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”Ho vinto il Festival di Sanremo”, storie di 30 artisti

”Ho vinto il Festival di Sanremo”, storie di 30 artistiMilano, 25 nov. (askanews) – Dal 13 dicembre sarà disponibile in libreria e negli store digitali “Ho vinto il Festival di Sanremo” (la Bussola edizioni), il nuovo libro dello scrittore, autore e discografico Marco Rettani e del giornalista e scrittore Nico Donvito.

Il libro, già acquistabile sul sito di La Bussola, è un’immersione nelle storie dei 30 artisti che hanno raccontato aneddoti e che hanno ripercorso alcuni dei momenti più importanti della loro carriera legati alla vittoria della kermesse della canzone italiana. Con l’introduzione di Amadeus, il libro conduce il lettore in un viaggio sonoro ed emozionante che attraversa la storia del Festival, catturando l’anima di un Paese in costante trasformazione. Sanremo non è solo uno spettacolo, è il riflesso vibrante di una nazione che canta la propria storia attraverso la musica.

«In questo volume è racchiuso il lavoro di un anno, ma anche il sogno di una vita: poter esclamare “Ho vinto il Festival di Sanremo” – afferma Marco Rettani – Una manifestazione che personalmente ho vissuto in modo diverso nelle varie fasi della mia esistenza, in primis da innamorato e da spettatore, per poi avere il privilegio di poter salire su quel palco come autore, come discografico, come produttore e come manager. Quello che ne è venuto fuori è il racconto di un sogno comune, per arrivare in qualche modo così a poter pronunciare anch’io la frase che abbiamo scelto come titolo». “Ho vinto il Festival di Sanremo” è un affresco vivido delle vite di alcuni degli artisti vincitori del Festival di Sanremo e di alcuni giornalisti, critici e addetti ai lavori che hanno vissuto quegli anni. Una raccolta di storie, dove i 30 vincitori del Festival si sono aperti con generosità, permettendo di esplorare le pieghe cruciali delle loro carriere. Ogni nota, ogni parola, diventa un tassello di un mosaico che riflette la vita, i sogni e le speranze di questi talenti. All’interno del libro troviamo infatti, le testimonianze e i racconti di Diodato, Ermal Meta, Francesco Gabbani, Gaetano Curreri (Stadio), Valerio Scanu, Marco Carta, Lola Ponce, Simone Cristicchi, Marco Masini, Alexia, Piero Cassano (Matia Bazar), Silvia Mezzanotte (Matia Bazar), Peppe Servillo (Avion Travel), Annalisa Minetti, Fabio Ricci (Jalisse), Alessandra Drusian (Jalisse), Aleandro Baldi, Enrico Ruggeri, Riccardo Cocciante, Dodi Battaglia (Pooh), Red Canzian (Pooh), Roby Facchinetti (Pooh), Fausto Leali, Angela Brambati (Ricchi e Poveri), Angelo Sotgiu (Ricchi e Poveri), Tiziana Rivale, Riccardo Fogli, Maurizio Nuti (Homo Sapiens), Peppino Di Capri, Gilda, Iva Zanicchi, Nicola Di Bari, Bobby Solo, Tony Renis e Tony Dallara.

«Siamo andati alla ricerca dei vincitori, delle loro storie e delle loro differenti visioni. Abbiamo raccolto testimonianze, empatizzato con ogni singolo artista che ci ha affidato parte del proprio vissuto – dichiara Nico Donvito – Si può dire che i capitoli di questo libro siano stati scritti in simbiosi con ciascun protagonista. Infine, ci inorgoglisce particolarmente il fatto di essere riusciti a portare tra le nostre pagine i più grandi esperti del settore, il cosiddetto gotha sanremese, personalità di spicco della musica italiana e del Festival, riuniti in forma corale in questo racconto storico ed emotivo».

