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Vasco Live 2024, nuova data a Bari il 29 giugno

Vasco Live 2024, nuova data a Bari il 29 giugnoRoma, 28 nov. (askanews) – È sempre corsa al biglietto quando si parla di Vasco Rossi. A grandissima richiesta si aggiunge il 29 giugno, per un totale di 4 concerti a Bari, stadio San Nicola, per l’ambasciatore della “Puglia creativa”.

Un imperdibile show a chiusura del l tour che conta già 7 appuntamenti allo Stadio San Siro di Milano e porta a 4 quelli nel capoluogo pugliese, per un totale di 11 show annunciati. Ecco il calendario aggiornato del più grande rock’n’roll show dell’estate2024! 07 Giugno Milano Stadio San Siro 08 Giugno Milano Stadio San Siro 11 Giugno Milano Stadio San Siro 12 Giugno Milano Stadio San Siro 15 Giugno Milano Stadio San Siro 19 Giugno Milano Stadio San Siro 20 Giugno Milano Stadio San Siro 25 Giugno Bari Stadio San Nicola 26 Giugno Bari Stadio San Nicola 29 Giugno Bari Stadio San Nicola (Nuova Data) 30 Giugno Bari Stadio San Nicola

Al Museo del Saxofono di Fiumicino il “Brag Quartet”

Al Museo del Saxofono di Fiumicino il “Brag Quartet”Roma, 28 nov. (askanews) – Grande festa dedicata al “Brazilian jazz” in programma sabato 2 dicembre alle ore 21:00 al Museo di Saxofono di Fiumicino. Attilio Berni, direttore del Museo, ha infatti invitato a partecipare con un nuovo significativo progetto, il Brag Quartet, formato dal compositore Alberto Giraldi al pianoforte, Stefano Rossini a batteria e percussioni, Alberto D’Alfonso a flauto e sax alto e Gabriel Caporali al basso elettrico.

Il Repertorio prescelto, composto da brani originali di Alberto Giraldi, si ispira ai ritmi ed alle armonie della musica brasiliana delineandosi attraverso l’uso di Samba, Bossa Nova, Baiao, Frevo, Partido Alto: stili che, facenti principalmente capo a pattern ritmici tipici, possono essere ricondotti al complesso della cultura musicale brasiliana. L’incontro tra Stefano Rossini, profondo conoscitore della tradizione brasiliana ed Alberto Giraldi, jazzista con una solida preparazione accademica “tradizionale” di stampo tipicamente europeo, ha consentito di produrre una musica che fotografa il mondo brasiliano, seppur visto con l’occhio europeo, ma senza mai tradirne gli elementi peculiari ed anzi esaltandoli. La presenza nel Quartetto di Gabriel Caporali, bassista di Belo Horizonte, ha consentito di utilizzare nei brani gli accompagnamenti più fedeli alla tradizione tipica del Brasile, permettendo di realizzare le musiche di Giraldi in un modo quasi filologico rispetto alla produzione contemporanea del variopinto paese sudamericano. Il Quartetto si avvalora inoltre della presenza di Alberto D’Alfonso, flautista e saxofonista. In particolare, con il primo dei suoi strumenti – il Flauto – D’Alfonso offre un importante riferimento alla musica brasiliana che ne fa uso costante, soprattutto nella Bossa Nova, laddove l’incedere ritmico fluido e spesso quasi cullante, si giova di timbriche morbide e vellutate come – appunto – quelle del Flauto.

