Ballottaggi, urne aperte per il secondo turno in 105 ComuniRoma, 23 giu. (askanews) – Seggi elettorali aperti per scegliere il sindaco in 105 comuni (14 capoluoghi) di 16 regioni nel turno di ballottaggio. Oltre 3,4 milioni gli elettori. Occhi puntati su Bari, Campobasso, Firenze, Lecce, Perugia e Potenza. La regione con più ballottaggi è la Toscana con 18 comuni. Le urne saranno aperte dalle 7 alle 23 di oggi e dalle 7 alle 15 di domani. Alla chiusura dei seggi inizierà lo spoglio.
Questa tornata elettorale è dedicata ai Comuni con più di 15mila abitanti in cui nessun candidato ha ottenuto più del 50% dei voti al primo turno. Ma ce ne sono anche alcuni con meno di 15mila abitanti perché le elezioni dell’8 e 9 giugno sono finite in parità come a Zerba, in provincia di Piacenza, la città più piccola al voto con 70 residenti. I due candidati sindaco, Claudia Borrè (lista Il Castello) e Giovanni Razzari (lista Zerba Futura), hanno ottenuto 28 voti ciascuno. Parità di preferenze anche per i candidati sindaci dei piccoli comuni di Tresignana (Fe), Colle d’Anchise (Cb), Valle San Nicolao (Bi), Stroppo (Cn) e Pragelato (To). Partecipano al ballottaggio i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti. La scheda elettorale presenta il nome e il cognome dei candidati alla carica di sindaco, con i simboli delle liste collegate. Il voto si esprime tracciando un segno accanto al nome del candidato prescelto. Non è ammesso il voto disgiunto, ovvero la possibilità di votare per un candidato alla carica di sindaco e, contemporaneamente, per una lista di candidati alla carica di consigliere comunale non collegata a quel candidato a sindaco.
La prima rilevazione sull’affluenza è alle 12. La seconda è prevista alle 19. Quella finale del primo giorno di votazione alle 23, a chiusura seggi.
Padel, Major di Roma: Tapia e Coello sfidano Chingalan in finaleRoma, 22 giu. (askanews) – Arturo Coello/Agustin Tapia contro Ale Galan/Fede Chingotto nel tabellone maschile, Ari Sanchez/Paula Josemaria contro Lucia Sainz/Patty Llaguno in quello femminile. Saranno queste le due sfide per il titolo al BNL Italy Major Premier Padel di Roma, dove oggi sono state giocate le semifinali in un Centrale del Foro Italico gremito da oltre 7mila spettatori per la sessione serale.
Devastanti. Non ci sono altri aggettivi per definire Coello e Tapia, campioni uscenti al Major di Roma e rispettivamente numero 1 e numero 2 del ranking FIP: nella semifinale contro Paquito Navarro e Juan Lebron (4), non hanno lasciato scampo ai loro avversari, che sono riusciti a tenersi a galla solo nel primo set. 6-3 6-1 il risultato finale in 58 minuti di partita, con il secondo set durato appena 18 minuti: addirittura 42 i vincenti con cui Coello e Tapia hanno chiuso la partita, 15 in più di Navarro e Lebron che devono ancora rinviare l’appuntamento con la prima finale. Finale che invece conquistano Galan e Chingotto, anche loro protagonisti di una prestazione superlativa contro Franco Stupaczuk e Martin Di Nenno. I Superpibes, teste di serie numero 3 del torneo, si sono dovuti inchinare allo strapotere dei Chingalan, che al settimo torneo insieme conquistano la settima finale (tre i titoli vinti): 6-2 6-4 il risultato al termine di un’ora e 27 minuti di partita. Quella di Roma sarà la settima sfida stagionale tra Coello/Tapia e Galan/Chingotto: tre per parte, finora, i successi.
Dopo aver vinto gli ultimi due tornei giocati, Gemma Triay e Claudia Fernandez (2) non riescono ad arrivare fino in fondo a Roma. Al Foro Italico, Lucia Sainz e Patty Llaguno (8) giocano la classica partita perfetta e si impongono 7-5 6-4 in un’ora e 48 minuti. Sainz e Llaguno conquistano la prima finale in un Major, la seconda della stagione dopo quella raggiunta un mese fa al Banco de Chile Santiago Premier Padel P1, in cui erano state sconfitte proprio da Triay e Fernandez. Domenica, sul Centrale (ore 18.30) se la vedranno con Ari Sanchez e Paula Josemaria, le numero 1 del ranking FIP che raggiungono la loro seconda finale consecutiva al Foro Italico. Le due spagnole hanno dovuto lottare e giocare il loro miglior padel per piegare la resistenza di Jessica Castelló e Claudia Jensen, numero 5 del seeding. Dopo aver vinto il primo set 7-6 annullando anche un set-point, Ari e Paula si sono imposte 6-4 nel secondo, al termine di due ore di partita. Per loro si tratta della quinta finale stagionale: finora hanno portato a casa tre titoli, compreso quello del precedente Major in Qatar.
