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”Hasta Siempre Mercedes”, nuovo album e tour per Simona Molinari

”Hasta Siempre Mercedes”, nuovo album e tour per Simona MolinariRoma, 21 nov. (askanews) – Arriva il nuovo album di Simona Molinari “Hasta Siempre Mercedes”, con cui la cantautrice pop-jazz ha voluto rendere omaggio a una delle artiste più influenti e simboliche di tutta l’America Latina, Mercedes Sosa.

Prodotto da BMG, l’album si piò ordinare sullo store BMG e sarà disponibile durante le date del tour teatrale che ne accompagna l’uscita. Molinari, recentemente insignita della Targa Tenco come Miglior Interprete per l’album “Petali”, ha preso ispirazione dall’opera teatrale “El Pelusa y La Negra”, una ‘storia cantata’ di Mercedes Sosa e Diego Maradona, creata dal poeta, drammaturgo, sceneggiatore e regista Cosimo Damiano Damato. Ha deciso di catturare questa esperienza nell’album che racchiude undici brani: oltre alla rilettura di alcuni del repertorio di Sosa (tra cui “Todo cambia”, “Gracias a la vida”, “Solo le pido a Dios”, “Canciòn de las cosas simples”), ci sono i classici argentini “Volver” e “El dia que me quieras”, e alcuni riferimenti a Napoli (tra cui “Caruso”). Le collaborazioni di Tosca e Paolo Fresu, e un brano inedito di Bungaro (“Nu fil’ e voce”) arricchiscono l’omaggio alla voce argentina più potente e ascoltata del Sudamerica, simbolo della sua terra e della lotta per la pace e i diritti civili contro la dittatura. Per accompagnare l’uscita dell’album, dal 10 novembre lo spettacolo “El Pelusa y La Negra” è tornato nei teatri italiani. Sul palco, un intreccio di musica e dialoghi visionari fra Diego Armando Maradona e Mercedes Sosa. Gli arrangiamenti e la direzione musicale sono affidati al Maestro Valentino Corvino con il Sudamerica Quartet.

Il tour arriverà nelle principali città italiane. “Ci sono esistenze fini a sé stesse, che prima o poi finiscono, ed esistenze generative, che sopravvivono al tempo e alla vita perché continuano a generare sentimenti e ispirazione anche quando la vita apparentemente scompare” ha raccontato Simona Molinari, “mi sono appassionata alla vita e alla storia di Mercedes Sosa lentamente, la sua voce e il suo sentire mi hanno travolto”.

Il 25 novembre i 44 Gatti al Palafijlkam di Ostia incontrano fan

Il 25 novembre i 44 Gatti al Palafijlkam di Ostia incontrano fanRoma, 21 nov. (askanews) – Prosegue la collaborazione tra Rainbow, la global content company fondata e guidata da Iginio Straffi, e Fijlkam (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali), nata per promuovere tra i più piccoli i valori dello sport delle arti marziali e della lotta olimpica. Da questa collaborazione sono nate una serie di iniziative nelle principali città italiane, alle quali partecipano i personaggi dell’acclamata serie tv 44 Gatti.

Sabato 25 novembre al Palafijlkam di Ostia i protagonisti del cartone animato torneranno sul tatami della Federazione. Sarà una giornata speciale per i bambini che, oltre ad assistere alle dimostrazioni dei grandi atleti, potranno vedere una performance dei Buffycats. Ci sarà poi il Meet&Greet durante il quale potranno incontrare dal vivo le mascotte Lampo e Milady per un saluto e una foto ricordo. L’evento è gratuito ed è dedicato ai bambini e bambine dai 4 ai 7 anni sia tesserati Fijlkam che non tesserati. Sin dalle sue prime produzioni, Rainbow ha trasmesso messaggi positivi ed educativi. È con questo stesso spirito che si è unita ai principi fondanti delle discipline Fijlkam, che sono quelli del rispetto e della correttezza, dell’autocontrollo e la consapevolezza di sé e dei propri movimenti, per continuare ad comunicare ai bambini valori che li facciano crescere e diventare degli adulti consapevoli.

