Coldiretti: legge delega su florovivaismo vale 2,6 miliardi
Coldiretti: legge delega su florovivaismo vale 2,6 miliardiRoma, 8 giu. (askanews) – La legge delega sul florovivaismo rappresenta “una opportunità per promuovere un settore cardine per l’economia italiana”. Il florovivaismo infatti vale oltre 2,6 miliardi di euro con il coinvolgimento di 27.000 aziende florovivaistiche attive in Italia su 30mila ettari coltivati che garantiscono il lavoro lungo tutta la filiera a 200.000 persone a livello nazionale. Così il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, in occasione del Consiglio dei ministri per l’approvazione della delega al Governo che consentirà di definire una cornice normativa organica al florovivaismo.
Per Coldiretti è fondamentale la previsione di criteri direttivi per l’articolazione della filiera florovivaistica distinguendo le attività agricole e quelle di supporto alla produzione e per definire l’attività agricola florovivaistica conformemente al dettato dell’articolo 2135 del codice civile. In attuazione della delega, il Governo – precisa la Coldiretti – dovrà anche definire le figure professionali che operano nel comparto florovivaistico, compresi i settori del verde urbano e periurbano, e disciplinare i Centri per il giardinaggio inquadrandoli all’interno della filiera florovivaistica. Si tratta di un settore dinamico particolarmente orientato alle esportazioni con un valore di 1,2 miliardi nel 2022, pari a quasi la metà del fatturato ma a pesare sono le importazioni balzate del 35% nell’ultimo anno toccando il massimo di sempre a quasi 900 milioni di euro, secondo analisi Coldiretti su dati Istat. A preoccupare – precisa la Coldiretti – sono da un lato gli effetti dei cambiamenti climatici che stravolgono i cicli produttivi e dall’altro l’aumento dei costi che colpisce i bilanci delle imprese.
“Con una differente politica del verde potremmo affrontare meglio anche l’aumento esponenziale dei costi”, spiega Prandini. “La valorizzazione del verde ha un importante peso economico, ma è ricopre anche un ruolo strategico per il benessere e la salute delle nostre comunità” conclude, nell’auspicare una celere approvazione del disegno di legge e dei decreti legislativi delegati, che il Governo dovrà adottare entro i due anni successivi.