Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Parigi 2024, Fabbri: nulli e pedana sporca, ma io protagonista

Parigi 2024, Fabbri: nulli e pedana sporca, ma io protagonistaParigi, 3 ago. (askanews) – “Peccato il primo nullo, che da un punto di vista mi ha gasato perché era un 22.80, però peccato che era nullo, avrebbe cambiato la gara da tutti i punti di vista. Purtroppo è un po’ che mi porto dietro questo errore tecnico e incappo in questi nulli. Però ho appena fatto un’Olimpiade da protagonista e sono contento, ovviamente con una medaglia lo sarei stato di più, ma ero a testa alta. Ho fatto il massimo, certo mi aspettavo di vincere o arrivare secondo, già un bronzo non sarei stato contento, però va bene così”. Così Leonardo Fabbri in zona mista subito dopo la conclusione della finale del getto del peso che lo ha visto arrivare quinto.


“La pedana era scivolosa – ha aggiunto – e ho rischiato di farmi male, per fortuna sto bene. Mi ha condizionato il fatto che i giudici non mi hanno lasciato pulire la pedana, perché era sporca. Io amo la pioggia e mi piace la pedana bagnata perché è veloce. Però in pedana i piedi pattinavano proprio, per fortuna non mi sono fatto male, ma mi ha rovinato la gara, avevo appena fatto un 21.70 e stavo prendendo un bel ritmo”. “Non vado sicuramente in camera a piangere dalla disperazione – ha concluso Fabbri – non sono felicissimo come penavo sarei stato uscendo dallo stadio, ma va bene così. L’esperienza di Crouser e Kovacs si fa sentire, a questo punto si va a Los Angeles e lo battiamo a casa sua. Oggi ho comunque la soddisfazione di avere reso Crouser un rivale e questo è l’oro olimpico che mi porto a casa. Lui ha vinto l’oro olimpico, vediamo di levargli il record del mondo questo’anno per consolarci”.

Parigi 2024, Jacobs alla sfida semifinali: domani è un altro giorno

Parigi 2024, Jacobs alla sfida semifinali: domani è un altro giornoParigi, 3 ago. (askanews) – Un debutto tanto atteso, senza intoppi imprevisti, ma anche con qualche problema da superare in vista della giornata di domani. Marcell Jacobs, detentore del titolo olimpico dei 100 metri, è sceso in pista allo Stare de France per le batterie che aprono il percorso verso la possibile riconferma. Difficile, molto difficile vista la qualità degli avversari, ma il campione azzurro è pronto per la sfida. Lo dice da giorni e lo ha ripetuto anche oggi: serve andare forte in semifinale, molto forte, per potersi conquistare il sogno di un’altra finale olimpica. “Bisogna fare meno di 9.85” ha detto lasciando la Zona mista dopo la gara di oggi. Lo ha detto e ha detto altre cose: “Prime impressioni così cosi, non sono partito come avrei voluto, quindi questo non mi ha permesso di trovare il ritmo nella seconda parte di gara, però l’obiettivo di oggi era passare la batteria, risparmiare più energia possibile”. Parole dette però con serenità, anche con dei sorrisi. Non sembra preoccupato Marcell, anche se ammette di “essere partito troppo di forza senza trovare l’agilità”. Questa mattina è bastato un 10.05 con una certa macchinosità nella fase centrale della gara, nel complesso è il 13esimo tempo di qualificazione. Poco, ma sono solo le batterie e “domani è un altro giorno”.


Come ha detto anche pochi giorni fa passando da Casa Italia, negli ultimi quattro anni le sue gare migliori le ha fatte sempre in occasione degli appuntamenti importanti. Rispetto al suo miglior tempo stagionale, 9.92, serve assolutamente limare qualcosa di significativo per poter continuare a sognare. Lo ha detto senza giri di parole anche il presidente della Fidal, Stefano Mei nei giorni scorsi: Marcell tirare giù un decimo. Tutti lo speriamo. Quello che è indiscutibile è che le tre semifinali saranno molto lottate e dei 27 in pista solo otto arriveranno alla finale: i primi due di ogni semifinale più i due migliori tempi tra gli altri. Jacobs correrà la seconda, in corsia 8, con accanto l’americano Kenneth Bednarek, autore insieme al connazionale Fred Kerley del miglior tempo delle batterie, 9.97. Tra gli otto che sono nella semifinale insieme a Jacobs quattro hanno fatto quest’anno un personale migliore del suo. La montagna da scalare, insomma, è piuttosto alta. La pista dello Stade de France però “è veloce” secondo Jacobs e domani ha assicurato di volerla valorizzare al meglio. Appuntamento, anche con la storia, anche per l’altro azzurro Chituru Ali, qualificatosi alle semifinali con il 23esimo tempo, alle 20.05 di domenica 4 agosto. (Leonardo Merlini)

