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Cinema, assegnati premi della decima edizione del MIA, +10% presenze

Cinema, assegnati premi della decima edizione del MIA, +10% presenzeRoma, 21 ott. (askanews) – Si è conclusa la decima edizione del Mia, il Mercato Internazionale Audiovisivo – promosso da ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali) presieduta da Francesco Rutelli e APA (Associazione Produttori Audiovisivi) presieduta da Chiara Sbarigia e diretto per il terzo anno da Gaia Tridente. Presenze in crescita del 10% rispetto all’edizione 2023 con oltre 2800 partecipanti provenienti da 60 paesi del mondo.


Nel corso della giornata conclusiva sono stati assegnati i Mia Awards 2024. Tra questi, i nuovi Mia Development Awards, istituiti per celebrare il decimo anniversario del Mercato e attribuiti a 4 progetti selezionati nelle 4 categorie del Co-Production Market and Pitching Forum. I Mia Development Awards sono stati assegnati da giurie internazionali di esperti del settore. I premi, in denaro, andranno a sostegno dello sviluppo dell’opera vincitrice per ogni categoria. Quello For Outstanding Animation Project è andato a Big Bang Parade di Hermien Verstraeten, Sine Özbilge, Nienke Deutz, Karolien Raeymaekers, Imge Özbilge, Britt Raes, Martyna Koleniec, prodotto da Annemie Degryse, Lunanime, Producer and Co-Owner, Lumière Groupe (Belgio); coprodotto da Momakin (Polonia) e Les productions de Milou (Francia). Nel film, caratterizzato da uno stile grafico unico, due bambini aprono un forziere segreto, che contiene solo un sacchetto di biglie. Ma ogni biglia racchiude un minuscolo mondo in crescita, abitato da creature sorprendenti e colorate.


Il Mia Development Award for Outstanding Doc Project è andato a Reborn – Perfect love regia di Giovanni Conte, Francesco Pascucci, prodotto da Nicola Maiello e Camilla Gazzola (Amartia Film), che esplora il fenomeno delle bambole reborn, riproduzioni iper-realistiche di neonati che vengono trattate come fossero veri bambini. Il Mia Development Award for Outstanding Drama Project è andato a The Night Watch, scritta da Steven Friedman e prodotta da Edvard van’t Wout per Continent Studios, un racconto di magia, amicizia e misteri sepolti sotto la città di Amsterdam.


Il Mia Development Award for Outstanding Film Project è andato a Death In Your Eyes – regia di Guillermo de Oliveira; prodotto da Silvia Fuentes (Sétima), Nuria Landete García (Sideral Cinema). Il Paramount New Stories Award che conferma la sinergia inaugurata 5 fa anni tra Paramount e il Mia, è stato assegnato a Aya In The Desert, regia di Julia Horrillo, prodotto da Norbert Llaràs per Alhena Production (Spagna), co-prodotto da Les Film du Lézard (Francia) e Rija Film (Lettonia).


