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Il nuovo presidente Marotta: orgoglioso di far parte dell’Inter

Il nuovo presidente Marotta: orgoglioso di far parte dell’InterRoma, 4 giu. (askanews) – Beppe Marotta sarà il nuovo presidente dell’Inter. Stamattina è convocata all’Hotel Palazzo Parigi di Milano l’assemblea dei soci che nominerà il nuovo consiglio d’amministrazione ed eleggerà il presidente numero 22 della storia nerazzurra scelto nella persona dell’ex ad nerazzurro. Come comunica il club nerazzurro, sarà lui a prendere il posto di Zhang: “Desidero ringraziare Oaktree per la fiducia dimostrata nel darmi questa opportunità di lavorare al fianco loro e del Consiglio di Amministrazione – le parole di Marotta – Questa nomina è un riconoscimento del fantastico lavoro svolto dalle molte persone che hanno gestito il Club negli ultimi tre anni. Sono orgoglioso di far parte dell’Inter e ribadisco il mio impegno nei confronti della Società.” “F.C. Internazionale Milano S.p.A. (“Inter” o il “Club”) – il comunicato – annuncia oggi la proposta nomina di Giuseppe Marotta a nuovo Presidente e la nuova composizione del Consiglio di Amministrazione della Società, che sarà confermata dall’Assemblea degli azionisti che si terrà a Milano in data odierna. Le nomine proposte fanno seguito al recente cambio di proprietà del Club. Il 22 maggio 2024, fondi gestiti da Oaktree Capital Management, L.P. (“Oaktree”) hanno assunto la proprietà dell’Inter a seguito del mancato rimborso del prestito triennale concesso da Oaktree alle holding dell’Inter. Oaktree, nell’ambito del suo focus sulla stabilità operativa e finanziaria dell’Inter, ha proposto la nomina dei seguenti nuovi membri del Consiglio di Amministrazione: Alejandro Cano, Managing Director e Co-Head Europe per la strategia Global Opportunities di Oaktree Katherine Ralph, Managing Director per la strategia Global Opportunities di Oaktree Renato Meduri, Senior Vice President per la strategia Global Opportunities di Oaktree Carlo Ligori, Associate per la strategia Global Opportunities di Oaktree Delphine Nannan, Senior Vice President per l’ufficio di Oaktree in Lussemburgo Fausto Zanetton, AD di Tifosy Capital & Advisory Il nuovo Consiglio riunisce competenze provenienti dall’Italia e dall’Europa, compreso il team di Oaktree che ha collaborato con il Club sin dal 2021. I nuovi membri del Consiglio di Amministrazione forniranno esperienza e competenze essenziali per realizzare gli obiettivi a lungo termine della Società e per garantire la prosperità, la crescita e il successo dell’Inter.


“Desidero ringraziare Oaktree per la fiducia dimostrata nel darmi questa opportunità di lavorare al fianco loro e del Consiglio di Amministrazione. Questa nomina è un riconoscimento del fantastico lavoro svolto dalle molte persone che hanno gestito il Club negli ultimi tre anni. Sono orgoglioso di far parte dell’Inter e ribadisco il mio impegno nei confronti della Società.” Giuseppe Marotta “In quanto nuovi membri del Consiglio di Amministrazione dell’Inter, comprendiamo la nostra responsabilità nei confronti della Famiglia Nerazzurra e dell’eredità dell’Inter. Nel ruolo di Presidente, Marotta darà forte continuità al Club e porterà alla Presidenza l’esperienza, la passione e la dedizione maturate nel corso di una brillante carriera nel mondo calcistico. Il Consiglio di Amministrazione è pronto a sostenere il Presidente e la dirigenza dell’Inter per garantire che il Club sia posizionato per un continuo successo dentro e fuori dal campo”.

Tennis, Djokovic: “Non so se riuscirò ad andare avanti”

Tennis, Djokovic: “Non so se riuscirò ad andare avanti”Roma, 4 giu. (askanews) – “Non so se riuscirò ad andare avanti, faremo altri esami e valuteremo”. Sono le parole di Novak Djokovic in conferenza stampa ieri a tarda serata dopo aver battuto in cinque set l’argentino Cerundolo al termine dell’ennedima maratona.