Lavoro, in vigore “l’errore scusabile” per le aziende. L’opposizione: nuovo condono

Lavoro, in vigore “l’errore scusabile” per le aziende. L’opposizione: nuovo condonoRoma, 3 ago. (askanews) – “Violazioni sanabili e casi di non punibilità per errore scusabile”, il titolo dell’articolo 6 del decreto legislativo 103/2024 in materia di semplificazioni che consente alle aziende di sanare le piccole inadempienze, quelle punite con una sanzione fino a 5mila euro. “Un nuovo condono in materia di sicurezza sul lavoro”, attaccano le opposizioni.


La norma, entrata in vigore venerdì 2 agosto, e messa in evidenza oggi in un articolo del Manifesto, prevede che “per le violazioni per le quali è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria non superiore nel massimo a 5mila euro, l’organo di controllo incaricato, nel caso in cui accerti, per la prima volta nell’arco di un quinquennio, l’esistenza di violazioni sanabili, diffida l’interessato a porre termine alla violazione, ad adempiere alle prescrizioni violate e a rimuovere le conseguenze dell’illecito amministrativo entro un termine non superiore a 20 giorni dalla data della notificazione dell’atto di diffida. In caso di ottemperanza alla diffida, il procedimento sanzionatorio si estingue limitatamente alle inosservanze sanate”. Il testo precisa che “l’istituto della diffida amministrativa non si applica a violazioni di obblighi o adempimenti che riguardano la tutela della salute, la sicurezza e l’incolumità pubblica e la sicurezza sui luoghi di lavoro” ma l’opposizione è molto critica e parte all’attacco della ministra del Lavoro Maria Elvira Calderone. “La ministra – afferma il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, – in nome di una presunta semplificazione, si appresta a un altro condono per le aziende sulla sicurezza sul lavoro allentando i controlli e concedendo 20 giorni per sanare le piccole irregolarità. Così facendo umilia ancora di più il difficile lavoro degli ispettorati del lavoro. Un ignobile gioco elettorale che viene definito ‘errore scusabile’ in nome di una visione dello Stato che alza le pene ai poveracci e sana gli errori dei potenti. Il Governo predica bene e razzola male, senza mai assumersi una responsabilità davanti al paese, rifilando un codicillo all’interno dell’articolo 6 del decreto semplificazione. Sulla sicurezza nei luoghi di lavoro non si scherza, la nostra opposizione sarà durissima fino a quando non ritireranno questa oscena sanatoria”.


Per la capogruppo del M5S in commissione Lavoro alla Camera Valentina Barzotti “siamo alle solite: sulla sicurezza sul lavoro questo Governo piange le vittime degli incidenti, facendo promesse roboanti, ma poi nella pratica fa di tutto per depotenziare i controlli. L’ultima follia si chiama ‘diritto all’errore scusabile’. Si rischia di portare al ‘tana libera tutti’, come raccontato oggi al ‘Manifesto’ da un ispettore del lavoro secondo cui, se in un cantiere edile viene trovato un lavoratore non in regola con il contratto, l’azienda può appellarsi alla ritardata comunicazione alla Cassa edile; a quel punto egli non può più opporre niente e il datore di lavoro ha 20 giorni di tempo per mettere a posto le cose. Alla ministra Calderone diciamo di smetterla di predicare bene e razzolare male. Nel primo semestre di quest’anno sono morte sul lavoro 469 persone, il 4,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Basta sanatorie e condoni, non si può continuare a giocare sulla pelle dei lavoratori”. Durissima Avs: “A questo punto non ci sono più dubbi, il Governo Meloni non ha nessuna intenzione di contrastare gli incidenti sul lavoro. Non basta l’ideona della ministra Calderone di dare il preavviso per le ispezioni, umiliando così il lavoro degli ispettori, a vantaggio dei consulenti che lei ha rappresentato fino a poco tempo. Infatti, arriva anche il ‘diritto all’errore scusabile’, infilato nel decreto legislativo 103/2024. Se l’impresa compie una violazione sanzionata fino a 5 mila euro le si abbona tutto. A questo punto il nostro atto di accusa è diretto e severo: in questo modo incidenti e morti sul lavoro aumenteranno, questo Governo iperliberista sta giocando con le vite di uomini e donne che lavoro per guadagnarsi da vivere. Ritiri il decreto semplificazioni che è una vera e propria porcata”, afferma Franco Mari, capogruppo di AVS nella commissione Lavoro della Camera.

