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Ciclismo, tragedia in Austria: Andre Drege muore a 25 anni dopo una caduta

Ciclismo, tragedia in Austria: Andre Drege muore a 25 anni dopo una cadutaRoma, 6 lug. (askanews) – Tragedia al Giro d’Austria. Oggi, nella penultima tappa da St. Johann a Kals nel Tirolo orientale vinta da Filippo Ganna, ha perso la vita il corridore norvegese André Drege. Il norvegese è morto nel corso della discesa dal Grossglockner. Secondo una prima ricostruzione, Drege è caduto durante la tappa più importante del Giro d’Austria, la penultima di 151 chilometri da Sankt Johann a Kals. L’incidente si è verificato ad Heiligenblut nella discesa dal Grossglockner, la montagna più alta d’Austria sita a 3.798 metri. Il mondo del ciclismo è stato così nuovamente funestato da un lutto, lo scorso anno era morto Gino Maeder al Giro di Svizzera.


Venticinque anni, di Alesund in Norvegia, portacolori del Team Coop-Repsol, lo scandinavo si era messo in mostra nel corso di questa stagione vincendo quattro gare minori in Grecia, la tappa d’apertura del Circuit des Ardennes e la frazione di chiusura del Tour de Loir et Cher. Lo scandinavo si era messo in mostra nel corso di questa stagione vincendo quattro gare minori in Grecia, la tappa d’apertura del Circuit des Ardennes e la frazione di chiusura del Tour de Loir et Cher.

Europei, i tedeschi contro l’arbitro Taylor: petizione per farlo radiare

Europei, i tedeschi contro l’arbitro Taylor: petizione per farlo radiareRoma, 6 lug. (askanews) – Anthony Taylor, l’arbitro di Spagna-Germania, nella bufera. Sotto accusa l’evidente fallo di mano di Cucurella nell’area di rigore della Spagna che non ritrae il braccio largo con il pallone che colpisce la mano sinistra. Silent check della sala Var, che non richiama il direttore di gara della federazione inglese all’on field review, facendo riprendere il gioco. Poi nel finale Spagna che stacca il pass per la semifinale di Euro 2024 grazie al gol in extremis di Merino. L’errore del fischietto inglese e della sala Var ha scatenato l’ira dei tifosi della nazionale di Nagelsmann, che hanno addirittura fatto partire delle petizioni sulla piattaforma Change.org per richiedere che Taylor venga estromesso dal sistema arbitrale UEFA.


Che giustificazione c’è?”, si legge sull’edizione odierna della Bild, quotidiano tedesco che non ha digerito il pesantissimo errore di Taylor in Spagna-Germania. Il fallo di mano di Cucurella è costato carissimo alla nazionale allenata da Nagelsmann, che avrebbe potuto portarsi in vantaggio e avvicinarsi sensibilmente alla semifinale di Euro 2024. Dal mancato fischio in Siviglia-Roma, a Budapest, alla disattenzione sul tiro di Musiala, accompagnata da una sala Var apparsa piuttosto distratta nell’arco dei 90 minuti. Non è mancata la risposta della stampa spagnola e dei tifosi delle Furie Rosse, che sui social stanno ripetutamente accusando i tedeschi di lamentarsi eccessivamente dell’operato di Taylor. Il fischietto inglese, a detta dei supporters della Roja, avrebbe graziato un simbolo come Toni Kroos in almeno due circostanze: manca un rosso per un bruttissimo fallo ai danni di Pedri, centrocampista del Barcellona che riuscirà ugualmente ad essere protagonista in semifinale contro la Francia di Mbappé.

MotoGp, Martin torna alla vittoria nella Sprint del Sachsenring

MotoGp, Martin torna alla vittoria nella Sprint del SachsenringRoma, 6 lug. (askanews) – Jorge Martin torna alla vittoria, almeno nella sprint race. Lo spagnolo vince la gara del sabato del Gran Premio di Germania sul circuito del Sachsenring, nono atto del mondiale 2024 della MotoGP. Martinator trionfa davanti al buon Miguel Oliveira e Francesco Bagnaia, che perde quindi cinque punti nel mondiale. Quarto Bastianini, poi Morbidelli e Marc Marquez. Giornata storta per Pecco Bagnaia che parte alla grande e va davanti in curva 1. Poi Oliveira, Martin. Fernandez quarto, poi Vinales, Bastianini, Alex Marquez e Morbidelli. Marc Marquez decimo. Jorge Martin in pochi giri passa prima Miguel, poi Pecco e va in testa. Bagnaia scombussolato dal sorpasso, si fa passare anche da Oliveira. Martin allunga su Bagnaia, portandosi a +15 su Pecco.

