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Università, Fontana: c’è riduzione laureati, indebolite nostre imprese

Università, Fontana: c’è riduzione laureati, indebolite nostre impreseRoma, 19 dic. (askanews) – “In un mondo in costante evoluzione, le università italiane hanno dimostrato una notevole capacità di adattamento e innovazione. Negli ultimi anni, l’offerta formativa è stata diversificata per tenere conto anche del crescente interesse per le discipline scientifiche e tecnologiche. Sono inoltre migliorati diversi indicatori, come la diminuzione rispetto al passato del numero degli studenti fuoricorso e l’età media di laurea. Ma oggi i centri universitari devono affrontare sfide molto complesse. Il calo demografico, in particolare, sta producendo un impatto significativo sulle iscrizioni, con potenziali ripercussioni sul mercato del lavoro e sulla competitività del Paese. Secondo una recente indagine dell’Area Studi Mediobanca, entro il 2041 potremmo perdere circa 415.000 studenti universitari, pari a più del 21% degli attuali iscritti. La riduzione dei laureati potrebbe causare una carenza di personale qualificato in settori strategici, indebolendo le nostre imprese a livello internazionale”. Lo ha detto il presidente della Camera Lorenzo Fontana intervenendo agli Stati generali dell’Università.


L’evoluzione tecnologica, ha continuato Fontana, “rende poi necessario un periodico aggiornamento dei programmi di studio e delle competenze dei docenti, per evitare il rapido superamento dei saperi trasmessi”. Per quanto riguarda l’impiego delle nuove risorse digitali, per il presidente della Camera “occorre trovare il giusto equilibrio. È essenziale coniugare le potenzialità di questi strumenti con metodi di insegnamento che restino basati su un rapporto diretto tra docenti e studenti”.


Insomma, ha concluso, “l’università si trova di fronte a una fase cruciale, che offre al tempo stesso opportunità di rinnovamento e di rilancio. Auspico dunque che queste giornate di lavori possano fornire spunti e riflessioni utili anche al dibattito parlamentare e favorire un dialogo sempre più sinergico tra Istituzioni, rappresentanti del mondo accademico ed esperti”.

Iraq, Mattarella ai militari: azione preziosa e messaggio di amicizia

Iraq, Mattarella ai militari: azione preziosa e messaggio di amiciziaRoma, 19 dic. (askanews) – “La nostra presenza è molto apprezzata e si svolge con grande professionalità, è una condizione delicata quella nella regione ma la nostra presenza contribuisce a trasmettere serenità. E’ un compito talmente importante e vi ringrazio per quanto fate, auguri a tutti coloro che sono con voi in questa missione, per il Natale e il nuovo anno”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto ai militari italiani impegnati nella missione in Iraq in videocollegamento presso il comando operativo di vertice interforze a Roma dove è accompagnato dal ministro della difesa Guido Crosetto.


“La presenza italiana a Erbil dimostra quanto sia accorta e preziosa la nostra presenza in un paese così articolato come componeneti nazionali – ha aggiunto il capo dello Stato -, l’attività di addestramento che viene svolta è preziosa per le forze armate locali ma è anche un messaggio di amicizia da parte dell’Italia che viene ricambiato con riconoscenza e apprezzamento e contribuisce alla stabilità e alla crescita della capacità professionale e all’amicizia nei confronti dell’Italia per questo il vostro compito è particolarmente importante. Riflette la complessità del quadro iracheno e l’importanza della nostra missione”.

Iraq, Mattarella ai militari: azione preziosa e messaggio amicizia

Iraq, Mattarella ai militari: azione preziosa e messaggio amiciziaRoma, 19 dic. (askanews) – “La nostra presenza è molto apprezzata e si svolge con grande professionalità, è una condizione delicata quella nella regione ma la nostra presenza contribuisce a trasmettere serenità. E’ un compito talmente importante e vi ringrazio per quanto fate, auguri a tutti coloro che sono con voi in questa missione, per il Natale e il nuovo anno”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto ai militari italiani impegnati nella missione in Iraq in videocollegamento presso il comando operativo di vertice interforze a Roma dove è accompagnato dal ministro della difesa Guido Crosetto.


