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Accordo Iv-Azione, separazione consensuale del gruppo al Senato

Accordo Iv-Azione, separazione consensuale del gruppo al SenatoRoma, 8 nov. (askanews) – Seprazione consensuale del gruppo parlamentare al Senato fra Azione e Italia Viva. La Giunta del Regolamento del Senato presieduta dal presidente del Senato Ignaizo La Russa è tornata a riunirsi oggi dopo il nulla di fatto di ieri e ha preso atto dell’intervenuta intesa, rinuciando dunaque a esprimersi sul conflitto insorto sul nome di cui è venuta meno il presupposto. L’intesa prevede che i senatori di Azione (Calenda Gelmini Lombardo Versace) passino al gruppo Misto mentre i 7 renziani di Italia Viva (Renzi, Paita Borghi Scalfarotto Fregolent Musolino Sbriollini) mantengono il gruppo autonomo con la nuova denominazione Italia Viva-Renew Europa. L’intesa e il passaggio dei calendiani al Misto sarà ratificata, probabilmente già domnani, da una riunione dell’Ufficio di Preìsidenza del Senato.

“L’accordo raggiunto – commenta una nota di Azione- per la separazione dei gruppi con Italia Viva è pienamente soddisfacente per Azione. Ringraziamo la giunta e il Presidente per il lavoro fatto. Avevamo chiesto di fermare escamotage come i tentativi di cambiamenti di nome fatti senza le necessarie maggioranze. E così è avvenuto. Ora speriamo che la vicenda si chiuda anche alla Camera nei tempi più brevi possibili”. Se l’accordo sarà rispettato, infatti, nei prossimi giorni si ratificherà anche a Montecitorio la separazione consensuale parlamentare. Con rapporti di forza invertiti perchè alla Camera sono i deputati di Azione a essere in maggioranza nel gruppo.

Zerocalcare: l’Italia chieda alla Turchia la liberazione di Ocalan

Zerocalcare: l’Italia chieda alla Turchia la liberazione di OcalanRoma, 8 nov. (askanews) – Abdullah “Ocalan”, fondatore del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk), detenuto dal 1999 in Turchia, dove è stato condannato all’ergastolo, “ha dato un contributo fondamentale a quella che è stata l’esperienza democratica del nord della Siria, del Rojava, tutta quell’esperienza che anche in Occidente ha appassionato i tanti che hanno visto gli uomini e le donne curde combattere e respingere l’Isis sul campo. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza l’apporto di Ocalan, teorico e ideale, anche dal carcere”. Lo ha detto Michele Rech, in arte Zerocalcare, uscendo dalla Camera dei deputati dove ha partecipato a una conferenza stampa sui diritti del popolo curdo insieme, tra gli altri, al deputato di Avs Marco Grimaldi.

“Adesso – ha proseguito Zerocalcare parlando del leader del Pkk – è in una condizione di isolamento totale che, oltre ad essere inumana per lui”, fa sì che sia “anche impossibilitato a svolgere quel ruolo di pace e secondo me è importante che l’Italia faccia sua la richiesta della liberazione di Ocalan. Soprattutto per consentirgli di svolgere quel ruolo nel processo di pace che è impossibile finché lui si trova in quella condizione”.

Mattarella a Seoul: “convinto sostegno alla resistenza Ucraina”

Mattarella a Seoul: “convinto sostegno alla resistenza Ucraina”Seoul, 8 nov. (askanews) – “Il rispetto delle regole di cui la comunità internazionale si è dotata dopo la guerra è, per altro, costume che ci accomuna, e nutre la solidarietà nei confronti di Paesi verso i quali si esercita la violenza, come il caso che ci trova oggi uniti nel convinto sostegno alla resistenza dell’Ucraina contro la spietata guerra di aggressione della Federazione Russa”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso alla cena offerta dal presidente coreano in occasione della visita di Stato in Corea.

“In un mondo attraversato da tensioni e conflitti” ha sottolineato il capo dello Stato, Italia e Corea “riaffermano le ragioni della solidarietà che i nostri Paesi hanno saputo mostrarsi soprattutto nei momenti più difficili della loro storia e ribadisco la ferma intenzione di continuare a sostenere ogni iniziativa che possa contribuire alla pace e alla sicurezza nella penisola”.

