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Tennis, Sinner batte Berrettini, va al terzo turno a Wimbledon

Tennis, Sinner batte Berrettini, va al terzo turno a WimbledonRoma, 3 lug. (askanews) – Ci sono voluti tre Tie break a JanniK Sinner per battere Matteo Berrettini nel derby italiano di Wimbledon. Al terzo match point a disposizione Sinner supera Berrettini. Finisce 7-6 7-6 2-6 7-6 dopo 3 ore e 42 minuti di partita in cui Berrettini gioca alla pari del fenomeno altoatesino e riceve comunque gli applausi a scena aperta di un Centre Court divertitissimo. Un match spettacolare, che meritava di essere visto più avanti di un secondo turno. Sinner affronterà Kecmanovic al prossimo impegno, nel terzo turno del torneo.

Tennis, Alcaraz soffre ma va avanti a Wimbledon

Tennis, Alcaraz soffre ma va avanti a WimbledonRoma, 3 lug. (askanews) – Carlos Alcaraz soffre un set, poi dilaga. Il campione in carica si qualifica per il 3° turno di Wimbledon grazie al successo contro l’australiano Alexandar Vukic, n°69 del ranking. 7-6, 6-2, 6-2 i parziali per il n°3 del mondo in poco meno di due ore di gioco. Massimo risultato con il minimo sforzo dunque per il murciano, che nel prossimo turno affronterà lo statunitense Frances Tiafoe, n°29 del seeding e sempre molto pericoloso sull’erba. Avanti anche Daniil Medvedev, che lascia un set al francese Muller.

Tennis, a Wimbledon impresa Fognini, eliminato Ruud

Tennis, a Wimbledon impresa Fognini, eliminato RuudRoma, 3 lug. (askanews) – Fabio Fognini è tornato. Il ligure, numero 94 del mondo, domina Casper Ruud e si qualifica per il 3° turno di Wimbledon. Al termine di un match praticamente perfetto, l’azzurro prende lo scalpo del n°8 del ranking, contro cui non aveva mai vinto nemmeno un set nei tre precedenti. 6-4, 7-5, 5-7, 6-3 i parziali in poco più di tre ore di gioco.


“Grazie a tutti i tifosi che sono qui. E’ per partite così che amo e allo stesso tempo odio questo sport. Ero in controllo della partita, ero 5-2 30-0 nel terzo, lui ha giocato tre o quattro colpi un po’ come viene viene. Sul 5-4 poi mi sono venuti tanti pensieri, lui ha cominciato a servire meglio. Ho perso il tie-break ma mi sono detto: sono comunque avanti di un set. Penso di aver fatto un gran lavoro oggi” ha detto Fabio Fognini nell’intervista a caldo dopo il primo successo in carriera su Casper Ruud, attuale numero 8 del mondo. “Penso che questa sia la superficie che Casper ami di meno, ma batterlo rimane un bel regalo per me” ha aggiunto Fognini, che ha completato la sua 17ma vittoria contro un Top 10, la prima dal successo contro l’allora numero 10 Felix Auger-Aliassime al Roland Garros dell’anno scorso.

Ue, il Pis polacco resta con Fdi nel gruppo dei Conservatori

Ue, il Pis polacco resta con Fdi nel gruppo dei ConservatoriBruxelles, 3 lug. (askanews) – Il pericolo di fuga del partito polacco Pis (“Diritto e Giustizia”) dal gruppo dei Conservatori e Riformisti al Parlamento europeo (Ecr) sembra per ora scongiurato. Durante la loro riunione in Sicilia, a Brucoli, vicino a Siracusa, collegati in videoconferenza con una sala dell’Europarlamento (per gli eurodeputati che non hanno potuto lasciare Bruxelles), i Conservatori hanno eletto come co-presidenti dell’Ecr Nicola Procaccini, di Fratelli d’Italia (24 seggi), e Joachim Brudziski, del Pis (20 seggi), confermando la doppia guida italo-polacca del gruppo.