“La presenza italiana a Erbil dimostra quanto sia accorta e preziosa la nostra presenza in un paese così articolato come componeneti nazionali – ha aggiunto il capo dello Stato -, l’attività di addestramento che viene svolta è preziosa per le forze armate locali ma è anche un messaggio di amicizia da parte dell’Italia che viene ricambiato con riconoscenza e apprezzamento e contribuisce alla stabilità e alla crescita della capacità professionale e all’amicizia nei confronti dell’Italia per questo il vostro compito è particolarmente importante. Riflette la complessità del quadro iracheno e l’importanza della nostra missione”.

Riunione sui migranti a Bruxelles, Meloni spinge “soluzioni innovative”

Riunione sui migranti a Bruxelles, Meloni spinge “soluzioni innovative”Bruxelles, 19 dic. (askanews) – Definizione di “Paesi sicuri” e “Paesi terzi sicuri”, esplorazione di “soluzioni innovative” per affrontare la questione delle migrazioni irregolari. Questi i temi al centro della riunione informale, a margine del Consiglio europeo di Bruxelles, promossa dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dai colleghi danese e olandese Mette Friedriksen e Dick Schoof. Hanno preso parte all’incontro anche i leader di Cipro, Grecia, Malta, Repubblica Ceca, Polonia, Svezia e Ungheria, oltre alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen.


La presidente della Commmissione – riferisce Palazzo Chigi – “ha illustrato i principali filoni di lavoro indicati nella lettera sulla migrazione dello scorso lunedì, concentrandosi sulla proposta di nuovo quadro giuridico in tema di rimpatri che la Commissione intende presentare nei primi mesi del 2025”. Meloni, “oltre a sostenere la rapida presentazione e finalizzazione della nuova proposta legislativa, si è soffermata sulla rilevanza delle soluzioni innovative nel contrastare la migrazione irregolare, soprattutto per spezzare il ‘modello di business’ dei trafficanti di esseri umani e, allo stesso tempo, consentire di focalizzare gli sforzi di accoglienza europea nei confronti di chi ha effettivamente diritto alla protezione internazionale”.


La discussione “si è concentrata sull’esigenza di disporre di un quadro normativo europeo sempre più chiaro ed efficace con, in particolare, il rafforzamento dei concetti di Paese sicuro di origine e Paese terzo sicuro per sostenere le soluzioni innovative, a partire dal modello Italia-Albania e dalla possibile creazione di ‘returns hubs’ in Paesi terzi. Particolare interesse è emerso anche verso il rafforzamento dell’azione europea lungo le rotte migratorie con UNHCR e IOM in tema di rimpatri volontari assistiti”. I leader presenti, “esprimendo apprezzamento sia per la lettera della Presidente von der Leyen sia per il taglio operativo delle Conclusioni in tema di migrazione in approvazione al Consiglio europeo odierno, hanno concordato di continuare a mantenere uno stretto raccordo con l’obiettivo di rafforzare e rendere sempre più efficace la politica migratoria dell’Unione Europea”.

Università, Fontana: legame atenei-territori chiave per crescita comunità

Università, Fontana: legame atenei-territori chiave per crescita comunitàRoma, 19 dic. (askanews) – “Questi Stati Generali rappresentano un’importante occasione per riflettere sulle prospettive future del sistema universitario. Nella società della conoscenza, la ricerca e la formazione specialistica sono le fondamenta dello sviluppo civile ed economico di un Paese. Oltre a guidare il progresso tecnologico, sono strumenti indispensabili per la nostra democrazia chiamata a preparare i cittadini e i professionisti del futuro. In questo senso, le nostre università hanno una grande responsabilità, ma non solo. Significativo è per esempio il legame tra i territori e gli atenei, un rapporto virtuoso che svolge un ruolo chiave per la crescita di intere comunità”. Lo afferma il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana intervenendo a Montecitorio agli Stati Generali dell’Università.

Manovra approda in aula alla Camera, opposizioni infuriate: governo assente

Manovra approda in aula alla Camera, opposizioni infuriate: governo assenteRoma, 19 dic. (askanews) – La manovra è approdata questa mattina nell’Aula della Camera per la discussione generale ed è stato subito scontro con le opposizioni. La seduta, iniziata alle 8, è stata sospesa per l’assenza di un rappresente del governo (e poi ripresa con l’arrivo della sottosegretaria all’Economia Lucia Albano). Immediata la protesta delle opposizioni.


