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Cinema, al via a Roma il nuovo festival “Custodi di sogni”

Cinema, al via a Roma il nuovo festival “Custodi di sogni”Roma, 12 mar. (askanews) – Il Centro Sperimentale di Cinematografia realizza e promuove il nuovo Festival “Custodi di sogni – I tesori della Cineteca Nazionale”, ideato dal Conservatore della Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia Steve Della Casa.


La manifestazione, che si terrà dal 31 marzo al 6 aprile a Roma a ingresso libero al CSC, alla Casa del Cinema e a Spazio SCENA-sala che verrà messa a disposizione del CSC dalla Regione Lazio, intende offrire al pubblico beni culturali cinematografici conservati dalla Cineteca Nazionale, promuovere tutte le forme di sapere legate alla preservazione e al restauro, esplorare le molteplici forme di creatività legate alla ricerca e all’edizione del repertorio e del cinema del passato, aprire a tutti gli spettatori la possibilità di vedere i capolavori cinematografici restaurati e creare un cantiere di luminosità e attenzione tra tutte le cineteche del mondo sulla’importanza del lavoro di salvaguardia del cinema; contestualmente, intende mettere in luce tutte le anime della storica Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia (formazione, conservazione, ricerca). Il programma prevede alcuni importanti omaggi (come quello a Claudio Caligari alla presenza di Giorgio Tirabassi e Simone Isola, in occasione del quale sarà presentato il Fondo Claudio Caligari), scoperte (come la presentazione di materiale filmico inedito, conservato e digitalizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, di una produzione cinematografica mai terminata: “The story of William Tell” di Jack Cardiff, prodotto e interpretato da Errol Flynn), “riscoperte” (come quella del cinema di Elvira Notari, prima regista donna della storia del cinema italiano della quale si festeggiano nel 2025 i 150 anni dalla nascita), una ricca proposta di cinema sperimentale (che includerà i cortometraggi realizzati da Dacia Maraini, che sarà presente per introdurli al pubblico), ma anche incontri con ospiti illustri (tra cui Liliana Cavani, anche “madrina’ d’eccezione del Festival nonché ex allieva della Scuola Nazionale di Cinema, Vittorio Cecchi Gori, Riccardo Rossi e Arturo Brachetti) ed ex allievi della Scuola Nazionale di Cinema – Centro Sperimentale di Cinematografia attivi nel panorama cinematografico e televisivo internazionale (dai produttori di Indigo Film Nicola Giuliano e Francesca Cima fino a Celeste Dalla Porta, Elia Nuzzolo e Matteo Paolillo passando per Claudio Cupellini, Francesca Mazzoleni e Costanza Quatriglio).


Inoltre, dopo i premi ed i consensi ottenuti nei mesi scorsi, saranno mostrati al pubblico “Ecce bombo” di Nanni Moretti (vincitore del Leone d’Oro al Miglior restauro alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – La Biennale di Venezia 2024) e “Sei donne per l’assassino” di Mario Bava (presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2024 registrando un sold out) nella versione restaurata dalla Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia; le proiezioni saranno precedute, rispettivamente, da una conversazione con Nanni Moretti e con Dario Argento. A fare gli onori di casa nel giorno della conferenza stampa di presentazione è stata la madrina del Festival Liliana Cavani, la quale presenterà al pubblico durante la manifestazione (il 2 aprile) due cortometraggi realizzati quando era allieva di Regia della Scuola Nazionale di Cinema: “Il Centro Sperimentale di Cinematografia era un posto bello perché si parlava solo di cinema (…) Al CSC c’erano professori bravissimi che ci hanno fatto scoprire correnti come l’espressionismo e ci hanno fatto studiare una serie di film che non si vedevano normalmente (…) E negli anni della formazione ho conosciuto amici come Bellocchio – che al CSC studiava Recitazione – e Raffaella Carrà” ha detto.


La presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia Gabriella Buontempo ha dichiarato: “È bello per me iniziare la presidenza di questa Fondazione proprio nel 2025, anno in cui ricorrono i novant’anni – dal mese di aprile – dalla sua creazione. La nostra intenzione è portare sempre di più il ‘tesoro’ della Cineteca sul territorio nazionale. Stiamo infatti iniziando ad avviare collaborazioni con enti museali e regionali). Il CSC è la culla del nostro cinema: il passato – costituito appunto dal tesoro della nostra Cineteca – il presente – rappresentato dalla Scuola Nazionale di Cinema – e il futuro che è l’insieme di tutto il patrimonio conservato dalla Fondazione, comprensiva di preziose realtà come l’Archivio fotografico e la Biblioteca Luigi Chiarini. Restituire questo patrimonio e aprirlo all’esterno è la ‘via maestra’ che inizieremo a percorrere quest’anno e che proseguiremo più avanti con il tempo”.

La Niña pubblica Figlia d”a Tempesta che anticipa Furèsta

La Niña pubblica Figlia d”a Tempesta che anticipa FurèstaMilano, 12 mar. (askanews) – Dopo aver pubblicato i singoli Guapparìa e Mammama’ Live session at Auditorium Novecento, La Niña pubblica oggi Figlia d”a Tempesta, nuova speciale anticipazione – su tutte le piattaforme digitali e su YouTube – di Furèsta, il nuovo progetto discografico della cantautrice, musicista e performer partenopea in uscita il 21 marzo 2025 per BMG, già disponibile in preorder.


Figlia d”a Tempesta è un brano esplicito e fortemente schierato che affronta la condizione della donna nella società con una rabbia intensa e viscerale. Il pezzo è una vera e propria parabola di vita femminile che mette in evidenza le pressioni sociali e i ruoli imposti alle donne fin dalla nascita. Figlia d”a Tempesta si sviluppa su un impianto corale e ritmicamente travolgente, arricchito da strumenti tradizionali come la chitarra battente, il clavicembalo, il mandolino e i tamburi. Questa fusione tra modernità e tradizione amplifica il senso di radicamento culturale del brano, mantenendo però una carica contemporanea e universale. È un brano che non offre consolazioni, è una rivolta cantata, un’accusa diretta contro un sistema che continua ad opprimere senza reali progressi. Con la regia di Alfredo Maddaluno, che ha affiancato LA NIÑA anche nella composizione e nella produzione dell’intero disco, il videoclip di Figlia d”a Tempesta è un racconto visivo intenso. Le protagoniste sono donne immerse in un’atmosfera cupa e simbolica. Il gomitolo che appare nel video richiama la metafora del filo di Arianna, simbolo di ricerca e salvezza ispirato alla mitologia greca. La Niña presenterà Furèsta – che sarà disponibile fisicamente in vinile trasparente ed. limitata e numerata (con traccia bonus) e CD – in occasione di sei speciali instore.

Tv, il docufilm “Magma. Mattarella, il delitto perfetto” su Netflix

Tv, il docufilm “Magma. Mattarella, il delitto perfetto” su NetflixRoma, 12 mar. (askanews) – A 45 anni dall’assassinio di Piersanti Mattarella, arriva su Netflix dal 12 marzo “Magma. Mattarella, il delitto perfetto”, un docufilm che riapre una delle ferite più profonde della storia italiana. Diretto da Giorgia Furlan, il film intreccia omicidi politici, depistaggi, tradimenti di Stato, trasportando il pubblico nel cuore di alcuni fra i fatti più oscuri degli anni di piombo. Dall’omicidio Mattarella, successore ideale di Aldo Moro, fino alla strage alla stazione di Bologna avvenuta in quello stesso 1980, sette mesi dopo l’assassinio del presidente della Regione Sicilia.


Dopo le anteprime nei cinema di Roma, Bologna, Palermo e Torino – che hanno riscontrato un ottimo successo di pubblico – e la messa in onda su La7 – con una puntata speciale di La Torre di Babele di Corrado Augias – dal 12 marzo il film arriva anche su Netflix. “Magma” non è solo un documentario: è un’indagine costruita con il ritmo di un thriller e il peso, a tratti lacerante, della realtà. Al centro della narrazione, l’assassinio del presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella, avvenuto il 6 gennaio 1980 sotto gli occhi della moglie e dei figli, in una Palermo intrappolata tra corruzione e violenza, considerata – nel bene e nel male – il “laboratorio politico” dell’Italia di quegli anni.


