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Chiara Ferragni: “Al centro di una ondata d’odio”

Chiara Ferragni: “Al centro di una ondata d’odio”Roma, 3 mar. (askanews) – Sobrio completo giacca-pantalone nero, un filo di collana con due pendenti, Chiara Ferragni si presenta così all’intervista di Fabio Fazio su Canale9 a Che Tempo che fa. “Ho sentito dire che c’era attesa per questa conversazione”, ha rotto il ghiaccio scherzando il presentatore. “Questa sera – ha detto Fazio – è un’occasione per essere sinceri”.


“Sono stati due mesi e mezzo tosti in cui mi sono trovata al centro di una ondata d’odio, non ero preparata”, ha detto l’imprenditrice digitale. “Lo spartiacque – racconta Ferragni – è stato il 15 dicembre 2023, con l’inchiesta dell’Antitrust – ha detto Chiara Ferragni -. Ero in buonafede. Ma a quel punto ho capito che se tanti avevano frainteso allora le cose potevano davvero essere fatte meglio. Se le persone hanno capito così, c’è stato un errore”. “Io non sono dell’idea che la beneficenza vada fatta solo privatamente. Ma fatta pubblicamente può accendere il faro su alcune tematiche. Come è successo a me a Sanremo, quando ho devoluto il mio cachet all’associazione Dire. Nel Covid io e Federico abbiamo fatto una donazione di 50mila euro a testa, se non lo avessimo comunicato, si sarebbe rimasti a 100mila euro”.


“Tutti sbagliamo e commettiamo errori. E’ giusto far vedere anche questo, le fragilità – ha sottolineato -. Dobbiamo imparare a conviverci e avere intorno a noi tanto supporto, avere persone che ti facciano credere in te”. (Segue)

Dal 25 maggio The Witches Seed di Stewart Copeland con Irene Grandi

Dal 25 maggio The Witches Seed di Stewart Copeland con Irene GrandiRoma, 3 mar. (askanews) – La visionaria creazione di un musicista ai vertici del rock mondiale, le canzoni di una cantautrice di primo piano della scena pop-rock internazionale e una grande interprete della musica italiana che si confronta con il teatro musicale contemporaneo. Insieme per una storia di streghe, persecuzioni, illusioni e piani diabolici ambientata nel passato per raccontare anche il nostro presente. Il 25 maggio al Teatro Alfieri di Asti e poi il 31 maggio e il 1° giugno al Teatro Arcimboldi di Milano andrà in scena The Witches Seed, la spettacolare e immersiva opera rock firmata dal geniale musicista e fondatore dei Police Stewart Copeland, con i brani di Chrissie Hynde dei Pretenders che si aggiungono alle composizioni di Copeland, e Irene Grandi nel ruolo di protagonista. The Witches Seed è prodotto dalla Fondazione Tones on the Stones che ha commissionato l’opera per l’inaugurazione, a luglio 2022, di Tones Teatro Natura, uno spazio/ecosistema dedicato alla ricerca artistica, all’innovazione, alla conoscenza e al benessere individuale e collettivo situato in un territorio montano di rara bellezza, la Valle Ossola, tra boschi, vigneti terrazzati e antichi borghi in pietra. Ispirato a documenti storici, agli atti processuali degli anni della più cruenta Inquisizione e alle più affascinanti leggende delle culture montane del centro Europa, The Witches Seed è una storia di streghe, persecuzioni, illusioni e piani diabolici: tre donne, abituate a lavorar sodo, vengono accusate di essere streghe e dovranno affrontare i pregiudizi di una città infestata dalla peste, riuscendo ad evitare il peggio in un modo davvero spettacolare. Attraverso il racconto – ambientato in un periodo storico di crisi economica, sociale e politico-spirituale dovuta alla pestilenza e al diffondersi di nuove fedi ed eresie delle accuse – della sopraffazione e della tortura di tre donne da parte della Chiesa più oscurantista, lo spettacolo sembra dunque parlare della nostra condizione attuale, in un mondo ormai sotto costante pressione di minacce pandemiche, sconvolto dal moltiplicarsi dei conflitti, disorientato dal proliferare delle fake news e sull’orlo di sprofondare in un nuovo medioevo digitale. Un mondo in cui la lotta per i diritti individuali delle donne e di tutti è di fondamentale importanza per gettare le basi di una rinascita. “Purtroppo i temi trattati nell’opera rimangono più che mai attuali. La violenza sulle donne che non accettano di piegarsi al volere e al potere maschile è una vergogna quotidiana. Noi artisti speriamo in una società davvero inclusiva rispetto a tutte le “diversità” e provenienze, ma la strada appare ancora lunga. Per questo siamo impegnati in questa produzione con tanta energia ed entusiasmo presentando un lavoro che, seppur ambientato secoli fa, è quanto mai contemporaneo e provocatorio” afferma Maddalena Calderoni, direttrice artistica di Tones Teatro Natura, nonché soprano in scena nell’opera e prima ideatrice del progetto The Witches Seed. L’opera è il frutto della collaborazione creativa di cinque grandi artisti, a partire da Stewart Copeland che ha composto le musiche dell’opera. Polistrumentista, compositore, fondatore e batterista di una band iconica come i Police, Copeland vanta 60 milioni di dischi venduti nell’arco della sua carriera, 6 Grammy Awards e ha scritto le colonne sonore di film indimenticabili come Rusty il selvaggio di Francis Ford Coppola, Wall Street e Talk Radio di Oliver Stone e Piovono Pietre di Ken Loach. Alla creazione sonora dell’artista americano si aggiungono alcune canzoni composte da un altro nome di punta del pop-rock degli ultimi decenni, la cantautrice Chrissie Hynde, leader dei Pretenders, che irrompono nella partitura come elemento di rottura nell’orchestrazione contemporanea. Il ruolo da protagonista dell’opera è affidato a Irene Grandi, artista eclettica dal timbro inconfondibile, tra le più amate del pop-rock italiano, con oltre 25 anni di carriera alle spalle e collaborazioni con artisti come Pino Daniele, Jovanotti, Vasco Rossi, Fiorella Mannoia, Carmen Consoli, Stefano Bollani. Al suo fianco la stessa Maddalena Calderoni, un altro soprano di chiara fama, Veronica Granatiero e lo strabiliante controtenore Ettore Agati.

