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Atletica, Diaz: “Ho mantenuto la parola, azzurro seconda pelle”

Atletica, Diaz: “Ho mantenuto la parola, azzurro seconda pelle”Roma, 21 mar. (askanews) – “Mi piace mantenere la parola, avevo detto che avrei vinto e l’ho fatto”, esulta il campione del mondo Andy Diaz, medaglia d’oro ai Mondiali indoor di Nanchino con 17,80 nel triplo. “Parigi ha aperto il ‘rubinetto’, poi è arrivato l’oro di Apeldoorn e adesso l’oro ai Mondiali in Cina: i risultati parlano da soli, ci vediamo ai Mondiali di Tokyo in estate. Mi è dispiaciuto aver tolto il record indoor a Fabrizio, ma la prima cosa che mi ha detto è ‘va bene così, l’hai fatto in un Mondiale’. È la gara più importante, era davvero contento. Peccato non aver potuto continuare a fare gli altri salti, la gara era un po’ lenta, ho preso freddo e non volevo rischiare nulla in vista della stagione all’aperto. Sapevo che un salto poteva bastare, e ce l’ho fatta, tranquillo e rilassato”.


La maglia azzurra è una seconda pelle. “Mi porta fortuna! È il mio colore preferito, e ora andiamo avanti…”. Fino ai 18 metri? “È l’altra parola che devo mantenere – assicura Diaz – Ci stiamo lavorando. Manca sempre meno. Questa giornata la dedico a mia mamma, alla mia famiglia, a Fabrizio e ai suoi cari. Sì, Fabrizio: il mio amico, allenatore, mental coach, la mia guida, un idolo, una persona che ha i miei stessi pensieri e stessi obiettivi, mi fa andare avanti e non mi fa mollare mai. È il top del top. Un grazie anche al dottor Alessandro Napoli senza cui non saremmo stati qui: sentivo dolore dopo la prima gara di febbraio e nonostante questo siamo riusciti a prendere due ori nelle settimane successive. Ora si fa festa, ce la meritiamo!”.

Atletica, impresa di Andy Diaz: oro nel triplo al mondiale indoor

Atletica, impresa di Andy Diaz: oro nel triplo al mondiale indoorRoma, 21 mar. (askanews) – Impresa di Andy Diaz ai Mondiali indoor di Nanchino: è campione del mondo del triplo con un fantastico record italiano di 17,80. È azzurro il primo oro della rassegna iridata in Cina: dopo il titolo europeo conquistato due settimane fa ad Apeldoorn, il saltatore allenato da Fabrizio Donato si ripete nel contesto mondiale e mette al collo la terza medaglia consecutiva da quando indossa la maglia azzurra, ovvero dal bronzo delle Olimpiadi di Parigi della scorsa estate. L’Italia del triplo torna sul gradino più alto del podio ai Mondiali indoor a ventiquattro anni dalla vittoria di Paolo Camossi a Lisbona nel 2001. Che gioia per Andy Diaz, trent’anni da compiere il giorno di Natale, imprendibile per tutti gli altri: argento al cinese Zhu Yaming (17,33), bronzo al brasiliano Almir Dos Santos (17,22).


È una storia emozionante, quella di Andy. La fuga da Cuba di rientro dalle Olimpiadi di Tokyo, l’arrivo in Italia, le notti passate in strada in attesa di una nuova vita e poi l’incontro decisivo con Fabrizio Donato, suo idolo sportivo, contattato su Instagram e diventato non soltanto un allenatore ma un fratello maggiore, tanto da accogliere Andy in casa sua. Il tesseramento con la Libertas Unicusano Livorno, la cittadinanza italiana ottenuta per meriti sportivi, l’ingresso in Fiamme Gialle, gruppo che lo culla a Castelporziano. E il resto è storia recente, fatta di tre medaglie e di una crescita vertiginosa, ormai alle soglie dei diciotto metri, l’eccellenza della specialità. (Foto Grana/Fidal)

Fs, istruttoria Antitrust su abuso posizione nell’Alta velocità

Fs, istruttoria Antitrust su abuso posizione nell’Alta velocitàRoma, 21 mar. (askanews) – L’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Rete Ferroviaria Italiana e della controllante Ferrovie dello Stato Italiane per accertare un presunto abuso di posizione dominante, in violazione dell’articolo 102 TFUE. Lo annuncia l’Autorità in una nota.


