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Dal 29 marzo al 3 aprile Rendez-Vous, festival cinema francese

Dal 29 marzo al 3 aprile Rendez-Vous, festival cinema franceseRoma, 5 mar. (askanews) – Rendez-Vous, Festival del cinema francese, giunto alla sua XIII edizione, apre i battenti, come ogni anno, a Roma, al Cinema Nuovo Sacher, dove sono accolti film e ospiti della rassegna. Il viaggio, partito dalla Capitale, fa poi tappa, con sezioni speciali e ospiti, alla Cineteca di Bologna, al Cinema Massimo di Torino, agli Institut Français di Milano e di Palermo. Il più prestigioso evento cinematografico italiano dedicato al cinema francese, nasce da un’iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, è realizzato dall’Institut français Italia, co-organizzato con Unifrance, l’organismo di promozione del cinema e dell’audiovisivo francese nel mondo. La direzione artistica è affidata a Vanessa Tonnini. Il festival beneficia come sempre del sostegno di BNL BNP Paribas, di Borsalino, della Fondazione Nuovi Mecenati – fondazione franco-italiana per la creazione contemporanea -, dell’Hotel Sofitel Rome Villa Borghese, di France 24, la chaîne d’information internationale e della SACEM. Questa edizione nasce all’insegna di un cinema libero e umanista: è proprio la libertà il motore delle scelte stilistiche dei suoi autori e insieme il messaggio trasmesso dalle opere presenti nella selezione. Il cinema francese, da sempre fucina di una grande ecletticità di talenti, in questi ultimi anni sembra attraversato da un bisogno radicale di rinnovarsi nella forma per dar meglio voce all’inquieto corpo sociale contemporaneo. Il programma di quest’anno vede opere che mescolano intimo e politico, storie dai grandi personaggi, per lo più femminili, che sono motore e acceleratore del cambiamento. Questa XIII edizione si svolgerà a Roma dal 29 marzo al 3 aprile, al Cinema Nuovo Sacher per poi spostarsi a Bologna, Torino, Milano, Palermo, con focus e sezioni speciali.
Ospite d’onore di questa edizione, un’icona del cinema internazionale: Isabelle Huppert. Pluripremiata dai festival di tutto il mondo, dal 1970 a oggi ha interpretato oltre cento film, lavorando con alcuni tra i più importanti registi di sempre. L’attrice sarà a Roma con due film: LA SYNDICALISTE di Jean-Paul Salomé e MON CRIME di François Ozon.

Francofilm, festival film francofono, a Roma dall’8 al 14 marzo

Francofilm, festival film francofono, a Roma dall’8 al 14 marzoRoma, 3 mar. (askanews) – Si terrà dall’8 al 14 marzo il “Francofilm – Festival del film francofono di Roma”, con diciassette proiezioni di lungometraggi e documentari presso l’Institut Français Centre Saint Louis, ideatore dell’iniziativa in collaborazione con il Gruppo delle Ambasciate francofone a Roma. Il programma di questa tredicesima edizione è stato presentato a Villa Bonaparte dall’ambasciatrice di Francia presso la Santa Sede Madame Florence Mangin, alla presenza di ambasciatori e rappresentanti diplomatici di Monaco, Armenia, Belgio, Bulgaria, Canada-Québec, Costa d’Avorio, Niger, Tunisia, Svizzera, Romania, Lussemburgo, Repubblica democratica del Congo. Tutti i film in concorso saranno in versione originale, sottotitolati in italiano.
Il fil rouge che lega i vari film è quello del cambiamento, climatico, sociale, politico, personale. Saranno fuori concorso il film d’apertura “Annie Colère”, di Blandine Lenoir, con Laure Calamy, che tocca il tema dell’aborto, e quello di chiusura, “Youssef Salem a du succès” di Baya Kasmi. Il Gran Premio del Francofilm verrà assegnato dalla giuria ad uno dei seguenti film: “Monaco, des princes et des océans”, “Marcher sul l’eau”, “Au revoir le bonheur”, “Nave bulgara affonda in mare agitato”, “Ashkal”, “La dernier danse”, “La femme du fossoyeur”, “R.M.N.”, “L’employée du mois”, “En route pour le milliard”, “Saules aveugles, femme endormie”, “Zulali”, “Aya”, “Marie, coeur de Roumanie, “Les magnétiques”.