L’ascesa di Cino dall’incontro con Marracash a Sanremo

L’ascesa di Cino dall’incontro con Marracash a SanremoMilano, 3 mar. (askanews) – Dietro a tanti successi c’è l’impornta di Cino, all’anagrafe Mattia Cerri, poco conosciuto al grande pubblico ma è un producer multiplatino e un autore Warner Chappell. Ha comincia a suonare molto giovane e cimentandosi nei primi dj set, dopo aver frequentato lo IED di Milano ha iniziato a lavorare come consulente per i brand nella creazione di una sound identity. Qualche anno dopo è diventato consulente musicale per la trasmissione televisiva “Quelli del Calcio” e durante il programma ha modo di incontrare i tantissimi artisti ospiti in trasmissione. Proprio in questa occasione ha conosciuto Marracash e in maniera completamente inaspettata hanno deciso di collaborare al brano “Niente Canzoni D’Amore”, diventato un grandissimo successo e certificato doppio disco di platino. “Un giorno in trasmissione arriva Marracash, io sono cresciuto con la sua musica, era un mio idolo fin da ragazzino. Ci incontriamo nei camerini e parlando un po’ mi chiede se voglio mandargli del materiale. Io non ci credevo davvero, ai tempi non avevo ancora un vero e proprio progetto, gli giro comunque qualcosa e da li nasce “Niente Canzoni D’amore” che diventa gigante e da inizio alla mia carriera nel mondo autorale.” racconta Cino Inizia così la sua carriera come produttore che lo porta a lavorare con tantissimi artisti della scena pop italiana tra cui Elodie, Fiorella Mannoia, Michele Bravi, Clementino, Mr. Rain, Alessandra Amoroso, Ghemon, Eros Ramazzotti, Shade, Federica Abbate e molti altri. La peculiarità delle sue produzioni è quella di riuscire ad attingere da stili diversi combinando elementi tipici della musica elettronica, tecno e da club ad una forte componente melodica e suonata, mettendosi al servizio dell’artista e della storia che vuole raccontare. Cino, ad oggi, vanta la firma di diversi brani di grande successo, tra cui “Ascendente” di Elodie, “La hit dell’estate” di Shade, “Per le Strade Una Canzone” di Eros Ramazzotti con Luis Fonsi, “Quando un Desiderio Cade” di Michele Bravi e “Mariposa” di Fiorella Mannoia, brano in gara alla 74esima edizione del Festival di Sanremo. “Non avrei mai pensato che questo settore fosse così bello e popolato da così belle persone. L’esperienza a Sanremo con il brano di Fiorella è stato qualcosa di completamente inaspettato, non era un traguardo che mi ero posto in passato ma le cose cambiano, ti innamori delle persone che fanno parte di questo mondo, lavorare con Fiorella è stato un onore per me.” conclude Cino.