“Presidente, dopo l’alba degli emendamenti viventi, il Governo si finge morto e non si presenta in Aula per la discussione generale della legge di bilancio? Altro che aspettare la bollinatura per rimandare, magari, il testo, l’allegato A, in commissione bilancio. Ma lei si rende conto della gravità istituzionale dell’assenza in quei banchi vuoti? Ci avete costretto a una discussione generale alle 8 di mattina e, poi, oltre a mancare le risorse per i servizi necessari, oltre ai tagli lineari, dobbiamo scoprire che mancano i soldi per le sveglie?”, ha attaccato Marco Grimaldi di Avs. Seguito a ruota da Benedetto della Vedova (+Europa) che ha parlato di assenza “inqualificabile e gravissima”. Entrambi hanno chiesto al presidente della Camera Lorenzo Fontana di convocare la premier Giorgia Meloni. Il dem Federico Fornaro, alla ripresa dei lavori alle 8.35, ha invitato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, a venire a “scusarsi”.


“Assistiamo all’ennesima assoluta mancanza di rispetto nei confronti di questo parlamento e chiediamo l’intervento di Fontana. In queste settimane abbiamo assistito a una gestione pessima dei lavori sulla Legge di Bilancio, una confusione totale, con emendamenti che arrivavano all’ultimo minuto. Quasi certamente dovremo tornare in commissione e l’assenza del governo di stamani è la ciliegina sulla torta. Questo è il fantastico mondo di Giorgia. Nella vita reale, se un operaio arriva in ritardo rischia il licenziamento, mentre voi vi permettete il lusso di non presentarvi neanche. Mi sorge un dubbio: non è che gli esponenti di Governo non parlamentari e residenti a Roma stanno scioperando per non avere avuto l’aumento di stipendio come i non residenti? Compratevi una sveglia, siete senza vergogna. Maggioranza, governo: recuperate un minimo di dignità altrimenti andate a casa”, ha affermato in aula il deputato del Movimento 5 Stelle Leonardo Donno.

Migranti, Tajani: Salvini ha svolto suo ruolo, va assolto

Migranti, Tajani: Salvini ha svolto suo ruolo, va assoltoBruxelles, 19 dic. (askanews) – “Sono convinto che Salvini debba essere assolto”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antnio Tajani, a margine del summit Ppe a Bruxelles, a proposito della sentenza per il processo Open Arms, attesa per domani a Palermo.


“Mi pare veramente singolare – ha sottolineato – che un ministro che fa il proprio dovere venga incriminato, non bisogna mai utilizzare la giustizia a fini politici e questo mi pare un caso che crea certamente sospetti a questo proposito. Se fossi stato un magistrato avrei agito diversamente. I magistrati devono sempre rispettare il principio della tripartizione dei poteri che sono il fondamento della democrazia moderna: il potere giudiziario deve fare il potere giudiziario, il potere legislativo deve fare il potere legislativo e il potere esecutivo deve fare il potere esecutivo. In quel caso Salvini ha svolto il ruolo che deve svolgere il potere esecutivo e quindi mi auguro che ci sia un giudice in Sicilia che applichi la legge nel giusto modo”.

Meloni in Ue con priorità migranti e auto, oggi vertice su Ucraina

Meloni in Ue con priorità migranti e auto, oggi vertice su UcrainaBruxelles, 18 dic. (askanews) – E’ ancora il tema dei migranti la priorità di Giorgia Meloni nel primo Consiglio europeo della nuova legislatura, in programma domani a Bruxelles.