Esce “Dubbi” primo singolo inedito di Federico Dragogna

Esce “Dubbi” primo singolo inedito di Federico DragognaMilano, 3 mar. (askanews) – Esce oggi, venerdì 3 marzo, sulle piattaforme digitali per Pioggia Rossa Dischi, “Dubbi” il primo contenuto inedito che anticipa l’uscita di “Dove nascere” il primo disco solista di Federico Dragogna, produttore e penna dei Ministri.
Con queste parole Dragogna ha annunciato l’uscita del suo progetto sui social: “Ho condiviso vent’anni di canzoni con persone eccezionali, e insieme a loro ho visto i sogni più arditi diventare realtà: ora ho voglia e bisogno di lasciar volare un po’ delle anime che ho dentro e di prendermi pieno carico di quello che voglio dire. Tutto quello che è stato e quello che ancora sarà coi Ministri lo sento come un vento propizio che mi tiene su ancor prima di aver spiccato questo volo solitario, e oltre ai miei due soci ringrazio tutti quelli che mi hanno dato voce, spazio, tempo e fiducia in questi anni”.
Con testo e musica di Federico Dragogna, “Dubbi” è un brano capace di riassumere il nuovo lavoro nella forma e nei contenuti anticipando l’uscita di un disco importante che contiene dodici brani inediti che sono visioni di un attimo, lavorate poi con una lentezza d’altri tempi, come polaroid lasciate per anni al buio in un cassetto a trovare i propri colori.
“Il dubbio come primo passo di ogni conoscenza e di ogni psicosi, di ogni filosofia e di ogni complotto” racconta Federico Dragogna “ma anche un elemento sgradito alle dinamiche di pensiero e comunicazione di oggi, che sembrano non prevedere oscillazioni o tentennamenti tra i due grandi poli ai quali si puó scegliere di aderire. E così il dubbio diventa una voce intrusa – spesso radicale, manipolabile, fallibile, ma a volte anche salvifica – dentro al nostro flusso di coscienza, dentro alle nostre notti e alle nostre giornate. E può diventare difficile capire chi ascoltare, anche soltanto all’interno della propria testa.”. Dopo l’uscita del disco Federico Dragogna partirà con un tour, organizzato da Locusta Booking, a supporto del nuovo lavoro discografico.

Aperte le iscrizioni della 1ª edizione del Festival Musica Bella

Aperte le iscrizioni della 1ª edizione del Festival Musica BellaMilano, 3 mar. (askanews) – Il 24 e 25 giugno in Piazza Mazzini a Montechiarugolo (Parma) si terrà la 1ª edizione del Festival Musica Bella, l’evento musicale interamente dedicato al grande compositore e cantautore Gianni Bella, ideato da Chiara Bella, figlia di Gianni, e da Emanuela Cortesi, vocal coach e vocalist.
Montechiarugolo, un affascinante borgo medievale della provincia di Parma facente parte dell’Associazione “Borghi più belli d’Italia”, dagli anni ’70 è stato scelto da Gianni Bella come residenza e luogo di creazione dei suoi capolavori.
«Il Festival Musica Bella è nato perché ho sentito il desiderio di far conoscere anche ai più giovani la musica di mio padre – racconta Chiara Bella – Abbiamo deciso di creare questo evento nella terra che lo ha adottato tanti anni fa e nella quale ha scritto gran parte delle sue composizioni più importanti».
Durante le due serate, presentate da Riccardo Benini, ci saranno importanti ospiti della scena musicale italiana e si esibiranno i partecipanti al contest del Festival Musica Bella, le cui iscrizioni sono aperte al seguente link https://bit.ly/FMB2023_iscrizione.
«Ho accettato con grande gioia ed entusiasmo l’idea di Chiara Bella di istituire un Festival dedicato al grande talento del padre – dichiara Riccardo Benini, già direttore artistico e presentatore di prestigiosi festival – Ritengo che Gianni Bella meriti questo tributo perché è uno degli autori italiani più straordinari che ha attraversato diverse generazioni».
Il contest del festival è rivolto a cantanti, cantautori, interpreti, band e musicisti residenti in tutto il territorio italiano che, per partecipare, dovranno inviare (entro il 30 aprile 2023) un brano inedito o cover e un brano tratto dal repertorio di Gianni Bella.
La Commissione Artistica del Festival Musica Bella sceglierà, tra le candidature giunte, un massimo di 28 artisti che si esibiranno il 24 giugno in Piazza Mazzini a Montechiarugolo.
Nel corso della serata finale del 25 giugno una giuria composta da addetti ai lavori, giornalisti, produttori musicali, discografici, autori e compositori di rilevanza nazionale, decreterà il vincitore tra i 10 finalisti che saliranno sul palco.
Sarà Gianni Bella a consegnare al vincitore del Festival il premio, che consiste in un riconoscimento in denaro pari a € 2.000; inoltre la Commissione Artistica, presieduta dall’autore e compositore, Giuseppe Fulcheri assegnerà la targa per il Miglior Testo inedito.
L’evento è patrocinato e sostenuto dal Comune di Montechiarugolo, Nuova Gente e Circolo Culturale Montecristo.

