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Cina: da Trump e Ishiba diffamazioni, creano tensione

| Redazione StudioNews |

Cina: da Trump e Ishiba diffamazioni, creano tensioneRoma, 10 feb. (askanews) – La Cina ha respinto le accuse contenute nella dichiarazione congiunta tra Stati uniti e Giappone, seguita al primo vertice di venerdì tra il presidente americano Donald Trump e il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba alla Casa bianca, definendo i riferimenti a Pechino come una “diffamazione” che “alimenta la tensione regionale”.



Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun, nella quotidiana conferenza stampa a Pechino, ha detto: “La dichiarazione congiunta tra Stati uniti e Giappone, che contiene riferimenti alla Cina, interferisce apertamente negli affari interni cinesi, attacca e diffama la Cina e alimenta la tensione regionale. La parte cinese esprime forte insoddisfazione e una ferma opposizione a tale contenuto”. Nella dichiarazione è espressa dai due leader “forte opposizione a ogni tentativo della Repubblica popolare di Cina di cambiare lo status quo con la forza o la coercizione nel Mar cinese orientale”. Inoltre i due leader hanno ribadito la loro “forte opposizione alle rivendicazioni marittime illegali della Repubblica popolare cinese, alla militarizzazione di strutture artificiali marittime, alle minacce e azioni provocatorie nel Mar cinese meridionale”. Ancora, i due leader hanno “enfatizzato l’importanza di mantenere la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan come indispensabile elemento di sicurezza e prosperità della comunità internazionale”, opponendosi a “ogni tentativo di cambiare unilateralmente lo status quo con la forza o la coercizione”. E hanno anche espresso “sostegno per una ragionevole partecipazione di Taiwan alle organizzazioni internazionali”.