Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Premierato, Pera: rischi incostituzionalità, avere coraggio cambiarla

Premierato, Pera: rischi incostituzionalità, avere coraggio cambiarlaRoma, 21 mag. (askanews) – “Il premierato non è il regime della tribù, è una forma di democrazia come altre”, “sono molto stupito dall’opposizione che viene fatta a questo ddl, soprattutto dalla sinistra, perché è una posizione pregiudiziale. Il Pd dimentica la sua storia recente visto anche che è il Pd che ha presentato i progetti sul priemerato, a partire dal ddl di Cesare Salvi”. Lo ha detto il senatore di Fdi Marcello Pera, intervenendo in Aula durante la discussione generale sul premierato. Lo stesso Pera, tuttavia, ha anche messo in fila una serie di “incongruenze” di fronte alle quali bisognerebbe avere il coraggio di “osare” anche per evitare “rischi di incostituzionalità”.


“Dei cambiamenti sono stati fatti in commissione a dimostrazione – ha premesso Pera – che la maggioranza, magari silenziosa, stava lavorando”. Però “ci sono delle incongruenze, come il voto di fiducia, i contrappesi che potrebbero essere maggiori, l’assenza di uno statuto dell’opposizione che pure la stessa opposizione non ha voluto visto che ha votato contro”. “Ma c’è un punto che è importante, il testo – ha osservato – dice che il presidente del Consiglio è eletto direttamente dal popolo ma non specifica come. Molte cose sono rimandate a una legge elettorale e io con molta onestà vi dico che non tutto si può fare con una legge elettorale senza una previsione costituzionale”.


“Cosa accade – ha chiesto – con il voto estero? Cosa accade in caso di discrasia tra Camera e Senato? Cosa si fa se i poli invece di due sono tre?”. “Mi auguro adesso che il governo e il relatore, che hanno già dimostrato volontà di fare correzioni, prendano atto di queste obiezioni e possano modificarlo. Ma questo vuol dire che dobbiamo lavorare ancora un po’, che il testo non è chiuso. Possibile emendarlo in quest’aula? Temo di no”.


“Cari amici – ha concluso Pera – dobbiamo fare una buona riforma, non dobbiamo avere paura dei problemi che ci sono, dobbiamo affrontarli, dobbiamo avere paura solo della nostra paura. E siccome dobbiamo fare questa riforma, allora possiamo”.

Leva,Salvini deposita pdl per ripristino obbligo militare-civile sei mesi

Leva,Salvini deposita pdl per ripristino obbligo militare-civile sei mesiRoma, 21 mag. (askanews) – “Depositata alla Camera la proposta di legge della Lega per reintrodurre sei mesi di servizio civile o militare per i ragazzi tra i 18 e 26 anni, su base regionale e da svolgere esclusivamente in Italia”. Ad annunciarlo su Facebook è stato il vicepremier Matteo Salvini, segretario della Lega.


“Ne sono convinto. È una forma di educazione civica al servizio della comunità, di disciplina, di attenzione al prossimo e rispetto per se stessi e per gli altri che potrà avere effetti molto positivi”, ha aggiunto.

Premierato, Casellati: ostruzionismo opposizioni è schiaffo a Carta

Premierato, Casellati: ostruzionismo opposizioni è schiaffo a CartaMadrid, 21 mag. (askanews) – “Con molta delusione mi sono trovata di fronte a 2600 emendamenti in commissione e 3mila in aula, senza nessuna proposta di carattere alternativo. Oggi c’è un forte ostruzionismo, trattare così la Costituzione diventa una specie di schiaffo. Non si tratta così una riforma dopo una ricerca continua di un punto di caduta e una condivisione”. Lo ha detto la ministra delle Riforme, Elisabetta Casellati, parlando del premierato a un evento sul Made in Italy organizzato da Affaritaliani.it.