Il Gedi visual award, assegnato da GEDI è andato a La vita che mi diedi/Pulling my own strings – prodotto da Atomic, Officina 38 e Cinema Key, regia di Alessandra Cataleta (Italia) – dedicato ad Anna Cuticchio, la più famosa pupara siciliana che prima di essere celebrata come “pioniera”, è stata etichettata come eretica, buona a nulla, ribelle, pazza. La vita di Anna è un compendio di tutte le piccole e grandi battaglie delle donne italiane negli ultimi sessant’anni. Il titolo è stato selezionato in Italians Doc It Better, lo showcase della sezione Doc & Factual del MIA che nel corso degli anni si è imposta come la principale vetrina internazionale del migliore prodotto documentario italiano. Lo Screen International Award: è stato assegnato a Father/Otec – diretto da Tereza Nvotová, prodotto da Veronika Pastéková e Anton Skreko (Danae Production), Karel Chvojka e Miloš Lochman (Moloko Film), Marta Gmosinska e Mariusz Wlodarski (Lava Films) – film selezionato per C EU Soon – il programma di work in progress dedicato ai film europei in post-produzione in cerca di venditori internazionali. La terza edizione del Wiftmi Award è stata vinta da Uglycomics/FUMETTIBRUTTI – serie tratta dalla trilogia di graphic novel di Josephine Yole Signorelli, nota con lo pseudonimo che dà il titolo alla serie, prodotta da Riccardo Russo per Bim Produzione-a Wild Bunch Company, e scritta da Teresa Ciabatti, Laura Luchetti e Michele Pellegrini – progetto italiano scripted selezionato all’interno del Co-Production Market & Pitching Forum delle divisioni Animation, Drama e Film. Il progetto è risultato quello con il maggior potenziale di realizzazione sulla base di criteri correlati ai temi dell’eliminazione della diseguaglianza di genere, della rappresentazione positiva, della rappresentanza equilibrata, della diversità e dell’inclusione. La 12esima edizione del Premio Carlo Bixio per il Miglior Concept di Serie è andato a Giovanni Mauriello per il progetto Chukar, per il racconto contemporaneo della periferia romana che qui mostra un volto autentico nella complessità, per la delicatezza dei personaggi che affrontano la crudezza del mondo con la grazia dei piccoli chukar, le pernici del Pakistan che danno il nome alla storia, restituendo uno sguardo vibrante e originale sulle tematiche dei diritti e dell’inclusione ma, soprattutto, sul tema più universale che c’è: l’amore. Il premio per la Migliore Sceneggiatura è stato vinto in ex aequo dal progetto Doppio Fallo di Annalisa De Filippis e Eleonora Ghezzi – Un racconto originale e nuovo, con due personaggi che non si dimenticano: Bruno, quarantenne, promessa mancata del tennis, e Asia, atleta adolescente Amab, impegnata ad affermare sé stessa, sul campo e fuori. Due destini che si fronteggiano nella partita più importante, quella della vita. Due diverse solitudini, due numeri primi che si incontrano in una sceneggiatura che ha impressionato la giuria perché sfida ogni genere e crea un racconto unico – e dal progetto La nube di Gianluca Tria e Lorenzo Garofalo, per il coraggio e la perizia nell’affrontare un argomento drammatico e spinoso della storia del nostro paese: il disastro di Seveso. Il Premio Siae per la migliore sceneggiatura originale è andato a Il gioco dell’oca di Diego Pelizza, per la calibrata suspense e la ben orchestrata tensione narrativa con cui viene declinato uno spunto tra Black mirror e Squid Game: una crudele challenge mutuata dal classico gioco da bambini, ma stavolta dalla posta in gioco mortale, cui vengono sottoposte incolpevoli vittime impossibilitate a sfuggirne. Il Premio Fideuram per i giovani va al concept Gli incerti di Marco Pozzato e Matteo Calzolaio, per l’impianto narrativo ricco e variegato con cui questo concept esplora la vita di una casa-famiglia per ragazzi “borderline”, gestita appunto dalla famiglia Incerti, dal punto di vista del figlio adolescente Andrea.

Alanis Morissette annuncia tour mondiale, in Italia il 22 giugno

Alanis Morissette annuncia tour mondiale, in Italia il 22 giugnoRoma, 21 ott. (askanews) – Alanis Morissette, vincitrice di sette Grammy Awards, annuncia il suo tour mondiale del 2025, con una data imperdibile in Italia il 22 giugno a Villa Manin, Codroipo (UD). Questo tour la vedrà esibirsi nel Regno Unito, in Europa e in Sud America, sulla scia del grande successo del “Triple Moon Tour” che ha conquistato il Nord America la scorsa estate, con oltre mezzo milione di biglietti venduti e spettacoli tutti sold-out.


