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Euro digitale, Dombrovskis: funzionalità offline tutelerà privacy

Euro digitale, Dombrovskis: funzionalità offline tutelerà privacyRoma, 27 mar. (askanews) – I preparativi tecnici per la creazione di un euro digitale vanno avanti e in questa fase la Commissione europea, nel suo lavoro assieme alla Bce, sta guardando “in parallelo alle funzionalità sia online che offline”, anche per assicurare riservatezza sulle transazioni per valori limitati, effettuate con “pagamenti di prossimità da persona a persona”. Lo ha spiegato il commissario europeo all’Economia, Valdis Dombrovskis, intervenuto oggi allo European Summit dell’Institute of International Finance.


Allo stesso evento a Bruxelles è intervenuto anche il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos. “In un mondo che diventa più frammentato, avere uno strumento come l’euro digitale per i pagamenti è qualcosa che sarà molto utile”, ha detto. “So che sull’euro digitale ci stanno teorie assurde – ha proseguito -. Penso che sia totalmente insensato: sarà semplicemente una estensione delle banconote che abbiamo già nel portafoglio. Ora non possiamo usarle per fare transazioni online. Con l’euro digitale si potrà. Quindi è semplicemente una estensione delle banconote fisiche che abbiamo oggi”.


L’euro digitale sarebbe un esempio di quello che comunemente viene chiamato valuta digitale della banca centrale (Cbdc) su cui vi sono stati studi in diverse giurisdizioni, ma ultimamente sembra essersi aperta una (nuova) spaccatura tra Stati Uniti e Unione Europea. Perché se l’Ue procede verso l’euro digitale, con la Bce e un progetto legislativo della Commissione europea, ora in discussione al parlamento Ue, all’opposto la nuova amministrazione Trump negli Stati Uniti ha esplicitamente vietato alla Federal Reserve e alle agenzie federali di effettuare qualsivoglia operazione per la creazione di un dollaro digitale.


Diversi esponenti della maggioranza repubblicana, specialmente quelli più vicini al presidente (Maga) sospettano che le Cbdc possano essere utilizzate come strumenti di controllo pubblico dei consumatori. Gli Usa puntano piuttosto su criptoasset e in particolare sulle Stablecoin in dollari per la digitalizzazione dei pagamenti. Per parte sua l’Ue guarda con diffidenza crescente proprio a queste iniziative. Secondo De Guindos “l’euro digitale sarà un mezzo di pagamenti adatto ad essere usato nel mondo digitale. Questo è il principale e l’unico scopo”. La questione è “totalmente scollegata dal tema della linea monetaria, ma simultaneamente analizzeremo le implicazioni per analizzare il potenziale impatto che l’euro digitale potrebbe avere, anche sulla stabilità finanziaria”, ha detto.


Secondo Dombrovskis “è chiaro che dobbiamo portare la moneta della banca centrale nel XXI secolo, perché l’uso del contante sta calando. Per questo ci serve l’euro digitale, come continuazione della moneta della Banca centrale e anche come strumento per sviluppare soluzioni di pagamento autenticamente europee. Per assicurare la nostra autonomia strategica”. Anche le iniziative che si stanno sviluppando sulle stablecoin globali “sono un fattore che entra in questa discussione. Il lavoro progredisce, ci sono state discussioni intense anche tra gli Stati membri. La proposta legislativa della Commissione è in discussione da un po’ di tempo. Anzi, abbiamo due proposte: una è sull’euro digitale e l’altra è sul contante, perché vogliamo essere molto chiari che l’euro digitale non deve rimpiazzare il contante ma complementarlo. E quindi – ha spiegato – vogliamo rafforzare anche il corso legale del contante”. Ora assieme alla Bce “guardiamo alle funzionalità sia online che off line, per assicurare anche più privacy sulle transazioni di bassi volumi e tramite pagamenti di prossimità da persona a persona. È importante sviluppare in parallelo entrambe le funzionalità e il lavoro è in corso. La Bce si è mossa dallo stadio esplorativo a quello preparatorio, ovviamente chiediamo ai legislatori del Parlamento Ue di fare progressi rapidi”, ha concluso. Sul tema dell’euro digitale oggi è intervenuta, proprio durante una audizione al Parlamento Ue, anche la presidente del ramo di Vigilanza bancaria della Bce, la tedesca Claudia Buch. “E’ una risposta istituzionale agli sviluppi nel campo digitale. Penso che le banche centrali debbano rispondere per molte ragioni, anche per avere mezzi di pagamenti stabili e sicuri e cooperiamo molto strettamente dal punto di vista della vigilanza con i nostri colleghi della politica monetaria – ha detto – per assicurare che questo non minacci i modelli di business delle banche e la loro redditività”. Peraltro “penso che queste preoccupazioni non siano fondate, anzi penso che l’euro digitale avrà benefici per le banche – ha sostenuto – dato che resteranno gli intermediari” per la sua distribuzione al pubblico. (fonte immagine: European Union).

