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Autonomia, Tajani: vigileremo perchè favorisca tutti, non alcuni

Autonomia, Tajani: vigileremo perchè favorisca tutti, non alcuniRoma, 16 apr. (askanews) – “Noi riteniamo che l’Autonomia debba essere una riforma che favorisce tutta l’Italia, da Bolzano a Pantelleria. Non deve essere una riforma a vantaggio dell’uno a danno l’altro. Vigileremo su questo, lo abbiamo già fatto e continueremo a farlo nel corso del dibattito parlamentare che ci sarà nelle prossime settimane. Anche se ritengo che il voto ci sarà più in là”. Lo ha detto il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, nella conferenza stampa di presentazione dell’accordo con Svp in vista delle elezioni Europee.


“Comunque vigileremo perché ci sia grande equilibrio. Noi – ha aggiunto – siamo una grande forza nazionale, dobbiamo guardare agli interessi del Nord, del Sud e anche del Centro. Però all’interno di Forza Italia non ci sono problemi, non ci sono malumori, lavoriamo sempre con grande coesione ma la nostra forza è quella di avere sempre una posizione comune all’esterno”.

Inflazione, Istat: a marzo rivista all’l,2% annuo da 1,3%

Inflazione, Istat: a marzo rivista all’l,2% annuo da 1,3%Roma, 16 apr. (askanews) – L’Istat stima per il mese di marzo che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registri una variazione congiunturale nulla e un aumento dell’1,2% su base annua, da +0,8% a febbraio. La stima preliminare per marzo era di un’inflazione dell’ 1,3%.


Nel mese di marzo l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile a 2,3%, mentre quella al netto dei soli beni energetici decelera da 2,6% a 2,4%.

Alla Biennale di Venezia anche il Padiglione del Grenada

Alla Biennale di Venezia anche il Padiglione del GrenadaRoma, 16 apr. (askanews) – Manca poco all’inaugurazione di una delle manifestazioni d’arte più attese e prestigiose d’Italia: la 60° Biennale di Venezia, che aprirà i battenti a partire dal 20 aprile fino al 24 novembre. Il titolo di questa edizione “Stranieri Ovunque” – “Foreigners Everywhere” sottolinea una poetica contraria a razzismo e xenofobia.


La Biennale quest’anno avrà la partecipazione di 88 Stati esteri articolati nei Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Tra questi riconferma la sua presenza il Grenada, isola nel mar dei Caraibi conquistata in origine dai francesi con uno sterminio degli indigeni e passata poi, storicamente, sotto dominio inglese. Il progetto espositivo, curato da Daniele Radini Tedeschi, si intitola “No man is an island” traendo spunto dai versi del poeta John Donne. L’intenzione curatoriale è quella di dare un volto collettivo all’umanità – senza divisioni o separazioni – a tal punto che la morte di un uomo diventa lutto interiore di ognuno. Gli artisti in mostra, alcuni originari del luogo e altri internazionali, si sono ispirati anche al pensiero dello scrittore martinicano Édouard Glissant che sottolinea quanto ogni popolo non debba avere una identità fissa bensì aprirsi all’ascolto, attraverso il dialogo e lo scambio reciproco. Combattere divisioni, totalitarismi di qualsiasi natura si fa sempre più urgente in Europa, nel Mediterraneo e nel mondo, in un momento storico in cui il numero di migranti forzati ha toccato le massime vette. Migrazione, decolonizzazione, trans-culturalità saranno i filoni espressivi di ogni autore in mostra, considerando inoltre quanto i Caraibi, di cui il Grenada fa parte, siano attualmente osservatorio significativo di influssi culturali diversi per la presenza di amerindi, africani, europei e indiani; terra che si pone, in assoluto, come luogo di incontro, relazione e passaggio verso il continente americano.