L’artista canadese, che ha segnato una generazione con il suo stile inconfondibile e brani intramontabili, si esibirà in uno show che celebra il successo di Jagged Little Pill a 30 anni dalla sua uscita, ma anche l’evoluzione musicale e personale di Alanis, che negli anni ha continuato a sperimentare e reinventarsi, rimanendo sempre fedele alla sua poetica viscerale e autentica. L’unico concerto Italiano della regina del rock alternativo sarà uno dei grandi eventi di “GO! 2025&FRIENDS”, la rassegna che arricchisce la proposta culturale e musicale della Capitale europea della Cultura in tutta la regione Friuli Venezia Giulia. I titolari di carta Mastercard avranno accesso prioritario ai biglietti a partire dalle ore 9:00 di mercoledì 23 ottobre.


A partire dalle ore 9:00 di giovedì 24 ottobre, i biglietti saranno disponibili in prevendita per gli utenti iscritti a My Live Nation. Per accedere alla presale basterà registrarsi gratuitamente su livenation.it. La vendita generale dei biglietti sarà aperta alle ore 09:00 di venerdì 25 ottobre su ticketmaster.it, ticketone.it, vivaticket.com e www.eilo.it. Con una carriera che abbraccia oltre trent’anni, Alanis Morissette ha conquistato il pubblico di tutto il mondo con successi indimenticabili come “Ironic”, “You Oughta Know”, “Hand in My Pocket” e “Thank U”. Il suo album Jagged Little Pill, capolavoro del rock anni ’90, ha ridefinito il panorama musicale dell’epoca e continua a ispirare nuove generazioni di ascoltatori.

E’ uscito il nuovo singolo “Quanto sei bella” di Riki

E’ uscito il nuovo singolo “Quanto sei bella” di RikiMilano, 20 ott. (askanews) – E’ uscito il nuovo singolo “Quanto sei bella” (Columbia / Sony Music) di Riki, l’inedito che segna l’atteso ritorno sulle scene musicale dell’artista. A due anni dall’ultima release, Riccardo Marcuzzo, in arte Riki, torna a posizionarsi sul mercato con prodotti e immagini più maturi, dalla musica, sino ai progetti collaterali quali il design. Un’artista completo che della sua arte, poesia, ne ha fatto un sistema, il suo sistema. Un ritorno dovuto, sentito, maturato, quello di Riki, che si presenta al pubblico in una vesta nuova, più autentica, artistica e sincera.


Classe 1992, dopo aver partecipato al talent televisivo per eccellenza ‘Amici di Maria De Filippi’, inizia una lunga carriera musicale che lo porta a diventare, nel 2017, l’artista più venduto dell’anno; il suo primo album ‘Perdo le parole’ viene certificato triplo disco di pla-tino, nonché l’album più venduto del primo semestre del 2017, mentre l’album live intitolato ‘Live & Summer Mania’ contenente dei brani internazionali, lo porta davanti a quattordicimila persone a Buenos Aires e venticinquemila persone all’Arena di Città del Messico. Riki, torna in scena, si riprende la sua scena, rimettendo al centro il suo lavoro, la sua arte, la sua vita e ripartendo in qualche modo da zero; registra così il suo quarto album dal titolo ‘Casabase’ in uscita nella primavera 2025 ed anticipato dal singolo inedito “Quanto sei bella” pubblicato il 18 ottobre.


Un lavoro, proiettato poi sul prossimo album, che riporta l’artista ad una lavorazione clas-sica, lontana dagli standard attuali di realizzazione di prodotto musicale. Ed è così che na-sce “Quanto sei bella”, distante dalla velocità e del subito ed ora, ma più vicina alla lenta e accurata preparazione dei tempi passati, dove la cura del dettaglio e del suono, trovano spazio con l’analogica di un tempo, abbracciando la presenza di archi e di un coro gospel.

