Ita-Lufthansa, Antitrust Ue rinvia termine decisioni al 13 giugnoRoma, 28 apr. (askanews) – La Commissione europea ha prorogato fino al 13 giugno il termine per esprimersi sul piano di aggregazione di Lufthansa su Ita. I documenti aggiornati dall’Antitrust europeo riportano la nuova scadenza.
Venerdì scorso, sul sul progetto di fusione Ita-Lufthansa, l’esecutivo comunitario aveva preavvertito che erano possibile una proroga della scadenza, precedentemente fissata al 6 giugno, fino a 20 giorni lavorativi se concordata con le due compagnie aeree. Il giorno prima, il 25 aprile, a Bruxelles si era svolto un incontro tra il ministro italiano dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e la vicepresidente eusecutiva della Commissione, responsabile per la Concorrenza, Margrethe Vestager, in cui si era discusso del progetto di fusione e dei “rimedi” proposti dalle due compagnie aeree in risposta alle preoccupazioni della Commissione riguardo alle conseguenze dell’operazione sulla concorrenza.
Una portavoce della Commisione Ue aveva anche riferito della possibilità di attivare la procedura “stop the clock” (cioè ‘fermare l’orologio’, ndr): se la Commissione chiede dei chiarimenti alle parti e questi chiarimenti non sono forniti in tempo, la Commissione può fermare l’orologio”, ovvero sospendere la procedura, in attesa che arrivino i chiarimenti richiesti.
La Russa: Vannacci fortunato a non avere figlio disabile. Il generale si corregge ma rilancia: vedremo i votiRoma, 28 apr. (askanews) – “Buon per lui” che Vannacci “non ha un bambino portatore di handicap altrimenti capirebbe di aver detto una sciocchezza”, lo ha affermato il presidente del Senato Ignazio La Russa, intervistato da Bianca Berlinguer alla Conferenza Programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara. “Non condivido le sue dichiarazioni, ma su questo e criminalizzarlo c’è una differenza. Come fa un militare a contestare i proprio ministro della Difesa? Non appartiene alla logica militare”. Intanto Vannacci se sui disabili (prova a) corregere il tiro, dall’altro liquida i malumori leghisti per la sua candidatura alle Europee, rimandando all’esito della conta dei voti. “Non ho mai affermato che bambini e ragazzi disabili dovrebbero stare in classi separate dagli altri. Ho detto che devono stare insieme con gli altri bambini e ragazzi ma che servirebbero impegni peculiari e anche strutture adeguate e dedicate per momenti di attenzione particolare rivolta alla loro disabilità. Esattamente quello che molti genitori con bambini disabili vorrebbero fare ma purtroppo queste strutture sono pochissime e le liste d’attesa sono lunghissime”. Lo afferma ad Affaritaliani.it il generale Roberto Vannacci, candidato della Lega alle europee.
“Basta rileggere le mie dichiarazioni – aggiunge – per rendersi conto di quanto io abbia voluto esprimere, anche citando la necessità che degli specialisti si occupino specificatamente delle disabilità. Purtroppo c’è il malcostume, da parte di una certa stampa, di fare titoli altisonanti che esulano dalle parole espresse nell’intervista con lo scopo preciso di demonizzare l’interlocutore e di snaturarne i pensieri espressi”. Quanto alle parole di molti esponenti della Lega, primo fra tutti – ma non solo – il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che ha affermato ‘Vannacci non è un leghista e non condivido le sue idee’, così come hanno fatto Centinaio, Fedriga e altri leghisti, il generale risponde: “Sono diatribe interne al partito che reputo più che legittime ma che non mi interessano. Io ho un’idea di tradizione, di patria, di cultura e di sovranità molto simile a quella della Lega e che porterò avanti in maniera indipendente”.
Ma quelle critiche l’hanno infastidita? “Assolutamente no. Sono discussioni interne che non mi riguardano. Il problema verrà risolto dal voto dei cittadini, se mi voteranno sarò eletto altrimenti farò altro. Ringrazio ancora il ministro Salvini per l’opportunità offertami di candidarmi, e sono convinto che insieme porteremo avanti dure battaglie per cambiare veramente questa Europa e per fare in modo che l’Italia sia più influente, più determinante, più prestigiosa e più ascoltata nell’ambito dell’Unione Europea”.