Il film ricostruisce il tragico assassinio in modo meticoloso, rimettendo ordine fra i fatti e portando lo spettatore dentro un vortice di domande alle quali gli investigatori non sono mai riusciti a dare risposta: chi ha davvero voluto la morte di Mattarella? Quali legami uniscono quell’omicidio al caso Moro, alle uccisioni di Michele Reina e Vittorio Bachelet, alla strage di Bologna? Il docufilm mostra come Mattarella, uomo simbolo di un progetto politico che voleva unire Democrazia Cristiana e Partito Comunista, rappresentasse un pericolo per i poteri occulti che volevano mantenere immutati gli equilibri della Guerra Fredda. Depistaggi, silenzi e omicidi: ogni passo compiuto dal Presidente verso un’idea di cambiamento sembrava avvicinarlo al suo destino, fino a trasformarlo in uno degli uomini migliori d’Italia colpiti, probabilmente, per destabilizzare il Paese. Grazie a testimonianze dirette e l’accesso a documenti recentemente desecretati, il film intreccia testimonianze e voci potenti. Una su tutte: quella di Giovanni Falcone, giudice istruttore che indagò sul delitto e in una confidenza all’amico e collaboratore Pino Arlacchi definì l’assassinio del presidente della Regione Sicilia un “caso Moro bis”.


Tra i narratori scelti spiccano anche figure come il giornalista Attilio Bolzoni, Rosy Bindi, all’epoca assistente di Vittorio Bachelet, Luciano Violante, membro della commissione antimafia nel 1988 e nel 1990 quando Falcone rivela di essere convinto che nell’omicidio Mattarella si intreccino mafia e terrorismo neofascista, e Andrea Speranzoni, avvocato di parte civile nel processo per la strage alla stazione di Bologna. “Magma” non offre risposte facili, ma pone domande essenziali: perché a distanza di 45 anni non sappiamo ancora chi ha ucciso Piersanti Mattarella? Soprattutto, come sottolinea Attilio Bolzoni: “Non lo sappiamo noi e non lo sa nemmeno suo fratello Sergio, oggi presidente della Repubblica, il primo degli italiani. Se vi pare una cosa normale…”.

Diodato sul palco con quindici appuntamenti live estivi

Diodato sul palco con quindici appuntamenti live estiviMilano, 12 mar. (askanews) – Dopo il successo del tour teatrale tutto sold out che ha visto il cantautore esibirsi nei teatri della penisola, Diodato si prepara a tornare sul palco con quindici appuntamenti live – prodotti e organizzati da Magellano Concerti – nei principali festival italiani durante il corso della prossima estate. Il tour estivo porterà la musica del cantautore nella magica atmosfera delle piazze e degli anfiteatri italiani, regalando al pubblico nuove emozioni e momenti indimenticabili.


Il tour estivo di Diodato partirà da Milano con il Mi Ami Festival (24 maggio), proseguirà poi con Trento (27 giugno – Trento Live Fest) e Susa (TO) in occasione di Borgate dal vivo (28 giugno – Anfiteatro romano). A luglio il cantautore sarà a Genova (12 luglio – Arena del Mare), a Firenze (18 luglio – Parco Mediceo Di Pratolino) dove si esibirà per il Musart Festival, a Caserta (20 luglio – Belvedere di San Leucio) per Un’Estate da Belvedere e a Cervia (RA) (25 luglio – Piazza Garibaldi). A seguire, il tour continuerà ad agosto con Ostuni (BR) (2 agosto – Foro Boario) in occasione del Locus Festival, successivamente Diodato sarà a Barletta (BT) (3 agosto – Fossato del Castello) per l’Oversound Music Festival, poi a Palermo (9 agosto – Teatro di Verdura) per il Dream Pop Fest, a Macerata (14 agosto – Sferisterio) e a Mantova (30 agosto – Palazzo Te) in occasione del Mantova Summer Festival. Gli ultimi appuntamenti si terranno a Vicenza (4 settembre – Piazza dei Signori) durante Vicenza In Festival, a Brescia (5 settembre – Piazza della Loggia) ed infine a Roma (11 settembre – Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Cavea) in occasione del Roma Summer Fest. I biglietti sono disponibili nei circuiti di prevendita abituali. Per info: www.magellanoconcerti.it www.diodatomusic.it


