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Cinema, dal 21 novembre settima edizione TFI Torino Film Industry

Cinema, dal 21 novembre settima edizione TFI Torino Film IndustryRoma, 11 nov. (askanews) – Market, meeting e officina per la coproduzione internazionale che mette al centro nuovi talenti e nuove tendenze del cinema e dell’audiovisivo: presentato il TFI Torino Film Industry, che si svolgerà nuovamente in contemporanea con il Torino Film Festival del Museo Nazionale del Cinema, dal 21 al 27 novembre, presso il Circolo dei lettori – riconfermandosi come anima work and business dello storico appuntamento cinematografico cittadino.


Creato nel 2018 con l’obiettivo di valorizzare le potenzialità del sistema cinema torinese, TFI Torino Film Industry giunge alla sua settima edizione con una solida struttura capace di fornire ai professionisti nazionali e internazionali un programma di appuntamenti sempre più trasversale e integrato capace di coinvolgere l’intera filiera dell’audiovisivo. Un’edizione che, giocando volutamente con la dimensione simbolica del numero 7, toccherà quest’anno 7 location cittadine, con varie novità rispetto al passato: oltre a il Circolo dei lettori di Torino, a Le Roi Dancing Hall e alla sede di Film Commission Torino Piemonte, TFI coinvolgerà infatti anche il Museo di Scienze Naturali e il Museo Nazionale del Risorgimento – sede della “Immersive Room” allestita nei giorni del 26 e 27 novembre, oltre al Cinema Greenwich Village che ospiterà le 7 proiezioni-evento serali e ad un locale per incontrarsi nel post-attività a fine giornata. La coproduzione internazionale, lo sviluppo progetti, il mercato del cortometraggio, le professioni del set, la cultura e la sostenibilità ambientale, il cinema a tematica LGBTQIA+, la relazione tra spettacolo dal vivo e nuove tecnologie, training e formazione di giovani autori sono solo alcuni dei temi e degli approfondimenti che i 7 partner di TFI portano al centro della scena di questa edizione.


Ad affiancare le attività dei fondatori dell’iniziativa – Film Commission Torino Piemonte, che coordina il market sin dalla nascita, TorinoFilmLab e Centro Nazionale del Cortometraggio che da quest’anno propone ShorTO Film Market – si consolida ulteriormente la collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema attraverso Lovers Film Festival e, a partire da quest’anno, con l’ulteriore prestigiosa presenza del Festival CinemAmbiente. Importante riconferma anche quella di Fondazione Piemonte dal Vivo con onLive Campus, partnership avviata con successo lo scorso anno. La varietà di proposte che il network di enti piemontesi programma è ancora una volta integrata e arricchita dalla presenza del “Partner Event” IDS Italian Doc Screenings, evento di punta di Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani che per il quinto anno consecutivo ha scelto di svolgersi durante TFI Torino Film Industry. Promosso da Regione Piemonte e Città di Torino e realizzato con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e Camera di Commercio di Torino, TFI Torino Film Industry proporrà un’intensa attività di pitching sessions, panel, workshop, one-to-one meetings e avrà nuovamente il proprio headquarter principale presso la storica sede de il Circolo dei lettori di Torino.


Film Commission Torino Piemonte – che coordina TFI fin dalla sua prima edizione – cura e propone anche per questa edizione i Production Days, coproduction meeting che accoglie decision makers e professionisti dell’audiovisivo internazionale con l’obiettivo di mettere al centro dell’ecosistema produttivo maestranze e società piemontesi e, contemporaneamente, coinvolgere – attraverso workshop mirati – beginners del settore appena approcciatisi al mondo del cinema e alla sua industria. Un programma di 7 panel, 3 pitch sessions, 7 workshop, oltre a 3 momenti strutturati di one-to-one meetings che mirano al rafforzamento di un riconosciuto ecosistema del cinema indipendente, capace di evidenziare la ricchezza e la vitalità del comparto locale, degli enti che lo compongono, dei professionisti che lo rappresentano. Il TorinoFilmLab,laboratorio internazionale per lo sviluppo e la formazione di professionisti dell’audiovisivo del Museo Nazionale del Cinema, è parte di Torino Film Industry dalla prima edizione e dal 2022 cura l’evento TFL Italia, nato per alimentare sinergie e connessioni tra l’industry nazionale e quella mondiale. Fulcro dell’attività è il workshop Boost IT Lab, che unisce 4 team di produttori e registi italiani emergenti che desiderano esplorare e potenziare l’impatto internazionale dei loro progetti di film e 4 team di professionisti internazionali con progetti di lungometraggio in cerca di partner produttivi italiani.


