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Cinema, Mattarella: assicurare libertà anche a chi la pensa diversamente

Cinema, Mattarella: assicurare libertà anche a chi la pensa diversamenteRoma, 3 mag. (askanews) – Nel cinema “bisogna assicurare libertà anche a chi la pensa diversamente”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando alla presentazione delle candidature ai David di Donatello.


Il capo dello Stato ha osservato come vada rivolta “grande attenzione in particolare all’espressione dei giovani artisti, che devono poter provare, sperimentare, dunque formarsi e crescere. L’ingresso di nuove generazioni produce nuova ricchezza – ha detto Mattarella -. Esprime libertà, quella libertà da assicurare anche a chi non condivide i nostri gusti, a chi la pensa diversamente”. “Il cinema, vivendo in un contesto di libertà e di pluralismo, svolge una preziosa funzione di ricerca e di sfida creativa, incoraggiato nel produrre, nell’innovare, anche nel rischiare”, ha evidenziato Mattarella.


“Abbiamo bisogno del cinema. Della sua sensibilità, della sua arte, delle sue visioni plurali”, ha sottolineato ancora Mattarella, proseguendo: “Il nostro cinema contiene nel suo dna una tensione alla dimensione nazionale. Sin dal tempo in cui ha contribuito con le pellicole degli anni Quaranta e Cinquanta a consolidarne la lingua in un Paese dai molti dialetti. Questa tensione si arricchisce con la creatività così ampiamente manifestata, con i successi nazionali e internazionali, con la rilettura della storia, degli eventi, dei protagonisti, con i valori di umanità e con i sentimenti che aiutano a rafforzare il senso di comunità. La storia del cinema ci ha fatto conoscere e apprezzare queste sue capacità”, ha concluso.

RSF: libertà di stampa a rischio in Europa, l’Italia perde 5 posizioni

RSF: libertà di stampa a rischio in Europa, l’Italia perde 5 posizioniMilano, 3 mag. (askanews) – Il nuovo rapporto sulla libertà della stampa pubblicato da Reporters sans Frontières descrive un’Europa che deve fronteggiare una “organizzazione” e subisce “l’influenza tossica del Cremlino”.


La classifica annuale di RSF vede infatti peggioramenti importanti nei Balcani e in tutta l’Europa orientale, ma non solo. “Nonostante l’Unione Europea abbia adottato la sua prima legge sulla libertà dei media, l’EMFA, e il fatto che tre Paesi europei – Norvegia, Danimarca e Svezia – siano ancora in cima alla classifica, i politici cercano di ridurre lo spazio per il giornalismo indipendente”, si legge nel rapporto. Nello specifico si punta l’attenzione sui leader di Ungheria e Slovacchia, Viktor Urban e Robert Fico, ma tra i Paesi europei dove la libertà di stampa è messa in difficoltà dalle ingerenze dei governi e della politica ci sono anche Malta e la Grecia, che stanno in fondo alla classifica. Perde cinque posizioni anche l’Italia della premier Giorgia Meloni, che si posiziona al 46esimo posto, mentre prima occupava il 41esimo. “Alcuni gruppi politici – si legge ancora nel report di RSF – alimentano l’odio e la sfiducia nei confronti dei giornalisti insultandoli, screditandoli e minacciandoli. Altri stanno orchestrando un’acquisizione dell’ecosistema mediatico, sia attraverso media di proprietà statale sotto il loro controllo, sia attraverso media di proprietà privata attraverso acquisizioni da parte di uomini d’affari alleati. L’Italia di Giorgia Meloni – dove un membro della coalizione parlamentare al potere sta cercando di acquisire la seconda più grande agenzia di stampa (AGI) – è scesa di cinque posizioni quest’anno”.

Mattarella: il cinema vive di libertà e pluralismo

Mattarella: il cinema vive di libertà e pluralismoRoma, 3 mag. (askanews) – “Il cinema, vivendo in un contesto di libertà e di pluralismo, svolge una preziosa funzione di ricerca e di sfida creativa, incoraggiato nel produrre, nell’innovare, anche nel rischiare”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della cerimonia al Quirinale per la presentazione delle candidature ai David di Donatello.


Per il capo dello Stato inoltre il cinema ha un valore particolare per il nostro paese perché “la nostra storia, la storia della Repubblica, è passata dal Grande schermo, narrata attraverso emozioni, volti, sentimenti, attraverso vicende drammatiche e speranze”, e citando le parole di Alberto Lattuada alla prima riunione dell’associazione culturale del cinema italiano a Roma, pochi giorni prima del 25 aprile 1945: “Nulla è in grado di rivelare come il cinema i fondamenti di una nazione”.  Nel cinema, ha proseguito, “bisogna assicurare libertà anche a chi la pensa diversamente”.  Il capo dello Stato ha osservato come vada rivolta “grande attenzione in particolare all`espressione dei giovani artisti, che devono poter provare, sperimentare, dunque formarsi e crescere. L`ingresso di nuove generazioni produce nuova ricchezza – ha detto Mattarella -. Esprime libertà, quella libertà da assicurare anche a chi non condivide i nostri gusti, a chi la pensa diversamente”..