Il cantautore è reduce da un tour trionfale lo scorso autunno che ha registrato il tutto esaurito con ventuno tappe nei più prestigiosi teatri italiani, portando in scena uno spettacolo unico nel suo genere in cui ogni canzone contribuiva a dar vita a un vero e proprio viaggio sensoriale ed emozionale. Nel 2024 ha concluso un tour oltre confine, esibendosi nelle principali città del Brasile e con un’ultima tappa a Tirana, in Albania e in estate è stato live con sette speciali appuntamenti in location suggestive italiane. Diodato è considerato uno dei cantautori più intensi ed eleganti della nuova scena italiana. La sua musica, un mix di rock, influenze della tradizione cantautorale italiana e richiami alla musica per film, ha contribuito a definirne una cifra stilistica unica, riconosciuta tra le più autentiche e raffinate. Tra i suoi riconoscimenti spiccano due David di Donatello, due Nastro d’Argento e la Targa Tenco vinti nella categoria miglior canzone originale con i brani “La mia terra” – colonna sonora del film “Palazzina Laf” di Michele Riondino – e “Che vita meravigliosa”, colonna sonora del film “La dea fortuna” di Ferzan Ozpetek. Con “La mia terra”, inoltre, ha vinto il Ciak d’Oro per la categoria Miglior canzone originale e il Premio Amnesty International Italia 2024. Nel 2025 il cantautore ha vinto il premio SIAE nell’ambito di CIAO Rassegna Lucio Dalla.


Il suo ultimo singolo, “Un Atto Di Rivoluzione” (Carosello Records), uscito lo scorso ottobre, conferma la sua caratura di artista che negli anni ha sempre posto l’emozione umana, l’empatia, il sogno, e la poesia del reale al centro della propria produzione musicale.

Rai, Mare Fuori 5 debutta con una Live su TikTok

Rai, Mare Fuori 5 debutta con una Live su TikTokRoma, 12 mar. (askanews) – L’attesissima quinta stagione di Mare Fuori debutta con un evento speciale. Il 12 marzo alle ore 18, il primo episodio sarà trasmesso integralmente in una live su TikTok, sul profilo ufficiale @marefuori, che conta centinaia di migliaia di follower. Durante la visione, il cast della serie sarà presente in chat per commentare e interagire con il pubblico. Un’iniziativa che rappresenta un ulteriore passo nell’approccio innovativo di RaiPlay.


La trama Mare Fuori 5 riprende le vicende dei giovani protagonisti dell’Istituto Penale Minorile di Napoli, tra amicizie, rivalità e il sogno di un futuro diverso. In questa stagione, nuove sfide e colpi di scena metteranno alla prova i ragazzi, spingendoli a confrontarsi con il loro passato e le loro scelte. Disponibile su RaiPlay Dalla mezzanotte del 12 marzo, i primi 6 episodi della quinta stagione saranno disponibili in anteprima esclusiva su RaiPlay, offrendo agli spettatori la possibilità di immergersi nelle nuove storie dei personaggi di Mare Fuori.