I SIAE Music awards al Superstudio di Milano con Cattelan

I SIAE Music awards al Superstudio di Milano con CattelanMilano, 25 nov. (askanews) – E’ il giorno dei SIAE Music Awards, l’evento che celebra per la prima volta in Italia gli autori e gli editori italiani di maggior successo nel nostro Paese e all’estero.

Una serata evento voluta e organizzata da SIAE che rappresenta per l’Italia una novità assoluta, volta a rendere omaggio e a celebrare le personalità che hanno costruito la storia della musica del nostro Paese e che ancora oggi sono la fonte creativa del mondo musicale nazionale e non solo. Seguendo la tradizione già avviata a livello internazionale in altri Paesi, SIAE con i suoi Awards si appresta a celebrare la creatività nazionale con una serata di musica e spettacolo dedicata ai suoi protagonisti. A ospitare il grande show il Superstudio di Milano, nel cuore del quartiere Tortona, centro nevralgico della Milano Music Week, la settimana dedicata alla musica, che vede il suo culmine proprio in questa serata.

Alla guida della prima edizione dei SIAE Music Awards ci sarà Alessandro Cattelan, conduttore televisivo e showman che ha sempre messo la musica al centro dei suoi progetti. Alessandro è pronto a dare ritmo e tono alle presentazioni, accompagnato dai fedeli Street Clerks, resident band del suo late show Stasera c’è Cattelan su Rai2. Il gruppo arricchirà la serata con intermezzi musicali, come nella migliore delle sue tradizioni, esibendosi su un palco di 270° costruito ad hoc per la serata per ricreare l’atmosfera di un vero e proprio dining club.

Quella dei SIAE Music Awards sarà una notte che unirà l’intera industry nel nome della creatività, della musica e del divertimento. Queste le categorie che saranno premiate: Canzone Club, Canzone locali da ballo con musica live, Canzone locali con musica, Canzone locali con musica live, Canzone Radio, Canzone Italiana all’Estero, Canzone Online, Colonna Sonora Cinema, Colonna Sonora TV, Autore Video Streaming, Autore Audio Streaming. Nel corso della serata saranno anche annunciati il Premio Live Recital e il Premio Live Concert.

”L’Epica della guerra”, fa riflettere il nuovo brano di Max Gazzé

”L’Epica della guerra”, fa riflettere il nuovo brano di Max GazzéRoma, 24 nov. (askanews) – Esce oggi 24 novembre su tutte le piattaforme digitali, “L’epica della guerra”(https://www.youtube.com/watch?v=GIH7Ff5XwcQ), il nuovo brano di Max Gazzè che farà parte del suo prossimo album, “Amor Fabulas”, in uscita nel 2024 per Epic Records/Sony Music.

Paura, ferocia, fame, rabbia, rovina: Gazzè traccia il campo semantico della guerra, prendendo in prestito alcuni versi dell’Iliade e dell’Orlando Furioso. Il brano, anticipato qualche giorno fa sui suoi canali social, è una riflessione quanto mai attuale sui conflitti, che causano in ogni caso distruzione, ma soprattutto su cosa li genera: l’odio è una reazione o una necessità? Gazzè lo domanda in modo provocatorio, con la sua arguta cifra cantautorale, la stessa con la quale, senza troppi giri di parole, pronostica una logica crudele, in base alla quale “non importa chi resiste ma chi arriva fino in fondo”.

L’artista sta eseguendo il brano live in anteprima nel suo tour nei teatri, “Amor Fabulas – Preludio”, proprio in apertura concerto: un telo bianco nasconde il palco, su questo immagini psichedeliche e ipnotiche accompagnano l’elettro-rock del brano, preludio al live e al nuovo disco. Dietro il sipario si intravedono solo ombre, Gazzè e i suoi musicisti. Le stesse immagini proiettate durante il live, compongono il video che accompagna la traccia.