Europee, Meloni: guiderò le liste Fdi in tutta Italia. Manderemo la sinistra all’opposizione anche a Bruxelles
Pescara, 28 apr. (askanews) – “Siamo di fronte a un bivio”, “ho sempre fatto la mia parte e la farò anche questa volta”, “ho deciso di scendere in campo per guidare le liste di Fratelli d’Italia in tutte le circoscrizioni….se sopravvivo”. Lo ha detto Giorgia Meloni, alla Conferenza programmatica di Fdi, annunciando la candidatura alle elezioni Europee. “Non toglierò un solo minuto al’attività di governo per fare campagna elettorale: il mio compito è risolvere i problemi della nazione e questo intendo farlo anche in campagna elettorale”, ha detto Giorgia Meloni, dopo aver annunciato la candidatura alle europee. “Siccome – ha ironizzato – non sono la segretaria del Pd confido che il partito farà del suo meglio per darmi una mano”.
L’obiettivo è chiaro: “Vogliamo fare in Europa quello che abbiamo fatto in Italia il 25 settembre del 2022, mandando finalmente la sinistra all’opposizione anche in Europa. E’ una impresa difficile ma possibile, dobbiamo tentare. Sarebbe una rivoluzione. Vogliamo portare il modello italiano”.
Meloni: al governo perché ce lo siamo guadagnati, e stiamo insieme per scelta. Poi scherza su Salvini che non c’èPescara, 28 apr. (askanews) – “Grazie a tutti i leader di centrodestra di essere qui, grazie ad Antonio e grazie a Matteo, anche se ci ha preferito il ponte… Scherzo ovviamente, so quanto è importante trovare tempo e dedicarsi alla famiglia”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni aprendo il suo intervento alla kermesse di Fdi a Pescara, scherzando sulla non presenza fisica del leader della Lega Matteo Salvini che ha fatto un videocollegamento passeggiando insieme alla figlia.
Siamo “una coalizione che sta insieme non per interesse ma per scelta e si vede dai risultati che stiamo portando a casa”, ha detto Giorgia Meloni. Noi siamo qui “perché ce lo siamo guadagnati, nessuno ci ha telefonato per chiedere di formare un governo”, ma “quello che ci siamo guadagnati non è un dato acquisito per sempre, dobbiamo continuare a conquistarlo”, ha sottolineato Meloni nel suo intervento di chiusura della conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara. Il voto alle Europee del 2019 che ci portò sopra la soglia di sbarramento, “fu uno spartiacque per il nostro movimento, sapevamo che da quel momento potevamo essere determinanti”, “ci avevamo messo sei anni ad arrivare al 6%, ci abbiamo messo un anno mezzo ad arrivare al risultato che ci ha portato al governo dell’Italia”, ha aggiunto.
La Russa: Scurati fa soldi con Mussolini. L’avrei mandato in onda senza dargli una liraRoma, 28 apr. (askanews) – Scurati “già fa un sacco di soldi parlando di Mussolini, non lo voglio aiutare ancora. Mi aspetto una trilogia su Stalin”. Lo afferma il presidente del Senato Ignazio La Russa, intervistato da Bianca Berlinguer alla Conferenza Programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara.
Il presidente del Senato è anche tornato espressamente sul caso della mancata messa in onda sulla Rai del monologo per il 25 aprile dello scrittore. Il monologo di Scurati “l’avrei mandato in onda ma non gli avrei dato una lira per dare un’opinione. L’avrei mandato in onda ma con un sottotitolo: per questo minuto e mezzo prende 1800 euro, sta parlando a fattura”. “E’ retribuito chi svolge il lavoro, non chi dà un’opinione. Vogliono avere l’aura dell’opinionista disinteressato poi se non hanno 1.800 euro non parlano”, ha aggiunto.
Il Papa a Venezia nel carcere all’Isola della Giudecca: non isolare la dignità, può essere occasione di rinascitaCittà del Vaticano, 28 apr. (askanews) – Papa Francesco a Venezia in visita al carcere femminile alla Giudecca. Il pontefice è giunto in elicottero da Roma ed è atterrato nel piazzale antistante alla casa circondariale.