La popolarità delle serie prescolare made in Italy 44 Gatti, nata dall’estro di Iginio Straffi, fondatore e guida del gruppo Rainbow, è in continuo aumento con ascolti e diffusione sempre più capillare a livello mondiale, grazie alla grande attenzione alla qualità del prodotto, ai temi universali, ai contenuti educativi e alle canzoni tratte dal repertorio dello Zecchino D’Oro cantate dal Coro dell’Antoniano.

Dieci anni per “L’arte della felicità” di Rak e Mad Entertainment

Dieci anni per “L’arte della felicità” di Rak e Mad EntertainmentRoma, 21 nov. (askanews) – Si festeggiano oggi i 10 anni de”L’arte della felicità” di Alessandro Rak: il film d’animazione realizzato a Napoli da giovani disegnatori, fumettisti, musicisti e da un produttore- sceneggiatore illuminato, è nel 2014 il vincitore dell’Oscar europeo e ha fatto la recente storia dell’animazione in Italia per il cinema destinato a un pubblico adulto.

Dieci anni che segnano anche la storia della produzione Mad Entertainment che esordisce con questo titolo e che da allora è un punto di riferimento per l’animazione in Italia, aperta anche alla produzione cinematografica di fiction e di documentari. Mad Entertainment (Movie Animation and Documentary) è la factory creativa e produttiva, fondata a Napoli e animata da Luciano Stella, Maria Carolina Terzi, Carlo Stella e Lorenza Stella e che ha sede nel cuore della città, negli storici appartamenti dove Vittorio De Sica girò “L’oro di Napoli” e “Matrimonio all’italiana”. È qui che è nata la scommessa di convogliare in un unico luogo artisti e professionisti dell’audiovisivo nei settori del documentario, della fiction e dell’animazione. Oggi si festeggia questo compleanno per ricordare l’avventura di “L’arte della felicità” nata con pochi mezzi, e molta fantasia. “L’arte della felicità” è la favola metropolitana ambientata in una Napoli divisa fra “monnezza” e nobiltà, all’ombra di un Vesuvio bellissimo ed inquietante, dove il taxi driver Sergio attraversa una città plumbea trasportando passeggeri, ricordi e una grande rabbia per il fratello scomparso.

Il film, prima di uscire in sala il 21 novembre 2013, aprì la Settimana della Critica a Venezia, e dopo tanti riconoscimenti in patria arrivò la consacrazione con il prestigioso riconoscimento agli EFA (che vince su grandi competitors come Luc Besson). Un film acclamato dalla critica e che, ancora oggi, a 10 anni di distanza, è considerato cult. Napoli lo festeggerà il 25 novembre con un grande evento-festa al Teatro Bolivar, destinato a tutti gli appassionati e seguaci del film e di Mad. Mad, da allora, ha formato una nuova leva di professionisti dell’animazione, i primi a usare un software Blender molto avveniristico al tempo, dimostrando di essere pionieri, e facendo di necessità virtù, in assenza di risorse. Oggi Mad è una società per azioni che conta una factory di 40/50 animatori. “In questi 10 anni abbiamo fatto altri due film di animazione con Rak, “Gatta cenerentola” e “Yaya e Lennie – The Walking Liberty”, una serie animata di 26 puntate, “Food Wizards”, oltre a tre film per il cinema – tra cui “Nostalgia” di Mario Martone e il prossimo atteso “Caracas” di Marco D’Amore – e diversi documentari, che spesso si avvalgono di insert di animazione, contaminando i linguaggi – ha dichiarato Carolina Terzi, da poco eletta presidente di Cartoon Italia, importante riconoscimento da parte dell’industria e delle istituzioni. – Abbiamo aperto una finestra su un mercato mondiale, con un linguaggio evidente e forte che ci spinge a continuare”.

Oggi Mad è impegnata sul fronte dell’animazione con la realizzazione di “I’m still alive – Sono ancora vivo” di Roberto Saviano – primo lungometraggio diretto dallo scrittore, tratto dall’omonima graphic novel – e a giorni presenterà in Concorso al Festival di Torino il corto di animazione che racconta delicatamente il passaggio dalla condizione di figlio a quella di genitore, “Due battiti” di Marino Guarnieri.