Cinquanta anni di Boss, esce “Best of Bruce Springsteen”

Cinquanta anni di Boss, esce “Best of Bruce Springsteen”Milano, 3 mar. (askanews) – Sony Music celebra i 50 anni di carriera discografica di Bruce Springsteen con una raccolta dei suoi storici brani, da “Greeting from Asbury Park, NJ” del 1973 a “Letter To You” del 2020. “Best Of Bruce Springsteen” sarà disponibile dal 19 aprile in formato fisico con 18 tracce su doppio LP o su CD e in formato digitale con 31 brani.


La raccolta spazierà dai brani iconici degli inizi della carriera come “Growin’ Up” e “Rosalita (Come Out Tonight)”, ai capisaldi degli spettacoli dal vivo di Springsteen, come “Dancing In The Dark” e “The Rising”, dai successi più venduti, come “Born To Run” e “Hungry Heart”, alle recenti uscite “Hello Sunshine” e “Letter To You”. Queste leggendarie canzoni che ripercorrono tutta la carriera del Boss, vengono per la prima volta raccolte insieme in un unico progetto discografico, accompagnate dalle nuove note di copertina di Erik Flannigan. La cover dell’album è stata scattata da Eric Meola durante le sessioni di “Born To Run”.


“Best Of Bruce Springsteen” è frutto di un lavoro che ha fatto guadagnare a Springsteen onori e riconoscimenti, tra cui 20 GRAMMY Awards, un Academy Award, due Golden Globe, uno speciale Tony Award, la Medaglia presidenziale della libertà, un Kennedy Center Honor e l’inserimento nella Rock and Roll Hall of Fame e nella Songwriters Hall of Fame. Inoltre ha reso Springsteen uno degli artisti più richiesti al mondo, superando i 140 milioni di dischi venduti in tutto il mondo (più di 70 milioni solo negli Stati Uniti) e diventando il primo artista della storia con un album nella Top Five in sei decenni consecutivi. Springsteen è anche uno dei quattro artisti ad aver venduto più di 20 milioni di biglietti per i concerti dal 1980, compresi i tour mondiali di maggior incasso del 2012 e del 2016. Prima dell’uscita di “Best Of Bruce Springsteen”, a partire dal 19 marzo il Boss tornerà in tour con la E Street Band con una serie di 51 show in tutto il Nord America e in Europa.


In Italia saranno due le imperdibili date allo stadio San Siro, l’1 e il 3 giugno. Prosegue così il loro tour insieme, iniziato nel 2016-2017, le cui recenti tappe sono state acclamate come “uno dei più grandi spettacoli di sempre” dal Daily Telegraph e “il più grande spettacolo sulla terra” da Billboard. Per l’elenco completo delle date del tour, visitare il sito https://brucespringsteen.net/tour. Questa la tracklist del cd e dell’LP di “BEST OF BRUCE SPRINGSTEEN”: ” Growin’ Up”, “Rosalita (Come Out Tonight)”, “Born To Run”, “Thunder Road”, “Badlands”, “Hungry Heart”, “Atlantic City”, “Dancing in the Dark”, “Born in the U.S.A”, “Brilliant Disguise”, “Human Touch”, “Streets of Philadelphia”, “The Ghost of Tom Joad”, “Secret Garden”, “The Rising”, “Girls In Their Summer Clothes”, “Hello Sunshine” e “Letter To You”.