Cesare Cremonini protagonista degli stadi per il 2025

Cesare Cremonini protagonista degli stadi per il 2025Milano, 19 ott. (askanews) – Cesare Cremonini si conferma il protagonista assoluto degli stadi per il 2025: dopo una partenza esplosiva con oltre 300.000 biglietti polverizzati in poche ore dall’apertura delle prevendite, e dopo i due sold out a Bologna, ha annunciato il tutto esaurito anche a Napoli, Messina e nella prima data di Milano, con oltre 415.000 biglietti già venduti.


E mentre cresce l’attesa di vederlo dal vivo, il singolo “Ora che non ho più te”, a meno di un mese dall’uscita, è il brano più suonato dalle radio in Italia (al primo posto della classifica ufficiale di EarOne), confermandosi anche ai vertici delle classifiche streaming. «25 anni fa, “50 special” arrivava al primo posto della classifica dopo una lunga scalata estiva. Era il 1999 e fu un evento importante perché riportò le canzoni in mano ai giovani di una nuova generazione. La radio fu il vero motore del successo della canzone “della vespa”, come veniva chiamata dai ragazzi di allora e anche da quelli di oggi. Mi fa molto felice scoprirmi ora, dopo così tante avventure musicali, ancora in vetta con il singolo “Ora che non ho più te”, ma soprattutto con un tour attesissimo. In particolare modo il sold out in pochi giorni allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli, che per me rappresenta un punto fondamentale di una carriera vissuta passo dopo passo, canzone dopo canzone. Mi rende grato sapere che ho atteso a lungo perché fosse solo la musica a portarmi fino a qui. Grazie di cuore a tutti». Cesare Cremonini


Queste le date del “Cremonini Live25”: 8 giugno Lignano, 15 giugno (sold out) e 16 giugno Milano, 19 giugno (sold out) e 20 giugno (sold out) Bologna, 24 giugno Napoli (sold out), 28 giugno Messina (sold out), 3 e 4 luglio BARI, 8 luglio Padova, 12 luglio Torino, 17 e 18 luglio Roma. Biglietti disponibili su www.ticketmaster.it, www.ticketone.it e www.vivaticket.com e nei punti vendita autorizzati.


Per il grande ritorno Cesare Cremonini è stato ritratto da due importanti nomi della fotografia internazionale Luigi & Iango, che hanno immortalato l’artista italiano nei loro studi di New York a fine agosto.

A Roma “Flautissimo”: in scena il festival diffuso

A Roma “Flautissimo”: in scena il festival diffusoRoma, 17 ott. (askanews) – Il 27 ottobre 2024, tornano a Roma gli appuntamenti di teatro e musica di Flautissimo, il festival diffuso, che quest’anno si terrà al Teatro Palladium, Teatro India, Teatro del Lido, Teatro Vascello e Teatro Torlonia. Diretto da Stefano Cioffi, Flautissimo nato come festival dedicato alla musica classica da camera, nel corso degli anni ha sperimentato nuovi linguaggi dello spettacolo contemporaneo. E così oggi Flautissimo è anche teatro, altre musiche e performance cross-disciplinari.


Per il terzo anno consecutivo, dopo gli straordinari successi delle precedenti edizioni, l’apertura è affidata alla straordinaria Maria Paiato che, il 27 ottobre alle ore 17.30 al Palladium, inaugura la sezione “Parole, Teatro & Musica” con Una e una notte di Ennio Flaiano. Il 3 novembre, al Teatro del Lido alle ore 17, e il 4 novembre al Teatro Vascello alle ore 21, Lucia Mascino sarà in scena con Il sen(n)o, di Monica Dolan, una prima a Roma, con la regia di Serena Sinigaglia. E al Palladium, il 9 e 10 novembre, tornano le due intense giornate – che ogni anno accolgono centinaia di fedelissimi spettatori provenienti da tutto il mondo – dedicate interamente alla musica da camera con le masterclass e i concerti di alcuni dei migliori flautisti al mondo: Emmanuel Pahud, Silvia Careddu, Denis Bouriakov, Violeta Gil Garcia, Erin Bouriakov, Mario Caroli, Marianna Zolnacz, Riccardo Ghiani, Gaia Bergamaschi, Mario Bruno, Adriana Ferreira, Gianluca Campo. Nelle stesse giornate sarà possibile visitare la mostra degli strumenti musicali (a ingresso gratuito), presso Moby Dick Hub Culturale. Rinnovata la collaborazione con le Biblioteche di Roma che quest’anno ospiteranno le letture dell’attrice Serena Sansoni, scelte tra gli scritti di Dino Buzzati, alla Biblioteca Vaccheria Nardi alla Biblioteca Villa Leopardi con ingresso gratuito.