Alla Dubai Opera “Concert for Tomorrow” dell’Orchestra della Scala

Alla Dubai Opera “Concert for Tomorrow” dell’Orchestra della ScalaRoma, 20 nov. (askanews) – In occasione della conferenza mondiale sui cambiamenti climatici della Nazioni Unite Cop28 UAE, la Dubai Opera presenta un concerto di gala straordinario che vedrà esibirsi, per la prima volta negli Emirati Arabi Uniti, l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano.

Sul podio, il direttore milanese Michele Gamba, al fianco della soprano di fama mondiale Aida Garifullina e il tenore italiano Piero Pretti. In programma, i titoli più celebri del grande repertorio operistico italiano, con musiche di Verdi, Puccini, Mascagni. Un’occasione di altissimo profilo istituzionale e culturale, che costruisce nuovi ponti di dialogo e cooperazione e celebra la migliore eccellenza artistica italiana sul palco del più importante teatro del Medio Oriente.

Paolo Petrocelli, Sovrintendente della Dubai Opera, afferma: “In pochi anni dalla sua apertura, la Dubai Opera è riuscita ad imporsi come una delle istituzioni culturali di punta non solo nella regione dei Paesi del Golfo, ma in tutto il Medio Oriente. Siamo particolarmente orgogliosi di poter offrire all’interno della nostra nuova stagione artistica, un appuntamento di così grande significato e valore culturale. Poter presentare il primo concerto dell’Orchestra del Teatro alla Scala negli Emirati Arabi Uniti nel nostro teatro, rappresenta uno straordinario traguardo da parte della nostra organizzazione, che sempre più si dimostra capace di promuovere e celebrare la grande eccellenza artistica internazionale nel mondo arabo”. Se già lo stesso Verdi considerava La Scala come uno dei più importanti teatri d’opera del suo tempo, è altresì vero che il fascino, il carisma e soprattutto la qualità artistica del teatro simbolo dell’Italia non si è mai appannata nei secoli ed è, con le sue maestranze artistiche, una meta imprescindibile del turismo culturale internazionale e la sua presenza a Dubai un evento di assoluto prestigio.

Il Sovrintendente della Fondazione Teatro alla Scala Dominique Meyer sottolinea: “Sono particolarmente lieto che l’Orchestra del Teatro alla Scala sia per la prima volta ospite dell’Opera di Dubai. Porteremo pagine di Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini, di cui il prossimo anno ricorre il centenario della morte. Questi compositori rappresentano la tradizione e l’identità del nostro teatro e l’Orchestra del Teatro alla Scala li esegue con un suono e una passione inconfondibili. Sul podio avremo Michele Gamba, un direttore d’orchestra ancora giovane che ha già diretto diverse produzioni alla Scala e nei grandi teatri, e come interpreti cantanti di fama internazionale come Aida Garifullina e Piero Pretti. Altrettanto importante è l’occasione di questo concerto: La Scala condivide la preoccupazione per i rischi del riscaldamento globale ed è impegnata in un piano concreto di efficienza energetica e di razionalizzazione delle risorse che ha già iniziato a dare importanti risultati”. Questo imprescindibile appuntamento operistico rinsalda i rapporti culturali e di amicizia tra l’Italia, Dubai e gli Emirati nella condivisione di arte, bellezza, vocazione all’innovazione e continua ricerca della massima qualità possibile in ogni settore, come ricorda il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana, Antonio Tajani: ‘Dal mio arrivo alla Farnesina ho fortemente voluto promuovere la diplomazia culturale, attraverso l’organizzazione, in tutto il mondo, di grandi iniziative che sappiano valorizzare le nostre eccellenze e aumentare l’attrattività dell’Italia. Lo straordinario concerto della Scala di Milano si inserisce perfettamente in questo quadro. Siamo convinti che la cultura, in questi tempi difficili, sia uno strumento prezioso per facilitare il dialogo e riaprire nuovi ponti di collaborazione. Sono felice che gli amici emiratini possano toccare con mano, nello splendido scenario dell’opera di Dubai, l’eccellenza musicale della Scala. Questo è solo un esempio della vitalità dei nostri rapporti bilaterali che vogliamo ulteriormente rafforzare, in ogni settore.”