Questa la tracklist della deluxe digitale di “BEST OF BRUCE SPRINGSTEEN”: “Growin’ Up”, “Spirit In The Night”, “Rosalita (Come Out Tonight)”, “4th of July, Asbury Park (Sandy)”, “Born To Run”, “Tenth Avenue Freeze Out”, “Thunder Road”, “Badlands”, “Prove It All Night”, “The River”, “Hungry Heart”, “Atlantic City”, “Glory Days”, “Dancing in the Dark”, “Born in the U.S.A”, “Brilliant Disguise”, “Tougher Than The Rest”, “Human Touch”, “If I Should Fall Behind”, “Living Proof”, “Streets of Philadelphia”, “The Ghost of Tom Joad”, “Secret Garden”, “The Rising”, “Long Time Comin’”, “Girls In Their Summer Clothes”, “The Wrestler”, “We Take Care Of Our Own”, “Hello Sunshine”, ” Ghosts” e “Letter To You”.

Renato Zero: Baglioni lascia nel 2026? “Se lo dici lo devi fare”

Renato Zero: Baglioni lascia nel 2026? “Se lo dici lo devi fare”Roma, 3 mar. (askanews) – “Se lo dici lo devi fare! Se uno lancia una moneta deve essere o testa o croce… la cosa più elegante, per quello che mi riguarda, sarebbe scendere dal palco, un 24 febbraio che ne so… del 2027-2028 e salutare la sarta, il macchinista, l’elettricista. è stato bello, ‘se semo divertiti e Renatino non c’è più’”: così Renato Zero ha commentato l’annuncio dell’uscita dalle scene del collega Claudio Baglioni, durante la conferenza stampa di presentazione della serie di concerti-evento “Autoritratto” partiti sabato 2 marzo dal Nelson Mandela Forum di Firenze (repliche 3, 5, 6, 9, 10 marzo).


“Pensa a che eleganza e alla fotografia che lasci alla gente di te in salute e propositivo che ti sei fatto ‘i tuoi piantarelli insieme a loro’, una favola che deve avere un finale leggero e soave, dove è tutto evanescente”, ha aggiunto l’artista, 73 anni. Poi avverte: “Se mi dovessi incontrare per strada fai finta di non vedermi, perché potresti convincermi a tornare” sul palco. A seguire “Autoritratto” farà tappa nella sua Roma (Palazzo dello Sport 13, 14, 16, 17, 20, 21, 23, 24 marzo), mentre sono appena state annunciate due date outdoor il 14 giugno a Bari (Arena della Vittoria) e il 21 giugno a Piazza del Plebiscito a Napoli.

Zero commenta la pausa di Sangiovanni: la sua decisione gli fa onore

Zero commenta la pausa di Sangiovanni: la sua decisione gli fa onoreRoma, 3 mar. (askanews) – “Una decisione che ho trovato spiazzante per certi versi. Questo ragazzo ha avuto il coraggio di togliersi dal banchetto, di dire grazie ‘va bene così’. Di prendersi i suoi tempi, magari tornerà, magari non tornerà. É una decisione che fa onore all’artista, alla persona e fa onore a un giovane”: lo ha detto Renato Zero, nel corso di una conferenza stampa online alla vigilia di “Autoritratto”, l’avvenutra live partita sabato 2 marzo da Firenze.


“Si dice infatti che i giovani sono leggeri e piace loro il casino”, ha proseguito Zero, sottolineando che l’esempio dato da questo cantautore 21enne “stabilisce che si può essere anche giovani e si può avere il talento di analizzare la propria professione e di prendersi dei tempi per valutare se continuare oppure prendere un’altra strada”.

Geolier Re di Napoli, tre sold out al Maradona

Geolier Re di Napoli, tre sold out al MaradonaMilano, 1 mar. (askanews) – Nelle ultime settimane abbiamo visto Napoli in festa: cartelloni, festoni, bandiere, murales, un tributo continuo a Geolier e a quello che il rapper rappresenta per la sua città.


