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Meloni: l’Italia cresce più di altri, vogliamo dare continuità

Meloni: l’Italia cresce più di altri, vogliamo dare continuitàRoma, 2 lug. (askanews) – “L’economia italiana sta crescendo più di altre nazioni europee, nonostante il rallentamento dell’economia mondiale e la delicata situazione internazionale. I dati macroeconomici nazionali sono positivi e l’andamento di alcuni indicatori, dalla crescita dell’occupazione all’aumento degli investimenti, rappresentano importanti segnali di fiducia nel futuro della nostra economia. Il Governo è determinato a valorizzare questi segnali, e a darne continuità”. Lo scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un messaggio all’assemblea di Ania.


“Intendiamo farlo – aggiunge – con la stessa visione che ha orientato la nostra azione in questo anno e mezzo, e che ha dimostrato di ottenere risultati significativi: non è lo Stato a creare ricchezza e occupazione, spetta alle imprese e ai loro lavoratori farlo, ma è compito dello Stato costruire l’ambiente più favorevole possibile a chi fa impresa. Questo è l’approccio che ha ispirato, finora, il lavoro del Governo e che ha trovato concretezza nei tanti provvedimenti approvati”.

Calcio, Malagò: Disfatta con Svizzera? Sembrava scherzi a parte

Calcio, Malagò: Disfatta con Svizzera? Sembrava scherzi a parteRoma, 2 lug. (askanews) – “Davanti alla disfatta con la Svizzera ho pensato di essere in una puntata di ‘Scherzi a parte’”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in una intervista al Corriere della Sera. “Mi è capitato di assistere a sconfitte, ovvio – ha detto -. In sport individuali può succedere che il tennista o il nuotatore di turno, proprio nel giorno della gara, a causa di un problema fisico o mentale, abbia una pessima prestazione. Ma in uno sport di squadra, con la possibilità di effettuare cinque sostituzioni su undici, la scena mi è sembrata inverosimile: i giocatori in campo hanno trasmesso la sensazione di frustrazione e umiliazione. Sembrava che neanche se ne accorgessero, perché in genere se sei in difficoltà magari ti fai prendere dalla foga agonistica, invece erano proprio amorfi non hanno mai dato l’impressione di metterci anima e cuore”. Quindi Malagò ha aggiunto: “Solo in questo sport esiste una legge non scritta, che poi è il prezzo da pagare quando una disciplina e’ cosi’ popolare. In caso di disfatta, la responsabilità non è solo di chi va in campo ma anche dei dirigenti”.

Calcio, Abodi: “Italia, una resa morale. A Berlino una disfatta”

Calcio, Abodi: “Italia, una resa morale. A Berlino una disfatta”Roma, 2 lug. (askanews) – “Ero a Berlino e ho vissuto in presa diretta l’amarezza non di una sconfitta, perché lo sport insegna a perdere, ma l’amarezza di una disfatta. Una resa morale”. Il ministro dello Sport e i Giovani, Andrea Abodi, è intervenuto a Rtl 102.5 sulla eliminazione dell’Italia all’Europeo. “Non c’è stata reazione – ha detto Abodi -, non c’è stato il lampo di quelli che si vedono soprattutto nei momenti difficili”. Per il ministro, i giocatori non sono stati in grado di “tirar fuori la forza morale che la maglia azzurra deve saper ispirare”. “Quello che mi ha sorpreso è stata la ricerca di responsabilità altrui – ha poi aggiunto Abodi -. Di fronte a una sconfitta, il primo fattore che deve emergere è l’autoanalisi, l’autocritica. E da qui bisognerebbe ripartire. È troppo facile guardare alle responsabilità o agli eventuali errori degli altri. Ancora una volta lo sport insegna ad assumersi le responsabilità direttamente”.

Rc Auto, Ania: nel 2023 premi salgono del 4,3%, effetto inflazione

Rc Auto, Ania: nel 2023 premi salgono del 4,3%, effetto inflazioneRoma, 2 lug. (askanews) – Dopo undici anni di riduzione del volume premi R.C. Auto, “nel 2023 questo aggregato è aumentato del 4,3%”. A fornire i dati è il presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina, in occasione dell’assemblea annuale.


“Questa crescita è spiegabile – ha osservato Farina – con la dinamica inflazionistica che si è riflessa sul costo dei risarcimenti; è stata peraltro inferiore a quella media degli altri Paesi europei”. Il divario fra il premio medio R.C. Auto in Italia e quello europeo “si è così ridotto ulteriormente, scendendo nel 2023 a 36 euro”, ha concluso Farina.