Gazzè, come già successo in passato, utilizza la musica come veicolo di un messaggio potente e questa volta sale sul palco per denunciare le assurdità di conflitti di cui tutti parlano ma di cui nessuno sottolinea il senso del grave, tutto appare schermato, visto e riportato solo attraverso un display.

Cinecittà World il 2 dicembre inaugura il “Natale delle Meraviglie”

Cinecittà World il 2 dicembre inaugura il “Natale delle Meraviglie”Roma, 24 nov. (askanews) – Cinecittà World inaugura il “Natale delle Meraviglie” con un opening party il 2 dicembre. Fino a domenica 7 gennaio il Parco divertimenti del cinema e della tv di Roma si trasforma in un magico Villaggio di Natale impreziosito dai percorsi di Luminarie Polvere di Stelle, luci sfavillanti, decorazioni festive, il mercatino di Natale con idee regalo e oggetti d’artigianato, leccornie per deliziare i palati e divertimento con 12 attrazioni a tema. Ogni mattina la Christmas Street si popola di elfi e magiche creature che danno il benvenuto agli ospiti con il Christmas Show, mentre i bambini possono incontrare Santa Klaus nella Casa di Babbo Natale.

Con le proiezioni sull’acqua di Gocce di Cinema si rivivono i classici di Natale più belli di sempre, nel Regno del Ghiaccio, unico snow park al coperto d’Italia con neve e ghiaccio veri tutto l’anno, si possono sfidare i compagni di avventure a bordo di gommoni tuffandosi da Scivolone, precipitare senza freni tra le curve di Kamikice o sfidarsi a Palle di neve. Per chi vuole partire per un viaggio magico c’è I-Fly La Montagna Russa di Babbo Natale: sulla slitta di Santa Klaus si consegnano i doni e si vola lontano, rimanendo a soli 30cm da terra. Il musical Natale a Cinecittà World, fa sognare e divertire tutti i giorni gli ospiti di ogni età. Dal 2 al 10 dicembre lo show Digital Circus in Wonderland, esperienza immersiva con acrobati, luci, colori e proiezioni avvolgerà gli ospiti in un susseguirsi di emozioni. La tradizione trova spazio con il Presepe del Cinema allestito nel padiglione Cinetour e la Santa Messa la mattina del 25 dicembre, a cui seguirà il pranzo di Natale. Sempre a Natale debutta il grande show sul ghiaccio Christmas On Ice che sarà in scena dal 25 al 7 gennaio, con repliche pomeridiane e serali, oltre 50 artisti e performer che si esibiranno sulle coreografie della pattinatrice olimpionica Nicol Della Monica: un’ora di magia sulle più amate musiche di Natale nel nuovissimo Palastudio di Cinecittà World. Il culmine delle celebrazioni sarà il 31 dicembre, con la Festa di Capodanno a tema più grande d’Italia: 40 attrazioni, 8 cene e cenoni a tema, 6 spettacoli, il Capodanno sul Ghiaccio di Christmas On Ice e 10 stage musicali fino alle 6 di mattina con discoteche e dj set, i concerti e le esibizioni di Achille Lauro, Guè Pequeno, Corona e Ice MC nella festa anni ’90, la cena spettacolo di Pago, la Tech House di Nic Fanciulli, oltre alla immancabile mezzanotte con i fuochi d’artificio.

Nel singolo “Shatterproof” ballerina del Balletto Nazionale ucraino

Nel singolo “Shatterproof” ballerina del Balletto Nazionale ucrainoRoma, 24 nov. (askanews) – “Shatterproof” (Infrangibile, ndr) è il singolo d’esordio da solista dell’artista olandese Nick Schilder, che debutta nelle radio italiane da venerdì 24 novembre per X Energy/Believe. Il cantautore olandese propone con il videoclip di questo singolo un antidoto alla guerra mettendo in scena uno dei capitoli più nobili della tradizione ucraina: il balletto classico.