Oggi, Napoli dimostra ancora una volta il suo affetto per l’artista, regalandogli il terzo sold out per il primo dei grandi appuntamenti che lo vedranno protagonista allo Stadio Diego Armando Maradona il 21, 22 e 23 giugno. Una festa lunga 3 giorni a Napoli e per Napoli: un risultato sorprendente per il primo artista in assoluto, internazionali inclusi, a esibirsi con ben tre concerti consecutivi nel monumentale stadio della città partenopea. Geolier, infatti, aveva già mandato sold out la prima data annunciata in meno di 2 giorni e la successiva dopo poco più di un mese, oggi è stato il turno della terza.


Reduce dalla partecipazione alla 74^ edizione del Festival di Sanremo con il brano “I P’ ME, TU P’ TE” (Warner Music Italy), già certificato disco di platino da FIMI/GfK Italia, Geolier si prepara inoltre ad un tour estivo fatto anche di grandi momenti nei principali festival di tutta la penisola. Questo il calendario dei live, prodotti e organizzati da Magellano Concerti: 15 Giugno – messina – stadio Franco Scoglio


21 giugno – Napoli – stadio Diego Armando Maradona – sold out 22 giugno – Napoli – stadio Diego Armando Maradona – sold out


23 giugno – Napoli – stadio Diego Armando Maradona – sold out 28 giugno – Roma – Rock in Roma – Ippodromo Capannelle 29 giugno – Servigliano (fm) – nosound fest 5 luglio – Lucca – Lucca summer festival 6 luglio – Milano – Fiera Milano live – Rho 12 luglio – Stupinigi (to) – Sonic park 12 agosto – Gallipoli (le) – Oversound music festival – parco gondar 16 agosto – Olbia (ss) – Red valley Info su www.magellanoconcerti.it. I concerti saranno l’occasione per ascoltare live i suoi grandi successi e i primi due album, incluso “Il coraggio dei bambini”, certificato 5 volte platino e alla #1 della Classifica degli album più ascoltati del 2023 in Italia su Spotify e della Top Album FIMI 2023. E chissà che non sentiremo anche qualche nuova sorpresa. Nel corso dei live canteremo anche “I P’ ME, TU P’ TE”. Il brano, non appena uscito, ha debuttato subito alla #1 della Top 50 Italia ed è entrato di diritto nella Top 50 Global di Spotify, alla #1 della Top 100 Italia di Apple Music e, in seguito, ha fatto il suo ingresso anche nella Billboard Global 200.

Rosa Chemical torna con il nuovo singolo “Blackout”

Rosa Chemical torna con il nuovo singolo “Blackout”Milano, 1 mar. (askanews) – “Blackout” è il nuovo singolo di Rosa Chemical, disponibile su tutte le principali piattaforme digitali e in rotazione radiofonica da venerdì 1° marzo per Capitol Records / Universal Music Italia.


Presentato in anteprima sul palco di Piazza Colombo nella seconda serata della 74esima edizione del Festival di Sanremo, il brano torna a stupire il pubblico di Rosa, che torna dopo quasi un anno di silenzio con una traccia dalla forte impronta melodica e cantautorale: una ballad emotiva che rievoca il romanticismo nichilista di una storia, indagando le zone di contatto tra amore e dipendenza, una canzone senza tempo resa attuale dall’immaginario estremamente contemporaneo del cantante. “BLACKOUT” evidenzia le capacita liriche dell’artista che, in questo brano, tratta il tema dell’amore in maniera mai scontata e banale grazie a metafore e ad un linguaggio che lo rendono estremamente riconoscibile in qualsiasi genere scelga di affrontare. Rosa Chemical ancora una volta si dimostra un artista poliedrico e imprevedibile capace di raccontarsi attraverso la musica in tutte le sue sfumature. “Blackout” svela, infatti, un lato dell’artista e performer ancora poco conosciuto al grande pubblico, un’attitudine più intima e introspettiva.