Cast principale: Maria Esposito Giuseppe Pirozzi Francesco Panarella Antonio D’Aquino Giovanna Sannino Enrico Tijani Alessandro Orrei Luca Varone Clotilde Esposito Domenico Cuomo Francesco Di Tullio Francesco Alessandro Luciani Alfonso Capuozzo Manuele Velo Elisa Tonelli Rebecca Mogavero

Franco Battiato, esce la grande biografia “Sacre Sinfonie”

Franco Battiato, esce la grande biografia “Sacre Sinfonie”Roma, 12 mar. (askanews) – “Sacre Sinfonie, Battiato: Tutta la storia”, di Fabio Zuffanti è il titolo della più recente e completa biografia pubblicata finora su Franco Battiato, in uscita per Il Castello collana Chinaski Edizioni nell’anno e nel mese in cui il musicista siciliano, nato il 23 marzo 1945 a Ionia, avrebbe compiuto 80 anni.


Disponibile dal 12 marzo, il volume raccoglie in quasi 500 pagine la vita e le opere del cantante, dalla nascita fino agli ultimi giorni di vita nel 2021. Attraverso testimonianze dirette, interviste e articoli, Zuffanti ricostruisce la vita personale e la carriera di un artista fondamentale per la musica italiana e oltre. Accanto a una dettagliata cronistoria delle tappe artistiche e biografiche di Battiato, l’autore arricchisce la narrazione con suggestioni personali che evocano la dimensione del romanzo, integrando quegli eventi storici che hanno influenzato profondamente la vita e le opere del protagonista. Nel piccolo paesino siciliano degli anni ’40, già si percepisce il suo carattere visionario sognatore. Dai primi approcci con la musica, all’infortunio che gli causò il celebre naso importante (La sua carriera calcistica sembrava promettente, ma un impatto con il palo della porta cambiò tutto). Finalmente a Milano nel ’64 per cercare fortuna, tra impieghi occasionali, nuove conoscenze musicali (La prima incisione arrivò grazie a un lavoretto da fattorino) e l’amicizia con Giorgio Gaber (Gli suggerì di chiamarsi Franco per non confondersi con l’altro Francesco, Guccini, ospite insieme a lui in un programma TV). L’amore per la sperimentazione (Durante il servizio militare si recò a Londra per acquistare un sintetizzatore rischiando gravi provvedimenti disciplinari), prende poi piede in una fusione tra elettronica, prog e psichedelia (Dopo aver provato la mescalina, decise che poteva ottenere gli stessi effetti grazie alla meditazione), fino alla consapevolezza di volere uscire dalla nicchia e diventare una popstar (Al primo incontro con la EMI disse: sono venuto qui per avere successo, ditemi come devo fare e lo faccio). Le declinazioni del pop che ha sviluppato negli ’80 dimostrano che con Battiato fruibilità non per forza doveva significare banalità.


La sua musica attraversa i decenni, perennemente in movimento tra cantautorato, pop, rock, elettronica, classica e avanguardia. Con sempre nuovi cambi di rotta inaspettati, solo apparentemente in contraddizione con quanto aveva cristallizzato fino a quel momento. Battiato è stato forse il primo in Italia, a produrre un pop di qualità che potesse essere di largo consumo. Questo merito è emerso anche in Europa dove ha trovato una sponda nel suo mentore Karlheinz Stockhausen (Il musicista tedesco lo convinse a studiare la teoria musicale); e perfino negli USA, dove Frank Zappa ne aveva pubblicamente riconosciuto il valore (Il chitarrista gli regalò un paio di stivaletti alati per spronarlo a perseguire i suoi traguardi). Così tra hit, sperimentazione, colonne sonore, opere sacre e musica d’autore, si arriva alla sferzata rock, e poi di nuovo alla musica da camera, mescolando sempre stili e culture disparate. Un moto di incertezze, cambi di prospettiva, ammiccamenti al grande pubblico e imprevedibili virate artistiche, sempre frutto dei suoi inquieti viaggi esistenziali. Ma oltre la musica c’è di più: la meditazione, l’impegno sociale, il rapporto con le religioni (Primo artista pop ad esibirsi in Vaticano), le idee politiche (È stato un sostenitore del Partito Radicale), le filosofie, le mutazioni estetiche (Nel ’71, con il volto coperto di bianco, fu testimonial di una massiccia campagna pubblicitaria di divani a sua insaputa), il vegetarianismo (Diventò vegetariano dopo aver comunicato con un pesce) il cinema, la letteratura e la pittura. Sfide sempre nuove che lo portano a confrontarsi con le arti in senso lato, delineando i contorni di una figura complessa, dall’adolescenza fino alla malattia e agli ultimi anni della sua esistenza.


