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Tennis, Sara Errani in gara a Parigi anche nel singolare

Tennis, Sara Errani in gara a Parigi anche nel singolareRoma, 26 lug. (askanews) – Sara Errani sarà ai nastri di partenza anche nel tabellone di singolare femminile ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.


La tennista romagnola, già impegnata in doppio con Jasmine Paolini e in doppio misto con Andrea Vavassori, ha potuto beneficiare del forfait dell’australiana Daria Saville ed è stata ripescata in qualità di alternate. Sulla terra rossa del Roland Garros affronterà al primo turno la cinese Qinwen Zheng, numero sei del tabellone, per poi vedersela eventualmente nel secondo round contro una tra l’ucraina Anhelina Kalinina oppure l’olandese Arantxa Rus.

Calcio, Serie A, quando saranno resi noti anticipi e posticipi

Calcio, Serie A, quando saranno resi noti anticipi e posticipiRoma, 26 lug. (askanews) – La Lega Serie A ha reso note le date in cui saranno svelati gli anticipi e i posticipi della Serie A 2024/25. Una scelta fatta “per agevolare la programmazione e la logistica dei Club e permettere ai tifosi di organizzarsi per tempo per seguire e supportare le proprie squadre”, spiega la stessa Lega in una nota. Il prossimo 4 settembre sarà svelato il programma di anticipi e posticipi per dieci giornate (dalla 4/a alla 13/a). Il 9 ottobre tocchera’ al programma delle sei giornate tra la 14/a e la 19/a, proseguendo poi il 23 dicembre con le quattro giornate dalla 20/a alla 23/a, il 31 gennaio con le tre giornate dalla 24/a alla 26/a, il 21 febbraio con le quattro giornate dalla 27/a alla 30/a. Per concludere poi il 14 marzo con le tre giornate dalla 31/a alla 33/a e il 19 aprile con altre tre giornate dalla 34/a alla 36/a. Infine, il 9 maggio sarà svelata la programmazione di anticipi e posticipi della 37/a giornata e il 19 maggio tocchera’ alla 38/a e ultima giornata del campionato.

Toti: lascio la Regione in ordine, ora giudicheranno gli elettori liguri

Toti: lascio la Regione in ordine, ora giudicheranno gli elettori liguriMilano, 26 lug. (askanews) – Sono “irrevocabili” le dimissioni presentate stamattina da Giovanni Toti, e dunque entro tre mesi i cittadini liguri saranno chiamati ad eleggere un nuovo presidente. “Lascio una Regione in ordine”, rivendica Toti nella lettera che accompagna la sua decisione, e in cui spiega: “Ho atteso fino ad oggi per rassegnare le mie dimissioni per consentire al Consiglio Regionale di approvare l’Assestamento di bilancio e il Rendiconto, fondamentali per la gestione dell’Ente”.


Ora, con le dimissioni rassegnate, “si apre per tutti una fase nuova. Agli elettori – scrive Toti – il compito di giudicare la Liguria che abbiamo costruito insieme in questi lunghi anni e decidere se andare avanti su questa strada. Ai partiti della maggioranza la responsabilità valorizzare con orgoglio i risultati raggiunti, non tradire il consenso raccolto, valorizzare la classe dirigente cresciuta sul territorio. Ai tribunali della Repubblica valutare le responsabilità chiamate in causa dall’inchiesta. Al Parlamento Nazionale e all’opinione pubblica del paese il dovere di fare tesoro di questa esperienza e tracciare regole chiare e giuste per la convivenza tra giustizia e politica all’interno del nostro sistema democratico”. “Al Parlamento Nazionale e all’opinione pubblica del paese il dovere di fare tesoro di questa esperienza e tracciare regole chiare e giuste per la convivenza tra giustizia e politica all’interno del nostro sistema democratico” scrive. “Fino ad oggi il Presidente ad interim Alessandro Piana, la Giunta, la maggioranza tutta, che ringrazio di cuore, si sono assunti l’impegno di evitare il blocco dell’Ente, rispettando tutti gli impegni presi e portando avanti progetti e cantieri, con senso di responsabilità, capacità, onore. Lo hanno fatto anche di fronte ad una opposizione che, lontana dall’attitudine istituzionale richiesta dal momento, ha saputo solo cavalcare la complessa situazione, dimentica dei suoi stessi valori del passato, di ogni civiltà giuridica, della Costituzione e di quella cultura di governo che dovrebbe rappresentare chi si candida alla guida di una comunità” aggiunge Toti nella lettera con cui accompagna la presentazione delle sue dimissioni irrevocabili da paresidente della Regione Liguria.