Secondo l’Authority, risulterebbe rallentato, e in alcuni casi ostacolato, l’accesso all’infrastruttura ferroviaria nazionale e, di conseguenza, l’ingresso nel mercato del trasporto passeggeri Alta Velocità da parte del nuovo operatore entrante SNCF Voyages Italia. La strategia escludente ipotizzata dall’Antitrust nel provvedimento di avvio sarebbe stata attuata tramite varie condotte di Rete Ferroviaria Italiana per quanto riguarda l’assegnazione della capacità di infrastruttura. Ieri i funzionari dell’Autorità, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno svolto accertamenti ispettivi presso le sedi di Rete Ferroviaria Italiana, di Ferrovie dello Stato Italiane e anche presso le sedi di Trenitalia e Italo-Nuovo Trasporto Viaggiatori, ritenuti in possesso di elementi utili all’istruttoria.

Mafia, Mattarella: può essere vinta, superare indifferenza

Mafia, Mattarella: può essere vinta, superare indifferenzaRoma, 21 mar. (askanews) – “La mafia può essere vinta. Dipende da noi: tanti luminosi esempi ce lo confermano”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie.


“Ogni ambito è stato colpito da questo flagello: servitori della Repubblica, donne e uomini che si battevano per migliorare la società, imprenditori e cittadini che hanno respinto il ricatto del crimine, persone semplici finite sotto il tiro degli assassini. I loro nomi – sottolinea il Capo dello Stato – sono parte della nostra memoria collettiva, ed è nei loro confronti che si rinnova, anzitutto, l’impegno a combattere le mafie, a partire dalle Istituzioni ai luoghi della vita quotidiana, superando rassegnazione e indifferenza, alleate dei violenti e sopraffattori”.

Meloni: sostegno Ue a Kiev e Trump. E attacca sinistra: “Illiberale”

Meloni: sostegno Ue a Kiev e Trump. E attacca sinistra: “Illiberale”Bruxelles, 20 mar. (askanews) – L’Ue sostiene l’Ucraina e gli “sforzi” di Donald Trump per una soluzione del conflitto; va nella “giusta direzione” su competitività e migranti; deve essere prudente sui contro-dazi nei confronti degli Usa. Giorgia Meloni lascia per qualche minuto i lavori del Consiglio europeo per incontrare i giornalisti e rispondendo alle domande attacca la sinistra “illiberale e nostalgica” per la reazione “scomposta” alle sue parole sul Manifesto di Ventotene.


Su questo punto oggi c’è stato il ‘caso’ delle parole che la premier avrebbe pronunciato ieri sera a una cena con gli europarlamentari di Fdi. Meloni avrebbe parlato di una sua mossa “geniale” dal punto di vista “mediatico” con gli esponenti dell’opposizione che “sono caduti nella trappola”. Frasi seccamente smentite da Palazzo Chigi. Tornando in serata sulla questione, sollecitata dai cronisti, si dice “sconvolta” da quanto accaduto ieri alla Camera, da “insulti e ingiurie” che le sono state rivolte da parlamentari di una sinistra che mostra “un’anima illiberale e nostalgica”. Lei, da parte sua, assicura di non aver “insultato” ma rivendica il diritto a non essere d’accordo con alcuni dei contenuti del Manifesto. Per quanto riguarda il Consiglio (che dovrebbe terminare nella tarda serata di oggi, in anticipo rispetto a quanto previsto) Meloni spiega, con soddisfazione, che nelle conclusioni viene “mantenuto il sostegno all’Ucraina” e “si sostengono anche gli sforzi americani, come anche da richiesta italiana, per una pace giusta e duratura”. Per lei, il punto centrale sono le garanzie di sicurezza che si raggiungono con l’estensione dell’articolo 5 del trattato della Nato. Proposta su cui, dice, “cresce il consenso” tra i partner. Che oggi, nel corso del Consiglio, hanno ringraziato Emmanuel Macron per l’iniziativa dei “volenterosi”.


Positivo, per lei, anche il giudizio sul piano ‘ReArm Europe’. Il nome del piano non le piace (e con la Spagna chiede di cambiarlo) così come il modello di finanziamento, perchè le risorse “sembrano molte ma sono virtuali” perchè rappresentano una stima degli investimenti che potrebbero fare gli Stati. Un problema per quelli che, come l’Italia, sono alle prese con la scarsità di risorse. Per questo la premier ha chiesto e ottenuto – ed è il risultato che considera “migliore” – che nelle conclusioni si facesse riferimento “alla proposta italiana di usare” il modello “InvestEu per le spese per la difesa”. Un modello che comporta garanzie europee per gli investimenti privati. Per quanto riguarda la parte dei prestiti, l’Italia non chiude la porta ma “valuterà”, mentre è troppo “ravvicinato” il termine di aprile per decidere sull’utilizzo della clausola di flessibilità. Meloni giudica anche positiva la discussione sulla competitività, che era al centro del summit. Per lei si procede “nella giusta direzione” anche se “non abbastanza spediti”. In particolare c’è il riferimento alla “neutralità tecnologica”, un capitolo dedicato alle semplificazioni e l’accoglimento delle proposte italiane e di altre Paesi (a partire dalla Repubblica Ceca) sull’automotive: “La sospensione delle multe per i produttori non in linea con gli obiettivi e l’anticipo della revisione sui target di emissione”, per lei, sono “risposte molto importanti”.