“Sacre Sinfonie” è rivolto a tutti quelli che per la prima volta si vogliono affacciare all’universo Battiato, ma anche per i fan che possono riscoprire in modo completo tutte le tappe che lo hanno reso un artista immortale.

Jova rifiorisce sul palco: “Volevo uno show allegro e carico”

Jova rifiorisce sul palco: “Volevo uno show allegro e carico”Milano, 11 mar. (askanews) – Jova è tornato, più forte che mai, dopo l’incidente che lo ha fermato per due anni, Lorenzo è on stage! Come un elastico si è allontanato, ha accumulato energia e ora è arrivato il momento di esplodere. Dopo le 4 date a Pesaro è pronto alla lunga cavalcata nei palazzetti a cominciare da Milano. L’11-12-14-15-17-18 marzo Palajova arriva a Milano per le prime sei date all’Unipol Forum tutte sold out a cui si aggiungeranno i nuovi appuntamenti di maggio. “Lo spettacolo è impegnativo arrivo alla fine molto stanco, le prime 4 date sono state formidabili, nella prima ha giocato tanto l’emozione, con la voce che ha faticato a uscire all’inizio, ma il pubblico diventa pazzo e io con loro. Mi sono preparato tanto dopo l’incidente e ora anche il gesto scenico sta tornando. Dopo le prove Gianna Nannini mi ha chiamato e mi ha detto: è sul palco che si guarisce! Ed è stato proprio così” ha detto Lorenzo Cherubini a poche ore dal debutto milanese.


“E’ il concerto di oggi è anomalo rispetto a me, ma quello che mi rappresenta; ho fatto una scelta di rigore volendo la band in una forma tradizionale, ma ho capito che questa novità mi avrebbe aiutato a divertirmi molto di più” racconta Jova, che sul palco mette la gioia, il dolore, l’entusiasmo, la fatica, la determinazione, il sudore, la speranza, gli interventi, la ripresa, la fisioterapia, le risate, la disperazione, la ripresa, la voglia. Questo debutto ha il forte sapore di una ripartenza, di un tornare a fiorire. “Il progetto è nato dopo il Jova Beach era già stato pensato così, l’incidente ha cambiato i tempi, tutto è stato ritardato di un anno, il tema del concerto scaturisce dalla fioritura. Le canzoni per me sono delle premonizioni: pensi una cosa e poi si realizza in un modo inaspettato. Così è stato per l’incidente che è avvenuto in una fase della vita in cui mi sono messo in pericolo. Le canzoni sono un modo per dare un senso alle cose della vita anche se un senso non lo hanno come dice Vasco” ha aggiunto parlando con i giornalisti prima di salire sul palco. Dopo sette anni dall’ultimo tour nei palazzi dello sport, dopo le estati in spiaggia che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dei live, tornano finalmente le canzoni di Lorenzo con il loro vestito più bello. Il Palajova mette al centro le canzoni per 145 minuti: “Avevo voglia di fare uno show allegro e carico, viviamo un momento incerto e per prepararci a tempi difficili ho voluto una festa con le cose belle della vita – aggiunge Lorenzo, tutto in questo show è al servizio della musica”.


Lo show, prodotto – come da trent’anni a questa parte – da Trident Music di Maurizio Salvadori, parte da quando si entra al Palasport dove un impianto scenico nuovo, mai visto, invita ad entrare nella JovAtmosfera, nel mondo di Lorenzo, al PALAJOVA! Sul palco con Lorenzo una band incredibile, “la miglior band che abbia mai avuto”, un ensemble di tredici solisti a disposizione delle canzoni che accompagnano da anni la vita della tribù che balla. “Il mio riferimento è la E Street Band di Bruce Springsteen ma anche quella di Prince degli anni ’90, non avevo mai avuto i cori a parte quelli americani, ma non erano credibili perchè avevano l’accento, in questo tour invece cantiamo insieme i ritornelli, ma non uso basi è tutto dal vivo, senza campionamenti e senza autotune” ha spiegato senza però condannarne l’uso. “L’autotune è l’invenzione del secolo, può essere usato in modi diversi, puoi usarlo e farti usare, se lo usi come strumento creativo è una figata. La musica è fatta di innovazioni e io sono un innovatore, pensate agli anni ’90 con i sequencer, che hanno rivoluzionato la musica”.


