Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Michelle Hunziker e Alessandro Carollo si sono lasciati

Michelle Hunziker e Alessandro Carollo si sono lasciatiRoma, 19 mar. (askanews) – È finita dopo alcuni mesi la relazione fra Michelle Hunziker e Alessandro Carollo. La notizia, pubblicata su chimagazine.it, è confermata a Chi da fonti vicine alla coppia. Lo riporta un comunicato di Mondadori.


Di recente Michelle era andata in vacanza alle Maldive con le figlie e la sua manager senza il compagno e, nei giorni scorsi, Chi l’ha immortalata in un agriturismo per un breve soggiorno di relax sempre con le figlie e la sua manager, nuovamente senza Carollo. Decisivi per l’addio la distanza, lui vive a Roma e lei a Milano, e la scelta di Michelle di dare priorità alle sue figlie. Di recente, in un’intervista a Chi, la showgirl, in onda con “Michelle Impossibile & Friends” e a breve con “Striscia la notizia”, aveva preferito non rispondere alla domanda su Carollo, dicendo di voler proteggere la propria famiglia dal gossip.

Dal 29 marzo in tv la serie americana “Based on a true story”

Dal 29 marzo in tv la serie americana “Based on a true story”Roma, 18 mar. (askanews) – Sarà disponibile dal 29 marzo, in esclusiva su RaiPlay, la serie tv americana “Based on a true story”, un mix tra dark comedy e thriller che approda sulla piattaforma e per la prima volta in Italia. Racconta la storia di una agente immobiliare, un idraulico e una ex-star del tennis in disgrazia le cui vite convergono in maniera inaspettata grazie all’ossessione americana degli ultimi anni: i podcast sul crimine.


Ava (Kaley Cuoco) e Nathan (Chris Messina) sono una coppia di Los Angeles in piena crisi e in attesa del primo figlio. Lei è un’agente immobiliare che non riesce a dare la svolta definitiva alla sua carriera; lui, una meteora del mondo del tennis, vive tra i ricordi di un’epica partita in cui ha battuto Federer e il lavoro, sempre più precario, di insegnante al Beverly Club. Quando Nathan viene licenziato la situazione in casa scoppia: Ava vorrebbe una vita come quella delle sue amiche ricche con cui condivide la passione per i podcast sul crimine, Nathan vorrebbe finalmente il riconoscimento che merita. Nel frattempo, la città è sconvolta dall’efferato omicidio perpetrato da quello che sembra essere nuovo serial killer: lo squartatore del Westside. La notizia tocca i Bartlett da vicino: la vittima è infatti la cameriera di un locale frequentato da Nathan e Matt. Questo accende la curiosità di Ava, che suggestionata dai podcast di indagini di cui è un’accanita ascoltatrice, comincia a ficcare il naso sulle uscite serali del marito. Quando lei e Nathan si accorgono che la vittima, nella notte in cui è stata uccisa, aveva avuto dei contatti con Matt, si convincono che il giovane e garbato idraulico è in realtà uno spietato killer e così decidono di coniugare la passione per il podcasting con la possibilità di dare una svolta definitiva alla loro vita: registreranno un podcast sullo squartatore del Westside con la voce del vero omicida.


La serie, scritta e prodotta da Craig Rosenberg (già executive di “The Boys”) e diretta da Jennifer Arnold, Alex Buono, Francesca Gregorini, Anu Valia, ha un formidabile cast che vede protagonisti Kaley Cuoco, l’indimenticata Penny di “The Big Bang Theory” e Chris Messina, che ha recitato in serie di successo come “Gaslit” e in film come “Air”, “Vicky, Cristina, Barcelona” di Woody Allen e “Julie e Julia” insieme a Meryl Streep. I due sono affiancati da Tom Bateman, che ha recitato in “Assassinio sul Nilo” e “Assassinio sull’Orient Express”, e che in “Based On A True Story” interpreta un misterioso idraulico la cui vera identità resta in sospeso fino all’ultimo secondo. Nel cast, inoltre: Priscilla Quintana (Ruby Gale), Liana Liberato (Tory Thompson), Natalia Dyer (Chloe Lake), Alex Alomar Akpobome (Ryan), Aisha Alfa (Carolyn), Annabelle Dexter-Jones (Serena), Li Jun Li (Michelle).