Gli sherpa italiani hanno lavorato – con successo, secondo fonti diplomatiche – per far inserire nelle conclusioni del summit un riferimento alle “soluzioni innovative” (modello Albania e simili) per la gestione della migrazione irregolare e un riferimento alla normativa sui rimpatri che la Commissione si è impegnata a presentare al più presto, assieme ad un invito a procedere “speditamente” alla sua approvazione. Allo stesso tempo, a margine dei lavori di domani, è stato convocato un nuovo incontro dei Paesi interessati a discutere informalmente delle cosiddette “nuove soluzioni”, dopo quello che si era svolto all’ultimo vertice Ue in ottobre per iniziativa dei capi di governo di Italia, Olanda e Danimarca, aperto a tutti gli altri colleghi disposti a partecipare. Questa volta, secondo quanto hanno riferito fonti dilomatiche a Bruxelles, a ospitare l’incontro sarà la delegazione olandese, mentre in ottobre era stata qualla italiana. In quel caso avevano partecipato anche la Repubblica Ceca, la Svezia, Cipro, la Grecia, la Polonia, Malta e l’Ungheria (come Paese che esercita la presidenza semestrale di turno del Consiglio Ue), più la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Al centro della discussione dovrebbero esserci, secondo le fonti, la nuova proposta legislativa sui rimpatri, che von der Leyen ha annunciato per il mese di marzo, e soprattutto la possibilità di utilizzare i trattamenti preferenziali nel commercio e la liberalizzazione dei visti con i Paesi terzi sicuri che non intendono riprendersi i propri cittadini, emigrati illegalmente nell’Ue, a cui è stato rifiutato l’asilo e che dovrebbero essere rimpatriati. “Dobbiamo fornire incentivi ai paesi d’origine affinché si riprendano i loro migranti. L’asilo deve essere concesso a chi ha il diritto di averlo, ma l’opinione pubblica non capisce perchè coloro che soni stati soggetti a una decisione di rimpatrio, poi restino qui nei nostri paesi”, hanno concluso le fonti.


Altro tema che sta a cuore alla premier è quello della competitività europea e in particolare la crisi dell’automotive. Italia e Repubblica Ceca hanno presentato un “non-paper” in cui si chiede, tra le altre cose, di bloccare le multe per le emissioni alle case costruttrici e di rivedere lo stop ai motori endotermici nel 2035. Domani sia Meloni che il collega Petr Fiala torneranno a porre la questione nel corso della sessione dedicata al ruolo globale dell’Ue. “Abbiamo contestato – ha ribadito questa mattina in Senato la presidente del Consiglio – la corsa all’elettrico non molto sensata. Non abbiamo la tecnologia e le materie prime, quindi non è una strategia efficace. Sono soddisfatta e ottimista perché molti Paesi ci stanno seguendo su questa strategia, bisogna continuare a lavorare. Si tratta di difendere una filiera fondamentale dell’industria”. Il maggiore fattore di incertezza per l’Ue resta comunque il ritorno alla Casa bianca di Donald Trump, in primo luogo per la guerra in Ucraina. Oggi a Bruxelles c’è il presidente Volodymyr Zelensky, che partecipa all’incontro a cena convocato dal segretario generale della Nato Mark Rutte, presenti la stessa Meloni, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, i ministri degli Esteri di Francia e Gran Bretagna (in rappresentanza di Emmanuel Macron e Keir Starmer), Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. Sul tavolo proprio il sostegno a Kiev – in vista di un possibile disimpegno degli Usa – compreso l’eventuale invio di una forza di interposizione in caso dell’avvio di un processo di pace. “Non possiamo rinunciare ai nostri territori, la Costituzione ucraina lo proibisce”. De facto” Crimea e Donbass “sono attualmente sotto il controllo russo, ma non abbiamo la forza di reclamarli. Possiamo solo contare sulla pressione diplomatica della comunità internazionale per costringere Putin a venire al tavolo delle trattative”, ha ammesso oggi il leader ucraino. A lui i 27, anche domani, ribadiranno pieno sostegno, ma nessuno nasconde la preoccupazione di fronte alla prospettiva di dover fare a meno dell’impegno, fin qui determinante, di Washington.


Nel pomeriggio l’Europa Building ha ospitato il summit Ue-Balcani Occidentali. Sulla questione della loro adesione all’Europa la linea di Meloni (che ha avuto un breve colloquio con il primo ministro Albanese Edi Rama) è da sempre molto chiara: “L’ingresso dei Balcani occidentali nell’Ue sancirebbe finalmente il completamento della riunificazione dell’Europa. Dobbiamo riconoscere i progressi compiuti e premiare i loro sforzi”.

Ue, sabato e domenica vertice Nord-Sud: focus su migranti e sicurezza

Ue, sabato e domenica vertice Nord-Sud: focus su migranti e sicurezzaBruxelles, 18 dic. (askanews) – Saranno migranti e sicurezza i temi al centro del primo vertice Nord-Sud in programma sabato e domenica prossimi in Lapponia. Organizzato dal primo ministro finlandese Petteri Orpo, il summit vedrà anche la partecipazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i premier di Grecia e Svezia Kyriakos Mitsotakis e Ulf Kristersson, e l’Alta rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza Kaja Kallas.