Ciclismo, Bertrand si ferma per baciare moglie: multato dall’Uci

Ciclismo, Bertrand si ferma per baciare moglie: multato dall’UciRoma, 6 lug. (askanews) – Baciare moglie e figlio durante la crono di ieri al Tour de Franche è costato a 200 franchi di multa al francese Julien Bernard. Il portacolori della Trek accolto trionfante sulle strade di casa come se avesse vinto la Boucle, dove passava la tappa, è stato accolto tra due ali di folla. Julien Bernard si ferma per dare un bacio alla moglie che stava aspettando lì il suo passaggio con il figlioletto in braccio. Ma i regolamenti non hanno cuore, così il 32enne corridore della Lidl-Trek si è visto arrivare dalla giuria un’ammenda di 200 franchi svizzeri, pari a circa 205 euro.


“Scusa Uci… Sarei felice di pagare 200 franchi per vivere quel momento ogni giorno” la dua reazione di oggi sui social.

Nuoto, Capri-Napoli: una donna più veloce degli uomini nella open

Nuoto, Capri-Napoli: una donna più veloce degli uomini nella openRoma, 6 lug. (askanews) – Una donna più forte di tutti gli avversari di sesso maschile. La terza e ultima prova open della Capri-Napoli 2024 regala un’altra impresa: protagonista la neozelandese Kristen Cameron, capace di percorrere i 36 km a nuoto che separano Le Ondine Beach Club dell’isola azzurra dalle acque antistanti il Circolo Canottieri Napoli in 7.51.15 e aggiudicarsi così la sfida di preparazione alla gara assoluta, prevista per sabato 6 settembre e promossa dalla società Eventualmente eventi & comunicazione di Luciano Cotena. Cameron ha battuto Hampus Carlsson (Svezia), che ha nuotato in 8.35.05, risultando primo tra gli uomini. Alle loro spalle un’altra donna, Priscilla Magalhaes (Brasile, 9.50.15), Lorenzo Raggio (Argentina, 10.20.10) e Gabriela Lemus (Messico, 10.30.43). Cameron non è nuova ad imprese natatorie: classe 1973, è un’ex atleta di stile libero e acque libere, detentrice del record mondiale masters nelle classi 30-34, 35-39 e 40-44. Per lei prima esperienza alla Capri-Napoli e in generale prima volta su distanze di questo genere: “Ho preparato la Capri-Napoli da un po’ – ammette – ma lo scorso anno ho dovuto rinunciare all’ultimo momento per un lutto improvviso. Sono contenta della mia prova e dell’organizzazione: è un piacere nuotare nel golfo di Napoli. Le condizioni del mare non erano favorevoli, specie nei primi dieci chilometri e durante le ultime due ore. Avevo anche un piccolo problema alla spalla, che però ha inciso sulla presentazione solo in minima parte”.

MotoGP, Jorge Martin in pole position al Sachsenring

MotoGP, Jorge Martin in pole position al SachsenringRoma, 6 lug. (askanews) – Pole di Jorge Martin al Sachsenring. Sarà il pilota della Ducati Pramac a scattare davanti a tutti nel GP di Germania della MotoGP. In 1’19.423 Martin, leader del Mondiale, precede le due Aprilia Trackhouse di Miguel Oliveira e Raul Fernandez, passato dalla Q1. Pecco Bagnaia apre la seconda fila con la Ducati: è 4° davanti ad Alex Marquez (Ducati Gresini) e Franco Morbidelli (Ducati Pramac). In terza fila ci sono Maverick Vinales, 7° con l’Aprilia dopo un brutto volo alla curva 10, il dolorante Fabio Di Giannantonio ed Enea Bastianini. Quarta fila per Pedro Acosta, Brad Binder e Marco Bezzecchi.