Anche sui migranti traccia un bilancio con il segno più per la previsione di “hub nei Paesi terzi per processare le richieste di asilo, quindi qualcosa che segue il lavoro che l’Italia ha avviato con il protocollo Italia-Albania”, poi “la richiesta dell’anticipo della soluzione sul concetto di Paese sicuro” e “l’impegno ad anticipare una lista europea dei Paesi sicuri che chiaramente risolverebbe molte delle questioni che abbiamo discusso in queste settimane”. Nella riunione dell’Eurosummit si è parlato anche di dazi, con la posizione del governo italiano che si discosta dal modello di una risposta ‘dura’ di Bruxelles a Trump. Per lei serve “prudenza” perchè una “risposta automatica” potrebbe generare “conseguenze” negative. Proprio oggi la Commissione ha deciso uno slittamento a metà aprile dei contro-dazi, una scelta “lucida” per la premier. Che punta ancora a una visita in tempi brevi a Washington, per rinsaldare quel rapporto “privilegiato” con il tycoon che aveva messo sul tavolo per proporsi come ‘ponte’. Un appuntamento cercato ma ancora non concretizzato: “Andrò alla Casa Bianca, non so ancora dare una data”, ammette.

Ucraina, Meloni: da Consiglio Ue sostegno agli sforzi di Trump. Andrò alla Casa Bianca

Ucraina, Meloni: da Consiglio Ue sostegno agli sforzi di Trump. Andrò alla Casa BiancaBruxelles, 20 mar. (askanews) – “Nelle conclusioni del Consiglio europeo chiaramente viene mantenuto il sostegno all’Ucraina. Si sostengono anche gli sforzi americani come anche da richiesta italiana per una pace giusta e duratura. Si fa riferimento alla proposta di cessate il fuoco che mette ora la palla nel campo russo, si fa riferimento anche alla ricostruzione e ovviamente all’Italia che quest’anno ospita la conferenza sulla ricostruzione”, lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Bruxelles, a margine del Consiglio europeo.


E – ha aggiunto – “andrò alla Casa Bianca, non so ancora dare una data”.

Ucraina, Meloni: da Consiglio Ue sostegno a sforzi Trump

Ucraina, Meloni: da Consiglio Ue sostegno a sforzi TrumpBruxelles, 20 mar. (askanews) – “Nelle conclusioni del Consiglio europeo chiaramente viene mantenuto il sostegno all’Ucraina. Si sostengono anche gli sforzi americani come anche da richiesta italiana per una pace giusta e duratura. Si fa riferimento alla proposta di cessate il fuoco che mette ora la palla nel campo russo, si fa riferimento anche alla ricostruzione e ovviamente all’Italia che quest’anno ospita la conferenza sulla ricostruzione”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Bruxelles, a margine del Consiglio europeo.

Difesa Ue, Meloni: risorse sembrano molte ma sono virtuali

Difesa Ue, Meloni: risorse sembrano molte ma sono virtualiBruxelles, 20 mar. (askanews) – “Le risorse” del ReArm Europe “sembrano molte ma sono virtuali, è la stima che si fa di una scelta stati nazionali”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Bruxelles, a margine del Consiglio europeo.


Da parte dell’Italia “non c’è assolutamente una chiusura italiana ai prestiti ma dovremo valutare, molti dettagli degli strumenti messi a disposizione sono ancora in discussione e non capiamo l’impatto”.

Calcio, Giappone prima nazionale qualificata per i mondiali

Calcio, Giappone prima nazionale qualificata per i mondialiRoma, 20 mar. (askanews) – Il Giappone è la prima nazionale qualificata sul campo ai Mondiali di calcio del prossimo anno. I ‘Blue Samurai’ hanno ottenuto la certezza matematica dell’ammissione grazie al successo di oggi per 2-0 sul Bahrain, con le reti di Kamada e Kubo. Ai Mondiali del 2026 sono già qualificate le rappresentative dei tre paesi ospitanti: Canada, Messico e Stati Uniti. In questa ‘finestra’ dedicata alle nazionali, che continuerà fino a martedì prossimo nei vari continenti, altre cinque nazionali potrebbero ottenere la certezza della qualificazione ai Mondiali, i primi a 48 squadre. Si tratta di Corea del Sud, Iran, Uzbekistan, Argentina e una del quartetto dell’Oceania composto da Nuova Zelanda, Fiji, Nuova Caledonia e Tahiti.