Schlein: Italia ultima per salari e Meloni non muove un dito

Schlein: Italia ultima per salari e Meloni non muove un ditoRoma, 27 mar. (askanews) – “L’Italia è in fondo alla classifica del G20 per i salari reali dei lavoratori e delle lavoratrici. Ultimi, senza appello”. Lo afferma in una nota la segretaria del Partito democratico Elly Schlein.


“Il Governo – continua – non ha mosso un dito per agevolare il rinnovo dei contratti per 7 milioni di lavoratori e per allineare gli aumenti delle retribuzioni anche al costo elevatissimo della bolletta energetica più cara d’Europa, inoltre il Governo ha programmato la riduzione del potere d’acquisto dei dipendenti pubblici negando il recupero dell’inflazione reale”. Si tratta, aggiunge, dello “stesso Governo Meloni che fa di tutto per affossare la nostra proposta unitaria con le altre opposizioni per introdurre un salario minimo, che rafforzi la contrattazione collettiva e stabilisca che sotto i 9 euro all’ora non può scendere nemmeno quella”.


Conclude Schlein: “Precarietà e bassi salari sono parenti stretti: Meloni ha in testa un paese che compete al ribasso. Il risultato è milioni di lavoratori poveri e migliaia di ragazze e ragazzi anche laureati che lasciano il paese. Siamo davanti a uno scandalo, a un furto di futuro. Occorre agire subito”.

Tv, ciak per la serie thriller “Nemesi” con Pierfrancesco Favino

Tv, ciak per la serie thriller “Nemesi” con Pierfrancesco FavinoRoma, 27 mar. (askanews) – Sono iniziate le riprese di “Nemesi”, serie tv in sei episodi, un thriller che esplora il tema del destino e delle imprevedibili conseguenze di chi osa sfidarlo con protagonisti Pierfrancesco Favino, Barbara Ronchi ed Elodie.


Tommaso Gherardi (Pierfrancesco Favino), erede di una ricca famiglia di imprenditori milanesi, è accusato di aver ucciso sua moglie Gloria (Elodie). Tutte le prove lo inchiodano, almeno fino a quando ad assumere la sua difesa è Diana Potenza (Barbara Ronchi), un’avvocata che nella vita si è fatta strada con fatica e determinazione. Sarà lei a scoprire la verità, complessa e inaspettata, che si cela dietro l’omicidio. La serie è creata e scritta da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo ed è diretta da Piero Messina.


“Nemesi” sarà disponibile prossimamente solo su Netflix; la serie è prodotta da Indigo Film, con il supporto di Creative Europe Programma Media dell’Unione Europea.

Bce, De Guindos: molto difficile dire cosa faremo sui tassi ad aprile

Bce, De Guindos: molto difficile dire cosa faremo sui tassi ad aprileRoma, 27 mar. (askanews) – “Penso che oggi sarebbe molto difficile dire cosa faremo al Consiglio direttivo di aprile” sui tassi di interesse. Lo ha affermato il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos intervenendo allo European Summit dell’Institute of International Finance, sottolineano l’elevata incertezza che permane su quello che sarà l’esito delle tensioni sui dazi commerciali.