Lavoro, Istat: a maggio -17mila occupati su mese, +462mila su anno

Lavoro, Istat: a maggio -17mila occupati su mese, +462mila su annoRoma, 2 lug. (askanews) – A maggio, dopo tre mesi di crescita, l’occupazione registra una diminuzione, -17mila unità, che coinvolge i dipendenti a termine, scesi a 2 milioni 879mila, e gli autonomi, pari a 5 milioni 89mila; prosegue invece la crescita dei dipendenti permanenti che raggiungono i 15 milioni 986mila. Il numero di occupati supera quello di maggio 2023 del 2%, pari a +462mila unità. L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età. E’ la stima preliminare diffusa dall’Istat.


Il numero degli occupati – 23 milioni 954mila – è superiore di 462mila unità a quello di maggio 2023, per effetto dell’incremento di 498mila dipendenti permanenti e di 42mila autonomi e della diminuzione di 77mila dipendenti a termine. Su base mensile il tasso di occupazione scende al 62,2%.

L’Istat: a maggio la disoccupazione è stabile al 6,8%

L’Istat: a maggio la disoccupazione è stabile al 6,8%Roma, 2 lug. (askanews) – A maggio il tasso di disoccupazione è stabile al 6,8%, quello giovanile sale al 20,5% (+0,1 punti). E’ la stima preliminare diffusa dall’Istat.


Il numero di inattivi cresce (+0,3%, pari a +34mila unità) tra gli uomini, le donne, i 15-24enni e i maggiori di 50 anni, diminuisce tra i 25-34enni ed è stabile tra i 35-49enni. Il tasso di inattività sale al 33,1% (+0,1 punti). Rispetto a maggio 2023, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro (-11,3%, pari a -224mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,8%, pari a -102mila).

Lavoro, Istat: a maggio disoccupazione stabile al 6,8%

Lavoro, Istat: a maggio disoccupazione stabile al 6,8%Roma, 2 lug. (askanews) – A maggio il tasso di disoccupazione è stabile al 6,8%, quello giovanile sale al 20,5% (+0,1 punti). E’ la stima preliminare diffusa dall’Istat.


Il numero di inattivi cresce (+0,3%, pari a +34mila unità) tra gli uomini, le donne, i 15-24enni e i maggiori di 50 anni, diminuisce tra i 25-34enni ed è stabile tra i 35-49enni. Il tasso di inattività sale al 33,1% (+0,1 punti). Rispetto a maggio 2023, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro (-11,3%, pari a -224mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,8%, pari a -102mila).

Francia, Schlein: un campo plurale è un segnale importante, anche in Italia

Francia, Schlein: un campo plurale è un segnale importante, anche in ItaliaMilano, 2 lug. (askanews) – “Davanti all’affermazione di una forza politica di estrema destra nazionalista è importantissimo il segnale che hanno dato il fronte popolare e i liberali: un accordo per fermare il Rassemblement National”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, in un’intervista a La Stampa in vista del secondo turno delle elezioni parlamentari in Francia.


“Mi auguro ci sia una forte mobilitazione di tutta la sinistra. Ho sentito in queste ore Olivier Faure e Raphael Glucksmann. Hanno detto: dove siamo terzi, ritiriamo i candidati. Penso sia giusto lo facciano anche quelli di Macron e trovo sconcertante la scelta dei Repubblicani francesi, che fanno parte del Ppe, di non dare indicazioni di voto” ha aggiunto. Sulle divisioni all’interno del cosiddetto fronte repubblicano anti Rn per Schelein “parliamo di un campo plurale che davanti al rischio di un governo di estrema destra riesce a mettere in primo piano le battaglie che uniscono: giustizia sociale, conversione ecologica, lavoro dignitoso, diritti”.


Quanto al centrosinistra italiano “spero ci sia da spunto per non ripetere gli errori del passato. Il tempo dei veti è finito, è il momento di mettere insieme le nostre differenze attorno a un’alternativa credibile e solida” ha continuato. “Sono ottimista perché lo stiamo già facendo. Il giorno in cui hanno approvato il premierato in prima lettura abbiamo fatto una manifestazione unitaria che è stata per me la piazza più emozionante dopo le 123 della campagna elettorale. Sui temi concreti possiamo costruire la coalizione che batte Giorgia Meloni” ha proseguito la leader dem.

Fibercop nomina Massimo Sarmi presidente e Luigi Ferraris ad

Fibercop nomina Massimo Sarmi presidente e Luigi Ferraris adMilano, 1 lug. (askanews) – Fibercop ha nominato presidente Massimo Sarmi e Luigi Ferraris Amministratore Delegato.