Jason deCaires Taylor è autore di sculture “sottomarine” abbandonate nei fondali oceanici, alterate nel tempo da una variopinta fauna sommersa, che rappresentano una fusione tra essere uomo e essere mondo, dove i riflessi della figura sulla superficie danno la visione di una sagoma cangiante e ogni volta nuova. Una ricerca invece concentrata sul linguaggio è propria di Lorenzo Marini, artista italiano che ragiona su quanto i sistemi linguistici, rappresentati da lettere su tela, possano influire nei rapporti umani creando gorghi e separazioni. Gabriele Maquignaz mette in scena sulla tela un’esplosione mistica e spirituale che apre a una possibilità di salvezza. Suelin Low Chew Tung invece si concentra sui mutamenti del proprio corpo colpito da una grave malattia che, se da un lato genera quasi un senso di estraneità, dall’altro determina “un’etica di complicità” verso l’esterno. E ancora Antonello Diodato Guardigli (ADGART), con un gigantesco catasto di detriti e macerie, pone lo spettatore dinnanzi alle conseguenze di ogni guerra. Benaiah Matheson torna sui rapporti tra due culture, da lei vissute, che interessano luoghi profondamente diversi: Carriacou (isola sorella del Grenada) e Huddersfield (Regno Unito). Nello Petrucci mette in scena, con una grande scultura in vetro, l’abisso interiore di un uomo clownésco, portavoce di un pensiero totalizzante. Frederika Adam e Alma Fakhre, al contrario, prospettano un universo mistico, in equilibrio; in particolare la prima lo fa con fotografie aventi a soggetto l’ecosistema, come a ricordare che il genere umano non custodisca in sé il principio di esclusività, mentre l’artista Fakhre mostra attraverso fotografia e pittura uno studio che rimanda al concetto di comunità e unicità al contempo.


Con Breakfast invece arte cinetica e uomo si rapportano: esperienze interattive tra macchina e visitatore registrano brevi interazioni di ogni individuo a contatto con il monitor generando una memoria dell’opera d’arte collettiva e non più individuale. The Perceptive Group si presenta come un collettivo di artisti, alcuni residenti in Grenada mentre altri internazionali – Bollani, Feofeo, Carlo Ciucchi Picchio, Fiorangela Filippini, Gina Marziale, Silvana Mascioli, Luca Ripamonti, Michele Rosa, Salvatore Scaramozzino, Emilio Sgorbati, Fedora Spinelli- orientati a una ricerca pittorica, scultorea, fotografica, proiettata nel “sistema complesso di un’identità relazionale” dove l’individualità di ciascuno si fonde in un contesto di comunione attraverso l’attenzione prestata alle relazioni tra le cose o semplicemente seguendone la loro reciproca “corrispondenza”.

Cina, Pil cresciuto 5,3% nel primo trimestre, meglio di stime

Cina, Pil cresciuto 5,3% nel primo trimestre, meglio di stimeRoma, 16 apr. (askanews) – Il prodotto interno lordo della Cina è cresciuto del 5,3% nel primo trimestre su base annua, superando le aspettative degli analisti di una crescita del 4,6%. “L’economia nazionale è partita bene nel primo trimestre… gettando una buona base l’anno”, ha affermato l’Ufficio nazionale di statistica di Pechino, aggiungendo che “il contesto esterno sta diventando più complesso e incerto, e le basi per la stabilità economica non sono ancora solide”.


La produzione industriale è cresciuta del 6,1% nel primo trimestre, ha affermato l’Ufficio, mentre i prezzi alla produzione industriale sono scesi del 2,7%. Gli investimenti fissi sono cresciuti del 4,5%, sostenuti da un aumento del 9,9% degli investimenti manifatturieri, controbilanciato da un calo del 9,5% degli investimenti immobiliari. Le vendite al dettaglio sono aumentate del 4,7%. Pechino ha fissato un obiettivo di crescita del PIL pari al 5% per quest’anno, lo stesso dell’anno scorso e il livello più basso degli ultimi decenni. Ma l’inflazione è scesa al di sotto delle previsioni a marzo, indicando la persistenza di pressioni deflazionistiche nonostante gli sforzi del governo per stimolare la domanda interna e compensare la crisi del settore immobiliare.

Padiglione Israele in Biennale: non apriamo fino a cessate fuoco

Padiglione Israele in Biennale: non apriamo fino a cessate fuocoMilano, 16 apr. (askanews) – Il Padiglione israeliano alla 60esima Biennale d’arte di Venezia, nel giorno della pre apertura, ha annunciato che non aprirà le proprie porte fino al raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. L’artista Ruth Patir e i curatori del progetto hnnoa deciso questa forma di protesta per tentare di sensibilizzare anche il pubblico dell’arte internazionale sulla situazione in Medio Oriente.


Sulla porta a vetri del padiglione è stato affisso un comunicato della rappresentanza israeliana che annuncia al pubblico la decisione. L’apertura al pubblico della Biennale è prevista per sabato 20 aprile. Data la situazione del conflitto è possibile che l’apertura del padiglione di Israele sia ancora distante.