Un fulmine in spiaggia in Abruzzo colpisce 3 donne, 2 sono gravi

Un fulmine in spiaggia in Abruzzo colpisce 3 donne, 2 sono graviRoma, 3 ago. (askanews) – Una donna di 41 anni è ricoverata in rianimazione ed è in gravi condizioni di salute dopo esser stata colpita da un fulmine mentre passeggiava lungo la battigia del lungomare di Alba Adriatica. Il fatto è avvenuto attorno alle 12, dopo che si era registrata una breve parentesi di pioggia. La signora che è stata soccorsa sul posto e portata in ospedale in elicottero è ora ricoverata al Giuseppe Mazzini di Teramo. Ritenute serie anche le condizione di una turista originaria del Belgio che ha avuto problemi cardiaci. Anche per lei la prognosi è riservata. Parestesia a una gamba per la terza donna ferita, trasportata in ambulanza al Pronto soccorso di Giulianova.

Lavoro, in vigore l’errore scusabile, opposizione: è nuovo condono

Lavoro, in vigore l’errore scusabile, opposizione: è nuovo condonoRoma, 3 ago. (askanews) – “Violazioni sanabili e casi di non punibilità per errore scusabile”, il titolo dell’articolo 6 del decreto legislativo 103/2024 in materia di semplificazioni che consente alle aziende di sanare le piccole inadempienze, quelle punite con una sanzione fino a 5mila euro. “Un nuovo condono in materia di sicurezza sul lavoro”, attaccano le opposizioni.


La norma, entrata in vigore venerdì 2 agosto, e messa in evidenza oggi in un articolo del Manifesto, prevede che “per le violazioni per le quali è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria non superiore nel massimo a 5mila euro, l’organo di controllo incaricato, nel caso in cui accerti, per la prima volta nell’arco di un quinquennio, l’esistenza di violazioni sanabili, diffida l’interessato a porre termine alla violazione, ad adempiere alle prescrizioni violate e a rimuovere le conseguenze dell’illecito amministrativo entro un termine non superiore a 20 giorni dalla data della notificazione dell’atto di diffida. In caso di ottemperanza alla diffida, il procedimento sanzionatorio si estingue limitatamente alle inosservanze sanate”. Il testo precisa che “l’istituto della diffida amministrativa non si applica a violazioni di obblighi o adempimenti che riguardano la tutela della salute, la sicurezza e l’incolumità pubblica e la sicurezza sui luoghi di lavoro” ma l’opposizione è molto critica e parte all’attacco della ministra del Lavoro Maria Elvira Calderone. “La ministra – afferma il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, – in nome di una presunta semplificazione, si appresta a un altro condono per le aziende sulla sicurezza sul lavoro allentando i controlli e concedendo 20 giorni per sanare le piccole irregolarità. Così facendo umilia ancora di più il difficile lavoro degli ispettorati del lavoro. Un ignobile gioco elettorale che viene definito ‘errore scusabile’ in nome di una visione dello Stato che alza le pene ai poveracci e sana gli errori dei potenti. Il Governo predica bene e razzola male, senza mai assumersi una responsabilità davanti al paese, rifilando un codicillo all’interno dell’articolo 6 del decreto semplificazione. Sulla sicurezza nei luoghi di lavoro non si scherza, la nostra opposizione sarà durissima fino a quando non ritireranno questa oscena sanatoria”.