Bonelli visita Salis in carcere: “vuole battersi per diritti ultimi”

Bonelli visita Salis in carcere: “vuole battersi per diritti ultimi”Roma, 21 mag. (askanews) – “Ho appena incontrato Ilaria Salis nel carcere di Budapest dove è detenuta da 16 mesi. Ilaria ha sempre respinto le accuse dichiarandosi innocente. E’ stato un colloquio intenso, Ilaria ha detto che vuole battersi per i diritti degli ultimi e ringrazia tutti con il suo cuore”. Lo rende noto via X il portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli, dopo aver visitato Ilaria Salis, candidata con AVS per le europee, nel carcere di Budapest

Mattarella a Dublino tra integrazione Ue e aspirazione alla pace

Mattarella a Dublino tra integrazione Ue e aspirazione alla paceDublino, 20 mag. (askanews) – Poco più di un giorno a Dublino per inaugurare il Parco Italia a Lucan House, la storica residenza dell’ambasciatore d’Italia ora passata di proprietà alla contea di Dublino sud, ma anche per rinsaldare il legame di sintonia, personale e di visione politica, con il presidente irlandese Michael D.Higgins. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e’ tornato in Irlanda per una visita di cortesia – dopo quella di Stato nel 2018 – che, iniziata ieri mattina, si è conclusa nel pomeriggio.


Poche ore ma sufficienti ai due capi di Stato per confrontarsi informalmente sui principali dossier del momento, dall’Ucraina alla situazione in Medioriente, con la tragedia in atto a Gaza che ha scosso le opinioni pubbliche europee e scatenato le proteste degli studenti. E, difatti, anche a Dublino gli universitari si sono mobilitati: gli studenti del Trinity College si sono accampati per giorni negli spazi del prestigioso ateneo per chiedere (e, pare, ottenere) il disinvestimento da parte dell’università irlandese nelle società israeliane. Quanto sta accadendo sia in Ucraina che in Medioriente spinge, lo ha ricordato Mattarella, nel discorso al Brindisi per il pranzo di Stato offertogli da Higgins, a “rafforzare il nostro impegno per un ruolo sempre più incisivo dell’Unione Europea, attore di pace sin dalla sua nascita”. A meno di un mese dalle elezioni Europee, poi, il futuro dell’Ue tra sfide e rischi, non poteva non essere nell’agenda dello scambio di vedute dei due presidenti, entrambi membri, tra l’altro, del gruppo di Arraiolos per la promozione dell’integrazione europea. In particolare, sempre nel discorso al Brindisi, Mattarella ha ricordato, contro vecchi e nuovi rigurgiti euroscettici, che essere in Ue significa beneficiare di vantaggi: l’Irlanda stessa, ha osservato Mattarella “e’ un messaggio possente per chi ancora esita a riconoscere i benefici che derivano ai singoli Paesi dall’appartenenza all’Unione Europea”. E solo una “maggiore integrazione” e’ la risposta alle sfide di oggi.


Un legame, quello tra Italia e Irlanda, solido – negli scambi culturali ed economici, oltre che nella speciale attenzione a temi come l’immigrazione, essendo entrambi popoli di emigranti – e rinsaldato da un comune sentire. Basti pensare che, come racconta Corinna Salvadori Lonergan dantista e docente emerita al Trinity College, tuttora “Dante suscita tantissimo interesse tra gli studenti irlandesi per la sua attualità, per la capacità di raffigurare nei suoi scritti anche il mondo moderno. Come non pensare, infatti, alle sue osservazioni sull’economia e sulla cupidigia davanti al fallimento della Lehman Brothersà Cose da cui gli studenti restano incantati”.

Mattarella a Dublino tra integrazione Ue e aspirazione alla pace

Mattarella a Dublino tra integrazione Ue e aspirazione alla paceDublino, 20 mag. (askanews) – (Dall’inviata Veronica Passeri). Poco più di un giorno a Dublino per inaugurare il Parco Italia a Lucan House, la storica residenza dell’ambasciatore d’Italia ora passata di proprietà alla contea di Dublino sud, ma anche per rinsaldare il legame di sintonia, personale e di visione politica, con il presidente irlandese Michael D.Higgins. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e’ tornato in Irlanda per una visita di cortesia – dopo quella di Stato nel 2018 – che, iniziata ieri mattina, si è conclusa nel pomeriggio.