Lorenzo Santangelo e Neri Marcorè, duo inedito sul palco del Teatro Ghione

Lorenzo Santangelo e Neri Marcorè, duo inedito sul palco del Teatro GhioneRoma, 3 mar. (askanews) – Un brano d’autore che unisce la sensibilità degli artisti del passato a quella di un giovane talento, Lorenzo Santangelo, grande estimatore di quel connubio tra musica & parole che ha fatto la differenza tra i grandi del panorama artistico nazionale. Arriva al Teatro Ghione il 6 marzo la presentazione del singolo di Santangelo, “La Minoranza”, che esordisce con l’attore Neri Marcorè, deciso a lanciarsi in una esperienza inedita, raffinata, di qualità.
Il debutto discografico per questa inedita coppia artistica avviene con una canzone energica e riflessiva, ulteriormente impreziosita dalla partecipazione del violinista Francesco “Fry” Moneti (Modena City Ramblers, Casa del vento). Il brano, rimasto a lungo nel cassetto che esplode con tutta la sua energia e volge lo sguardo alle problematiche del presente, è in realtà la punta di diamante dell’album “Musick”, gioco tra le parole inglesi music e sick, che nella stessa serata sarà svelato con alcune preziose anticipazioni al pubblico.
Il nuovo album, in uscita ad aprile, è composto da 12 canzoni e includerà alcuni singoli pubblicati da Lorenzo Santangelo negli ultimi mesi, come “L’arancio”, canzone vincitrice del Premio Fabrizio De Andrè 2022, “Metal detector”, realizzata con la collaborazione di Bunna degli Africa Unite e “La minoranza”, cantata appunto in duetto con Marcorè. “Non volevo fare un album tanto per farlo – spiega il cantautore romano – Ho cercato di riempirlo di temi, di colori, di musica vera e suonata, di strumenti reali, di parole che ho provato ad assemblare in maniera nuova. Ma soprattutto ci tenevo a raccontare storie diverse tra loro e di conseguenza a vestirle tutte in maniera differente”.
Oltre alle già citate “L’arancio”, unico brano in dialetto romano nel quale Lorenzo presta la sua voce ad un emozionante monologo immaginario del nonno, e “La minoranza”, tagliente disamina sulla nostra società, nell’album sono presenti canzoni come l’intensa “Il vero italiano”, ispirata dalla triste vicenda di cronaca di Willy Monteiro Duarte, le ironiche “Play Bach” e “Lo squalo della Groenlandia”, brani intimi e riflessivi come “Inesistente” e “Zombie metropolitani”, pezzi più nostalgici come “Subbuteo” e “Asfalto bagnato”, la rabbiosa title-track “Musick” e “Il tuo nome”, vera e propria canzone d’amore dedicata alla musica. Al teatro Ghione, quindi, saranno tante le sorprese. Lorenzo e Neri si incontrano per la prima volta sul palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma proprio in occasione della serata finale del Premio Fabrizio De Andrè.
“Non ci eravamo mai visti prima, eppure dopo aver cantato L’arancio, uscendo dal palco, Neri – spiega il cantautore Santangelo – è stata la prima persona che ho incontrato e mi ha abbracciato, un po’ commosso, facendomi i complimenti per il brano. Da lì è nata una bella amicizia, sincera, e dopo due mesi gli ho proposto di fare una canzone insieme. Ha accettato con entusiasmo e si è messo a disposizione con passione e umiltà. Stimavo già l’artista, ma ho anche scoperto un grande uomo”.
“La minoranza”, scritta interamente da Lorenzo Santangelo, è stata arrangiata dallo stesso Lorenzo insieme a Riccardo Cherubini, che ne ha curato anche la produzione, suonando chitarre, basso e tromba. Oltre a Francesco Moneti al violino, il brano vede la partecipazione di Claudio Del Signore alla batteria e dei cantautori Gianpaolo Pace (alla fisarmonica) e Daniele De Gregori (cori).Il videoclip della canzone è stato girato da Eleonora Maggioni proprio in occasione delle registrazioni del pezzo in sala d’incisione.

