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Fisco, Timpone: rischio restituzione per il bonus 100 euro

Fisco, Timpone: rischio restituzione per il bonus 100 euroRoma, 2 mag. (askanews) – I lavoratori dipendenti che a gennaio 2025 percepiranno in busta paga il bonus di 100 euro potrebbero trovarsi nella condizione di doverlo restituire. “Questo rischio esiste – spiega ad Askanews il fiscalista Gianluca Timpone -. Per ricevere il bonus a gennaio 2025, il lavoratore dipendente deve presentare domanda al datore di lavoro quando ancora non può avere la chiara consapevolezza di quali siano stati i suoi redditi complessivi nel 2024. Vanno considerati anche i redditi da locazione, da lavoro straordinario, premi e altre indennità. E basta superare anche di un euro la soglia dei 28.000 euro per perdere il diritto al bonus, come è avvenuto per gli 80 euro di Renzi”.


Il bonus di 100 euro, spiega ancora Timpone “agisce sotto forma di detrazione/maggiorazione in busta paga”, quindi “è da considerarsi una cifra lorda e a tassazione con l’aliquota marginale del primo scaglione Irpef ossia del 23%”. Da considerare inoltre che sono esclusi dal bonus i contribuenti ‘incapienti’, sia perchè hanno un reddito sotto gli 8.500 euro e quindi rientrano nella no tax area, sia nel caso in cui “hanno una imposta pari a zero per effetto di detrazioni. Rientrano in questa casistica i contribuenti che, pur dovendo pagare l’irpef ad esempio per 1500 euro, sono allo stesso tempo destinatari di detrazioni generate dal pagamento di interessi su mutui, lavori di ristrutturazione, spese mediche, per 1.500 euro. Anche in questo caso nessuna indennità potrà essere riconosciuta, mentre se le detrazioni arrivano a 1480 euro il bonus massimo riconoscibile non potrà superare i 20 euro”.


“In pratica – conclude Timpone – è stato variato il meccanismo che disciplinava il bonus una tantum di 200 euro erogato dal governo Draghi a fronte dell’aumento delle bollette. In quel caso l’importo era netto e non bisognava neanche formulare domanda da parte del dipendente. Ma le risorse in campo erano molto superiori”.

Dal 25 maggio a Taranto la seconda edizione di “Eyeland”

Dal 25 maggio a Taranto la seconda edizione di “Eyeland”Roma, 2 mag. (askanews) – Dal 25 maggio al 30 giugno Taranto torna a essere “L’isola delle arti”, con la seconda edizione di “Eyeland”, evento che vuole accompagnare e raccontare la rinascita della città attraverso il coinvolgimento degli abitant Dal 25 maggio a Taranto i e la valorizzazione dell’arte in tutte le sue espressioni. Il festival è promosso e organizzato da PhEST, associazione culturale che da nove anni organizza il Festival internazionale di fotografia e arte a Monopoli, in collaborazione con il Comune di Taranto, sotto la direzione artistica di Giovanni Troilo.