Il 17 novembre si torna al Palladium, alle 17.30, per Paola Minaccioni e il suo spettacolo L’urlo di Roma. Voce e anima per Giuseppe Gioachino Belli, con le musiche eseguite dal vivo da Valerio Guaraldi, Claudio Giusti e Gianfranco Vozza. Il 27, 28 e 29 novembre al Teatro Torlonia alle ore 20, in collaborazione con il Teatro di Roma, una prima assoluta: In fondo al campo, scritto e diretto da Giulia Bartolini, con Zoe Zolferino e Grazia Capraro e le musiche di Vanja Sturno, una produzione Flautissimo festival/Stefano Cioffi e Compagnia KARL. Al Teatro India, il 3 e 4 dicembre alle ore 21, Il fuoco che ti porti dentro di Antonio Franchini, una produzione Flautissimo Festival e Bellosguardo in prima nazionale, con Peppe Servillo accompagnato da Cristiano Califano alla chitarra. La ventiseiesima stagione di Flautissimo si concluderà al Palladium con l’intelligente comicità di Max Paiella in A ruota libera, in scena il 15 dicembre alle 17.30.


“Flautissimo #26. Sogno a occhi aperti” è una produzione Accademia Italiana del Flauto sostenuta dalla Regione Lazio, realizzata in collaborazione con Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Teatro di Roma, Teatro del Lido e Teatro Vascello. Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 – 2024” di Roma Capitale. Il festival diretto da Stefano Cioffi è una manifestazione che affonda le sue radici nella musica classica e che negli anni ha vissuto tante stagioni di aperture ai nuovi linguaggi dello spettacolo contemporaneo. E così oggi Flautissimo è anche teatro, altre musiche, performance cross-disciplinari. Tra i tanti grandi nomi ospitati ricordiamo Emma Dante, Massimo Popolizio, Ennio Fantastichini, Peppe Servillo, Galatea Ranzi, Elena Radonicich, Roberto Herlitzka, Massimo Wertmuller, Manuela Mandracchia, Francesco Piccolo, Giancarlo De Cataldo, Francesca Reggiani, Moni Ovadia, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Gabriele Coen, Emmanuel Pahud, Silvia Careddu, Avion Travel, Banda Ikona, Klezroym, Giorgio Tirabassi.

Cinema, Ron Howard apre il 42esimo Torino Film Festival con “Eden”

Cinema, Ron Howard apre il 42esimo Torino Film Festival con “Eden”Roma, 17 ott. (askanews) – È Ron Howard ad inaugurare il 42esimo Torino Film Festival con il suo film Eden, che sarà proiettato in anteprima internazionale in occasione della cerimonia di apertura del 22 novembre al Teatro Regio di Torino. Il regista ha vinto due Premio Oscar ed è autore di pellicole indimenticabili come Apollo 13, A Beautiful Mind e Il codice da Vinci.