Afferma Giraldi: “Un mio viaggio in Brasile fatto nel 2018, per tenere una masterclass ed un concerto presso il Centro Universitario di Rio Grande do Norte, in Natal, ha coinciso col rivedere, dopo tantissimi anni, l’amico batterista e percussionista Stefano Rossini. Con una certa discrezione – tipica del suo gentile modo di essere e di fare – Stefano mi propone di formare un Ensemble di musica brasiliana. Caso o foriera coincidenza: ed io cosa faccio? Rispondo subito di sì, e con entusiasmo! Abbiamo scelto un certo numero di brani famosi, ma la mia penna non ha retto all’impulso che da sempre mi anima – quello di scrivere – ed ho portato in prova i primi due brani originali. Stefano ne è rimasto colpito. Così io, memore della famosa frase di Alberto Sordi: ‘M’hai provocato e io me te magno!’, non ho impiegato tempo a cedere alle lusinghe ed ho rapidamente completato un intero repertorio di brani originali, in stile brazilian jazz. Sperimentando il Samba, il Bajao, lo Choro, la Bossa Nova, il Frevo, trovando spunti ed idee che hanno acceso in me nuove prospettive, nella pratica – quella di scrivere “à la manière de” – che sin dall’Ottocento ha stimolato diversi blasonati compositori miei predecessori. La musica brasiliana è festa di impulsi, con le sue sincopi a sospendere il tempo, artifici ritmici che rinviano un battere più volte promesso e raggiunto solo qui e là; è festa di sensualità, con le sue appoggiature, i suoi cromatismi, le sue armonie che, sposate al tessuto jazzistico, aprono strade inusitate, eppure così famigliari e comunicative. Quando anche Alberto D’Alfonso e Gabriel Caporali – quest’ultimo brasiliano doc di Belo Horizonte – hanno pronunciato il fatidico “sì” è nato BRAG Quartet, acronimo che mescola il Brasile con le mie iniziali, da un’idea di Stefano Rossini. Stefano ha dato e continua a dare entusiasmo a questo progetto ed io raccolgo con altrettanto entusiasmo, ed ho la sensazione che BRAG Quartet sia una promessa soltanto all’inizio, che nasconda chissà quali altri risultati, perseguiti con amore per le sfide e per la ricerca. Insomma, il nostro BRAG Quartet è tutto questo: espressione di vitalità e della gioia di fare Musica, onorando lo spirito di un popolo – quello brasiliano – che tanto ha dato e dà all’arte musicale, e continuando lo spirito del nostro popolo – quello italiano – che da sempre eccelle nella ricerca di connessioni, di intrecci geografici, culturali ed artistici.” Il concerto verrà preceduto, come da consuetudine del Museo, da un’apericena opzionale al costo di € 15,00. I biglietti per la performance costano invece € 17.00 e sono in vendita sia in loco (suggerita la prenotazione ai numeri del Museo) sia sul sito di Liveticket.it

”No talent”, Ezio Greggio conduce il podcast del “non talento”

”No talent”, Ezio Greggio conduce il podcast del “non talento”Roma, 28 nov. (askanews) – Forse sulla scia del celebre adagio di Andy Warhol, secondo cui, in futuro, tutti sarebbero stati famosi per 15 minuti, negli anni ’80 nasceva la Corrida. Un palcoscenico su cui, davanti a un pubblico attento e molto partecipe, pronto a lasciarsi andare ad applausi scroscianti e molto incline a fare sfoggio di fischietti, coperchi e campanacci, si esibivano coraggiosi dilettanti di tutte le età.

Così oggi, momento storico in cui l’approccio al web è sempre più comparabile a quello che si ha con la televisione, non c’è da stupirsi che questi 15 minuti di successo sia molto più semplice trovarli sui social, a colpi di like e commenti. Quindi Instagram, TikTok e – anche se in minor misura – Facebook sono i blocchi di partenza da cui sono arrivati i temerari concorrenti di NO TALENT, disponibile su tutte le principali piattaforme e realizzato da Dr Podcast, Audio Factory internazionale con sede a Londra e studi di registrazione nelle principali capitali europee. Il podcast è offerto dal Gruppo SELEX, il 2° player del retail italiano con una quota di mercato del 15,1% e un’offerta di 7.700 prodotti a marchio, alimentari e non.

Il podcast, condotto da Ezio Greggio con la partecipazione di Marco Salvati, ribalta i cliché dei tradizionali talent show, mettendo a disposizione uno spazio in cui l’unico requisito richiesto è NON avere talento. Le performance sono un compendio di imitazioni imprecise, qualità canore discutibili, barzellette imbarazzanti. Il talento è un essere mitologico, ed è bene trattarlo con l’ironia che merita, dimostrando che alla fine c’è spazio per tutti, soprattutto per il divertimento.

Ad aprire le danze ci pensano Franco Gioia e Duracell, protagonisti dell’episodio “Fischi e fiaschi”: tra i numerosi fischi e una serie di racconti di vita strampalata, Franco e Pietro, già noti per le loro esibizioni virali sui social media, si misurano con brani come “Asereje” e “Billie Jean”…per una performance che dimostra come, anche i meno talentuosi, possano brillare. Seguono Elisa Mazzuchelli e Ivanah Di Cosmo, volti e voci di “Donne, Astrologia a Motori”. La prima concorrente è Elisa Mazzucchelli, la celebre “Miss Motori” del programma televisivo “Avanti un altro”; dopo Elisa è il turno di Ivana Di Cosmo, meglio nota sui social come Ivanah (con la H), che dà prova delle sue conoscenze in ambito astrologico e racconta le particolarità di ogni segno zodiacale con un focus particolare sulle “corna”.