 

Europee, Conte: candidature leader una ferita per la democrazia

Europee, Conte: candidature leader una ferita per la democraziaRoma, 3 mag. (askanews) – Giuseppe Conte torna a bocciare le candidature dei leader di partito alle elezioni europee. “Trovo – ha detto il presidente del Movimento 5 stelle in collegamento da Lecce con L’aria che tira, su La7 – che sia un modo per ferire ulteriormente la nostra democrazia già sofferente. Se noi riduciamo un passaggio elettorale importante, cioè chi mandare in Europa, chi scegliere attraverso le preferenze e affidare questa scelta ai cittadini e poi invece creiamo un meccanismo ingannevole, per cui ci sono dei leader che si candidano per cercare qualche punto in più, contribuiamo ancor di più a rendere sofferente questa democrazia. Non mi meraviglierei se ci fosse un sussulto di dignità, un rifiuto da parte dei cittadini”.


“Giorgia Meloni – ha aggiunto Conte – ha detto che vuole fare un sondaggio sulla sua politica in Europa, ma lei è già nel Consiglio europeo come leader, è lì che dovrebbe farsi valere, candidarsi a capolista non ha alcun senso”.

Btp Valore, tasso garantito 3,35% per primi 3 anni, 3,90% dal quarto

Btp Valore, tasso garantito 3,35% per primi 3 anni, 3,90% dal quartoRoma, 3 mag. (askanews) – Il ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che la serie dei tassi cedolari minimi garantiti per l’emissione speciale del BTP Valore, che avrà luogo da lunedì 6 maggio a venerdì 10 maggio (fino alle ore 13), salvo chiusura anticipata, è 3,35% per i primi tre anni e 3,90% per gli anni dal quarto al sesto.


Al termine del collocamento verranno annunciati i tassi cedolari definitivi che potranno essere confermati o rivisti al rialzo, in base alle condizioni di mercato del giorno di chiusura dell’emissione. Il codice ISIN del titolo durante il periodo di collocamento è IT0005594491. Il BTP Valore, dedicato esclusivamente ai piccoli risparmiatori (cosiddetti investitori retail), prevede cedole nominali pagate trimestralmente e una scadenza di 6 anni con un premio finale extra pari allo 0,8% del capitale investito.


Potrà essere acquistato facilmente dal risparmiatore attraverso il proprio home banking, se abilitato alle funzioni di trading online, o rivolgendosi alla banca o all’ufficio postale presso cui si possiede un conto corrente e il conto deposito titoli. Il titolo sarà collocato sulla piattaforma MOT di Borsa italiana alla pari (ovvero con prezzo uguale a 100), senza vincoli né commissioni. Prevista la consueta tassazione agevolata per tutti i titoli di Stato al 12,5% su cedole e premio fedeltà e l’esenzione dalle imposte di successione.


L’investimento minimo è pari a 1.000 euro e non sarà applicato alcun tetto massimo assicurando la completa soddisfazione degli ordini, salvo la facoltà da parte del Ministero di chiudere anticipatamente l’emissione.

RSF: libertà stampa a rischio in Europa, Italia perde 5 posizioni

RSF: libertà stampa a rischio in Europa, Italia perde 5 posizioniMilano, 3 mag. (askanews) – Il nuovo rapporto sulla libertà della stampa pubblicato da Reporters sans Frontières descrive un’Europa che deve fronteggiare una “organizzazione” e subisce “l’influenza tossica del Cremlino”.


La classifica annuale di RSF vede infatti peggioramenti importanti nei Balcani e in tutta l’Europa orientale, ma non solo. “Nonostante l’Unione Europea abbia adottato la sua prima legge sulla libertà dei media, l’EMFA, e il fatto che tre Paesi europei – Norvegia, Danimarca e Svezia – siano ancora in cima alla classifica, i politici cercano di ridurre lo spazio per il giornalismo indipendente”, si legge nel rapporto. Nello specifico si punta l’attenzione sui leader di Ungheria e Slovacchia, Viktor Urban e Robert Fico, ma tra i Paesi europei dove la libertà di stampa è messa in difficoltà dalle ingerenze dei governi e della politica ci sono anche Malta e la Grecia, che stanno in fondo alla classifica. Perde cinque posizioni anche l’Italia della premier Giorgia Meloni, che si posiziona al 46esimo posto, mentre prima occupava il 41esimo. “Alcuni gruppi politici – si legge ancora nel report di RSF – alimentano l’odio e la sfiducia nei confronti dei giornalisti insultandoli, screditandoli e minacciandoli. Altri stanno orchestrando un’acquisizione dell’ecosistema mediatico, sia attraverso media di proprietà statale sotto il loro controllo, sia attraverso media di proprietà privata attraverso acquisizioni da parte di uomini d’affari alleati. L’Italia di Giorgia Meloni – dove un membro della coalizione parlamentare al potere sta cercando di acquisire la seconda più grande agenzia di stampa (AGI) – è scesa di cinque posizioni quest’anno”.