Eden è un drama thriller che vanta un cast del calibro di Jude Law, Ana De Armas, Vanessa Kirby, Daniel Bruhl e Syndey Sweeney. Il film è un’esclusiva per l’Italia Italian International Film (Gruppo Lucisano) in collaborazione con Rai Cinema e sarà distribuito prossimamente da 01 Distribution. Il dottor Friedrich Ritter e sua moglie Dora Strauch sono due europei idealisti che fuggono dalla Germania nel 1929, rinnegando i valori borghesi che ritengono stiano distruggendo la vera natura dell’umanità, per trasferirsi sull’isola disabitata di Floreana, nell’arcipelago delle Galàpagos. Tuttavia la loro cercata solitudine dura ben poco. A loro si uniscono dapprima Margaret e Heinz Wittmer, coloni seri e capaci, e successivamente la baronessa Eloise Bosquet de Wagner Wehrhorn seguita dai suoi due amanti, un servitore ecuadoriano e un piano per aprire un hotel di lusso sull’isola. Il maltempo, la fauna selvatica e la totale mancanza di comfort e civilizzazione rendono la loro convivenza molto problematica, ma la più grande sfida sarà quella di coesistere con vicini disperati e pronti a tutto pur di affermare se stessi.


Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del Ministero della Cultura Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT.

Su Cusano News 7 debutta “Walden”, il nuovo talk show di Borgonovo

Su Cusano News 7 debutta “Walden”, il nuovo talk show di BorgonovoRoma, 16 ott. (askanews) – Il 18 ottobre alle ore 21, su Cusano News 7 (canale 234) debutta “Walden, la terra della libertà”, il nuovo talk show condotto da Francesco Borgonovo, che promette di diventare un punto di riferimento per il dibattito libero e senza filtri. Il programma andrà in onda live ogni venerdì sera, offrendo al pubblico una piattaforma dove tutto è permesso, nessuna opinione è troppo forte, nessuna idea censurata, e nessuna parola proibita.


“Walden, la terra della libertà” nasce con l’ambizione di aprire spazi di confronto su temi cruciali, spesso evitati o trattati in modo parziale altrove. Il format offre agli ospiti un terreno di dialogo senza limitazioni, con l’obiettivo di stimolare il dibattito pubblico su argomenti controversi e di grande attualità. Il tema della prima puntata sarà l’identità, declinato attraverso un acceso dibattito su fascismo e l’avanzata delle destre in Europa. Ospiti di grande rilievo animeranno il confronto, tra cui: Emanuele Fiano (PD), Roberto Vannacci, Torben Braga (politico AfD), Christian Ragger(politico FPO), Aleksandr Dugin (politologo russo) e Marco Tarchi (politologo). Non mancheranno interviste esclusive a personalità di spicco come Vittorio Sgarbi, Giuseppe Cruciani, e Christian Raimo, che porteranno le loro visioni su questo tema complesso e divisivo.


“A Walden tutte le idee hanno cittadinanza” commenta Borgonovo, aggiungendo: “Nella prima puntata cercheremo di capire perché alcune posizioni stanno prendendo piede in Europa e lo faremo attraverso le personalità più demonizzate del Vecchio Continente”. Con “Walden”, Francesco Borgonovo sfida il pubblico e i suoi ospiti a confrontarsi senza tabù, creando un luogo dove la libertà di pensiero e di espressione è assoluta.

”Le Capitali del Calcio”: il nuovo format in 5 puntate

”Le Capitali del Calcio”: il nuovo format in 5 puntateRoma, 16 ott. (askanews) – “Le Capitali del calcio” è il nuovo format prodotto da Cusano Media Group e condotto da Lorenzo Petrucci e Francesco Acchiardi. La docuserie calcistica, composta da cinque puntate, è stata girata tra Londra, Berlino, Madrid, Istanbul e Buenos Aires. Tutte città diverse ma legate da un’unica grande passione: il calcio. “Le Capitali del calcio” è un viaggio intimistico, incentrato oltre che sul calcio anche su coloro che lo vivono. Ogni puntata è ricca di interviste, ricordi, aneddoti e sensazioni vissute tra i vicoli delle città e i campi di calcio, colmi di un amore così radicato da smuovere il mondo intero. Un viaggio fisico e concettuale alla scoperta di luoghi, persone, storia e cultura. In ogni tappa, Lorenzo Petrucci e Francesco Acchiardi si faranno accompagnare da chi nelle Capitali del calcio ci vive o ci ha vissuto.