La permanenza del Pis nelle sue file garantisce anche all’Ecr, almeno per ora, il suo status (acquisito dopo le elezioni a spese dei liberali di Renew) di terzo gruppo dell’Europarlamento (84 eurodeputati). Erano stati gli stessi dirigenti del partito polacco a parlare della possibilità, stimata al 50%, di una fuoriuscita dai Conservatori per aderire al nuovo gruppo di destra “Patrioti per l’Europa”, che dovrebbe costituirsi l’8 luglio. La creazione del nuovo gruppo è stata annunciata a Vienna domenica scorsa da tre esponenti della destra sovranista dell’Europa centro orientale: Viktor Orbßn, il premier ungherese e leader del partito Fidesz (10 eurodeputati), che finora era tra i “non iscritti”; l’ex premier ceco áAndrej Babis, del partito Ano (7 eurodeputati), ed Herbert Kickl, leader dell’Fpo austriaco, che si prepara a una probabile vittoria alle elezioni politiche in Austria in autunno. á L’Fpo austriaco era finora parte del gruppo politico dell’estrema destra al Parlamento europeo, Identità e Democrazia (ID), di cui sono membri anche gli eurodeputati della Lega e quelli del Rassemblement National francese di Marine Le Pen. il gruppo ID ha rinviato all’8 luglio a Bruxelles, la sua riunione costitutiva dopo le elezioni europee, inizialmente prevista per oggi, 3 luglio.


Il rinvio della riunione costitutiva dell’Id può essere spiegato, da una parte, con la necessità di attendere i risultati delle elezioni francesi e le successive decisioni del Rassemblement National; ma soprattutto è importante capire quale impatto possa avere la creazione del nuovo gruppo sovranista dei “Patrioti”, che sta già esercitando una forte attrazione su diversi partiti membri di ID, a cominciare dai portoghesi di Chega (due eurodeputati). Anche la Lega appare fortemente interessata ai “Patrioti” (che sembrano prefigurare quella unione delle destre in un “supergruppo”, auspicata da Matteo Salvini), così come lo stesso Rassemblement National di Marine Le Pen, che quanto meno non sembra si stia mettendo di traverso all’iniziativa sponsorizzata da Orbßn, nonostante la sua forza numerica (30 eurodeputati) che gli garantisce la leadership nel gruppo ID. á Marine Le Pen, tuttavia, potrebbe preferire una strada diversa, prendendo più tempo per corteggiare poi l’Ecr, e proseguire coì la sua “melonizzazione”, di cui tanto parlano i media francesi. Ovvero l’acquisizione di una nuova “presentabilità” politica europea, che tranquillizzi i partner degli Stati membri, in vista del suo successo alle elezioni politiche e di una possibile vittoria alle presidenziali francesi del 2027. á á Per formare un gruppo politico al Parlamento europeo sono necessari almeno 23 deputati, da un minimo di sette Paesi membri. Invece di una emorragia del gruppo ID a favore del nuovo gruppo dei “Patrioti”, che porterebbe a una frammentazione della destra, potrebbe verificarsi una fusione delle due formazioni (magari con la fuoriuscita di qualche eurodeputato scontento), che porterebbe a un nuovo gruppo di oltre 70 eurodeputati, ovvero le stesse dimensioni dei gruppi “medi” Renew ed Ecr che si contendono, con pochi seggi di differenza, il terzo posto nel Parlamento europeo.


Resta poi l’incognita degli europarlamentari dell’ultradestra tedesca di “Alternative für Deutschland” (Afd), espulsi dal gruppo ID poco prima delle elezioni e ora tra i “non iscritti”. Dopo il suo successo alle europee, e in previsione di una sua probabile affermazione nelle elezioni di settembre in tre “länder” in Germania, l’Afd potrebbe cercare di aggregare un nuovo gruppo ancora più a destra dell’attuale Id, attraendo altri partiti estremisti e “non iscritti” di diversi paesi.

Da Mattarella “lezione” di democrazia: no a potere senza limiti

Da Mattarella “lezione” di democrazia: no a potere senza limitiRoma, 3 lug. (askanews) – E’ sembrata una vera e propria “lezione” di democrazia quella offerta da Sergio Mattarella alla cerimonia di apertura della Settimana sociale dei cattolici. Del resto il tema di questa 50esima edizione che verrà chiusa da Papa Francesco, è inequivocabile: “Al cuore della democrazia. Partecipazione tra storia e futuro”.