“Il peggiore esito possibile è una guerra commerciale e un circolo vizioso di dazi e rappresaglie e ulteriori dazi. Penso che questo sia qualcosa che dobbiamo ricordare. Non sappiamo quale sarà l’esito finale. La situazione non è chiara quindi vedremo ad aprile, abbiamo il nostro Consiglio monetario. Vedremo i dati e come i vari elementi stiano evolvendo. Spero che avremo più chiarezza sugli esiti finali sui dazi e a quel punto decideremo conseguentemente – ha detto – ma penso che oggi sia molto difficile dire cosa faremo ad aprile”. (fonte immagine: IIF).

Mostre, a Roma “Amano Corpus Animae” dedicata a Yoshitaka Amano

Mostre, a Roma “Amano Corpus Animae” dedicata a Yoshitaka AmanoRoma, 27 mar. (askanews) – Dopo il successo a Milano, dal 28 marzo la mostra “Amano Corpus Animae”, dedicata al Maestro Yoshitaka Amano, arriva a Roma nello spazio espositivo del Museo di Roma a Palazzo Braschi (fino al 12 ottobre). Ideata e sviluppata da Lucca Comics and Games e curata da Fabio Viola, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura, e celebra i 50 anni di carriera del Maestro raccogliendo in un unico percorso espositivo più di 200 tra opere originali, cel d’animazione e oggetti di culto.


Un viaggio nella storia dell’animazione e dell’intrattenimento mondiale vissuto attraverso le numerose tappe che hanno contraddistinto la carriera dell’artista di Shizuoka. Un percorso reso unico anche grazie all’ambientazione in cui la mostra viene ospitata: il Museo di Roma a Palazzo Braschi, che sancisce definitivamente il rapporto tra l’artista giapponese e la città di Roma da lui sempre amata, sin dagli anni ’70. “Amano Corpus Animae” è la prima esposizione che l’artista realizza nell’Urbe, città che per la sua arte è stata frutto di ispirazione e dalla quale ha recepito molteplici suggestioni: soprattutto le mitologie greco romane. Il Maestro si è affermato come un creatore di mitologie contemporanee, che sono entrate nelle case di tutti, abbattendo le barriere del tempo e rimanendo impresse nell’immaginario collettivo di diverse generazioni. I visitatori potranno ripercorrere la genesi dei suoi anime e i suoi videogiochi, con gli inconfondibili sketch e painting e con la commistione di disegni e colori tipica di alcune sue opere. Da Tatsunoko a Final Fantasy, dai primi passi mossi dall’artista negli anni ’70 negli studi di animazione fino alle opere più recenti, la mostra comprende gran parte delle creazioni che hanno contribuito ad affermare Amano come uno degli artisti più talentuosi nel panorama mondiale, un character designer di assoluta grandezza consacrato anche nell’olimpo degli artisti contemporanei.


A rendere ancora più unico l’appuntamento di Palazzo Braschi saranno le opere originali, mai esposte in Italia, che raccontano la collaborazione di Yoshitaka Amano con il celebre Michael Moorcock, uno dei più importanti esponenti della letteratura fantastica, autore dell’opera Elric di Melnibonè. I visitatori potranno godere dell’incontro dei due maestri e dei loro immaginari, quello narrativo e quello visivo, in sei tavole dalle quali si evince la genesi che ha guidato il Sensei nella creazione delle opere di Final Fantasy. Caratterizzata da una poliedrica produzione, che va dal videogioco al manga, dall’anime al teatro, dalla moda alle fine art attraversando il mondo dell’editoria e del fumetto, l’arte del Maestro sarà restituita attraverso le cinque sezioni della mostra.


Le installazioni site-specific che compongono questo percorso rendono originale l’esposizione in un’ottica museale che, con luci, fondali e colori, esalta gli innumerevoli originali che la compongono in un percorso in grado di coinvolgere la memoria emotiva del visitatore. Così come la produzione artistica di Amano, l’esposizione vuole essere una sequenza di narrazioni in grado di ripercorrere le tante anime dell’autore. La mostra si articola in cinque sezioni che permettono l’ingresso nel mondo del Maestro tramite opere iconiche ormai impresse nell’immaginario collettivo: dai primi disegni per l’animazione del periodo Tatsunoko alle variant cover di Batman o Superman; dal Pinocchio dei primi anni ’70 ai disegni originali di Final Fantasy che saranno esposti per la prima volta in Europa; fino alle opere inedite del 2024 come quella in tre atti, legata al Centenario Pucciniano, con cui Amano ha voluto omaggiare Lucca Comics and Games disegnandone i tre poster per l’ultima edizione della manifestazione. In mostra anche cinque opere tattili del maestro Amano pensate per il pubblico non vedente o ipovedente.