Sarà la voglia di riascoltare quella musica, sarà l’astinenza di anni senza Jova, sarà la band eccezionale ma le canzoni di Lorenzo non sono mai state così potenti, così trascinanti. La scaletta infiamma la platea dal primo pezzo, per una sequenza che dall’inizio alla fine lascia senza respiro! L’ombelico del mondo, a Mezzogiorno, da I love you baby a Il più grande spettacolo dopo il Big Bang, da Le tasche piene di sassi a Mi fido di te e pochi nuovi brani tratti da Il corpo umano: l’apertura dello show con Montecristo, la title track dell’album Il corpo umano, Fuorionda, 101 e Un mondo a parte.


Lo show fiorisce con la musica di Lorenzo, che segna il suo ritorno in scena ma anche il ritorno alla sua passione più grande, la musica live. Lo show è essenziale, il set è pulito. Come un giardino giapponese, ogni foglia è al suo posto. Ogni frammento è di grande valore e l’insieme è potente e mai visto. Ogni fiore che sboccia ci ricorda che il mondo… non è stanco dei colori. Di Alessandra Velluto

Cinema, “Corto che Passione!”. Al via dall’11 marzo

Cinema, “Corto che Passione!”. Al via dall’11 marzoRoma, 11 mar. (askanews) – La Federazione Italiana Cinema d’Essai, l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, Rai Cinema ed Alice nella Città, in collaborazione con l’Italian Short Film Association, con il sostegno della Direzione generale Cinema e audiovisivo del Mic e di Deluxe Digital, lanciano ‘Corto che Passione!’ Sono più di 100 i cinema di tutta Italia che programmeranno, ogni secondo martedì del mese, per un anno, una selezione continuamente rinnovata di cortometraggi, con la possibilità di vedere su grande schermo, nella stessa serata, circa 70 minuti di proposte stimolanti e diversificate. L’iniziativa coinvolge i principali player del settore cinematografico e godrà della collaborazione dell’Associazione U.N.I.T.A. (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo) e del Collettivo under 35 (100autori, WGI, Anac) che aiuteranno a valorizzare l’iniziativa, partecipando anche con la loro presenza in sala, al fine di sostenere i giovani talenti e far conoscere il ‘formato breve’ al grande pubblico delle sale cinematografiche.


La selezione dei cortometraggi di martedì 11 marzo mette in evidenza i titoli degli anni recenti che hanno brillato sia per la conquista di premi di prestigio (2 vincitori del David di Donatello, i Nastri d’Argento) che per la partecipazione ai festival cinematografici tra i più importanti. A guidare la selezione anche la diversità dei generi: la commedia, il dramma, l’animazione, senza trascurare i film brevi con attori di grande rilievo. Questa la prima cinquina di cortometraggi, al cinema l’11 marzo: ‘Bellissima’ di Alessandro Capitani (vincitore del David di Donatello) con Giusy Lodi, Antonio Orefice, Gennaro Cuomo; ‘Inverno’ di Giulio Mastromauro (vincitore del David di Donatello) con Christian Petaroscia, Giulio Beranek, Babak Karimi, Elisabetta De Vito; ‘Si sospetta il movente passionale con l’aggravante dei futili motivi’ di Cosimo Alemà (evento speciale -Settimana della Critica di Venezia) con Irene Ferri, Pilar Fogliati, Anna Ferraioli Ravel, Antonia Fotaras, Marco Giuliani, Marco Giallini; ‘The delay’ di Mattia Napoli con Vincenzo Nemolato, Federica Sandrini, Riccardo Leto (vincitore di Cortinametraggio); ‘Caramelle’ di Matteo Panebarco, film d’animazione (vincitore del Pulcinella Award e dell’European independent film festival di Parigi). “Siamo molto soddisfatti del lavoro creativo e sinergico di tutte le realtà coinvolte nel progetto: l’adesione convinta delle sale cinematografiche di tutta Italia, l’impulso determinante di Anec, Rai Cinema e Alice nella Città; la collaborazione di realtà consolidate come Italian Short Film Association nel dare spazio a talenti giovani ed emergenti del nostro cinema, oltre alle realtà autoriali che supporteranno le proiezioni nelle sale”, dichiara Giuliana Fantoni, presidente Fice. “Dopo aver tracciato un percorso di valorizzazione dei corti, con questa iniziativa rafforziamo ulteriormente il legame tra il pubblico e il cinema breve, portandolo nella sua sede naturale: il grande schermo. Rai Cinema è orgogliosa di essere parte di questo progetto, capace di dar voce a nuovi autori e idee innovative, che si inserisce perfettamente nella mission di servizio pubblico della Rai”, commenta Nicola Claudio, presidente Rai Cinema.