Per il presidente della Repubblica ci sono dei paletti insuperabili se si vuole tenere viva una democrazia: la coscienza dei limiti da parte della maggioranza che non deve mai prevaricare la minoranza e la partecipazione di tutti alla vita politica e sociale del paese, a cominciare dalle elezioni. “Le condizioni minime della democrazia sono esigenti – dice Mattarella citando Norberto Bobbio -: generalità e uguaglianza del diritto di voto, la sua libertà, proposte alternative, ruolo insopprimibile delle assemblee elettive e, infine e non da ultimo, limiti alle decisioni della maggioranza, nel senso che non possano violare i diritti delle minoranze e impedire che possano diventare, a loro volta, maggioranze”. Mentre in Parlamento si discutono riforme costituzionali e istituzionali che cambieranno profondamente gli equilibri tra i poteri dello Stato, Mattarella sostenuto dai numerosi applausi della platea ha detto, sempre citando Bobbio: “‘Non si può ricorrere a semplificazioni di sistema o a restrizioni di diritti in nome del dovere di governare perchè “una democrazia ‘della maggioranza’ – osserva il capo dello Stato – sarebbe, per definizione, una insanabile contraddizione”.


“La coscienza dei limiti è un fattore imprescindibile per qualunque istituzione a partire dalla Presidenza della Repubblica, per una leale e irrinunziabile vitalità democratica” e dunque dal presidente della Repubblica arriva “un fermo no all’assolutismo di Stato, a un’autorità senza limite, potenzialmente prevaricatrice”. L’allarme del capo dello Stato è anche verso la scarsa partecipazione al voto che a suo avviso non può essere accettata con rassegnazione: “Può esistere una democrazia senza il consistente esercizio del ruolo degli elettori?”, chiede Mattarella pensando “alla defezione-diserzione-rinuncia intervenuta da parte dei cittadini in recenti tornate elettorali”. La preoccupazione è per le difficoltà del momento attuale che investe l’Italia ma non solo, viviamo “un cambiamento d’epoca in cui anche le democrazie sono “in affanno. La democrazia non è mai conquistata per sempre”. E c’è il rischio di abituarsi a una democrazia “imperfetta” dove si manifesta una “partecipazione elettorale modesta”, “oppure dove il principio ‘un uomo-un voto’ venga distorto attraverso marchingegni che alterino la rappresentatività e la volontà degli elettori”.


Ma l’analisi della realtà è accompagnata anche da qualche suggerimento, innanzitutto: “evitare di commettere l’errore di confondere il parteggiare con il partecipare – avverte -. Occorre, piuttosto, adoperarsi concretamente affinché ogni cittadino sia nelle condizioni di poter, appieno, prendere parte alla vita della Repubblica”. Perchè la democrazia da sola “non basta a garantire la tutela dei diritti e delle libertà – ammonisce -: essa può essere distorta e violentata nella pretesa di beni superiori o utilità comuni. Il Novecento ce lo ricorda e ammonisce”. Ecco perchè, spiega, la nostra Costituzione continene nella sua prima parte i principi e i valori a cui deve ispirarsi la società, “sbagliato e rischioso cedere a sensibilità contingenti, sulla spinta delle tentazioni quotidiane della contesa politica”.


“La Costituzione – ricorda Mattarella – seppe dare un senso e uno spessore nuovo all’unità del Paese e, per i cattolici, ha coinciso con un impegno a rafforzare, e mai indebolire, l’unità e la coesione degli italiani. Spirito prezioso, perché la condivisione intorno a valori supremi di libertà e democrazia è il collante, irrinunciabile, della nostra comunità nazionale”. L’esercizio della democrazia, per Mattarella “presuppone lo sforzo di elaborare una visione del bene comune in cui sapientemente si intreccino – perché tra loro inscindibili – libertà individuali e aperture sociali, bene della libertà e bene dell’umanità condivisa”. “Per definizione, democrazia è esercizio dal basso, legato alla vita di comunità, perché democrazia è camminare insieme”. L’invito del capo dello Stato è quindi a “battersi affinché non vi possano essere ‘analfabeti di democrazia’”, ossia a fare in modo che tutti partecipino alla vita democratica, perchè questa “è una causa primaria, nobile, che ci riguarda tutti”.