Lecce, scontro su Emiliano, per destre non ha rispettato silenzioRoma, 22 giu. (askanews) – Alla vigilia dei ballottaggi per le elezioni comunali scoppia il caso Michele Emiliano. Il presidente della Regione Puglia è accusato da esponenti del centrodestra di voler interferire con il processo elettorale, essendo stato a Lecce per una riunione con dirigenti di Asl. “Un incontro – si legge sul sito dell’emittente Telerama che ne ha dato notizia – a porte chiuse, quello tra il governatore Emiliano, i vertici della Asl ed esponenti della coalizione di centrosinistra tra i quali l’assessore regionale alle Attività produttive Alessandro Delli Noci dalla quale non sono trapelate indiscrezioni sugli argomenti trattati, come quello relativo al nascente polo universitario di medicina”. Dal Pd la replica di un deputato parla di “deriva propagandistica” e indirizza una lettera al prefetto, la candidata sindaca del centrodestra, Adriana Poli Bortone, risponde annunciando un esposto in Procura. Emiliano non commenta, dal suo entourage sottolineano il carattere chiuso al pubblico, quindi non regolato dalle norme sul silenzio elettorale, dell’incontro nel capoluogo salentino. Sul sito di Telerama c’è la risposta del presidente pugliese ai microfoni dell’emittente, nella quale spiega di essersi recato a Lecce “per dare una mano a Salvemini”, il candidato sindaco di centrosinistra. “Siamo qui soprattutto per Lecce, capisco che è strano che un barese ami questa città…”, conclude.
“A Lecce il presidente della Regione Puglia Emiliano beccato in prima persona ad un incontro in silenzio elettorale con i dirigenti Asl, il cui futuro professionale dipende direttamente da lui”, è la denuncia di Giovanni Donzelli, deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia. “Una chiara interferenza elettorale che dimostra, ancora una volta di più, l’arroganza di questo personaggio che calpesta ogni regola di buona condotta”, rincara la dose Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia. “Ho scritto al prefetto di Lecce per fare chiarezza sulla visita del presidente Emiliano in città e per manifestargli tutta la mia e la nostra preoccupazione per la deriva propagandistica a sostegno della candidata sindaca Poli Bortone in questa campagna elettorale”, annuncia sui suoi canali social il deputato salentino del Partito democratico Claudio Stefanazzi. Nel testo della lettera, l’esponente dem precisa che “il presidente, nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di silenzio elettorale, ha salutato in maniera riservata e a porte chiuse alcuni amici appartenenti a diverse categorie sociali e professionali per parlare anche del ballottaggio a Lecce. Come peraltro si evince chiaramente da quanto dichiarato dell’estensore del servizio televisivo dell’emittente Telerama che ha dato il la alla polemica strumentale del centrodestra. Quello che è davvero grave – accusa Stefanazzi – è che l’emittente in questione si sia presentata ad un evento privato e a porte chiuse ed abbia preteso, in palese violazione della privacy, di effettuare riprese e fare domande. Solo per cortesia il presidente Emiliano ha risposto alla domanda del giornalista chiarendo in maniera cristallina il motivo dell’incontro”. Il deputato dem segnala quindi al prefetto di Lecce quello che a suo giudizio è “l’ennesimo tentativo di Telerama di avvelenare il clima di questa campagna elettorale e di rappresentare esclusivamente il centrodestra”.
Dura la replica di Poli Bortone: “Alla luce delle dichiarazioni del deputato del Pd secondo cui Emiliano sarebbe intervenuto oggi in una riunione con i vertici delle Asl e i dirigenti medici, in un giorno di silenzio elettorale, nel pieno rispetto delle norme vigenti, riteniamo che sia necessario presentare un esposto alla Procura della Repubblica. E lo faremo domattina. Spostare l’attenzione o addirittura le responsabilità sul giornalista che gli ha posto la domanda, in un incontro riservato nel sabato pre elettorale è grave, come grave o forse cristallina nella sua gravità è stata la risposta del presidente Emiliano”. A giudizio di Poli Bortone “si sta tentando di limitare la libertà di stampa, con un tentativo maldestro, anzi meglio dire malsinistro, che mette in discussione la correttezza dei giornalisti della tv locale che ha registrato l’intervista. Chiedere rispetti delle norme vigente non significa avvelenare il clima. E a questo punto – conclude – il passaggio di domani in Procura sarà fondamentale e imprescindibile”.