Premierato,Casellati: penso sarà alle Camere la prossima settimana

Premierato,Casellati: penso sarà alle Camere la prossima settimanaRoma, 8 nov. (askanews) – “Io penso che” il ddl di riforma della costituzione sul premierato “atterrerà alle Camere la prossima settimana”. Lo ha detto la ministra delle Riforme, Elisabetta Alberti Casellati, a Rainews24.

A suo giudizio, le critiche delle opposizioni sono “tutte strumentalizzazioni perché nella nostra riforma non vengono toccate le prerogative del capo dello Stato. Non so a quale Costituzione si riferiscano, basta leggere gli articoli e ci si rende immediatamente conto che non c’è nulla che venga tolto al presidente della Repubblica”. “Il partito democratico e il M5s – osserva – propongono il cancellierato alla tedesca partendo dalla considerazione che il capo dello Stato non può essere toccato e non possono esserne toccate le prerogative. Ma cadono in una grande contraddizione perché il cancellierato alla tedesca dà amplissimi poteri al premier mentre al presidente della Repubblica ha meno poteri del nostro. Quindi c’è qualcosa che non mi torna”.

Pd,Calenda: sabato non vado in piazza con Schlein, penso serva altro

Pd,Calenda: sabato non vado in piazza con Schlein, penso serva altroRoma, 8 nov. (askanews) – Azione non parteciperà alla manifestazione indetta dal Pd, con l’adesione del M5s, prevista per l’11 novembre. “Rispetto chi va in piazza ma non ci sarò, non ho pregiudizi, sui contenuti sono disponibile a lavorare con chiunque, anche con i Cinquestelle, ma non credo – ha spiegato il leader di Azione Carlo Calenda intervistato a L’Aria che tira su La7 – che funzioni andare in piazza di continuo, io sono andato alla manifestazione pro Ucraina, ma sulla manovra io credo che il lavoro vada fatto spiegando agli italiani cosa si deve fare. Detto questo rispetto altre scelte”.

Albania pubblica l’intesa con Italia: 16,5 mln per rimborso spese

Albania pubblica l’intesa con Italia: 16,5 mln per rimborso speseRoma, 8 nov. (askanews) – Il governo albanese ha pubblicato sul proprio sito Internet il testo completo – compresi i due allegati – dell’accordo con il governo italiano per la realizzazione di due centri per migranti.

L’allegato 2 prevede, tra le altre cose, che “entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del protocollo, la parte italiana accredita” a titolo “di anticipo o di incameramento dei rimborsi, l’importo di 16,5 milioni di euro” per “il primo anno di attuazione del protocollo”. Previsto anche che “entro 90 giorni dall’entrata in vigore del protocollo la parte italiana apre presso una banca di secondo livello, operante nella Repubblica d’Albania, un conto corrente dedicato esclusivamente al deposito delle risorse relative al fondo di garanzia” per il pagamento delle spese sostenute dall’Albania.

Mattarella: in Ucraina si raggiunga presto una pace giusta e duratura

Mattarella: in Ucraina si raggiunga presto una pace giusta e duraturaSeoul, 8 nov. (askanews) – “Si raggiunga presto una soluzione di pace giusta, stabile, duratura, efficace e che si possa pensare anche alla ricostruzione di quel paese devastato dalla guerra”. È l’auspicio espresso dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e condiviso nel colloquio con il presidente della Repubblica di Corea, Yoon Suk Yeol, nel corso della visita di Stato in Corea. Nel colloquio, ha detto il capo dello Stato, “abbiamo parlato delle altre crisi internazionali e sull’Ucraina siamo concordi nel condannare l’aggressione russa e nel confermare il sostegno all’Ucraina”.

Ucraina, Mattarella: si raggiunga presto pace giusta e duratura

Ucraina, Mattarella: si raggiunga presto pace giusta e duraturaSeoul, 8 nov. (askanews) – “Si raggiunga presto una soluzione di pace giusta, stabile, duratura, efficace e che si possa pensare anche alla ricostruzione di quel paese devastato dalla guerra”. È l’auspicio espresso dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e condiviso nel colloquio con il presidente della Repubblica di Corea, Yoon Suk Yeol, nel corso della visita di Stato in Corea.