Ex Ilva, ecco i termini dell’accordo azienda-sindacati sulla Cigs

Ex Ilva, ecco i termini dell’accordo azienda-sindacati sulla CigsRoma, 26 lug. (askanews) – Cassa integrazione straordinaria per 4.050 dipendenti, per 12 mesi rinnovabile per ulteriori 12, integrazione salariale al 70% della retribuzione globale lorda, monitoraggio sull’attuazione del piano di ripartenza, intenzione manifestata dall’azienda di erogare una Una Tantum welfare e di attivare lo smart working su base volontaria. Questi i termini dell’accordo raggiunto nella notte al Ministero del Lavoro, dopo 14 ore di trattativa, tra azienda e sindacati sul piano di cassa integrazione per l’ex Ilva. Un piano che dovrà accompagnare la fase di ripartenza con la riapertura degli altoforni.


I lavoratori per i quali è prevista la cig sono scesi da 5.200 a inizio trattativa, a 4.050. Nello specifico: 3500 presso il sito di Taranto; 20 presso il sito di Racconigi; 15 presso il sito di Legnaro; 175 presso il sito di Novi Ligure; 35 presso il sito di Marghera; 270 presso il sito di Genova; 25 presso il sito di Milano; 10 presso il sito di Paderno. Il trattamento di integrazione salariale parte da marzo 2024 e durerà 12 mesi. La Società, è scritto nell’accordo, alla conclusione di tale periodo, potrà fare ricorso ad un ulteriore periodo di ammortizzatore sociale per altri 12 mesi al fine i portare a compimento il Programma per la Ripartenza. L’Azienda riconoscerà, a decorrere da marzo 2024, ai lavoratori posti in cigs, un’integrazione salariale nei limiti di quanto necessario ad assicurare un trattamento equivalente al 70% della retribuzione globale annua lorda.


Le Parti concordano che l’individuazione del personale da sospendere dal lavoro sarà effettuata esclusivamente con riferimento alle esigenze tecnico-produttive ed organizzative. Non saranno interessati dalle sospensioni in cigs i dipendenti addetti alle attività di manutenzione e alla sorveglianza delle attività connesse alla sicurezza e all’ambiente, quando direttamente impegnati in specifici programmi di manutenzione, sorveglianza e alle attività legate al Piano di ripartenza.


Come previsto dall’aggiornamento del Programma per la Ripartenza, a partire da ottobre 2024 avverrà la messa in esercizio del secondo AFO. Questa condizione comporterà il raddoppio della produzione di acciaio e conseguentemente l’aumento della disponibilità del’acciaio da verticalizzare. Ciò consentirà, coerentemente con i nuovi volumi prodotti, il progressivo riavvio di tutti gli impianti dei siti del Gruppo. Nell’accordo la Società – nell’ottica di promuovere un rinnovato modello di relazioni industriali e di rafforzare il coinvolgimento dei lavoratori – fa presente di voler introdurre specifiche misure che verranno definite con i sindacati in un distinto accordo e che riguarderanno un’erogazione a titolo di una tantum per welfare e strumenti di conciliazione dei tempi di vita e lavoro tramite lo smart working su base volontaria e modalità di flessibilità oraria, da definire a livello di singolo stabilimento.

Ex Ilva, ecco i termini dell’accordo azienda-sindacati su Cigs

Ex Ilva, ecco i termini dell’accordo azienda-sindacati su CigsRoma, 26 lug. (askanews) – Cassa integrazione straordinaria per 4.050 dipendenti, per 12 mesi rinnovabile per ulteriori 12, integrazione salariale al 70% della retribuzione globale lorda, monitoraggio sull’attuazione del piano di ripartenza, intenzione manifestata dall’azienda di erogare una Una Tantum welfare e di attivare lo smart working su base volontaria. Questi i termini dell’accordo raggiunto nella notte al Ministero del Lavoro, dopo 14 ore di trattativa, tra azienda e sindacati sul piano di cassa integrazione per l’ex Ilva. Un piano che dovrà accompagnare la fase di ripartenza con la riapertura degli altoforni.


I lavoratori per i quali è prevista la cig sono scesi da 5.200 a inizio trattativa, a 4.050. Nello specifico: 3500 presso il sito di Taranto; 20 presso il sito di Racconigi; 15 presso il sito di Legnaro; 175 presso il sito di Novi Ligure; 35 presso il sito di Marghera; 270 presso il sito di Genova; 25 presso il sito di Milano; 10 presso il sito di Paderno. Il trattamento di integrazione salariale parte da marzo 2024 e durerà 12 mesi. La Società, è scritto nell’accordo, alla conclusione di tale periodo, potrà fare ricorso ad un ulteriore periodo di ammortizzatore sociale per altri 12 mesi al fine i portare a compimento il Programma per la Ripartenza. L’Azienda riconoscerà, a decorrere da marzo 2024, ai lavoratori posti in cigs, un’integrazione salariale nei limiti di quanto necessario ad assicurare un trattamento equivalente al 70% della retribuzione globale annua lorda.