Biennale Arte, un mondo di stranieri per un presente diverso

Biennale Arte, un mondo di stranieri per un presente diversoVenezia, 16 apr. (askanews) – L’immagine simbolo è il Padiglione centrale, completamente ricoperto dalle pitture amazzoniche del collettivo MAHKU, che ha portato lo spirito della foresta, degli animali e delle comunità indigene a colonizzare il simbolo della Biennale di Venezia. In un circuito di ri-apertura al mondo e alle sue pluralità, oltre che di restituzione, che sembra essere il filo conduttore della 60esima Biennale d’arte intitolata “Foreigners Everywhere – Stranieri ovunque” e diretta dal primo curatore latinoamericano della storia, il brasiliano Adriano Pedrosa.


“L’espressione ‘Stranieri Ovunque’ – ha spiegato Pedrosa – ha più di un significato. Innanzitutto, vuole intendere che ovunque si vada e ovunque ci si trovi si incontreranno sempre degli stranieri: sono/siamo dappertutto. In secondo luogo, che a prescindere dalla propria ubicazione, nel profondo si è sempre veramente stranieri”. Come principio guida, la Biennale Arte 2024 ha privilegiato artisti che non hanno mai partecipato all’Esposizione Internazionale, e attraversando gli spazi espositivi si percepisce un senso di urgenza, di ricerca, di apertura. Molti degli artisti presenti ci hanno detto che si sono riconosciuti immediatamente nell’idea di “straniero” scelta dal curatore, anche perché molti di loro vengono da territori che spesso sono confini, geografici o metaforici, del mondo contemporaneo. E sui confini si annidano le tensioni e le frizioni, che questa Biennale racconta soprattutto attraverso i ragionamenti sul corpo, sull’identità, sulla repressione e la diversità: siano di genere o orientamento sessuale, siano tecnologiche o politiche. Lo spazio del grande palcoscenico del contemporaneo si apre (quasi) per la prima volta a chi, straniero, non aveva avuto voce finora.


A partire da una scritta luminosa del collettivo Claire Fontaine, la mostra si snoda attraverso i luoghi e il tempo, con una forte presenza di artiste donne e di collettivi, con una sensazione di urgenza che alimenta il lavoro e prende forme diverse, dalle grandi installazioni alle fotografie, dalle performance ai murales. Come quello del collettivo indiano Aravani, che unisce donne cisgender e transgender, e che con la forza politica dei colori racconta storie di libertà, diritti ed emancipazione possibile. Ma le storie che si incontrano avvicinandosi alle opere e alle visioni degli artisti della mostra internazionale sono innumerevoli e molte ruotano intorno all’essere queer e alla necessità di andare oltre ogni idea di differenza. La sensazione è che questa Biennale, pur riprendendo strutture formali riconoscibili e consapevoli del fatto che si sia sempre all’interno del più grande sistema dell’arte, abbia comunque spinto il confine decisamente più avanti, abbia messo l’Occidente di fronte alle reali proporzioni del mondo; alle istanze di giustizia, sociale e climatica in primo luogo, che non possiamo più ignorare; al sempre più evidente bisogno di un paradigma che vada oltre il Realismo capitalista per aprire nuovi spazi. Nei quali gli “stranieri ovunque” diventiamo anche noi. E forse partendo da lì potremo essere liberi.


(Leonardo Merlini)

Addio di Felipe Anderson alla Lazio, andrà al Palmeiras

Addio di Felipe Anderson alla Lazio, andrà al PalmeirasRoma, 16 apr. (askanews) – Attraverso un comunicato sul proprio sito, il Palmeiras ha ufficializzato l’accordo a parametro zero con Felipe Anderson. Il calciatore era in scadenza con la Lazio il prossimo 30 giugno, tornerà in Brasile a fine stagione, dove vestirà per la prima volta la maglia verde del club di San Paolo. Come riporta il sito del Palmeiras, il 31enne brasiliano “ha firmato un pre-contratto e rinforzerà la squadra a partire da luglio, dopo l’apertura del mercato internazionale: il suo contratto inizierà il 1° luglio 2024 e sarà valido fino al 31 dicembre 2027”. Sfuma quindi la possibilità di vedere Felipe Anderson in altre squadre di Serie A come la Juventus.