“In passato ho spesso affrontato nelle mie canzoni temi che mi stavano – e tuttora mi stanno – molto a cuore ma oggi sento il bisogno di tornare a parlare solo di me e di mostrarmi senza barriere, attraverso la musica. “Blackout” è una ballad dark e travolgente racconta la storia di un ultimo ballo tra due innamorati che, prima di lasciarsi, si riavvicinano per l’ultima volta. Si respira una costante metafora tra amore e dipendenza: il sentimento diventa una droga e la soggezione a questa diventa l’unica cosa desiderata. Alla fine, quando le luci si spengono, sentiamo che possiamo essere finalmente sinceri – se sai che non ti rivedrai mai più tanto vale dirsi tutto, no? ”

Il Volo verso le stelle con l’album di inediti AD ASTRA

Il Volo verso le stelle con l’album di inediti AD ASTRAMilano, 1 mar. (askanews) – AD ASTRA (Epic Records/Sony Music Italy) è il titolo del nuovo album de IL VOLO, il primo composto interamente da inediti, fuori da venerdì 29 marzo su tutte le piattaforme digitali e in versione fisica in 5 diversi formati, già disponibili in preorder (IlVolo.lnk.to/AdAstra): cd, cd autografato (esclusiva Amazon), LP colorato, LP colorato autografato (esclusiva Amazon), LP nero.


Un viaggio sonoro composto da 11 tracce dal sapore internazionale che arriva dopo la partecipazione al 74esimo Festival di Sanremo con Capolavoro, a coronamento dei 15 anni di carriera del trio: AD ASTRA è un vero e proprio abito fatto su misura, cucito sulle tre distinte e complementari personalità di Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble. È un progetto discografico unico nel suo genere, nato da un intenso lavoro condiviso con un eccezionale team composto da alcuni dei più importanti autori e producer del momento. I nuovi brani tracciano un ponte tra il passato e il presente, con un deciso slancio verso il futuro: AD ASTRA è una vera e propria esperienza cosmica senza confini, tra atmosfere intimistiche e suggestioni celestiali, con cui il trio italiano più famoso al mondo unisce il proprio talento musicale alla grandezza dello spazio e del tempo. Il concept metafisico dell’album sfida i confini del visibile e proietta gli ascoltatori nei misteri profondi dell’universo, attraverso le difficoltà fino alle stelle, Per Aspera… Ad Astra, invitandoli a esplorare l’ignoto con il potere della musica.


I brani di AD ASTRA non mancheranno nella scaletta di Tutti per uno – Capolavoro, le quattro speciali serate all’Arena di Verona – prodotte da Friends & Partners – con tantissimi ospiti sul palco (9, 11, 12, 13 maggio), che saranno il preludio di 16 appuntamenti estivi nelle più suggestive venue d’Italia, e nei numerosi e spettacolari show che il trio farà in occasione del World Tour, in partenza a fine aprile dal Giappone.

E’ morto Paolo Taviani, maestro di cinema

E’ morto Paolo Taviani, maestro di cinemaRoma, 29 feb. (askanews) – E’ morto a Roma, all’età di 92 anni, il regista Paolo Taviani. Nei suoi 60 anni di carriera come regista ha diretto, tra gli altri, La masseria delle allodole, Una questione privata e La notte di San Lorenzo. Nel 2012 ha ricevuto il premio come miglior regia al David di Donatello per il film Cesare deve morire. Dal 1978 al 2012 ha vinto 10 premi: David di Donatello (1978, 1983, 1985, 1989, 2012), Festival di Venezia (1986), Nastri d’Argento (1978, 1983, 1985). Ricoverato nella clinica Villa Pia a Roma, accanto a lui la moglie Lina Nerli Taviani e i figli Ermanno e Valentina. Lunedì 4 marzo ci sarà la cerimonia laica funebre alla Protomoteca del Campidoglio dalle 10 alle 13.


