Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Coldiretti Foggia: nella Capitanata si profila grave crisi idrica

Coldiretti Foggia: nella Capitanata si profila grave crisi idricaRoma, 10 mar. (askanews) – Si aggrava la situazione siccità in Puglia: nella corrente annata idrologica iniziata a dicembre gli invasi del Tavoliere, già in grave sofferenza, hanno complessivamente raccolto solo 43 milioni di metri cubi d’acqua, quando l’anno scorso quasi 100 miliardi di litri d’acqua in più non furono sufficienti ad irrigare i campi nell’estate più calda della storia. A lanciare l’allarme è Coldiretti Puglia, sulla base dei dati rilevati dall’Osservatorio sulle risorse idriche di Anbi, secondo cui a fronte dei 331,9 milioni di metri cubi di acqua invasabili nelle dighe della Capitanata, se ne registrano solo 78milioni al 10 marzo 2025, rispetto ai 179 milioni di metri cubi raccolti nello stesso periodo dell’anno scorso.



Se lo scenario non muterà drasticamente con l’arrivo di piogge tali da riempire in maniera più decisiva gli invasi, non ci sarà acqua per irrigare i campi nell’estate 2025 e certamente si avranno ripercussioni gravi anche sul potabile. La Puglia è la regione d’Italia dove piove meno con 640 millimetri annui medi e impatti gravi sull’agricoltura causati dalla siccità che distrugge le coltivazioni e rappresenta la calamità più rilevante per i campi, ma ha anche il primato negativo – aggiunge Coldiretti Puglia – della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi. Ma per aumentare la disponibilità di risorsa idrica a favore dell’agricoltura è stato modificato anche il regolamento attuativo dello spandimento delle acque reflue ottenendo che lo stoccaggio e l’utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione dei frantoi oleari avvenga nell’arco dell’intero anno di produzione dal primo settembre fino al 31 agosto dell’anno successivo, sempre secondo i quantitativi per ettaro previsti dalla legge. Le acque di vegetazione dei frantoi oleari – spiega Coldiretti Puglia – sono il risultato del processo produttivo degli oli vergini, sia come parte esistente nella drupa delle olive, per quasi il 75% del loro peso, sia perché aggiunta in alcune fasi produttive. Si tratta, quindi, di volumi importanti di un’acqua particolarmente ricchi di fosforo e potassio.