Eyeland sarà l’isola delle arti, ovvero la Città Vecchia di Taranto, una terra racchiusa tra due mari, conosciuta anche come Isola Madre. Terra Madre sarà il tema che accompagnerà la seconda edizione della manifestazione e che il direttore artistico Giovanni Troilo ha voluto raccontare così: “Con questa seconda edizione, Eyeland continua a Taranto il progetto di un laboratorio di racconto permanente sul Mediterraneo con il tema Terra Madre. Cercando di cavalcarne pienamente l’ambiguità semantica porteremo un corpo di lavori che terrà insieme i discorsi sulla terra d’origine, sulla cura dell’ambiente e un lavoro profondo, prodotto in residenza su e con le madri di Tamburi”. Il curatore Roberto Lacarbonara: “Le proposte di arte contemporanea riflettono sulla città come luogo di relazione, crescita e scambio, soprattutto dal punto di vista dell’infanzia, evidenziando tensioni e problematiche relative agli spazi di libertà concessa o negata dalle istituzioni, dalla famiglia e dalla scuola”. Proprio per il tema dell’anno, Eyeland ha scelto di invitare Lisa Sorgini, fotografa australiana di origini italiane che porterà nella Città Vecchia la mostra “Mother”. L’artista si trova a Taranto dallo scorso 21 aprile e si fermerà in residenza d’artista fino al 10 maggio per realizzare un racconto fotografico partecipato nel quartiere Tamburi di Taranto. Il rione vive le dolorose conseguenze ambientali e sociali di essere a ridosso del polo siderurgico dell’Ilva. Il progetto, sviluppato grazie alla collaborazione con realtà del territorio impegnate in attività culturali e sociali, prevede la realizzazione di una serie di ritratti alle madri e ai bambini del quartiere, le stesse madri che lottano e manifestano ogni giorno per tutelare la salute dei loro figli. L’esito della residenza e dell’esperienza collettiva sarà presentato in una mostra in esterni, nel cuore del quartiere e tra le vie della Città Vecchia, dal 25 maggio al 30 giugno 2024.


Confermata anche per questa edizione l’open call Isola Madre, aperta a tutte le artiste e artisti del territorio tarantino dal 21 aprile al 5 maggio, con l’obiettivo di valorizzare le produzioni del tessuto artistico locale e di prossimità. È aperta ai diversi linguaggi artistici: dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al video, dall’installazione alle illustrazioni. La giuria, composta dal team di direzione artistica di Artlab Eyeland e dal team di Salgemma, partner della call, assegnerà in premio una mostra all’edizione 2024 di Eyeland (Premio Isola Madre) e un premio Salgemma. Dai progetti fotografici alle opere di illustrazione, dalla serigrafia alla musica. Taranto sarà crocevia di artisti locali, italiani e internazionali che condivideranno spazi, opere e nuove creatività. Palazzo Galeota sarà la casa principale dell’evento e saranno allestiti anche gli spazi del Dipartimento Jonico di UniBA e di Gata Galleria Taranto. Protagoniste, oltre agli esiti dei laboratori, una selezione di mostre curate da PhEST e legate al tema dell’edizione. Tra i nomi in mostra, Nick Brandt con The Day May Break, progetto globale che ritrae persone e animali colpiti dalla distruzione ambientale, e il duo Caimi e Piccinni con RhOME, uno dei capitoli di un progetto fotografico ancora in corso incentrato sull’indagine visiva di città che stanno vivendo una dinamica o controversa metamorfosi. Due gli interventi di arte contemporanea previsti, con le installazioni site specific realizzate da Giovanni Termini e Gianni D’Urso.


Eyeland è un progetto che coinvolge attivamente il territorio in un dialogo continuo. L’obiettivo è la creazione condivisa di contenuti originali attraverso la socializzazione e favorendo la riqualificazione di aree in stato di abbandono. I quattro laboratori organizzati per questa edizione, accessibili gratuitamente a cittadini di ogni età e estrazione sociale, accomunati dalla volontà di promuovere iniziative volte a ridare a Taranto dinamicità e vitalità, sono uno degli strumenti di questa strategia. Il primo dei quattro laboratori in programma è quello di fotografia con Lisa Sorgini, incentrato sul racconto della vita familiare e attualmente in corso nella città vecchia di Taranto.

M.O., Meloni-Abdullah II: sforzi diplomatici abbiano successo

M.O., Meloni-Abdullah II: sforzi diplomatici abbiano successoRoma, 2 mag. (askanews) – Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi Re Abdullah II di Giordania. Il Presidente e il Sovrano – fa sapere una nota di Palazzo Chigi – hanno discusso della situazione in Medio Oriente, auspicando che gli sforzi diplomatici in corso per un cessate il fuoco sostenibile e il rilascio dei prigionieri, in linea con la Risoluzione 2728 del Consiglio di Sicurezza Onu, abbiano presto successo.