Caporalato, Schlein: presto proposta per riscrivere Bossi-FiniRoma, 22 giu. (askanews) – “Nei prossimi giorni presenteremo la nostra proposta per abolire la Bossi-Fini e riscriverla integralmente, perché provoca da vent’anni irregolarità. E la irregolarità, come insegna questa tragedia e questo omicidio, causa precarietà, sfruttamento e ricattabilità sulla pelle delle persone come Satnam Singh”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, nel corso di un punto stampa a Latina, dove ha partecipato alla manifestazione convocata dalla Cgil dopo la morte del bracciante indiano.
“C’eravamo ieri, ci siamo oggi e posso assicurare che come Partito democratico ci saremo anche domani per bonificare l’Agro pontino dal caporalato e dalle infiltrazioni mafiose”, ha aggiunto.
Caporalato, Mattarella: eliminare sfruttamento crudele e illegaleSolferino(Mn), 22 giu. (askanews) – La morte nelle campagne pontine del bracciante indiano Satnam Singh mostra “una forma di lavoro che si manifesta con caratteri disumani e che rientra in un fenomeno – che affiora non di rado – di sfruttamento del lavoro dei più deboli e indifesi, con modalità e condizioni illegali e crudeli”. Lo ha detto a Solferino, nel Mantovano, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un saluto ai volontari in occasione dei 160 anni dalla fondazione della Croce rossa italiana. Si tratta di un fenomeno, ha aggiunto, “che, con rigore e fermezza, va ovunque contrastato, eliminato totalmente e sanzionato, evitando di fornire l’erronea e inaccettabile impressione che venga tollerato ignorandolo”.
“Il volontariato, nelle sue diverse forme, è un orgoglio del nostro Paese. Trasmette energia preziosa. I valori che esprime sono parte della cultura, e dell’identità stessa, del nostro popolo. Questo – ha rivendicato il capo dello Stato – è il carattere dell’Italia, ampiamente diffuso nella concreta vita quotidiana ed è quel che la rende, in conformità alla sua storia, un Paese di grande civiltà. Contro cui stridono – gravi ed estranei – episodi e comportamenti come quello registrato tre giorni addietro, quando il giovane lavoratore immigrato Satnam Singh è morto, vedendosi rifiutare soccorso e assistenza, dopo l’ennesimo tragico incidente sul lavoro”.
Mattarella: guerre hanno responsabile inizio, ma vittime ugualiSolferino(Mn), 22 giu. (askanews) – “Se è vero che nelle guerre c’è sempre qualcuno più responsabile nell’averle scatenate – e queste responsabilità non possono essere taciute – è vero che le vittime sono uguali nella loro umanità e nell’atroce dolore che sono costrette a sopportare. Le vittime sono tutte uguali”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un saluto ai volontari in occasione dei 160 anni dalla fondazione della Croce rossa italiana.
“Meritano aiuto, cura, solidarietà, vicinanza umana. Sul valore della cura alle donne e agli uomini sofferenti senza chiedere la loro provenienza, la nazionalità, il credo religioso, le convinzioni politiche, si è costruita quella cultura della Croce Rossa, italiana e internazionale, che è stata trasmessa al mondo, che ha influenzato le relazioni tra gli Stati, che è stata posta alla base di alcuni importanti protocolli e trattati”, ha aggiunto il capo dello Stato.
A Roma in 30mila al corteo per la vita contro l’abortoRoma, 22 giu. (askanews) – In 30mila hanno sfilato per le vie della Capitale da tutta Italia per difendere il diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale. “Oggi si è alzata forte a Roma la voce di migliaia di persone per chiedere la fine dell’aborto, una pratica barbara e disumana che sopprime la vita dei un essere umano inerme e innocente nel grembo materno. La vita umana inizia nel momento del concepimento e la legge deve riconoscere la personalità giuridica e i diritti umani fondamentali del concepito. Nessuna società sarà mai veramente giusta, inclusiva ed egualitaria senza il rispetto del diritto universale a nascere”. Così ha detto il portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus Jacopo Coghe, tra i promotori e co-organizzatori della ‘manifestazione nazionale per la vita’.
“Di fronte a una crisi demografica devastante che sta facendo collassare l’intero sistema sociale italiano, come confermato recentemente anche dall’OCSE – ha continuato – chiediamo al Governo di mettere in cantiere una vera e propria rivoluzione socio-economica per sostenere le famiglie e rilanciare la natalità: servono riforme fiscali, abitative e lavorative strutturali per agevolare la formazione di famiglie giovani, stabili e aperte all’accoglienza di più figli. Apprezziamo e sosteniamo il cambio di rotta politico confermato anche dalle Elezioni Europee e dalla polemica sul riferimento all’aborto nel documento finale del G7, ma la drammaticità della situazione impone di passare adesso molto più concretamente all’azione, mettendo a bilancio tutti i miliardi che servono per l’elettroshock demografico di cui l’Italia ha bisogno per non morire”. Nel corso della manifestazione è stato letto il messaggio di saluto giunto per l’occasione da Papa Francesco, che ha esortato i presenti ad “andare avanti con coraggio nella difesa della vita umana dal concepimento alla morte naturale”, sulla quale, ha detto il Pontefice, “non si fanno compromessi”. Dal palco sono state poi condivise diverse testimonianze. Una donna ha raccontato il pentimento per aver abortito in passato su pressione del compagno e senza nessun aiuto o sostegno da parte dei consultori e dello Stato, una famiglia ha condiviso la gioia di accogliere figli nonostante la precarietà economica e un giovane ha raccontato la sua esperienza di disabile abbandonato alla nascita e restituito a una vita piena e felice grazie all’adozione.
