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Meloni: ignobile la contestazione a Roccella, è ora dire basta

Meloni: ignobile la contestazione a Roccella, è ora dire bastaRoma, 9 mag. (askanews) – “Piena e incondizionata solidarietà a Eugenia Roccella. Lo spettacolo andato in scena questa mattina agli Stati Generali della Natalità è ignobile. Ancora una volta è stato impedito ad un Ministro della Repubblica di intervenire e di esprimere le proprie idee”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“Responsabile – aggiunge – un gruppo di contestatori che si riempiono la bocca delle parole libertà, rispetto e autodeterminazione delle donne, ma poi amano la censura e impediscono ad una donna di parlare perché non ne condividono le idee. Mi auguro che tutte le forze politiche abbiano il coraggio di esprimere solidarietà al Ministro Roccella e di condannare, senza se e senza ma, i fatti di oggi. È ora di dire basta”.

Natalità,Meloni: ignobile contestazione Roccella, è ora dire basta

Natalità,Meloni: ignobile contestazione Roccella, è ora dire bastaRoma, 9 mag. (askanews) – “Piena e incondizionata solidarietà a Eugenia Roccella. Lo spettacolo andato in scena questa mattina agli Stati Generali della Natalità è ignobile. Ancora una volta è stato impedito ad un Ministro della Repubblica di intervenire e di esprimere le proprie idee”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“Responsabile – aggiunge – un gruppo di contestatori che si riempiono la bocca delle parole libertà, rispetto e autodeterminazione delle donne, ma poi amano la censura e impediscono ad una donna di parlare perché non ne condividono le idee. Mi auguro che tutte le forze politiche abbiano il coraggio di esprimere solidarietà al Ministro Roccella e di condannare, senza se e senza ma, i fatti di oggi. È ora di dire basta”.

Rai,Soldi:procedimento disciplinare Bortone non fa bene ad azienda

Rai,Soldi:procedimento disciplinare Bortone non fa bene ad aziendaRoma, 9 mag. (askanews) – “Non credo che il procedimento disciplinare contro Serena Bortone faccia giustizia della vicenda, né tantomeno faccia bene alla Rai”. LO ha affermato la presidente della Rai, Marinella Soldi. “Quanto riferito dall’AD in Commissione di Vigilanza racconta in modo parziale quanto accaduto, non citando aspetti di rilievo. Ferme restando le policy aziendali, il cosiddetto caso Scurati è ancora oggetto di verifiche da parte della direzione Internal Audit aziendale, per la quale la Presidente ha le deleghe. Le risultanze in bozza di tale audit sono state visionate sia da me sia dall’Ad ed evidenziano una situazione molto più complessa di quella descritta dall’AD, che richiede un approccio più completo”.

Rai,opposizioni unite chiedono audizione Bortone-Corsini in Vigilanza

Rai,opposizioni unite chiedono audizione Bortone-Corsini in VigilanzaRoma, 9 mag. (askanews) – “I capigruppo di opposizione Stefano Graziano (Pd), Dario Carotenuto (M5s), Maria Elena Boschi (Iv), Mariastella Gelmini (Azione), Angelo Bonelli e Peppe De Cristoforo (Avs) hanno richiesto che la Commissione di Vigilanza Rai si attivi per convocare l’audizione della giornalista Serena Bortone e del direttore dell’approfondimento Rai, Paolo Corsini, al fine di ‘fare chiarezza sul caso Scurati’. In una lettera indirizzata alla presidente della commissione di vigilanza Rai, Barbara Floridia, hanno sottolineato che “durante l’audizione dei vertici Rai di ieri sera è emersa una ricostruzione dei fatti molto distante da quella nota senza che i vertici Rai fornissero la documentazione necessaria che dimostrasse la veridicità di quanto da loro sostenuto come peraltro sottolineato questa mattina dalla presidente Soldi che li smentisce parlando di omissioni e racconti parziali”. Le opposizioni esprimono quindi “preoccupazione riguardo alla possibilità che l’amministratore delegato e il direttore generale Rai abbiano fornito informazioni non veritiere alla commissione di vigilanza. Pertanto – aggiungono – chiediamo l’immediata audizione di Bortone e Corsini. Il caso Scurati – concludono – non può essere archiviato in modo superficiale, anche solo l’ipotesi di censura nei confronti di uno scrittore non è compatibile con il concetto di servizio pubblico e con i principi fondamentali della democrazia”.