Torna al cinema “Led Zeppelin: The Song Remains The Same”

Torna al cinema “Led Zeppelin: The Song Remains The Same”Milano, 18 mar. (askanews) – Arriva per la prima volta nelle sale italiane, solo il 25, 26, 27 marzo come evento speciale, “Led Zeppelin: The Song Remains The Same” il rivoluzionario e ipnotico film-concerto che raccoglie le riprese delle elettrizzanti esibizioni dei Led Zeppelin al Madison Square Garden di New York nel 1973. L’elenco delle sale è disponibile su nexodigital.it, sono aperte le prevendite. Quella al Madison Square Garden era la tappa finale del loro tour negli States che aveva toccato più di 30 città, battendo i record di affluenza di pubblico precedentemente detenuti dai Beatles. Fecero tre concerti di seguito, tutti sold out, il 27, 28 e 29 luglio 1973, portando sul palco brani leggendari come “Rock and Roll”, “Black Dog”, “Stairway To Heaven”, “Heartbraker”, “Whole Lotta Love” e molti altri, che rivivono con tutta la loro potenza in questo imperdibile film-concerto.


“Led Zeppelin: The Song Remains The Same” è un viaggio visionario, un appuntamento al cinema irrinunciabile per tutti i fan dei Led Zeppelin ma anche per coloro che vogliono conoscere più da vicino la band che ha lasciato segni indelebili nella storia del rock’n’roll. Il film-concerto era stato pensato, infatti, appositamente per il cinema dagli stessi membri della band. Alle immagini dei tre live, dalla potenza della loro performance sul palco ai racconti nel backstage, si fondono sequenze video realizzate appositamente, che ripercorrono le “allucinazioni private” di Jimmy Page, Robert Plant, John Paul Jones e John Bonham.


La rimasterizzazione della colonna sonora è stata supervisionata personalmente dai membri della band, dando vita a un film in cui si rivela, visivamente e musicalmente, la stessa essenza della più grande e influente rock band del mondo. Diretto da Peter Clifton e da Joe Massot, “Led Zeppelin: The Song Remains The Same” è distribuito nelle sale italiane in esclusiva da Nexo Digital in collaborazione con Warner Music Italy e coi media partner Radio Capital e MYmovies.it.


Al nuovo trailer di “Led Zeppelin: The Song Remains The Same”hanno prestato le proprie voci Luca De Gennaro e Mixo, due iconici nomi della radiofonia italiana che tutti i giorni su Radio Capital conducono Capital Records.

Cortellesi conquista la Francia: un film che risuonerà in ogni donna

Cortellesi conquista la Francia: un film che risuonerà in ogni donnaRoma, 18 mar. (askanews) – “C’è Ancora Domani” di Paola Cortellesi è il primo film italiano in Francia per numero di presenze da dopo la pandemia. Al primo weekend di uscita, il film, distribuito nei cinema francesi da Universal con il titolo “Il reste encore demain”, registra un numero di presenze nelle sale pari a 118.000 con un incasso di circa 800.000 euro.


“Invocando il passato, la regista italiana ha creato un film toccante e attuale che risuonerà in ogni donna, indipendentemente dalla generazione”, scrive Première. “Diretto con vitalità, illuminato da momenti di sfrenata allegria, venato di un’ironia quasi burlesca, ‘C’è ancora domani’ si colloca sul filo di una tragicommedia che ha il merito di far sentire, in mezzo alle vecchie voci del passato, la speranza di un futuro migliore”, si legge su Le Monde. “Cortellesi osa tutto e colpisce nel segno”, scrive L’Obs. E ancora, su Le Journal du Dimanche si definisce: “Una toccante storia di emancipazione”. “Un’impresa cinematografica inaspettata, crudele, divertente, senza compromessi ed essenziale per più di una ragione, sostiene Bande à part. È “Un piccolo miracolo” per Télé Loisirs e “Una luminosa tragicommedia sul patriarcato” per Elle. “La forza di questo film femminista è che tratta un argomento oscuro in modo molto originale, oscillando tra umorismo, leggerezza e dramma” scrive Le Parisien. Tra le altre recensioni, su Sud Ouest si legge: “Paola Cortellesi si muove con grazia e intelligenza tra fantasia, gravità, umorismo, poesia, prendendo in prestito tanto dalle commedie musicali quanto dal neorealismo. La colonna sonora spazia tra varietà, opera, hip-hop… che bella libertà”.