Inoltre, il TorinoFilmLab porta la propria expertise con il Workshop sullo Story editing, una sessione formativa incentrata su uno degli aspetti fondamentali della creazione di film e serie tv: martedì 26 novembre, la story editor e scrittrice Erica Barbiani porterà la sua esperienza e le sue intuizioni nel campo dello story editing, illustrando gli strumenti e le tecniche per supervisionare lo sviluppo narrativo, assicurandosi che le sceneggiature siano coese, coinvolgenti e allineate con la visione del progetto. ShorTO Film Market, noto in precedenza come TSFM Talents and Short Film Market, si svolgerà a Torino il 26 e 27 novembre. Nato nel 2016 su iniziativa del Centro Nazionale del Cortometraggio, è un mercato dedicato all’ecosistema del cortometraggio che mira a incentivare la crescita di questa industria in Europa e nel mondo, con particolare attenzione per il settore italiano, e a promuovere la crescita di nuovi autori e professionisti del cinema. L’edizione del 2024 porta a Torino 9 progetti di cortometraggio in sviluppo, che avranno la possibilità di presentarsi alla platea di professionisti europei ed italiani e incontrarli in successivi one-to-one. Gli eventi di quest’anno propongono un panel con due artisti visivi autori di esperienze XR; una proiezione speciale di cortometraggi italiani; una tavola rotonda tra produttori, distributori, istituzioni, festival e associazioni culturali italiane operanti nell’ambito del cortometraggio e un panel dedicato alla presentazione di tre esperienze culturali che fanno del cortometraggio un vettore di sviluppo di comunità. Tra le novità: un percorso di mobilità internazionale in partenariato con il Festival international du court métrage de Clermont-Ferrand e la promozione dell’Italian Short Films Video Library con opere di singoli autori, distributori e scuole nazionali.

Sanremo Giovani 2024, Carlo Conti: inizia l’avventura del Festival

Sanremo Giovani 2024, Carlo Conti: inizia l’avventura del FestivalRoma, 11 nov. (askanews) – “Oggi inizia ufficialmente l’avventura del Festival di Sanremo 2025, quindi il mio primo ringraziamento va alla commissione, che ha lavorato alla stragrande per selezionare tra 564 candidati i 24 che vedrete in queste puntate, e poi ad Alessandro Cattelan che ha accettato questo mio invito doppio, quello non soltanto di condurre questo talent – il Sanremo Giovani – ma anche poi il Dopofestival”. Così Carlo Conti, direttore artistico del Festival di Sanremo, alla conferenza di presentazione di Sanremo Giovani, cinque appuntamenti settimanali – da domani in seconda serata su Rai 2 – per scoprire i 6 artisti che approderanno alla finalissima. Quattro di loro arriveranno a esibirsi sul palco del Festival di Sanremo.


“Sono molto felice che Alessandro abbia accettato questo invito” ha detto Conti. “Come sono felice che Marcello Ciannamea (direttore Intrattenimento Prime Time, ndr.) abbia accettato questa mia proposta di fare proprio un talent, perché era una mia fissazione”. “Abbiamo volutamente abbassato l’età, da 29 anni a 26, proprio perché deve esser ‘giovani’, devono avere l’opportunità di esprimersi al massimo in questa occasione qui”. Cattelan, da parte sua, ha spiegato di aver accettato la proposta per due motivi: “Mi a convinto Carlo e un po’ il tempo, il tempo che passa. Avevo deciso ai tempi di lasciare X Factor, l’ho fatto per dieci anni, un tempo importante in cui sono successe un sacco di cose, anche a livello personale. Probabilmente se me lo avesse chiesto l’anno dopo aver lasciato X Factor avrei detto di no; essendo passati quattro anni era un tempo sufficiente perché poi ritornasse anche un po’ quella voglia di avere a che fare con nuove carriere”.


Quanto all’etichetta di “conduttore giovane”, che gli viene solitamente affibbiata, secondo Cattelan “è più dei commentatori che non mia, nel senso che non mi sento più giovane da tanto tempo, penso di essere grande per anagrafe, acciacchi, responsabilità e moralmente, perché ho due figlie, una famiglia, tante responsabilità cui faccio fronte. Anche per quanto riguarda il mio lavoro, ho 23 anni di carriera, non sono mai stato disoccupato qualche mese, non mi sento giovane, continuo però a trovarla una parola carina, meglio che vecchio”. La conferenza stampa si è conclusa con l’annuncio a sorpresa di Carlo Conti: Cattelan sarà anche uno dei co-conduttori della serata finale all’Ariston. “Stavo pensando, venerdì sera lui finisce il Dopofestival, il sabato sera che vuoi andare a casa? No, allora sarà uno dei co-conduttori della serata finale del Festival”.