L’impresa di Schilder è di rispondere al culto della morte e della devastazione con la cultura, con la bellezza dell’arte, che forse non salverà il mondo, ma potrà almeno infondere speranza immaginando un futuro migliore. “Perché il cuore dell’uomo non può essere infrangibile?” Su questa domanda estratta dal ritornello di “Shatterproof” si basa il concetto fondamentale del brano, che trova nell’ambientazione della danza classica il suo controcanto. Quanta fragilità esiste dietro la ferrea disciplina del mondo accademico del balletto, come è facile trovarsi soli in un contesto in continua oscillazione tra collaborazione e competizione.

Realizzato dalla regista ucraina Katheryna Lesyk, fuggita dal suo Paese per i motivi suddetti e che si è avvalsa di una troupe di connazionali, la clip vede protagonista la ballerina del Balletto Nazionale Ucraino, che recita con Nick Schilder. Il tema di fondo, il concetto di sapersi adattare ai cambiamenti più sconvolgenti della vita, è esaltato dalle immagini del video ma anche da ciò che non vediamo. Le maestranze coinvolte nella realizzazione, così come la regista e la protagonista, mentre giravano avevano i loro parenti al fronte. Nick Schilder è molto popolare nei Paesi Bassi, anche perché questo primo brano da solista viene dopo una carriera di 17 anni si successo nel popolare duo olandese Nick & Simon. Ora nasce il suo percorso.

Milano, arriva al TAM Teatro Arcimboldi “Ulisse, l’ultima Odissea”

Milano, arriva al TAM Teatro Arcimboldi “Ulisse, l’ultima Odissea”Milano, 23 nov. (askanews) – La storia di Odisseo raccontata attraverso un intenso dialogo tra teatro, musica e danza. Ulisse, l’ultima Odissea, lo spettacolo ideato e diretto da Giuliano Peparini, dopo il debutto dello scorso giugno al Teatro Greco di Siracusa, sarà al TAM Teatro Arcimboldi Milano il 26 novembre.

La nuova produzione della Fondazione Inda è uno spettacolo moderno e contemporaneo che sarà ambientato in un aeroporto, “un luogo – come dice il regista Giuliano Peparini – da cui si parte ma anche un luogo che ci può bloccare” e vedrà in scena quasi 100 artisti. Sul palco la musica del gruppo canadese di ispirazione folk-rock Reuben and the Dark, la danza contemporanea e il teatro dialogano in modo fluido, restando al servizio del testo classico di Omero. Proiezioni e luci completano la visione poetica di questi quadri che faranno leva anche su costumi espressione di forti contrasti e contrapposizioni tra passione, trasgressione e amore per la patria. “L’Odissea è uno dei testi più emozionanti del nostro canone – sono le parole del regista -, è un testo che condensa tutti i sentimenti più intensi: l’attaccamento disperato alla vita, l’odio travolgente e l’amore incondizionato, la passione sfrenata e il freddo calcolo, la paura e il dolore della perdita, la nostalgia e la sete di conoscenza. Nel nostro spettacolo, faremo vivere e prorompere tutte queste emozioni, nelle voci degli interpreti e nei corpi dei nostri performers. Oltre ai viaggi lontani o fermi, scegliendo di trattare il tema di Ulisse questo spettacolo parla anche del nostro tempo, e di noi: mette in scena un uomo che si è perso e cerca di nuovo la strada di casa. Il libretto dell’opera è del grecista Francesco Morosi”.