Per la capogruppo del M5S in commissione Lavoro alla Camera Valentina Barzotti “siamo alle solite: sulla sicurezza sul lavoro questo Governo piange le vittime degli incidenti, facendo promesse roboanti, ma poi nella pratica fa di tutto per depotenziare i controlli. L’ultima follia si chiama ‘diritto all’errore scusabile’. Si rischia di portare al ‘tana libera tutti’, come raccontato oggi al ‘Manifesto’ da un ispettore del lavoro secondo cui, se in un cantiere edile viene trovato un lavoratore non in regola con il contratto, l’azienda può appellarsi alla ritardata comunicazione alla Cassa edile; a quel punto egli non può più opporre niente e il datore di lavoro ha 20 giorni di tempo per mettere a posto le cose. Alla ministra Calderone diciamo di smetterla di predicare bene e razzolare male. Nel primo semestre di quest’anno sono morte sul lavoro 469 persone, il 4,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Basta sanatorie e condoni, non si può continuare a giocare sulla pelle dei lavoratori”. Durissima Avs: “A questo punto non ci sono più dubbi, il Governo Meloni non ha nessuna intenzione di contrastare gli incidenti sul lavoro. Non basta l’ideona della ministra Calderone di dare il preavviso per le ispezioni, umiliando così il lavoro degli ispettori, a vantaggio dei consulenti che lei ha rappresentato fino a poco tempo. Infatti, arriva anche il ‘diritto all’errore scusabile’, infilato nel decreto legislativo 103/2024. Se l’impresa compie una violazione sanzionata fino a 5 mila euro le si abbona tutto. A questo punto il nostro atto di accusa è diretto e severo: in questo modo incidenti e morti sul lavoro aumenteranno, questo Governo iperliberista sta giocando con le vite di uomini e donne che lavoro per guadagnarsi da vivere. Ritiri il decreto semplificazioni che è una vera e propria porcata”, afferma Franco Mari, capogruppo di AVS nella commissione Lavoro della Camera.

Carceri, Radicali visitano Poggioreale: condizioni disumane

Carceri, Radicali visitano Poggioreale: condizioni disumaneRoma, 3 ago. (askanews) – Questa mattina il tesoriere di Radicali Italiani, Filippo Blengino, insieme a Bruno Gambardella, vicepresidente dell’assemblea di +Europa, Alfonso Maria Gallo e Rosario Marinello della direzione di +Europa, e Domenico Spena del Comitato Nazionale di Radicali Italiani, ha visitato il carcere di Poggioreale.


“Le condizioni dei detenuti – denunciano – sono disumane. Abbiamo visto nove detenuti nella stessa cella, con i servizi igienici accanto alla cucina, e muffa alle pareti. Molti detenuti ci hanno segnalato che non sono ammessi strumenti sanitari. C’è una preoccupante carenza di organico che non riesca a far fronte a una situazione drammatica. Detenuti con evidenti ferite sono abbandonati, aiutati solo da altri detenuti, e persone sono costrette a togliersi i denti da sole per eliminare il dolore. Anche qui il sovraffollamento è preoccupante: 2.060 detenuti per una capienza di 1.600. Abbiamo da poco denunciato il Ministro Nordio per il reato di tortura. Dopo questa visita saremo, purtroppo, costretti a denunciarlo nuovamente. Non è ammissibile che i detenuti siano costretti a vivere in queste condizioni. È una tortura continua, indegna per uno Stato civile”.

Parigi 2024, Maggetti oro sulle orme di Sensini

Parigi 2024, Maggetti oro sulle orme di SensiniRoma, 3 ago. (askanews) – Marta Maggetti vola sul primo gradino del podio ai Giochi di Parigi 2024. Al termine di una cavalcata emozionante nelle acque di Marsiglia, infatti, la cagliaritana ha ottenuto l’oro nell’iQFOiL, riportando l’Italia Team in trionfo nel windsurf femminile a distanza di 24 anni dal successo di Alessandra Sensini nell’edizione di Sydney 2000 (Mistral).


La campionessa mondiale del 2022 (foto Federvela) ha dato grandi segnali già nelle 14 regate preliminari, chiuse in terza posizione con un totale di 105 (70 punti netti). Qualificata direttamente in semifinale, quindi, si è piazzata seconda, staccando il pass per l’ultimo atto riservato alle migliori tre e assicurandosi una medaglia. Qui non si è accontentata e, grazie ad uno splendido ultimo tratto di gara, è riuscita a sopravanzare sia l’israeliana Sharon Kantor sia la britannica Emma Wilson, che si sono dovute accontentare rispettivamente dell’argento e del bronzo. Braccia al cielo per Maggetti, che ha regalato al nostro Paese la 18ª medaglia di quest’edizione dei Giochi (la sesta d’oro).

Autonomia, Basilicata dice no a referendum ma maggioranza divisa

Autonomia, Basilicata dice no a referendum ma maggioranza divisaRoma, 3 ago. (askanews) – “Le mozioni delle opposizioni in Consiglio regionale, tese a deliberare la richiesta del referendum abrogativo sull’autonomia differenziata, non sono passate. La Basilicata, dunque, non percorrerà la via referendaria contro l’autonomia differenziata. La minoranza – che si è fermata a otto voti – non ha avuto l’appoggio di Italia Viva e Azione (che a livello nazionale hanno espresso contrarietà alla legge Calderoli) e ha fallito l’obiettivo”. E’ quanto evidenzia la Giunta regionale della Basilicata.


