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Cinque Terre in rivolta contro aumenti tariffe treno per turisti

Cinque Terre in rivolta contro aumenti tariffe treno per turistiGenova, 19 dic. (askanews) – Cinque Terre in rivolta contro i rincari dei biglietti del treno per i turisti previsti dal nuovo contratto di servizio tra Regione Liguria e Trenitalia. La protesta delle associazioni del territorio è approdata questa mattina davanti al Consiglio regionale, dove nel pomeriggio è in programma un incontro tra l’assessore regionale al Turismo e ai Trasporti Augusto Sartori, i presidenti dei vari gruppi consiliari ed i rappresentanti del Consorzio Turistico Cinque Terre, Proloco Monterosso, Proloco Vernazza, Proloco Corniglia, Uniti per Corniglia, Consorzio In Manarola e Ospitalità Cinque Terre Riomaggiore.

Nel mirino delle associazioni del territorio, la decisione di raddoppiare il costo dei biglietti per i turisti nei mesi di luglio e agosto ma anche in tutti i weekend a partire da metà marzo e in tutti i ponti durante le feste comandate, a fronte di sconti sugli abbonamenti mensili e annuali per i residenti e per i proprietari di seconde case e la gratuità degli abbonamenti per gli studenti liguri under 19. Tra gli striscioni esposti dai manifestanti, che lamentano soprattutto la mancata condivisione con il territorio della nuova tariffazione, “Le Cinque Terre non sono in vendita”, “Non siamo il bancomat della Regione” ed “Il trasporto pubblico è un diritto costituzionale”. “Protestiamo – ha spiegato ad Askanews la presidente della Proloco di Monterosso Susanna Barbieri – contro questa tariffazione assurda prevista dalla Regione Liguria per la prossima stagione. I giorni vernano divisi in tre fasce e in fascia rossa un biglietto per qualsiasi tratta nelle Cinque Terre verrà a costare 10 euro. Verrano colpite soprattutto le famiglie e i turisti stanziali ma non vernano minimamente intaccati i grandi flussi che sono quelli che poi ci creano grossi problemi di vivibilità nei nostri borghi. Stiamo parlando di fatto di un raddoppio delle tariffe senza nessun miglioramento del servizio, quindi un raddoppio per noi ingiustificato”.

Secondo l’amministrazione regionale, invece, la rimodulazione delle tariffe turistiche del Cinque Terre Express permetterà di diluire gli arrivi e razionalizzare i flussi nei periodi di ‘overtourism’. “Il più penalizzato – ha sottolineato la presidente della Proloco di Monterosso – sarà invece il turismo che definiamo sostenibile di persone che vengono per godersi il territorio e non il turismo modi e fuggi. Con questo provvedimento si va a minare assolutamente l’economia delle Cinque Terre”. “Noi – ha concluso Barbieri – chiediamo alla Regione di fare un passo indietro. Per noi questa sarebbe una manovra assolutamente da eliminare. Si potrebbe almeno pensare di rimandarla e fare uno studio più accurato soprattutto su quelli che sono i giorni da tariffa rossa, che la Regione ha indicato come luglio e agosto ma che a noi non risultano essere i giorni più critici. Sicuramente va ridotto il numero di giorni a tariffa rossa perché 100 sono troppi, è più della metà della stagione. Per noi invece i giorni critici sono le feste comandate e i ponti di primavera”.