Da Mattarella “lezione” di democrazia: no a un potere senza limiti

Da Mattarella “lezione” di democrazia: no a un potere senza limitiRoma, 3 lug. (askanews) – E’ sembrata una vera e propria “lezione” di democrazia quella offerta oggi da Sergio Mattarella alla cerimonia di apertura della Settimana sociale dei cattolici. Del resto il tema di questa 50esima edizione che verrà chiusa da Papa Francesco, è inequivocabile: “Al cuore della democrazia. Partecipazione tra storia e futuro”.


Per il presidente della Repubblica ci sono dei paletti insuperabili se si vuole tenere viva una democrazia: la coscienza dei limiti da parte della maggioranza che non deve mai prevaricare la minoranza e la partecipazione di tutti alla vita politica e sociale del paese, a cominciare dalle elezioni. “Le condizioni minime della democrazia sono esigenti – dice Mattarella citando Norberto Bobbio -: generalità e uguaglianza del diritto di voto, la sua libertà, proposte alternative, ruolo insopprimibile delle assemblee elettive e, infine e non da ultimo, limiti alle decisioni della maggioranza, nel senso che non possano violare i diritti delle minoranze e impedire che possano diventare, a loro volta, maggioranze”. Mentre in Parlamento si discutono riforme costituzionali e istituzionali che cambieranno profondamente gli equilibri tra i poteri dello Stato, Mattarella sostenuto dai numerosi applausi della platea ha detto, sempre citando Bobbio: “‘Non si può ricorrere a semplificazioni di sistema o a restrizioni di diritti in nome del dovere di governare perchè “una democrazia ‘della maggioranza’ – osserva il capo dello Stato – sarebbe, per definizione, una insanabile contraddizione”.


“La coscienza dei limiti è un fattore imprescindibile per qualunque istituzione a partire dalla Presidenza della Repubblica, per una leale e irrinunziabile vitalità democratica” e dunque dal presidente della Repubblica arriva “un fermo no all’assolutismo di Stato, a un’autorità senza limite, potenzialmente prevaricatrice”. L’allarme del capo dello Stato è anche verso la scarsa partecipazione al voto che a suo avviso non può essere accettata con rassegnazione: “Può esistere una democrazia senza il consistente esercizio del ruolo degli elettori?”, chiede Mattarella pensando “alla defezione-diserzione-rinuncia intervenuta da parte dei cittadini in recenti tornate elettorali”. La preoccupazione è per le difficoltà del momento attuale che investe l’Italia ma non solo, viviamo “un cambiamento d’epoca in cui anche le democrazie sono “in affanno. La democrazia non è mai conquistata per sempre”. E c’è il rischio di abituarsi a una democrazia “imperfetta” dove si manifesta una “partecipazione elettorale modesta”, “oppure dove il principio ‘un uomo-un voto’ venga distorto attraverso marchingegni che alterino la rappresentatività e la volontà degli elettori”.


Ma l’analisi della realtà è accompagnata anche da qualche suggerimento, innanzitutto: “evitare di commettere l’errore di confondere il parteggiare con il partecipare – avverte -. Occorre, piuttosto, adoperarsi concretamente affinché ogni cittadino sia nelle condizioni di poter, appieno, prendere parte alla vita della Repubblica”. Perchè la democrazia da sola “non basta a garantire la tutela dei diritti e delle libertà – ammonisce -: essa può essere distorta e violentata nella pretesa di beni superiori o utilità comuni. Il Novecento ce lo ricorda e ammonisce”. Ecco perchè, spiega, la nostra Costituzione continene nella sua prima parte i principi e i valori a cui deve ispirarsi la società, “sbagliato e rischioso cedere a sensibilità contingenti, sulla spinta delle tentazioni quotidiane della contesa politica”.