Sul tema della sicurezza la Finlandia ritiene necessario promuovere una maggiore comprensione reciproca tra Nord e Sud. Il Paese condivide con la Russia una frontiera di 1.340 chilometri ed è dunque particolarmente esposto ad atti di sabotaggio, minacce ibride e strumentalizzazione delle migrazioni. Essendo il confine estremo dell’Ue (ma anche della Nato) con la Russia, la Finlandia chiede maggior supporto dagli Stati membri. Secondo il governo del conservatore Orpo, la Russia – anche se in modo indiretto – ha un ruolo anche nella destabilizzazione del Medio Oriente e dell’Africa, con conseguenze sui flussi migratori, tema che sta invece particolarmente a cuore a Roma e Atene. “L’Europa – ha detto Orpo – deve assumersi maggiori responsabilità per la propria sicurezza. Ciò significa che i Paesi europei devono essere leader forti, sia nell’Ue che nella Nato. La nostra più grande minaccia è la Russia, che sta cercando di consolidare il potere e seminare discordia in Europa. La situazione geopolitica è molto impegnativa, ad esempio, anche in Medio Oriente e Nord Africa”.


Sullo sfondo della discussione, naturalmente, l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, con un possibile disimpegno Usa in Ucraina a cui l’Europa dovrà far fronte. Proprio di questo si parlerà questa sera a Bruxelles in un summit convocato dal segretario generale della Nato Mark Rutte, presenti anche il presidente Ucraino Volodymyr Zelensky, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. Non dovrebbero partecipare invece il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Keir Starmer, che saranno rappresentati dai rispettivi ministri degli Esteri. Al termine del summit finlandese non ci sarà una dichiarazione finale, data l’informalità dell’evento, ma è previsto che domenica i leader presenti rilascino dichiarazioni. A margine del confronto sono in programma anche alcuni incontri bilaterali.

Ue, sabato e domenica vertice Nord-Sud: focus migranti e sicurezza

Ue, sabato e domenica vertice Nord-Sud: focus migranti e sicurezzaBruxelles, 18 dic. (askanews) – Saranno migranti e sicurezza i temi al centro del primo vertice Nord-Sud in programma sabato e domenica prossimi in Lapponia. Organizzato dal primo ministro finlandese Petteri Orpo, il summit vedrà anche la partecipazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i premier di Grecia e Svezia Kyriakos Mitsotakis e Ulf Kristersson, e l’Alta rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza Kaja Kallas.


Sul tema della sicurezza la Finlandia ritiene necessario promuovere una maggiore comprensione reciproca tra Nord e Sud. Il Paese condivide con la Russia una frontiera di 1.340 chilometri ed è dunque particolarmente esposto ad atti di sabotaggio, minacce ibride e strumentalizzazione delle migrazioni. Essendo il confine estremo dell’Ue (ma anche della Nato) con la Russia, la Finlandia chiede maggior supporto dagli Stati membri. Secondo il governo del conservatore Orpo, la Russia – anche se in modo indiretto – ha un ruolo anche nella destabilizzazione del Medio Oriente e dell’Africa, con conseguenze sui flussi migratori, tema che sta invece particolarmente a cuore a Roma e Atene. “L’Europa – ha detto Orpo – deve assumersi maggiori responsabilità per la propria sicurezza. Ciò significa che i Paesi europei devono essere leader forti, sia nell’Ue che nella Nato. La nostra più grande minaccia è la Russia, che sta cercando di consolidare il potere e seminare discordia in Europa. La situazione geopolitica è molto impegnativa, ad esempio, anche in Medio Oriente e Nord Africa”.


Sullo sfondo della discussione, naturalmente, l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, con un possibile disimpegno Usa in Ucraina a cui l’Europa dovrà far fronte. Proprio di questo si parlerà questa sera a Bruxelles in un summit convocato dal segretario generale della Nato Mark Rutte, presenti anche il presidente Ucraino Volodymyr Zelensky, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. Non dovrebbero partecipare invece il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Keir Starmer, che saranno rappresentati dai rispettivi ministri degli Esteri. Al termine del summit finlandese non ci sarà una dichiarazione finale, data l’informalità dell’evento, ma è previsto che domenica i leader presenti rilascino dichiarazioni. A margine del confronto sono in programma anche alcuni incontri bilaterali.