Cinema, al via riprese di “Carmen è partita” di Domenico Fortunato

Cinema, al via riprese di “Carmen è partita” di Domenico FortunatoRoma, 11 nov. (askanews) – Al via le riprese di “Carmen è partita”, con la regia di Domenico Fortunato, anche nel ruolo di protagonista, affiancato da Giovanna Sannino, Alessandro Tersigni, Antonella Carone, Franco Ferrante, Francesco Giuffrida, con la partecipazione straordinaria di Maurizio Mattioli. Il film è una produzione Altre Storie con Rai Cinema, prodotto da Cesare Fragnelli.


Al giorno d’oggi, in un antico borgo, Carmen (Giovanna Sannino), la più bella e chiacchierata ragazza del paese, allo stesso tempo riservata e solitaria, scompare. È la domestica di Amedeo (Domenico Fortunato), un sarto introverso che vive di nostalgia per le dive del passato, la cui sartoria si trova nella Piazza antica, centro della vita del paese, dove si affacciano anche una macelleria, il salone di un barbiere e un bar, gestiti da Cono (Maurizio Mattioli), Michele (Franco Ferrante) e Alfredo (Francesco Giuffrida), amici di Amedeo da sempre. Orfana dei genitori, Carmen ha trovato rifugio nella casa di Amedeo grazie alla zia Rosanna (Antonella Carone) che vorrebbe per lei una vita tranquilla, lontana dai pettegolezzi. Sebbene Amedeo sia inizialmente infastidito dalla presenza di Carmen in casa, col tempo la loro convivenza si addolcisce, ma la ragazza rimane un mistero per tutti. La sua scomparsa innesca in Amedeo una profonda prostrazione, mentre le indagini del Maresciallo dei Carabinieri (Alessandro Tersigni) si intensificano, costringendolo a confrontarsi con la solitudine e il dolore di una perdita inaspettata. “La stranezza, a mio avviso, è un particolare importante in ognuno di noi – ha raccontato Domenico Fortunato – i personaggi che popolano il nostro borgo hanno tutti le loro ‘stranezze’ ed è proprio quando si riesce a condividere con qualcuno le proprie stranezze, che si può ‘vivere’, amare e forse anche realizzare i propri sogni. Una storia intima, delicata che vuole e mi auguro riesca a regalare poesia, speranza, libertà. E la libertà non può essere strana”.


La sceneggiatura originale è di Giovanni Bracco e Graziano Conversano, con un adattamento di Cesare Fragnelli e Domenico Fortunato. Le riprese dureranno cinque settimane e avranno luogo a Mentana, in provincia di Roma, e dintorni.

Cinema, Matera Film Festival: miglior film “A Pedra Sonha dar Flor”

Cinema, Matera Film Festival: miglior film “A Pedra Sonha dar Flor”Roma, 11 nov. (askanews) – Si è svolta dal 3 al 10 novembre la quinta edizione del Matera Film Festival, il festival nella “Città dei Sassi”. Le tre giurie hanno decretato i vincitori di questa edizione che ha visto calcare il suo tappeto rosso da personalità del cinema quali Atom Egoyan, Peter Greenaway, Saskia Boddeke, Barbara Ronchi, Francesco Di Leva, Francesco Costabile, Francesco Gheghi, Edoardo De Angelis, Massimiliano Gallo, Teresa Saponangelo, Giulia Bevilacqua, Diego De Silva, Ciro De Caro, Rosa Palasciano, Patrizio Rispo, Samuele Cavallo, Luigi Miele, Daniela Ioia, Gina Amarante, Luca Ward, Artem Tkachuk, Giovanna Sannino, Elia Nuzzolo, Antonella Stefanucci, Giuseppe G. Stasi, Giancarlo Fontana, Luca Di Sessa e Marcos Piacentini