La Russa: vigiliamo su possibili scintille di terrorismo nelle università

La Russa: vigiliamo su possibili scintille di terrorismo nelle universitàRoma, 9 mag. (askanews) – Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, prendendo la parola in aula a palazzo Madama nel corso della celebrazione del Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice, ha rivolto “un deferente pensiero” alle “recenti vittime del terrorismo in ogni parte del mondo e di quello di marca o di matrice religiosa. Penso ai tanti che hanno perso la vita a Parigi, a Berlino, a Londra, in Europa e non solo. Cambiano gli scenari internazionali, cambiano i nemici della democrazia e cambiano anche gli obiettivi dei terroristi; quello che non deve cambiare, che non può cambiare, è il nostro impegno contro un nemico spesso invisibile ma riconoscibile dai modi, dai metodi dalla barbarie”.


“Prestiamo attenzione – ha proseguito – anche agli avvenimenti dell’attualità, non vorremmo che un tentativo di soffocare la libera espressione di pensiero, come avviene in alcune località, in alcune università, per esempio, possa essere una scintilla che genera episodi drammatici. Noi vigiliamo anche se oggi il pericolo non appare vicino ma occorre vigilare in questa direzione”, ha concluso La Russa.

Roccella: si contesta la libertà di essere madri

Roccella: si contesta la libertà di essere madriRoma, 9 mag. (askanews) – “Ho scelto questa mattina di lasciare gli Stati generali della Natalità per consentire alle persone che erano sul palco con me, una mamma incinta di otto mesi che portava la sua testimonianza e il presidente del Forum delle famiglie Adriano Bordignon, di poter parlare senza subire la mia stessa sorte di censura. E invece neanche questo è stato sufficiente: io ho lasciato il palco ma anche alla mamma (sommersa dai fischi) e a Bordignon è stato impedito di parlare tranquillamente. Tanto è vero che l’evento è stato sospeso”. Lo dichiara Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità.


“Questa – ha aggiunto – è la dimostrazione che non si è trattato soltanto di una censura verso di me o verso il governo, ma di una profonda ostilità verso la maternità e la paternità, verso chi decide di mettere al mondo un figlio, esercitando la propria libertà e senza nulla togliere alla libertà altrui, ma contribuendo a dare un futuro alla nostra società. Insomma – ha concluso Roccella – quello che si contesta, alla fine, è la maternità come libera scelta”.

Contesazione a Roccella, le studentesse: “Su nostri corpi decidiamo noi”

Contesazione a Roccella, le studentesse: “Su nostri corpi decidiamo noi”

Roma, 9 mag. (askanews) – Arrivano da tutta Italia, da nord a sud, e hanno per slogan “Sul corpo decidono le donne”. Sono loro ad aver contestato la ministra della famiglia, natalità e pari opportunità Eugenia Roccella agli Stati Generali della Natalità in corso a Roma.

“Siamo studenti e studentesse di Università di tutta Italia – spiegano – non è un collettivo; siamo studenti e studentesse che si stanno unendo per una causa comune, questo appuntamento è stato chiamato assemblea trans femminista di Aracne, nata quest’anno a Roma. È questo il nome che ci siamo date. Aracne è un personaggio della mitologia greca che sfidò le divinità nell’abilità a tessere telaà E poi venne trasformata in un ragno”.

Quale è la sfida di oggi? “Noi vogliamo dire che non vogliamo essere dei corpi – aggiungono – che il corpo della donna venga visto come uno strumento di riproduzione e non vogliamo neanche che sia il fine ultimo della donna, ovvero che il suo unico obiettivo venga considerato la maternità. Inoltre la ministra Roccella ha detto che nessuno ci stava impedendo la nostra libertà – proseguono – ma è sempre lei a dire che l’aborto purtroppo è un diritto e quindi siamo venuti per ribadire il fatto che noi chiediamo nelle scuole un’educazione al consenso, nell’educazione affettiva e che la proposta di Valditara di educare alle relazioni non ci soddisfa e non ci soddisferà mai. Noi chiediamo nelle scuole una pedagogia trans femminista che possa educarci a formare un altro tipo di società basata sul rispetto, sulla cura e sul trans femminismo”.

“Vogliamo che questo messaggio passi – concludono le studentesse – e vogliamo farci sentire. Vogliamo prendere noi in prima persona le decisioni sui nostri corpi e non vogliamo che qualcun altro decida per noi e decida su di noi”.

A proposito dell’emendamento sui movimenti pro vita nei consultori, le studentesse ribattono: “Fuori i pro vita dai consultori. È questo un altro dei cori che abbiamo scandito oggi; il diritto sull’aborto deve essere un diritto che va tutelato e non è possibile che in Italia abortire sia praticamente impossibile visto che in alcune Regioni non c’è questa possibilità”.