Il tema della terza puntata è la musica: Enrico Arlandini è il protagonista di “Stonando un invito”. Tra musica e poesia, Arlandini mette a nudo un lato inaspettato del suo talento. Ma il colpo di scena più emozionante è il suo appello per trovare l’anima gemella. Dalla musica si passa al doppiaggio e nella quarta puntata, dal titolo “Le luci rosse del doppiaggio”, a mettersi a nudo è Reytahn, al secolo Gabriele Reitano. Di professione aspirante doppiatore e imitatore, tra doppiaggi audaci, imitazioni sconcertanti e tentativi di creare il trailer “perfetto” per No Talent Show, Reytahn mette alla prova l’equilibrio tra genio e follia e la pazienza dei giudici. Ma Ray Sugar Sandro è “Un artista o un camaleonte?” È questa la domanda attorno a cui ruota il quinto episodio, con protagonista Sandro Micolucci, in arte Ray Sugar Sandro. Si definisce pittore, cantante, attore, showman, stilista fai-da-te, e molto molto altro; gareggia accompagnato da una ballerina con cui si diletta in performance stravaganti e un po’ autocelebrative, sicuramente memorabili! L’ospite della sesta puntata, dal titolo “Tutto quello che c’è dentro”, ha chiaramente “qualcosa dentro” che vuole comunicare al mondo e lo fa in modo sorprendente: si tratta di Marco Andrea Galasso, conosciuto sui social come Ruttarello. Si autoproclama una “Tartarutta Ninja” e il suo ambizioso obiettivo è battere il record di potenza del rutto, a cui si avvicina con un’esplosiva performance da 118 decibel. FEDERICO ANTOINE, noto sui social per le sue esibizioni ad alto spavento che fanno saltare sulla sedia i poveri passeggeri dei mezzi pubblici di Roma, e DIEGO PONESSA, cantante lirico che dopo l’esclusione da una serie di talent show qui trova finalmente un luogo dove liberare la sua voce “unica”, sono al centro dell’episodio dal titolo “LIRICA METROPOLITANA”. Il “FOLCORE INNATO” di DAMON PETROVA e GIGI PESCHERIA è protagonista dell’ottavo episodio: si inizia con Francesco Di Cecco, noto come Damon Petrova, che emoziona Ezio Greggio e Marco Salvati con le sue improbabili cover in dialetto abruzzese, lasciando anche percepire una certa intonazione. Ma a ristabilire l’equilibrio della puntata ci pensa Luigi Pisacane, famoso sui social con il nome di Gigi Pescheria e noto per le sue grida tra i palazzi. Ma perché Giggiolone è diventato famoso? Tra una filastrocca e l’altra ci pensa lui a raccontarlo. I “TRE PER UNA NOTTE” della nona puntata sono VALENTINA LA NOTTE, METROMAN e PEPERINO. Una puntata che è un trionfo dell’assurdo. Si esibisce Valentina La Notte, ma è una cantante di vero talento, come finirà? Tocca poi a Nicolò Modica, detto Metroman, l’eroe dei binari che fa rivivere hit vintage nelle stazioni metropolitane e Gianluca Brunno, sui social Peperino, la “pazza cavallina” che balla, canta e urla con una passione sorprendente. Chi vincerà la puntata? Protagonisti dell’episodio numero 10, dal titolo “BARZELLETTE DA PIANGERE”, sono GENNARO CURRARONE e il suo surreale mondo. Professione animatore napoletano con altissime ambizioni, con la sua esibizione dimostra di non avere alcun talento e lo rivendica con orgoglio. Chiudono la serie TONY REA e MATTIA CERRITO, volti molto noti di TikTok e protagonisti della puntata “CIAO IUSER E ALTRE IMPRECAZIONI”: la notorietà di Tony è dovuta ai suoi video in cui impreca (ogni video un’imprecazione differente) con uno stile inconfondibile, mentre Mattia è noto per le risposte sarcastiche alle domande assurde dei suoi fan.

