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Autonomia, Schlein: quesito anche in Regioni che non governiamo

Autonomia, Schlein: quesito anche in Regioni che non governiamoRoma, 5 lug. (askanews) – Sul referendum contro l’autonomia differenziata “ci ha premiato avere una posizione chiara e netta. Siamo stati in grado di parlare con una voce sola, tant’è che tutte le nostre Regioni si stanno muovendo per il referendum. Chiedo però ai nostri consiglieri di presentare il quesito anche dove non abbiamo la maggioranza, perché voglio vedere chi lo vota e chi no”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein durante la replica alla direzione nazionale del partito.

Il referendum contro l’autonomia differenziata unisce le opposizioni

Il referendum contro l’autonomia differenziata unisce le opposizioniMilano, 5 lug. (askanews) – Abrogare la legge sull’autonomia differenziata: è l’obiettivo del quesito referendario depositato oggi in Cassazione da 34 soggetti, tra cui i principali partiti di opposizione, che si sono presentati uniti contro una delle misure-simbolo del governo di Giorgia Meloni, ma anche i sindacati Cgil e Uil e numerose associazioni come l’Anpi o il Wwf Italia.


La segretaria del Partito democratico Elly Schlein ha descritto così l’iniziativa: “È una bella giornata, siamo qui a presentare insieme alla forze politiche, sociali un quesito per fermare l’autonomia che spacca in due questo Paese che invece ha bisogno di essere profondamente ricucito nelle diseguaglianze territoriali che il Sud e le aree interne hanno pagato fin troppo”. Un obiettivo per il quale, ha detto Schlein, il Pd si sta “muovendo anche con le Regioni”. Obiettivo condiviso anche con il leader del M5S Giuseppe Conte: “Stiamo offrendo, con questo referendum, l’occasione ai cittadini di contrastare lo Spacca Italia. Lo firmeremo tutti insieme per evitare la condanna a morte della sanità, dell’istruzione, delle infrastrutture specialmente nelle aree più in difficoltà del Paese e per evitare che un macigno arrivi sulle imprese del Nord che rischiano di essere soffocate dalle burocrazie di 20 staterelli diversi”.


Accanto a loro, fra gli altri anche i rappresentanti di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, Maria Elena Boschi per Italia Viva e Riccardo Magi di +Europa, e per la Cgil, Maurizio Landini, che ha assicurato la mobilitazione del suo sindacato: “Coerentemente con la raccolta firme che stiamo facendo per il referendum sul lavoro pensiamo che occorra cancellare la legge sull’autonomia differenziata perché porta a differenziare i diritti, porta a un arretramento dei diritti e delle libertà”.

Ue, Vox sceglie Patrioti. Ma precisa: “amicizia speciale” con Meloni

Ue, Vox sceglie Patrioti. Ma precisa: “amicizia speciale” con MeloniBruxelles, 5 lug. (askanews) – Il presidente del partito spagnolo di estrema destra Vox, Santiago Abascal, “ha annunciato oggi l’adesione del Partito alla nuova piattaforma politica ‘Patrioti per l’Europa che raggrupperà una grande maggioranza dei partiti protagonisti dell’alternativa al consenso di Popolari, Socialisti ed estrema sinistra a Bruxelles”. L’annuncio è stato dato con una nota stampa della delegazione al Parlamento europeo di Vox, diramata da Madrid.


Il partito di estrema destra spagnolo, che dispone di sei eurodeputati, dedica due paragrafi della sua nota a scusarsi per la sua uscita dall’attuale gruppo europeo di appartenenza, quello dei Conservatori e Riformisti europei (Ecr), in cui militano gli europarlamentari di Fratelli d’Italia. “Vox esprime la sua gratitudine e la sua forte amicizia nei confronti dell’Ecr, il gruppo politico europeo del quale ha fatto parte finora e che ha un ruolo di primo piano nella lotta per nazioni sovrane libere, sicure e prospere”, riferisce la nota.