Al suo arrivo, il pontefice è stato accolto dal Patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio, dal Provveditore Rosella Santoro, dalla Direttrice della struttura, Mariagrazia Felicita Bregoli e dal Comandante della Polizia Penitenziaria, Lara Boco. Nel Cortile interno della Casa di Reclusione, ha incontrato le detenute alla presenza di alcuni volontari. E qui Francesco ha tenuto il suo primo discorso in terra veneziana. Le carceri sono realtà difficili spesso aggravate da problematiche come sovraffollamento, violenze e carenze di strutture ma sia sempre un luogo di rinascita per chi ha sbagliato. A chiederlo è stato oggi Papa Francesco da Venezia durante la visita nel carcere femminile della Giudecca.
Prendendo la parola e incontrando nel cortile del penitenziario alcune detenute, Francesco ha denunciato come attualmente “il carcere è una realtà dura, e problemi come il sovraffollamento, la carenza di strutture e di risorse, gli episodi di violenza, vi generano tanta sofferenza”. Però, ha subito aggiunto, “può anche diventare un luogo di rinascita, morale e materiale, in cui la dignità di donne e uomini non è ‘messa in isolamento’, ma promossa attraverso il rispetto reciproco e la cura di talenti e capacità, magari rimaste sopite o imprigionate dalle vicende della vita, ma che possono riemergere per il bene di tutti e che meritano attenzione e fiducia”. “Per questo – ha ricordato il Pontefice nel suo discorso – è fondamentale che anche il sistema carcerario offra ai detenuti e alle detenute strumenti e spazi di crescita umana, spirituale, culturale e professionale, creando le premesse per un loro sano reinserimento. Non ‘isolare la dignità’, ma dare nuove possibilità! Non dimentichiamo che tutti abbiamo errori di cui farci perdonare e ferite da curare, e che tutti possiamo diventare guariti che portano guarigione, perdonati che portano perdono, rinati che portano rinascita”, ha concluso Papa Francesco.
A Pescara il G-day per Meloni candidata, Salvini solo in videoPescara, 27 apr. (askanews) – C’è una versione ufficiale che parla di decisione nota da tempo, di motivi strettamente personali, di impegni familiari inderogabili. E poi c’è quella ufficiosa, che racconta di un Matteo Salvini che ha scelto di sottrarsi a un duplice imbarazzo. Domani, dopo mesi di suspence vera o presunta, Giorgia Meloni annuncerà la sua candidatura alle elezioni Europee come capolista di Fratelli d’Italia in tutte le circoscrizioni. L’occasione scelta è la conferenza programmatica del partito che si sta svolgendo a Pescara e che segna di fatto l’inizio della campagna elettorale per un appuntamento che i meloniani considerano più che fondamentale, dirimente.
Tutto è stato studiato da tempo, nei minimi particolari, a cominciare dall’effetto scenico del mare che farà da sfondo all’annuncio. E il coronamento doveva essere l’immagine di compattezza e unità della coalizione rappresentata dalla presenza in platea, nient’affatto scontata per il tipo di appuntamento, degli alleati di governo. Alla fine però Matteo Salvini non ci sarà e si limiterà a un videocollegamento. A differenza di Antonio Tajani. Fonti dell’organizzazione di Fratelli d’Italia – che coincidono sostanzialmente con quelle della Lega – fanno sapere che la decisione del segretario era nota da tempo: a riprova si fa notare che nessuno aveva mai esplicitamente detto che sarebbe stato fisicamente a Pescara. E, tuttavia, è anche vero il contrario. Ovvero che nessuno aveva mai accennato all’ipotesi che la presenza sarebbe stata virtuale, cosa alquanto curiosa di fronte a una determinazione assunta sin dall’inizio.