Prima dell’annuncio ufficiale del Palmeiras, Felipe Anderson aveva pubblicato un post sui social per fare chiarezza sul proprio futuro: “Per rispetto alla Lazio e a tutto il suo popolo che mi ha sempre sostenuto vi comunico che non ho trovato l’accordo per il rinnovo del contratto con la società e quindi seguirò un’altra strada per la prossima stagione. Ho sempre dimostrato – prosegue la nota del giocatore biancoceleste – con i fatti la mia professionalità e il mio impegno nei confronti della Lazio, quindi vi assicuro che continuerò a dedicarmi fino all’ultimo giorno del mio contratto per onorare questa maglia. Grazie di tutto!”.

Calcio, Roma: Ndicka dimesso dall’ospedale di Udine

Calcio, Roma: Ndicka dimesso dall’ospedale di UdineRoma, 15 apr. (askanews) – “In seguito a un dolore acuto precordiale e alterazioni aspecifiche all’elettrocardiogramma effettuato in sala di prima urgenza allo stadio, il giocatore Evan Ndicka è stato ricoverato presso l’Ospedale Santa Maria della misericordia di Udine”. Alle 19:17 la Roma ha pubblicato un comunicato in cui fornisce gli ultimi aggiornamenti sulle condizioni di Ndicka. “Sono stati effettuati controlli cardiologici di primo e secondo livello risultati negativi per patologia cardiaca. Alla luce degli ultimi esami effettuati in mattinata, il quadro clinico è compatibile per trauma toracico con minimo pneumotorace sinistro. Il calciatore è stato dimesso e effettuerà ulteriori controlli a Roma”.

Schlein: è in corso un attacco alla 194, il blitz della destra è molto grave

Schlein: è in corso un attacco alla 194, il blitz della destra è molto graveMilano, 15 apr. (askanews) – Con l’emendamento al Pnrr in base al quale le Regioni possano coinvolgere in materia di aborto le associazioni pro-vita nei consultori “è in corso un attacco pesante alla libertà delle donne di scegliere sul proprio corpo”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, a margine della presentazione del libro “Giacomo Matteotti. L’Italia migliore” di Federico Fornaro.


“Purtroppo ce l’aspettavamo da questa destra che ovunque governa cerca di minare l’attuazione della 194 e di restringere il diritto di donne e ragazze che cercano di avere accesso a un’interruzione volontaria di gravidanza”, ha aggiunto. “È molto grave il blitz della destra in Parlamento con questo emendamento che vuole far entrare nei consultori associazioni antiabortiste per incidere psicologicamente, in modo quindi inaccettabile, in modo violento, sulle donne che cercano di avere accesso all’interruzione volontaria di gravidanza”, ha concluso.

Nei consultori entrano le associazioni a sostegno della maternità

Nei consultori entrano le associazioni a sostegno della maternitàRoma, 15 apr. (askanews) – I consultori potranno avvalersi delle associazioni del Terzo Settore “che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”. La norma è stata inserita nel decreto Pnrr con l’approvazione in commissione Bilancio alla Camera di un emendamento di Fdi riformulato. Sul provvedimento il governo ha posto oggi la questione di fiducia. Per il Pd si tratta di “un affronto diretto alla dignità e all’autonomia delle donne”.


“La destra – attacca la deputata dem Silvia Roggiani – continua a mostrare la sua natura nostalgica e la sua visione oscurantista e patriarcale, cercando in ogni modo di erodere i diritti delle donne. L’emendamento al ddl sul Pnrr sul coinvolgimento delle associazioni pro-life nei servizi di consultorio rappresenta l’ennesimo attacco della maggioranza e un affronto diretto alla dignità e all’autonomia delle donne. È vergognoso che mentre altri paesi progrediscono nella protezione dei diritti di genere, l’Italia faccia passi indietro”. “A pochi giorni dal voto del Parlamento europeo di includere il diritto all’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’UE, la destra italiana continua a dimostrare un atteggiamento retrogrado e discriminatorio nei confronti delle donne, ignorando i progressi della società moderna e soprattutto le necessità delle donne. Invece di continuare a porre ostacoli, la maggioranza dovrebbe piuttosto considerare di incrementare i finanziamenti per i consultori pubblici, per garantire servizi adeguati e dignitosi che ancora mancano in troppe regioni. Il Pd contrasterà con la massima determinazione dentro e fuori il Parlamento ogni tentativo della destra di mettere in discussione il diritto sacrosanto delle donne di decidere sulla propria salute e sul proprio futuro”, conclude.