A interpretare Odisseo sarà Giuseppe Sartori che torna dopo il grande successo riscosso nelle ultime stagioni nel ruolo di Oreste e di Edipo. Nel cast Massimo Cimaglia (Aedo/Polifemo), Giulia Fiume (Calipso/Anima di Anticlea), Alessio Del Mastro (Anima di Tiresia/Lo spazzino), Giovanna Di Rauso (Circe). Nello spettacolo sono coinvolti anche gi allievi dell’Accademia d’Arte del dramma antico. Le scene sono di Cristina Querzola e Lucia D’Angelo, i costumi di Valentina Davoli, le coreografie di Giuliano Peparini, le musiche della band Reuben and the Dark, light designer è Alessandro Caso, videomaker è Edmundo Angelelli, assistenti alla regia sono Tim Vranken e Gianluca Merolli, assistente coreografo è Francesco Sarracino, assistente costumista è Silvia Oliviero, ideazione e direzione dei cori cantati Simonetta Cartia, direzione del coro Elena Polic Greco, direttore di scena è Giovanni Ragusa, assistente alla drammaturgia Aurora Trovatello; coordinatori artistici sono Federica Panzeri e Christophe Allemann.

”Il Cercasuoni”, Crescentini narratrice di una serie inclusiva

”Il Cercasuoni”, Crescentini narratrice di una serie inclusivaRoma, 22 nov. (askanews) – Una serie innovativa per l’animazione, inclusiva e delicata, che i più piccoli e le loro famiglie possono guardare e soprattutto ascoltare, immergendosi in un universo sonoro. Dal 23 novembre (alle 16) arriva in prima tv su Rai Yoyo e su RaiPlay “Il Cercasuoni” (regia di Chris Tichborne, affiancato da Andy Burns e Barry Purves), che, combinando i pupazzi in stop motion e le riprese della natura dal vivo, racconta la storia di un bambino parzialmente sordo che va alla scoperta di nuovi suoni e rumori della natura con la sua amica talpa Mole.

Ad accompagnare il piccolo Cercasuoni c’è la voce narrante di Carolina Crescentini. “Insieme si aiutano e vanno a scoprire il mondo fuori, il mondo della natura, della città, e vanno a rubare i suoni attraverso un registratore per poi tornare a casa e comporre musica”, ha detto l’attrice. “Questa serie non solo racconta il tenerissimo rapporto fra loro ma anche quello che c’è fuori, che spesso dimentichiamo; spesso i bambini sono rintanati in casa quando fuori c’è un mondo da scoprire che può essere stupefacente per loro, non solo la natura, anche la città, quindi a me è piaciuta molto”. La serie – una coproduzione tra la società Enanimation di Torino e la britannica Eagle vs Bat per Rai Kids e il canale inglese ITV – è un’esperienza audiovisiva immersiva che stimola la curiosità; alla realizzazione tecnica hanno partecipato i premi Oscar Mackinnon and Saunders che hanno lavorato con Tim Burton, Wes Anderson e con Guillermo del Toro in “Pinocchio”. Nel Regno Unito, dove è già in onda, la narratrice è Keira Knightley. “L’abbiamo fatta un po’ diversa, perché lei è molto tranquilla, evidentemente perché è madre e ha bisogno di addormentare il figlio, io invece mi sono fatta prendere e partecipo alle loro avventure, mi sono divertita” ha raccontato Carolina Crescentini.

La serie è composta da 60 episodi da cinque minuti e si propone di parlare a tutti i bambini in età prescolare, favorendo una visione inclusiva e positiva ed educando al rispetto dell’ambiente. Si è anche avvalsa della supervisione scientifica di consulenti di audiologia, come il Dr.Edward Killan, professore associato alla facoltà di Medicina dell’Università di Leeds, e dell’appoggio della British Society of Audiology. Il video su www.askanews.it

Federico Traversa racconta Bob Marley nel nuovo libro “One Love”

Federico Traversa racconta Bob Marley nel nuovo libro “One Love”Roma, 22 nov. (askanews) – Si intitola “One Love” il nuovo romanzo di Federico Traversa dedicato a Bob Marley, disponibile da mercoledì 22 novembre e pubblicato da Il Castello marchio Chinaski Edizioni.