In effetti – rivelano fonti bene informate – la scelta di optare per un collegamento video sarebbe stata presa nella serata di ieri sera e non è escluso che di mezzo ci sia stata anche una telefonata tra Meloni e Salvini. Il leader del Carroccio – è la lettura che vien data – avrebbe preferito evitare di ritrovarsi nella fotografia di famiglia come unico leader della coalizione ad aver scelto di non mettersi in gioco nella sfida, che per lui rischia di essere impietosa, delle preferenze. E questo, mentre sia la premier che il segretario di Forza Italia hanno invece scelto di fare da traino ai risultati dei propri partiti. A rendere ancora più opportuna la decisione, viene inoltre spiegato, le tensioni sul caso Vannacci sia interne alla Lega che con il ministro Crosetto. Insomma, la necessità di evitare che la sua presenza a Pescara si trasformasse mediaticamente in un assedio sulla candidatura del generale. Domani dunque la scena sarà tutta per la presidente del Consiglio per quello che sarà uno dei pochissimi comizi che si concederà in questa campagna elettorale. E’ probabile, anzi, che Meloni oltre alla apertura di domani parteciperà solo all’evento di chiusura che con ogni probabilità si terrà a Roma. Per il resto, la partita si giocherà soprattutto con interventi sui social o interviste televisive. Difficile, sebbene non ancora escluso definitivamente, che partecipi all’evento organizzato da Vox a Madrid a metà maggio. L’idea del partito è quella di impegnare i ministri, pur non candidati, per replicare sul territorio eventi simili ai panel tematici organizzati a Pescara per raccontare quello che il governo sta facendo. Perché è un po questa, viene spiegato, la cifra del discorso che farà domani Giorgia Meloni e che impronterà tutta la comunicazione delle prossime settimane: ricordare il modo in cui in due anni a palazzo Chigi sono state “ribaltate le previsioni dei profeti di sventura” che pronosticavano spread alle stelle e un fallimento sul Pnrr, fare un elenco dei risultati raggiunti a Bruxelles, in pratica insistere sul modello italiano da portare in Ue. “Stiamo lavorando per gli italiani, dateci la forza di continuare a farlo”, il concetto dello slogan.
Autonomia, Calderoli: altro passo in avanti, ringrazio tuttiRoma, 27 apr. (askanews) – “Con il voto di oggi per il mandato ai relatori di riferire in Aula, i lavori in commissione sull’autonomia si sono ufficialmente conclusi. Ringrazio sentitamente il presidente Pagano, tutti i funzionari della I commissione e tutto il personale alla Camera, operativi anche il sabato pomeriggio per i lavori sulla riforma. Un ringraziamento particolare anche ai tre relatori Alberto Stefani, Alessandro Urzì, Paolo Emilio Russo e a tutti i deputati di maggioranza per l’impegno profuso. Quello di oggi è un altro passo avanti e il 29, come stabilito dal calendario e come ci eravamo impegnati a fare, alle ore 10 inizierà la discussione generale”. Lo dichiara il Ministro leghista per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli
Fdi, interrogazione Bonelli su Frattasi-Pontecorvo: “svolta autoritaria”Roma, 27 apr. (askanews) -“Quello che è accaduto a Pescara dove i due manager di Stato, Bruno Frattasi e Stefano Pontecorvo, hanno indossato la maglietta elettorale di Fratelli d’Italia è la dimostrazione di come ormai Giorgia Meloni stia trasformando lo Stato in una succursale di Fratelli d’Italia: sono ormai due facce della stessa medaglia. Lunedí presenteró una mia interrogazione alla Presidente del Consiglio su questi episodi di Pescara”. Lo dichiara il co-portavoce dei Verdi Angelo Bonelli, parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra.
“Questo – sottolinea Bonelli- è un problema serio dal punto di vista democratico che indica come l’occupazione da parte della Premier di pezzi dello Stato sia ormai capillare. L’abbiamo visto con Corsini alla festa di Atreju, lo vediamo con la censura realizzata dalla Rai per reprimere le voci di dissenso e l’abbiamo visto oggi a Pescara”. “Questa destra – conlcude- è pericolosa per la democrazia, perché non rispetta principi fondamentali della separazione dei ruoli dello Stato da quelli del partito che governa l’Italia. Questa è la conferma della svolta autoritaria nel nostro Paese”.
Autonomia, commissione Camera approva mandato relatori, da lunedì aulaRoma, 27 apr. (askanews) – La commissione Affari costituzionali della Camera ha approvato il mandato ai relatori sul disegno di legge Calderoli per l’attuazione dell’autonomia regionale differenziata. A “riferire favorevolmente all’aula” di Montecitorio saranno Paolo Emilio Russo (FI), Alberto Stefani (Lega), e Alessando Urzì (FdI). Data la scadenza posta ai lavori dell’organismo parlamentare, sono circa duemila gli emendamenti che non sono stati esaminati in commissione, che potranno essere ripresentati per l’aula.
L’assemblea aprirà i lavori sull’autonomia differenziata nella seduta di lunedì prossimo, 29 aprile, alle ore 10 con l’avvio della discussione generale. Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha fatto sapere nella giornata di ieri di aver raddoppiato i tempi le la discussione generale, che potrà quindi protrarsi nella giornata di martedì 30 aprile.