Il Gala La Scala di Milano a Dubai rientrerà inoltre nel programma del grande meeting mondiale COP28 in quei giorni proprio a Dubai, sottolineando come l’arte e la cultura siano strumenti essenziali nella divulgazione di una maggiore consapevolezza intellettuale dei grandi temi ambientali che l’umanità sta affrontando e la musica, come linguaggio universale, possa essere momento essenziale di condivisione, dialogo e unità d’intenti. “Il concerto dell’Orchestra del Teatro alla Scala all’Opera di Dubai è un evento straordinario, che celebra l’amicizia tra Italia ed Emirati Arabi Uniti e vuole essere fonte di ispirazione per i delegati alla Conferenza ONU sui Cambiamenti Climatici (COP28) di Dubai” ha dichiarato il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. “La musica tocca le corde profonde dell’animo umano e avvicina i popoli. Di fronte alle sfide epocali del nostro tempo, l’Italia è lieta di mettere una sua eccellenza culturale al servizio del dialogo tra le Nazioni”. La musica, le arti e la cultura sono dunque sempre più al centro della strategia di crescita e sviluppo degli Emirati Arabi Uniti, come conferma Sua Eccellenza Sceicco Salem Al Qassimi, Ministro della Cultura e dei Giovani degli UAE: ‘Gli Emirati Arabi Uniti hanno fatto passi da gigante per migliorare la loro posizione di hub culturale globale che promuove la creatività e fornisce una piattaforma per mostre, arte ed eventi culturali di livello mondiale. Questo meritato status può essere attribuito alla visione strategica della nostra leadership orientata al futuro, che ha investito nella costruzione di un solido ecosistema culturale e creativo nel Paese. Questa collaborazione nasce dal profondo desiderio di portare le migliori offerte culturali da tutto il mondo e di arricchire il panorama creativo locale del Paese. Inoltre, riflette i forti e amichevoli legami tra gli EAU e l’Italia’. Dubai si afferma così sempre più come una straordinaria piattaforma per la promozione del dialogo interculturale e dell’eccellenza artistica: “Inserito nella ricca programmazione culturale di Dubai, ‘Concert for Tomorrow’ rappresenta la fusione delle culture nella nostra città, dove le arti fioriscono e gli sforzi di collaborazione tra il settore pubblico e quello privato guidano l’eccellenza artistica”, ha dichiarato Hala Badri, Direttore Generale della Dubai Culture and Arts Authority, “l’ispirazione che accende negli appassionati di opera e di musica della nostra città è di grande importanza. Dubai Culture è orgogliosa di prendere parte ad un altro evento che promette arricchimento e fascino, rafforzando il nostro impegno nel promuovere una comunità artistica dinamica, di alto livello e inclusiva, in linea con la visione culturale di Dubai di essere un centro globale per la cultura e un incubatore di creatività e un fiorente centro per i talenti”. La storia dell’opera e della musica ci ricorda come essa nasca e viva anche di illuminato mecenatismo, dalle case regnanti europee del Seicento fino ai giorni nostri, e l’evento scaligero di Opera Dubai sarà sostenuto dall’azienda italiana Plenitude, Società Benefit di Eni che integra la produzione da rinnovabili, la vendita di energia e soluzioni energetiche. Il Gala La Scala a Dubai Opera alternerà sapientemente grandi pagine sinfoniche, come la sinfonia del Nabucco in apertura o gli intermezzi di Cavalleria Rusticana di Mascagni e Manon Lescaut di Puccini, con arie e duetti tra i più celebri del repertorio operistico mondiale da Traviata, Bohème, Gianni Schicchi, Rigoletto. Repertorio perfetto per i due giovani ma già affermatissimi protagonisti: la soprano tatara Aida Garifullina che dalla nativa Kazan ha conquistato i palchi d’opera più prestigiosi del mondo e ottenuto ampia visibilità popolare come protagonista del Gala di apertura della Coppa del Mondo FIFA 2018; quindi il tenore italiano Piero Pretti, voce e presenza scenica perfetti per il repertorio verdiano e pucciniano che lo vede da anni mattatore nei più importanti teatri internazionali a partire proprio da La Scala.