La più grande rockstar del Terzo Mondo, così l’autore definisce il protagonista del libro la cui vita viene affrontata con intima e sincera passione. Il musicista e attivista giamaicano, simbolo mondiale della diffusione della musica reggae, viene raccontato come fosse sempre al fianco di chi scrive. Prima il bambino povero e disagiato che cresce nel villaggio di Nine Miles a metà degli Anni ’40. Poi il giovane musicista che muove i primi passi nel mondo della musica dei primi ’60 con gli amici Bunny Wailer e Peter Tosh e forma gli Wailers. Fino alla nascita della leggenda tra HIT mondiali come Jamming, No Woman, No Cry o Get Up Stand Up. Traversa ricostruisce in un 3D letterario tutte le vicende note e meno note che hanno portato Marley a diventare un’icona mondiale della musica prima, e un faro culturale e religioso poi. Non una fredda e sistematica biografia, ma un susseguirsi di racconti e fotografie narrative che danno vita a una figura complessa e dal profondo significato. Un viaggio che porta il lettore negli angoli più reconditi della vita di Marley e negli anfratti della cultura in cui è cresciuto, tra gli iconici dreadlocks, la passione per il calcio, le donne e la marijuana. Un libro che nasce dalla vasta conoscenza dell’autore sul mondo reggae e sulla figura di Marley. Uno studio che viene da oltre vent’anni di esperienza sul campo, tra interviste e incontri privati coi figli di Marley e i principali esponenti mondiali del genere: da Bunny Wailer ad Alborosie passando per Capleton, Horace Andy e gli Africa Unite.

Vicende come quella volta che Bob assieme Peter e Bunny rischiarono di essere sfregiati con l’acido dalla fidanzata del loro produttore storico Lee “Scratch” Perry. Stavano litigando per una questione di soldi, poi fecero pace. Non solo musica, ma anche gli aspetti personali di un marito e padre, che emigra negli USA in cerca di fortuna. La profonda fede rastafariana che ha sempre contraddistinto la sua esistenza, e che lo porta col tempo a diventare lui stesso un leader spirituale e politico. La musica come veicolo di lotta contro l’oppressione politica e razziale, e il sogno di unificare tutti i popoli di origine africana.

Era il 1978 e due anni prima Marley era appena stato vittima di un attentato di stampo politico. Accade che il musicista venga portato al cospetto di uno degli assalitori che avevano tentato di ucciderlo. Davanti all’uomo legato, gli mettono una pistola in mano e lo incitano a fare giustizia. Marley restituisce l’arma e se ne va. Vicissitudini private dell’autore introducono vari capitoli del libro, dove incrocia in qualche modo la sua storia più intima con quella del musicista. Un filo narrativo immersivo che mescola tutta la passione verso Marley e il gusto della ricerca storica, tra parentesi della vita familiare e lavorativa di Traversa. Drammi e passioni dell’autore scorrono paralleli all’evolversi del protagonista, dagli albori fino alla prematura scomparsa del 1981. Anche la cura della malattia, un altro degli argomenti trattati nel libro, torna a descrivere la figura del protagonista. Pare infatti che abbia rifiutato una operazione che avrebbe potuto salvarlo o quantomeno allungargli la vita, ma lui si rifiutò per motivi religiosi. I rasta non muoiono.

Il libro sarà presentato dall’autore in una serie di appuntamenti accompagnato da ospiti speciali, ma diventerà anche uno spettacolo itinerante con reading e musica dal vivo. Oggi 23 novembre alla Feltrinelli Duomo Milano con Bunna degli Africa Unite e Fabio Merigo dei Bluebeaters; il 25 alla Mondadori Sestri Ponente (GE) con Andrea Rinaldi, il 30 al Qubit Torino con Bunna degli Africa Unite e Fabio Merigo dei Bluebeaters, il 1 dicembre al Sally Brown Rude Pub di Roma con Alberto Castelli, il 3 dicembre al Teatro San Giorgio Cavallermaggiore (CN) con Bunna degli Africa Unite e Fabio Merigo dei Bluebeaters e l’8 all’Associazione ALEC Alba (CN) con Andrea Rinaldi.