Roccella contestata agli Stati Generali della Natalità (e abbandona la sala senza intervenire)

Roccella contestata agli Stati Generali della Natalità (e abbandona la sala senza intervenire)Milano, 9 mag. (askanews) – La ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella, è stata contestata da un gruppo di studentesse mentre si apprestava a prendere la parola agli Stati Generali della natalità in corso a Roma. Alle contestatrici che sottolineavano che “sul mio corpo decido io”, la ministra ha replicato “nessuno ha detto che qualcun altro decide sul corpo delle donne”, aggiungendo “è per questo che siamo qui perché oggi le donne non decidono liberamente se possono avere figli”. “Non so se posso intervenire, ci provo. No non posso?” ha provato a parlare Roccella, coperta dalle contestazioni al grido di “vergogna vergogna”. La ministra della Famiglia, ha quindi lasciato gli Stati Generali della Natalità in corso all’Auditorium di Roma senza intervenire.

Roccella contestata, studentesse: “Su nostri corpi decidiamo noi”

Roccella contestata, studentesse: “Su nostri corpi decidiamo noi”Roma, 9 mag. (askanews) – Arrivano da tutta Italia, da nord a sud, e hanno per slogan “Sul corpo decidono le donne”. Sono loro ad aver contestato la ministra della famiglia, natalità e pari opportunità Eugenia Roccella agli Stati Generali della Natalità in corso a Roma.


“Siamo studenti e studentesse di Università di tutta Italia – spiegano – non è un collettivo; siamo studenti e studentesse che si stanno unendo per una causa comune, questo appuntamento è stato chiamato assemblea trans femminista di Aracne, nata quest’anno a Roma. È questo il nome che ci siamo date. Aracne è un personaggio della mitologia greca che sfidò le divinità nell’abilità a tessere tela… E poi venne trasformata in un ragno”. Quale è la sfida di oggi? “Noi vogliamo dire che non vogliamo essere dei corpi – aggiungono – che il corpo della donna venga visto come uno strumento di riproduzione e non vogliamo neanche che sia il fine ultimo della donna, ovvero che il suo unico obiettivo venga considerato la maternità. Inoltre la ministra Roccella ha detto che nessuno ci stava impedendo la nostra libertà – proseguono – ma è sempre lei a dire che l’aborto purtroppo è un diritto e quindi siamo venuti per ribadire il fatto che noi chiediamo nelle scuole un’educazione al consenso, nell’educazione affettiva e che la proposta di Valditara di educare alle relazioni non ci soddisfa e non ci soddisferà mai. Noi chiediamo nelle scuole una pedagogia trans femminista che possa educarci a formare un altro tipo di società basata sul rispetto, sulla cura e sul trans femminismo”.


“Vogliamo che questo messaggio passi – concludono le studentesse – e vogliamo farci sentire. Vogliamo prendere noi in prima persona le decisioni sui nostri corpi e non vogliamo che qualcun altro decida per noi e decida su di noi”. A proposito dell’emendamento sui movimenti pro vita nei consultori, le studentesse ribattono: “Fuori i pro vita dai consultori. È questo un altro dei cori che abbiamo scandito oggi; il diritto sull’aborto deve essere un diritto che va tutelato e non è possibile che in Italia abortire sia praticamente impossibile visto che in alcune Regioni non c’è questa possibilità”. Sam/Ssa

Bbva lancia una Opa ostile sul Banco Sabadell

Bbva lancia una Opa ostile sul Banco SabadellMilano, 9 mag. (askanews) – Bbva non molla e lancia un’Opa ostile sul Banco Sabadell.


Dopo il precedente rifiuto della banca catalana, l’istituto presieduto da Carlos Torres ha deciso di lanciare un’offerta pubblica di acquisto volontaria per l’intera Sabadell. L’offerta comprende gli stessi termini della proposta presentata il 30 aprile. Il corrispettivo offerto agli azionisti di Sabadell è di un’azione di nuova emissione per 4,83 azioni della banca catalana. Il prezzo equivalente del corrispettivo in contanti è di 2,12 euro. L’offerta pubblica di acquisto, del valore complessivo di 11,5 miliardi, è subordinata al raggiungimento di un’accettazione da parte degli azionisti superiore al 50%. “Stiamo presentando agli azionisti di Banco Sabadell un’offerta straordinariamente interessante per creare un’entità con maggiori dimensioni in uno dei nostri mercati più importanti”, ha dichiarato Torres. “Insieme avremo un maggiore impatto positivo nei territori in cui operiamo, con una capacità di prestito aggiuntiva di 5 miliardi di euro all’anno in Spagna”.


“L’operazione ha un impatto finanziario molto positivo grazie alle sinergie rilevanti e alla complementarietà e all’eccellenza di entrambe le entità. L’operazione darà vita a una delle migliori banche europee, con una quota di mercato dei prestiti vicina al 22% in Spagna”, afferma lo studio guidato da Torres. BBVA assicura che “manterrà la sua attuale politica di remunerazione degli azionisti e il suo impegno a distribuire qualsiasi capitale in eccesso superiore al 12%”.