Protagonisti della prima puntata dedicata a Londra – già disponibile sulla piattaforma streaming Cusano Media Play, accessibile all’indirizzo www.cusanomediaplay.it – due storici addetti ai lavori, come l’ex allenatore dell’Inghilterra Fabio Capello e l’allenatrice del “London City Lionesses” Carolina Morace, ma anche l’attore e imprenditore Nicolas Vaporidis, da sempre appassionato di calcio che darà il suo punto di vista sul calcio londinese e sul tifo che si vive nella capitale inglese. Prossimamente, l’intera prima stagione de “Le Capitali del calcio” sarà trasmessa su Cusano News 7 (canale 234 del digitale terrestre) e successivamente sarà visibile sempre sulla piattaforma streaming Cusano Media Play.

’Berlinguer”, Germano: non c’è bisogno di leader ma di chi ascolta

’Berlinguer”, Germano: non c’è bisogno di leader ma di chi ascoltaRoma, 16 ott. (askanews) – “Berlinguer. La grande ambizione”, il film che ha aperto la diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma, è un’immersione in cinque anni di vita di un uomo che credeva ostinatamente in una rivoluzione democratica che mirava esclusivamente al bene collettivo.


Il film di Andrea Segre interpretato da Elio Germano, nei cinema dal 31 ottobre, parte dal 1973, anno dell’attentato al segretario del più importante partito comunista del mondo occidentale. Viene evidenziata, anche attraverso immagini di repertorio, la costruzione progressiva del progetto di Berlinguer, che richiedeva la collaborazione fra le classi popolari e un dialogo con la DC. I suoi tentativi di portare il PCI al governo, sostenuto da milioni di italiani, terminarono con l’assassinio di Moro. “Oggi c’è un gran parlare di leader, della necessità di trovare dei leader, mentre Berlinguer era un segretario, lui ascoltava e desumeva – ha detto Germano – anche il suo corpo, il suo modo di muoversi, erano quelli di un uomo che portava un peso, del dubbio e del senso di responsabilità nei confronti del popolo. C’era tanto di quello che non abbiamo più”.


Per realizzare il film il regista ha intervistato testimoni dell’epoca, cercato filmati, riletto i verbali delle riunioni della direzione del PCI. Segre ha ben compreso quanto fosse importante la ricchezza dei punti di vista, la condivisione e la dimensione collettiva. “L’approccio è stato proprio quello di approfondire le questioni di cui quegli intellettuali erano portatori. – ha specificato Germano – Non abbiamo fatto una ricostruzione esteriore ma un’indagine quasi da storici, senza forzare le cose”. Rispetto al fallimento del compromesso storico e al confronto con la politica di oggi il regista ha detto: “Quella stagione, l’incontro tra DC e PCI, ha prodotto comunque risultati molto importanti, come la Sanità pubblica, ad esempio. Oggi la grande ambizione però la ha la destra, nel senso che hanno un’idea chiara. Purtroppo nella sinistra c’è un maggiore disorientamento e c’è ancora da capire cosa farne di quel passato”.

Festa Roma, un’edizione che omaggia lo sport: dallo sci al tennis

Festa Roma, un’edizione che omaggia lo sport: dallo sci al tennisRoma, 16 ott. (askanews) – La diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma ospiterà una serie di proiezioni legate al mondo dello sport e ai suoi indimenticabili protagonisti. Il primo appuntamento sarà domani, giovedì 17 ottobre alle ore 18.30 presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, con “U.S. Palmese” dei Manetti Bros.: i due registi firmano una commedia sportivo-romantica ambientata a Palmi, con digressioni a Milano e a Parigi, in cui caratteri, sport, amore, affetti, difetti, ripicche e dispetti collidono e finiscono per rimescolarsi e trovare un equilibrio.