Musica, Remo Anzovino torna con “The second life of Icarus”

Musica, Remo Anzovino torna con “The second life of Icarus”

E’ il primo tassello del nuovo album “Don’t forget to fly” che uscirà in primavera

Roma, 3 mar. (askanews) – Il desiderio di volare prevale sulla paura di cadere. Ci si stacca da terra e, anziché precipitare, si volteggia fino a prendere posizione nel pianeta dell’aria. È la seconda possibilità di Icaro, è la prima traccia del disco.
The second life of Icarus è il nuovo brano di Remo Anzovino in uscita 3 marzo, il primo tassello di “Don’t Forget to Fly”, il nuovo album che uscirà in primavera distribuito da Believe.
Un atteso ritorno sei anni dopo il fortunato “Nocturne”, arrivato a 18 milioni di streaming solo su Spotify.
Tra i due dischi: 10 colonne sonore e un Nastro D’Argento nel 2019. Solo nell’ultimo mese: tre prestigiosi palcoscenici in Giappone (dalla Bulgari Tower all’Auditorium Agnelli di Tokyo fino al Live Spot Rag di Kyoto) e le musiche di “Respiro di Inverno”, il documentario realizzato dalla Croce Rossa Italiana a un anno dall’inizio della guerra in Ucraina.
Compositore tra i più influenti della scena contemporanea, raffinato pianista e notevole performer live, avvocato penalista, Anzovino ci ha abituato a un grande eclettismo e ha saputo distinguersi grazie alla sua originalità.
Con questo disco – il suo sesto di studio, completamente in solo – rende omaggio al suo strumento: il pianoforte. E inizia l’esplorazione di un mondo luminoso e aereo.
The second life of Icarus è il brano che dà inizio al viaggio: l’invito a interpretare la seconda vita di Icaro. Una seconda occasione in cui le ali non vengono bruciate dal sole, ma anzi portano chi le indossa sempre più in alto.
Una melodia di poche battute prende forma su una sincope che rappresenta la pulsazione del cuore e il cocente desiderio di volare. Una smania che alla fine vince sulla paura: ci si stacca da terra per iniziare l’ascesa. Attraverso questa straordinaria metafora e la descrizione delle immagini dinamiche di un sogno, Anzovino riscrive così il mito di Icaro e compone una dimensione onirica che non prevede cadute né sconfitte, preparando il terreno per le future tracce di un concept album, dove ogni brano è collegato al successivo. Il filo unico – come da titolo – è chiaro: non dimenticare di volare, non rinunciare ai tuoi sogni. I desideri vanno liberati, proprio come le ali di Icaro, senza paure.