Tennis, Sinner in finale ad Halle, battuto ZhangRoma, 22 giu. (askanews) – Per la prima volta in carriera Jannik Sinner è in finale in un torneo sull’erba. L’azzurro ha battuto in due set il cinese Zhizhen Zhang: 6-4, 7-6(3) il punteggio finale in un’ora e 39 minuti di gioco. Un match tutt’altro che facile per Jannik che nel secondo set ha dovuto annullare anche un set point. Alla quarta finale dell’anno, Sinner diventa il 12° giocatore a raggiungere la finale del primo torneo giocato da n. 1 al mondo. L’avversario (domani ore 14) sarà Hubert Hurkacz, amico e compagno di doppio questa settimana dell’azzurro
Giustizia, Nordio: non accetto che si sospetti un intento punitivo nella riformaRoma, 22 giu. (askanews) – “Non accetto che si sospetti un’intenzione punitiva” della riforma sulla separazione delle carriere. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio, nel corso del suo intervento alla XIV edizione del Taormina book festival, nell’ambito del panel “Riforma della giustizia e separazione delle carriere”. Il guardasigilli ha aggiunto: “Non vedo razionalità in un’affermazione del genere: Visto che in tutti i Paesi anglosassoni le carriere sono separate e non per questo la magistratura si sente umiliata”.
Quindi ha sottolineato: “Non ho affatto strumentalizzato le parole del giudice Falcone. Basta leggere le sue parole, che sono di una chiarezza adamantina. Lui è stato il primo a dire che con l’introduzione del processo accusatorio le carriere andavano separate, perché le due funzioni sono completamente diverse. Ricordo però che fu la stessa magistratura a isolarlo e a punirlo quando manifestò queste sue idee”. “Non voglio essere polemico più di tanto, però andatevi a rileggere gli atti dell’epoca quando Falcone fu bocciato in tutta una serie di sue aspirazioni, chi votò contro e chi votò a favore e chi poi lo isolò dandogli del venduto, perché andò a lavorare al ministero sotto la direzione dell’onorevole Martelli, all’epoca ministro della Giustizia. Andiamo a rileggere gli atti e le registrazioni e allora vedremo chi ha ragione”. Così ha detto il ministro Nordio nel corso del suo intervento con il festival in svolgimento a Taormina. Poi ha aggiunto che entro il 2026 “l’organico di 10.500 magistrati, carente del 15 per cento, sarà colmato per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana attraverso quattro concorsi in essere e altri due che a breve verranno banditi”.
In merito al sovraffollamento delle carceri il ministro ha detto che è un problema frutto di una “sedimentazione pluridecennale” e per questo ha nuovamente ribadito di essere contrario alla misura dell’indulto definita “una resa dello Stato”. Piuttosto, ha precisato, bisogna ridurre la carcerazione preventiva, ma anche studiare pene alternative: per gli stranieri, che rappresentano oggi circa la metà della popolazione carceraria, la possibilità di scontarla nel loro Paese; per i tossicodipendenti, l’accesso in strutture di comunità, così come per i minori, siglando accordi con le Regioni.
Pallavolo, l’Italia donne in finale di Nations LeagueRoma, 22 giu. (askanews) – L’Italia femminile stacca il pass per la finale della Nations League di pallavolo. A Bangkok (Thailandia), infatti, le azzurre del commissario tecnico Julio Velasco, dopo aver terminato la fase preliminare al secondo posto (10 vittorie e 2 sconfitte) e liquidato gli USA in tre set nei quarti di finale, in semifinale contro la Polonia hanno colto un altro prezioso successo per 3-0 (25-18, 25-17, 25-12), meritandosi il biglietto d’ingresso per l’ultimo atto della competizione.
A questo punto Paola Egonu (foto Volleyball World) e compagne, che durante i gironi hanno anche messo in cassaforte la qualificazione ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, torneranno in campo domenica 23 giugno alle ore 15.30 italiane per affrontare il Brasile oppure il Giappone, protagoniste della seconda semifinale di giornata. Nel mirino per la nostra Nazionale c’è il secondo titolo in VNL dopo quello ottenuto due anni fa in Turchia.