“Nelle ultime due settimane – ha aggiunto – ho avuto, direi, come un leggero disagio, al ginocchio destro, ma non tale da impedirmi di giocare o da crearmi eccessivi problemi. Di certo terminare così tardi il match precedente contro Musetti non mi ha aiutato, per tutta la parte che riguarda il sonno, i bioritmi, il recupero. Ma la verità è che inizialmente in campo mi sentivo bene. Poi, nel terzo game del secondo set sono scivolato – una delle tante volte in questo incontro – e da quel momento ho cominciato ad avvertire un dolore. Ho chiamato il fisio ma la questione non pareva risolta, così per due set e mezzo ho semplicemente cercato di giocare al risparmio, senza entrare troppo nello scambio, senza impegnarmi troppo nella corsa perché non mi sentivo a mio agio. A un certo punto era davvero indeciso se andare avanti o meno”. Poi, invece, qualcosa è cambiato: “Alla fine del quarto set il dolore si è attenuato, e nel quinto ho giocato praticamente senza alcun dolore. Il che è ovviamente positivo. Ma dovrò fare altri esami per capire. Già ne ho fatti, ci sono alcuni segnali positivi e altri meno. Dovremo valutare. Ci sono già state altre situazioni simili nella mia carriera, e altri giocatori hanno giocato interi tornei con un dolore intenso, riuscendo comunque a terminarli. Ora non posso dire altro, vedremo”.


Il serbo durante tutto il match ha posto l’accento sulla condizione dei campi. “Erano molto scivolosi. La terra è una superficie viva e risente del clima: stavolta, dopo giorni di pioggia, è uscito un po’ di sole e questo ha creato condizioni molto diverse. Pareva ci fosse poca terra e per noi giocatori c’era poca presa sul terreno. L’infortunio è arrivato proprio a causa di questo fatto. So che normalmente i campi del Roland Garros sono i migliori al mondo, se parliamo di terra battuta, ma stavolta è andata così. Ho chiesto all’arbitro e poi al supervisor se era possibile sistemare i campi, magari non a ogni cambio campo ma ogni due o tre. Mi è stato risposto che non era possibile e francamente non capisco il motivo. Alcuni del mio staff stanno ancora parlando con i direttori di gara per capire. Chiariamoci: non sto puntando il dito contro nessuno, sto solo cercando di capire perché questo non è stato possibile, in condizioni che non avevano nulla di normale”. Alla fine, però, ha avuto ragione lui: “Perché ho continuato? Perché volevo vedere se altri trattamenti avrebbero aiutato, se magari un anti infiammatorio avrebbe ridotto il dolore. Cosa che è effettivamente è successa. So che anche per Francisco (Cerundolo, ndr) non era facile giocare contro uno che non si muoveva più e poi a un certo punto si è rimesso a correre. Ma ho spiegato quale è stata la motivazione dietro a tutto questo”. Non c’entra nulla, dunque, il match con Musetti e quel concentrato di emozioni chiuso solamente alle tre del mattino: “Il giorno dopo ho dormito e giocato a petanque con degli amici. Tutto qui. Ho avuto una giornata molto tranquilla. Di sicuro quello che è successo contro Cerundolo non deriva dal match precedente. Ora dovrò parlare col mio team medico e dovremo concentrarci sul ginocchio per capire come risolvere il problema”.

Meloni: attenzione morbosa per la mia vita privata, non voglio vivere come al Grande Fratello

Meloni: attenzione morbosa per la mia vita privata, non voglio vivere come al Grande FratelloRoma, 4 giu. (askanews) – “Non so perchè ci sia questa morbosità” per la mia vita privata: “Ogni sabato e domenica mi trovo sotto casa frotte di fotografi che mi seguono ovunque vada, non è facile vivere nella casa del Grande Fratello. Non è facile, io ho scelto di fare politica, se avessi voluto partecipare al Grande Fratello lo avrei fatto. Mi si sta togliendo qualsiasi dimensione di normalità, e non voglio rinunciare alla mia normalità. Ho sempre guardato con diffidenza i politici che una volta acquisito il ruolo diventavano diversi da come erano prima. Sto lottando per rimanere la persona che ero prima e ci riuscirò nonostante questa attenzione morbosa che vedo ogni giorno”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ad Agorà su Rai3.