Roma, ‘George Orwell: Colpevole o Innocente?’ al Teatro Parioli

Roma, ‘George Orwell: Colpevole o Innocente?’ al Teatro ParioliRoma, 20 nov. (askanews) – Domani martedì 21 novembre il palcoscenico del Teatro Parioli a Roma sarà trasformato in un’aula di Tribunale e George Orwell sarà chiamato a processo “tra ironia e approfondimento in un contraddittorio serrato” – commenta Elisa Greco, autrice e curatrice del format: “Partiremo con il dibattimento processuale dalla profezia orwelliana per arrivare alla più stretta attualità dell’Intelligenza Artificiale. Infatti – come da più parti si sostiene, ‘il 1984 di Orwell potrebbe diventare realtà nel 2024’ e allora George Orwell è stato profetico?”, conclude Greco.

In scena, con l’introduzione della curatrice Elisa Greco, si svolgerà il processo sapientemente condotto dal Presidente della Corte, l’avvocato Paola Severino, Presidente della Luiss School of Law, mentre sarà il giornalista e scrittore Gianni Riotta, Direttore del Centro di Ricerca Data Lab della Luiss, ad assumere emblematicamente il ruolo del protagonista George Orwell. In un confronto dialetticamente vivace si fronteggeranno le parti a braccio e seguendo le dinamiche processuali. Da un lato sosterranno le proprie tesi accusatorie il Pubblico Ministero Eugenio Albamonte, Pubblico Ministero presso la Procura di Roma, già Presidente ANM, insieme ai combattivi testimoni dell’accusa dalla Vice Presidente del Garante per la protezione dei dati personali Ginevra Cerrini Feroni all’Amministratore Delegato Q10, il giornalista e manager Giancarlo Leone. Dall’altro a sostenere le motivazioni orwelliane saranno l’Avvocato difensore Alfonso Celotto, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale di Roma tre con un’altrettanta agguerrita linea testimoniale che vede impegnati la giornalista Elisa Anzaldo Vice direttore TG1 e il Professore di etica delle Tecnologie Università Gregoriana Paolo Benanti.

Colpevole o innocente? A deciderlo saranno il pubblico con il proprio voto e la giuria formata dagli studenti dell’Università Luiss Guido Carli, che si esprimeranno attraverso il verdetto “social” di Radio Luiss.

Il 24 novembre esce il primo album di Natale dei Me contro Te

Il 24 novembre esce il primo album di Natale dei Me contro TeRoma, 19 nov. (askanews) – Dopo il successo dell’album “Il Fantadisco dei Me contro te” che ha esordito al n.1 nella classifica ufficiale FIMI/Gfk e ha ottenuto il Disco di Platino, i Me contro te tornano con un nuovo album di canzoni di Natale . “Natale con Luì & Sofì” uscirà il 24 novembre e conterrà 10 brani di cui 3 inediti e 7 cover di classici natalizi.

L’album uscirà con due formati, una standard con le sagome natalizie di Luì e Sofì, una pallina di Natale bidimensionale da appendere sull’albero e una letterina per fare gli auguri o un disegno di Natale per Luì e Sofì, e un’edizione speciale con una scatola contente: il CD con il formato standard, una sciarpa di Natale dei Me Conto Te e una pallina per l’albero personalizzata. L’album si aggiunge alle numerose attività dei Me Contro Te e si inserisce in un momento d’oro della loro carriera. La coppia di YouTuber più amata dai bambini è riuscita a fidelizzare il suo pubblico grazie ad una sequela di successi oltre ai loro video quotidiani su YouTube.

Luì e Sofì hanno, infatti, pubblicato 10 libri e sono usciti con 5 film campioni d’incassi, una serie tv che ha raggiunto ascolti altissimi (a breve uscirà la seconda stagione) e hanno riempito palazzetti con il loro live tour che ha emozionato grandi e piccini di tutta Italia. Inoltre il disco esce dopo un altro grande successo del singolo “La canzone del cowboy” che ha raggiunto 12 Ml di visualizzazioni in pochissimo tempo.