La giuria Lungometraggi composta da Andrea Bellavita, Benedetta Caponi e, Presidente di Giuria, Atom Egoyan ha premiato come Miglior lungometraggio “A Pedra Sonha dar Flor” di Rodrigo Areias (Portogallo) con la seguente motivazione: “Un adattamento riccamente realizzato che combina un universo letterario e cinematografico, creando un proprio mondo. Questo film splendidamente diretto crea un’alchimia inquietante da un adattamento complesso e sfaccettato con forti interpretazioni e un design visivo imponente”. La giuria Documentari composta da Maurizio Di Rienzo, Andrea Di Consoli e, Presidente di Giuria, Arsinée Khanjian ha premiato come Miglior documentario “Twin Fences” di Yana Osman (Russia) con la seguente motivazione: “Una storia sorprendente e affascinante di e su una giovane e brillante donna afgana la cui vita diventa allo stesso tempo russa e ucraina (la guerra attuale rimane sullo sfondo ma il suo peso si fa sentire nel cuore dell’autore). Il documentario si concentra sul senso storico e ideologico dell’architettura, non solo moscovita, del secolo scorso. I muri che proteggono e/o valorizzano monumenti, palazzi, giardini e spazi sono recinzioni divisorie che richiamano i tanti “muri” che continuano a dividere territori, popoli e individui nel mondo. Quindi rappresentano più un ostacolo che una protezione. La regista incontra la sua famiglia e gli altri interlocutori e, grazie a un montaggio originale, al tono della sua voce e alla sua figura fiera e sofferente, esprime il dubbio che, in fondo, il mondo sia tutto un grande recinto”.


La giuria Cortometraggi composta da Antonio Andrisani, Gabriella Genisi e, Presidente di Giuria, Donatella Finocchiaro ha premiato come Miglior corto “Balam” di Maria Josè Loredo (Messico), con la seguente motivazione: “Una bambina che diventa eroina, che salva le donne dal femminicidio con le mani di fuoco e tirando un goal. Una bambina che, forse, cambierà la realtà, nel suo mondo magico o davvero non importa, è un grido di speranza per le nuove generazioni. La giuria ha amato lo stile delle immagini, la cura della regia e il talento della ninã che interpreta la protagonista”. Tra gli altri premi assegnati dal Matera Film Festival 2024 il Premio d’Onore ad Atom Egoyan, la menzione speciale Matera Film Festival ad Alvise Arigo per “The Room Next Door”, il Premio miglior attore protagonista per Elia Nuzzolo per la serie “Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883”, il Premio serialità televisiva a “Mare Fuori”, il Premio miglior Casting Director a Marita D’Elia, il Premio per la miglior regia a Ciro De Caro per “Taxi Monamour” e il Premio alla miglior interpretazione femminile a Rosa Palasciano per “Taxi Monamour”.

Musica, Bocelli da record: per 22 volte al n.1 Billboard Classica

Musica, Bocelli da record: per 22 volte al n.1 Billboard ClassicaRoma, 9 nov. (askanews) – Andrea Bocelli torna a conquistare le classifiche americane e aggiunge un altro record mondiale nell’anno del suo 30ennale di carriera. “Duets: 30th Anniversary”, il suo nuovo disco, debutta al n.1 della classifica Billboard degli album classici e al n.1 della classifica degli album classici crossover.


Un ennesimo record che porta Bocelli a essere il primo artista a guadagnare per ben 22 volte la vetta della classifica Classica e 16 quella della Classica Crossover, un traguardo mai ottenuto da nessuno al mondo. Nella ambita Billboard200 (classifica generale degli album più venduti in America) “Duets” debutta direttamente al numero 24 (è la 21esima volta che l’artista italiano entra nella top 40 della classifica generale americana). E ancora, nella Top Album Sales dei dischi fisici, Bocelli è in top ten con la sesta posizione (è in top ten per la 13esima volta).


“Duets”, uscito lo scorso 19 ottobre, riunisce molte delle collaborazioni più amate di questi ultimi tre decenni e brani nuovi, in una raccolta di 32 tracce che abbraccia tutta la sua carriera. All’interno, le eccezionali collaborazioni con Luciano Pavarotti e Stevie Wonder, i duetti con Bono, Ed Sheeran, Céline Dion, Dua Lipa, Jennifer Lopez, Sarah Brightman, Giorgia, insieme a nuovi duetti registrati appositamente per questo album con Elisa, Karol G, Shania Twain, Chris Stapleton, Gwen Stefani, Marc Anthony, Sofia Carson, Lauren Daigle, Matteo Bocelli e Hans Zimmer.

