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Teatro di Roma, Schlein: per Meloni la cultura è solo questione di poltrone

Teatro di Roma, Schlein: per Meloni la cultura è solo questione di poltroneMilano, 21 gen. (askanews) – “La destra al Governo, nazionale e regionale che sia, ha sempre e solo la stessa ossessione: occupare poltrone, promuovere gli amici, controllare attraverso i propri uomini le articolazioni del Paese. Quando questo si fa in sfregio alla cultura, significa che abbiamo superato il livello di allarme”. Lo afferma in una nota la segretaria del PD Elly Schlein, per la quale “quanto è successo al Teatro di Roma inquieta e preoccupa anche per le circostanze di questo vero e proprio blitz: la decisione è stata presa, infatti, con una forzatura violenta della procedura, in assenza anche del Presidente del CdA. E ciò che sconcerta ancora di più è che tutto questo avvenga in un luogo della cultura e fa di questo atto una vergogna anche sul piano intellettuale e morale”, conclude.

De Luca: dibattito Meloni-Schlein? Ci addormenteremo in piedi

De Luca: dibattito Meloni-Schlein? Ci addormenteremo in piediNapoli, 20 gen. (askanews) – “Secondo me ci addormenteremo in piedi”. Così, a Bari, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, alla presentazione del suo libro ‘Nonostante il Pd’, con il governatore della Puglia, Michele Emiliano. De Luca ha risposto così a chi gli chiedeva del confronto televisivo in programma fra Elly Schlein e Giorgia Meloni. “Ho ascoltato la conferenza stampa della Meloni – ha aggiunto – stavo tornando in macchina dal Cilento e dopo mezz’ora mi sono addormentando. Mi sono svegliato solo per sentire alcune palle della Meloni”.

Vertice Meloni-Erdogan a Istanbul, focus su migranti e M.O.

Vertice Meloni-Erdogan a Istanbul, focus su migranti e M.O.Roma, 20 gen. (askanews) – E’ durato oltre due ore il vertice tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente della Repubblica turca Recep Tayyip Erdogan, nel palazzo presidenziale di Vahdettin a Istanbul, prima visita bilaterale della premier in Turchia dopo diversi incontri tra i due leader a margine di eventi multilaterali nel corso del 2023. L’incontro è stato l’occasione per rinsaldare il rapporto tra due Paesi partner, amici e alleati, secondo quanto si apprende al termine dell’incontro.

E’ stato fatto il punto delle relazioni bilaterali in tutte le sue dimensioni: politiche e di difesa, economiche e culturali. E’ stato constatato l’eccellente stato delle relazioni economiche con un interscambio commerciale che ha superato i 25 miliardi di euro e si avvicina all’obiettivo condiviso dai Governi di almeno 30 miliardi di interscambio entro il 2030. Sono state passate in rassegna le diverse opportunità economiche per le aziende italiane tra cui Leonardo nonché la possibilità di organizzare quanto prima la Commissione congiunta economico commerciale (JETCO) assieme ad un business forum.

Altro tema affrontato ha riguardato il rafforzamento della cooperazione migratoria dove la collaborazione dello scorso anno ha portato ad una riduzione del 56% dei flussi irregolari lungo il corridoio Italia- Turchia. La cooperazione in questo ambito sarà sempre più stretta anche in relazione alla Libia dove i rispettivi Ministeri degli Esteri intendono concludere presto una intesa. Il lungo incontro ha permesso anche un confronto sui grandi temi globali anche alla luce della Presidenza italiana del G7 con particolare riferimento alla guerra a Gaza e all’invasione russa in Ucraina.