“La Costituzione – ricorda Mattarella – seppe dare un senso e uno spessore nuovo all’unità del Paese e, per i cattolici, ha coinciso con un impegno a rafforzare, e mai indebolire, l’unità e la coesione degli italiani. Spirito prezioso, perché la condivisione intorno a valori supremi di libertà e democrazia è il collante, irrinunciabile, della nostra comunità nazionale”. L’esercizio della democrazia, per Mattarella “presuppone lo sforzo di elaborare una visione del bene comune in cui sapientemente si intreccino – perché tra loro inscindibili – libertà individuali e aperture sociali, bene della libertà e bene dell’umanità condivisa”. “Per definizione, democrazia è esercizio dal basso, legato alla vita di comunità, perché democrazia è camminare insieme”. L’invito del capo dello Stato è quindi a “battersi affinché non vi possano essere ‘analfabeti di democrazia’”, ossia a fare in modo che tutti partecipino alla vita democratica, perchè questa “è una causa primaria, nobile, che ci riguarda tutti”.

Ita-Lufthansa, Troncone: bene ok Ue forte sinergia con Fiumicino

Ita-Lufthansa, Troncone: bene ok Ue forte sinergia con FiumicinoRoma, 3 lug. (askanews) – “Esprimiamo grande soddisfazione per il via libera della Commissione Europea in vista del closing dell’operazione tra Lufthansa ed Ita Airways che, in linea con la visione del Governo italiano e nell’interesse del Paese, consentirà di valorizzare asset strategici fondamentali in una logica di sistema. Ciò avverrà in forte sinergia con lo scalo della capitale, negli ultimi anni confermato migliore d’Europa. Roma Fiumicino è a prova di futuro, e sarà sempre più competitivo nello scacchiere europeo, grazie al posizionamento strategico nel Mediterraneo e facendo piena leva sull’integrazione con l’alta velocità”. Lo ha dichiarato l’ad di Aeroporti di Roma, Marco Troncone che, questa mattina, ha incontrato, all’aeroporto di Fiumicino il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr.

Mattarella: porre limiti a decisioni della maggioranza è condizione minima di democrazia

Mattarella: porre limiti a decisioni della maggioranza è condizione minima di democraziaRoma, 3 lug. (askanews) – “Le condizioni minime della democrazia sono esigenti: generalità e uguaglianza del diritto di voto, la sua libertà, proposte alternative, ruolo insopprimibile delle assemblee elettive e, infine e non da ultimo, limiti alle decisioni della maggioranza, nel senso che non possano violare i diritti delle minoranze e impedire che possano diventare, a loro volta, maggioranze”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella intervenendo a Trieste alla cerimonia di apertura della 50esima edizione delle Settimane sociali dei cattolici in Italia e citando una riflessione di Norberto Bobbio. “Occorre attenzione per evitare di commettere l’errore di confondere il parteggiare con il partecipare. Occorre, piuttosto, adoperarsi concretamente affinché ogni cittadino sia nelle condizioni di poter, appieno, prendere parte alla vita della Repubblica”. “I diritti si inverano attraverso l’esercizio democratico. Se questo si attenua, si riduce la garanzia della loro effettiva vigenza. Democrazie imperfette vulnerano le libertà: ove si manifesta una partecipazione elettorale modesta. Oppure ove il principio ‘un uomo-un voto’ venga distorto attraverso marchingegni che alterino la rappresentatività e la volontà degli elettori”. Poi ha aggiunto che non bisogna arrendersi “pragmaticamente” alla scarsa partecipazione elettorale perchè non esiste democrazia “senza l’esercizio del ruolo degli elettori”.


“La democrazia si invera ogni giorno nella vita delle persone e nel mutuo rispetto delle relazioni sociali, in condizioni storiche mutevoli, senza che questo possa indurre ad atteggiamenti remissivi circa la sua qualità – osserva il capo dello Stato -. Si può pensare di contentarsi che una democrazia sia imperfetta? Di contentarsi di una democrazia a ‘bassa intensità’? Si può pensare di arrendersi, ‘pragmaticamente’, al crescere di un assenteismo dei cittadini dai temi della ‘cosa pubblica’. Può esistere una democrazia senza il consistente esercizio del ruolo degli elettori?”, chiede Mattarella pensando “alla defezione/diserzione/rinuncia intervenuta da parte dei cittadini in recenti tornate elettorali”. “Nel cambiamento d’epoca che ci è dato di vivere avvertiamo tutta la difficoltà, e a volte persino un certo affanno, nel funzionamento delle democrazie. Oggi constatiamo criticità inedite, che si aggiungono a problemi più antichi. La democrazia non è mai conquistata per sempre”.