Cinema, ‘Mufasa: Il Re Leone’: Luca Marinelli ed Elodie tra le voci

Cinema, ‘Mufasa: Il Re Leone’: Luca Marinelli ed Elodie tra le vociRoma, 9 nov. (askanews) – Disney Italia ha annunciato le voci italiane di “Mufasa: Il Re Leone”, il nuovo film in arrivo il 19 dicembre nelle sale italiane, che esplora l’ascesa dell’amato re delle Terre del Branco. Luca Marinelli (Mufasa), Alberto Boubakar Malanchino (Taka) ed Elodie (Sarabi), Edoardo Stoppacciaro (giovane Rafiki), Riccardo Suarez Puertas (Zazu) e Dario Oppido (Kiros) prestano le loro voci ai nuovi protagonisti e si aggiungono ad un ricco cast vocale che vede, tra gli altri, il ritorno di Marco Mengoni (Simba), Elisa (Nala), Edoardo Leo (Timon), Stefano Fresi (Pumba) e Toni Garrani (Rafiki adulto) e l’arrivo dei giovanissimi Emma Cecile Rigonat (Kiara), Mattia Moresco (dialoghi Mufasa cucciolo) e Adriano Trio (canzoni Mufasa cucciolo), Valeriano Corini (dialoghi Taka cucciolo) e Edoardo Veroni (canzoni Taka cucciolo).


Luca Marinelli è Mufasa nella sua versione adulta. Già da cucciolo, Mufasa, mostra alcuni tratti del re sicuro di sé e coraggioso che diventerà un giorno, ma all’inizio della sua vita deve affrontare una tragedia inimmaginabile che lo lascia solo, lontano dalla sua famiglia e da tutto ciò che ha sempre conosciuto. Diventato amico di un altro leoncino, Mufasa trova la fratellanza e, alla fine, uno scopo quando viene nuovamente allontanato dalla sua casa e costretto a intraprendere un viaggio che gli cambierà la vita. Alberto Boubakar Malanchino è Taka, un leone appartenente a una prestigiosa stirpe reale. Da cucciolo è desideroso di compiacere gli altri, con un occhio di riguardo per i bisognosi – in particolare per un leoncino solitario di nome Mufasa, che viene travolto da un’alluvione improvvisa. I due formano un legame stretto, unendo le forze quando un gruppo di potenti leoni minaccia la famiglia e il futuro di Taka. La loro grande avventura attraverso il continente svelerà delle verità su entrambi i leoni, che li accompagneranno fino all’età adulta. Elodie è Sarabi, sicura di sé e coraggiosa – la futura regina ideale. Ma quando è ancora una giovane leonessa, si ritrova senza il suo branco dopo l’arrivo di un gruppo di leoni solitari. È perfettamente in grado di prendersi cura di se stessa, ma sa anche che la forza sta nel numero. Edoardo Stoppacciaro e Toni Garrani sono Rafiki, rispettivamente nella versione giovane e adulta. Rafiki è un saggio primate sciamano destinato a diventare il consigliere reale di Mufasa, anche se non è chiaro cosa veda Mufasa in questo babbuino, almeno quando si incontrano per la prima volta. La risata di Rafiki – piena di saggezza e stravaganza in egual misura – è sconcertante e contagiosa al tempo stesso. Nasce una collaborazione. È Rafiki a raccontare la storia dell’improbabile ascesa di Mufasa a Kiara, figlia di Simba e Nala e unica nipote di re Mufasa.


Riccardo Suarez Puertas è Zazu, il sempre loquace bucero destinato a diventare, per così dire, “l’ala destra” di Mufasa. Molto prima dell’ascesa di Mufasa, Zazu faceva parte della guardia reale di un altro re, ed era stato chiamato a fare da guida a una giovane Sarabi. Dario Oppido è Kiros, il leader crudele e nichilista di un branco di seguaci con le sue stesse idee, che seminano dolore e sofferenza mentre cercano di conquistare un trono dittatoriale senza precedenti per Kiros. “Mufasa: Il Re Leone” racconta, attraverso Rafiki, la leggenda di Mufasa alla giovane cucciola di leone Kiara, figlia di Simba e Nala, con Timon e Pumba che offrono il loro caratteristico spettacolo. Raccontata attraverso flashback, la storia presenta Mufasa, un cucciolo orfano, perso e solo fino a quando incontra un leone comprensivo di nome Taka, erede di una stirpe reale. L’incontro casuale dà il via al viaggio di uno straordinario gruppo di sventurati alla ricerca del proprio destino: i loro legami saranno messi alla prova mentre lavorano insieme per sfuggire a un nemico minaccioso e letale.