Uscito nelle sale il 26 ottobre scorso e presentato alla Festa del cinema di Roma, il film ha nel cast, oltre alla stessa regista Cortellesi, Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli e Vinicio Marchioni.

Il film “Il più bel secolo della mia vita” presentato in Senato

Il film “Il più bel secolo della mia vita” presentato in SenatoRoma, 18 mar. (askanews) – Si è svolta il 13 marzo nella Sala dei Caduti di Nassiriya in Senato, su iniziativa della senatrice M5S Elisa Pirro, la conferenza stampa “La legge del secolo e il diritto al riconoscimento delle origini”, nel corso della quale è stata presentata una mozione sul tema a prima firma della stessa senatrice Pirro. “La ricerca delle proprie origini – ha affermato Pirro – è un passaggio chiave nel processo di definizione della propria identità, per queste ragioni ho presentato una mozione volta a bilanciare i diritti dei figli di conoscerle con quelli delle madri che partoriscono in anonimato”. Insieme alla senatrice M5S Elisa Pirro, sono intervenuti la presidente Associazione Figli Adottivi e Genitori Naturali Luisa Di Fiore, il magistrato Alfonso Sabella, Alessandro Bardani, regista del film “Il più bel secolo della mia vita” con i protagonisti Sergio Castellitto e Valerio Lundini e il cantautore Brunori Sas.


Il più bel secolo della mia vita, di cui sono stati proiettati alcuni estratti, è la prima opera cinematografica a occuparsi della cosiddetta: “Legge dei 100 anni”. Normativa n.184 – 4 Maggio 1983 che all’art.28 recita: “… Nel caso di figlio non riconosciuto alla nascita, chiamato anche N.N., le informazioni concernenti l’identità dei genitori biologici possono essere fornite all’esercente soltanto dopo il compimento del centesimo anno di età…”. Questa legge (unica in Europa e condannata sia dalla Corte di Strasburgo, sia dalla Corte Costituzionale) vieta a un figlio non riconosciuto, nato nel nostro Paese, di conoscere la sua storia familiare fino al compimento del centesimo anno di età. “Sono felicissimo che il film abbia messo a conoscenza tantissime persone dell’esistenza di questa assurda legge e abbia risvegliato una coscienza civile nelle istituzioni; donando nuova linfa ad una battaglia che si occupa di figli non riconosciuti, diventando il manifesto di questa lotta finora non riconosciuta dal mondo politico”, ha detto il regista Alessandro Bardani.


“La nostra presenza qui è la testimonianza che c’è finalmente un’attenzione nei confronti di una battaglia importante. Mi è capitato di parlare con persone che inizialmente pensavano che questa legge fosse frutto dell’invenzione di uno sceneggiatore mentre in realtà, grazie anche a Luisa Di Fiore che ha condiviso con noi l’esperienza di questo film e che è stata una guida importante, soprattutto a livello umano con la sua grande esperienza, ho capito che questa ferita è un diritto che manca, una ferita che negli anni lacera dentro e proprio come dice la Corte Europea, non certo io, può creare danni fisici e psicologici anche se non dimostrati scientificamente. La cosa che mi stupisce è che non coinvolge solo la volontà di un figlio o di una figlia di raccontare le proprie origini e spero veramente che la legge finalmente si allinei con tutti gli altri paesi europei”. “Il diritto umano alla propria identità e alla conseguente salute psicofisica è minato dal buio sulla propria storia biologica – ha commentato Luisa Di Fiore – mi batto da venti anni per vedere riconosciuto questo diritto e per portare il pensiero comune a fianco di chi questo diritto non ce l’ha. Come dice Valerio Lundini in un passaggio del film: ‘Non sappiamo chi siamo se non conosciamo da dove veniamo’. L’Associazione che rappresento è portavoce di migliaia di figli adottivi che vogliono vedersi riconosciuto questo diritto e siamo stati onorati di aver contribuito alla realizzazione di questo gioiellino cinematografico che ci ha visto al centro della scena a cui non siamo abituati”.