“Anzi – osserva il capo dello Stato – il succedersi delle diverse condizioni storiche e delle loro mutevoli caratteristiche, ne richiede un attento, costante inveramento”.

Banche, ok Comitato Basilea a regole su esposizioni a criptoasset

Banche, ok Comitato Basilea a regole su esposizioni a criptoassetRoma, 3 lug. (askanews) – Il comitato di Basilea sulla vigilanza bancaria ha approvato un quadro di regole che prevede delle modalità di rendicontazione comuni per le banche con cui riportare le loro esposizioni ai criptoasset. Con un comunicato, l’istituzione che ha sede a Basilea, presso la Banca dei regolamenti internazionali, spiega che l’obiettivo di questo quadro normativo è migliorare la disponibilità di informazioni e la disciplina di mercato.


Il nuovo quadro regolamentare sarà pubblicato nelle prossime settimane e entrerà in vigore a partire dal primo gennaio del 2026. Il comitato di Basilea ha anche approvato una serie di revisioni agli standard prudenziali correlati ai criptoasset che intervengono in particolare sulle Stablecoin. Anche in questo caso l’entrata in vigore è per il gennaio del 2026.


Infine, sempre in sede di Comitato di Basilea, sono state discusse le possibili ricadute prudenziali del possibile processo di “tokenizzazione”, la digitalizzaizone codificata dei dati correlati a depositi o Stablecoin.

Via libera Ue a Ita-Lufthansa, per Giorgetti è una operazione win-win

Via libera Ue a Ita-Lufthansa, per Giorgetti è una operazione win-winRoma, 3 lug. (askanews) – Luce verde dalla Commissione europea all’ingresso di Lufthansa in Ita Airways con il 41% del capitale a oltre un anno dalla firma dell’accordo tra la compagnia tedesca e il ministero del Tesoro. L’Antitrust europeo ha approvato la proposta di acquisizione del controllo congiunto di Ita Airways da parte di Deutsche Lufthansa assieme al ministero dell’Economia italiano. Il via libera, puntualizza l’Antitrust comunitario con un comunicato, è condizionato alla piena attuazione dei rimedi offerti da Lufthansa e dal Mef rispetto ai rilievi che erano stati sollevati sull’operazione.


L’ok segue una indagine approfondita e una lunga trattative tra le parti e l’Ue. Bruxelles ricorda che Lufthansa e Ita operano una estesa rete di collegamenti dai loro rispettivi centri aeroportuali in Austria, Belgio, Germania, Italia e Svizzera. Bruxelles ricorda di aver sollevato una serie di rilievi rispetto al progetto di Lufthansa e Ita, in particolare sulla riduzione della concorrenza su diversi voli che collegano l’Italia con l’Europa centrale in maniera diretta o con uno scalo. Preoccupazioni erano state sollevate anche sul collegamenti più lunghi tra Italia e Stati Uniti e Canada, a causa delle joint-venture di Lufthansa con United Airlines e Air Canada. Infine erano stati mossi rilievi specifici sulla posizione dominante di Ita sull’aeroporto milanese di Linate.


I rimedi proposti dai due vettori prevedono di rendere disponibili a “una o due compagnie rivali”, prosegue il comunicato, le attività necessarie per avviare voli non stop tra Roma o Milano e alcuni aeroporti dell’Europa centrale. Lufthansa e il Mef dovranno anche assicurare che queste compagnie concorrenti abbiano accesso alla rete interna di Ita per offrire collegamenti tra Alcuni aeroporti nell’Europa centrale e altri scali in Italia. Sui voli a lunga distanza i rimedi prevedono che le compagnie stringano accordi con vettori rivali per migliorare la loro competitività, ad esempio mediante scambi di slot. La Commissione europea tiene conto del fatto nelle sue valutazioni che il ministero dell’Economia italiano manterrà una quota di controllo sui Ita dopo la transazione e continuerà ad avere un incentivo affinché Ita competa con le joint-venture dei partner di Lufthansa in Nord America, almeno almeno fino a quando Ita sarà pienamente integrata nella joint-venture.