Si avvicina la 66ª edizione dello Zecchino d’Oro con Carlo Conti

Si avvicina la 66ª edizione dello Zecchino d’Oro con Carlo ContiMilano, 18 nov. (askanews) – È sempre più vicina la 66ª edizione dello Zecchino d’Oro, che andrà in diretta su Rai1 venerdì 1 e sabato 2 dicembre, dalle ore 17.00 alle ore 18.40, e domenica 3 dicembre, dalle ore 17.20 alle ore 20.00. La finale del 3 dicembre, che decreterà il brano vincitore, sarà come di consueto condotta dal Direttore Artistico dello Zecchino d’Oro Carlo Conti, mentre l’1 e il 2 dicembre presenterà per la prima volta la coppia formata dai due amatissimi attori e volti del web Carolina Benvenga e Andrea Dianetti.

L’edizione 2023 dello Zecchino d’Oro è intitolata “La musica può” e vuole celebrare tutto quello che la musica ha generato in più di 60 anni di vita. La musica può divertire e educare: generazioni di bambini e bambine insieme alle loro famiglie hanno condiviso l’allegria e la spensieratezza che le canzoni e i piccoli artisti portano nelle loro case, hanno imparato valori preziosi come la solidarietà, l’accoglienza, l’amore per la terra e per i fratelli e le sorelle.

La musica può diventare pane e offrire sostegno alle persone più fragili: anche quest’anno lo Zecchino d’Oro sostiene Operazione Pane e le mense francescane in Italia e nel mondo tramite il numero solidale 45538. Basta inviare un sms da cellulare o telefonare da rete fissa per aiutare mamme, papà e bambini e donare un pasto a chi è in difficoltà. L’album “Zecchino d’Oro 66ª edizione”, composto dalle 14 nuove canzoni in gara nell’edizione di quest’anno (distribuito da Sony Music Italia), è disponibile dal 2 ottobre in digitale e su tutte le piattaforme streaming (https://smi.lnk.to/zecchinodoro66). Tra i 35 autori che firmano le tracce ci sono sia esperti di canzoni per bambini sia grande artisti come Maurizio Fabrizio, Gianfranco Fasano, Max Gazzè, Loredana Bertè, Matteo Bocelli, Paolo Vallesi, Piero Romitelli, Lorenzo Baglioni e tanti altri. Ad interpretare i brani in gara, anche quest’anno dal vivo, 17 piccoli cantanti accompagnati dal Piccolo Coro dell’Antoniano diretto da Sabrina Simoni, che si esibiranno durante la trasmissione televisiva in diretta dall’1 al 3 dicembre su Rai1 sotto la direzione artistica di Carlo Conti. I bambini, di età compresa tra i 5 e i 10 anni, provengono da 8 diverse regioni (per la prima volta nella storia dello Zecchino d’Oro c’è anche la Valle D’Aosta) e da 3 Paesi esteri, Grecia, Bulgaria e Albania. Arrivano così a un totale di 1.101 i bimbi che hanno partecipato come interpreti dal 1959 ad oggi.

Russia, il direttore del Teatro Bolshoi di Mosca si dimette

Russia, il direttore del Teatro Bolshoi di Mosca si dimetteMilano, 17 nov. (askanews) – Il direttore del teatro Bolshoi di Mosca Vladimir Urin ha scritto una lettera di dimissioni. Lo scrive Forbes.

Come ha detto a Forbes una fonte vicina a Vladimir Urin, il 17 novembre il direttore del Teatro Bolshoi ha scritto una lettera di dimissioni di sua spontanea volontà al primo ministro Mikhail Mishustin, e questa richiesta è stata accolta. Intanto l’opinionista ed ex candidata alla presidenza russa Ksenia Sobchak riporta anche che Urin lascerà il Teatro Bolshoi. Secondo lei, la decisione di dimettersi da Urin “è stata presa personalmente da Putin”. Sobchak afferma che il direttore del Teatro Bolshoi le ha confermato personalmente queste informazioni a cena, in compagnia di persone vicine.