“Vengo da una famiglia che non mi ha ancora abbandonato – ha esordito scherzando Valerio Lundini – e sicuramente avevo bisogno di empatizzare con il mio personaggio e capire cosa lo smuovesse ad essere così arrabbiato con la famiglia adottiva e quella che lo aveva abbandonato e quindi mi sono rivolto a Luisa che mi ha esposto la sua istanza e quello che lei e gli altri membri dell’associazione, provano. E questo sicuramente è stato molto utile. Nel film c’è una scena in cui Gustavo, interpretato da Castellitto, viene portato difronte a un Ministro affinché la sua stessa persona e la sua storia da centenario che non ha mai conosciuto i suoi genitori, potesse servire a smuovere qualcosa. Oggi sembra una situazione molto analoga a quella del film ed è un bel merito del film che questo oggi si stia realizzando nella realtà e che siamo qui a parlarne”. “Per un attore, un artista in genere, partecipare a un progetto che in qualche modo può produrre un cambiamento così significativo come quello di una legge è già di per sé una grande soddisfazione – ha detto Sergio Castellitto – non tutti i desideri sono un diritto, però la cosa interessante è che, in questo caso, a mio avviso, è proprio il desiderio che stabilisce il diritto. In conseguenza al trauma dell’abbandono, io ho il diritto di sapere da dove provengo”.


“Ho scritto questo brano partendo dalla suggestione della sceneggiatura, che già mi aveva convinto perché i dialoghi mi sembrava già di vederli e avevo la percezione e la sensazione che il film fosse un film autentico – ha detto Brunori – Lo dico perché penso che poi quello che succede in un film, e questo è un caso veramente speciale, quando il film risulta autentico chiaramente entra più in profondità nella sensibilità e nel cuore delle persone, quindi poi possono accadere cose del genere”. “Il vuoto normativo determinato dalla sentenza della Consulta – ha spiegato Alfonso Sabella – deve essere colmato al più presto per assicurare, almeno, l’eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge che attualmente è vanificata dalle differenti prassi e dai diversi criteri interpretativi adottati dai singoli Tribunali per i minorenni in assenza di una regolamentazione avente forza di legge”.

Giovanni Allevi ospite di Happiness on Tour. Vite-Storie di felicità

Giovanni Allevi ospite di Happiness on Tour. Vite-Storie di felicitàMilano, 18 mar. (askanews) – “Happiness on Tour. Vite – Storie di felicità”, il più grande spettacolo gratuito dedicato alla Felicità, annuncia la partecipazione straordinaria del compositore e filosofo, M° Giovanni Allevi, mercoledì 20 marzo, Giornata Mondiale della Felicità 2024, sul palco del Forum di Assago a Milano.


Il M° Allevi regalerà a una platea di migliaia di studenti delle scuole superiori nello spettacolo del mattino, una preziosa ed emozionante testimonianza attraverso la quale gli spettatori potranno trarre importanti spunti di riflessione e vivere una forte esperienza formativa per la ricerca della propria felicità. Sarà una partecipazione straordinaria e molto attesa, che vedrà eccezionalmente il Maestro Allevi in un ambito diverso rispetto a quello concertistico. Un’occasione rara in questo momento in cui l’artista, che continua il suo percorso terapeutico dovuto a un mieloma multiplo, è totalmente immerso nel suo ritorno alla Musica, con un esaltante tour internazionale di concerti già tutti sold out.


«È un onore per noi avere il Maestro Allevi a “Happiness on tour” – dichiara Walter Rolfo, Presidente della Fondazione della Felicità – La sua testimonianza unica, simbolo di forza e tenacia, può offrire agli studenti, e a tutti noi, grande ispirazione per non dimenticarci che possiamo imparare ad essere felici. Tengo a ringraziarlo vivamente per il suo speciale e prezioso contributo». “Happiness on Tour” è uno show organizzato dalla Fondazione della Felicità con il Patrocinio della Regione Lombarda e del Comune di Milano.


Un evento gratuito, che prenderà il via già dalle 9.30 della mattina al Forum di Assago a Milano, con uno sguardo rivolto soprattutto alle scuole superiori, e proseguirà la sera dalle 21.00, aperto a tutti previa prenotazione su Fondazione della Felicità . Il programma dello spettacolo “Happiness on Tour” del 20 marzo è consultabile sul sito ufficiale della Fondazione della Felicità.