Unendo tecniche cinematografiche live-action con immagini fotorealistiche generate al computer, “Mufasa: Il Re Leone” è diretto da Barry Jenkins e prodotto da Adele Romanski and Mark Ceryak, mentre Peter Tobyansen è il produttore esecutivo.

Cinema, “Parthenopemania” a Napoli: partono Sorrentino tour in canoa

Cinema, “Parthenopemania” a Napoli: partono Sorrentino tour in canoaRoma, 9 nov. (askanews) – Domani si inaugura a Napoli il primo “Sorrentino tour”, alle 11, al Bagno Sirena a Donn’Anna: un tour in canoa e sup nei luoghi costieri del cinema del regista. Partenza dal Sirena (spiaggia delle Monache) passando per Villa Rivelli, per poi fare tappa a San Pietro ai Due Frati, la grotta romana, la Grotta di Villa d’Abro di “È stata la mano di Dio” per approdare alla spiaggia di Villa Lauro, i tanti luoghi di “Parthenope”. È una iniziativa Casa Sup di Alessandro Sangiovanni, una costola di Kayak Napoli.


L’iniziativa si aggiunge alla lunga lista di curiosità legate al film campione di incassi di Sorrentino, per cui si parla ormai di “Parthenopemania”. Dalla statuina di Greta Cool di San Gregorio Armeno realizzata da Ferrigno, alla caccia al poster come oggetto da collezione su Ebay, alla Pizza intitolata “Parthenope” made by il maestro pizzaiolo Enzo Coccia de la Notizia, alle magliette con le frasi del film e quelle con la scritta J’adore Sorrentino e J’adore Parthenope, alle cover dei cellulari.

Cinema, al 42TFF “AmicheMai”, Maurizio Nichetti torna alla regia

Cinema, al 42TFF “AmicheMai”, Maurizio Nichetti torna alla regiaRoma, 8 nov. (askanews) – Sarà presentato nella sezione Zibaldone del 42esimo Torino Film Festival, “AmicheMai”, film che segna il ritorno dietro la macchina da presa – dopo oltre vent’anni di assenza – di Maurizio Nichetti (Ratataplan, Volere Volare, Ladri di saponette), che ne firma anche la sceneggiatura. Protagoniste di questa divertente commedia on the road sono Angela Finocchiaro e Serra Yilmaz, alle prese con il trasporto di un’ingombrante eredità. A completare il cast, le giovani interpreti Gelsomina Pascucci (Giorni felici, Gli immortali), Pia Paoletti (Anna Frank, diario di una ragazza innamorata della vita) e Astrid Casali (L’uomo sulla strada, America Latina).


Due content creators documentano le turbolente riprese di un film on the road. La protagonista, Anna, è una veterinaria appassionata la cui vita si divide tra la gestione della fattoria e i molteplici suoi ruoli familiari che la portano ad essere, di volta in volta: una moglie innamorata, una figlia affettuosa, una madre ansiosa, una nonna paziente. La morte improvvisa di Gino, il padre infermo, offre ad Anna la possibilità di liberarsi finalmente della sua premurosa badante Aysè, con cui non era mai riuscita ad andare d’accordo. Aysè tornerà quindi in Turchia con il vecchio letto di Gino, lasciatole in eredità. Anna e Aysè affronteranno così, con un letto a bordo, un lungo viaggio attraverso i Balcani destinato a cambiare per sempre la loro vita e il loro rapporto.

Su Rai 1 torna “XXI Secolo”, Corsini: ‘Una scommessa vinta’

Su Rai 1 torna “XXI Secolo”, Corsini: ‘Una scommessa vinta’Roma, 8 nov. (askanews) – Lunedì 11 novembre, in seconda serata su Rai 1, parte la seconda edizione di “XXI Secolo, quando il presente diventa futuro”, il programma della Direzione Approfondimento ideato, condotto e coordinato da Francesco Giorgino, che ogni settimana racconterà quei temi di attualità che sono, più di altri, in grado di restituire l’idea di un Paese impegnato non solo a vivere il presente, ma anche a progettare il proprio futuro. Un racconto che avverrà attraverso interviste faccia a faccia con i protagonisti della politica, dell’economia, della cronaca, degli esteri, dello sport e della cultura, con i reportage sul campo, con la presentazione e l’analisi dei dati per una narrazione della realtà che parta sempre dalle evidenze empiriche.