I 20 anni de “La meglio gioventù”, festa al Cinema Troisi a Roma

I 20 anni de “La meglio gioventù”, festa al Cinema Troisi a RomaRoma, 28 nov. (askanews) – Ha compiuto venti anni “La meglio gioventù”, il film di Marco Tullio Giordana divenuto simbolo di una generazione, trampolino di lancio di una serie di attori italiani che rappresentano oggi il cinema italiano nel mondo. Della durata complessiva di sei ore, nato per la televisione e inizialmente destinato al cinema, dopo il successo mondiale seguito al trionfo a Cannes, dove vinse nella sezione Un Certain Regard con un tripudio di applausi e standing ovation, uscì nelle sale in due parti, diventando un caso cinematografico in Italia e all’estero, e andò in in tv il 7, 8, 14 e 15 dicembre 2003.

Per celebrare il ventennale, il Cinema Troisi riunirà il cast artistico e tecnico del film domenica 3 dicembre a partire dalle ore 17. Al regista Marco Tullio Giordana si uniranno le attrici Sonia Bergamasco, Valentina Carnelutti, Maya Sansa, Jasmine Trinca, Lidia Vitale, gli attori Alessio Boni, Fabrizio Gifuni, Luigi Lo Cascio, gli sceneggiatori Sandro Petraglia, Stefano Rulli, il produttore esecutivo Gianfranco Barbagallo, il direttore della fotografia Roberto Forza, il montatore Roberto Missiroli, il truccatore Enrico Jacoponi. Vincitore di sei David di Donatello, sette Nastri d’Argento, tre Globi d’Oro, candidato agli EFA e ai César, definito dalla rivista Time “cinema di vecchia scuola di grande potere seduttivo, epico” e dal New York Times come il Miglior Film del 2005, il film racconta quarant’anni della nostra storia attraverso le vicende di una famiglia che sembrano toccare tutti gli avvenimenti chiave accaduti in Italia tra il ’66 e il 2003: dall’alluvione di Firenze alla contestazione sessantottina, dalla Fiat alla legge Basaglia, dal terrorismo agli attentati mafiosi, dall’assassinio di Giovanni Falcone agli scandali di Tangentopoli.

Dopo la proiezione integrale del film, il regista e il cast incontreranno il pubblico per un dibattito finale.

Allevi: per me grande emozione e responsabilità suonare a Sanremo

Allevi: per me grande emozione e responsabilità suonare a SanremoRoma, 27 nov. (askanews) – Il pianista Giovanni Allevi, che ha sospeso le sue attività concertistiche a causa di un mieloma contro cui ha intrapreso una terapia, suonerà dal palco del Festival di Sanremo e ha registrato un videomessaggio di saluto ai telespettatori del TG1 andato in onda dopo l’annuncio in diretta di Amadeus, ospite del telegiornale.

“Un saluto affettuoso a tutti i telespettatori, sono profondamente grato per questo invito a Sanremo – ha detto Allevi – chissà che emozione sarà suonare di nuovo il pianoforte davanti al pubblico. Avrò anche la grande responsabilità di lasciarvi una riflessione nel mezzo della battaglia contro la malattia non ancora vinta. Sarò la voce dei tanti guerrieri che affrontano la sofferenza portando in fondo al cuore un forte attaccamento alla vita”. Il pianista ha concluso ringraziando Amadeus, che poco prima aveva annunciato il ritorno a suonare dal vivo di Allevi, previsto sul palco del Teatro Ariston il 7 febbraio: “È una persona che io ammiro non solo musicalmente parlando ma anche umanamente parlando”, ha detto il conduttore del Festival.

Torna la musica di Ultimo con il singolo Occhi lucidi

Torna la musica di Ultimo con il singolo Occhi lucidiMilano, 27 nov. (askanews) – Disponibile da venerdì 1° dicembre in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali il nuovo inedito di Ultimo dal titolo Occhi lucidi. Testo e musica del cantautore romano Niccolò Moriconi, che ancora una volta sorprende i fan con un annuncio inaspettato sui social.

Occhi lucidi arriva a 7 mesi dal ritorno live previsto per la prossima estate, il tour già da record Ultimo Stadi 2024 – La favola continua…, 10 date tra cui una doppietta al Maradona di Napoli, all’Olimpico di Torino e, per il secondo anno di fila, una magica tripletta nella capitale romana (la prima data è già sold out). Ultimo si conferma così per 3 anni di fila protagonista della musica live nei grandi stadi italiani.

