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Mes, Salvini: nessun “caso Italia” in Europa (e difende Giorgetti)

Mes, Salvini: nessun “caso Italia” in Europa (e difende Giorgetti)Roma, 23 dic. (askanews) – “Nessun ‘caso Italia’” in Europa sul Mes, il fondo salva Stati che la Camera ha bocciato. Lo ha affermato il Ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, interpellato a margine della sua visita all’ospedale Buzzi di Milano.

“L’economia italiana è solida, cresciamo di più dei francesi e dei tedeschi. Il Mes era uno strumento inutile, non utilizzato, superato, dannoso. Un pensionato o un operaio italiano avrebbero dovuto pagare per salvare una banca tedesca. Il Parlamento ha esercitato il suo diritto democratico di bocciare uno strumento inutile e dannoso e lo spread è sceso. Abbiamo fatto quello che era nostro dovere fare per difendere il lavoro e i risparmi degli italiani”. Alla domanda sul fatto che il leghista Giancarlo Giorgetti ieri abbia dichiarato che come Ministro avrebbe avuto interesse ad approvarlo, Salvini ha risposto: “Come merce di scambio su altro è vero, ma è stata una scelta coerente, la Lega ha sempre avuto la stessa idea sul Mes. E’ stato un voto non ideologico ma pragmatico”.

Meloni: prossimo anno più difficile, ci attende grande lavoro

Meloni: prossimo anno più difficile, ci attende grande lavoroRoma, 22 dic. (askanews) – “Voglio ringraziare ogni dipendente, ogni funzionario, ogni ufficio. Davvero avete fatto, abbiamo fatto, credo nella difficoltà, un lavoro straordinario quest’anno e ce ne aspetta un altro forse ancora più difficile”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo saluto in collegamento video ai dipendenti di Palazzo Chigi.

“Per cui – ha aggiunto – quello che voglio augurarvi è un Santo Natale felice, sereno, nel quale siate orgogliosi del lavoro che avete fatto. Voglio augurarvi di poter riposare perché davvero ci aspetta un altro anno di grande lavoro. Vi ringrazio di cuore per ogni singola ora, per ogni singolo minuto che avete passato a lavorare, non per me ma per l’Italia, perché noi – ha concluso la premier – siamo tutti solo funzionari dell’Italia”.

Meloni: cerchiamo di dare risposte in peggiore contesto possibile

Meloni: cerchiamo di dare risposte in peggiore contesto possibileRoma, 22 dic. (askanews) – “Una delle cose alle quali tenevo di più era avere questa occasione per con voi, banalmente per dirvi quanto sia fiera di voi, del vostro lavoro e quanto sia consapevole della mole e dei ritmi di lavoro che vi state caricando per cercare di dare all’Italia le risposte che attende perché noi ci stiamo caricando questa responsabilità probabilmente nel peggiore dei contesti possibili”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel suo saluto in collegamento video ai dipendenti di Palazzo Chigi.

“Nessuno – ha aggiunto – potrebbe farcela da solo, certamente non potrei farcela da sola io se non avessi attorno persone che ce la mettono tutta, che svolgono il loro lavoro con una determinazione, con l’amore che ci metterebbero se lavorassero nella loro azienda di famiglia, perché la verità è che l’Italia è la nostra azienda di famiglia e le persone che lavorano con questa consapevolezza nelle istituzioni della Repubblica sono quelle che fanno la differenza”.

Salvini: no a cancellazione Natale, senza tradizioni non c’è futuro

Salvini: no a cancellazione Natale, senza tradizioni non c’è futuroRoma, 22 dic. (askanews) – “Da genitore non mi rassegno al fatto che per qualcuno il Natale non esista, è il giorno più bello dell’anno per tutti i bambini e le bambine”, ma ci sono persone che mostrano una “fraintesa innovazione come anche quest’anno, quella maestra che in una quarta elementare a Genova è entrata in classe e ha detto Babbo Natale non esiste o quell’altra che ha detto che per rispetto la parola Gesù la cambiamo con la parola cucù”. Lo ha detto il vice premier Matteo Salvini, nel saluto ai dipendenti di Palazzo Chigi.

“La parola cucù – ha aggiunto – va bene per 364 giorni all’anno, il 25 dicembre arriva Gesù bambino. Sia un giorno di serenità e tradizione perchè un popolo senza un passato è un popolo che ha un difficile presente e un pessimo futuro. Buon santo Natale a tutti voi”. Per Salvini la sua “non è una notazione religiosa o confessionale: lo dico da papà: mia figlia quest’anno a 11 anni forse ha intuito che la notte del 24 ci sono anche mamma e papà che fanno il loro dovere oltre a Gesù bambino”.

Il Senato ha approvato la manovra con 109 sì. Ora passa alla Camera

Il Senato ha approvato la manovra con 109 sì. Ora passa alla CameraRoma, 22 dic. (askanews) – Il governo ha incassato la fiducia in Senato sul maxiemendamento alla manovra con 112 voti favorevoli 76 voti contrari e 3 astensioni. E dopo il voto di fiducia l’Aula del Senato ha approvato il disegno di legge di bilancio con 109 voti a favore, 72 contrari e 2 astenuti. Poco prima l’Assemblea di Palazzo Madama ha votato anche la Nota di variazioni al bilancio (già passata in un breve Consiglio dei Ministri) che recepisce gli effetti finanziari delle modifiche apportate in prima lettura.

La manovra per il 2024 passa ora all’esame della Camera per la seconda lettura. Il voto finale è previsto il 29 dicembre.