La presidente del Consiglio ha espresso grande apprezzamento per i costanti sforzi di mediazione diplomatica di Ankara con particolare riferimento alla riattivazione della Black Sea Grain Initiative per sbloccare l’invio del grano dai porti ucraini dopo che nel luglio scorso la Russia non ha rinnovato l’accordo. I due Leader hanno discusso della sicurezza e dello sviluppo del Mediterraneo con un focus particolare sulla Libia, nonché del futuro dell’Africa anche in vista del prossimo Vertice di Roma. L’incontro ha infine rappresentato un’occasione per avere uno scambio di idee sulle relazioni Ue – Turchia in ambito politico, economico e commerciale anche alla luce della recente Comunicazione congiunta della Commissione e dell’Alto Rappresentante Ue.

Schlein: promesse mancate in tema di immigrazione, ora dobbiamo ricucire le ferite

Schlein: promesse mancate in tema di immigrazione, ora dobbiamo ricucire le feriteRoma, 20 gen. (askanews) – In tema di immigrazione il Pd vuole operare una “ricucitura rispetto alle ferite, alle fratture, che in questi anni si erano prodotte”. Lo ha detto la segretaria Elly Schlein parlando alla conferenza del partito sui migranti, lamentando le “promesse mancate della politica e, ahimè, anche del nostro partito”.

“E’ con un po di emozione che abbiamo vissuto questo momento, lo sentiamo finalmente come la riapertura di questo luogo a una riflessione condivisa, Con grande umiltà ci mettiamo a disposizione per fare questo lavoro di confronto costante per scrivere politiche dell’accoglienza, di asilo, dell’immigrazione, dell’inclusione sociale veramente degne di questo nome”. E accanto a questo, naturalmente, la “riforma cittadinanza: chi come me si è tanto occupato di questi temi ha sempre attenzione di tenere un po distinte queste due grandi riforme”.

Migranti, Schlein: promesse mancate, dobbiamo ricucire ferite

Migranti, Schlein: promesse mancate, dobbiamo ricucire feriteRoma, 20 gen. (askanews) – In tema di immigrazione il Pd vuole operare una “ricucitura rispetto alle ferite, alle fratture, che in questi anni si erano prodotte”. Lo ha detto la segretaria Elly Schlein parlando alla conferenza del partito sui migranti, lamentando le “promesse mancate della politica e, ahimè, anche del nostro partito”.

“E’ con un po’ di emozione che abbiamo vissuto questo momento, lo sentiamo finalmente come la riapertura di questo luogo a una riflessione condivisa, Con grande umiltà ci mettiamo a disposizione per fare questo lavoro di confronto costante per scrivere politiche dell’accoglienza, di asilo, dell’immigrazione, dell’inclusione sociale veramente degne di questo nome”. E accanto a questo, naturalmente, la “riforma cittadinanza: chi come me si è tanto occupato di questi temi ha sempre attenzione di tenere un po’ distinte queste due grandi riforme”.

Mattarella apre Pesaro2024: la cultura è un lievito per la pace, no al pensiero unico

Mattarella apre Pesaro2024: la cultura è un lievito per la pace, no al pensiero unicoPesaro, 20 gen. (askanews) – Identità di Paese che si fa “inimitabile” e “attraente” grazie alla “pluralità delle culture” che la compongono, “radici” da preservare inquadrandole, però, in quella “coesione sociale” che è alla base “del nostro patto costituzionale”. Sergio Mattarella arriva alla Vitrifrigo Arena accolto dalla standing ovation degli ottomila che partecipano alla cerimonia per l’avvio – tra inno nazionale, inno europeo ed overture da “La Gazza Ladra” di Gioacchino Rossini, pesarese doc – dell’anno che vede Pesaro capitale italiana della cultura.

