
Coldiretti: arriva primo vino solidale da uve ‘etrusche’
Coldiretti: arriva primo vino solidale da uve ‘etrusche’Roma, 9 apr. (askanews) – Un vino solidale prodotto su terreni abbandonati e confiscati alle mafie grazie al lavoro di soggetti svantaggiati, che nel lavoro in vigna hanno trovato nuove opportunità attraverso il recupero di un’antica tecnica di coltivazione etrusca. A presentarlo per la prima volta a Casa Coldiretti è la Cooperativa campana Terra Felix che dello spumante Semele ha fatto un simbolo di inclusione, riscatto e legalità.
Un prodotto ottenuto dal vitigno Asprinio, coltivato secondo la pratica dell’Alberata Aversana. Si tratta di un’antica tecnica unica al mondo, tipica dell’area di Aversa con radici millenarie. Le viti di Asprinio si arrampicano sui pioppi, intrecciandosi fino a raggiungere i 15 metri d’altezza. Non a caso l’Alberata Aversana è stata iscritta nel Patrimonio Immateriale della Regione Campania e ha ora l’obiettivo di essere inserita nella lista dei siti Patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Un esempio dell’impegno di Terra Felix nel valorizzare le tradizioni vitivinicole locali, promuovendo al contempo pratiche agricole sostenibili, il recupero di terreni abbandonati e l’inserimento lavorativo di persone fragili e svantaggiate. Ma l’iniziativa presentata al Vinitaly è anche il simbolo di un fenomeno, quello delle fattorie sociali di Campagna Amica, che ha acquisito un ruolo sempre più centrale nella costruzione di un modello di welfare che vede nelle campagne un’opportunità per l’inclusione di persone in condizioni di svantaggio sociale o sanitario. Nel corso dell’ultimo anno, evidenzia Coldiretti, oltre 50.000 persone hanno beneficiato dei servizi offerti grazie all’impegno sociale degli agricoltori. Questi servizi comprendono il supporto a disabili motori e cognitivi, persone con autismo, detenuti ed ex detenuti, minori in difficoltà o con problemi di apprendimento, donne vittime di abusi, anziani, individui con difficoltà relazionali o dipendenze, disoccupati e migranti.
L’agricoltura, sottolinea Coldiretti, ha contribuito in modo significativo al miglioramento della qualità della vita di migliaia di persone, che hanno ricevuto formazione e, in molti casi, sono stati presenti quotidianamente nelle aziende agricole.