Mes, Calenda: Meloni ha sbagliato tutto e saldato i populismi italiani

Mes, Calenda: Meloni ha sbagliato tutto e saldato i populismi italianiRoma, 22 dic. (askanews) – La mancata ratifica del Mes da parte della Camera è stata “la vendetta” del governo italiano all’accordo Ue sul patto di Stabilità che male ha fatto la premier Giorgia Meloni ad avallare perché “l’Italia è stata trattata da Francia e Germania come la Romania” e “io avrei messo il veto” al suo posto. O meglio “avrei appoggiato prima la proposta della Commissione Ue che era molto più equilibrata e con regole meno rigide” del patto figlio dell’accordo Berlino-Parigi. Lo ha sottolineato il leader di Azione Carlo Calenda ospite a Radio 24, evidenziando come sul no al Mes della Camera in Italia si è realizzata “la saldatura dei populismi: Lega, Fdi e M5S che hanno votato compattamente contro”.

Governo,Calenda:l’appoggio esterno di Azione a Meloni non esiste

Governo,Calenda:l’appoggio esterno di Azione a Meloni non esisteRoma, 22 dic. (askanews) – “L’appoggio esterno non esiste”. Il segretario di Azione Carlo Calenda,ai microfoni di Radio 24, esclude categoricamente che il sostegno del centrodestra all’emendamento Costa sulla legge di delegazione Ue che restringe la pubblicazione degli atti giudiziari e la collaborazione assicurata da Azione alle riforme Nordio della Giustizia approvate dal Governo sia anticamera di un appoggio esterno dei centristi di opposizione da lui guidati al governo della destra di Giorgia Meloni, come non escluso invece dal responsabile Giustizia del suo partito Enrico Costa. “La nostra linea politica non cambia: appoggiamo tutte le riforme che condividiamo chiunque le proponga, come nel caso della Giustizia. Più in là con il governo non andiamo”

“La strada di Azione – ha corretto Costa Calenda- non cambia: resta quella di una traversata per prendere voti su un progetto riformista liberale ed europeista per il nostro Paese. Siamo da nati per essere e restiamo una forza riformista che vuole stare al centro delle riforma del Paese per rifondare la politica italiana senza andare a destra o a sinistra”.

Strage Praga, Meloni:Europa reagisca a violenza e terrorismo

Strage Praga, Meloni:Europa reagisca a violenza e terrorismoRoma, 21 dic. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha inviato un messaggio al primo ministro della Repubblica Ceca Petr Fiala in cui esprime “il più sentito cordoglio alle famiglie delle vittime della sparatoria avvenuta a Praga, la vicinanza ai feriti e a tutta la popolazione della Repubblica Ceca”. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi.

Meloni “ribadisce la più ferma condanna di ogni forma di violenza, fanatismo e terrorismo, evidenziando che l’Europa ha il dovere di reagire e rafforzare ogni strumento utile a garantire la massima sicurezza dei cittadini”.

Mes, Schlein: Pd e M5s divisi? Anche la maggioranza lo è

Mes, Schlein: Pd e M5s divisi? Anche la maggioranza lo èRoma, 21 dic. (askanews) – La differenza di linea tra Pd e M5s sul Mes non impedisce “di costruire alleanze sui territori”, come del resto le stesse divisioni non impediscono alla maggioranza di centrodestra “di governare insieme”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein rispondendo ai giornalisti: “Oggi mi sembra che quella più evidente sia la spaccatura dentro al governo, sono incapaci di decidere e trovare un compromesso tra di loro su una rilevante questione di politica europea. Questa è l’evidenza di oggi”.

“Dopodiché, tra le opposizioni ci sono delle differenze? Sì, ce lo diciamo tutti i giorni, ma nessuno mette in discussione che la maggioranza possa governare insieme” nonostante “le differenze della maggioranza che hanno reso evidente la debolezza di questo governo”. Dunque, “non capisco perché queste differenze impediscano eventualmente a noi di costruire alleanze sui territori come stiamo facendo”.

Mes, Schlein: sceneggiata-rappresaglia dopo sconfitta su patto Ue

Mes, Schlein: sceneggiata-rappresaglia dopo sconfitta su patto UeRoma, 21 dic. (askanews) – La mancata ratifica del Mes è solo un danno per l’Italia, una “rappresaglia” e una “sceneggiata” che Giorgia Meloni usa per rispondere alla “sconfitta sul patto di stabilità”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando con i giornalisti alla Camera. “Chi ne esce perdente è l’Italia. Giorgia Meloni come presidente del Consiglio si dovrebbe preoccupare innanzitutto di questo più che ella contesa dei tweet di oggi a chi si intesta un risultato che non è favorevole all’Italia”.

“Ieri – ha continuato la Schlein – hanno accettato un compromesso che ci riporta all’austerità del pre-Covid. Vorrei questo fosse chiaro. Il compromesso del Consiglio sul patto di stabilità reinserisce rigidi parametri quantitativi sulla riduzione del debito e del deficit, che erano assenti nella proposta fatta dalla commissione Ue. Quello che ieri Giorgia Meloni ha accettato abbassando la testa è un accordo dannoso per l’Italia”. Insomma, ha concluso, “non vedo vincitori o vincitrici, vedo che perde l’Italia. La scenegggiata di oggi si cui Giorgia Meloni dovrebbe chiedere scusa all’Italia è la conseguenza della sconfitta apolitica di ieri, che non hanno neanche avuto il coraggio di ammettere”.