Ciak in Calabria per “Cercando Itaca” di Sergio Basso

Ciak in Calabria per “Cercando Itaca” di Sergio BassoRoma, 3 mar. (askanews) – Sono iniziate in Calabria le riprese di “Cercando Itaca”, docufiction per la regia di Sergio Basso e la sceneggiatura dello stesso regista insieme a Filippo Ascione Prodotto dalla Pega Production da un’idea di Giuseppe Gambacorta, con la fotografia di Davide Manca (C’e tempo, Delitti del Barlume, Pio La Torre), il film unirà genere documentaristico e fiction creando un racconto onirico e accattivante.
Seguendo il viaggio di una ragazza di 18 anni, Arianna, che si trova a fare da guida a uno sperso Ulisse, incontreremo personaggi storici ed esperti scientifici che ci porteranno per mano nel patrimonio storico-artistico di tutta la Calabria: da Pentedattilo a Riace, da Capo Vaticano alla spiaggia abissale di Punta Pezzo e Cannitello, da Scilla e Cariddi, sopra e sotto la superficie del mare, dall’Aspromonte, passando da Crotone, presso il tempio di Hera Lacinia a Capo Colonna (KR), a Palmi e a Melicuccà, per arrivare infine a Reggio, con i suoi musei (in primis l’eccellenza del Museo Archeologico) e i suoi agrumeti di bergamotto, per l’unicità dei quali la città è stata definita Città del Bergamotto in ambito UNESCO. Sarà l’occasione di scoprire le bellezze senza pari della città di Reggio Calabria e di intervistare eminenti rappresentanti delle millenarie e fervide attività portuali e commerciali della città.
Il film ha vinto il Bando produzioni 2022 della Fondazione Calabria Film Commission, il Bando dei Selettivi alla Produzione del Ministero della Cultura, ed ha il patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, dei Comuni di Villa San Giovanni e di Melicuccà, della Camera di Commercio di Reggio, Vibo Valentia, del Museo di Biologia Marina e Paleontologia e del Kiwanis International.

Nelson Goerner debutta a Roma con un recital solistico alla Iuc

Nelson Goerner debutta a Roma con un recital solistico alla IucRoma, 2 mar. (askanews) – Fra gli appuntamenti dell’Istituzione Universitaria dei Concerti (Iuc) dedicati alle star internazionali suscita particolare attesa, Sabato 4 marzo alle 17.30 in Aula Magna alla Sapienza, il concerto di Nelson Goerner, pianista argentino tra i più acclamati della sua generazione, ospite regolare dei maggiori festival e sale da concerto del mondo, che per il suo primo recital solistico a Roma ha scelto tre pietre miliari del suo repertorio: la Sonata op. 101 di Beethoven, Carnaval di Schumann e la Sonata in si minore di Liszt.
“Il programma di questo mio debutto solistico a Roma – spiega Goerner – si compone di tre capolavori che possiamo considerare emblematici della letteratura pianistica, e che hanno tra di loro vari legami, alcuni evidenti, altri più sottili e segreti… L’opera 101 mi è sempre sembrata come la più schumaniana delle sonate di Beethoven – si pensi alla spontaneità espressiva, lo spirito d’improvvisazione dell’inizio (sostenuti da una grande maestria strutturale), e alla Marcia del secondo tempo!
E proprio quel mondo fatto di libertà e di fantasia lo ritroveremo anche nel Carnaval op. 9 di Schumann, in cui la ricchissima varietà di colori e sottili stati d’animo trova al contempo una fantastica unità, dal Préambule iniziale fino alla Marcia finale.
Nella sua Sonata in si minore, Liszt realizza il prodigio di oltrepassare e plasmare la forma sonata alla sua potente visione creatrice: la sua favolosa, trascendente drammaturgia è sostenuta da un lavoro tematico degno delle più grandi sonate di Beethoven. È dedicata all’autore del Carnaval, che Liszt ammirava e del quale è stato uno dei primi interpreti”.
Elogiato per le sue interpretazioni capaci di raggiungere sublimi vette di poesia, unite ad una magistrale incisività, Nelson Goerner è nato in Argentina nel 1969, ha vinto da giovanissimo il Concorso Franz Liszt di Buenos Aires e nel 1990 si è aggiudicato il Primo Premio al Concorso Internazionale di Ginevra.
Ospite di prestigiose sale e festival internazionali (Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, Victoria Hall di Ginevra, Wigmore Hall di Londra, Festival de La Roque d’Anthéron, di Lucerna, BBC Proms, La Folle Journée a Nantes e Tokyo), si esibisce con numerose orchestre tra le quali la London Philharmonic Orchestra, l’Orchestre de Radio France, la NHK Symphony Orchestra di Tokyo.