Massimo Sarmi, Presidente di FiberCop, ha commentato: “Siamo impegnati a costruire e offrire la rete in fibra ottica di cui gli operatori delle telecomunicazioni e dei media hanno bisogno per fornire i migliori servizi digitali e di connettività a cittadini, imprese e istituzioni pubbliche e private in Italia. Il nostro obiettivo è contribuire in modo significativo allo sviluppo economico del Paese e avere un impatto positivo sulla società”. Luigi Ferraris, Amministratore Delegato di FiberCop, ha aggiunto: “FiberCop giocherà un ruolo cruciale nella transizione digitale in Italia attraverso la realizzazione e l’offerta di infrastrutture digitali innovative. Sono orgoglioso di guidare una grande squadra di professionisti, tecnici e venditori che operano su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo comune di sostenere un segmento strategico per l’economia”. (immagine da sito Fs)

Meloni tratta con von der Leyen, Salvini guarda a Orban e Le Pen

Meloni tratta con von der Leyen, Salvini guarda a Orban e Le PenRoma, 1 lug. (askanews) – Matteo Salvini esulta per il risultato del Rassemblement National in Francia e pensa a un grande gruppo sovranista al Parlamento europeo, Giorgia Meloni si congratula con Marine Le Pen ma senza sbilanciarsi e guarda con attenzione (se non con preoccupazione) alle mosse dell’alleato. Mentre il leader leghista festeggiava lo “straordinario risultato” di RN, la premier oggi ha fatto i suoi “complimenti” al Rassemblement National “per la netta affermazione”, sottolineando in particolare l’importanza del “venir meno” delle “vecchie barriere tra le forze alternative alla sinistra”. Per lei “il tentativo costante di demonizzare e di mettere all’angolo il popolo che non vota per le sinistre” è “un trucco” in cui “cadono sempre meno persone”.


Parole molto prudenti e del resto, viene fatto notare da chi le sta vicino, la presidente del Consiglio non può che rimanere ‘coperta’ – lasciando da parte il suo ruolo politico – in questo momento in cui la priorità è la trattativa con Ursula von der Leyen per un commissario italiano con deleghe di peso. I contatti sono in corso e si intensificheranno da qui al 18 luglio, giorno in cui l’Assemblea plenaria dell’Europarlamento dovrà votare la ‘fiducia’ alla presidente della Commissione designata (con l’astensione di Meloni in Consiglio europeo). Von der Leyen sa che ha bisogno di una cinquantina di voti oltre quelli della sua maggioranza (Ppe-S&D-Renew) per essere al sicuro dai franchi tiratori e li cerca tra i Verdi – che ha incontrato oggi – e in parte di Ecr, la ‘casa’ dei Conservatori presieduta da Meloni. E proprio su questa necessità la presidente del Consiglio potrà giocare le sue carte migliori per strappare deleghe importanti, molto più difficilmente una vicepresidenza esecutiva.


Certo è che i movimenti nell’ala destra del Parlamento di Strasburgo rendono tutta la situazione fluida e difficile da leggere in questo momento. In primo luogo per l’affermazione della Le Pen, che in Europa fa parte del gruppo di Identità e democrazia, dove siedono anche i leghisti. Proprio per attendere il risultato del secondo turno delle legislative francesi l’assemblea costitutiva del gruppo Id è stata rinviata all’8 luglio. Il futuro di Id si intreccia con la mossa politica di Viktor Orban che ha presentato il gruppo dei “Patrioti d’Europa” che al momento vede la partecipazione oltre che di Fidesz anche dell’Fpo austriaco, del partito ceco Ano e forse dei portoghesi di Chega. Una ‘mossa’ che è vista “molto favorevolmente” da Salvini che vuole “allargare il più possibile il perimetro di un gruppo forte, patriottico, coeso e contrario a inciuci”. E per far questo l’iniziativa di Orban sembra “la strada giusta” al vice premier. Se si andasse a una nuova alleanza di destra, questa potrebbe costituire un polo di attrazione in grado di dar fastidio a Meloni ed Ecr. Orban ha già provato a ‘sfilarle’ i polacchi del Pis (20 eurodeputati) e se al momento l’assalto del leader ungherese sembra essere stato respinto, non è detto che sia così anche in futuro. Dall’altro lato del centrodestra, Antonio Tajani lavora invece per avvicinare i Conservatori al Ppe. Per questo auspica che von der Leyen apra un confronto con Ecr “perché serve una maggioranza ampia e serve dare una risposta agli elettori”. Per quanto riguarda le elezioni francesi, per il ministro degli Esteri quel che conta è la “stabilità”: sicuramente se “il mio omologo apparterrà al partito della Le Pen, mi confronterò con lui. Ma aspettiamo il secondo turno. Il nostro interlocutore principale, Les Republicains, saranno decisivi”.


Cosa succederà si capirà nei prossimi giorni: le date clou al momento sono il 4 luglio (costituzione ufficiale dei gruppi); il turno di ballottaggio francese il 7 e la riunione di Id l’indomani.