Infine, a disposizione dei visitatori appassionati o semplici curiosi dell’arte di Amano ci sarà un ampio calendario di aperture straordinarie della mostra. Da sabato 29 marzo, infatti, e fino alla chiusura, l’esposizione rimarrà aperta fino alle 22, con ultimo ingresso previsto alle ore 21, nelle seguenti giornate: sabato 29 marzo, venerdì 4 aprile, sabato 5 aprile, venerdì 11 aprile, sabato 12 aprile; venerdì 18 aprile, sabato 19 aprile, domenica 20 aprile, venerdì 25 aprile, sabato 26 aprile; venerdì 02 maggio, sabato 3 maggio, domenica 4 maggio. La mostra sarà aperta in via eccezionale anche lunedì 21 aprile 2025 in occasione di Pasquetta e del Natale di Roma, dalle ore 10 alle ore 22.

Per Carlo III e Camilla cerimonia in Parlamento il 9 aprile

Per Carlo III e Camilla cerimonia in Parlamento il 9 aprileRoma, 27 mar. (askanews) – Dopo la visita dei reali spagnoli, in aprile sarà la volta di Re Carlo III e della sua consorte, la Regina Camilla Shand. Il Parlamento si prepara ad accoglierli il 9 aprile con una cerimonia che si svolgerà a Montecitorio dinanzi alle Camere riunite. E’ quanto è emerso dalla conferenza dei capigruppo della Camera.


Sono previsti in apertura gli interventi del presidente della Camera Lorenzo Fontana e del presidente del Senato Ignazio La Russa. La cerimonia dovrebbe durare circa 25 minuti. Il question time, per l’occasione, slitterà alle 16,30.

All’IIC di Londra presentato “The Never Ending Empire” di Aldo Cazzullo

All’IIC di Londra presentato “The Never Ending Empire” di Aldo CazzulloRoma, 27 mar. (askanews) – Da Giulio Cesare, “condottiero, politico, e – perché no – anche cronista”, alla testimonianza che l’Impero romano ha lasciato al mondo, con la inconfondibile impronta di una potenza a quel tempo globale e che tutti i potenti di ieri e di oggi tentano di imitare: è lo scenario che Aldo Cazzullo ha raccontato ad un pubblico entusiasta all’Istituto Italiano di Cultura di Londra. In conversazione con il direttore dell’Istituto di Belgrave Square Francesco Bongarrà, il vicedirettore del Corriere della Sera ha presentato la traduzione inglese (dal titolo “The Never Ending Empire”) del suo libro “Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l’impero in­finito”. Un incontro intenso, che ha registrato una significativa presenza di pubblico locale – in sala c’era anche Stanley Johnson, ex eurodeputato e padre dell’ex premier Boris – e nel quale Cazzullo ha sottolineato che “in fondo l’Impero romano non è mai caduto”.


“Tutti gli imperi della storia si sono presentati come eredi degli antichi romani: l’Impero romano d’Oriente; il Sacro Romano Impero di Carlo Magno; Mosca, la terza Roma. E poi l’Impero napoleonico e quello britannico. I regimi fascista e nazista. L’impero americano e quello virtuale di Mark Zuckerberg, grande ammiratore di Augusto: il primo uomo a guidare una comunità multietnica di persone che non si conoscevano tra loro ma condividevano lingua, immagini, divinità, cultura”, spiega. Insomma, sostiene con una teoria di storie ed esempi, “Roma vive”, ricostruendo con curiosità e rigore il mito dell’Impero partendo dai personaggi e dalle storie e arrivando alle idee e ai segni. A cominciare da quello che è stato il simbolo di tutti gli imperi del mondo, da Roma all’America: l’aquila.