Gianni Morandi: andrò in Paradiso con Fatti mandare dalla mamma

Gianni Morandi: andrò in Paradiso con Fatti mandare dalla mammaMilano, 2 mar. (askanews) – Gianni Morandi si conferma un grande maestro della musica italiana e un gigante di umanità, coraggio e simpatia. A Milano ha presentato il suo nuovo album Evviva!, un’esclamazione di esultanza, un grido di giubilo per quello che ha tutto il sapore di un grande ritorno discografico. Il successo di Gianni è incontenibile, dopo la partecipazione come conduttore, al fianco di Amadeus, del 73esimo Festival di Sanremo, a 5 anni di distanza dall’ultimo progetto, ha voluto far uscire un album Evviva! che è un viaggio in 8 tracce nel presente, con tanti rimandi al passato.
“Tutto è nato in ospedale quando ho avuto l’incidente che mi ha gravemente danneggiato la mano, Jovanotti mi ha mandato la canzone l’Allegria e mi ha detto di cantarla, da lì è ripreso tutto. L’incidente mi ha portato un danno enorme ancora non riesco a chiudere la mano, ma mi ha dato anche la voglia di ricominciare. Se ti trovi con un problema così grande lo affronti e combatti, tutti avrebbero fatto lo stesso”, ha spiegato ‘inossidabile Morandi più energico e combattivo che mai. “Devo continuare a correre perché se smetti non riparti più, prima o poi arriverà il momento in cui mi metterò sul divano con la copertina ma spero che questo momento arrivi più tardi possibile”.
Nel nuovo album ci sono i singoli: Apri tutte le porte, LA OLA, L’Allegria, ad alternarsi con altrettanti brani inediti, tutti da scoprire – Evviva! (feat. Jovanotti), Anna della porta accanto, Un Milione di Piccole Tempeste, Stasera gioco in casa. C’è anche FATTI riMANDARE DALLA MAMMA A PRENDERE IL LATTE (feat. Sangiovanni). A 60 anni dall’uscita del brano Gianni racconta: “Questa canzone per me era diventata quasi un incubo, sembrava ci fosse solo Fatti mandare dalla mamma, poi mi sono accorto che quando canti quella canzone nasce un sorriso anche da parte di chi la ascolta, ogni volta che parlano di me c’è sotto questa canzone, allora ho pensato che quando andrò in Paradiso la colonna sonora sarà Fatti mandare dalla mamma”.
Felice del suo successo ma sempre umile ha detto: “Ho passato momenti difficili negli anni ’70 quando nessuno mi chiamava più, anche se mio padre mi aveva preparato spiegandomi che il successo viene e va. Quando ho cantato Uno su mille ce la fa mi sono emozionato ma voglio dire che, ce la fa chi combatte e non si arrende ma ci vuole anche un pizzico di fortuna”.
Le canzoni di Evviva! non mancheranno nella scaletta del GO Gianni GO! Morandi nei palasport, il nuovo tour nei principali palazzi dello sport italiani prodotto da Trident Music, in partenza il 10 marzo da Rimini per poi proseguire a Milano, Firenze, Roma, Bologna, Torino, Ancona, Bari ed Eboli.
“La novità è che a 78 anni non pensavo che la gente comprasse il biglietto per venire a vedermi nei palasport. È un bellissimo viaggio tornare in mezzo alla gente e tornare a emozionarmi e a emozionare. Sono soprattutto un interprete, ho scritto poco, ma mi piace stare col pubblico. Non sono una rockstar, non immagino un San siro, mi sembrava già tanto fare tutti questi palazzetti alla mia età” ha raccontato.
“Ho circa 540 canzoni da cui pescare dal mio repertorio, ma alcune hit nei concerti vanno fatte, ma non posso neanche esagerare” ha concluso Morandi, capace come nessuno di esserci, togliendo tutto ciò che è necessario. Simbolo di stile e professionalità mista a umiltà, simpatia e capacità di ascolto, tutto questo rende Gianni Morandi unico e inimitabile.
Di Alessandra Velluto