Poche ore ma sufficienti ai due capi di Stato per confrontarsi informalmente sui principali dossier del momento, dall’Ucraina alla situazione in Medioriente, con la tragedia in atto a Gaza che ha scosso le opinioni pubbliche europee e scatenato le proteste degli studenti. E, difatti, anche a Dublino gli universitari si sono mobilitati: gli studenti del Trinity College si sono accampati per giorni negli spazi del prestigioso ateneo per chiedere (e, pare, ottenere) il disinvestimento da parte dell’università irlandese nelle società israeliane. Quanto sta accadendo sia in Ucraina che in Medioriente spinge, lo ha ricordato Mattarella, nel discorso al Brindisi per il pranzo di Stato offertogli da Higgins, a “rafforzare il nostro impegno per un ruolo sempre più incisivo dell’Unione Europea, attore di pace sin dalla sua nascita”. A meno di un mese dalle elezioni Europee, poi, il futuro dell’Ue tra sfide e rischi, non poteva non essere nell’agenda dello scambio di vedute dei due presidenti, entrambi membri, tra l’altro, del gruppo di Arraiolos per la promozione dell’integrazione europea. In particolare, sempre nel discorso al Brindisi, Mattarella ha ricordato, contro vecchi e nuovi rigurgiti euroscettici, che essere in Ue significa beneficiare di vantaggi: l’Irlanda stessa, ha osservato Mattarella “e’ un messaggio possente per chi ancora esita a riconoscere i benefici che derivano ai singoli Paesi dall’appartenenza all’Unione Europea”. E solo una “maggiore integrazione” e’ la risposta alle sfide di oggi.


Un legame, quello tra Italia e Irlanda, solido – negli scambi culturali ed economici, oltre che nella speciale attenzione a temi come l’immigrazione, essendo entrambi popoli di emigranti – e rinsaldato da un comune sentire. Basti pensare che, come racconta Corinna Salvadori Lonergan dantista e docente emerita al Trinity College, tuttora “Dante suscita tantissimo interesse tra gli studenti irlandesi per la sua attualità, per la capacità di raffigurare nei suoi scritti anche il mondo moderno. Come non pensare, infatti, alle sue osservazioni sull’economia e sulla cupidigia davanti al fallimento della Lehman Brothers. Cose da cui gli studenti restano incantati”. (Foto di repertorio).

Sprint Commissioni Camera su ddl sicurezza,protesta opposizioni

Sprint Commissioni Camera su ddl sicurezza,protesta opposizioniRoma, 20 mag. (askanews) – Le commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia della Camera avranno quattro giorni di tempo per esaminare il ddl sicurezza, atteso in aula lunedì 27 maggio prossimo. Oggi si chiudono le audizioni – iniziate il 16 maggio – e domani alle 13 scadrà il termine per gli emendamenti. Il mandato al relatore dovrà arrivare entro questa settimana. È quanto stabilito oggi dall’ufficio di presidenza delle Commissioni riunite.


Protestano le opposizioni che sottolineano come il ddl di iniziativa governativa (Piantedosi-Nordio-Crosetto), approvato lo scorso novembre in Consiglio dei ministri e presentato alla Camera il 22 gennaio, sia stato “scongelato” a ridosso delle elezioni europee dopo mesi di inattività: due sedute di discussione generale a febbraio in commissioni e poi nulla fino al 16 maggio quando sono iniziate le audizioni. “Ormai la destra ha imposto un nuovo modello, quello in base al quale si legifera per necessità elettorali. Le necessità reali del Paese vengono dopo”, denuncia Filiberto Zaratti, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Affari costituzionali della Camera. “All’improvviso – sottolinea – ora si prevede la discussione addirittura dell’Assemblea di Montecitorio il prossimo 27 maggio, una manciata di giorni per esaminarlo e via. Questa modalità è antidemocratica, autoritaria, lesiva degli interessi del Paese.Ovviamente noi chiediamo che venga modificato il calendario d’Aula e venga data la possibilità al Parlamento di analizzare il provvedimento senza alcuna forzatura da parte della maggioranza”. Domani è prevista una conferenza dei capigruppo dopo che il governo avrà posto – intorno alle 17,30 – la questione di fiducia in aula alla Camera sul decreto superbonus e in quella sede le opposizioni chiederanno che venga modificato il calendario rinviando l’approdo in aula per consentire un’esame più approfondito del testo. L’impressione è che la maggioranza, stavolta su impulso di Fratelli d’Italia, voglia replicare quanto fatto con il ddl autonomia forzando i tempi d’esame in commissione per arrivare in aula e svolgere la discussione generale prima delle europee rinviando poi i voti sugli emendamenti a dopo le elezioni.