Hsbc, lettere di licenziamento invece dei bonus all’investment banking

Hsbc, lettere di licenziamento invece dei bonus all’investment bankingRoma, 27 mar. (askanews) – Lettere di licenziamento al posto dei bonus. E’ la brutta sorpresa che il gigante bancario anglo asiatico Hsbc ha riservato al personale della divisione investment banking nel Regno Unito. Lo riporta il Financial Times, citando fonti anonime secondo cui proprio nel giorno in cui avrebbero dovuto ricevere l’annuncio sulle grafiche annuali, gli addetti in questione si sono visti invece recapitare comunicazioni sul fatto che le loro posizioni venivano eliminate.


Al vicepresidente del ramo e ai livelli analoghi, peraltro, è stato riferito che non avrebbero ricevuto alcun bonus per l’anno fiscale 2024. “Un segnale del brutale approccio alla riduzione dei costi sotto la guida del nuovo amministratore delegato Georges Elhedery”, commenta il quotidiano finanziario. L’eposodio risale a febbraio mentre a gennaio Hsbc aveva avvertito che intendeva chiudere le attività di consulenza su fusioni e acquisizioni e sui mercati dei capitali al di fuori di Asia e Medio Oriente. (fonte immagine: Hsbc).

Governo, Conte: Meloni festeggia, aumento in vista per i ministri?

Governo, Conte: Meloni festeggia, aumento in vista per i ministri?Roma, 27 mar. (askanews) – “Poco fa Meloni ha fatto un video per festeggiare la durata del suo Governo. Dopo quello fatto a dicembre, vuole proporre un altro aumento di stipendio ai ministri per questo capolavoro?” Lo ha scritto su Facebook il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.


“Non so in quale torre d’avorio viva la premier, ma penso – ha osservato l’ex premier – giri ormai poco per strada, tra i comuni cittadini. Scoprirebbe che non c’è nulla da festeggiare. Crolla il potere d’acquisto, non ci sono misure per gli stipendi bassi, c’è chi aspetta 22 mesi per un intervento chirurgico, mezzo milione di persone non riescono a comprare i farmaci, abbiamo il record di famiglie in povertà, bollette da capogiro e aiuti praticamente inesistenti, più burocrazia e nuovi obblighi e tasse per le imprese, la produzione industriale che crolla da 2 anni consecutivi e torna ai livelli Covid, riforme della giustizia che fanno scappare i criminali perché li avvertono prima dell’arresto, il fallimento da 1 miliardo in Albania, sottosegretari alla Giustizia condannati e ministri sotto accusa per truffa allo Stato durante la pandemia, l’Italia fuori dai tavoli che contano come quello dei negoziati sull’Ucraina mentre appoggia un folle Piano di Riarmo”. “Il 5 aprile tutti in piazza. Fermiamoli”, ha concluso Conte.

UniCredit, Orcel: Ops su Banco Bpm deve creare valore o non la faremo

UniCredit, Orcel: Ops su Banco Bpm deve creare valore o non la faremoMilano, 27 mar. (askanews) – L’operazione con Banco Bpm “deve aver senso da un punto di vista di creazione di valore o non la faremo”. Lo ha detto il Ceo di UniCredit, Andrea Orcel, nel corso del suo intervento all’assemblea dei soci della banca chiamata, tra le altre cose, ad approvare l’aumento di capitale a servizio dell’Ops.


“Quindi una eventuale combinazione con Bpm verrà sempre valutata se atta o meno a migliorare una base già molto attraente per tutti gli altri stakeholder, se eseguita alle giuste condizioni. Altrimenti, torneremo al nostro piano base. Abbiamo una entusiasmante storia di ulteriore crescita organica davanti a noi, che consoliderà la nostra redditività e ci permetterà di continuare a distribuire ai nostri azionisti al vertice del settore per i prossimi tre anni”. “Avevamo ragione noi a considerare l’offerta” su Banco Bpm “escludendo Anima, viste le incertezze che poteva comportare, e oggi le vediamo”, ha sottolineato Orcel all’indomani della notizia sul parere negativo della Bce sull’applicazione del cosiddetto Danish Compromise. “Come ormai è noto tale offerta ha caratteristiche che potrebbero aumentare, mantenere inalterato o diminuire il valore di Bpm e che ci riserviamo di valutare una volta che l’offerta di Anima sarà conclusa”.