I due Leader si sono concentrati sulla situazione umanitaria: il Presidente Meloni ha espresso forte apprezzamento per il ruolo cruciale svolto dalla Giordania in questo ambito e ha ribadito l’impegno italiano nel fornire assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza, anche in cooperazione con la Giordania. Richiamando la Dichiarazione dei Leader G7 del 14 aprile, il Presidente Meloni – prosegue Palazzo Chigi – ha ribadito la necessità di continuare a lavorare a una de escalation a livello regionale.

Leggere ancora Paul Auster: gli specchi della nostra vita

Leggere ancora Paul Auster: gli specchi della nostra vitaMilano, 2 mag. (askanews) – “Qui non c’è nessun Paul Auster”. Probabilmente inizia con questa frase, che viene pronunciata nelle primissime pagine del romanzo “Città di vetro”, che apre la “Trilogia di New York”, la grande fama di Paul Auster, lo scrittore di Brooklyn che è morto il 30 aprile a 77 anni lasciando una cospicua eredità di romanzi e una storia personale complessa e affascinante. A pronunciare la frase è Quinn, il protagonista del libro del 1985, dopo avere ricevuto una telefonata notturna di qualcuno che, con la massima urgenza, cercava l’agenzia investigativa Auster. Quinn riattacca, ma il telefono squilla ancora, e poi ancora e alla fine, poche pagine dopo, sentiamo la sua voce, di Quinn, rispondere: “Sono io. Paul Auster in persona”. In un certo senso in quel fulminante incipit romanzesco c’era già gran parte della storia che i libri di Auster avrebbero poi raccontato, perché c’era il principio della scomposizione delle identità, c’era il tema del doppio, c’era l’irrefrenabile desidero di una narrazione che fosse in grado di abbracciare tutta la vita, dentro e fuori i libri. Per questo Paul Auster, di cui oggi è bello ricordare tanto lo sguardo appuntito quanto le chiacchierate con Don DeLillo e Philip Roth sul baseball, è stato uno scrittore importante, per questo è tuttora uno scrittore pericoloso, nella misura in cui i suoi libri rompono lo spazio di separazione tra il lettore e la pagina letta, stabiliscono un patto narrativo diverso, nel quale noi siamo complici prima che spettatori. Come Quinn che diventa l’investigatore Auster. Come noi che passeggiamo a Park Slope sperando di incontrare lo scrittore. Come l’essere testimoni della storia di Benjamin Sachs nel suo romanzo più importante e decisivo: “Leviatano”, che, non a caso, è il titolo di un altro romanzo, che sta all’interno del romanzo stesso che noi stiamo leggendo. Forse il livello di compromissione più alto e affascinante a cui possiamo ambire come lettori. Questo era Paul Auster, per questo mancherà. Per questo resterà.


La Trilogia, ma anche “Mr. Vertigo”, “L’invenzione della solitudine”, “La notte all’oracolo”, “4 3 2 1”. Sono tanti i libri da ricordare, ma su tutti, per il suo potere attrattivo, resta proprio “Leviatano”. La storia di un’amicizia, quella tra Aaron e Ben, che diventa la storia di una vocazione alla scrittura, ma anche un racconto sugli attentati compiuti dal Fantasma della Libertà, che fa esplodere le copie della Statua della Libertà sparse in tutta l’America e il tentativo di salvare l’amicizia, oltre che, in un certo senso, il mondo intero. Ma dentro la narrazione principale, che trascina il lettore in un coinvolgimento diretto, ci sono molte altre storie, come quella dell’artista immaginaria Maria Turner che si ispira alle pratiche della reale artista Sophie Calle, e che nel libro realizza alcune azioni immaginate da Auster, che Calle, dopo l’uscita del romanzo, a sua volta metterà in atto imitando Maria Turner. Ancora uno specchio davanti a un altro specchio, ancora una riflessione che tende verso l’infinito, in una vertigine più grande di quella di Walt Rawley, che da bambino aveva imparato a volare. E in tutti questi specchi dov’è Auster? Dove siamo noi? Che cosa fa la letteratura? Tutto, niente, ogni cosa, ovunque, da nessuna parte. Un Leviatano che non raggiungeremo mai, ma della cui potenza, come il filosofo Thomas Hobbes, possiamo essere certi. Perché sprigiona proprio dai romanzi. Canto, perciò, di niente, come se fosse il luogo verso cui non ritorno – e dovessi tornare, conterei la mia vita in questi sassi: scordando di essere mai stato qui. Il mondo che entra in me è un mondo irraggiungibile.


