Cina: no a incontro capi difesa? Colpa di Washington
Cina: no a incontro capi difesa? Colpa di WashingtonRoma, 30 mag. (askanews) – La decisione cinese di non aderire alla richiesta degli Stati uniti di un incontro tra capi della Difesa a Singapore è colpa degli Stati uniti. L’ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning nella conferenza stampa quotidiana.
“Le ragioni delle attuali difficoltà del dialogo tra le due forze armate sono chiaramente da attribuire alla parte statunitense, che dovrebbe rispettare effettivamente la sovranità, la sicurezza e gli interessi della Cina, correggere immediatamente le pratiche sbagliate, mostrare sincerità e creare l’atmosfera e le condizioni necessarie per il dialogo e la comunicazione tra le due forze armate”, ha detto Mao. Il Pentagono ha parlato di una “preoccupante riluttanza” di Pechino a far incontrare il ministro della Difesa Li Shangfu con il suo omologo statunitense Lloyd Austin in occasione del prossimo vertice sulla difesa del Dialogo di Shangri-La, che si terrà dal 2 al 4 giugno a Singapore,
“Nella notte, la Repubblica popolare cinese ha informato gli Stati uniti di aver declinato il nostro invito di inizio maggio” ad incontrare Li all’evento, ha annunciato il portavoce del Pentagono, il generale di brigata Pat Ryder, durante la festività statunitense del Memorial Day. “La riluttanza della Rpc – ha proseguito – a impegnarsi in discussioni militari significative non diminuirà l’impegno del Dipartimento della Difesa a cercare linee di comunicazione aperte con l’Esercito popolare di liberazione”. Il diniego cinese interrompe una striscia positiva di incontri che sembravano destinati a riaprire una linea di dialogo tra Pechino e Washington. Tuttavia il “no” del ministro della difesa era prevedibile, perché Li è sottoposto a sanzioni da parte degli Stati uniti dal 2018 a causa del suo contributo all’acquisizione da parte cinese di caccia Su-35 e sistemi missilistici di difesa aerei S-400 dalla Russia.