Olly è pronto a tornare live con Lo Rifarò, Lo Rifaremo Tour

Olly è pronto a tornare live con Lo Rifarò, Lo Rifaremo TourMilano, 17 mar. (askanews) – Olly è pronto a tornare ad esibirsi live con Lo Rifarò, Lo Rifaremo Tour. A pochi giorni dall’uscita di “Devastante” – il nuovo singolo uscito l’8 marzo per Epic Records Italy/Sony Music – Olly annuncia Lo Rifarò, Lo Rifaremo Tour, la tournée nei club in partenza a dicembre 2024, organizzata e prodotta da Magellano Concerti. I biglietti sono già disponibili su TicketOne e nei circuiti di vendita e prevendita abituali. Per info: magellanoconcerti.it.


Dopo un tour estivo di 16 date, “Il mondo gira tour”, e lo show sold out di chiusura al Fabrique di Milano, Olly tornerà sui palchi dei principali club Italiani a dicembre 2024 partendo da Milano (lunedì 02 dicembre @ Fabrique), per proseguire poi a Firenze (giovedì 05 dicembre @ Viper Theatre), Venaria Reale (TO) (giovedì 12 dicembre @ Teatro Concordia), Padova (venerdì 13 dicembre @ Hall), Bologna (sabato 14 Dicembre @ Estragon), Pozzuoli (NA) (giovedì 19 Dicembre @ Duel Club) e finire a Roma (venerdì 20 Dicembre @ Hacienda). Le date saranno l’occasione per ascoltare dal vivo “Devastante”, il nuovo brano che prosegue un percorso sempre più cantautorale, intimo e riflessivo già intrapreso con il brano “A Squarciagola” e il singolo più scanzonato “Tutto con te”.


Scritto da Olly e prodotto in collaborazione con JVLI, “Devastante” è una ballad dal sound pop, in cui l’artista esprime il desiderio di costruire relazioni sempre più stabili e durature, con il timore e la consapevolezza di ció che questo può comportare. Perciò, come se fosse un crash test, Olly si immagina cosa possa significare vivere, sognare, piangere, ridere con una persona al proprio fianco, per poter confessare senza paura “Per me sei devastante”. Nel videoclip – diretto da Amedeo Zancanella, prodotto da Borotalco TV con la direzione artistica di Tommaso Bordonaro – Olly ha voluto che i fan fossero i veri protagonisti, coinvolgendoli direttamente nel progetto e mostrando la genuinità di ciascuno. Per un’iniziativa dell’artista, alcuni fan hanno potuto ascoltare in anteprima esclusiva “Devastante” dalle loro camerette. C’è chi si commuove, chi sorride e chi ascolta con attenzione riconoscendosi in ogni parola del testo. Quando Olly appare a sorpresa accanto a loro, l’emozione esplode e la musica crea un rapporto ancora più intimo e corale. Racconta Olly: «Con “Devastante” cerco qualcosa in grado di “rompermi” continuamente, di farmi ripartire ogni volta come fosse la prima. Non importa se è l’amore di un attimo o di una vita intera, auguro a tutti e a me stesso qualcosa di devastante, per lasciarsi amare senza far vincere la paura di perdere. È proprio il rischio di romperci che ci permette di amare davvero».

Umberto Tozzi: Lascio le scene ma mi sento migliore dopo periodo duro

Umberto Tozzi: Lascio le scene ma mi sento migliore dopo periodo duroParigi, 15 mar. (askanews) – “Parigi per me è stata il trampolino di lancio per diventare un artista internazionale, io sono scaramantico e per questo ho scelto questo teatro per dare alcuni annunci molto importanti”. È iniziata con queste parole la conferenza stampa fiume da Parigi, al celebre teatro Olympia, con cui Umberto Tozzi ha annunciato il suo addio alle scene live.


“È molto tempo che penso a questa cosa, ho passato due anni molto difficili per problemi di salute con la paura di non poter più tornare sul palco, ora ho superato questo momento e sono risalito. Ho avuto una positività incredibile, non mi sono fatto un esame di coscienza, ma mi sono scoperto una persona migliore, ero una persona più schiva, oggi sono più socievole e positivo, superare brutti ostacoli nella vita, fa amare e vivere di più e volere la pace nel mondo” ha spiegato raccontando il suo imponente progetto. Dopo 50 anni di una carriera costellata di successi e riconoscimenti in Italia e nel mondo, più di 80 milioni di dischi venduti e oltre 2000 concerti, Umberto Tozzi dà il suo addio alla scena live con uno straordinario tour mondiale, “L’Ultima Notte Rosa The Final Tour” che attraverserà 3 continenti tra il 2024 e il 2025. “Quando ho messo a punto l’idea di lasciare, ho pensato di farlo realizzando i miei sogni nel Final Tour. Ho sempre voluto fare un tour con una big orchestra, perchè la mia musica è sinfonica. Poi ho realizzo una produzione inedita di canzoni, di cui 4 saranno live’ – ha spiegato Tozzi -. Al momento tocchiamo tre continenti, ma spero diventino cinque, non ho una data di scadenza, ma abbiamo tempo”.