Nel colloquio, ha detto il capo dello Stato, “abbiamo parlato delle altre crisi internazionali e sull’Ucraina siamo concordi nel condannare l’aggressione russa e nel confermare il sostegno all’Ucraina”.

La Lega assicura che sull’intesa con l’Albania non c’è nessun malumore fra Salvini e Meloni

La Lega assicura che sull’intesa con l’Albania non c’è nessun malumore fra Salvini e MeloniMilano, 8 nov. (askanews) – “A differenza di quanto sostengono alcuni retroscena sui giornali di oggi, non c’è alcun malumore di Matteo Salvini nei confronti di Giorgia Meloni”. Lo si afferma in una nota della Lega, che smentisce i retroscena sull’irritazione del segretario leghista nei confronti della premier per l’intesa stipulata con l’Albania. “Peraltro, l’accordo con l’Albania sull’immigrazione è utile e positivo: proprio il Vicepremier e Ministro l’ha specificato pubblicamente ieri confermando la linea della Lega”, si aggiunge nella nota.

Mattarella: senza raggiungere la pace c’è il rischio costante di nuove violenze

Mattarella: senza raggiungere la pace c’è il rischio costante di nuove violenzePanmunjom, 8 nov. (askanews) – “Qui si comprende come una guerra che non si è mai conclusa con il conseguimento della pace comporta il rischio costante di nuove violenze e quanto qui viene fatto ha il respiro della storia. È particolarmente importante per evitare esplosioni di violenza ulteriori”. Così il Presidente della Repubbica, Sergio Mattarella, al termine della visita alla Joint Security Area.

Si tratta del sito che sorge su quel che rimane di Panmunjon, la piccola cittadina che si sviluppava a cavallo del 38° parallelo, dove tra il 1951 e il 1953 si tennero le trattative per l’accordo che pose fine alla Guerra di Corea. Non fu però mai raggiunto un vero e proprio accordo di pace e perciò fu creata questa zona demilitarizzata. “Qui si è svolta una pagina cruciale della storia” ha detto Mattarella, nel corso della visita alla Joint Security Area. La Joint Security Area è il sito che sorge su quel che rimane di Panmunjon, la piccola cittadina che si sviluppava a cavallo del 38° parallelo, dove tra il 1951 e il 1953 si tennero le trattative per l’accordo che pose fine alla Guerra di Corea. Da allora quest’area è divenuta uno dei luoghi più peculiari del mondo, in cui gli eserciti del Nord e del Sud si trovano a poche decine di metri di distanza l’uno dall’altro e sorvegliano un breve tratto di confine non recintato e reso visibile soltanto da un muretto alto pochi metri.

La firma dell’armistizio di Panmunjon che, come noto, non fu mai seguita da un accordo di pace, portò alla creazione di una Zona Demilitarizzata, vale a dire una striscia di terra di due chilometri a nord e a sud del confine dalla quale gli eserciti dei due Paesi si sono rispettivamente ritirati. All’interno di tale Zona, la Joint Security Area rappresenta oggi un luogo di grande valore militare e politico. Gli edifici in cui furono stipulati gli accordi sono perfettamente divisi a metà dalla linea di confine e sono stati dipinti di azzurro, colore delle Nazione Unite. Nella struttura principale è ancora conservato il tavolo dove fu firmato l’accordo armistiziale. Questo piccolo complesso è oggi chiamato “villaggio dell’armistizio” o “villaggio della pace”. Il tenente generale Andrew Harrison, vice comandante della base Onu del JSA, ha accompagnato il capo dello Stato nel corso della visita e ha sottolineato come “questo sia un luogo surreale perchè dietro la apparente tranquillità e pace si nasconde un effettivo rischio di guerra. La storia ci dà avvertimenti minacciosi”, ha aggiunto ricordando poi “il forte senso di gratitudine per il contributo dato dall’Italia con un ospedale da campo” durante la guerra di Corea, “qualcosa che i coreani non dimenticano, ripropongono continuamente”. L’Italia allora, nel 1953, non era ancora stata accolta nelle Nazioni Unite ma volle comunque dare un contributo.