E’ una poesia di Auster degli anni Settanta, anni di Francia e solitudine prima del successo. Leggere oggi quei versi è utile per ripensare un po’ tutta la parabola di uno scrittore di successo, che comprende anche le sue fragilità e le sue sconfitte. Il mondo resterà irraggiungibile, ma il prisma della letteratura è uno dei modi in cui possiamo comunque provare a immaginare come sarebbe raggiungerlo davvero. Nello stesso modo in cui il protagonista di “Smoke”, uno dei film scritti da Auster, fotografava ogni mattina il panorama davanti alla sua tabaccheria. Sono le prove che restano, le tracce di quello che abbiamo visto, sognato, immaginato, sofferto, raccontato. E forse, ripensandolo, come facevano i Romantici inglesi, potremmo anche credere di averlo vissuto. Almeno nei libri, spazio infinito per definizione. Spazio di follia e possibilità. Qui non c’è nessun Paul Auster, certo. Ma grazie (anche) a lui possiamo dire (talvolta) di esserci noi. (Leonardo Merlini)

Il nuovo Patto di stabilità e di crescita è entrato in vigore

Il nuovo Patto di stabilità e di crescita è entrato in vigoreRoma, 2 mag. (askanews) – Con il via libera definitivo da parte del Consiglio europeo, lunedì, che ha seguito a breve giro la ratifica da parte del Parlamento Ue, martedì scorso, il 30 aprile, è entrato formalmente in vigore il nuovo quadro di regole sui conti pubblici dei paesi dell’Unione Europea, il Patto di stabilità e di crescita rivisto. Lo riferisce la Commissione europea, spiegando con un comunicato che si tratta della riforma più profonda su queste regole dalla crisi finanziaria ed economica del passato decennio.


Ora la prossima tappa chiave nella transizione al nuovo quadro è rappresentata dal “Pacchetto di primavera” del semestre europeo, che la Commissione presenterà il 19 giugno (dopo quindi le elezioni del Parlamento Ue), con le indicazioni sui piani di Bilancio per il medio termine, e che sarà accompagnato anche dalle decisioni sulle procedure per eccesso di deficit in base ai dati del 2023. Successivamente, entro il 20 settembre, i Paesi dovranno presentare piani programmatici pluriennali completi sui conti pubblici (laddove in molti casi finora hanno solo approntati versioni sintetiche, come nel Def), che includano anche impegni su riforme prioritarie e investimenti.

Imprese, Ccia: aperte tutte le call di Maker Faire Rome 2024

Imprese, Ccia: aperte tutte le call di Maker Faire Rome 2024Roma, 2 mag. (askanews) – Tutte le call di Maker Faire Rome 2024 sono aperte. La kermesse – promossa e organizzata dalla Camera di Commercio di Roma (www.makerfairerome.eu) – si terrà dal 25 al 27 ottobre al Gazometro Ostiense e affronterà tutte le componenti chiave dell’innovazione: dalla manifattura digitale all’Internet of Things, dalla robotica all’intelligenza artificiale, dall’agritech, al digital manufactoring, passando per i Big data e l’aerospazio, fino alle ultime scoperte del metaverso e della realtà aumentata. Ecco, nel dettaglio, le call di Maker Faire Rome 2024 con obiettivi, destinatari, modalità di invio delle proposte e scadenze.