L’artista celebrerà l’imperdibile gran finale dedicando al pubblico italiano due date evento in cornici magiche e suggestive, il 20 giugno alle Terme di Caracalla di Roma e il 7 luglio in Piazza San Marco a Venezia. Seguiranno in Italia altre 6 date speciali nel 2024: il 22 agosto a Villa Bellini a Catania, il 28 agosto al Sferisterio di Macerata, il 4 settembre in piazza dei Signori per il Vicenza in Festival, il 13 settembre alla Reggia di Caserta, il 5 ottobre al Forum di Milano e il 12 ottobre all’InAlpi Arena di Torino. “Se penso all’ultima volta che salirò sul palco, credo che mi scenderà una lacrima, sul dopo ancora non so, sarebbe una gioia, ad esempio fare una colonna sonora, questo è un altro dei miei sogni. Sono in tour da 50 anni, ho sempre vissuto in tour, ma anche in una cosa bella ed emozionante subentra anche un certo tipo di stanchezza. Sono stato un privilegiato ad avere una carriera così lunga con canzoni che sono arrivate a più generazioni. Quando salgo sul palco è adrenalina, è gioia e godimento” ha spiegato l’artista torinese.


Cantautore e musicista carismatico e creativo, Umberto Tozzi grazie alle sue hit senza tempo è diventato un’icona della musica italiana e ha attraversato e appassionato intere generazioni, riempiendo con i suoi concerti i più importanti spazi del mondo dedicati alla musica con il suo pubblico fedele e trasversale. Anche se in passato non sono mancate durezze con la stampa: “Ho vissuto un periodo non simpatico nella mia carriera, mi chiedevo cosa avevo fatto di male per essere così attaccato, avevo fatto una canzone che è diventata una hit mondiale, ma dopo anni queste persone si sono ricredute e mi hanno detto che non faccio solo canzonette”. Sono numerosi i record in termini di successi discografici che hanno caratterizzato la vita artistica di Tozzi, a partire da ‘Ti Amo’, indimenticabile brano del 1977, capace di rimanere ai vertici delle classifiche per più di sette mesi, stracciando ogni record di vendita e vincendo l’edizione di quell’anno del Festivalbar, ha attraversato ogni confine con le sue numerose reinterpretazioni, fino ad arrivare a essere al centro di una delle scene clou della fortunata serie “La casa di carta 4”.


Impossibile non citare la super hit mondiale “Gloria” – scelta per la colonna sonora del film di Martin Scorsese ‘The Wolf of Wall Street’, ma anche per il film cult ‘Flashdance’ diretto da Adrian Lyne – che porta il nome di Umberto Tozzi oltreoceano grazie all’interpretazione del brano realizzata da Laura Branigan nel 1982 e che si posiziona al numero 1 della classifica americana rimanendo nella classifica Billboard Hot 100 per 36 settimane. “Io sono sempre stato molto pigro, e Giancarlo Bigazzi diceva di me che ero una Ferrari con il pieno ma chiusa in un garage, ho avuto molte possibilità, come a New York quando nell’82 un produttore americano mi propose di rimanere a scrivere lì, ma non sono riuscito a superare l’ostacolo della lontananza. Nella vita ho perso molti treni per la mia pigrizia ma poi ne sono passati anche altri, sono rimasto pigro, ma ora sono un po’ meglio’. In occasione di questo annuncio dell’ultimo tour della carriera una nuova importante collaborazione viene presentata oggi in anteprima: una versione speciale e inedita della hit “Donna amante mia” in cui Umberto Tozzi duetta con il cantautore e polistrumentista, fondatore dei Negramaro, Giuliano Sangiorgi, che ha anche prodotto il brano. “Donna amante mia” sarà disponibile sulle piattaforme digitali da venerdì 22 marzo, in concomitanza con la pubblicazione del videoclip su YouTube (canale ufficiale VEVO Umberto Tozzi). Di Alessandra Velluto