Ci sono duemila studenti che applaudono, cento sindaci, duecento giornalisti accreditati. Il sindaco Dem Matteo Ricci parla con orgoglio del traguardo-punto di partenza raggiunto dalla città e non resiste a una stoccata sull’attualità che vede il ddl Calderoli sull’autonomia all’esame del Senato: “L’Italia non è solo le grandi città, l’Italia in questo momento storico va ricucita e non differenziata”. Si tiene lontano dall’agone politico, invece, il governatore della Regione, Francesco Acquaroli, che si limita a elogiare il riconoscimento del valore delle Marche. Quando tocca a lui tirare le fila della manifestazione, condotta da Paolo Bonolis che “torna” per l’occasione sulle reti Rai, Mattarella sceglie di coniugare la parola cultura con l’aspirazione alla pace. E’ “una stagione difficile”, “drammatica”, “l’uomo – osserva il capo dello Stato – sembra proteso a distruggere quel che ha costruito, a vilipendere la propria stessa dignità”. Così l’Europa si ritrova con la guerra alle porte di casa e sono “guerre che ci riguardano” perché la pace sta nel Dna stesso dell’Ue, “tornata a vivere con la pace e nella pace” generando “libertà ed uguaglianza”. Ecco perché la pace chiama “alla responsabilità i governanti”, “le comunità e le persone non meno degli Stati”.

Proprio la cultura – una cultura che, puntualizza Mattarella, “è libera da ogni ideologia” e “mai separata dalla vita quotidiana e dall’insieme dei diritti e dei doveri scanditi dalla Costituzione” – “è lievito che può rigenerare la pace” e con essa i “valori umani” che le guerre annegano “nell’odio, nel rancore, nella vendetta indotti dagli estremismi nazionalistici”. Una cultura quindi che “non sopporta restrizioni e confini”, che rispetta le opzioni di ogni cittadino e, in una società globalizzata e in qualche modo dominata dal manicheismo dei social, “respinge la pretesa, sia di pubblici poteri o di grandi corporazioni, di indirizzare le sensibilità verso il monopolio di un pensiero unico”. Non c’è posto, insomma, nella cultura che aspira alla pace e all’uguaglianza per nazionalismi, steccati o rivendicazione di “radici” usate per dividere e non per unire. E tornano preziose, in questa visione, le parole che Mariangela Gualtieri, una delle maggiori voci della poesia contemporanea, recita sul palco di Pesaro 2024: “Ringraziare desidero perché sono tornate le lucciole/ e per noi, per quando siamo ardenti e leggeri/ per quando siamo allegri e grati/ per la bellezza delle parole, natura astratta di Dio/ per la lettura, per la scrittura che ci fanno esplorare noi stessi e gli altri/ per la quiete della casa/ per i bambini che sono nostre divinità domestiche”.

Mattarella: cultura non sopporta restrizioni, no pensiero unico

Mattarella: cultura non sopporta restrizioni, no pensiero unicoPesaro, 20 gen. (askanews) – La cultura “non sopporta restrizioni o confini, pretende il rispetto delle opzioni di ogni cittadino, respinge la pretesa, sia di pubblici poteri o di grandi corporazioni, di indirizzare le sensibilità verso il monopolio di un pensiero unico”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando alla Vitrifrigo Arena di Pesaro.

“Se la cultura è sapere, creatività, emozione, passione, sentimento, ebbene, è il presupposto delle nostre libertà, inclusa quella di stare insieme”, ha aggiunto Mattarella. “Oltre che eredità del passato la cultura è soprattutto presente e futuro, non semplice consumo di ciò che è casualmente disponibile: è un passaggio di testimone da una generazione all’altra. Il passaggio del testimone è uno dei compiti più importanti che appartengono a una comunità e alla sua civiltà. Un grande momento di civiltà, oltre che un dovere” ha concluso il capo dello Stato.

Mattarella: la cultura libera da ogni ideologia

Mattarella: la cultura libera da ogni ideologiaPesaro, 20 gen. (askanews) – “La cultura. Libera da ogni ideologia, mai separata dalla vita quotidiana e dall’insieme dei diritti e dei doveri scanditi dalla Costituzione. Diritti e doveri che ci rendono e ci fanno sentire partecipi della comunità nazionale; cui conferiamo vita con le nostre diversità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo alla Vitrifrigo Arena alla cerimonia per Pesaro capitale italiana della cultura 2024.

