contributo di +0,5%), cui si aggiungeranno la crescita dei consumi collettivi (contributo di +0,2%), delle esportazioni nette (+0,1%, di cui +0,7% le esportazioni e -0,6% dovuto al miglioramento delle importazioni) e della variazione delle scorte (+0,4%), mentre sarà negativo l’apporto degli investimenti (-0,3%).


Nell’attuale contesto, lo scenario previsivo presenta alcuni rischi al ribasso, collegati tra loro. Secondo gli economisti di Confindustria, in primis, la piena efficacia del Pnrr è condizionata al rispetto dei tempi previsti. Il grande ammontare di risorse Pnrr programmate per il 2024-2025 “rende molto sfidante l’obiettivo di una piena attuazione e genera rischi al ribasso”. Altro fattore di rischio sono le guerre in Ucraina e in Medio Oriente che “si stanno protraendo nel tempo e la seconda si sta ampliando sempre più”. Si esclude nello scenario un allargamento all’Iran. Ma “se questo dovesse avvenire – avverte Confindustria – ne deriverebbero ulteriori effetti negativi sul commercio internazionale, sui prezzi di alcune commodity, segnatamente il petrolio e il gas, sui costi dei trasporti, sull’incertezza economica e finanziaria e quindi sulla fiducia di famiglie e imprese”.


Altro nodo è quello delòa dinamica dei prezzi al consumo che in Italia e in Europa ha intrapreso un percorso di graduale normalizzazione, ma con velocità molto eterogenee tra paesi: è molto più lento nella media dell’Eurozona. Il processo in essere “potrebbe richiedere un tempo maggiore del previsto, spingendo la Bce a ritardare il taglio atteso dei tassi di interesse, posticipando così gli effetti positivi per l’economia che deriverebbero dall’allentamento della politica monetaria”. Secondo il Csc il reddito disponibile è in crescita ma i consumi sono frenati dall’elevato tasso di risparmio. Nel biennio, tuttavia, scenderà grazie anche al taglio dei tassi, e questa dinamica favorirà la ripresa dei consumi. Prosegue il recupero delle retribuzioni reali soprattutto nel settore privato, con l’industria che vede il recupero più ampio e avanzato. Il meccanismo di adeguamento dei minimi tabellari ha favorito un recupero dell’inflazione più veloce rispetto agli altri paesi europei. Calano le ore lavorate pro capite e recupera in misura modesta la produttività soprattutto nell’industria. Il numero di occupati continua a crescere in linea con il Pil. Allarme sul fronte degli investimenti che si fermano quest’anno, tornano ai livelli del 2008 e sono solo parzialmente compensati da quelli previsti dal Pnrr. La discesa prosegue anche nel 2025, soprattutto per quelli relativi alle abitazioni. Transizione 5.0 è, secondo Confindustria, da semplificare perché sia efficace. Il declino demografico accrescerà la carenza di lavoratori che già oggi è un problema: tra cinque anni la domanda supererà l’offerta di lavoro di ulteriori 1,3 milioni di unità. È cruciale intervenire per coprire questo fabbisogno. Inoltre i costi degli alloggi troppo elevati frenano la mobilità dei lavoratori ed esasperano le carenze di personale a livello territoriale. Il crollo del settore dell’auto, che quest’anno è tornato al livello di produzione di inizio 2013, è la conseguenza dei costi elevati delle auto elettriche. Data la rilevanza di questo comparto nell’economia, rappresenta “un rischio per la crescita italiana ed europea, sia a breve che a medio-lungo periodo”. Con il sistema Ets sempre più stringente e il Cbam operativo, le imprese europee continuano a perdere competitività. E anzi, crescono i rischi che alcune di queste – che rappresentano il 9% del valore aggiunto manifatturiero in Italia come in Ue – chiudano o vengano trasferite fuori dall’Ue. Riguardo all’inflazione, in media, quest’anno si attesterà al +1,1% da +5,7% nel 2023. E’ la stima del Centro Studi di Confindustria che, nell’ultimo rapporto di previsione, spiega che si tratta di una revisione al ribasso di -0,6 punti rispetto allo scenario di aprile. “Sono ormai lontani i record di inflazione toccati a fine 2022 (+11,8% annuo a ottobre), anche se – spiegano gli economisti di viale dell’Astronomia – in termini di livello dei prezzi non c’è mai stata una discesa, bensì una stabilizzazione su valori più alti in modo permanente (+15,5% rispetto a settembre 2022)”. Nel 2025, l’inflazione è attesa risalire in parte in corso d’anno, ma restando sotto la soglia Bce, arrivando al +1,8% in media. Tale scenario incorpora, anzitutto, un prezzo del gas più caro e viceversa un petrolio in calo. Nei mesi finali del 2024, come già nella prima parte, l’inflazione totale tende a aumentare man mano che la variazione sui 12 mesi dei prezzi energetici al consumo risale da valori molto negativi verso lo zero, coerente con la stabilizzazione (in media) delle quotazioni internazionali. Secondo fattore rilevante dello scenario di previsione è la sostanziale stabilizzazione dell’euro sul dollaro: ciò evita impatti addizionali in Italia sull’inflazione “importata”, tramite le materie prime che sono quotate in dollari. Ciò continuerà fino al 2025 a favorire il rallentamento dei prezzi al consumo.