Formula1, la Mercedes vola nelle terze libere a Silverstone

Formula1, la Mercedes vola nelle terze libere a SilverstoneRoma, 6 lug. (askanews) – È della Mercedes la miglior prestazione sul bagnato della terza sessione di prove libere del GP di Gran Bretagna. George Russell e Lewis Hamilton hanno segnato il miglior tempo della mattinata prima che l’aumento della pioggia congelasse sostanzialmente la classifica dei tempi a 15 minuti circa dalla fine del lavoro. In 1’37″529 Russell ha preceduto di 35 millesimi il compagno di squadra. Poi a 185 millesimi c’è la McLaren di Lando Norris, poi a 6 decimi la prima Ferrari, quella di Carlos Sainz junior. Quinto Max Verstappen con la Red Bull, poi Charles Leclerc, Oscar Piastri, Fernando Alonso e Sergio Perez.

Landini: quello di Satnam Singh non è un caso isolato. Apriremo vertenza contro il caporalato

Landini: quello di Satnam Singh non è un caso isolato. Apriremo vertenza contro il caporalatoRoma, 6 lug. (askanews) – Lo sfruttamento che ha portato alla morte di Satnam Singh – il bracciante di origine indiana morto a Latina in conseguenza del presunto mancato soccorso del suo datore di lavoro in una vicenda che ha aperto uno squarcio sul tema del caporalato – “non è un caso isolato” ma un “sistema”. L’ha detto oggi il segretario del sindacato Maurizio Landini intervenendo a Latina alla manifestazione contro il caporalato.


“Alcuni discorsi in questi giorni, che hanno tentato di dire che saremmo di fronte a un caso isolato, a un cattivo imprenditore, perché tutto il resto invece funziona ed è fatto di un sistema per bene, diciamolo in modo molto chiaro, sono una pura bugia, non è così”, ha detto Landini. “Quello che oggi sta succedendo e che noi vogliamo denunciare – ha continuato – è che noi siamo di fronte ad un sistema di fare impresa che sfrutta e che uccide le persone. E che non riguarda, se vogliamo essere onesti, né solo l’agricoltura, né solo Latina, ma questo è un sistema che riguarda tutto il nostro Paese, che riguarda tutti i settori di attività del nostro Paese”. E la Cgil intende aprire una “vertenza” da sostenere in tutte le sedi per “sconfiggere il caporalato, il lavoro nero e le morti sul lavoro”, ha annunciato Landini intervenendo a Latina alla manifestazione contro il caporalato. “Lo scorso sabato 23 giugno in questa piazza, quando per la prima volta dopo la morte di Satnam siamo scesi in piazza, c’eravamo presi un impegno. E per noi gli impegni, le parole, contano più delle cose scritte. E l’impegno che c’eravamo presi era che quella manifestazione non poteva finire lì, non poteva essere una semplice protesta, indignazione, per l’episodio barbaro che era avvenuto e che aveva portato alla morte di Satnam”, ha premesso Landini, facendo riferimento alla morte del bracciante di origine indiana Satnam Singh, che secondo l’accusa sarebbe stato abbandonato morente dal suo datore di lavoro.


“Questa giornata in cui tutta la Cgil nazionale e tutte le sue categorie sono qui, per noi ha un significato molto preciso. E cioè che noi vogliamo con oggi aprire una vera e propria vertenza per sconfiggere il caporalato, il lavoro nero e le morti sul lavoro. E aprire una vertenza vuol dire una vertenza permanente in ogni luogo di lavoro, in ogni territorio, in ogni livello di confronto che il sindacato ha, col governo, con le istituzioni, con le controparti, perché questi temi siano i temi su cui noi vogliamo delle risposte e vogliamo produrre un cambiamento”, ha continuato il segretario della Cgil. “Questo – ha proseguito – a noi sembra il modo migliore, più coerente, quello che un sindacato deve fare per ricordare davvero Satnam, per chiedere giustizia e per fare davvero in modo che nessuno mai più debba morire sul lavoro o debba essere costretto a essere sfruttato sotto forma di caporalato o di lavoro nero”. Presente all amanifestazione anche il leader M5S Giuseppe Conte: “Dobbiamo estirpare la piaga del caporalato, abbiamo bisogno di tanti nuovi ispettori per rafforzare i controlli. Poi mi chiedo: sono stati stanziati 200 milioni del Pnrr per rimuovere tutti gli insediamenti abusivi nei campi, non è stato fatto ancora nulla eppure ormai è passato del tempo”, ha detto Conte, aggiungendo: “Come M5s proponiamo l’istituzione dell’omicidio sul lavoro: il caso di Satnam Singh è emblematico delle responsabilità del datore di lavoro che lo ha lasciato morire. L’introduzione di questo nuovo reato non è più rinviabile”. Infine, la questione migranti: “Il decreto flussi del 2024 è stato un fallimento, dobbiamo provvedere e rimediare”.