Già lo scorso anno “Ultimo Stadi 2022” superava il tetto dei 600mila biglietti per 15 date con la conquista dello scettro assoluto della musica dal vivo estiva, passando il testimone a “Ultimo Stadi 2023 – La favola continua…”, che solo due mesi fa calava l’ultimo sipario di uno show record da 342.532 presenze, in sole 6 date completamente imballate. Il risultato è un incredibile palmarès da 33 stadi a soli 27 anni in appena 5 anni (al netto di una pandemia). Ultimo Stadi 2024 – La favola continua… è prodotto da Vivo Concerti.

I biglietti sono disponibili su www.vivoconcerti.com e nei punti vendita autorizzati. Queste le date: 2 giugno 2024 – Trieste @ Stadio Nereo Rocco (DATA ZERO) 8 giugno 2024 – Napoli @ Stadio Diego Armando Maradona 9 giugno 2024 – Napoli @ Stadio Diego Armando Maradona 15 giugno 2024 – Torino @ Stadio Olimpico 16 giugno 2024 – Torino @ Stadio Olimpico 22 giugno 2024 – Roma @ Stadio Olimpico (SOLD OUT) 23 giugno 2024 – Roma @ Stadio Olimpico 24 giugno 2024 – Roma @ Stadio Olimpico 28 giugno 2024 – Messina @ Stadio San Filippo 6 luglio 2024 – Padova @ Stadio Euganeo L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali.

Terminate le riprese del film tv “Califano” con Leo Gassmann

Terminate le riprese del film tv “Califano” con Leo GassmannRoma, 27 nov. (askanews) – Sono terminate in questi giorni a Roma le riprese del film tv Rai “Califano”, diretto da Alessandro Angelini e scritto da Guido Iuculano insieme a Isabella Aguilar con Leo Gassmann come interprete principale nel ruolo di “Franco Califano”.

Il film è stato prodotto da Marco Belardi per Greenboo Production, una società del Gruppo Banijay, in collaborazione con Rai Fiction, e le riprese hanno avuto una durata di cinque settimane svolgendosi interamente a Roma. Tratto dal libro “Senza manette” (biografia ufficiale scritta dallo stesso Franco Califano) edito da Mondadori, ripercorre la vita del grande “Califfo”, interpretato da Leo Gassmann che ha fatto un grande lavoro di preparazione per riuscire ad immergersi nel ruolo del Maestro. Per la realizzazione del film, ha inciso alcune delle canzoni più celebri del grande artista che sono state riarrangiate e interpretate insieme al gruppo di musicisti storici di Califano. “È stato molto difficile interpretare il ruolo di Franco Califano e sono molto onorato e fiero di aver raccontato questa storia perché darà la possibilità di vedere Franco da un altro punto di vista e non solo come un cantautore con una vita frenetica. Verrà raccontata la storia di un uomo con le sue fragilità ma soprattutto un uomo con un grande cuore che ha saputo affrontare molteplici sfide” ha raccontato.

Fanno parte del cast anche Giampiero De Concilio, Angelica Cinquantini, Jacopo Dragonetti, Valeria Bono, Andrea Ceravolo.

Al Teatro Manzoni di Roma Mario Calabresi presenta “A occhi aperti”

Al Teatro Manzoni di Roma Mario Calabresi presenta “A occhi aperti”Roma, 27 nov. (askanews) – Mario Calabresi sarà protagonista al Teatro Manzoni di Roma del nuovo appuntamento di Scrittori in scena con il suo libro “A occhi aperti”, edito da Mondadori, giovedì 30 novembre alle ore 18. Giornalista e grande appassionato di fotografia, Calabresi ha viaggiato a lungo per incontrare gli autori di scatti divenuti ormai iconici e farsi raccontare quali emozioni li avessero attraversati mentre fermavano sulla pellicola un pezzo di storia. Il fotogiornalismo, come il giornalismo, è fatto di pazienza, dedizione e costanza. Per essere credibili bisogna andare dove i fatti accadono, per vedere, capire e testimoniare. Non può farlo chi si limita a osservare il mondo dall’alto, chi resta distante e distaccato, ma soltanto chi è pronto a calarsi anche nelle realtà più crude, chi si immerge nelle storie correndo rischi.