Bocciata anche la mozione proposta dal centrodestra a sostegno della legge Calderoli: “La maggioranza è spaccata, non è passata la mozione proposta dal centrodestra a sostegno della autonomia differenziata, la legge 86/2024. Il segno evidente di contraddizioni di una maggioranza che sostiene il Presidenti Bardi. Continueremo a batterci piazza per piazza perché, come ha dimostrato il dibattito in Consiglio, si può costruire una maggioranza diversa nella società lucana”, dichiarano i consiglieri regionali di centrosinistra Marrese, Araneo, Verri, Lacorazza, Cifarelli, Chiorazzo, Vizziello, Bochicchio. “In Basilicata – sottolinea anche Marco Sarracino, responsabile Coesione territoriale, Sud e aree interne nella segreteria Pd – l’autonomia differenziata ha già spaccato la destra. In consiglio regionale, nella guerra dei veti incrociati, la maggioranza non è riuscita ad approvare la sua mozione. Una prova evidente che a tenerli insieme è sempre e solo il potere. Il Pd continuerà a raccogliere le firme perché il referendum spazzerà via questa pessima legge”.


“In Basilicata – osserva il deputato dem Enzo Amendola – l’autonomia differenziata affonda la maggioranza di Bardi. Ieri in Consiglio regionale l’armata Brancaleone eterodiretta da Roma non ha raggiunto i voti per approvare la sua mozione pro Calderoli. La legge ‘spacca Italia’ ha mandato in frantumi la maggioranza in Regione”. “Il Pd lucano con il capogruppo Lacorazza e i suoi consiglieri regionali Marrese e Cifarelli ha posto come primo atto del consiglio di ieri la richiesta di referendum contro l’Autonomia. Il centrodestra, di risposta, ha reso evidenti le sue divisioni e ha presentato una mozione pro Autonomia Differenziata, che non è stata però supportata dalla maggioranza. Una crepa interna evidente, che ci spinge a continuare sempre più forte la nostra battaglia contro questa legge divisiva e dannosa per il Mezzogiorno. Va avanti anche la raccolta firme, che ha già superato le 500mila adesioni”.

Parigi 2024, Jacobs: prime impressioni non buone, ma sono passato

Parigi 2024, Jacobs: prime impressioni non buone, ma sono passatoParigi, 3 ago. (askanews) – Prime impressioni così così, non sono partito come avrei voluto, quindi questo non mi ha permesso di trovare il ritmo nella seconda parte di gara, però l’obiettivo di oggi era passare la batteria, risparmiare più energia possibile. Domani bisognerà partire molto più deciso e molto più forte, perché hanno dimostrato tutti di correre veramente forte. Ci sono solo otto posti, ma sono in tanti che possono ambire a questa finale, quindi ci sarà da non sbagliare niente e da spingere al 100%”. Lo ha detto Marcell Jacobs in zona mista allo Stade De France dopo la batteria dei 100m che lo ha visto chiudere secondo con 10.05.

MotoGp, Aleix Espargaro in pole a Silverstone

MotoGp, Aleix Espargaro in pole a SilverstoneRoma, 3 ago. (askanews) – Fantastico Aleix Espargaro, che a 35 anni segna una pole da record sul circuito di Silverstone, tracciato a lui congeniale (c’ha vinto l’anno scorso). “Quando ho visto il tempo ero impressionato anch’io – ha detto il pilota dell’Aprilia, che si ritirerà a fine stagione -. Giro perfetto, non ho commesso nessun errore, pensavo fosse impossibile ma questa è la mia pista… Ho rischiato tutto”. Le Aprilia sono in forma sul tracciato inglese (al netto dell’ottavo tempo di Vinales, caduto alla fine), ma le Ducati sono sul riferimento, hanno lavorato molto in previsione gara. Bagnaia e Bastianini chiudono la prima fila, il campione del mondo, secondo con una prestazione esemplare, due decimi e mezzo sotto il vecchio record (e infastidito da un adesivo degli sponsor finito sulla sua visiera all’ultimo tentativo); il romagnolo ha mostrato anche un gran ritmo fin dalle prove di venerdì e scattando col terzo tempo ha la possibilità di portare a casa un buon risultato tra sabato (alle 16 parte la Sprint Race) e domenica nel GP.