Le Parti concordano che l’individuazione del personale da sospendere dal lavoro sarà effettuata esclusivamente con riferimento alle esigenze tecnico-produttive ed organizzative. Non saranno interessati dalle sospensioni in cigs i dipendenti addetti alle attività di manutenzione e alla sorveglianza delle attività connesse alla sicurezza e all’ambiente, quando direttamente impegnati in specifici programmi di manutenzione, sorveglianza e alle attività legate al Piano di ripartenza.


Come previsto dall’aggiornamento del Programma per la Ripartenza, a partire da ottobre 2024 avverrà la messa in esercizio del secondo AFO. Questa condizione comporterà il raddoppio della produzione di acciaio e conseguentemente l’aumento della disponibilità del’acciaio da verticalizzare. Ciò consentirà, coerentemente con i nuovi volumi prodotti, il progressivo riavvio di tutti gli impianti dei siti del Gruppo. Nell’accordo la Società – nell’ottica di promuovere un rinnovato modello di relazioni industriali e di rafforzare il coinvolgimento dei lavoratori – fa presente di voler introdurre specifiche misure che verranno definite con i sindacati in un distinto accordo e che riguarderanno un’erogazione a titolo di una tantum per welfare e strumenti di conciliazione dei tempi di vita e lavoro tramite lo smart working su base volontaria e modalità di flessibilità oraria, da definire a livello di singolo stabilimento.

Il Canada sospende l’allenatrice di calcio femminile

Il Canada sospende l’allenatrice di calcio femminileRoma, 26 lug. (askanews) – Bev Priestman, l’allenatrice della squadra di calcio femminile del Canada, è stata sospesa dal suo incarico per tutta la durata delle Olimpiadi a seguito del caso di spionaggio con i droni su due sessioni di allenamento della Nuova Zelanda. Lo ha annunciato il comitato olimpico canadese. In una nota emessa dopo il successo per 2-1 contro la Nuova Zelanda, il Coc ha scritto: “Alla luce di nuove rivelazioni, Canada Soccer ha preso la decisione di sospendere l’allenatore della nazionale femminile, Bev Priestman, per il resto dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 e fino alla conclusione dell’indagine indipendente esterna”. Le campionesse olimpiche in carica, che domenica affronteranno a Saint-Etienne la Francia, con in panchina il vice allenatore Andy Spence, che guiderà la squadra fino al termine dei Giochi. Ieri erano stati mandati a casa l’assistente allenatrice Jasmine Mander e l’analista del team Joey Lombardi, quest’ultimo messo sotto accusa anche dalla magistratura ordinaria, che alla fine gli ha inflitto una condanna di 8 mesi con la condizionale, per l’utilizzo di droni per spiare gli allenamenti della Nuova Zelanda.

Istat: a luglio segnali contrastanti fiducia consumatori e imprese

Istat: a luglio segnali contrastanti fiducia consumatori e impreseRoma, 26 lug. (askanews) – A luglio segnali contrastanti provengono dal clima di opinione degli operatori economici: l’indice del clima di fiducia dei consumatori è stimato in aumento da 98,3 a 98,9; invece l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese scende da 94,5 a 94,2. Lo rende noto l’Istat.


Per i consumatori, spiega l’Istat, si evidenzia un diffuso miglioramento delle valutazioni sulla situazione economica generale e, soprattutto, su quella personale: il clima economico aumenta da 105,3 a 105,6 e il clima personale cresce da 95,8 a 96,5. Anche le opinioni sulla situazione futura sono improntate all’ottimismo mentre i giudizi sulla situazione corrente sono più cauti (il clima futuro passa da 98,7 a 99,4 e il clima corrente sale da 98,1 a 98,5). Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia diminuisce nelle costruzioni e nei servizi di mercato mentre dalla manifattura e dal commercio al dettaglio provengono segnali positivi. In particolare, la fiducia peggiora nelle costruzioni e, soprattutto, nei servizi (l’indice scende, rispettivamente, da 104,5 a 103,6 e da 97,1 a 95,9) mentre nella manifattura e nel commercio si stima un aumento dell’indicatore (nell’ordine, da 86,9 a 87,6 e da 102,2 a 102,6).


Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura i giudizi sugli ordini migliorano in presenza di un lieve accumulo di scorte; le attese di produzione registrano un incremento marginale. Nelle costruzioni tutte le variabili riportano un’evoluzione negativa. Passando al settore dei servizi, si evidenzia un peggioramento dei giudizi sull’andamento dell’attività mentre le valutazioni sugli ordini migliorano e le relative attese rimangono stabili. Il peggioramento della fiducia del comparto è influenzato da opinioni negative nel settore del turismo e in quello dell’informazione e comunicazione. Nel commercio al dettaglio, l’aumento della fiducia è trainato sostanzialmente dai giudizi positivi sulle vendite e dalle scorte di magazzino giudicate in decumulo; le attese sulle vendite diminuiscono. A livello di circuito distributivo, l’indice aumenta solo nella distribuzione tradizionale (da 108,1 a 109,4) mentre nella grande distribuzione si registra un calo (da 100,0 a 99,4).


Nelle costruzioni, in base alle attese sugli ordini e ai mesi di attività assicurata dichiarati dagli imprenditori, si prospetta una tenuta dell’attività del comparto. “A luglio 2024, il clima di fiducia delle imprese diminuisce per il quarto mese consecutivo posizionandosi al di sotto della media degli ultimi 12 mesi (luglio 2023 – giugno 2024). La diminuzione dell’indice è dovuta al peggioramento registrato nelle costruzioni e, soprattutto, nei servizi di mercato”. Lo scrive l’Istat a commento dei dati di luglio”.


“L’indice di fiducia dei consumatori – prosegue l’istituto – continua a crescere, senza interruzioni, dallo scorso maggio e raggiunge il valore più elevato da febbraio 2022. La maggior parte delle variabili che compongono il clima di fiducia migliorano ad eccezione delle attese sulla disoccupazione, stimate in aumento, nonché delle opinioni sull’opportunità di risparmiare e di quelle sulla convenienza all’acquisto di beni durevoli, il cui saldo diminuisce”.

Energia, tra un anno bollette luce e gas più semplici e chiare

Energia, tra un anno bollette luce e gas più semplici e chiareRoma, 26 lug. (askanews) – Dal primo luglio 2025 debutterà la nuova Bolletta luce e gas degli italiani, con un frontespizio uguale per tutti con le principali informazioni generali, uno “Scontrino dell’energia”, per capire a colpo d’occhio consumi e prezzi, e un Box offerta che ricorda le condizioni sottoscritte per verificarne l’applicazione. Lo annuncia Arera, che dopo un lungo processo di consultazione con imprese, consumatori e stakeholder e sottoposta all’Analisi dell’impatto della regolazione (AIR), ha approvato una delibetra che introduce una revisione organica delle informazioni indicate nella bolletta e della loro organizzazione, estendendola poi alla totalità dei clienti finali connessi in Bassa Tensione (domestici, condomini, piccole e medie imprese e BT altri usi come box, cantine e magazzini).


I venditori avranno 12 mesi di tempo per adeguare i propri sistemi all’invio della nuova bolletta. “Una riforma auspicata da tempo e da più parti, che evolve la struttura introdotta nel 2014 con la Bolletta 2.0, allineando le informazioni per tutti e rendendole ancora più chiare e semplici, ma soprattutto dando rilevanza al ruolo dei consumatori, mettendoli in grado di verificare i consumi e le proprie scelte di efficienza energetica e di comparare agilmente il proprio profilo con le proposte del mercato”, dichiara il presidente Stefano Besseghini. La nuova Bolletta sarà composta da: Frontespizio unificato, che corrisponde alla prima facciata della bolletta in cui i venditori sono tenuti a riportare l’importo da pagare e tutte le informazioni essenziali sul cliente sul tipo di servizio in cui è rifornito, sul contratto di fornitura, su fatturazione e pagamenti, etc.; Scontrino dell’energia, che riporterà la formazione del costo complessivo dell’energia in relazione ai volumi consumati secondo la struttura quantità x prezzo, suddiviso in “quota consumi” e “quota fissa”, più la “quota potenza” per l’energia elettrica, e ulteriormente dettagliato per voci di spesa (vendita e ‘rete e oneri’). In questa sezione saranno riportate separatamente anche l’Iva e le accise, eventuali bonus, altre partite (interessi di mora, prodotti e/o servizi aggiuntivi etc.) e il canone Rai; Box offerta, contiene gli elementi dell’offerta utili al cliente per verificare che sia correttamente applicata come da contratto sottoscritto; Elementi informativi essenziali, in questa sezione, organizzata in box uniformi e omogenei, dovranno essere riportate le informazioni relative alle caratteristiche tecniche della fornitura, letture e consumi, ricalcoli, informazioni storiche sui consumi e la potenza massima prelevata, stato dei pagamenti e rateizzazioni, etc.