Piantedosi studia formule intermedie allo scioglimento dei Comuni per mafia

Piantedosi studia formule intermedie allo scioglimento dei Comuni per mafiaRoma, 3 mag. (askanews) – Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sta studiando una riforma della normativa sullo scioglimento dei Comuni per condizionamento mafioso che, oltre “all’ipotesi scioglimento o non scioglimento”, preveda “formule intermedie” con un “accompagnamento dell’ente verso una riconduzione a maggiore aderenza a principi di legalità e di sottrazione del condizionamento della propria attività”.


Si tratta – ha spiegato Piantedosi partecipando a Torino al seminario “Riforme e carta europea dell’autonomia locale principi e prospettive”, organizzato dal Dipartimento Affari interni e territoriali del Viminale – di un “delicatissimo tema” che “vorremmo curare: abbiamo in mente qualche cosa, credo abbastanza condiviso sul piano politico, ma che poi dovranno trovare realizzazione. L’esperienza ci insegna che senza deflettere su questa importantissima funzione, presidio della legalità e dell’autenticità dell’azione delle amministrazioni territoriali, anche rispetto ai possibili condizionamenti delle organizzazioni criminali, tuttavia qualche volta, rispetto all’ipotesi scioglimento o non scioglimento, probabilmente l’immaginazione di formule intermedie, nei casi in cui ve ne siano i presupposti, di non dissolvimento, ma di accompagnamento dell’ente verso una riconduzione a maggiore aderenza a principi di legalità e di sottrazione del condizionamento della propria attività può essere una formula che in molti casi può salvare il principio democratico di espressione del libero voto dei cittadini”. Il titolare del Viminale ha ricordato che è “una formula già proficuamente attiva nei condizionamenti criminali sulle attività economiche con le interdittive antimafia, che prevede formule di affiancamento delle aziene e delle imprese quando ci sono contaminazioni occasionali”.


“È un tema che mi riguarda molto e interessa molto, quello degli scioglimenti per presunto condizionamento, portato avanti spesso con decisioni sofferte e laceranti”, ha concluso il ministro.

L’elettrico può attendere, Ferrari presenta la nuova 12Cilindri

L’elettrico può attendere, Ferrari presenta la nuova 12CilindriMaranello (Modena), 3 mag. (askanews) – Motore 12 cilindri centrale-anteriore. Berlinetta due posti secchi. Il mito Ferrari nasce con questi parametri, scolpiti nella storia dalle Berlinette più iconiche dei decenni d’oro della Casa del Cavallino. Cosa succede se la stessa formula viene riproposta 70 anni dopo lo sbarco della Ferrari oltreoceano? Mentre ci si arrovella tra full electric, ibrido e futurologie varie sui destini delle quattro ruote, solo la forza di un mito può consentire alla Ferrari, e solo alla Ferrari, di riproporre 830 cavalli prodotti da un endotermico aspirato sotto un lungo cofano piazzato davanti a chi guida, fino a 9500 giri al minuto che si traducono in un’accelerazione impressionante 0-100 in 2,9 secondi e 0-200 in meno di 7,9 per poi spingersi fino a una velocità massima di oltre 340 orari. Insomma, chi avrà la fortuna di trovarsi al volante di questa raffinatissima creatura meccanica avrà l’inarrivabile privilegio di guidare un mito. Un mito a 12 cilindri. Come si chiama? “12Cilindri” appunto. E tanto basta.


Il lancio della nuova vettura è avvenuto a Miami Beach in occasione del 70esimo anniversario della presenza del Cavallino negli Stati Uniti, dove sono stati invitati un migliaio di clienti fedelissimi che più di tutti apprezzeranno la scelta di tornare alle origini, al 1947 quando varcò i cancelli di Maranello la prima auto del Drake. Gli ingegneri hanno lavorato prima di tutto per ridurre peso e inerzia dei componenti: le bielle sono in titanio, materiale che garantisce un risparmio di massa del 40% rispetto all’acciaio; per i pistoni è stata utilizzata una lega di alluminio molto più leggera; l’albero motore è stato alleggerito del 3%. Rivoluzionata l’aerodinamica della vettura lunga 4 metri e 73 che nella parte posteriore delle fiancate presenta due “ali” che si muovono a seconda dell’accelerazione per bilanciare il carico verticale.