E aggiunge: “In modo del tutto speciale Vox esprime la sua amicizia verso Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni – assicura- resterà sempre una collega, amica e alleata di Vox. Allo stesso modo Vox esprime la sua gratitudine e il suo riconoscimento al partito polacco Diritto e Giustizia (Pis), che è stato all’avanguardia nella lotta dei patrioti in Europa”. Il nuovo gruppo dei “Patrioti per l’Europa”, ancora in via di formazione, è stato annunciato a Vienna domenica scorsa da tre esponenti della destra sovranista dell’Europa centro orientale: Viktor Orban, il premier ungherese e leader del partito Fidesz (10 eurodeputati), che finora era tra i “non iscritti”; l’ex premier ceco Andrej Babis, del partito Ano (7 eurodeputati); e Herbert Kickl, leader dell’Fpo austriaco, che si prepara a una probabile vittoria alle elezioni politiche in Austria in autunno.


“Questa nuova piattaforma – spiega la nota di Vox – aspira a formare un nuovo gruppo politico nel Parlamento Europeo la cui costituzione e composizione sarà prevedibilmente annunciata nei prossimi giorni”. “Vox da molti anni lavora senza sosta per l’unità e la collaborazione delle forze patriottiche, che nelle ultime elezioni europee di giugno hanno avuto un grande avanzata in tutti i paesi dell’Unione europea”, sottolinea il paragrafo successivo della nota, introdotto dal sottotitolo: “Vox sta lavorando per l’alternativa patriottica in Europa”.


“Vox aveva già puntato su questa Alleanza nelle sue prime convention ‘Viva’ del 2021 e del 2022. Inoltre, nel febbraio 2022 Santiago Abascal aveva riunito nel ‘vertice di Madrid’ i leader patriottici più importanti di tutta Europa” ricorda la nota, aggiungendo che “quel vertice diede luogo alla ‘Dichiarazione di Madrid’”. Sempre a Madrid, “lo scorso maggio 2024, in occasione dell’evento ‘Viva Europa 24’, Santiago Abascal – ricorda ancora la nota – ha confermato il suo lavoro per questa alleanza con la presenza e gli interventi di leader importanti e di successo come Giorgia Meloni, Javier Miley, Marine Le Pen, Viktor Orban o Amichai Chikli, ministro di Israele, tra gli altri”. “Con questo traguardo fondamentale si conferma il ruolo unificatore di Vox per i partiti dentro e fuori l’Europa che, con il crescente sostegno dell’elettorato, difendono la sovranità delle Nazioni, la sicurezza nelle strade e la sicurezza delle frontiere, la prosperità economica e sociale, la famiglia e le vere radici dell’Europa e dell’Occidente”, conclude la nota.

Camera, incontro Paesi InCE. Caiata: “Integrazione Ue sia veloce”

Camera, incontro Paesi InCE. Caiata: “Integrazione Ue sia veloce”Roma, 5 lug. (askanews) – Dalle nuove sfide globali ai negoziati di adesione all’Ue dell’Ucraina, dai conflitti alle porte dell’Europa all’allargamento del processo di integrazione europea ai Balcani occidentali. Sono alcuni dei temi affrontati oggi in Aula dei gruppi parlamentari all’incontro conclusivo della “Convenzione per il Rafforzamento dell’Iniziativa Centro Europea (InCE)” con la partecipazione delle delegazioni parlamentari dei Paesi membri.