Sobchak riferisce inoltre che il direttore del teatro sarà il direttore d’orchestra Valery Gergiev, che attualmente ricopre le cariche di direttore artistico e direttore del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo. Izvestia, Fontanka e RBC hanno riferito che Gergiev potrebbe diventare il capo del Teatro Bolshoi. Se ciò accade, combinerà le posizioni.

Gergiev a sua volta ha dichiarato di essere “piuttosto occupato” e di “non stare cercando un’opportunità per lavorare ancora di più”. “Ma riteniamo necessario lavorare nel nostro Paese”, ha detto secondo RBC. Mikhail Shvydkoy, rappresentante speciale del presidente della Federazione Russa per la cooperazione culturale internazionale, ha affermato che è in discussione la questione della nomina di Gergiev a direttore del Teatro Bolshoi. Allo stesso tempo, ha escluso la fusione del Teatro Mariinsky e del Teatro Bolshoi.

Dal primo dicembre al MoMa una retrospettiva su Ennio Morricone

Dal primo dicembre al MoMa una retrospettiva su Ennio MorriconeRoma, 16 nov. (askanews) – Cinecittà e il MoMA celebrano Ennio Morricone (1928-2020), uno dei più grandi compositori cinematografici di tutti i tempi, con una retrospettiva (dal primo dicembre 2023 al 10 gennaio 2024) di oltre 35 film che abbracciano i suoi quasi 60 anni di carriera. Con più di 17 nuovi restauri digitali e stampe d’archivio in 35mm, la mostra presenta una ricca selezione di film con le colonne sonore più famose di Morricone (tra cui la Trilogia dell’uomo senza nome di Sergio Leone e C’era una volta il West, The Thing di John Carpenter, The Mission di Roland Joffé, 1900 di Bernardo Bertolucci e Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore), accanto a titoli meno conosciuti (come Navajo Joe e Il grande silenzio di Sergio Corbucci, Il grande colpo di Sergio Sollima, Danger: Diabolik di Mario Bava e La tenda rossa di Mikhail Kalatozov).

Un raro programma televisivo tedesco del 1967 mostra Morricone stesso esibirsi come parte del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza (“Il Gruppo”), collettivo radicalmente sperimentale di compositori e musicisti che si unirono a Roma nel 1964 in uno spirito di improvvisazione non gerarchica. La geniale combinazione di strumentazione classica con nuove tecnologie elettroniche, musica concreta e jazz, serialità e rumore di Morricone si rifletteva anche nella sua composizione per il cinema. Il suo uso consapevole di armoniche a bocca, flauti di pan, campane, chitarre twang, tamburi e, soprattutto, la voce umana e il fischio, rivoluzionarono la musica del cinema di genere popolare, dai western all’horror, dalla commedia operistica al melodramma, e continua a influenzare compositori e musicisti contemporanei come Hans Zimmer, Angelo Badalamenti, Radiohead, John Zorn, Mica Levi, Jay-Z e Metallica. Joshua Siegel, curatore del Dipartimento del cinema del MoMA, ha affermato: “Questa retrospettiva su Ennio Morricone è la più grande che il MoMA abbia mai dedicato a un compositore cinematografico. In sole cinque note – il fischio echeggiante de Il buono, il brutto e il cattivo – Morricone si è assicurato un posto accanto a Beethoven componendo uno dei più grandi temi di apertura della storia della musica Western. Ma, come questa retrospettiva di quasi 40 film illustra, Morricone era capace di molto di più e la sua versatilità è il risultato di un esordio di successo nella sperimentazione musicale d’avanguardia”.