“Una scommessa vinta”, come ha detto oggi in conferenza stampa il direttore dell’Approfondimento, Paolo Corsini. Un programma che intende “offrire al pubblico una interpretazione diversa di quella che è il talk politico classico. Abbiamo dato vita a un nuovo format, più in sintonia con quella che è l’evoluzione del panorama mediatico. Nel tempo ‘XXI Secolo’ ha consolidato gli ascolti e ha rafforzato la seconda serata di Rai 1”. “Punto di forza del programma”, ha sottolineato Corsini, “è il garbo e la professionalità che contraddistinguono da sempre il lavoro di Francesco, profondo conoscitore del linguaggio televisivo. Le prossime sfide che abbiamo davanti sono rappresentate dalla multicanalità. A partire da questa nuova edizione ‘XXI Secolo’, infatti, svilupperà i suoi filoni narrativi attraverso più dimensioni: una presenza più marcata all’interno del catalogo di Rai Play, con contenuti originali, e un nuovo podcast”.


Giorgino, nella sua duplice veste di conduttore e direttore dell’Ufficio studi Rai, ha spiegato a sua volta come il racconto della politica in tv cambi “in ragione della necessità, assolutamente urgente e cogente, di adeguare le chiavi interpretative rispetto alla complessità del nostro tempo. Le elezioni americane ci hanno dimostrato quanto siano inadeguate certe chiavi interpretative che il giornalismo ha a disposizione. Perché un po’ per convinzione, un po’ per pregiudizio e preconcetto, in pochi avevano compreso che quello sarebbe stato l’esito elettorale (la vittoria di Trump, ndr.), soprattutto in pochi avrebbero scommesso su quel tipo di risultato dal punto di vista quantitativo oltre che qualitativo. Quindi il messaggio che ci arriva da quest’ultimo episodio, ma ne potremmo citare tantissimi altri è che bisogna essere molto equilibrati, bisogna assumere una postura istituzionale, e noi vogliamo fare un programma che abbia grande rispetto delle istituzioni del nostro Paese, nell’interesse anche della garanzia di una narrazione che sia la più equilibrata possibile, ma soprattutto la più completa e la più in linea con la complessità dell’era post-moderna”. “Il programma – ha proseguito Giorgino – segue sostanzialmente la stessa struttura narrativa dell’anno scorso ma con alcuni cambiamenti. La scommessa, dal punto di vista del formato e dei linguaggi, è quella di riuscire a contaminare elementi – nella semiotica diremmo ‘significanti’ – capaci di attivare percorsi di significazione della realtà e sulla realtà peculiari, perché si uniscono, si contaminano, si ibridano continuamente tre linguaggi: il primo è il linguaggio della parola, che sarà visibile già attraverso il monologo introduttivo, se volete lo chiamiamo anche editoriale, ma è più semplicemente l’esigenza di dare una suggestione molto forte rispetto a un tema di attualità; il linguaggio del talk, perché recupereremo naturalmente gli spazi del talk, ma con una intonazione molto pacata e finalizzata a far comprendere al massimo la complessità dei temi, a rappresentare bene gli elementi che costituiscono la polarizzazione e la dicotomizzazione dal punto di vista tematico; il linguaggio delle immagini, perché abbiamo una bella squadra di inviati, e poi il linguaggio dei dati, che è stata la scommessa dell’anno scorso e che continueremo, anzi potenzieremo sempre di più perché riteniamo che un approfondimento che voglia fare quello che ho illustrato poco fa deve partire inevitabilmente dalla fattualità, dalla dimensione pragmatica. È quella la bussola che ci deve orientare nella costruzione delle diverse chiavi interpretative, e naturalmente in modo legittimo, e sempre in modo equilibrato e istituzionale, anche nella manifestazione delle diverse opinioni. Quindi tre linguaggi che si contaminano”.


“Quest’anno abbiamo fatto delle variazioni anche dal punto di vista scenografico, e quindi narrativo, perché per esempio l’anno scorso i rappresentanti della politica, dell’economia e delle istituzioni parlavano seduti al tavolo, insieme ad altre persone coinvolte all’esterno con i servizi o con delle interviste; quest’anno invece abbiamo scelto di dare vita a un vero faccia a faccia, con ritmi molto serrati, ma andando ugualmente in profondità. E poi ci sarà una seconda parte dedicata all’approfondimento classico con il talk in studio, ma con il contributo di tanti interventi e servizi, e con i dati che rappresentano un po’ la piattaforma per poter costruire l’interlocuzione con i diversi ospiti”. “La terza parte – ha concluso Giorgino – è una parte che ci ha dato molta soddisfazione l’anno scorso. Noi l’avevamo chiamata, ‘lo spazio della tisana’, perché è l’intervista fatta al personaggio di spicco del mondo dello spettacolo, del cinema, della cultura, ma con una intonazione molto più colloquiale, se volete persino intimista, perché cerchiamo in quello spazio finale – come se stessimo prendendo una tisana con una persona a cui vogliamo bene e verso cui portiamo rispetto, prima di andare a dormire – di usare appunto un tono intimista per mettere in evidenza più la persona che il personaggio, far conoscere l’artista anche nella dimensione del privato”.