Dall’arrivo a Palazzo Chigi, ha aggiunto, “sono passati 17 mesi, a me sembrano 17 anni. Percepisco una morbosità intorno alla mia vita privata. E’ un’altra cosa che non ti aiuta perchè chiunque ha bisogno di una dimensione privata e di normalità che a me viene completamente tolta”. Europee/* Meloni: transizione alibi Ue per attacco a libertà, è referendum “Abbiamo possibilità di cambiare con maggioranza diversa” Parlando delle imminenti Europee, Meloni ha detto: “Immagino un’Ue che per semplificare faccia meno e faccia meglio. L’Europa ha voluto normare ogni aspetto della vita, la transizione verde è diventata un alibi per entrare nelle nostre case e per un’attacco alle nostre libertà”.


“La mia idea della transizione verde – ha aggiunto – è una sostenibilità ambientale che vada di pari passo con la sostenibilità economica e sociale. Un’Europa che dà gli obiettivi ma lascia agli Stati nazionali i modi di raggiungere quegli obiettivi. Serve meno ideologia e più pragmatismo. Abbiamo bisogno di un gigante politico e invece l’Europa è stata un gigante burocratico”. Il voto – ha ribadito – “sarà un referendum su che Europa immaginiamo: abbiamo la possibilità di cambiare qualcosa in Europa con una maggioranza diversa. Vogliamo giocarla fino in fondo e ci serve il consenso degli italiani per farlo”.

Europee, Conte a Bari sferza Meloni: incoerente e codarda

Europee, Conte a Bari sferza Meloni: incoerente e codardaBari, 3 giu. (askanews) – La giornata del leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte si conclude – a parte l’appendice quasi notturna del collegamento con Piazzapulita su La7 – in un teatro barese per una delle ultime tappe del tour elettorale “L’Italia che conta”. La guerra in Ucraina, le armi, il nuovo patto di stabilità europeo e le “incoerenze” del Governo e della premier Giorgia Meloni al centro dell’iniziativa, di taglio teatrale, nella quale il discorso di Conte è accompagnato da foto e titoli di giornale, talvolta interrotte da clip video, da quelli drammatici dei combattimenti in Europa e dei massacri in Medio Oriente a quelli che ripropongono vecchie dichiarazioni della presidente del Consiglio.


Il passaggio più duro è su Gaza, dopo le immagini di l’orte e distruzione il leader stellato ricorda che “il nostro governo si è astenuto tre volte alle Nazioni Unite sul cessate il fuoco”, a suo giudizio una manifestazione di “codardia”. Sull’Ucraina l’ex premier ripropone le dichiarazioni di Meloni, di Mario Draghi ed Enrico Letta, le previsioni sugli esiti del conflitto e gli effetti delle sanzioni alla Russia. Ricordando un voto dell’Europarlamento sul riarmo, Conte mostra una slide che mette insieme i favorevoli (FdI, Lega, FI e Pd, le elezioni europee si svolgono con il proporzionale e non conoscono “alleanze”) e il solo contrario: il M5S. “Il partito delle armi a accusa Conte – non conosce differenze fra destra e sinistra, arruola tutte le forze politiche; quasi tutte, noi siamo qui”. Stesso schema grafico, col Pd nello stesso riquadro delle forze di maggioranza, a proposito del nuovo patto di stabilità europeo: gli altri astenuti, “solo noi contrari”, commenta.


Il focus torna ad essere esclusivamente su Meloni quando si parla di banche e della norma riscritta sugli extraprofitti: “Aveva detto di non essere ricattabile, sono bastate le telefonate di due banchieri…”.

Djokovic vince un’altra battaglia, Cerundolo ko in 5 set

Djokovic vince un’altra battaglia, Cerundolo ko in 5 setRoma, 3 giu. (askanews) – Novak Djokovic non muore mai. Contro Francisco Cerundolo una straordinaria battaglia sportiva, vinta dal n. 1 al mondo dopo quasi 5 ore di gioco con il punteggio di 6-1, 5-7, 3-6, 7-5, 6-3. Nervoso e fisicamente spento, Nole sembrava ad un passo dal baratro. Nel momento decisivo, però, Cerundolo non ha avuto la freddezza per chiudere l’incontro. In confusione totale, l’argentino ha ridato vita al serbo che nella battaglia e nei momenti di difficoltà sa esaltarsi. Per Djokovic arriva il 59° quarto di finale a livello Slam: nessuno come lui, staccato anche Roger Federer. Per Sinner, invece, appuntamento rinviato con il possibile sorpasso in vetta al ranking ATP.