La cover di Let it be cantata da Marco Mengoni diventa un singolo

La cover di Let it be cantata da Marco Mengoni diventa un singoloMilano, 2 mar. (askanews) – Ieri pomeriggio, pubblicando a sorpresa sul suo canale Tik Tok un’anteprima del video realizzato in studio durante la registrazione del brano che in meno di 24 ore ha già raggiunto 1.5 milioni di view, Marco Mengoni ha annunciato l’uscita su tutte le piattaforme digitali di Let It Be, inno senza tempo dei Beatles con cui, insieme al coro internazionale The Kingdom Choir, ha trionfato nella serata delle cover al 73° Festival di Sanremo. La voce di Marco Mengoni, ricca di tutte le sue sfumature soul, ha trovato il perfetto incastro con le atmosfere gospel regalate da The Kingdom Choir – che da oltre 20 anni rappresenta un’eccellenza musicale nel Regno Unito e non solo – il tutto incastonato in un arrangiamento originale che ha visto convolta un’intera orchestra.
Prosegue intanto anche il successo di Due vite (Epic Records Italy / Sony Music Italy), brano con cui Marco Mengoni ha trionfato al 73° Festival di Sanremo, già certificato disco di platino. A maggio Marco Mengoni sarà all’Eurovision Song Contest a Liverpool
Per festeggiare questo momento e gli ultimi due anni incredibili, Marco Mengoni ha dato appuntamento al 15 luglio al Circo Massimo a Roma per un gran finale live, di cui sono stati venduti oltre 25mila biglietti solo nelle prime 24 ore. Il cantautore sarà così protagonista di un evento unico ed eccezionale in una location deputata ai grandi happening e pronta ad accogliere il pubblico di Mengoni per una data eccezionale che chiude la sua fortunatissima prossima stagione live estiva nei principali stadi italiani di cui sono già sold out le date di Salerno (24 giugno), Bari (28 giugno), Bologna (1 luglio) e Milano (8 luglio). Il tour inizierà con la data zero in programma a Bibione (17 giugno) e toccherà anche le citta di Padova (20 giugno) e Torino (5 luglio) prima del gran finale a Roma al Circo Massimo (15 luglio). I biglietti per la data al Circo Massimo e per le date di Bibione, Padova e Torino sono disponibili su www.ticketone.it, www.ticketmaster.it, www.vivaticket.com.
Dopo 13 anni di carriera, 7 album in studio, 69 dischi di platino, oltre 1.8 miliardi di stream audio/video e 9 tour live, Marco Mengoni si prepara a rappresentare l’Italia per la seconda volta all’Eurovision Song Contest che si terrà a Liverpool il 13 maggio 2023, un ulteriore momento di celebrazione di di questi ultimi due anni di successi per Marco Mengoni, iniziati con la pubblicazione di Materia (Terra) a dicembre 2021 – primo album del progetto discografico MATERIA – proseguiti con due imperdibili show negli stadi di Milano e Roma la scorsa estate e ad una serie di palazzetti sold out in autunno insieme all’uscita dell’album Materia (Pelle) e alla vittoria del 73° Festival di Sanremo con il brano “Due vite”, il primo tassello dell’ultimo capitolo della trilogia discografica (già triplo platino), la cui uscita è prevista entro la fine del 2023.
Due vite dopo aver debuttato al primo posto di tutte le classifiche streaming e download italiane e al 49# nella classifica global di Spotify, rimane stabile ai vertici delle top chart dei singoli più scaricati in Italia. Nella settimana di lancio, il brano è anche entrato anche in 54 classifiche di iTunes: al primo posto in Italia, Svizzera, Slovenia e Lussemburgo e in top10 in Belgio, Francia, Germania, Romania, Spagna e Slovacchia. Due vite è anche al vertice delle classifiche di Shazam e dei brani di Sanremo più popolari su TikTok, è stato decretato da EarOne come il brano più radiofonico tra le canzoni in gara al Festival di Sanremo e il videoclip ufficiale di Due vite è primo in tendenze musicali di YouTube da tre settimane.
Due vite parla di rapporti, mettendo al centro la relazione più intima, quella con se stessi. Un invito ad affrontare la vita con onestà, senza rimpianti e senza pensare a cosa dovremmo o vorremmo essere, ad accettare anche gli errori come momenti di crescita. Un racconto molto serrato con due livelli di lettura: un racconto onirico, ricco di immagini e figure legate all’inconscio, che si mischia a scene e dettagli molto realistici, autobiografici. Questo brano rappresenta una riflessione sulla necessità di affrontare la vita godendosi realmente ogni attimo, da quelli di noia anche solo apparente ai sentimenti più accesi, perché tutti sono parte della nostra esistenza.
Il brano scritto dallo stesso Mengoni con Davide Petrella e Davide Simonetta è una ballad dalla struttura non classica, sia dal punto di vista strumentale, sia di sviluppo e arrangiamento vocale, questo ancora una volta curato da Marco stesso; la produzione del brano è di E.D.D. e Simonetta.