“Quella cultura che, proprio per la natura dei processi storici che hanno caratterizzato il progressivo divenire dell’Italia, è fatta di rapporti con i Paesi vicini, con gli altri popoli, con le aspirazioni proprie alla dimensione europea” ha sottolineato Mattarella. “Da questo patrimonio, dalla civiltà che ne è derivata, viene un appello alla responsabilità – ha concluso -. Responsabilità di capitalizzare il valore della libertà della cultura oggi e per l’avvenire, insieme alla consapevolezza che si tratta di un patrimonio indivisibile per tutta l’umanità”. “E’ l’espressione della pluralità delle culture che fanno così attraente la nostra Patria e che rendono inimitabile la nostra identità”.

“Radici che vanno, quindi, valorizzate e preservate, nella loro peculiarità. Radici che, tutte insieme, contribuiscono a definire l’immagine del nostro Paese”, ha aggiunto il capo dello Stato sottolineando che “l’unità d’Italia ha trovato con la Repubblica e il conseguente rispetto del sistema delle autonomie – per millenni, tanta parte della nostra tradizione – la possibilità di raccogliere il meglio delle tradizioni civiche delle nostre popolazioni e di esprimerle e consolidarle nei valori di coesione sociale alla base del nostro patto costituzionale”. “E’ la cultura espressa in tutti i questi luoghi, con le sue diverse sensibilità e la sua irriducibilità a pretesi stereotipi, a essere alla base di tutto questo” ha concluso.

Mattarella: identità da pluralità culture, valore coesione sociale

Mattarella: identità da pluralità culture, valore coesione socialePesaro, 20 gen. (askanews) – “E’ l’espressione della pluralità delle culture che fanno così attraente la nostra Patria e che rendono inimitabile la nostra identità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo alla Vitrifrigo Arena alla cerimonia per Pesaro capitale italiana della cultura 2024.

“Radici che vanno, quindi, valorizzate e preservate, nella loro peculiarità. Radici che, tutte insieme, contribuiscono a definire l’immagine del nostro Paese”, ha aggiunto il capo dello Stato sottolineando che “l’unità d’Italia ha trovato con la Repubblica e il conseguente rispetto del sistema delle autonomie – per millenni, tanta parte della nostra tradizione – la possibilità di raccogliere il meglio delle tradizioni civiche delle nostre popolazioni e di esprimerle e consolidarle nei valori di coesione sociale alla base del nostro patto costituzionale”. “E’ la cultura espressa in tutti i questi luoghi, con le sue diverse sensibilità e la sua irriducibilità a pretesi stereotipi, a essere alla base di tutto questo” ha concluso.

Meloni è a Istanbul, nel pomeriggio incontra Erdogan

Meloni è a Istanbul, nel pomeriggio incontra ErdoganRoma, 20 gen. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è a Istanbul, dove nel pomeriggio (alle 18.30 ora locale, le 16.30 in Italia) incontra il presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdogan, nel palazzo presidenziale di Vahdettin.

E’ la prima visita in Turchia per la premier dopo i colloqui tra i due leader avvenuti a margine degli incontri multilaterali di Bali, Vilnius, New York e Dubai, visita che punta – hanno spiegato fonti italiane – a confermare la strategicità del partenariato, a livello bilaterale, nel bacino del Mediterraneo e in ambito Nato. Secondo le stesse fonti, la missione della premier a Istanbul è finalizzata anche alla prosecuzione del percorso di rafforzamento della collaborazione in ambito migratorio e non mancherà un confronto sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza e sull’invasione russa dell’Ucraina, anche alla luce della Presidenza italiana del G7.

Sul tavolo anche il rafforzamento delle relazioni economiche bilaterali e l’organizzazione della prossima Commissione congiunta economica commerciale (Jetco), nonché il tema delle relazioni tra Unione europea e Turchia in ambito politico, economico e commerciale, anche alla luce della Comunicazione congiunta della Commissione e dell’Alto Rappresentante Ue denominata “Join (2023) 50 Final”.