Juve e Allegri trovano l’accordo: risoluzione contrattuale

Juve e Allegri trovano l’accordo: risoluzione contrattualeRoma, 3 giu. (askanews) – “Juventus Football Club e Massimiliano Allegri comunicano di aver di comune intesa concordato la risoluzione del contratto di prestazione sportiva al termine dell’attuale stagione sportiva”. Con questa nota, pubblicata sul suo sito ufficiale, il club bianconero ha comunicato di aver raggiunto un’intesa con l’ormai ex allenatore, che aveva ancora un anno di contratto con la Juventus e a cui la società aveva notificato il licenziamento per giusta causa. La vicenda invece si chiude così, con un accordo di intesa che evita di proseguire il discorso in tribunale. “La società, nel ringraziare Massimiliano Allegri per i risultati sportivi conseguiti nel corso degli anni alla guida della squadra – prosegue il comunicato – desidera augurargli il meglio per il suo futuro professionale”.

Padel, Coppa dei Club MSP; a Parma finali nazionali nona edizione

Padel, Coppa dei Club MSP; a Parma finali nazionali nona edizioneRoma, 3 giu. (askanews) – – Sarà il Pro Padel Club di Parma a ospitare, dal 12 al 14 luglio, le finali nazionali della nona edizione della Coppa dei Club di padel, il più grande campionato nazionale amatoriale a squadre organizzato da Msp Italia, ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni. Da Terni, città dove si sono svolte le finali 2023, si passa quindi all’Emilia-Romagna, e alla casa di una squadra che ha dominato le fasi regionali della Coppa dei Club, raggiungendo per due volte il secondo posto nella fase nazionale. In campo ci saranno atleti provenienti da 13 regioni italiane: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto. Le finali potranno contare sul patrocinio del Comune di Parma e sul contributo della Regione Emilia-Romagna.


“Il padel è certamente lo sport di maggiore diffusione in questi ultimi anni – ha sottolineato Giammaria Manghi, capo della segreteria politica del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini – Per questo e per il rapporto di grande collaborazione che esiste con l’ente di promozione sportiva ci fa particolarmente piacere sostenere la Coppa dei Club, evento a squadre regionale, che porterà significativi benefici al territorio. È la logica con cui cerchiamo di condurre e rafforzare sempre di più l’esperienza della Sport Valley Emilia-Romagna, che pone al centro lo sport anche come veicolo di promozione e attrattività del territorio. Un grazie particolare al Comune di Parma per la costante sinergia assicurata anche in questo ambito”. “Questo evento è strategico per il nostro territorio perché si inserisce in una strategia più ampia che vede lo sport come strumento per raggiungere un duplice obiettivo: da un lato aiuta a diffondere la cultura del movimento e dei corretti stili di vita; dall’altro, porta a Parma centinaia di persone da tutta Italia, con un indotto importante in ottica turistica e di promozione del territorio”, ha spiegato Marco Bosi, assessore al bilancio e allo sport del Comune di Parma.


Tra i soci del Pro Padel Club, anche l’ex calciatore (e ora allenatore) Stefano Morrone, che ha vestito la maglia del Parma tra il 2006 e il 2013. “Qualche anno fa ho rilevato il circolo perché mi sono innamorato del padel – le parole di Morrone – Per noi il padel è sport, ma anche divertimento, aggregazione e condivisione, e per questo abbiamo proposto la nostra candidatura a ospitare le finali nazionali della Coppa dei Club”. “La Coppa dei Club Msp ha assunto sempre più una dimensione nazionale – ha aggiunto Claudio Briganti, responsabile padel di Msp Italia -. Per questo, l’obiettivo è quello di portare le finali nazionali in diverse località anno dopo anno, anche per far conoscere quello che è il nostro lavoro. Ringraziamo il Pro Padel Club per l’ospitalità e siamo sicuri che vivremo come sempre un weekend indimenticabile”.