Alla manifestazione contro il caporalato, promossa dalla Cgil e alla quale hanno dato il sostegno numerose associazioni della società civile, ha aderito anche il Pd, con una delegazione del partito, composta da Annalisa Corrado e Camilla Laureti, componenti della segreteria nazionale, dal deputato Andrea Casu e dalla senatrice Cecilia D’Elia.

Papa: soffriamo un morbo pericoloso, lo scetticismo democratico

Papa: soffriamo un morbo pericoloso, lo scetticismo democraticoTrieste, 6 lug. (askanews) – “Democrazia, lo sappiamo bene, è un termine nato nell’antica Grecia per indicare il potere esercitato dal popolo attraverso i suoi rappresentanti. Una forma di governo che, se da un lato si è diffusa in modo globale negli ultimi decenni, dall’altro pare soffrire le conseguenze di un morbo pericoloso, quello dello ‘scetticismo democratico’. La difficoltà delle democrazie nel farsi carico della complessità del tempo presente – pensiamo alle problematiche legate alla mancanza di lavoro o allo strapotere del paradigma tecnocratico – sembra talvolta cedere il passo al fascino del populismo”. Lo scrive Papa Francesco nell’introduzione del volume “Al cuore della democrazia”, il libro che domani sarà in edicola con il Piccolo di Trieste. Il testo inedito viene anticipato oggi dai giornali del gruppo Nem. Bergoglio sarà domani mattina a Trieste per concludere la settimana sociale dei cattolici in Italia, inaugurata il 3 luglio del presidente Mattarella.


“La democrazia ha insito un valore grande e indubitabile: quello dell’essere ‘insieme’, del fatto che l’esercizio del governo avviene nell’ambito di una comunità che si confronta, liberamente e laicamente, nell’arte del bene comune, che non è altro che un diverso nome di ciò che chiamiamo politica”, scrive ancora Papa Francesco. “Insieme” è sinonimo di “partecipazione”, sottolinea Bergoglio, citando don Lorenzo Milani e i suoi ragazzi che lo sottolineavano nella “magistrale” Lettera a una professoressa: ‘Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l’avarizia’. “Sì, i problemi che abbiamo davanti sono di tutti e riguardano tutti – ricorda il Papa -. La via democratica è quella di discuterne insieme e sapere che solo insieme tali problemi possono trovare una soluzione. Perché in una comunità come quella umana non ci si salva da soli. E nemmeno vale l’assioma del mors tua vita mea. Anzi. Perfino la microbiologia ci suggerisce che l’umano è strutturalmente aperto alla dimensione dell’alterità e dell’incontro con un ‘tu’ che ci sta davanti”.

Lagarde: “In Europa dobbiamo prendere in mano il nostro destino”

Lagarde: “In Europa dobbiamo prendere in mano il nostro destino”Roma, 5 lug. (askanews) – In Europa “se vogliamo essere alla pari” con le altre grandi potenze globali “dobbiamo prendere in mano il nostro destino”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde durante un dibattito alle Rencontres economiques di Aix-en-Provence.


“Serve un mercato unico europeo, servono capitali che siano attratti e che restino in Europa. E ci serve che i talenti europei possano svilupparsi ed esprimersi. Per questo abbiamo bisogno di uno sforzo collettivo in questa incredibile creazione che è stata l’Europa. Dobbiamo prendere in mano il nostro destino”, ha detto. Lagarde ha anche citato il problema della “transizione demografica: saremo obbligati a far fronte a questo invecchiamento della società e dovremmo aumentare la produttività”.