Con il fratello Vittorio (scomparso all’età di 88 anni il 15 aprile 2018) ha formato una coppia tra le più prolifiche del cinema italiano. Nel 1967 diressero il primo film, “I sovversivi”. Coerenti interpreti di un cinema civilmente impegnato. Tra i film di maggior successo dei fratelli Taviani figurano: “Sotto il segno dello Scorpione” (1969) con Gian Maria Volonté; “San Michele aveva un gallo” (1971) adattamento del racconto di Lev Tolstoj “Il divino e l’umano”, film molto apprezzato dalla critica, vincitore del premio Interfilm a Berlino; “Allonsanfàn” (1974) protagonista è Marcello Mastroianni, attorniato da Laura Betti e Lea Massari. “La notte di San Lorenzo” (1982) ha aggiunto un attore cult in più alla loro lista: Omero Antonutti che ben si è destreggiato nella storia di un gruppo di uomini e donne che fuggono dai tedeschi nel tentativo di raggiungere una zona occupata dagli alleati. La musica di Nicola Piovani accompagnava questo film sulla speranza e profondamente antibellico che fruttò alla coppia di registi il Gran Premio della Giuria a Cannes, nonché i conseguenti David e Nastri d’Argento per la regia e sceneggiatura.


Membri della giuria al Festival di Venezia nel 1984, quello stesso anno i fratelli Taviani adatteranno quattro novelle di Luigi Pirandello in “Kaos” (1984), vincendo il David di Donatello e il Nastro d’Argento per la sceneggiatura, scritta a sei mani con Tonino Guerra. Il Leone d’Oro alla carriera della Mostra del Cinema di Venezia nel 1986 li invogliò a continuare il loro percorso artistico con “Good Morning, Babilonia (1988)”, con Vincent Spano e Joaquin De Almeida, “Il sole anche di notte” (1990), “Fiorile” (1993) e “Le affinità elettive” (1996). Due anni più tardi, i fratelli Taviani realizzano “Tu ridi” (1998), film a episodi con Antonio Albanese e Sabrina Ferilli, successivamente seguito, nel 2001, dalle miniserie televisiva “Resurrezione”, con Stefania Rocca, e Luisa Sanfelice (2004) con Laetitia Casta e Adriano Giannini, mentre nel 2007 continuarono a parlare dell’uomo e della sua esistenza, fra violenza e innocenza ne “La masseria delle allodole” (2007) con Paz Vega, Angela Molina e Alessandro Preziosi, tratto dall’omonimo romanzo di Antonia Arslan. Nella loro filmografia spicca “Padre padrone” (1977), dal libro-simbolo dello scrittore sardo Gavino Ledda, vincitore della Palma d’Oro e del Premio della Critica al Festival di Cannes, con Roberto Rossellini presidente della giuria. La pellicola ottenne anche il Gran Prix al Festival di Berlino, il David di Donatello speciale e il Nastro d’Argento per la miglior regia. Del 2007 è “La masseria delle allodole”, tratto dall’omonimo bestseller della scrittrice Antonia Arslan che racconta il genocidio del popolo armeno durante la prima guerra mondiale, mentre nel 2012 i due registi hanno diretto “Cesare deve morire”, dramma carcerario ambientato a Rebibbia che nello stesso anno è stato insignito dell’Orso d’oro al Festival di Berlino ed è valso ai Taviani i due maggiori premi ai David di Donatello, quelli di miglior film e di migliore regista. Nel 2015 i fratelli sono tornati alla regia con “Maraviglioso Boccaccio”, liberamente ispirato al Decamerone, cui ha fatto seguito nel 2017 “Una questione privata”. Nel 2016 hanno ricevuto il David di Donatello Speciale per il 60° anniversario della cerimonia. Vittorio e Paolo hanno vinto l’Orso d’Oro a Berlino 2012 per “Cesare deve morire”. Il film racconta la preparazione e la messa in scena dell’opera di William Shakespeare da parte di alcuni detenuti nel carcere di Rebibbia. Ancora una volta i fratelli trionfarono nell’impegno sociale e nella qualità cinematografica, ottenendo anche il David di Donatello per il miglior film e il David di Donatello per il miglior regista. Nel 2017 sono tornati al cinema, per l’ultima volta in coppia, con il film “Una questione privata”, tratto dal romanzo omonimo di Beppe Fenoglio, presentato in anteprima al Festival del Cinema di Roma. Nel 1996 la città natale di San Miniato, in provincia di Pisa aveva intitolato ai due fratelli un centro di cultura cinematografica: il Centro Cinema Paolo e Vittorio Taviani.