Il Lazio ha conquistato gli ultimi cinque titoli (sei totali in otto edizioni), l’ultimo dei quali con il Pelota Padel di Latina: prima era stato il turno di Pink Padel (2019), Padel Colli Portuensi (2020), Latina Padel Club (2021) e Mas Padel (2022). La nona edizione della Coppa dei Club ha fatto registrare un nuovo record di iscrizioni, con oltre 450 squadre (212 delle quali nel Lazio) e oltre 10mila atleti coinvolti. Tra questi, anche tanti ex calciatori come Andrea e Daniele Conti (figli di Bruno, leggenda giallorossa e campione del mondo) e Vincent Candela. Hanno partecipato alla Coppa dei Club anche il Padelmania di Pescara, circolo di proprietà di Gigi Di Biagio, e l’Arena Padel di Perugia, circolo di due campioni del mondo come Marco Materazzi e Andrea Barzagli. Ma la Coppa dei Club, ormai da qualche anno, è anche sinonimo di inclusione. A Parma si giocheranno anche le finali nazionali di padel mixto, in cui si sfideranno coppie composte da un giocatore in piedi (normodotato) e uno seduto, con disabilità motoria: progetto, questo, promosso dall’Asd Sportinsieme Roma e da Msp Italia e sostenuto dalla fondazione Entain. Sedici le squadre in coppie provenienti da tutta Italia, con la squadra campione nazionale capitanata dal colonnello Roberto Punzo.

M.O., i leader del G7: pieno sostegno a proposta Biden, Hamas la accetti

M.O., i leader del G7: pieno sostegno a proposta Biden, Hamas la accettiRoma, 3 giu. (askanews) – “Noi, i leader del Gruppo dei Sette (G7), approviamo pienamente e sosterremo l’accordo complessivo delineato dal Presidente Biden che porterebbe a un cessate il fuoco immediato a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi, a un forte e significativo aumento dell’assistenza umanitaria da distribuire a Gaza e una fine duratura della crisi, assicurando gli interessi di sicurezza di Israele e la sicurezza dei civili di Gaza. Riaffermiamo il nostro sostegno a un percorso credibile verso la pace che conduca a una soluzione dei due Stati”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dalla presidenza italiana del G7.


“Chiediamo ad Hamas di accettare questo accordo, che Israele è pronto a portare avanti, e invitiamo le Nazioni che hanno influenza su Hamas a contribuire a garantire che lo faccia”, conclude la nota.

Meloni: censura su Saviano e Scurati? No, si chiama pubblicità

Meloni: censura su Saviano e Scurati? No, si chiama pubblicitàRoma, 3 giu. (askanews) – Roberto “Saviano non era stato invitato” alla Buchmesse, la fiera del libro di Francoforte, “perché gli editori non lo avevano proposto, quindi non capisco dove sia la censura da parte del governo: è una scelta libera degli editori. Su questa vicenda, come su quella di Scurati”, al di là del tema “amichettismo, censura, destra contro sinistra, io ci vedo un’altra cosa, se posso essere chiara: io ci vedo soprattutto pubblicità”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un’intervista a ‘Quarta Repubblica’ che andrà in onda stasera su Rete4.


“Lei sapeva – ha chiesto la premier rivolgendosi a Nicola Porro – che Saviano aveva scritto un altro libro? No, adesso lo sa. Prima che ci fosse la polemica sulla censura lei sapeva che Scurati aveva scritto un nuovo libro? No. Addirittura ho visto a un certo punto” una foto di “Piero Pelù con una maglietta polemica contro di me e penso ‘ma ora che c’entra’? Beh, c’è il suo nuovo disco. Allora, questa roba qui – ha sottolineato la premier – serve a fare pubblicità. Quando uno deve presentare qualcosa mette in moto tutto il can can della censura per fare pubblicità: bellissimo, giusto, anche intelligente. Però non la chiamiamo rivoluzione, si chiama guadagnare di più, che è un’altra cosa”.

Europee, Meloni: molto preoccupata da clima contro me e Fdi

Europee, Meloni: molto preoccupata da clima contro me e FdiRoma, 3 giu. (askanews) – “Le sedi di Fdi vengono fatte oggetto di varie deturpazioni, ci sono delle persone che vengono aggredite, io sono molto preoccupata dal clima che si sta creando in questo racconto del ‘mostro’”, per questo “ho chiesto a Elly Schlein cosa ne pensasse delle parole del candidato del Pse alla presidenza della Commissione” Ue Nicolas “Schmit che dice che i Conservatori non sono democratici, che io non sono democratica e quindi sono un dittatore, e se sono un dittatore cosa si fa, la lotta armata per depormi?”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un’intervista a ‘Quarta Repubblica’ che andrà in onda stasera su Rete4.


“Questa gente – ha proseguito Meloni – non si rende conto che per raggranellare due voti rischia che qualcuno creda alle cose deliranti che dicono e decida di passare ai fatti. La dice lunga sulla responsabilità di questa gente. Quello che abbiamo scoperto in questo anno e mezzo è che i veri estremisti stanno a sinistra”, ha concluso la premier.