Arriva “Intimate-Recordings at Abbey Road Studios” di Elisa

Arriva “Intimate-Recordings at Abbey Road Studios” di ElisaRoma, 21 nov. (askanews) – Elisa ha annunciato a sorpresa l’uscita di “Intimate – Recordings at Abbey Road Studios”, l’album nato dal progetto live di “An Intimate Night”, disponibile dal prossimo 8 dicembre su CD, doppio vinile con le special edition 2LP rosso e 2LP bianco, e su tutte le piattaforme digitali con pre-order già attivo.

“An Intimate Night era nato per essere un piccolo tour teatrale e poi ci siamo tutti resi conto che era successo qualcosa di più grande” ha detto Elisa presentando l’album in un lungo post di ringraziamento sui suoi profili social, in cui ha spiegato la genesi della sua nuova uscita discografica e attraverso il quale ne ha svelato anche la tracklist. Dopo il trionfo degli spettacoli nei teatri e all’Arena di Verona, e dopo aver terminato in poche ore tutti i biglietti disponibili per “An Intimate Christmas”, le due date evento previste per i prossimi 15 e 16 dicembre al Forum di Assago, Elisa regala al suo pubblico un disco registrato in presa diretta dagli Abbey Road Studios di Londra, proprio come se fosse un concerto dal vivo, unendo alla suggestione di un vero e proprio tempio della musica la magia del suo timbro, accompagnato soltanto da pianoforte, chitarra e archi, in un equilibrio, quello degli arrangiamenti e delle produzioni di Dardust, “tra virtuosismo ed essenzialità”, come ha scritto la stessa Elisa.

L’album si compone di 18 tracce, tra i grandi successi portati dal vivo durante “An Intimate Night” e due inediti, tra cui il singolo “Quando nevica”, che sarà disponibile da venerdì 24 novembre in radio e su tutte le piattaforme digitali. “Quando nevica”, scritto dalla stessa Elisa insieme a Calcutta (che ritrova così la collaborazione con l’artista dopo “Se piovesse il tuo nome”, da poco certificato terzo Platino) e Dardust, è un brano delicato, una ballata diretta in cui la voce di Elisa si adagia sul tappeto musicale degli archi e del pianoforte che la accompagnano, esaltandola.

”The Garbage Man” di Alfonso Bergamo andrà al Noir in Festival

”The Garbage Man” di Alfonso Bergamo andrà al Noir in FestivalRoma, 21 nov. (askanews) – “The Garbage Man” il nuovo film di Alfonso Bergamo, prodotto da Fenix Entertainment e Gika Productions, girato interamente in Puglia a Campi Salentina e dintorni, sarà presentato al Noir in Festival. La proiezione si terrà il 6 dicembre alle ore 18 presso il cinema Arlecchino, nella sala principale del festival. Nel cast ci sono tra gli altri Paolo Briguglia, lo statunitense Randall Paul, Roberta Giarrusso e Tony Sperandeo.

In “The Garbage Man”, il secondo lungometraggio di Alfonso Bergamo, Paolo Briguglia è nel ruolo di un antieroe improvvisato, immerso nel degrado di un’Italia trascurata. Un dramma dove i contrasti cromatici e la colonna sonora ispirata agli anni ’80 si fondono con l’estetica del fumetto americano e il genere Revenge-movie. La trama si sviluppa in un contesto in cui la periferia italiana, trascurata e dimenticata, assume un ruolo primario. Un mondo regolato da leggi non scritte, dove la possibilità di un cambiamento di vita è spesso un’illusione, e quando si verifica, è alimentata dalla forza di volontà di individui determinati, spinti dalla disperazione. “Il cuore del film è l’eroismo quotidiano di un uomo che trova bellezza nel suo mestiere. In un contesto produttivo indipendente, con tutte le sfide che questo comporta in Italia, ho cercato di creare un film di genere che osasse porre l’immagine al di sopra della storia stessa” ha spiegato il regista.