“L’Unione Europea, che negli anni ha svolto un ruolo essenziale per garantire la pace, deve essere il nostro interlocutore primario con il quale costruire il percorso che porti alla piena adesione dei Paesi candidati aderenti all’InCE – ha detto il presidente della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare dell’InCE, Salvatore Caiata -. A tal fine sarebbe di importanza strategica, da parte della Commissione europea, coinvolgere l’InCE come interlocutore nel processo di allargamento, per esempio attraverso la cooperazione delegata o un quadro di partenariato”, ha aggiunto Caiata sollecitando un processo di integrazione che sia “veloce e immediato”. “In un panorama globale segnato da una profonda ridefinizione degli assetti, occorre convogliare energie per la risoluzione delle problematiche esistenti e in un approccio rivolto ai quadranti, sui quali è doveroso investire in un’ottica di stabilizzazione. In questo contesto non vi è dubbio che l’area Balcanica rappresenti per l’Italia, e debba rappresentare per l’Europa, un’assoluta priorità. Il nostro legame con quei territori è antico”, ha evidenziato dal canto suo la presidente della Commissione Esteri e Difesa del Senato, Stefania Craxi, sollecitando “un rinnovato impegno comunitario sul dossier strategico dell’allargamento”, “nuovi piani di intervento e un impegno delle principali istituzioni finanziarie nazionali per consentire ai Balcani occidentali di affrancarsi da una dipendenza che rischia di trascinarli nel vortice del ricatto”.


“La dimensione parlamentare è una componente essenziale dell’identità dell’InCE, per questo il sostegno assicurato dalle due Camere del Parlamento italiano è di cruciale importanza – ha scritto in un messaggio il ministro degli Esteri Antonio Tajani -. Il rafforzamento della capacità delle istituzioni nazionali preposte al processo di integrazione europea, in particolare i Parlamenti nazionali, è un investimento strategico per il futuro. L’Italia sente forte la responsabilità di dare il suo rinnovato e convinto contributo al rafforzamento dell’iniziativa centro-europea”.

Gb, Meloni: congratulazioni a Starmer, certa forte collaborazione

Gb, Meloni: congratulazioni a Starmer, certa forte collaborazioneRoma, 5 lug. (askanews) – “Le mie congratulazioni a Keir Starmer per la sua affermazione elettorale. Lo stato dei rapporti tra Italia e Regno Unito è eccellente e sono certa che continueremo a coltivare un rapporto di collaborazione forte e affidabile tra le nostre grandi Nazioni, nell’interesse dei nostri cittadini e in linea con gli obiettivi strategici comuni”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“Ringrazio il mio amico Rishi Sunak per questi anni di intensa collaborazione e di sincera amicizia che hanno rafforzato i legami tra le nostre due Nazioni”, aggiunge.

Ucraina, Tajani: Orban da Putin? Non mi sembra momento per visita

Ucraina, Tajani: Orban da Putin? Non mi sembra momento per visitaRoma, 5 lug. (askanews) – Viktor Orban “va a Mosca come primo ministro ungherese. Non mi sembra il momento di fare visite in Russia, ma ognuno è libero di fare ciò che vuole”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani in una conferenza stampa.


“Noi siamo per costruire la pace che non può essere una resa a Putin, deve garantire l’integrità territoriale dell’Ucraina. La proposta di Putin è una proposta farsa, non veritiera. Ben venga il confronto ma noi continueremo ad aiutare l’Ucraina”, ha concluso Tajani.

Autonomia differenziata, 34 sigle depositano in Cassazione il quesito per il referendum abrogativo

Autonomia differenziata, 34 sigle depositano in Cassazione il quesito per il referendum abrogativoRoma, 5 lug. (askanews) – “Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n. 86, ‘Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione’?” È quanto si legge nel quesito referendaraio depositato oggi in Cassazione da 34 soggetti tra cui partiti (Pd, M5s, Iv, Avs, +Europa, Psi, Prc), sindacati (Cgil, Uil) e associazioni come l’Anpi.