Call for Makers – scadenza 3 giugno La “chiamata” è rivolta a maker, team, micro, piccole e medie imprese, startup e creativi di tutto il mondo. Partecipando alla Call for Makers si avrà la possibilità di sottoporre la propria idea ai curatori e i selezionati potranno usufruire, gratuitamente, di uno spazio per esporre il proprio progetto innovativo, essere protagonisti di un talk o esibirsi in pubblico durante Maker Faire Rome 2024. Ogni partecipante potrà presentare uno o più progetti e scegliere una o più modalità di partecipazione. Per ulteriori dettagli e per consultare il regolamento completo visionare il link: https://makerfairerome.eu/it/call-for-makers/ Call for Schools – scadenza 3 giugno Fin dalla sua prima edizione del 2013, Maker Faire Rome ha sempre dato spazio alla creatività dei giovani – vera e fondamentale ricchezza del nostro Paese – puntando a valorizzare l’impegno costante e la dedizione di tutti gli insegnanti che, quotidianamente, contribuiscono a far brillare doti e qualità di tutti gli alunni, attraverso iniziative, progetti e programmi didattici innovativi.


La Call for Schools, realizzata in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, è gratuita e rivolta a tutte le scuole secondarie di secondo grado nazionali e agli istituti scolastici analoghi appartenenti ai Paesi dell’Unione Europea (studenti 14-18 anni). Una giuria di esperti selezionerà i progetti più interessanti e innovativi, nati sui banchi di scuola, e gli Istituti scelti potranno partecipare a MFR2024 e avere uno spazio espositivo gratuito fisico o virtuale. Per gli istituti che saranno selezionati, la partecipazione all’evento verrà riconosciuta come attività valida per i Percorsi per Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO). Per ulteriori dettagli e per consultare il regolamento completo visionare il link: https://makerfairerome.eu/it/call-for-schools.


Call for Universities and Research Institutes – scadenza 3 giugno Da sempre Maker Faire Rome accende i riflettori sulle eccellenze in campo tecnologico e innovativo, dando risalto ai progetti delle Università statali e degli Istituti di Ricerca pubblici. E anche quest’anno MFR vuole raccontare il lavoro degli atenei e dei centri di ricerca facendo, attraverso questa call, una selezione delle migliori idee che verranno illustrate in uno spazio fisico all’interno di #MFR2024 (l’area nuda, il cui allestimento è a carico dell’espositore, sarà fornita gratuitamente mentre lo stand preallestito da 8 metri quadrati ha un costo di 400 euro). Per maggiori dettagli: https://makerfairerome.eu/it/call-for-universities-research-institutes.


“Maker Faire Rome – spiega Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma – è una fiera inclusiva, dove la tecnologia è alla portata di tutti, non solo per gli addetti ai lavori. Questo spirito ci ha accompagnato fin dalla prima edizione e lo abbiamo mantenuto, intatto, negli anni. L’apertura delle call è sempre una fase emozionante e importante: aspettiamo di ricevere le centinaia di idee e progetti innovativi, ovvero la linfa vitale di ogni Maker Faire. Idee e progetti che cambieranno in meglio la nostra vita contribuendo, in maniera sostanziale, alla trasformazione digitale e sostenibile in atto”. “E’ più di un decennio – afferma Luciano Mocci, Presidente di Innova Camera, Azienda speciale della CCIAA Roma – che la nostra manifestazione mette in contatto persone, pensieri, opinioni, saperi, competenze da ogni parte del globo, creando legami sempre più forti e indissolubili grazie a una lingua universale: quella dell’innovazione. L’edizione 2024, al Gazometro Ostiense, metterà ancora una volta in evidenza il meglio di tutto questo ecosistema virtuoso e ormai imprescindibile per tutti noi”.