Tv, dall’11 novembre la nuova stagione di “Nuovi Eroi”

Tv, dall’11 novembre la nuova stagione di “Nuovi Eroi”Roma, 8 nov. (askanews) – Tornano le grandi storie di eroismo quotidiano di cittadine e cittadini insigniti dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella con l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, nella nuova stagione di “Nuovi Eroi”, il format originale prodotto da Stand by Me e Rai Approfondimento con la preziosa collaborazione del Quirinale, in onda dall’11 novembre (dal lunedì al venerdì alle 20.15 e il sabato alle 20:35) su Rai3.


Trenta nuove puntate per raccontare le storie straordinarie di persone che si sono distinte in alcuni campi professionali e non solo: eroi comuni, quasi sempre sconosciuti al grande pubblico, rappresentativi dei più alti valori umani e solidali e che si sono fatti apprezzare per l’impegno civile e per il forte senso di comunità, diventando così un esempio virtuoso. Le puntate del sabato, in onda alle 20:35, sono dedicate ai Nuovi Eroi “Young”: giovani alfieri e cavalieri che, attraverso atti di coraggio e solidarietà, si sono distinti nello studio, in attività culturali oppure hanno compiuto atti o adottato comportamenti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà. Tra le storie della nuova stagione, quella di Antonio Piccolo e Carlo Sagliocco (lunedì 11 novembre), che a Scampia, attraverso la fondazione di una Scuola Calcio, hanno creato un posto dove i giovani si possono ritrovare offrendo così ai ragazzi la possibilità di condividere il gioco e iniziative sociali e culturali; c’è anche l’impegno attivo nei confronti dei detenuti, come quella di Licia Baldi (martedì 12 novembre) che da anni offre la sua esperienza di insegnante a sostegno dei detenuti del carcere di Porto Azzurro sull’Isola d’Elba e ha contribuito fattivamente alla realizzazione del plesso scolastico all’interno della stessa casa circondariale. A seguire, Leonardo Lotto (mercoledì 13 novembre): brillante studente di economia, dopo essere rimasto paralizzato dalla vita in giù a seguito di un incidente, consegue la laurea in Management International. Durante la cerimonia di laurea, a Londra, pronuncia un discorso di forte impatto sull’importanza della libertà, invitando i suoi coetanei a riflettere su questo valore assoluto.


A ricevere l’importante riconoscimento dell’Onorificenza al merito c’è anche Maria Eleonora Teresa Galia (giovedì 14 novembre), per la tenacia e la costanza con la quale, nel ricordo della figlia, aiuta i bambini malati rallegrandoli con giocattoli e finanziando investimenti nelle strutture ospedaliere che li ospitano. La vita di Stefano Ungaretti (venerdì 15 novembre) è segnata da due gravi lutti: la perdita del padre e del fratello maggiore, entrambi colpiti da arresto cardiaco. Nel 2012, in memoria del fratello scomparso, fonda la “Mirco Ungaretti Onlus”, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, semplici ma fondamentali azioni che possono salvare vite prima dell’arrivo dei soccorsi. Infine c’è la storia di Sebastiano Guazzeroni (sabato 16 novembre), che a soli 8 anni ha dimostrato coraggio e prontezza di fronte al malore accusato dal padre ed è riuscito ad evitare che una passeggiata nei boschi si concludesse in tragedia. In ogni puntata la storia di uno di questi eroi comuni viene raccontata attraverso un’intervista diretta al protagonista, intervallata dalle testimonianze di amici, familiari e colleghi, da immagini fotografiche e video privati e da repertorio di cronaca, perché le loro vicende s’intrecciano molto spesso con momenti cruciali della nostra storia recente. Anche per questa stagione, a guidare il racconto la voce fuori campo di Veronica Pivetti, mentre i passaggi decisivi della vita del protagonista di puntata sono ricostruiti come sempre attraverso suggestivi re-enactement.


Chiude ogni episodio la cerimonia di conferimento dell’Onorificenza al Merito Civile svoltasi al Quirinale alla presenza del presidente Mattarella.