“È una bella giornata, siamo qui a presentare insieme alla forze politiche, sociali un quesito per fermare l’autonomia che spacca un Paese che ha bisogno di essere ricucito”, ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein a margine della presentazione in Cassazione del quesito per il referendum sull’autonomia differenziata, aggiungendo: “Il Governo non ha messo un euro, questo vuol dire che a loro le diseguaglianze stanno bene così. Ma non ha senso avere 20 politiche energetiche diverse, ci condanniamo all’irrilevanza. Ci sono tante ragioni per mobilitarsi insieme e siamo felicissimi di farlo con questo largo rassemblement di forze politiche, associazioni, sindacati società civile. Ci stiamo muovendo anche con le Regioni”. “Stiamo offrendo, con questo referendum, l’occasione ai cittadini di contrastare lo Spacca Italia. Lo firmeremo tutti insieme per evitare la condanna a morte della sanità, dell’istruzione, delle infrastrutture specialmente nelle aree più in difficoltà del Paese e per evitare che un macigno arrivi sulle imprese del Nord che rischiano di essere soffocate da 20 democrazie. Non ci fermeranno con calci e pugni, sventoleremo il tricolore dell’Italia e dell’unità”, ha detto il leader M5s Giuseppe Conte, in Cassazione per la presentazione del quesito sull’autonomia differenziata.


“Siamo qui con personalità del mondo democratico. Siamo qui per depositare un quesito referendario che ha l’obiettivo di smantellare lo ‘spacca-Italia’ di Roberto Calderoli, una controriforma che avrà come effetto quello di frantumare il Paese in venti piccoli staterelli incapaci di rispondere ai grandi problemi del nostro tempo, allargando ulteriormente e cristallizandole le diseguaglianze che rendono il nostro un paese gravemente ammalato”, ha detto Nicola Fratoianni, deputato di Avs, in Cassazione per depositare il quesito referendario contro l’autonomia differenziata, aggiungendo: “L’Italia è un paese in cui, in base al luogo in cui nasci, hai una diversa aspettativa di vita: questa vergogna va cancellata e sono convinto che gli italiani, la Repubblica sapranno rispondere”.

Pd, Schlein annuncia “estate militante”: Autonomia, lavoro, sanità

Pd, Schlein annuncia “estate militante”: Autonomia, lavoro, sanitàMilano, 5 lug. (askanews) – “Vi chiedo di battere il ferro finchè è caldo, di battere i territori, di non fermarci e di stare tra le persone. Come un anno fa vi dico che parte una nuova estate militante per restare mobilitati per alcuni obiettivi”, a partire dalla raccolta delle firme per il referendum contro l’Autonomia differenziata, “l’Italia spaccata in due da una sedicente patriota”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, alla Direzione dem, citando tra i temi anche il lavoro e la sanità.

Autonomia, Landini: referendum contro arretramento diritti e libertà

Autonomia, Landini: referendum contro arretramento diritti e libertàRoma, 5 lug. (askanews) – “Coerentemente con la raccolta firme che stiamo facendo per il referendum sul lavoro pensiamo che occorra cancellare la legge sull’autonomia differenziata perché porta a differenziare i diritti, porta a un arretramento dei diritti e delle libertà”. Così il segretario della Cgil Maurizio Landini, in Cassazione per il deposito del quesito referendario contro la riforma dell’autonomia differenziata.


“Di fronte a una crisi della democrazia, con la gente che non partecipa più – ha aggiunto – bisogna mettere in campo strumenti con cui i cittadini possono decidere della loro vita e il referendum è uno strumento diretto. Penso che sia una grande battaglia di democrazia, di chi vuol unire il paese e mettere al centro i diritti”.

Autonomia, Conte: non ci fermeranno, sventoleremo tricolore unità

Autonomia, Conte: non ci fermeranno, sventoleremo tricolore unitàRoma, 5 lug. (askanews) – “Stiamo offrendo, con questo referendum, l’occasione ai cittadini di contrastare lo Spacca Italia. Lo firmeremo tutti insieme per evitare la condanna a morte della sanità, dell’istruzione, delle infrastrutture specialmente nelle aree più in difficoltà del Paese e per evitare che un macigno arrivi sulle imprese del Nord che rischiano di essere soffocate da 20 democrazie. Non ci fermeranno con calci e pugni, sventoleremo il tricolore dell’Italia e dell’unità”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte, in Cassazione per la presentazione del quesito sull’autonomia differenziata.