Tra le decine di innovazioni introdotte sulla 12Cilindri da segnalare l’introduzione del sistema frenante brake-by-wire. Ritroviamo inoltre il sistema a quattro ruote sterzanti indipendenti già introdotto sulla serie speciale 812 Competizione, che regola il movimento di ciascuna delle ruote in modo indipendente rispetto alle altre per migliorare la gestione dell’oscillazione in curva e la reattività nel cambio di direzione. Per la prima volta su una vettura stradale Ferrari sono state utilizzate una lega secondaria ricavata al 100% da materiale riciclato per la realizzazione di una parte del telaio e fusioni cave, che hanno consentito un risparmio di 146 kg di Co2 per ogni singolo telaio prodotto. “Gli Stati Uniti sono il nostro primo mercato su tutta la gamma; quindi, lo saranno anche per questa vettura” ha detto durante l’anticipazione alla stampa il direttore marketing di Ferrari, Enrico Galliera. Il progetto della 12Cilindri è partito quattro anni fa, nel pieno della discussione sull’elettrificazione dei motori. Il Cavallino – che presenterà nel 2025 la sua prima vettura full electric – ha fatto una scelta in controtendenza continuando a investire sul motore V12. “Saremmo arroganti se fossimo noi a dover decidere quali tecnologie avranno il sopravvento nel futuro – ha detto Galliera -. Noi vogliamo che sia il cliente a poter scegliere e che sia il mercato a poter dire qual è il futuro e qual è la direzione che un’azienda deve prendere”.


Ferrari prevede una crescita contenuta dei volumi di produzione per preservare l’esclusività anche di questo modello. Costo 395mila euro, 435mila per la spider. Le prime consegne si stimano già nel quarto trimestre di quest’anno.

Mattarella: le guerre minano la pace e minacciano la sicurezza dell’Europa

Mattarella: le guerre minano la pace e minacciano la sicurezza dell’EuropaRoma, 3 mag. (askanews) – “Nella realtà geopolitica che viviamo, dove i conflitti e guerre minano la pace e minacciano ormai direttamente le libertà e la sicurezza della stessa Europa, l’Esercito si conferma elemento essenziale del nostro strumento militare, di difesa della Repubblica e dei valori della sua Costituzione, e a sostegno della stabilità e della convivenza internazionali”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al generale di Corpo d’Armata, Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, in occasione del 163º anniversario dall’istituzione.


“Alle donne e agli uomini della forza armata, impegnati in Italia e all’estero, mi è grato rivolgere e ringraziamento del paese per la loro opera, in occasione del 163º anniversario dall’istituzione, unitamente all’espressione dell’omaggio alla memoria dei caduti per l’Italia”, ha aggiunto il Capo dello Stato. “La loro professionalità, il senso di umanità e l’incondizionata dedizione alla tutela della comunità dei concittadini e dell’ordinamento internazionale, caratterizzano il loro servizio alla patria. Ufficiali, sottufficiali, graduati, militari di truppa e persona civile dell’esercito, in questa giornata di festa giungano a voi tutte alle vostre famiglie il saluto e l’augurio più calorosi. Viva l’esercito, viva le forze armate, viva la Repubblica!”, ha concluso Mattarella.

L’Istat: a marzo +70mila occupati, su anno +425mila

L’Istat: a marzo +70mila occupati, su anno +425milaRoma, 3 mag. (askanews) – A marzo l’occupazione cresce dello 0,3%, pari a +70mila unità, per uomini e donne, per dipendenti e autonomi e per tutte le classi d’età a eccezione dei 35-49enni che registrano un calo. Il tasso di occupazione sale al 62,1% (+0,2 punti). E’ la stima provvisoria dell’Istat.


Il numero di occupati a marzo 2024 supera quello di marzo 2023 dell’1,8%, pari a +425mila unità. L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, a eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa: il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,0 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,6 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva. A marzo “la crescita dell’occupazione è effetto dell’aumento sia dei dipendenti, che raggiungono i 18 milioni 793mila, sia degli autonomi, pari a 5 milioni 56mila”, è il commento dell’Istat. Il numero degli occupati risulta pari a 23 milioni 849mila. Confrontando il primo trimestre 2024 con il quarto 2023, si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,2%, per un totale di 56mila occupati.


La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-2,1%, pari a -40mila unità) e all’aumento degli inattivi (+0,3%, pari a +40mila unità).