Tv, al via “Fatti di Nera-Canale 122” dedicato al crimine e giustizia

Tv, al via “Fatti di Nera-Canale 122” dedicato al crimine e giustiziaRoma, 11 mar. (askanews) – Dal 10 marzo ha preso il via il nuovo palinsesto di Fatti di Nera – Canale 122, completamente rinnovato e interamente dedicato alla cronaca nera, ai misteri della giustizia e ai casi più complessi e discussi del panorama giudiziario italiano e internazionale. Il canale, che sostituisce definitivamente la precedente denominazione Cusano Italia Tv, trasmetterà ogni giorno, 24 ore su 24.


Dal lunedì al venerdì la diretta inizia già dalle ore 9:00 del mattino, con una giornata che si apre con i documentari di “Alba Nera” e prosegue con “Fatti Ieri”, il live condotto da Alessio Moriggi che approfondisce gli eventi principali della cronaca del giorno precedente. Nella fascia centrale, spazio ai documentari tematici e poi al programma in diretta “Psiche Criminale”, con Francesca Pierri e Gianluca Scarlata, che analizzano casi di attualità, scenari delle carceri e profili criminali da un punto di vista psicologico e scientifico. La programmazione prosegue con “Luogo del Delitto”, che racconta attraverso rubriche e approfondimenti speciali i luoghi in cui sono avvenuti i crimini più discussi, seguita dal nuovo format “Trovati Morti”, condotto da Fabio Camillacci con uno storytelling originale, simile a quello dei podcast, dedicato alle persone scomparse e ritrovate senza vita. Nei weekend, spazio alle repliche dei migliori contenuti della settimana. Tutti i programmi di Fatti di Nera – Canale 122 saranno fruibili in streaming e on-demand sulla piattaforma Cusano Media Play (www.cusanomediaplay.it).

Tv, su Sky Crime arriva il documentario “Il metodo Di Bella”

Tv, su Sky Crime arriva il documentario “Il metodo Di Bella”Roma, 10 mar. (askanews) – Il 25 marzo alle 22 andrà in onda in prima tv assoluta su Sky Crime la nuova produzione originale Sky Crime “Il metodo Di Bella” (Briciolafilm).


Nel 1997 Luigi Di Bella, un professore di fisiologia siciliano, diventa improvvisamente protagonista di uno dei più controversi casi della medicina italiana. La sua notorietà esplode il 16 dicembre 1997, quando la sentenza del giudice Carlo Madaro impone alla Asl di Maglie di fornire gratuitamente i farmaci per la sua controversa terapia antitumorale, accende un dibattito nazionale che andrà oltre la medicina e toccherà temi sociali, etici ed economici. Il documentario offre uno sguardo critico e approfondito su temi di grande rilevanza sociale, ponendo interrogativi etici e morali che riguardano il mondo della medicina e il trattamento dei pazienti.