Novara: “Evento storico costituzione Ordine Pedagogisti ed Educatori”

Novara: “Evento storico costituzione Ordine Pedagogisti ed Educatori”Roma, 20 mag. (askanews) – “Si tratta di un evento storico che, finalmente, allinea l’Italia al resto d’Europa e del mondo, riconoscendo la scienza pedagogica come parte fondamentale per la crescita e lo sviluppo, nei bambini e nelle bambine, della migliore capacità di sviluppo e di convivenza”: lo ha affermato Daniele Novara, autore e pedagogista, in un comunicato, dopo che il 16 Aprile il senato italiano ha deliberato la costituzione dell’ordine dei pedagogisti e degli educatori.


Sul tema è in programma un incontro online e gratuito il prossimo 22 maggio alle 21 dal titolo “Una scienza, quella pedagogica, di cui la scuola sente ancora un grande bisogno”, che Novara terrà assieme a Maria Angela Grassi, presidente ANPE che per prima ha promosso la Legge sull’Ordine dei pedagogisti. “Il pedagogista organizza e sostiene i processi educativi e di apprendimento. È una figura di sistema, necessaria per far funzionare adeguatamente non solo l’istituzione scolastica ma anche i processi educativi nelle famiglie e in tutti quegli ambiti, come lo sport, dove esiste un rapporto tra adulti e nuove generazioni. Una presenza del pedagogista sostiene il compito educativo dal punto di vista tecnico e anche motivazionale”, ha sottolineato ancora il pedagogista. “Con la nuova normativa ci attendiamo che finalmente le scuole mettano nel loro staff questa figura così importante che potrà essere un fattuale supporto per tutta la comunità di apprendimento, in grado di sostenere non solo gli alunni e le alunne, con le loro motivazioni e inclinazioni, ma anche il corpo docente e le famiglie che sempre più necessitano di un aiuto professionale e di una forte alleanza educativa”, ha aggiunto.


“D’altronde, come disse Jean Piaget Interrogato sulle sue idee in materia di pedagogia “Non ho opinioni sulla pedagogia. Il problema dell’educazione mi interessa vivamente perché ho l’impressione che ci sia moltissimo da riformare e trasformare, ma penso che il ruolo dello psicologo sia prima di tutto quello di fornire dei fatti che la pedagogia possa utilizzare e non quello di mettersi al suo posto per dare consigli”, ha concluso Novara. Qui i dettagli sull’evento:


Facciamo Ordine sulla Pedagogia

Europee, Tajani: mai alleanze con Le Pen e Afd, Lega è diversa

Europee, Tajani: mai alleanze con Le Pen e Afd, Lega è diversaRoma, 20 mag. (askanews) – “Non faremo alleanze con chi è contro l’Europa, con chi vuole uscire dall’euro, con chi vuole uscire dalla Nato. È impossibile per noi fare alleanze con chi nel gruppo Identità e democrazia non condivide le nostre idee: la Lega è diversa ma Rassemblement National e Afd hanno posizioni culturali e ideali diverse dalle nostre”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e segretario di Fi, Antonio Tajani, a margine di una conferenza stampa nella sede del partito.


“Noi del Ppe siamo la forza che esprimerà il prossimo presidente del Parlamento europeo. La mia maggioranza ideale sarebbe quella che ho guidato nel 2017 popolari-liberali-conservatori. Ha sconfitto la sinistra coi fatti e coi voti. Tutto dipenderà dal voto dei cittadini”, ha aggiunto.

Meloni: mancato confronto tv con Schlein occasione persa

Meloni: mancato confronto tv con Schlein occasione persaRoma, 20 mag. (askanews) – “Mi dispiace molto perchè secondo me è un’occasione persa, molti mi hanno chiesto chi te lo fa fare? Soprattuto se sei in vantaggio, secondo me il confronto è sempre bello, aiuta cittadini a capire cosa sta accadendo”. Così la premier Giorgia Meloni a Mattino Cinque risponde a proposito del mancato confronto con tv con la segretaria del Pd Elly Schlein.


A proposito della par condicio Meloni ha aggiunto: “Fermo retstando che se dicessi adesso che voglio modificare la par condicio per settimane i giornalono scriverebbero che il governo è autoritario, sono materia di cui è meglio non se ne occupi il governo, se ne dovrebbe occupare il Parlamento. La legge è la stessa che c’è sempre stata”.