Gli Elementi di dettaglio, invece, continueranno a riportare le informazioni dettaglio destinati a una comprensione approfondita. Il documento dovrà essere disponibile in un formato standard, mediante un canale digitale raggiungibile tramite il QR code e l’URL riportati in bolletta. Infine, con un successivo provvedimento, sarà approvato il Glossario con le definizioni delle principali voci riportate in bolletta a cui i venditori dovranno attenersi. Anche il Portale Offerte sarà adeguato alle nuove definizioni ove necessario.

Eni, utile netto adj I semestre 2,408 mld (-6%), 1,278 mld trimestre (+25%)

Eni, utile netto adj I semestre 2,408 mld (-6%), 1,278 mld trimestre (+25%)Roma, 26 lug. (askanews) – Eni chiude il primo semestre con un utile netto adjusted di 2.408 mln con una riduzione del 6% rispetto al semestre ’23. Nel secondo trimestre ’24, il settore ha registrato un utile netto adjusted di 1.278 mln, con un aumento di circa il 25% rispetto al secondo trimestre ’23 principalmente per la migliore gestione industriale e il maggior contributo dalle JV e collegate.


“Nel II trimestre ’24 abbiamo ottenuto risultati superiori alle attese, dimostrando i significativi progressi fatti da Eni in molteplici aspetti della sua strategia e del piano industriale illustrati agli investitori lo scorso marzo. Rispetto ai chiari obiettivi di sviluppo delle nostre linee di business che presentano vantaggi competitivi: la produzione di idrocarburi, la bioraffinazione e la capacità di generazione rinnovabile, abbiamo conseguito in ciascuno una rilevante crescita. Tali progressi ci hanno consentito di ottenere eccellenti risultati finanziari con 1,5 mld di profitti netti adjusted”. Lo ha sottolineato l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi commentando i risultati del primo semestre e del secondo trimestre. “In parallelo alla crescita industriale, stiamo compiendo progressi superiori alle aspettative nelle attività di gestione del portafoglio in termini sia di tempi di esecuzione sia di valore generato”, ha dettp Descalzi.


“Nonostante il contributo del portafoglio sia stato relativamente contenuto nel secondo trimestre, il debito netto è diminuito e, con i disinvestimenti che stanno progredendo, prevediamo un leverage significativamente inferiore a 0,2 a fine anno, meglio delle nostre aspettative iniziali. Questo a sua volta ci consentirà di accelerare il piano di riacquisto di azioni proprie da 1,6 mld a conferma della nostra capacità di realizzare sia gli obiettivi di crescita del business, sia quelli di remunerazione degli azionisti.”

Ex Ilva: accordo nella notte, cig per 4.050 lavoratori

Ex Ilva: accordo nella notte, cig per 4.050 lavoratoriRoma, 26 lug. (askanews) – Dopo oltre 14 ore continuative di trattativa, è stato siglato nella notte, presso la sede del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, il verbale di accordo sulla Cassa integrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia in Amministrazione Straordinaria ( ex Ilva) che interesserà 4050 lavoratori (3500 su Taranto e 450 sugli altri siti). E’ quanto spiega una nota della Fim Cisl.


Tutte le organizzazioni sindacali (tra cui Fim, Fiom e Uilm) presenti al Tavolo hanno sottoscritto l’accordo che prevederà importanti novità e agevolazioni ai lavoratori coinvolti dalla Cigs: riconoscimento di integrazione salariale pari al 70% della retribuzione, oltre ai relativi ratei di tredicesima e premio di produzione. Previsto un welfare aziendale fino al 3% dello stipendio lordo proporzionale al raggiungimento dei 3 milioni di tonnellate della produzione. Riconoscimenti delle integrazioni retributive retroattivi a marzo 2024. “Esprimiamo un apprezzamento per tutta la delegazione che – dichiara il segretario nazionale della Fim Cisl, Valerio D’Aló – con una lunga trattativa riporta ADI ex Ilva in una dimensione normale di relazioni industriali. Questo accordo darà sollievo alle famiglie di tutti quei lavoratori coinvolti dalla Cassa Integrazione e accompagnerà il piano di rilancio aziendale. Attendiamo ora di conoscere gli estremi del bando con cui, ADI oggi in AS – conclude D’Alò – si appresterà a diventare una nuova società”.