Lo sanno bene Josef Koudelka, che ha documentato la Primavera di Praga del 1968, Don McCullin, testimone dei sanguinosi conflitti in Vietnam e nell’Irlanda del Nord, Steve McCurry, che ha affrontato i monsoni e attraversato l’Afghanistan in macerie, o Gabriele Basilico, che ha immortalato una Beirut distrutta da anni di guerra civile. I fotografi incontrati da Calabresi hanno accettato di raccontare i momenti che li hanno definiti: l’umanità dolente in fuga dai massacri ruandesi o gli schiavi delle miniere a cielo aperto ritratti da Sebastiao Salgado, le discriminazioni razziali americane testimoniate da Elliott Erwitt o i rifugiati palestinesi ai quali, nelle sue immagini volutamente un po’ sfocate, rivolge con pudore lo sguardo Paolo Pellegrin. Questo libro contiene le lezioni di Susan Meiselas, capace di costruire rapporti di una vita con i soggetti delle sue foto, come le denunce in bianco e nero di Letizia Battaglia, che ha messo sotto gli occhi dell’Italia la realtà della mafia siciliana. A occhi aperti è un affascinante viaggio non solo nella fotografia, ma negli eventi che hanno fatto la Storia degli ultimi cinquant’anni, ancora oggi vividi e toccanti grazie a uomini e donne che hanno saputo cogliere l’attimo perfetto Dirette da Alessandro Vaccari, Scrittori in scena e Manzoni Idee, da un’idea di Carlo Alighiero, sono le proposte culturali del Teatro Manzoni di Roma.

Siae Music Awards, Ad Rai Com: orgoglio per successo “Sopravvissuti”

Siae Music Awards, Ad Rai Com: orgoglio per successo “Sopravvissuti”Roma, 27 nov. (askanews) – “La vittoria del maestro Stefano Lentini ai Siae Music Awards nella categoria colonne sonore Tv per le musiche di “Sopravvissuti” ben racconta le qualità di un musicista straordinario e il grande impegno produttivo delle Edizioni Musicali Rai Com”. A dichiararlo è Sergio Santo, amministratore delegato di Rai Com, a poche ore dalla conclusione della cerimonia di consegna dei premi che celebrano gli autori e gli editori italiani di maggior successo.

“Un riconoscimento che ci riempie di orgoglio e che ci spinge a proseguire lungo la strada che ci ha portati a produrre e a co-produrre sessanta colonne sonore negli ultimi tre anni – conclude Santo – tra queste ci sono le musiche di una delle serie più amate di sempre, “Mare fuori” firmate proprio da Stefano Lentini”.

Dal 6 dicembre al cinema “Il male non esiste” di Hamaguchi Ryusuke

Dal 6 dicembre al cinema “Il male non esiste” di Hamaguchi RyusukeRoma, 26 nov. (askanews) – Dal 6 dicembre al cinema (con Tucker Film e Teodora Film) “Il male non esiste” (Evil Does Not Exist) di Hamaguchi Ryusuke, premio Oscar per “Drive My Car”, vincitore del Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria a Venezia.

Ambientato nel villaggio di Mizubiki, vicino a Tokyo, racconta di un’azienda senza scrupoli che vuole costruire un “glamping”, ossia un campeggio di lusso, rischiando di rompere l’equilibrio ecologico del luogo. Tra gli abitanti che si oppongono al progetto ci sono un padre single, Takumi, e sua figlia Hana, custodi di una vita ancora in perfetta armonia con la natura. La loro resistenza dovrà però affrontare una situazione inaspettata, che cambierà per sempre il destino di tutti. Anche grazie alle musiche evocative di Ishibashi Eiko, Hamaguchi esplora un tema di grande attualità, trasformandolo in un’appassionante parabola universale. Un’opera potente e misteriosa, una riflessione spiazzante e acuminata sugli equilibri e gli squilibri di cui si nutre il rapporto tra l’uomo e la natura. Da un lato, il ritmo della terra, dell’aria, dell’acqua e delle foreste; dall’altro, come in un gioco di specchi, il ritmo delle musiche di Eiko Ishibashi, punto d’innesco del lavoro di Hamaguchi.

“Per me, prima di girare Il male non esiste, la natura era rappresentata solo dai parchi urbani – ha raccontato Hamaguchi – e non andavo oltre. Appena ho cominciato a lavorare sul progetto del film, però, ho avvertito immediatamente la sensazione che la natura ci può guarire…”. Molto amato e conosciuto in Italia per grandi titoli come Happy Hour, Il gioco del destino e della fantasia e Drive My Car (Oscar 2022 per il Miglior film internazionale), tutti distribuiti dalla Tucker Film, Hamaguchi rappresenta il futuro del Nuovo Cinema Giapponese: un autore profondamente legato alle proprie radici e, al tempo stesso, capace di affrontare temi universali che sanno parlare a tutti.