Assolombarda alza stime crescita del Pil lombardo: +1% nel 2024

Assolombarda alza stime crescita del Pil lombardo: +1% nel 2024Milano, 2 mag. (askanews) – Nel 2024 il Pil lombardo è previsto crescere del +1%, quando solo tre mesi fa le attese si fermavano al +0,6%. Alla fine di quest’anno, con un Pil di oltre 483 miliardi di euro, la Lombardia allungherebbe così il passo al di sopra dei livelli pre-Covid del +6,7%. Sono queste le principali evidenze del Booklet economia realizzato dal Centro Studi di Assolombarda. L’analisi rileva come l’espansione regionale si mantiene al di sopra del ritmo dell’Italia che, con una previsione per il 2024 del +0,7% (scenario Prometeia), è attesa portarsi entro fine anno al +4,2% rispetto al 2019.


Nel 2023 gli investimenti fissi lordi crescono del +4,7% annuo in Italia e, si stima, del +5,1% in Lombardia: a fine scorso anno, entrambe si trovano ampiamente sopra i livelli del pre-Covid del +26% e +19,7%, incrementi che si confrontano con un più contenuto +5,9% della Francia e un divario che persiste sia in Germania (-3,1%) sia in Spagna (-3,5%). “L’economia lombarda, rispetto al Pre-Covid, cresce più di tutti i benchmark europei: a fine 2024 la stima è +0,8% per Baden-Wurttemberg, +2,4% per Bayern, +4,8% per Catalunya, quando il nostro territorio aumenta del 6,7%, con quasi 84 miliardi di euro in più prodotti nel quinquennio”, ha dichiarato Alessandro Spada, presidente di Assolombarda. “Questi dati confermano la forza e la competitività delle nostre imprese, che con tenacia, passione, lungimiranza, dal 2019 al 2023, hanno aumentato i propri investimenti del 19,7% e che dimostrano costantemente di superare nei fatti qualsiasi previsione di crescita”.


Le proiezioni macro si confrontano con un sentiment delle imprese di Assolombarda ancora abbastanza eterogeneo secondo la flash survey di metà aprile. Il 39,5% delle 375 aziende manifatturiere e del terziario innovativo rispondenti prospetta, infatti, che nel 2024 la situazione economica regionale sarà in linea a quella dell’anno precedente, il 28% prevede un miglioramento e il 31,7% si aspetta un peggioramento. Sul fronte del mercato del lavoro, secondo le nuove previsioni (anch’esse migliorative rispetto a gennaio), nel 2024 il numero di occupati è atteso crescere del +1,1% in Lombardia e del +1% a livello nazionale, raggiungendo così rispettivamente incrementi del +2,2% e +3% rispetto al pre-Covid.

Il 5 maggio torna la Festa della Primavera a Bracciano

Il 5 maggio torna la Festa della Primavera a BraccianoRoma, 2 mag. (askanews) – La Festa della Primavera torna a Bracciano, domenica 5 maggio il centro storico sarà animato da fiori e attrazioni gastronomiche e musicali.


Nel corso della giornata il centro di Bracciano sarà animato da stand, attività ludiche e laboratori per i bambini, negozi aperti musica e spettacoli, grazie al lavoro dell’Associazione Commercianti. Sarà l’occasione di scoprire la creatività di molti espositori nel settore del florovivaismo e il clou della festa si svolgerà alle 17 di domenica, quando lo chef Andy Luotto si esibirà in Piazza IV Novembre per uno cooking show con la realizzazione del Pancotto, una ricetta che propone nei suoi tour televisivi e cucinerà anche delle erbe spontanee, che saranno raccolte la mattina in una passeggiata per le campagne di Bracciano.