Il giorno dopo alle ore 16 al MAXXI, si terrà la proiezione di “Ferrari: Fury and the Monster” di Steve Hoover, documentario che, attraverso materiali d’epoca e nuove interviste, rievoca la storia di un autentico mito senza tempo come la Ferrari, stagliatosi indelebilmente nell’immaginario collettivo. Nello stesso giorno alle ore 16.30, la Sala Sinopoli ospiterà “La Valanga Azzurra” di Giovanni Veronesi. Intervistando in prima persona i protagonisti di un’epoca irripetibile, il regista ne rievoca l’epica (dall’indimenticabile rivalità fra Gustav Thöni e lo svedese Ingemar Stenmark ai trionfali Giochi Olimpici del 1976 a Innsbruck), ma non dimentica i momenti più bui e cupi (fra incidenti mortali e tragedie private). Sabato 19 ottobre alle ore 18.30 presso il Teatro Olimpico sarà presentato “Eroici! 100 anni di passione e racconti di sport” di Giuseppe Marco Albano. Partendo dalla ricorrenza dei cento anni di storia del Corriere dello Sport, il documentario esplora l’essenza profonda dello sport, vero e proprio collettore sociale e culturale, e l’evoluzione del modo in cui viene vissuto e raccontato. Domenica 20 ottobre alle ore 18, il Teatro Studio Gianni Borgna ospiterà “La Máquina”, serie diretta da Gabriel Ripstein, incentrata sulla lotta per il riscatto personale, dove il pugilato diventa teatro di una battaglia tanto fisica quanto psicologica. I due protagonisti, Gael García Bernal e Diego Luna, saranno protagonisti di un incontro che si svolgerà nello stesso giorno alle ore 16 nella Sala Sinopoli.


Lunedì 21 ottobre alle ore 21 in Sala Petrassi sarà presentato “Nasty” di Tudor Giurgiu, Tudor D. Popescu e Cristian Pascariu. “Nasty” è il soprannome dell’enfant terrible del tennis, Ilie Nastase, entrato nella leggenda con le sue innumerevoli vittorie sui campi più prestigiosi del mondo. Il film ne restituisce un ritratto a tutto tondo, della sua generosità, stravaganza e insolente teatralità. Mercoledì 23 ottobre alle ore 18 presso il Teatro Olimpico sarà la volta di “Ago” di Giangiacomo De Stefano. Il film rievoca vita a e carriera di Giacomo Agostini, uno dei più grandi piloti nella storia del motociclismo, ma anche uno dei simboli dell’Italia degli anni ’60 e ’70, vale a dire di una società che aveva fatto dei mezzi meccanici un pilastro imprescindibile della vita quotidiana, elevandoli a simbolo del progresso e dell’innovazione. Giovedì 24 ottobre alle ore 17.45, il Teatro Studio Gianni Borgna ospiterà la proiezione di “Cattivi maestri” di Roberto Orazi. Il protagonista del documentario è Vincenzo Fuoco, trentacinque anni e una passione inesauribile per il gioco del calcio, fin da quando era ragazzino. Quando a undici anni giocava nella squadra del suo paese, Villa d’Adda, fu acquistato da una squadra professionistica e fu qui che incontrò un dirigente sportivo predatore seriale, che s’insinuò nella sua vita e nella sua famiglia. Oggi, Vincenzo è uscito dall’incubo.


Il giorno successivo alle ore 21 presso il Teatro Olimpico si terrà la proiezione di “Maestro, il calcio a colori” di Tommaso Maestrelli di Francesco Cordio e Alberto Manni. I due registi portano sul grande schermo la storia del rivoluzionario allenatore Tommaso Maestrelli, un pioniere del cosiddetto “calcio totale” e un sognatore audace che ha sfidato il predominio delle grandi squadre del Nord, portando una Lazio – allora composta da calciatori sconosciuti – a conquistare uno storico scudetto.