Cinema, a Carlo Verdone il Premio Stella della Mole

Cinema, a Carlo Verdone il Premio Stella della MoleRoma, 15 mar. (askanews) – Il Museo Nazionale del Cinema di Torino rende omaggio a Carlo Verdone con il Premio Stella della Mole. Attento e acuto osservatore della realtà che lo circonda, Verdone ha dato vita a una serie di personaggi diventati iconici, sovente molto diversi tra loro, mettendone in luce caratteristiche e rapporti sociali – si legge nella motivazione -. Dotato di una sottile e ironica comicità, ha saputo raccontare, a partire dagli anni ’80, manie, psicosi e mode, amplificandole e rendendole specchio di una società che si confronta sempre con nuovi miti.


Verdone riceverà il premio il 22 marzo 2024 alle 20:30 al Cinema Massimo, quale riconoscimento per il suo stile ironico e visionario e per la sua capacità di scandagliare la società umana, raccontandola con ironia e delicatezza. La consegna del premio avverrà durante l’omaggio che il Glocal Film Festival gli dedica e in occasione dell’inaugurazione della mostra fotografica “Luci nel silenzio”, allestita al Polo del ‘900 a Palazzo San Celso. “Questo riconoscimento così importante da parte del Museo Nazionale del Cinema di Torino mi riempie di gioia – ha detto Carlo Verdone. Mai avrei pensato che un giorno quell’importante Museo che visitavo spesso con mio padre (amico intimo della fondatrice Maria Adriana Prolo), potesse un giorno interessarsi a me. Lo vedevo come un luogo magico, ricco di oggetti, lanterne, proiettori primitivi e tanti volti in bianco e nero. Grazie di cuore a coloro che mi hanno regalato questa grande emozione e soddisfazione, che dedico a un grande educatore: mio padre Mario”.


“Siamo molto felici di omaggiare Carlo Verdone con il premio Stella della Mole, che così bene rappresenta il museo che lui ha frequentato e amato nella sua giovinezza – ha sottolineato Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema – il suo ricordo racconta di un luogo magico, e tale continua a essere anche oggi, grazie al potere della fascinazione che solo il cinema sa dare. Grazie ancora per aver accettato di essere qui con noi”. “Sono molto contento di questa collaborazione con il Glocal Film Festival – ha dichiarato Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema. Carlo Verdone è uno dei grandi personaggi del cinema italiano, capace di interpretare lo spirito comico e drammatico che ha conquistato diverse generazioni. I suoi personaggi sono entrati nell’immaginario collettivo, e molte sue espressioni e modi di dire fanno oramai del linguaggio quotidiano, a dimostrazione della sua grande bravura nel raccontare il genere umano”.

Un lungo addio alle scene, Umberto Tozzi annuncia il ritiro

Un lungo addio alle scene, Umberto Tozzi annuncia il ritiroMilano, 15 mar. (askanews) – Dopo 50 anni di una carriera costellata di successi e riconoscimenti in Italia e nel mondo, più di 80 milioni di dischi venduti e oltre 2000 concerti, Umberto Tozzi dà il suo addio alla scena live con uno straordinario tour mondiale, “L’Ultima Notte Rosa The Final Tour” che attraverserà 3 continenti tra il 2024 e il 2025. E’ stato il celebre cantautore torinese a dare l’annuncio a sorpresa da Parigi, al mitico Teatro Olympia la sala concerti più antica della capitale francese, un auditorium tra i più prestigiosi del mondo.


L’artista celebrerà l’imperdibile gran finale dedicando al pubblico italiano due date evento in cornici magiche e suggestive, il 20 giugno alle Terme di Caracalla di ROMA e il 7 luglio in Piazza San Marco a Venezia. Seguiranno in Italia altre 6 date speciali nel 2024: il 22 agosto a Villa Bellini a Catania, il 28 agosto al Sferisterio di Macerata, il 4 settembre in piazza dei Signori per il Vicenza in Festival, il 13 settembre alla Reggia di Caserta, il 5 ottobre al Forum di Milano e il 12 ottobre all’InAlpi Arena di Torino.