Vi sono poi degli specifici rimedi per lo scalo milanese di Linate. Lufthansa e Mef trasferiranno gli slot di Linate a i vettori che saranno coinvolti nei rimedi per le lunghe e le breve tratte. Il numero di slot dismessi consentirà a queste ultime di approntare una base sostenibile presso lo scalo di Linate potenzialmente di offrire Collegamenti tra l’Italia e l’Europa centrale. “Lufthansa Mef possono perfezionare la transazione unicamente dopo l’approvazione degli impegni sui rimedi”, avverte il comunicato. Grande soddisfazione è stata espressa dal ministro del Tesoro, Giancarlo Giorgetti, che ha convocato una conferenza stampa insieme al presidente di Ita Airways, Antonino Turicchi e il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr. “Oggi chiudiamo positivamente una annosa vicenda storica, quella del vettore nazionale Alitalia, poi Ita – ha detto il ministro -. Una positiva conclusione che è stata un successo per questo Governo ma per tutto il paese. La soluzione positiva ci conforta rispetto alla possibilità di sviluppare il traffico aereo per e da l’Italia. E’ stato un percorso complicato, travagliato e difficile ma coronato dal successo. Un grande successo italiano tedesco ed europeo”. Ita, ha proseguito Giorgetti “rimarrà italiana nel cuore se non nella proprietà e comunque è interesse anche di Lufthansa sviluppare il mercato italiano, sviluppare il mercato del turismo ma anche dell’economia italiana. L’Italia sarà interconnessa con il mondo sicuramente meglio di oggi quindi è sicuramente un’operazione win win. Grande orgoglio perché dopo 40 anni abbiamo dato una risposta definitiva a quello che per 40 anni ha occupato la gran parte del dibattito politico ed economico del paese, soprattutto possiamo dire agli italiani che non ci verseremo più un euro delle loro tasse”.


Soddisfazione è stata espressa anche dai due manager presenti alla conferenza stampa. Per Spohr “l’approvazione di Bruxelles è un’ottima notizia per Ita Airways e Lufthansa e soprattutto per tutti i passeggeri che volano da e per l’Italia. Siamo impazienti di dare presto il benvenuto a Ita Airways e ai suoi eccellenti dipendenti come nuovo membro della nostra famiglia di compagnie aeree. La decisione è anche un chiaro segnale per un traffico aereo forte in Europa, che può affermarsi con successo nella competizione globale”. “È stato un lungo viaggio ma alla fine questo giorno è arrivato ed è un giorno con molti vincitori – ha aggiunto -. Sentiamo la forte responsabilità, non solo per Ita ma anche per l’economia italiana che adesso dipende anche da questa unione. Tutti lavoreremo sodo per rendere questa nuova partnership di grande successo”. “Il matrimonio sarà di lunga durata”, ha inoltre aggiunto Turicchi che ha spiegato come i numeri di Ita siano in deciso miglioramento con un 30% di capacità in più dall’inizio dell’anno e 400 milioni di euro in cassa senza considerare il finanziamento ottenuto e i soldi derivanti dall’aumento di capitale di Lufthansa. Commenti positivi anche dai sindacati che chiedono ora di essere convocati per definire gli aspetti strategici legati alla compagnia. “Una notizia molto positiva per l’industria del trasporto aereo e per il nostro sistema paese il via libera da parte della Commissione Antitrust Ue all’accordo tra Ita e Lufthansa – ha dichiarato il leader della Cisl, Luigi Sbarra -. Una alleanza strategica che la Cisl ha sempre sostenuto anche in passato. Ora attendiamo il nuovo piano industriale che va condiviso con il sindacato sulle strategie di sviluppo, gli obiettivi e gli investimenti necessari per aumentare l’offerta commerciale, tutelare ed aumentare i livelli occupazionali, potenziare il traffico nazionale ed internazionale verso il nostro paese”. Per Filt Cgil e Uiltrasporti è apportuno che lo Stato mantenga una quota in Ita Airways e che si investa sull’aumento delle rotte che porti a un aumento delle assunzioni. Le altre compagnie aeree annunciano però di stare valutando un ricorso alla decisione di Bruxelles. “Prima dobbiamo capire esattamente come verrà realizzata la fusione, poi decideremo”, ha fatto sapere Wizz Air.