Nicola Maccanico, amministratore delegato di Cinecittà, ha annunciato con orgoglio un importante tributo al Museum of Modern Art (MoMA) di New York, prestigioso partner da molti anni. “Questo omaggio è dedicato all’unicità di Ennio Morricone, Maestro iconico, le cui composizioni musicali sono state una fonte di ispirazione per innumerevoli generazioni. Come parte di questo omaggio, siamo entusiasti di presentare il restauro in 4K del capolavoro di Giuseppe Tornatore, Nuovo Cinema Paradiso, insieme al suo ultimo documentario, Ennio. Queste presentazioni sono in linea con la missione principale di Cinecittà: preservare i classici senza tempo e promuovere l’arte cinematografica contemporanea, offrendo al contempo un hub creativo dove artisti di talento possano realizzare i loro sogni e condividerli con il pubblico di tutto il mondo”. La retrospettiva dedicata a Ennio Morricone verrà inaugurata con la proiezione del film Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore, selezionato per la serata d’apertura. Verrà proiettato al MoMA venerdì primo dicembre, alle 19:00, al Teatro Roy and Niuta Titus 1 (Piano T2/T1, Teatro 1). L’omaggio al Maestro continuerà nella giornata di sabato 2 dicembre con la proiezione del documentario Ennio, che verrà mostrato alle 15:30 al Teatro Roy and Niuta Titus 2 (Piano T2/T1, Teatro 2).

Andrei Gavrilov torna a Roma dopo 20 anni e suona alla Iuc

Andrei Gavrilov torna a Roma dopo 20 anni e suona alla IucRoma, 15 nov. (askanews) – Ancora un grande pianista internazionale per l’Istituzione Universitaria dei Concerti (Iuc) che, sabato 18 novembre alle 17,30 in Aula Magna, vede il grande ritorno a Roma, dopo oltre 20 anni di assenza, di Andrei Gavrilov, famosissimo pianista di scuola russa, con un approccio innovativo alla musica frutto anche dei suoi studi di filosofia e religione, in un intenso programma che prevede 4 Notturni di Chopin, la Sonata in si minore di Liszt e Quadri di un’esposizione di Musorgskij.

“Chopin scrive il notturno in si bemolle minore a soli 17 anni – ci racconta Andrei Gavrilov – al fine di riprodurre in musica la natura della sua terra, la Polonia, mentre il notturno in re bemolle maggiore, scritto a 26 anni, descrive le sue avventure amorose, tra momenti di estasi e di disperazione che sfociano in elementi di calma e pace. Il notturno in do diesis minore è invece postumo; scritto a 19 anni è oggetto di un lavoro che Chopin esaurisce solo alla sua morte e può essere visto come una sorta di suo epitaffio musicale. Il notturno in fa maggiore incarna due stati d’animo opposti: la calma degli accordi di settima maggiore iniziali e finali, prototipo del lirismo odierno, a contrasto della tempesta emotiva descritta nella parte centrale. “I ‘Quadri di un’esposizione’ di Musorgskij e la Sonata in si bemolle di Liszt – prosegue il pianista – sono due capolavori dalla straordinaria ricchezza metafisica, due autoritratti ideologici che descrivono la personalità dei due autori e ne esprimono il conscio e l’inconscio. Il capolavoro di Mussorgsky può essere visto come un’enorme tela in cui l’autore disegna schizzi musicali riferiti alle proprie esperienze personali, mentre la sonata di Liszt rappresenta senza dubbio l’opera del repertorio pianistico più complessa sotto l’aspetto filosofico”.

Andrei Gavrilov è nato a Mosca nel 1955 in una famiglia di artisti. Nel 1974, all’età di 18 anni, ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale Tchaikovsky e nello stesso anno ha debuttato al Festival di Salisburgo sostituendo Sviatoslav Richter. Da allora ha avuto un’impressionante carriera internazionale che ha incluso esibizioni con le più grandi orchestre del mondo. Nel 1984 ha presentato con successo una petizione per la libertà a Mikhail Gorbaciov, diventando il primo artista sovietico a cui è stato concesso il permesso di rimanere in Occidente senza dover chiedere asilo politico. Dopo il suo debutto alla Carnegie Hall nel 1985, si è esibito con orchestre come New York, Los Angeles, Detroit, Cleveland, Chicago, Philadelphia, Montreal, Toronto, Londra, Vienna, Parigi, Berlino, Monaco di Baviera, Amsterdam, Tokyo, Mosca, San Pietroburgo con direttori quali Abbado, Haitink, Muti, Ozawa, Svetlanov, Tennstedt, Rattle e Neville Mariner, tra gli altri.