Ocse: Italia agisca contro evasione e freni aumenti spesa pensioni

Ocse: Italia agisca contro evasione e freni aumenti spesa pensioniRoma, 2 mag. (askanews) – L’Ocse suggerisce all’Italia di intervenire in maniera risoluta contro l’evasione fiscale, di limitare la crescita della spesa sulle pensioni e di effettuare ambiziose revisioni alla spesa pubblica generale. Le indicazioni sono contenute nel capitolo sulla penisola nell’ultimo Economic Outlook, secondo cui la piena attuazione del Pnrr potrebbe rafforzare in maniera persistente le capacità di crescita del Paese.


Nel paragrafo sui conti pubblici, lente parigino rileva che il deficit di bilancio si ridurrà rispetto al Pil restando però al di sopra della soglia del 3% fino al 2025, mentre il livello di debito-Pil è elevato con “pressioni sulla spesa dalle necessità di investimento e dai costi legati all’invecchiamento. Sarà necessario per diversi anni un consistente aggiustamento dei conti pubblici – si legge – per intervenire sulle future pressioni sulla spesa, mentre al tempo stesso bisognerà mettere l’incidenza del debito su un percorso più prudente e per allinearsi alle nuove regole” del Patto di stabilità e di crescita Ue. Secondo l’Ocse l’aggiustamento dovrebbe includere le misure sovramenzionate, inoltre osservando che sono stati compiuti progressi consistenti con le riforme strutturali lo studio rileva che le spese sui fondi di Nex Generation Eu e del Pnrr risultano in ritardo, elemento che “prevalentemente riflette ritardi nell’attuazione degli investimenti pubblici”.


La revisione del Pnrr, approvata dalle istituzioni europee nel 2023 potrebbe aiutare nel rafforzare l’attuazione “anche focalizzandosi su progetti la cui attuazione per il 2026 resta fattibile. La priorità – conclude l’Ocse – dovrebbe ora essere per il rafforzamento delle capacità di attuazione della pubblica amministrazione, specialmente a livello regionale e comunale”. (fonte immagine: Ocse).

L’Ocse conferma le previsioni di crescita per l’Italia, giù l’inflazione ma aumenta il debito pubblico

L’Ocse conferma le previsioni di crescita per l’Italia, giù l’inflazione ma aumenta il debito pubblicoRoma, 2 mag. (askanews) – L’Ocse ha nuovamente confermato le previsioni di crescita economica dell’Italia: più 0,7% del Pil quest’anno e più 1,2% il prossimo. I dati, contenuti nell’ultimo Economic Outlook, sono in linea con le stime indicate lo scorso 5 febbraio.


“L’alta inflazione negli ultimi due anni ha eroso i redditi reali, le condizioni finanziarie restano restrittive e la maggior parte dei sostegni straordinari legati al Covid e alla crisi dell’energia sono stato revocati – rileva l’ente parigino – pesando su consumi privati e investimenti. La prevista ripresa dei salari reali e l’aumento degli investimenti legato ai fondi di Next Generation Eu (il Pnrr) bilancerà solo in parte questi venti contrari”. Nella scheda sull’Italia l’Ocse parla di un quadro di rischi “ampiamente bilanciato”. Positive le attese sull’inflazione – stimata in drastico ridimensionamento quest’anno all’1,1%, dopo il 5,9% del 2023, e poi al 2% nel 2025 – e sul mercato del lavoro: il tasso di disoccupazione è previsto in continuo calo al 7,4% quest’anno, dal 7,6% del 2023, e poi al 7,3% nel 2025.


Meno positive quelle sui conti pubblici: secondo l’Ocse l’incidenza del debito dell’Italia tornerà ad aumentare quest’anno al 139,1% del Pil, dopo il calo al 137,1% del 2023, e poi ulteriormente al 140% del Pil nel 2025. L’Italia dovrebbe ridurre il rapporto tra deficit bilancio e Pil al 4,4% quest’anno, dal 7,4% del 2023, e poi al 3,8% il prossimo, restando così al di sopra della soglia del 3% prevista dal Patto di stabilità e di crescita dell’Ue.